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Pedagogista e Pedagogista Giuridico ( CTU e CTP)

domenica 31 agosto 2025

borderline e stile di attaccamento e forme educative

Lo stile di attaccamento più frequentemente associato al disturbo borderline di personalità (DBP) è l'attaccamento disorganizzato/disorientato.
​Questo stile di attaccamento si sviluppa spesso a seguito di esperienze traumatiche o di relazioni primarie con caregiver che sono state allo stesso tempo fonte di conforto e di paura. Il bambino si trova in una situazione irrisolvibile: ha bisogno di avvicinarsi al genitore per ricevere cure, ma al tempo stesso teme questa figura a causa di comportamenti imprevedibili, spaventanti o abusivi.
​A differenza degli stili di attaccamento sicuro, ansioso-ambivalente o evitante, l'attaccamento disorganizzato non ha una strategia coerente per gestire la separazione e il ricongiungimento. La persona che ha sviluppato questo stile può mostrare comportamenti contraddittori: cercare la vicinanza ma poi respingerla bruscamente, alternare momenti di dipendenza a momenti di evitamento estremo, oppure sembrare confusa e disorientata nelle relazioni.
​Nel contesto del disturbo borderline, questo si traduce in relazioni interpersonali caotiche e instabili, con una forte paura dell'abbandono unita a una tendenza a respingere gli altri. Questa dinamica rende molto difficili i rapporti e spiega molte delle manifestazioni tipiche del disturbo, come l'instabilità emotiva e le reazioni impulsive.
​È importante notare che l'attaccamento disorganizzato non è l'unica causa del disturbo borderline, ma è considerato un fattore di rischio significativo che contribuisce alla sua manifestazione e al suo mantenimento.Né l'incuria né la discuria da sole possono spiegare completamente l'eziologia del disturbo borderline di personalità (DBP), ma una combinazione di esperienze infantili disfunzionali è comunemente associata al suo sviluppo. La ricerca suggerisce che il DBP è il risultato dell'interazione tra una predisposizione biologica (ad esempio, una maggiore sensibilità emotiva) e un ambiente di crescita invalidante.
​Le esperienze infantili più strettamente correlate allo sviluppo del DBP includono:
​Invalidazione emotiva: I caregiver non riconoscono, minimizzano o puniscono le espressioni emotive del bambino. Questo può manifestarsi come una forma di incuria emotiva. Ad esempio, un bambino che piange dopo una caduta può sentirsi dire "Non è successo niente, smettila di fare la vittima", invece di ricevere conforto e validazione. Questo insegna al bambino che le sue emozioni sono sbagliate o inaccettabili, portando a una profonda difficoltà nel gestirle in età adulta.
​Discuria: Un modello di cura incoerente e imprevedibile. Un giorno il genitore può essere affettuoso e attento, il giorno dopo può essere emotivamente distante o ostile. Questa incertezza crea un senso di insicurezza cronica, dove il bambino non sa mai come reagirà il caregiver, alimentando la paura dell'abbandono e l'instabilità nelle relazioni future.
​Traumi e abusi: Un'elevata percentuale di persone con DBP ha subito traumi infantili, inclusi abusi fisici, sessuali o emotivi. Queste esperienze distruggono il senso di sicurezza e fiducia, contribuendo all'ipersensibilità emotiva e a una visione del mondo come minaccioso e imprevedibile.
​In sintesi, il DBP non nasce da un singolo tipo di "cattiva educazione", ma da un mix complesso di fattori. L'ambiente invalidante e imprevedibile agisce come un catalizzatore, esacerbando una vulnerabilità emotiva di base e portando all'instabilità affettiva e relazionale tipica del disturbo.​Un genitore con disturbo borderline di personalità può manifestare comportamenti di ipercuria. A causa della propria instabilità emotiva, della paura dell'abbandono e dell'incapacità di gestire le relazioni, un genitore con DBP potrebbe proiettare le proprie ansie sul figlio, diventando eccessivamente controllante e protettivo. Questo comportamento può derivare dal tentativo di mantenere una relazione stretta e "sicura" con il figlio, che viene visto come una fonte di stabilità emotiva.
​L'ipercuria può contribuire allo sviluppo di problemi psicologici nel bambino. Crescere in un ambiente iperprotettivo, dove l'autonomia è negata e i confini sono confusi, può portare il bambino a sviluppare un attaccamento insicuro e, in età adulta, a manifestare difficoltà relazionali o ansia.

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