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Pedagogista e Pedagogista Giuridico ( CTU e CTP)

giovedì 24 luglio 2025

primo giorno di scuola ed accademico soprattutto a Foggia


Primo giorno di scuola a.s. 2025/26, nel 2025:
Provincia Autonoma di Bolzano: lunedi 8 settembre;
Provincia Autonoma di Trento: mercoledi 10 settembre;
Valle d’Aosta: mercoledi 10 settembre;
Piemonte: mercoledi 10 settembre;
Veneto: mercoledi 10 settembre;
Friuli Venezia Giulia: giovedi 11 settembre;
Lombardia: venerdi 12 settembre;
Liguria: lunedi 15 settembre;
Toscana: lunedi 15 settembre;
Emilia Romagna: lunedi 15 settembre;
Umbria: lunedi 15 settembre;
Marche: lunedi 15 settembre;
Lazio: lunedi 15 settembre;
Abruzzo: lunedi 15 settembre;
Molise: lunedi 15 settembre;
Campania: lunedi 15 settembre;
Basilicata: lunedi 15 settembre;
Sicilia: lunedi 15 settembre;
Sardegna: lunedi 15 settembre;
Puglia: martedi 16 settembre;
Calabria: martedi 16 settembre;

Dal nido d'infanzia alla sezione primavera a Foggia non abbiamo ancora una data.
Dalla scuola d'infanzia alle scuole superiori a Foggia iniziano giovedì 11 settembre 2025 compresi: liceo classico, liceo delle scienze umane ed il liceo delle scienze umane  opzione economico sociale, e l'istituto professionale  per i Servizi per la Sanità e l'Assistenza Sociale.

Primo giorno accademico 2025/26:
Del Dipartimento di Studi Umanistici dell' Università degli Studi di Foggia:
Cdl: L 19 in scienze dell'educazione  lunedi 15 settembre;
Cdlm: LM 50 in Programmazione e gestione dei servizi educativi e la   LM 85  in scienze pedagogiche lunedi 22 settembre.
CdLMaCU LM 85 BIS in scienze della formazione primaria inizio a ottobre.


fiumi e laghi nella provincia di foggia

I fiumi della provincia di Foggia sono il Candelaro, il Carapelle, il Celone, il Cervaro, il Fortore e l'Ofanto. Altri corsi d'acqua includono il Carapellotto, la Fiumarella (affluente dell'Ufita), il Frugno, il Saccione, il Salsola, il Lauro e il Triolo.
 Il Candelaro nasce dal Monte Cornacchia Biccari e sfocia nel mare Adriatico. 
Il Cervaro nasce dal Monte Cornacchia Biccari e sfocia nel fiume Fortore. 
Il Carapelle nasce in Campania e sfocia nel mare Adriatico. 
Il Fortore nasce in Campania e sfocia nel mare Adriatico.
 L'Ofanto nasce in Campania e sfocia nel mare Adriatico.
Il Carapellotto nasce a San Severo e sfocia nel fiume Candelaro. La Fiumarella nasce a Monteleone di Puglia e sfocia nel fiume Cervaro. Il Frugno nasce a Roseto Valfortore e sfocia nel fiume Fortore. Il Saccione nasce a San Bartolomeo in Galdo e sfocia nel fiume Fortore. Il Salsola nasce a San Severo e sfocia nel fiume Candelaro. Il Lauro nasce a San Severo e sfocia nel fiume Candelaro. Il Triolo nasce a San Severo e sfocia nel fiume Candelaro.
Il Romandato nasce in foresta umbra localita Sgarroni di Carpino e sfocia nel mare Adriatico, nel territorio di Rodi Garganico, in località Punta Cucchiarella. 
I laghi della provincia di Foggia sono:
Il lago di Varano è alimentato principalmente da  sorgenti sotterranee e da 2 canali: 1 di Capoiale piu vicino a Lesina ed 1 a foce varano piu vicino a Rodi Gargano che lo collega al mare Adriatico.
Il lago di Lesina è alimentato principalmente da sorgenti sotterranee e da due canali artificiali, l'Acquarotta verso chieuti quindi verso il molise e lo Schiapparo verso torre mileto e foce varano quindi provincia di Foggia, che lo collegano al mare Adriatico.
Il Lago Salso è un'oasi naturale situata vicino a Manfredonia, nel Parco Nazionale del Gargano alimentato dal fiume Cervaro e dal canale roncone.
Il Lago Pescara è un piccolo lago di origine carsica situato nel comune di Biccari, sui Monti Dauni settentrionali alimentato da sorgenti e ruscelli vari. 
Il Laghetto d'Umbra, un piccolo specchio d'acqua situato nel cuore della Foresta Umbra, nel Parco Nazionale del Gargano alimentato dalla pioggia.
Il Lago di occhito alimentato dal fiume Fortore e divide il Molise provincia di Campobasso dalla Puglia provincia di Foggia il paese piu vicino è  Carlantino sui monti dauni settentrionali.
Ci sono anche diverse zone umide, come le Saline di Margherita di Savoia, alimentato dal fiume Carapelle ed anche dall'ofanto una riserva naturale molto importante per gli uccelli migratori, o le zone umide del Gargano, come la foce del fiume Candelaro vicino Manfredonia.

Quindi abbiamo" marina di Chieuti, marina di serracapriola, fiume fortore, marina di Lesina canale acquarotta, marina lago di Lesina, foce schiapparo marina di lesina, torre mileto, molo di capoiale lago varano, lago varano, foce varano lago varano, lido del sole, punta cucchiara fiume romondato Rodi Garganico, porto di Rodi Garganico Rodi Garganico, San menaio, calenella Peschici, Vieste, pugno chiuso, mattinata, Manfredonia, siponto

Poggio imperiale, lesina, Sannicandro Garganico, San nicola varano, cagnano varano, Carpino, ischitella, Vico del Gargano, 

il Lago di occhito ed il fiume fortore

 La sorgente del fiume Fortore si trova a Montefalcone di Val Fortore, in provincia di Benevento in Campania. In realta sorge a Castel Vetere di Val Fortore  in provincia di Benevento in Campania e ci sono due affluenti la prima vicino a via monte saraceno e contrada Casalaspro vicino al campanaro la seconda in via provinciale della Tufara e continua vicino alla strada provinciale sp 90 attraversando la provincia di San Batolomeo in Galdo in campania, 
Le provincie di Campobasso in molise come la tufara e Gambatesa e le provincie di Foggia in Puglia tutte sul subappennino danno settentrionale come Roseto Val fortore e Volturara appula..
Poi sfocia nel lago di Occhito che divide il Molise in provincia di Campobasso  di cui le provincie di Cb che si trovano vicino al lago sono: Sant'Elia a Pianisi, Macchia Valfortore, Pietracatella.
Dalla Puglia invece in provincia di Foggia le province di Fg vicine al lago sono: Celenza Val Fortore, Carlantino e San Marco la Catola, dopodiche arriva alla diga casa di guardia e  diventa di nuovo fiume Fortore continuando in un percorso lungo 114 km per  i boschi della Valle del Fortore dove incontra altri comuni delle provincia di Foggia torre di monterotaro, Castelnuovo della daunia, casalvecchio di Puglia, Casalnuovo di monterotaro, santa maria in prato ( santo venditti) Carlantino fg, vallevona, masseria sterparapiana, masseria d'ardes, bosco dragonara, Torremaggiore,  San Paolo di Civitate, santuario Madonna del ponte, bosco della copparella della scrofa, agriturismo masseria difensola, masseria le donne, masseria ceresena bassi, cerasella, podere Miama,   verso Ripalta, arriva  alla pineta di longara in località di Lesina  e sfocia nel Mare Adriatico, tra Marina di Serracapriola (nel territorio di Chieuti prov fg) e Marina di Lesina tutte provincia di Fg. 
Verso il Molise dopo il lago di occhito sul fiume Fortore scendendo vs l'adriatico invece troviamo: colletorto cb, santacroce di magliano cb, San giuliano di Puglia cb, casone cantalupo cb, serracapriola fg, badia di santa maria di melanico ( sant'eusebio)cb, selva delle grotte fg, tronco, serracapriola prov fg, chieuti, bosco di mezzarazza, bosco manacesca, abbazia di Sant'Agata martire, marina di serracapriola. vicino alla palude capodacqua, pineta santoro, e marina di chieuti.

giovedì 17 luglio 2025

misure del pene, dei testicoli e del seno

Le dimensioni medie di un pene
Peso medio:
* Un pene flaccido in media tra 70 e 100 grammi.
 *un pene eretto tra gli 80/90 ed i 110/120 grammi.
Lunghezza media:
 * Pene flaccido (a riposo): tra 8 e 12 cm. 
 * Pene eretto: tra 13 e 16 cm. 
Circonferenza media (larghezza):
 * Pene flaccido (a riposo): è  di  9,5 - 9,9 cm.
 * Pene eretto: è di circa 10 a 12 cm.

Le dimensioni medie dei testicoli di forma ovoidale:
 * Lunghezza: La misura da un'estremità all'altra (polo superiore a polo inferiore), singolo tra 3,5 e 5 centimetri. Ambedue tra i 7 ed i 10 cm.
 * Larghezza (o diametro trasversale): La misura da un lato all'altro, sulla sua faccia più larga,
singolo circa 2,5 - 4 centimetri. Ambedue tra i 5 e gli 8 cm
 * Spessore (o diametro anteroposteriore) ossia, una misura lineare dalla parte frontale a quella posteriore: singolo circa 2-3 centimetri. Entrambi sono tra i 4 ed i 6 cm.
 la circonferenza media, è la misura del contorno di una sezione del testicolo, di 7-9 cm. ambue 14-18 cm.
* Il peso medio di un singolo testicolo è di circa 10-15 grammi. Quindi, il peso combinato di ambedue i testicoli si aggira intorno a 20-30 grammi.

È importante notare che possono esserci leggere variazioni individuali e una leggera asimmetria tra i due testicoli è normale (spesso il testicolo sinistro è posizionato leggermente più in basso).

Le dimensioni medie dei seni 
due seni medi hanno:
 una misura giroseno (ossia la circonferenza del torace all'altezza del punto più prominente del seno): 3 (M) o 4 (L)  
 e per la coppa (ossia solo la mammella) o C o la B. 
 Il peso 2 seni medi è di 1 kg, mentre, 0,5 kg (mezzo chilo) per un singolo seno medio. 

martedì 15 luglio 2025

la contromanipolazione emotiva

Esempi di Contromanipolazione del Narcisista
Comprendere la contromanipolazione è fondamentale quando si ha a che fare con un narcisista. Non si tratta di abbassarsi al loro livello, ma di proteggersi e riprendere il controllo della situazione. Ecco alcuni esempi pratici di come la contromanipolazione può essere applicata, basandosi su principi come l'indifferenza strategica, la comunicazione assertiva e la focalizzazione su se stessi.
1. La Tecnica della "Pietra Grigia" (Grey Rock Method)
Questo è uno degli approcci più efficaci e ampiamente riconosciuti. Consiste nel diventare "noiosi" e non reattivi, come una pietra grigia, in modo che il narcisista perda interesse nel manipolarti, poiché non ottiene più la reazione emotiva o l'attenzione che cerca.
 * Scenario: Il narcisista ti attacca verbalmente, criticandoti aspramente per farti sentire in colpa o insicuro.
 * Contromanipolazione: Invece di difenderti, arrabbiarti o implorare, rispondi con frasi brevi, neutrali e prive di emozioni.
   * Esempio: "Capisco." "Ok." "Va bene." "Prendo atto." "Ognuno ha la sua opinione."
 * Risultato atteso: Il narcisista, non ottenendo la tua reazione, si stancherà e cercherà altrove la sua "dose" di attenzione o conflitto.
2. Impostare Confini Chiari e Infrangibili
I narcisisti prosperano sull'assenza di confini. Stabilirne e mantenerli con fermezza è una potente forma di contromanipolazione, poiché sottrae loro il potere di invadere il tuo spazio e la tua psiche.
 * Scenario: Il narcisista tenta di intromettersi nelle tue decisioni personali, nelle tue finanze o nella tua vita sociale.
 * Contromanipolazione: Comunica i tuoi confini in modo chiaro e conciso, e sii pronto a farli rispettare con le tue azioni.
   * Esempio: "Apprezzo la tua opinione, ma questa è una mia decisione personale." "Non discuterò di questo argomento." "Se continui a parlarmi in questo modo, metterò fine alla conversazione/mi allontanerò."
 * Risultato atteso: Il narcisista capirà che i suoi tentativi di controllo non funzionano più e che incontrerà resistenza.
3. Evitare il "Gioco del Guilt-Trip"
I narcisisti sono maestri nel farti sentire in colpa per le loro frustrazioni o problemi, al fine di manipolarti.
 * Scenario: Il narcisista dice: "Se mi volessi bene davvero, faresti questo per me," oppure "Sono depresso per colpa tua."
 * Contromanipolazione: Riconosci il tentativo di manipolazione e non permettere che la colpa ti venga addossata. Puoi esprimere empatia (se appropriato) senza assumerti la responsabilità dei loro sentimenti o problemi.
   * Esempio: "Mi dispiace che tu ti senta così, ma non posso essere responsabile dei tuoi sentimenti." "Sono disponibile ad aiutarti se ne hai bisogno, ma non in questo modo."
 * Risultato atteso: Il narcisista non riesce a farti sentire in colpa e quindi non ottiene ciò che vuole attraverso la manipolazione emotiva.
4. Dare Risposte "No" Complete
Un narcisista spesso non accetta un semplice "no" e cercherà di forzarti o convincerti. Dare un "no" completo, senza giustificazioni eccessive, è una forma di contromanipolazione.
 * Scenario: Il narcisista ti chiede di fare qualcosa che non vuoi o non puoi fare.
 * Contromanipolazione: Rispondi con un "no" fermo, possibilmente con una breve spiegazione, ma senza entrare nei dettagli che potrebbero essere usati contro di te.
   * Esempio: "No, non posso." "No, non fa parte dei miei piani." "No, non mi è possibile in questo momento."
 * Risultato atteso: Il narcisista si rende conto che le sue tattiche di persuasione sono inefficaci.
5. Documentare e Raccogliere Prove
Quando si ha a che fare con un narcisista, la verità è spesso distorta. Tenere traccia di conversazioni, e-mail o messaggi può essere una forma di contromanipolazione per proteggersi da future accuse o menzogne.
 * Scenario: Il narcisista nega di aver detto o fatto qualcosa, o distorce i fatti per farsi passare per vittima.
 * Contromanipolazione: Registra conversazioni importanti (se legalmente permesso), salva messaggi o e-mail, e prendi nota di date e orari.
   * Esempio: "Ho qui l'e-mail dove hai specificato X." "Come puoi vedere dai nostri messaggi, abbiamo concordato Y."
 * Risultato atteso: Il narcisista perde la sua capacità di gaslighting (farti dubitare della tua percezione della realtà) e di manipolare la narrativa.
6. Minimizzare il Contatto o Applicare il "No Contact"
In situazioni estreme, la forma più potente di contromanipolazione è limitare drasticamente il contatto o interromperlo del tutto. Questo toglie al narcisista ogni possibilità di manipolazione.
 * Scenario: Il narcisista continua a sabotarti, a svalutarti o a creare drammi nella tua vita.
 * Contromanipolazione: Riduci al minimo le interazioni necessarie (ad esempio, solo per questioni legali o figli, se presenti) o, se possibile, taglia completamente i ponti.
 * Risultato atteso: Il narcisista perde completamente il controllo e l'accesso alla tua persona, costringendolo a cercare altre "fonti" di nutrimento narcisistico.
Ricorda, la contromanipolazione non è vendetta, ma auto-protezione e riaffermazione del proprio valore. È un modo per riprendere il potere e l'equilibrio in una relazione squilibrata. È cruciale agire sempre in modo sicuro e, se necessario, cercare il supporto di professionisti per gestire situazioni particolarmente difficili o abusive.
Hai qualche domanda su questi esempi o vorresti esplorare altre strategie?
Un'altra strategia utile è quella di focalizzarti sui fatti concreti e tangibili. I narcisisti tendono a manipolare le emozioni e le percezioni, quindi riportare la conversazione su dati oggettivi può aiutarli a disinnescare. Per esempio, se il narcisista ti accusa di qualcosa, chiedi prove specifiche o riferimenti concreti. Questo li costringe a uscire dal vago e dall'emotivo, rendendo più difficile la manipolazione.
Un'altra strategia utile è quella di focalizzarti sui fatti concreti e tangibili. I narcisisti tendono a manipolare le emozioni e le percezioni, quindi riportare la conversazione su dati oggettivi può aiutarli a disinnescare. Per esempio, se il narcisista ti accusa di qualcosa, chiedi prove specifiche o riferimenti concreti. Questo li costringe a uscire dal vago e dall'emotivo, rendendo più difficile la manipolazione.
Comprendo il desiderio di avere un arsenale di strategie per affrontare un narcisista. È importante ricordare che l'obiettivo non è "vincere" contro di loro, ma proteggere te stesso e la tua sanità mentale. Ecco alcune altre strategie di contromanipolazione, che si basano sui principi di distacco emotivo, reindirizzamento e focalizzazione sul sé:
7. Ignorare le Svalutazioni e i Commenti Denigratori
I narcisisti si nutrono delle tue reazioni, specialmente quando cercano di svalutarti o criticarti. Non dare loro la soddisfazione di vedere che i loro commenti ti toccano.
 * Scenario: Il narcisista ti fa un complimento ambiguo o una critica velata, tipo: "Sei migliorato un po', ma hai ancora molta strada da fare" o "Devi essere felice che qualcuno ti sopporti."
 * Contromanipolazione: Non rispondere affatto al commento denigratorio, oppure cambia argomento immediatamente. Non cercare di difenderti o spiegarti.
   * Esempio: (Al complimento ambiguo) "Ah, ok." (e poi cambi argomento) "A proposito, hai visto il nuovo film di...?" oppure semplicemente non rispondi e continui a fare quello che stavi facendo.
 * Risultato atteso: Il narcisista non ottiene la tua reazione emotiva desiderata e il suo tentativo di svalutazione cade nel vuoto. La loro "munizione" non ha avuto effetto.
8. Reindirizzare la Conversazione su di Loro (ma con Disinteresse)
I narcisisti amano parlare di sé stessi. Puoi usare questo a tuo vantaggio per distoglierli da te e dalla manipolazione, pur rimanendo disinteressato.
 * Scenario: Il narcisista sta cercando di farti sentire in colpa per qualcosa o sta provando a manipolare una situazione a suo favore, magari con lamentele o drammi.
 * Contromanipolazione: Invece di cadere nella loro trappola emotiva, reindirizza l'attenzione su di loro, ma in modo che non ci sia spazio per il dramma o la manipolazione nei tuoi confronti.
   * Esempio: (Dopo una loro lamentela manipolativa) "Capisco. E cosa pensi di fare tu per risolvere questa situazione?" Oppure: "Interessante. Raccontami di più sulla tua esperienza in merito."
 * Risultato atteso: Il narcisista sarà probabilmente felice di parlare di sé, distogliendo l'attenzione dalla manipolazione nei tuoi confronti. Questo ti dà una pausa e gli impedisce di controllarti.
9. Utilizzare l'Umorismo Neutro o la Sottile Ironia
L'umorismo può essere un potente strumento per disarmare, ma deve essere usato con cautela e in modo neutro, non sarcastico o offensivo. L'obiettivo è alleggerire la tensione o evidenziare l'assurdità della loro manipolazione senza innescare una reazione aggressiva.
 * Scenario: Il narcisista fa un commento esagerato o cerca di dipingersi come un eroe in una situazione banale.
 * Contromanipolazione: Rispondi con un umorismo leggero che non li sminuisce direttamente ma neanche li eleva.
   * Esempio: (Dopo una loro storia grandiosa su come hanno "salvato la situazione") "Ah, che avventura! Sembra una scena da film, quasi." Oppure: (Se fanno un'affermazione assurda) "Beh, non si finisce mai di imparare, eh?" detto con un sorriso distaccato.
 * Risultato atteso: L'umorismo neutro può confonderli o renderli meno efficaci nella loro manipolazione, poiché non ottengono la serietà o il dramma che cercano.
10. Evitare di Dare Spiegazioni Eccessive
I narcisisti amano le spiegazioni perché possono usarle come munizioni per nuove critiche o manipolazioni. Più giustificazioni dai, più terreno offri loro per attaccare.
 * Scenario: Il narcisista ti chiede perché hai fatto una certa scelta o non hai agito come volevano.
 * Contromanipolazione: Dai una risposta concisa e senza dettagli superflui. Il "no" completo o una frase breve e definitiva è sufficiente.
   * Esempio: Invece di dire: "Non sono potuto venire perché l'auto ha avuto un problema, poi il gatto stava male e sono rimasto bloccato...", di': "Non mi è stato possibile." Oppure: "Ho preso una decisione diversa."
 * Risultato atteso: Limiti le informazioni che possono essere distorte o usate contro di te, mantenendo il controllo sulla tua narrazione.
Ricorda sempre che la coerenza è fondamentale con tutte queste strategie. Il narcisista proverà a testare i tuoi limiti e a riportarti ai vecchi schemi. Mantenere la calma e la disciplina nell'applicazione di queste tecniche ti aiuterà a riprendere il controllo della tua interazione con loro.
C'è qualcos'altro che ti piacerebbe esplorare o qualche scenario specifico che ti preoccupa?

giovedì 10 luglio 2025

le radici della pedagogia

Una divisione delle scienze


Le *scienze autonome* possono essere sia le scienze dure sia le scienze molli, nel nostro caso, le scienze molli*ossia le ( scienze umane e le scienze sociali), ossia ogni materia ad es: la psicologia o la pedagogia, etc. possiede un proprio statuto epistemologico o scientifico (insieme delle caratteristiche che certificano la scientificità di un sapere attraverso un testo), ed un proprio linguaggio tecnico-scientifico.
La pedagogia è una scienza autonoma perché ha un oggetto di studio ben definito, ossia l'educazione e la formazione dell'uomo. Si avvale di un proprio metodo di ricerca e possiede un linguaggio specifico.
Il pedagogista che ha reso la pedagogia una scienza autonoma, è Johann Friedrich Herbart, fondatore della pedagogia come scienza autonoma che nell'1806 ha definito i principi fondamentali 
 con il testo fondamentale dove ha esposto la sua teoria della pedagogia come scienza autonoma in "Pedagogia generale dedotta dal fine dell'educazione",  
 Nell'Ottocento, ha introdotto un approccio sistematico allo studio dell'educazione, basato su principi filosofici ed etici e psicologici.
 Credeva che l'educazione dovesse mirare alla formazione del carattere e della moralità, e che il ruolo dell'insegnante fosse fondamentale per guidare gli studenti verso questo obiettivo.
Il metodo educativo di Herbart si basa sull'idea che l'educazione debba mirare alla formazione del carattere e della moralità. L'insegnante ha un ruolo fondamentale nel guidare gli studenti attraverso cinque fasi di apprendimento: chiarezza, associazione, sistema, metodo e applicazione.
 
Ci sono tre macrostrutture di campi di studi e rami della conoscenza che sono scienze e discipline:
1. le scienze dure ad un lato che comprendono le (scienze esatte e scienze naturali)
2. le discipline empiriche al centro 
3.  le scienze  molli dall'altro lato che comprendono le (discipline umanistiche, le scienze umanistiche, le scienze umane e le scienze sociali).
Tutte queste sopradette non sono propriamente rigide ma primariamente sono una di queste e secondariamente contengono una o entrambe le altre. Vediamole insieme:

Le *scienze dure*  sono quelle discipline scientifiche che si basano su  esperimenti riproducibili e dati quantificabili e modelli metodologici matematici  rigorosi e utilizzano grandezze estensive o quantitative che sono quelle che dipendono dalla quantità di materia presente nel campione o dalla sua dimensione e sono sommabili e quantificabili, 
Esse si dividono in due macrocategorie le scienze esatte e le scienze naturali:

1. Le scienze esatte: che si basano su rigore, misurabilità, riproducibilità e risultati oggettivi,  e che forniscono gli strumenti che poi vengono ampiamente applicati nelle scienze naturali: 
. Le scienze esatte sono:
* Matematica
* Logica
* Informatica

2. Le scienze naturali studiano i fenomeni del mondo fisico e naturale attraverso l'osservazione e la sperimentazione e comprendono discipline che studiano il mondo naturale e i suoi fenomeni,   
. Le scienze naturali sono: 
* Fisica: 
* Chimica: 
* Biologia: 
* Astronomia 
* Geologia: 
Scienze della Terra (che comprende meteorologia, oceanografia, scienze planetarie)
 * Scienze atmosferiche
 * Ecologia
 * Biochimica
 * Microbiologia
 * Botanica
 * Zoologia
 * Evoluzione
 * Genetica
 * Paleontologia
 * Mineralogia
 * Scienza dei materiali

Le discipline empiriche sono campi di studio che basano le loro conclusioni sull'osservazione diretta o indiretta dei fatti e sull'esperienza, piuttosto che su teorie o speculazioni. Esse sono:
Filosofia 
Medicina
L'educatore professionale sociopedagogico 
L'educatore professionale socio-sanitario 
Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie 
Scienze della formazione primaria 

 la laurea triennale L 05 in filosofia e la laurea magistrale in *scienze filosofiche LM 78 è la* madre di tutte le scienze, è ibrida e si pone al centro tra le scienze dure e le scienze molli difatti,  è una disciplina empirica* significa che la conoscenza umana deriva esclusivamente o prevalentemente dall'esperienza sensibile e dall'osservazione l'empirismo filosofico britannico classico (XVI-XVIII secolo):  è nato nella seconda metà del Seicento (tra il 1666 ed il 1689 con l'opera saggio sull'intelletto umano di Jhon Locke) in Inghilterra. Tra i maggiori esponenti vi furono John Locke, George Berkeley e David Hume..L'empirismo filosofico sostiene che la conoscenza deriva principalmente dall'esperienza sensoriale. In questo senso, alcuni filosofi empiristi hanno utilizzato l'osservazione e l'esperienza per sviluppare le loro idee, l'empirismo filosofico si concentra sull'origine della conoscenza,
 La filosofia è anche tendente verso le scienze molli, in quanto fondata sui dati dell'esperienza immediata e della pratica, il che la rende estranea al rigore scientifico delle scienze dure. Oggi, difatti, la consideriamo principalmente una disciplina che utilizza l'analisi concettuale, la logica e la riflessione critica, per questo considerata una scienza molle, piuttosto che la sperimentazione diretta, per esplorare le domande fondamentali sull'esistenza, la conoscenza e i valori.
La filosofia è una disciplina umanistica all'interno delle scienze molli perché studia l'essere umano, la sua esperienza, i suoi valori, la conoscenza e la moralità, utilizzando un approccio critico e riflessivo che pone l'individuo al centro dell'indagine.
Nota di Riferimento alla filosofia:
L'empirismo ha avuto 4 manifestazioni e sviluppi nella storia della filosofia. Non si tratta di un singolo "empirismo", ma di una corrente che ha attraversato diverse epoche.
Possiamo distinguere:
* Empirismo antico 330 a.C. Aristotele 330 a.C.,
* Empirismo medievale 1265/74 d.C: Con figure come e Tommaso d'Aquino 1265, e Gulielmo d'Occam 1317/1328 che sottolineavano l'importanza dell'esperienza nella formazione dei concetti.
 * Empirismo britannico classico (XVI-XVIII secolo) 1689: Il periodo più noto, con esponenti chiave come John Locke 1689 , George Berkeley 1710 e David Hume 1739, che hanno sviluppato in modo sistematico l'idea che tutta la conoscenza derivi dall'esperienza.
 * Empirismo contemporaneo nel XIX e XX secolo 1843: Con l'empirismo radicale di John Stuart Mill 1843, il pragmatismo di William James 1912 e il positivismo logico (o empirismo logico) del Circolo di Vienna.

 la laurea magistrale LM 41 in *medicina è una disciplina empirica,* difatti, la sua conoscenza e le sue pratiche si basano principalmente sull'esperienza, l'osservazione e la sperimentazione, utilizzando il metodo empirico.

 le "scienze dell'educazione" la laurea triennale L 19 in educatore professionale sociopedagogico sono discipline empiriche basate sull'esperienza e l'osservazione e l'applicazione pratica di teorie e metodologie educative per progettare e realizzare interventi.

L'educatore professionale socio-sanitario laurea triennale in Professioni Sanitarie e della riabilitazione L SNT/2 è primariamente una disciplina empirica.
 La sua pratica si basa sull'osservazione diretta, sull'esperienza sul campo e sulla verifica degli interventi attraverso i risultati ottenuti con le persone assistite. 

La laurea magistrale in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie LM SNT/2 è una disciplina empirica perché si basa sull'osservazione, l'esperienza e l'applicazione di evidenze scientifiche per la pratica clinica e
la raccolta di dati per sviluppare e validare le sue pratiche.

La laurea magistrale in scienze della formazione primaria LM 85 BIS sono interdisciplinari ma in primis sono: 1. discipline empiriche 
 perché offrono strumenti per valutare e migliorare le pratiche educative, 2. incorporano metodologie di ricerca empirica, sia qualitative che quantitative, per studiare i processi di insegnamento-apprendimento, lo sviluppo del bambino, l'efficacia delle didattiche e l'organizzazione scolastica. Questo include: l'osservazione, la sperimentazione, l'analisi di dati e la valutazione. Ma attingono anche dalle scienze umane che forniscono la base teorica per comprendere i processi di apprendimento.



Le "scienze molli" invece si riferiscoono a discipline accademiche che non hanno rigore scientifico e l'aderenza al metodo scientifico  spesso perché non si basano interamente su dati sperimentali e riproducibili in laboratorio o su dimostrazioni matematiche rigorose ma si basano più sulla ricerca di tipo qualitativo e sperimentale (grandezze intensive), ed in piccole quantità anche sulle ricerche di grandezze di tipo quantitativo (grandezze estensive, più proprie delle scienze dure). Tali grandezze intensive (qualitative e sperimentali) sono: non sommabili ma graduabili, osservabili direttamente, attraverso i comportamenti che vengono definite costrutti cioè astrazioni teoriche che sono inferite sulla base di una teoria del comportamento di un individuo o di un gruppo.
 include campi come: le scienze umane, le scienze sociali e le scienze umanistiche e le discipline umanistiche.

Le discipline umanistiche rientrano tra le scienze molli, e si concentrano sull'espressione dell'esperienza umana attraverso privilegiando l'interpretazione e la comprensione critica. Esse sono:
 * Filosofia
 * Storia
 * Letteratura
 * Linguistica
 * Archeologia
 * Storia dell'arte
 * Musicologia
 * Scienze religiose
 * Filologia
* lingue straniere. 

Le scienze umanistiche studiano l'uomo e la condizione umana con un approccio critico, analitico e speculativo. Esse sono:
 * Antropologia
 * Psicologia sociale
 * Sociolinguistica
 * Geografia umana
 * Demografia
 * Scienze della comunicazione
 * Criminologia
 * Studi di genere

Le *scienze umane* sono anch'esse tra le scienze molli e sono un macrogruppo di discipline che studiano attraverso il metodo scientifico, l'essere umano, in quanto soggetto di pensiero e di azione, al fine di comprendere le cause e il significato dei suoi comportamenti,
e le sue interazioni sociali in modo più empirico, utilizzando sia metodi scientifici-empirico per analizzare dati e comportamenti all'interpretativo..  esse sono:
* psicologia, 
* pedagogia.
 

Nel macrogruppo delle scienze umane è compreso il microgruppo delle *scienze sociali* quindi anch'esse scienze molli, che studiano attraverso il metodo scientifico, le società e le relazioni sociali tra gli individui all'interno di tali società, esse sono: 
* sociologia,
* servizi sociali e politiche sociali (assistenti sociali) sia triennale sia magistrale, 
* antropologia culturale,
* diritto, 
* economia politica, 
scienze politiche,
metodologia della ricerca sociale,
 * Geografia umana
 * Scienze della comunicazione
 * Demografia
 * Statistica sociale


Vediamo solo le scienze umane:

La psicologia sia la laurea triennale in scienze e tecniche psicologiche L 24, sia la laurea magistrale in psicologia LM 51 si concentra sull'individuo, cercando di capire come pensiamo, sentiamo e ci comportiamo. Studia argomenti come la percezione, la memoria, le emozioni e la personalità. 
la psicologia è considerata una scienza umana delle scienze "molli" 
Perché è una scienza umana?
La psicologia studia il comportamento, i processi mentali e le emozioni degli esseri umani. Si concentra sulla comprensione della natura umana, delle sue dinamiche individuali e sociali, e di come queste influenzano la nostra esperienza del mondo.
Perché è una scienza "molle"?
Il termine "scienza molle" non è dispregiativo, ma si riferisce alla complessità del suo oggetto di studio. A differenza delle "scienze dure" (come fisica o chimica) che spesso si occupano di sistemi con meno variabili e più facilmente isolabili, la psicologia indaga fenomeni complessi come la mente e il comportamento umano, che sono influenzati da un'enorme quantità di variabili interconnesse. Questo rende più difficile la riproducibilità esatta degli esperimenti e l'applicazione di un rigore matematico simile. Tuttavia, la psicologia utilizza metodi scientifici rigorosi, come l'osservazione, la sperimentazione e l'analisi statistica, per trarre conclusioni valide e affidabili.
William Wundt a Lipsia in Germania nel 1879 pose le basi per far diventare la psicologia una scienza 


 La *pedagogia* laurea magistrale LM 85, LM 50, LM 57, LM 93, fa parte del macrogruppo delle scienze umane e delle scienze molli, si concentra sullo studio teorico e sperimentale dell'educazione e della formazione delle persone, con un approccio scientifico
 la pedagogia è considerata una scienza umana delle scienze "molli".
Perché è una scienza umana?
La pedagogia si occupa dello studio dell'educazione e della formazione dell'essere umano. Analizza i processi di apprendimento, le metodologie didattiche, le dinamiche relazionali nei contesti educativi e le strategie per favorire lo sviluppo delle potenzialità individuali e collettive.
Perché è una scienza "molle"?
Come la psicologia, la pedagogia ha a che fare con fenomeni complessi e difficilmente quantificabili in modo preciso. L'educazione è influenzata da innumerevoli fattori individuali, sociali e culturali, il che rende difficile isolare variabili e stabilire leggi universali. Tuttavia, la pedagogia si avvale di metodi scientifici rigorosi, come la ricerca empirica, l'analisi dei dati e la sperimentazione, per sviluppare teorie e pratiche educative efficaci.
Non c'è una singola persona che abbia "reso" la pedagogia una scienza, ma piuttosto un processo storico con il contributo di molti pensatori.

Tuttavia, tra i classici che hanno gettato le basi per una pedagogia scientifica ci sono:
 * Giovanni Amos Comenio (con la sua "Didactica Magna") scritta tra il 1628 e 1632 e pubblicata nel 1657 periodo umanesimo pedagogico mentre la filosofia di stava aprendo al periodo scientifico con Galileo Galilei 
 * Jean-Jacques Rousseau 1750
 * Johann Heinrich Pestalozzi 1780
 * Friedrich Herbart 1806
* Maria Montessori 1870
* John Dewey 1882
* Piaget 1896
* Vygotsky 1924
 * Anton Makarenko 1932
* Morin 1950
* Chomsky 1950
* Paolo Freire 1950
* Bruner 1960
* Loris Malaguzzi 1960
* ken Robinson 1970
* Gardener 1974
* Goleman 1995

Nel XIX secolo, con lo sviluppo di campi come la sociologia e la psicologia, la pedagogia ha iniziato ad essere vista come una scienza applicata, che guida il processo di insegnamento e apprendimento. figure come Johann Friedrich Herbart 1806 e John Dewey 1882 hanno contribuito significativamente a questa evoluzione, enfatizzando la correlazione tra sviluppo personale e benefici per la società, e l'importanza dell'esperienza e della riflessione nell'educazione.
Il percorso della pedagogia italiana verso una maggiore scientificità dal 1960 ad oggi è stato complesso e ricco di sfumature, con il contributo di numerosi autori che hanno animato dibattiti e promosso nuove direzioni di ricerca. Non si tratta di un singolo filone, ma di diverse correnti che hanno concorso a definire lo statuto epistemologico della disciplina.
Ecco alcuni degli autori e delle correnti di pensiero più significativi in questo percorso:
Anni '60 e '70: Verso l'empirismo e l'apertura interdisciplinare
In questi anni si avverte l'esigenza di superare l'impostazione prevalentemente filosofica della pedagogia, tipica del neoidealismo gentiliano che aveva dominato il panorama italiano fino al secondo dopoguerra. Si guarda con interesse alle scienze umane e all'empirismo.
 * Aldo Visalberghi (1919-2007): Figura chiave nell'introduzione di un approccio empirico e sperimentale alla pedagogia in Italia. Convinto sostenitore della necessità di fondare le pratiche educative su dati verificabili, ha promosso l'uso di metodologie di ricerca rigorose e ha contribuito alla diffusione del pensiero di John Dewey in Italia. La sua opera "Esperienza e valutazione" (1958) è un punto di riferimento per l'avvio della ricerca sperimentale in campo educativo.
 * Luigi Calonghi (1927-2019): Altro pioniere della ricerca empirica e sperimentale in pedagogia. Ha lavorato sull'applicazione di metodi quantitativi e qualitativi all'indagine educativa, contribuendo alla definizione di strumenti di valutazione e misurazione.
 * Correnti dell'Educazione Nuova e dell'Attivismo: Sebbene le radici siano precedenti al 1960, figure come Maria Montessori (1870-1952) (il cui "Metodo della Pedagogia Scientifica" è del 1909, ma ha continuato a influenzare il dibattito) e i seguaci di John Dewey (1859-1952) (ampio riferimento in Italia grazie a Visalberghi e altri) hanno fornito le basi per un'educazione centrata sull'alunno, sull'esperienza e sull'osservazione, elementi fondamentali per un approccio scientifico.
 * Contributi dalla Psicologia e Sociologia dell'Educazione: Si registra un'integrazione crescente con queste discipline. Autori come Cesare Scurati 1986 l'educazione extrascolastica (pedagogista che ha dialogato con la sociologia dell'educazione) e altri hanno cercato di comprendere i processi educativi anche da una prospettiva psicologica e sociale.
Dagli anni '80 ad oggi: Pluralismo metodologico e nuove sfide
Il dibattito si articola, riconoscendo la complessità dell'oggetto pedagogico e la necessità di un approccio metodologico plurale.
 * Franco Cambi tra il 1995 ed il 2010: Importante studioso che ha analizzato l'evoluzione della pedagogia nel Novecento, evidenziando il passaggio da un approccio unitario e filosofico all'affermarsi delle Scienze dell'Educazione e allo sviluppo di una pedagogia critica e sociale.
 * Piero Bertolini (1931-2002): Ha introdotto in Italia la prospettiva della pedagogia fenomenologica, con particolare riferimento a Husserl (Edmund Husserl (1859-1938) è stato un filosofo e matematico austriaco naturalizzato tedesco, considerato il fondatore della fenomenologia, una corrente filosofica che ha profondamente influenzato il pensiero del Novecento).
L' opera di Pierluigi Bertolini "L'esistere pedagogico" (1988) propone una "scienza eidetica dell'educazione" che, pur non riducibile all'empirismo stretto, cerca un proprio rigore metodologico nella comprensione del "senso" dell'educazione.
 * Ricerca Didattica e Tecnologie Educative: Con l'avanzare delle tecnologie e la crescente attenzione all'efficacia dell'insegnamento, si sviluppa un filone di ricerca didattica. Pietro Calidoni 1982/2003, Mario Gattullo 1933/1991, Mauro Laeng dal 1990 ad oggi, Guido Benvenuto 1995/2024: Tra i nomi che hanno contribuito allo sviluppo della ricerca didattica in Italia, spesso con un approccio empirico e volto a migliorare le pratiche d'insegnamento.
   * Donatella Persico 1987/2024, Vittorio Midoro (CNR - Istituto per le Tecnologie Didattiche 1980/2016): Figure di spicco nell'ambito della didattica e delle tecnologie educative, che hanno esplorato l'impatto delle nuove tecnologie sull'apprendimento e sull'insegnamento.
   * Pier Giuseppe Rossi 2024/2025: Ha approfondito le tematiche della didattica innovativa e dell'uso delle tecnologie.È autore di diversi libri e articoli scientifici in materia, e i suoi lavori includono studi sull'uso dell'intelligenza artificiale e delle tecnologie digitali per la progettazione didattica, anche con riferimenti a pubblicazioni recenti come il 2024 e il 2025.
 * Pedagogia Speciale: Anche la pedagogia speciale ha rafforzato il suo statuto scientifico, basandosi su evidenze e metodologie specifiche per l'inclusione e l'educazione di persone con bisogni educativi speciali.
   * Luigi D'Alonzo 2004/2024: Presidente della Società Italiana di Pedagogia Speciale (SiPeS), ha contribuito significativamente alla ricerca e alla teorizzazione in questo ambito.
 * Neuroscienze educative: Negli ultimi anni, l'interesse per le neuroscienze educative ha portato a un dialogo tra pedagogia e neuroscienze, con autori che cercano di integrare le conoscenze sul funzionamento del cervello con le pratiche educative.Tra i maggiori autori nel campo delle neuroscienze educative spiccano David Sousa 2003/2024, Mary Helen Immordino-Yang 2007/2017, John G. Geake 2008/17, P.C. Rivoltella 2012/25, José Carlos Guillén 2021, Contribuiscono anche figure come Leonardo Fogassi 2001(scopritore dei neuroni specchio) e Howard Gardner 1983 (teoria delle intelligenze multiple), i cui lavori hanno implicazioni significative per l'educazione.
 * Pedagogia Sociale e dell'Adulto: Si è sviluppata una maggiore scientificità anche in questi ambiti, con studi sull'educazione permanente, sull'alfabetizzazione e sull'educazione in contesti sociali complessi.
Tra i maggiori autori della pedagogia sociale e dell'adulto figurano Jean-Jacques Rousseau 1762, Johann Heinrich Pestalozzi 1781/1801, John Dewey 1916/1935, Paul Natorp 1899/1924, Émile Durkheim per la pedagogia sociale. 1925/1938, e Malcolm Knowles1968/1984 (con il suo concetto di andragogia) e Paulo Freire 1967/1970 per la pedagogia dell'adulto.
La pedagogia di coppia si occupa di fornire strumenti e strategie per la crescita e il benessere della relazione. Autori importanti in quest'ambito includono John e Julie Gottman pedagogia di coppia" attraverso lo sviluppo del loro metodo di terapia di coppia basato su decenni di ricerca scientifica noti per la loro ricerca basata sull'evidenza sulla stabilità matrimoniale,  hanno fondato il Gottman Institute nel 1996 e continuano a formare clinici e a diffondere risorse per aiutare le coppie a migliorare le loro relazioni, concentrandosi su aspetti come la comunicazione, la gestione dei conflitti e la creazione di significato condiviso. 
e Carl Rogers 1951/1975, con il suo approccio centrato sulla persona che enfatizza l'empatia e l'auto-realizzazione . 
Anche Domenico Simeone ha contribuito con studi sull'educazione familiare 2008/2022 e la vita di coppia del 2009.
Dibattito epistemologico continuo
Il dibattito sulla "scientificità" della pedagogia non è mai cessato, ma si è arricchito di nuove prospettive. Autori come Giovanni Maria Bertin 1950 ed il 1988 e Franco Granese 1986/1988 hanno animato discussioni sulla natura e sullo statuto epistemologico della pedagogia, cercando di definirne i confini e le metodologie.
In sintesi, dal 1960 ad oggi, la pedagogia italiana ha visto un progressivo distacco da un approccio puramente filosofico, abbracciando sempre più le metodologie della ricerca empirica, dialogando con le altre scienze umane e aprendosi alle nuove sfide poste dalla tecnologia e dalle neuroscienze, mantenendo però viva una riflessione critica sulla propria identità e sui propri scopi.
La scientificità della pedagogia ha subito una notevole evoluzione dal 1960 ad oggi, passando da una concezione prevalentemente filosofica e normativa a un approccio sempre più orientato alla ricerca empirica e all'interdisciplinarità.
Negli anni '60, la pedagogia in Italia era ancora fortemente influenzata dalla tradizione idealistica e spiritualista, con un'enfasi sulla riflessione filosofica sull'educazione e sulla formazione morale. Tuttavia, cominciavano a emergere spinte verso una maggiore scientificità, spesso in dialogo con altre discipline come la psicologia, la sociologia e le scienze dell'educazione.
A partire dagli anni '70 e '80, si assiste a una crescente attenzione per la ricerca empirica in pedagogia. L'introduzione di metodi quantitativi e qualitativi, l'uso di studi di caso, osservazioni sistematiche e sperimentazioni, hanno contribuito a consolidare la pedagogia come scienza applicata. Si è cercato di fondare le pratiche educative su evidenze scientifiche, superando l'idea che l'insegnamento potesse essere affidato solo all'estro individuale dell'insegnante.
L'influenza del costruttivismo, in particolare a partire dagli anni '90, ha ulteriormente rafforzato l'idea di una pedagogia che si basa sulla comprensione di come gli individui costruiscono la conoscenza. Questo ha portato a un maggiore focus sull'apprendimento attivo, sull'esperienza e sulla collaborazione, e ha stimolato la ricerca su come creare ambienti di apprendimento efficaci.
Nel XXI secolo, la scientificità della pedagogia è ulteriormente arricchita da nuovi contributi. Le neuroscienze educative, ad esempio, offrono nuove prospettive sulla base neurale dell'apprendimento e della memoria, fornendo agli educatori strumenti per comprendere meglio i processi cognitivi e adattare le metodologie didattiche. La tecnologia, inoltre, ha aperto nuove frontiere per la ricerca e la pratica pedagogica, favorendo lo sviluppo di ambienti di apprendimento innovativi e l'analisi di grandi quantità di dati sull'apprendimento.
Nonostante questi progressi, il dibattito sulla scientificità della pedagogia rimane aperto. Alcune critiche riguardano la complessità intrinseca dell'oggetto di studio (l'essere umano in formazione) e la difficoltà di isolare variabili in contesti educativi complessi. Tuttavia, l'attuale tendenza è quella di considerare la pedagogia come una scienza autonoma all'interno delle Scienze dell'Educazione, che si avvale di metodologie rigorose e di un approccio interdisciplinare per produrre conoscenze valide e affidabili a supporto della pratica educativa.
Il video "How Does Constructivism Influence Science Teaching?" esplora il ruolo del costruttivismo nella formazione scientifica.
How Does Constructivism Influence Science Teaching?

le discipline umanistiche includono filosofia, storia, letteratura, linguistica, archeologia, storia dell'arte, musica, teatro e danza. Le scienze umanistiche comprendono antropologia, sociologia, psicologia, scienze politiche, economia, geografia umana, storia dell'arte, musica, teatro e danza. Le scienze umane includono filosofia, storia, letteratura, arte, musica, religione, diritto, economia, scienze politiche, sociologia, antropologia, psicologia, pedagogia, geografia e linguistica. Infine, le scienze sociali includono sociologia, antropologia, scienze politiche, economia, geografia umana, storia, psicologia sociale e criminologia. 
 

domenica 22 giugno 2025

comorbilità tra: l'istrionico ed il narcisista: (overt, covert, maligno), il borderline ed il disturbo antisociale o sociopatia e la variante psicopatica

Il Disturbo Istrionico di Personalità (DIP) e il Disturbo Narcisistico di Personalità (DNP) sono entrambi disturbi di personalità che presentano alcune somiglianze, soprattutto per quanto riguarda il bisogno di attenzione. Tuttavia, ci sono differenze chiave che influenzano se un istrionico sia più probabilmente un narcisista covert o overt.
Disturbo Istrionico di Personalità (DIP):
Le persone con DIP sono caratterizzate da un eccessiva emotività e una costante ricerca di attenzione. Sono spesso teatrali, seduttive, suggestionabili e tendono a dramatizzare le situazioni. Il loro bisogno di essere al centro dell'attenzione è molto manifesto e diretto. Possono cambiare rapidamente le emozioni e tendono a vedere le relazioni più intime di quanto non siano in realtà.
Disturbo Narcisistico di Personalità (DNP):
Il DNP si divide principalmente in due sottotipi:
 * Narcisismo Overt (Grandioso/Esibizionista): Caratterizzato da un senso di grandiosità manifesto, arroganza, necessità di ammirazione costante, mancanza di empatia e tendenza a sfruttare gli altri. La loro superiorità è evidente e si mettono apertamente al centro dell'attenzione.
 * Narcisismo Covert (Vulnerabile/Nascosto): Meno evidente, caratterizzato da insicurezza, ipersensibilità alle critiche, timidezza, ansia e una grandiosità "nascosta" o meno manifesta. Possono apparire modesti o riservati, ma interiormente credono di essere superiori e desiderano validazione, spesso attraverso il vittimismo o la manipolazione indiretta.
Relazione tra istrionismo e narcisismo:
Considerando le caratteristiche del disturbo istrionico, è più frequente che un istrionico abbia tratti che si sovrappongono al narcisismo overt piuttosto che al covert. Questo perché entrambi i disturbi condividono il bisogno di essere al centro dell'attenzione e di ricevere ammirazione.
 * L'istrionico, come il narcisista overt, cerca attivamente e in modo esplicito l'attenzione e la validazione degli altri. La loro teatralità, la seduttività e l'esagerazione emotiva sono tutte strategie dirette per attirare i riflettori su di sé, proprio come farebbe un narcisista overt con la sua grandiosità e il suo esibizionismo.
 * Il narcisismo covert, al contrario, manifesta il suo bisogno di validazione in modi più sottili e indiretti, spesso attraverso il vittimismo, l'ansia o una falsa modestia. Questo contrasta con la natura aperta e "performativa" dell'istrionico.
È importante notare che possono esserci casi di comorbilità o sovrapposizioni di tratti, ma la manifestazione tipica dell'istrionismo si allinea maggiormente con le caratteristiche del narcisismo overt in termini di ricerca dell'attenzione e manifestazione della propria "specialità" o importanza.
 è possibile che una persona narcisista presenti anche tratti istrionici e viceversa, e in alcuni casi specifici può esserci una co-occorrenza diagnostica dei Disturbi di Personalità Istrionico (DPI) e Narcisistico (DPN).
Sebbene abbiano caratteristiche distintive, ci sono delle aree di sovrapposizione che possono generare confusione. Vediamo le differenze e le possibili intersezioni:
Punti di contatto e differenze:
 * Ricerca di attenzione: Entrambi i disturbi sono caratterizzati da una costante ricerca di attenzione.
   * Il narcisista cerca l'ammirazione, le lodi e il riconoscimento della propria grandiosità. La sua attenzione è finalizzata a rafforzare la sua immagine grandiosa e speciale. Non accetterebbe mai di apparire debole o vulnerabile.
   * L'istrionico cerca l'attenzione in modo più indiscriminato, anche attraverso comportamenti drammatici, teatrali, seduttivi o provocatori. È disposto ad apparire fragile o vulnerabile pur di essere al centro dell'attenzione, cosa inaccettabile per il narcisista.
 * Manipolazione: Entrambi possono essere manipolatori.
   * Il narcisista manipola per controllare gli altri, affermare il proprio potere e raggiungere i propri scopi egoistici, spesso con disprezzo per i bisogni altrui.
   * L'istrionico manipola per soddisfare i propri bisogni emotivi, ottenere attenzione e affetto, o evitare situazioni scomode. La sua manipolazione è spesso più evidente e meno calcolata.
 * Espressione emotiva:
   * Il narcisista tende a nascondere le proprie fragilità e mostra un'emotività superficiale, orientata a mantenere la sua immagine di superiorità.
   * L'istrionico ha un'emotività spesso esagerata, teatrale, mutevole e superficiale. Gli sbalzi d'umore sono frequenti e dipendono spesso dalle reazioni esterne.
 * Senso di sé:
   * Il narcisista ha un senso grandioso di sé, una convinzione di essere unico e superiore, e un bisogno profondo di essere ammirato.
   * L'istrionico ha un profondo senso di inadeguatezza e una dipendenza dall'approvazione esterna. Il suo comportamento è spesso una maschera per nascondere queste insicurezze.
 * Empatia:
   * Il narcisista presenta una mancanza di empatia significativa, non riuscendo a riconoscere o identificare i sentimenti e i bisogni degli altri.
   * L'istrionico può mostrare una superficialità emotiva che rende difficile una vera empatia, ma la radice è diversa (legata al bisogno di attenzione piuttosto che alla grandiosità).
Co-occorrenza:
È importante sottolineare che i disturbi di personalità spesso presentano un'elevata comorbilità, cioè la presenza contemporanea di più disturbi. Quindi, una persona può soddisfare i criteri diagnostici per entrambi il Disturbo Narcisistico di Personalità e il Disturbo Istrionico di Personalità.
In sintesi, mentre il narcisista cerca di apparire forte e superiore per ricevere ammirazione, l'istrionico cerca l'attenzione attraverso la drammatizzazione e l'esagerazione emotiva, anche a costo di apparire vulnerabile. Tuttavia, entrambi possono utilizzare comportamenti manipolatori e dipendere fortemente dall'attenzione altrui, il che spiega la possibile sovrapposizione. La diagnosi precisa, in ogni caso, spetta a un professionista della salute mentale.
Punti di Contatto che Favoriscono la Comorbilità:
 * Bisogno di Attenzione e Ammirazione: Questo è il punto centrale di sovrapposizione. Entrambi i disturbici sono spinti da un forte bisogno di essere visti, riconosciuti e apprezzati dagli altri.
   * Istrionico: La ricerca di attenzione è palese, drammatica, seduttiva. L'attenzione è il nutrimento principale, senza il quale si sente a disagio e invisibile.
   * Narcisista Covert: La ricerca di ammirazione è più indiretta e sottile. Desidera riconoscimento per la sua "specialità" o per il suo "dolore/vittimismo" nascosto. Vuole essere ammirato per la sua intelligenza, sensibilità profonda, o per le sue presunte sofferenze.
     In un individuo, questi due bisogni possono manifestarsi alternativamente o mescolarsi.
 * Mancanza di Profondità Emotiva o Empatica:
   * L'istrionico può mostrare un'emotività eccessiva ma superficiale, con difficoltà a una profonda connessione empatica con gli altri.
   * Il narcisista covert ha una significativa mancanza di empatia, vedendo gli altri principalmente in funzione dei propri bisogni.
     Entrambi possono avere relazioni interpersonali problematiche a causa di questa difficoltà nella genuina reciprocità emotiva.
 * Manipolazione nelle Relazioni:
   * L'istrionico manipola attraverso la seduzione, la teatralità, il vittimismo per ottenere attenzione e controllo.
   * Il narcisista covert manipola spesso attraverso il senso di colpa, il vittimismo, il silenzio punitivo o la passivo-aggressività per ottenere controllo e soddisfare i propri bisogni di superiorità/ammirazione nascosti.
     Un individuo può utilizzare entrambe le strategie a seconda della situazione e della persona con cui interagisce.
 * Fragilità del Sé (nascosta nel narcisismo covert):
   * L'istrionico è fortemente dipendente dall'attenzione esterna per la propria autostima. Senza di essa, si sente vuoto e insignificante.
   * Il narcisista covert, dietro la facciata di timidezza o modestia, nasconde una profonda insicurezza e una grandiosità fragile. Ha bisogno di convalida esterna per sostenere questa grandiosità nascosta.
     Questa fragilità di base può portare a comportamenti che si sovrappongono per cercare di stabilizzare un senso di sé precario.
 * Instabilità Relazionale: Entrambi i disturbi rendono difficile mantenere relazioni stabili e significative. L'istrionico può idealizzare rapidamente le relazioni e poi disilludersi; il narcisista covert tende a svalutare gli altri una volta che non servono più ai suoi scopi o quando le sue aspettative irrealistiche non vengono soddisfatte.
Come si Potrebbe Manifestare la Comorbilità:
Un individuo con entrambi i disturbi potrebbe presentare un mix di comportamenti:
 * Potrebbe essere teatrale ed emotivo in alcune situazioni per attirare l'attenzione (tratto istrionico), ma poi ritirarsi in una posizione di vittimismo passivo-aggressivo se non riceve l'ammirazione specifica che cerca per la sua "sensibilità" o "unicità" (tratto narcisista covert).
 * Potrebbe usare l'aspetto fisico in modo seduttivo per farsi notare (istrionico), ma allo stesso tempo sentirsi profondamente offeso e reagire con rabbia passiva o disprezzo se l'attenzione non è esattamente quella che desiderava o se percepisce una critica velata (narcisista covert).
 * Potrebbe drammatizzare eventi per essere al centro dell'attenzione (istrionico), ma dietro le quinte sentirsi superiore agli altri per la sua capacità di "recitare" o per la sua "profondità" incompresa (narcisista covert).
La comorbilità rende il quadro clinico più complesso e la diagnosi più sfumata, poiché i sintomi dei due disturbi possono rinforzarsi a vicenda o mascherarsi a vicenda. Il trattamento richiede un approccio integrato e spesso lungo, focalizzato sulla comprensione delle dinamiche sottostanti e sullo sviluppo di modalità più adattive di relazionarsi e regolare le emozioni.
una persona con tratti istrionici può avere dei punti di contatto con il Disturbo Borderline di Personalità (DBP), e non è raro che questi due disturbi si presentino in comorbilità (cioè, siano presenti contemporaneamente nella stessa persona). Entrambi appartengono al Cluster B dei Disturbi di Personalità, caratterizzato da comportamenti drammatici, emotivi ed erratici.
Ecco i principali punti di contatto e alcune importanti differenze:
Punti di contatto (similarità):
 * Intensa emotività e disregolazione emotiva: Sia gli istrionici che i borderline mostrano intense e rapide fluttuazioni emotive. Le emozioni sono spesso esasperate e percepite in modo molto forte.
 * Instabilità relazionale: Entrambi possono avere difficoltà a mantenere relazioni stabili e durature. C'è una tendenza a idealizzare e poi svalutare rapidamente gli altri.
 * Ricerca di attenzione: Sia l'istrionico che il borderline desiderano l'attenzione altrui. Tuttavia, la modalità e la motivazione possono differire (vedi sotto).
 * Impulsività (nel DBP più marcata): Sebbene più evidente nel DBP, anche l'istrionico può mostrare impulsività, specialmente in azioni volte a ottenere gratificazione immediata o attenzione.
 * Problemi di identità: Anche se in modi diversi, possono avere un senso di sé instabile o dipendente dalla percezione altrui.
Differenze chiave:
 * Ricerca di attenzione:
   * Istrionico: La ricerca di attenzione è spesso rivolta a essere il centro della scena, a essere ammirati, desiderati o divertenti. L'attenzione è cercata in modo più esplicito e seduttivo, con teatralità e drammatizzazione delle emozioni. Sono disposti ad apparire anche fragili o vulnerabili per attirare l'attenzione.
   * Borderline: La ricerca di attenzione è spesso legata alla paura dell'abbandono e alla necessità di conferme e rassicurazioni per regolare le proprie emozioni intense. L'attenzione è cercata per riempire un vuoto interiore e gestire l'instabilità emotiva, e può manifestarsi attraverso comportamenti autolesivi o minacce di suicidio per ottenere cura e attenzione.
 * Comportamenti autolesivi e suicidari:
   * Istrionico: Generalmente non sono inclini a comportamenti autolesivi o minacce di suicidio, a meno che non siano strumentali a ottenere attenzione (ma spesso con una reale intenzione di non farsi male seriamente).
   * Borderline: Comportamenti autolesivi (tagli, bruciature, ecc.) e minacce o tentativi di suicidio sono molto frequenti e spesso derivano da un intenso dolore emotivo, un senso di vuoto o disperazione.
 * Senso di vuoto cronico:
   * Istrionico: Non è una caratteristica centrale. Possono annoiarsi facilmente se non al centro dell'attenzione, ma non sperimentano tipicamente un profondo senso di vuoto.
   * Borderline: Il senso di vuoto cronico è un sintomo distintivo e pervasivo del DBP, spesso accompagnato da noia e disperazione.
 * Rabbia e aggressività:
   * Istrionico: La rabbia, se presente, tende ad essere più una "scenata" o un'esplosione emotiva controllata, finalizzata a ottenere una reazione.
   * Borderline: La rabbia è spesso intensa, inappropriata e difficile da controllare, potendo portare a scatti d'ira, liti fisiche e comportamenti distruttivi verso gli altri o se stessi.
 * Immagine di sé:
   * Istrionico: L'immagine di sé è spesso legata all'essere affascinante, attraente e il centro dell'attenzione, ma può essere superficiale.
   * Borderline: L'immagine di sé è profondamente instabile, fram
La comorbilità tra il Disturbo Istrionico di Personalità (DIP) e il Narcisismo Maligno è un argomento di grande interesse in psicopatologia, poiché coinvolge alcune delle manifestazioni più complesse e potenzialmente dannose dei disturbi di personalità.
Innanzitutto, è fondamentale chiarire cosa si intende per Narcisismo Maligno. Non è una diagnosi ufficiale nel DSM-5 (il manuale diagnostico dei disturbi mentali), ma un costrutto teorizzato da Otto Kernberg per descrivere una forma particolarmente grave e pericolosa di Disturbo Narcisistico di Personalità.
Il Narcisismo Maligno combina i tratti del Disturbo Narcisistico di Personalità con:
 * Tratti antisociali: Comportamenti disonesti, manipolativi, sfruttatori, mancanza di rispetto per le norme sociali e i diritti altrui, impulsività.
 * Aggressività/Sadismo ego-sintonico: Piacere o indifferenza nel causare dolore o sofferenza agli altri (psicologica o fisica), con la percezione che tali azioni siano giustificate o perfino desiderabili.
 * Orientamento paranoide: Una profonda sfiducia e sospettosità verso gli altri, che vengono visti come potenziali minacce o nemici.
In pratica, il narcisista maligno è un narcisista con una forte componente psicopatica/antisociale e paranoide. È estremamente pericoloso per le persone che lo circondano, poiché non solo manca di empatia e sfrutta gli altri, ma può anche godere della loro sofferenza e agire con crudeltà e aggressività.
Comorbilità tra Disturbo Istrionico e Narcisismo Maligno
La comorbilità tra DIP e Narcisismo Maligno è possibile e può portare a un quadro clinico particolarmente sfidante e distruttivo. Ecco come potrebbero interagire:
 * Ricerca di Attenzione e Spettacolarizzazione del Male:
   * Il DIP si manifesta con una ricerca costante e drammatica di attenzione.
   * Nel narcisismo maligno, questa ricerca di attenzione può essere amplificata e orientata verso la spettacolarizzazione del proprio potere e della propria crudeltà. L'individuo potrebbe cercare di impressionare gli altri non solo con la propria bellezza o teatralità (tratto istrionico), ma anche con la propria capacità di dominare, manipolare e persino distruggere gli altri, traendo un piacere sadico da tali reazioni.
 * Manipolazione Amplificata e Distruttiva:
   * L'istrionico manipola per ottenere attenzione e affetto (seppur superficiale).
   * Il narcisista maligno manipola per ottenere potere, controllo e per danneggiare gli altri.
   * In comorbilità, le tecniche manipolatorie dell'istrionico (seduzione, drammatizzazione, vittimismo) possono essere usate in modo ancora più calcolato e perverso per raggiungere scopi distruttivi, tipici del narcisismo maligno (es. ingannare, isolare, abusare). L'aspetto emotivo e teatrale dell'istrionico può rendere il narcisista maligno ancora più abile nel tessere inganni e nel creare facciate ingannevoli.
 * Mancanza di Empatia e Sadismo Veloce o Aperto:
   * L'istrionico ha una superficialità emotiva e una difficoltà nell'empatia profonda.
   * Il narcisista maligno manca quasi completamente di empatia e può provare piacere nel dolore altrui.
   * L'individuo con entrambi i disturbi potrebbe usare le proprie capacità istrioniche per indurre reazioni emotive negli altri (lacrime, paura) per poi goderne sadicamente, senza alcun rimorso. Potrebbe recitare la parte dell'affranto per un torto subito, per poi scatenare una vendetta crudele, godendo della sofferenza della vittima.
 * Grandiosità e Dipendenza dall'Approvazione Esterna:
   * Entrambi i disturbi hanno un nucleo di fragilità del sé e dipendenza dall'approvazione esterna, sebbene si manifestino in modo diverso.
   * Il narcisista maligno ha una grandiosità patologica che lo porta a disprezzare gli altri. L'istrionico ha bisogno di essere al centro dell'attenzione per sentirsi valido.
   * In comorbilità, la persona potrebbe esibire un'eccessiva vanità e teatralità (istrionico) per alimentare la sua grandiosità e il bisogno di essere ammirato per la sua forza e "cattiveria" (narcisismo maligno). Il dramma può essere usato per mettere in mostra il proprio potere e la propria capacità di controllo.
 * Instabilità Relazionale Estremamente Distruttiva:
   * Entrambi i disturbi portano a relazioni instabili.
   * In comorbilità, le relazioni saranno non solo instabili ma anche altamente tossiche e potenzialmente abusive. L'impulsività e la ricerca di sensazioni forti dell'istrionico possono sposarsi con l'aggressività e la crudeltà del narcisista maligno, portando a dinamiche relazionali esplosive, cicli di idealizzazione e svalutazione, e abusi emotivi o fisici.
Differenze Cruciali con il Narcisismo Covert
È importante distinguere il Narcisismo Maligno dal Narcisismo Covert, di cui abbiamo parlato in precedenza, per capire meglio la comorbilità con l'istrionismo:
| Caratteristica | Narcisismo Covert | Narcisismo Maligno |
|---|---|---|
| Grandiosità | Nascosta, fragile, spesso mascherata da timidezza, modestia o vittimismo. | Aperta o aggressiva, unita a disprezzo per gli altri. |
| Comportamento | Passivo-aggressivo, vittimista, ipersensibile alle critiche, tende a ritirarsi. | Aperta aggressività, sadismo, antisocialità, manipolazione spietata, paranoide. |
| Reazione alle critiche | Ipersensibile, si chiude, si sente umiliato. | Reagisce con rabbia, disprezzo, vendetta, aggressione. |
| Piacere nel male altrui | No, cerca compassione o rinforzo per sé. | Sì, può provare piacere o indifferenza nel causare sofferenza. |
| Coscienza/Rimorso | Debole o assente, ma non c'è sadismo intrinseco. | Assente o estremamente limitato, accompagnato da una componente sadica. |
Conclusione:
La comorbilità tra il Disturbo Istrionico di Personalità e il Narcisismo Maligno è una combinazione potenzialmente devastante. La ricerca di attenzione drammatica e seduttiva dell'istrionico può diventare uno strumento per il narcisista maligno per esercitare potere, controllo e persino crudeltà, mascherando intenzioni malevole dietro un'aura di fascino o vulnerabilità teatrale. Individui con questa comorbilità sono estremamente difficili da trattare e possono causare danni significativi a chi entra in relazione con loro.
Quando parliamo di "comorbidità" tra il Disturbo Istrionico di Personalità (DIP) e il Disturbo Antisociale di Personalità (DAP, o "sociopatia"), ci riferiamo alla coesistenza di entrambi i disturbi nella stessa persona. È importante sottolineare che sia il DIP che il DAP rientrano nel Cluster B dei Disturbi di Personalità secondo il DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), caratterizzato da comportamenti drammatici, emotivi o eccentrici.
Sebbene presentino alcune somiglianze, hanno anche differenze significative. La comorbidità può portare a una presentazione clinica complessa.
Somiglianze e punti di contatto:
 * Manipolazione: Entrambi i disturbi possono presentare comportamenti manipolatori. Nel DIP, la manipolazione è spesso volta a ottenere attenzione e ammirazione. Nel DAP, la manipolazione è strumentale per raggiungere scopi personali, spesso a discapito degli altri, senza rimorso.
 * Superficialità nelle relazioni: Entrambi possono avere difficoltà a stabilire relazioni profonde e autentiche. Il DIP tende a idealizzare le relazioni e a considerarle più intime di quanto non siano, ma la loro instabilità emotiva e la ricerca costante di attenzione possono renderle superficiali. Il DAP ignora i diritti altrui e usa le persone per i propri scopi.
 * Impulsività: L'impulsività può essere presente in entrambi i disturbi, sebbene con manifestazioni diverse.
 * Egocentrismo: Entrambi i disturbi sono caratterizzati da un forte egocentrismo.
Differenze principali:
 * Ricerca di attenzione vs. Disprezzo delle norme:
   * DIP: La persona è costantemente alla ricerca di attenzione, desidera essere al centro della scena, è seduttiva e drammatica nelle espressioni emotive (che possono essere superficiali e mutevoli). Il loro scopo è essere ammirati e considerati speciali.
   * DAP: La persona mostra un disprezzo per le norme sociali, i diritti altrui e la legge. C'è una mancanza di empatia e rimorso, e spesso comportamenti aggressivi, ingannevoli o fraudolenti. Il loro scopo è il proprio tornaconto personale.
 * Espressione emotiva:
   * DIP: Le emozioni sono espresse in modo esagerato, teatrale, ma spesso possono essere superficiali e rapidamente mutevoli.
   * DAP: C'è una scarsa espressione emotiva (piatto affettivo) e una notevole mancanza di rimorso o senso di colpa per le proprie azioni.
 * Motivazioni della manipolazione:
   * DIP: Manipola per ottenere attenzione e approvazione.
   * DAP: Manipola per vantaggio personale, potere o gratificazione.
Implicazioni della comorbidità:
La comorbidità tra DIP e DAP è stata riscontrata in studi clinici. Ad esempio, uno studio ha rilevato che una percentuale significativa di pazienti con DAP soddisfaceva anche i criteri per il DIP. Questa coesistenza può rendere il quadro clinico particolarmente complesso e difficile da trattare.
In questi casi, la persona potrebbe presentare una combinazione di comportamenti volti sia alla ricerca esasperata di attenzione e drammatizzazione, sia alla violazione delle regole, all'inganno e alla mancanza di empatia. Questo può portare a relazioni estremamente disfunzionali e a significative problematiche sociali, legali e personali.
Trattamento:
Il trattamento dei disturbi di personalità, specialmente in comorbidità, è complesso e richiede un approccio integrato, principalmente basato sulla psicoterapia. Tuttavia, il DAP in particolare è noto per essere resistente al trattamento, data la scarsa consapevolezza della malattia e la tendenza a manipolare anche in contesti terapeutici.
È fondamentale una diagnosi accurata e una valutazione approfondita per distinguere i sintomi e pianificare un intervento terapeutico mirato.