la differenza tra paese laico (Italia) e paese cattolico (Vaticano) molte volte confuse e per questo che alcune leggi sulla famiglia sono contrastate. Si Ricorda che oltre alla legge italiana abbiamo anche
La Corte di giustizia dell'Unione Europea (CGUE) è un'istituzione dell'Unione europea (UE) con sede a Lussemburgo.
La CGUE ha il compito di garantire l'osservanza del diritto nell'interpretazione e nell'applicazione dei trattati fondativi dell'Unione europea.
La tutela giurisdizionale dell'Unione europea è affidata alla Corte, organo unitario, suddiviso in una pluralità di formazioni:
la Corte di giustizia (creata nel 1952)
il Tribunale (creato nel 1988)
il Tribunale della funzione pubblica (creato nel 2004).
La Corte di giustizia dell'Unione Europea (CGUE) è un'istituzione dell'Unione europea (UE) con sede a Lussemburgo.
La CGUE ha il compito di garantire l'osservanza del diritto nell'interpretazione e nell'applicazione dei trattati fondativi dell'Unione europea.
La tutela giurisdizionale dell'Unione europea è affidata alla Corte, organo unitario, suddiviso in una pluralità di formazioni:
la Corte di giustizia (creata nel 1952)
il Tribunale (creato nel 1988)
il Tribunale della funzione pubblica (creato nel 2004).
Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE) con sede in Lussemburgo
Ruolo: garantire che il diritto dell'UE venga interpretato e applicato allo stesso modo in ogni paese europeo, garantire che i paesi e le istituzioni dell’Unione rispettino la normativa dell’UE
Membri:
Corte di giustizia: un giudice per ciascun paese dell'UE, più undici avvocati generali
Tribunale: un giudice per ciascun paese dell'UE
Tribunale della funzione pubblica: sette giudici
Anno di istituzione: 1952
Sede: Lussemburgo
Sito web: Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE
La Corte di giustizia interpreta il diritto dell'UE per garantire che sia applicato allo stesso modo in un tutti gli Stati membri e dirime le controversie giuridiche tra governi nazionali e istituzioni dell'UE
.Può essere adita, in talune circostanze, anche da singoli cittadini, imprese o organizzazioni allo scopo di intraprendere un'azione legale contro un'istituzione dell'UE ritengano che abbia in qualche modo violato i loro diritti.
Cosa fa la CGUE?
La Corte si pronuncia sui casi ad essa proposti. I tipi di casi più comuni sono:
- interpretazione del diritto (pronunce pregiudiziali) - i tribunali nazionali degli Stati membri devono assicurare la corretta applicazione del diritto dell'UE, ma i tribunali di paesi diversi potrebbero darne un'interpretazione differente. Se un giudice nazionale è in dubbio sull’interpretazione o sulla validità di una normativa dell’UE, può chiedere chiarimenti alla Corte. Lo stesso meccanismo può essere utilizzato per stabilire se una normativa o prassi nazionale sia compatibile con il diritto dell’UE
- assicurare il rispetto della legge (procedure d'infrazione) - questo tipo di misure viene adottato nei confronti di un governo nazionale che non rispetti il diritto dell'UE. Possono essere avviate dalla Commissione europea o da un altro paese dell'UE. Nel caso in cui il paese si dimostri inadempiente, è tenuto a porvi rimedio immediatamente, altrimenti rischia una seconda procedura, che potrebbe comportare una multa
- annullare atti giuridici dell'UE (ricorsi per annullamento) - se ritengono che un atto dell'UE violi i trattati o i diritti fondamentali, il governo di uno Stato membro, ilConsiglio dell'UE, la Commissione europea o, (in taluni casi) il Parlamento europeo, possono chiedere alla Corte di annullarlo.
Anche i privati cittadini possono chiedere alla Corte di annullare un atto dell’UE che li riguardi direttamente - assicurare l'intervento dell'UE (ricorsi per omissione) - in talune circostanze, il Parlamento, il Consiglio e la Commissione devono prendere determinate decisioni. In caso contrario, i governi dell’UE, altre istituzioni dell’UE e, a certe condizioni, anche i privati cittadini o le imprese possono rivolgersi alla Corte
- sanzionare le istituzioni dell'UE (azioni di risarcimento del danno, qualsiasi cittadino o impresa i cui interessi siano stati lesi da un'azione o omissione dell'UE o del suo personale può citarli davanti alla Corte.
Composizione
La Corte è suddivisa in tre sezioni principali:
- Corte di giustizia, tratta le richieste di pronuncia pregiudiziale presentate dai tribunali nazionali e alcuni ricorsi per annullamento e impugnazioni.
- Tribunale, giudica sui ricorsi per annullamento presentati da privati cittadini, imprese e, in taluni casi, governi di paesi dell'UE. In pratica, ciò significa che questa sezione si occupa principalmente di diritto della concorrenza, aiuti di Stato, commercio, agricoltura e marchi.
Tribunale della funzione pubblica, giudica sulle controversie tra l'UE e il suo personale.
Giudici e avvocati generali sono nominati congiuntamente dai governi nazionali per un mandato rinnovabile di sei anni. I giudici di ogni sezione eleggono un presidente che resta in carica per un mandato rinnovabile di tre anni.
Come funziona la CGUE?
Ogni causa viene assegnata a un giudice (il "giudice relatore") e a un avvocato generale. Le cause sono trattate in due fasi:
- Fase scritta
- Le parti presentano dichiarazioni scritte alla Corte; osservazioni possono anche essere presentate dalle autorità nazionali, dalle istituzioni dell’UE e talvolta da privati.
- Tutto ciò viene sintetizzato dal giudice relatore e successivamente discusso durante la riunione generale della Corte, che decide:
- quanti giudici si occupano della causa (3, 5 o 15 giudici, ossia la Corte nel suo insieme), a seconda della sua importanza e complessità. La maggior parte delle cause viene trattata da 5 giudici, ed è molto raro che di una causa si occupi la Corte nel suo insieme
- se deve tenersi un’audizione (fase orale) e se è necessario un parere ufficiale dell’avvocato generale.
- Fase orale – una pubblica audizione.
- Gli avvocati delle parti sono sentiti dai giudici e dall’avvocato generale che possono rivolgere loro le domande che ritengono opportune.
- Se la Corte ha deciso che è necessario, il parere dell’avvocato generale è fornito alcune settimane dopo l’audizione.
- I giudici, successivamente, deliberano ed emettono il verdetto.
- La procedura del Tribunale è simile, a parte il fatto che la maggior parte delle cause viene seguita da tre giudici e che non vi sono avvocati generali.
La Corte di giustizia dell’Unione europea e i cittadini
Se siete un privato o un'impresa e avete subito un danno a seguito di un'azione o di un'omissione da parte di un'istituzione dell'UE o del suo personale, potete citarli davanti alla Corte in uno dei seguenti due modi:
- indirettamente, attraverso i tribunali nazionali (che possono decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia)
- direttamente dinanzi al Tribunale, se si tratta di una decisione da parte di un'istituzione dell'UE che vi riguarda direttamente e individualmente.
Se ritenete che le autorità di un qualsiasi paese abbiano violato il diritto dell'UE, potete seguire la procedura ufficiale per i reclami.
La Corte non va confusa né con la Corte internazionale di Giustizia dell'Aia (che dipende dall'ONU) in sigla ONU, spesso abbreviata in Nazioni Unite, è una organizzazione intergovernativa a carattere internazionale. L' organizzazione è nata il 24 ottobre 1945 con l'entrata in vigore dello Statuto delle Nazioni Unite, vi aderiscono 193 Stati del mondo su un totale di 205.Dispone anche dell'intervento di contingenti militari, identificati con la locuzione caschi blu dal colore dell'elmetto indossato da tali truppe.
Ne con la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo (parte del Consiglio d'Europa). (abbreviata in CEDU[1] o Corte EDU) è un organo giurisdizionale internazionale, istituita nel 1959[2] dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) del 1950, per assicurarne l'applicazione ed il rispetto. Vi aderiscono quindi tutti i 47 membri del Consiglio d'Europa, essa non è un'istituzione che fa parte dell'Unione europea;
non dev'essere confusa con la Corte di giustizia dell'Unione europea CGUEcon sede in Lussemburgo, istituzione effettiva dell'Unione europea.
Ne con la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo (parte del Consiglio d'Europa). (abbreviata in CEDU[1] o Corte EDU) è un organo giurisdizionale internazionale, istituita nel 1959[2] dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) del 1950, per assicurarne l'applicazione ed il rispetto. Vi aderiscono quindi tutti i 47 membri del Consiglio d'Europa, essa non è un'istituzione che fa parte dell'Unione europea;
non dev'essere confusa con la Corte di giustizia dell'Unione europea CGUEcon sede in Lussemburgo, istituzione effettiva dell'Unione europea.
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