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Pedagogista e Pedagogista Giuridico ( CTU e CTP)

sabato 4 ottobre 2025

il modello sistemico relazionale o familiare di Betson

Il modello sistemico-relazionale è stato sviluppato da diversi autori, ma il precursore principale e figura chiave è l'antropologo Gregory Bateson.
​Il modello si è evoluto grazie al lavoro del Gruppo di Palo Alto (composto da Bateson, Don D. Jackson, Jay Haley, Paul Watzlawick e altri), che ha applicato la Teoria dei Sistemi (di Ludwig von Bertalanffy) e la cibernetica allo studio della comunicazione e delle relazioni, in particolare familiari.
​In Italia, un contributo fondamentale è stato dato dalla Scuola di Milano con Mara Selvini Palazzoli, Luigi Boscolo, Gianfranco Cecchin e Giuliana Prata.

Il modello sistemico relazionale di Betson si concentra sulle dinamiche relazionali tra le persone, piuttosto che sui singoli individui.  Bateson lo vedeva come un insieme di individui interconnessi, dove le azioni di uno influenzano tutti gli altri.
Nel sistema familiare Betson vedeva che, ogni membro ha un ruolo e le loro interazioni creano modelli che si ripetono. Questi modelli possono essere positivi, come il supporto reciproco, o negativi, come la tendenza a incolparsi a vicenda. Ti faccio un esempio: se un genitore è stressato, potrebbe essere più irritabile, e questo influenzerebbe il comportamento dei figli, creando un circolo vizioso.

Le scoperte chiave nella psicologia sistemico-relazionale si concentrano sull'importanza del contesto relazionale e del sistema (soprattutto la famiglia) per la comprensione del comportamento e del disagio individuale.
​I principali contributi e sviluppi includono:
​Teoria Generale dei Sistemi e Cibernetica: Questi fondamenti concettuali hanno introdotto l'idea che un individuo è parte di un sistema in cui il cambiamento in una parte influenza l'intero sistema e che i sistemi tendono all'autoregolazione (omeostasi). La teoria dei sistemi generali è stata sviluppata dal biologo austriaco Ludwig von Bertalanffy negli anni '20. ma la teoria ha preso davvero forma negli anni '50 e '60. Idem per la cibernetica.Bertalanffy è stato il pioniere di questa teoria, ma è importante ricordare che non ha lavorato da solo. Ha collaborato con molti altri studiosi, come Ross Ashby e Margaret Mead, che hanno contribuito a plasmare la teoria dei sistemi e la cibernetica.
L'idea di base è che i sistemi complessi, come quelli biologici, sociali o tecnologici, hanno proprietà che vanno oltre la somma delle loro parti. 
​Scuola di Palo Alto e Pragmatica della Comunicazione Umana:La Scuola di Palo Alto e la pragmatica della comunicazione sono nate negli anni '50. Un gruppo di ricercatori, guidati da Gregory Bateson, ha iniziato a studiare come la comunicazione influenza il comportamento umano. Tra i membri più noti c'erano Don Jackson, Virginia Satir e Paul Watzlawick. Hanno evidenziato l'importanza della comunicazione (verbale e non verbale) nelle dinamiche relazionali e patologiche, formulando concetti come il doppio legame e la comprensione dei paradossi.Il concetto di "doppio legame" è stato introdotto da Gregory Bateson e il suo team negli anni '50. Hanno notato che in alcune famiglie con membri schizofrenici, la comunicazione era piena di messaggi contraddittori, creando un paradosso senza via d'uscita.
​Teoria dei Sistemi Familiari di M. Bowen: La teoria dei sistemi familiari di Bowen è stata sviluppata negli anni '50 e '60. Il dottor Murray Bowen, uno psichiatra, ha iniziato a osservare le dinamiche familiari e come queste influenzano la salute mentale. La sua teoria si basa sull'idea che la famiglia è un sistema emotivo in cui ogni membro influenza gli altri. Sottolinea l'importanza della prospettiva trigenerazionale e del processo di differenziazione del Sé dalla famiglia d'origine.
​Approccio Strutturale di S. Minuchin:L'approccio strutturale di Minuchin si è sviluppato negli anni '60 e '70. Minuchin ha collaborato con altri terapeuti familiari, come Jay Haley, per sviluppare questo modello. Si è concentrato sull'importanza della struttura familiare, sui confini, le gerarchie e i sottosistemi. Si concentra sull'importanza della struttura familiare (confini, gerarchie, sottosistemi) e sulle dinamiche disfunzionali come la triangolazione.
La triangolazione è un concetto chiave sviluppato da Bowen all'interno della sua teoria dei sistemi familiari, negli anni '60. Descrive come, in situazioni di stress, una coppia può coinvolgere un terzo membro della famiglia per stabilizzare la relazione, creando un triangolo emotivo.
​Sviluppo del Modello Milanese (Selvini Palazzoli, Boscolo, Cecchin, Prata): Ha introdotto tecniche fondamentali per la terapia familiare come l'Ipotizzazione, la Circolarità e la Neutralità.è stato sviluppato negli anni '70 e '80.
​Seconda Cibernetica e Costruttivismo: Hanno spostato il focus sull'autoriflessività del terapeuta, riconoscendo che l'osservatore è parte del sistema osservato e la conoscenza è relativa e costruita congiuntamente.
La seconda cibernetica e il costruttivismo hanno iniziato a influenzare la terapia familiare negli anni '80. Questi approcci hanno spostato l'attenzione sull'auto-riflessività del terapeuta, riconoscendo che l'osservatore è parte del sistema osservato e che la conoscenza è relativa e co-costruita.
I principali sviluppi nella psicologia sistemico-relazionale dal 1992 a oggi si sono concentrati su:
​Riscoperta dell'Individuo: Un'evoluzione cruciale è l'enfasi sull'accoglienza della sofferenza e della richiesta di aiuto del singolo, non solo della famiglia come sistema (ad esempio, il "nuovo gruppo di Milano"). L'individuo non "sparisce" più in una lettura esclusivamente sistemica del disagio.
​Integrazione e Modelli Collaborativi: C'è stata una tendenza verso l'integrazione con altri approcci, come la Terapia Focalizzata sulla Soluzione (TCS), la Multisystemic Therapy (TMS) e il modello dei Sistemi Familiari Interni (IFS) di Schwartz.La tendenza all'integrazione con altri approcci è iniziata a farsi strada soprattutto negli anni '90. In quel periodo, molti terapeuti familiari hanno iniziato a incorporare tecniche e idee da altri modelli, come la terapia focalizzata sulla soluzione, la terapia multisistemica e il modello dei sistemi familiari interni di Schwartz, per rendere la terapia familiare ancora più efficace e flessibile.
​Focus sul Ciclo Vitale e le Nuove Forme Familiari: Si è data maggiore attenzione all'evoluzione della famiglia contemporanea, con l'analisi delle dinamiche in famiglie plurigenitoriali, ricomposte o post-separazione, e l'impatto dei cambiamenti socio-culturali sui ruoli e sui legami affettivi.L'attenzione al ciclo di vita e alle nuove forme familiari è cresciuta soprattutto negli anni '80 e '90. In quel periodo, i terapeuti familiari hanno iniziato a riconoscere l'importanza di considerare le diverse fasi della vita familiare e le nuove strutture familiari, come quelle plurigenitoriali, ricomposte o post-separazione.
​Rivalutazione del Coinvolgimento Familiare nella Terapia Individuale: È stata rilanciata e sistematizzata la pratica di coinvolgere attivamente i familiari significativi (spesso la famiglia d'origine) anche nelle psicoterapie inizialmente richieste dall'individuo (terapia individuale sistemica).È stato un processo graduale, iniziato negli anni '80, con terapeuti come Monica McGoldrick e Betty Carter che hanno iniziato a sottolineare l'importanza del contesto familiare. Poi, negli anni '90, Michael White e David Epston hanno sviluppato la terapia narrativa, che ha ulteriormente integrato il lavoro con le famiglie nella terapia individuale.
Il sociologo che ha sottolineato la fluidità del contesto familiare è Zygmunt Bauman, nel 2003 con il suo concetto di "amore liquido".
Dopo Bauman, il focus si è spostato sulla diversità e inclusione delle famiglie, con un'attenzione particolare alle famiglie LGBTQ+, interculturali e con disabilità.Il focus sulla diversità e l'inclusione delle famiglie, includendo le tematiche LGBTQ+, interculturale e disabilità, si è intensificato nel periodo post-Bauman (deceduto nel 2017), specialmente nell'ultimo decennio (anni 2010 e 2020).

​Più che essere attribuito a un singolo sociologo, questo spostamento è il risultato di un'evoluzione del dibattito sociologico e di un'attenzione accademica crescente verso l'intersezionalità delle identità e l'analisi delle "famiglie contemporanee" e delle "cittadinanze fragili," come evidenziato da diversi studi e pubblicazioni recenti (ad esempio, studi su cohousing per persone LGBT+, saggi su diseguaglianze e inclusione dal 2020 e ricerche sulla genitorialità "liquida" in linea con Bauman ma che ne estendono la riflessione).

​I sociologi e ricercatori che si occupano di sociologia della famiglia, del genere, delle migrazioni e della disabilità a livello internazionale e italiano contribuiscono a questo cambiamento di prospettiva.

 Poi, c'è stato un rinnovato interesse per il trauma familiare e la resilienza, con lo sviluppo di approcci come la terapia sensibile al trauma.L'interesse per il trauma familiare e la resilienza è cresciuto dagli anni '80 e '90, con pionieri come Froma Walsh che ha introdotto il concetto di "Resilienza Familiare" e Boris Cyrulnik che ha studiato la resilienza nei traumi infantili, entrambi focalizzandosi sulla dimensione relazionale e sistemica della famiglia. Altri importanti ricercatori includono George Bonanno e M. Rutter.
 Infine, la tecnologia e i social media hanno portato a nuove sfide e opportunità per le famiglie, con la terapia familiare che si è adattata per affrontare questi cambiamenti.Nella Terapia Familiare, l'interesse per la tecnologia, internet, social media e Intelligenza Artificiale (IA) è diffuso e crescente, in quanto questi elementi influenzano profondamente le dinamiche familiari.
​I terapisti familiari si interessano a diversi aspetti:
​Terapia Online (Teleterapia): Molti professionisti, come la Dott.ssa Laura Princivalli e i terapeuti di piattaforme come Serenis o Aepsy, offrono sedute di terapia familiare, di coppia o individuale a distanza (es. Dott.ssa Angela Pellegrino, Chiara Gozellino e Alessandro Mascherpa), per ragioni logistiche o di accessibilità.
​Impatto sulle Relazioni (Technoference): La ricerca e i professionisti si focalizzano sugli effetti dei dispositivi digitali e dei social media sulle interazioni familiari (fenomeno noto come "Technoference"), sul calo della comunicazione e sulla qualità delle relazioni genitore-figlio.
​Benessere Digitale: Esistono iniziative e specialisti che offrono consulenza genitoriale e strumenti concreti (come su tecnologiafamiliare.it) per aiutare le famiglie a stabilire un uso consapevole ed equilibrato della tecnologia (es. gestione dello screen time, prevenzione della dipendenza da internet).
​Utilizzo Strumentale dell'IA e VR: Sebbene l'IA sia più usata per il supporto individuale (chatbot) o per la diagnostica, la Realtà Virtuale (VR) viene impiegata per l'esposizione o il rilassamento, e l'IA è vista come un potenziale supporto futuro, ad esempio per l'analisi e il riepilogo delle sessioni.

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