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Pedagogista e Pedagogista Giuridico ( CTU e CTP)

giovedì 2 ottobre 2025

teoria dell'intelligenza emotiva da Salovey, Mayer, Goleman

La teoria dell'intelligenza emotiva IE fu sviluppata originariamente dagli psicologi Peter Salovey e John D. Mayer nel 1990.
 Salovey e Mayer la definiscono come "la capacità di monitorare le sensazioni o sentimenti e le emozioni proprie e altrui, di discriminarle e di utilizzare queste informazioni per guidare il proprio pensiero e le proprie azioni".
In pratica ​si concentrarono principalmente sulla capacità di percepire, comprendere e regolare le emozioni.
Successivamente, divenne popolare a livello mondiale grazie al libro scritto nel 1995 dello psicologo Daniel Goleman, che ha ampliato e divulgato il concetto.
Daniel Goleman   ha incluso anche la capacità di utilizzare le emozioni per facilitare il pensiero e l'azione e
ha dato maggiore enfasi al ruolo dell'intelligenza emotiva nel successo personale e professionale. Goleman ha esplicitamente collegato l'IE alle prestazioni eccezionali in ambito professionale e alla leadership, sostenendo che il Quoziente Emotivo (QE) può essere un predittore di successo più importante del Quoziente Intellettivo (QI). I suoi lavori hanno avuto un impatto significativo nel mondo aziendale e della formazione manageriale.
​Modello: Il suo modello è spesso orientato alle competenze (un modello misto), che possono essere apprese e migliorate per raggiungere obiettivi.
​Ha suddiviso l'intelligenza emotiva in cinque componenti chiave:
1. ​Autoconsapevolezza (conoscere le proprie emozioni).
2. ​Autoregolazione (gestire le proprie emozioni).
3. ​Motivazione (usare le emozioni per raggiungere obiettivi).
4. ​Empatia (riconoscere e comprendere le emozioni altrui).
5. ​Abilità sociali (gestire efficacemente le relazioni interpersonali).
​Inoltre, Goleman ha sottolineato come queste competenze non siano innate ma possano essere apprese e sviluppate nel tempo.
Peter Salovey e John D. Mayer nel 1997 hanno ampliato questa definizione includendo la capacità di percepire valutare ed esprimere le emozioni, integrandole nel proprio pensiero, comprendendole e ragionando su di esse, e infine regolandole in se stessi e negli altri.
Il modello a quattro rami è stato introdotto da Salovey e Mayer nel 1997. Questo modello descrive l'intelligenza emotiva come una serie di abilità organizzate gerarchicamente in quattro rami,  ossia il  "Modello di Abilità" dell'Intelligenza Emotiva, che la struttura in quattro aree gerarchiche e interconnesse:
1. ​Percezione delle emozioni: identificare le emozioni in sé stessi e negli altri.
2. ​Uso delle emozioni per facilitare il pensiero: utilizzare le emozioni per dare priorità, ragionare e risolvere problemi.
3. ​Comprensione delle emozioni: analizzare e comprendere le cause, i significati e l'evoluzione degli stati emotivi.
4. ​Gestione/Regolazione delle emozioni: saper gestire le proprie e altrui emozioni in modo costruttivo per promuovere la crescita personale e intellettiva.

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