I dieci disturbi di personalità sono raggruppati in tre cluster principali, ognuno con caratteristiche distintive:
* Cluster A (disturbi eccentrici): include i disturbi paranoide (sospettosità e sfiducia), schizoide (distacco sociale e mancanza di interesse per le relazioni) e schizotipico (pensieri e comportamenti eccentrici).
* Cluster B (disturbi drammatici, emotivi o impulsivi): include il disturbo antisociale o sociopatici (disprezzo per le leggi e i diritti altrui), psicopatici, variante del disturbo antisociale o della sociopatia, caratterizzata da: mancanza di empatia, manipolazione, comportamento antisociale, e un'apparente incapacità di provare rimorso o senso di colpa. Tendono a essere affascinanti e carismatici, usando queste qualità per i propri scopi.
borderline instabilità emotiva più persistente e reattiva, e relazionale spesso scatenata da eventi relazionali e dalla paura dell'abbandono. L'impulsività nel DBP è costante; le fluttuazioni dell'umore sono più brevi e spesso reattive a eventi esterni Questi sbalzi d'umore sono solitamente brevi, durando da poche ore a qualche giorno.. Inoltre, i comportamenti impulsivi e autolesivi sono più centrali nel disturbo borderline e possono verificarsi indipendentemente dallo stato d'animo;
istrionico (ricerca di attenzione); e narcisistico (senso di grandiosità e mancanza di empatia), overt (spocchioso), covert (introverso), maligno o perverso (cattivo e manipolatore al max).
La distinzione principale risiede nel tipo di attenzione cercata: il narcisista cerca ammirazione e si concentra sulla propria grandiosità e superiorità, mentre l'istrionico cerca semplicemente di essere al centro dell'attenzione e può anche mostrare vulnerabilità o teatralità emotiva per ottenerla.
Inoltre, il narcisista è caratterizzato da mancanza di empatia e sensazione di avere diritto a trattamenti speciali, il che è assente nell'istrionico.
* Cluster C (disturbi ansiosi o paurosi): include i disturbi evitante (inibizione sociale e paura del giudizio), disturbo dipendente ( comprende anche l' emotivo affettiva) (eccessivo bisogno di essere accuditi) e ossessivo-compulsivo (perfezionismo e rigidità).
Psicotici,* Disturbi psicotici: Allucinazioni (percezioni irreali), deliri (credenze infondate) e pensiero disorganizzato che alterano la percezione della realtà o una perdita del contatto con la realtà.
* Schizofrenia: è un disturbo mentale specifico che rientra nella categoria delle psicosi, ma si distingue per la sua cronicità e per la presenza di sintomi più complessi e a lungo termine, che includono sintomi negativi (appiattimento emotivo, isolamento o ritiro sociale) e disorganizzazione del pensiero e del comportamento,
* Disturbo Bipolare 1: rientra tra i disturbi dell'umore (grandiosità, riduzione del sonno)
:Alternanza di episodi maniacali ossia umore euforico di 1 settimana e umore depressivo maggiore 2 settimane.
La sindrome maniaco-depressiva ( come veniva chiamata ossia il disturbo bipolare di tipo 1) è caratterizzata dall'alternanza di episodi di depressione, con sintomi come umore basso e perdita di interesse, ed episodi di mania o ipomania, che si manifestano con euforia, ridotto bisogno di sonno e pensieri accelerati.
* Disturbo Bipolare 2: Alternanza di episodi depressivi maggiori e ipomaniacali (una forma meno grave di mania o umore euforico), l'episodio ipomaniacale deve durare almeno 4 giorni, mentre l'episodio depressivo maggiore deve durare almeno due settimane.
* Ciclotimia: Oscillazioni croniche e meno intense dell'umore che non raggiungono la gravità degli episodi del disturbo bipolare 1 e 2. I sintomi depressivi e ipomaniacali devono persistere per almeno due anni (un anno per bambini e adolescenti), e i periodi di stabilità ossia umore normale che non devono superare i due mesi.
* ADHD disturbo da deficit di attenzione e iperattività è un disturbo da neurosviluppo
caratterizzato da disattenzione, iperattività e impulsività.
con sintomi principali di disattenzione, iperattività e impulsività che possono portare a difficoltà nella concentrazione e nel comportamento.
* Disturbo dello Spettro Autistico (ASD): è un Disturbo del Neurosviluppo. Difficoltà nella comunicazione e nell'interazione sociale, interessi ristretti e comportamenti ripetitivi.
DSA disturbo dell'apprendimento: dislessia (difficoltà nella lettura), discalculia (difficoltà nel calcolo), disgrafia (difficoltà nella scrittura a mano) e disortografia (difficoltà nella correttezza ortografica). Questi disturbi non sono causati da deficit cognitivi, ma da un diverso funzionamento neurologico che incide sulla capacità di automatizzare specifiche abilità scolastiche.
depressione maggiore (unipolare) presenta episodi acuti con sintomi più intensi e invalidanti, che possono manifestarsi anche per brevi periodi.
la distimia depressivo persistente è una forma di depressione cronica e più lieve, con sintomi che durano almeno due anni.
nevrosi depressiva(oggi spesso chiamata distimia) includono uno stato di tristezza persistente, perdita di interesse e piacere per le attività quotidiane, e una sensazione di stanchezza fisica e mentale. A differenza della depressione maggiore, i sintomi sono meno intensi ma più duraturi nel tempo.,
depressione stagionale, nota anche come disturbo affettivo stagionale (SAD), è caratterizzata da episodi depressivi che si manifestano in determinati periodi dell'anno, più comunemente in autunno e inverno, e scompaiono nelle altre stagioni. I sintomi principali includono stanchezza eccessiva, aumento dell'appetito (in particolare per i carboidrati), aumento di peso e ipersonnia (necessità di dormire più a lungo). nevrosi ansiosa si manifesta principalmente con ansia cronica e ingiustificata, spesso accompagnata da sintomi fisici come palpitazioni, sudorazione eccessiva e vertigini. Le persone colpite possono anche sviluppare fobie, ossessioni, depressione e difficoltà a gestire lo stress e le relazioni sociali.
Disturbo d'ansia: nevrosi ossessiva o disturbo ossessivo compulsivo DOC, è caratterizzata dalla presenza di ossessioni, ovvero pensieri, immagini o impulsi intrusivi e ricorrenti, e compulsioni, che sono comportamenti ripetitivi eseguiti per neutralizzare l'ansia causata dalle ossessioni. Sindrome da stress post traumatico (PTSD) includono il rivivere l'evento traumatico tramite flashback o incubi, l'evitamento di persone o situazioni associate al trauma e un aumento dello stato di allerta, con irritabilità e difficoltà a dormire.
Il trauma bonding, o legame traumatico, è una dinamica psicologica che si sviluppa in una relazione disfunzionale e abusiva. Si crea quando una vittima instaura un forte attaccamento emotivo verso il proprio abusante, a causa di un ciclo di abuso, manipolazione e periodi alternati di apparente affetto e gentilezza. Questo meccanismo genera confusione e dipendenza emotiva, rendendo difficile per la vittima allontanarsi dalla relazione.
Il trauma acuto deriva da un singolo evento traumatico, come un incidente o un disastro naturale. Il trauma complesso si sviluppa invece a seguito di un'esposizione prolungata e ripetuta a eventi traumatici, spesso in contesti interpersonali come abusi o maltrattamenti in famiglia, e ne altera profondamente lo sviluppo e il senso di identità.
disturbi d'ansia sono condizioni di salute mentale che si manifestano con paura e preoccupazione eccessive e persistenti. Comprendono la fobia specifica è una paura intensa e irrazionale verso un oggetto o una situazione, che causa ansia immediata e porta all'evitamento. La paura è sproporzionata rispetto al pericolo reale e dura almeno sei mesi, compromettendo la vita quotidiana. il disturbo d'ansia generalizzata Si manifesta con una preoccupazione eccessiva e cronica su vari aspetti della vita, accompagnata da sintomi fisici come tensione muscolare, insonnia e affaticamento., il disturbo di panico, includono attacchi di panico improvvisi e ricorrenti, un'intensa paura o disagio, e la preoccupazione persistente di avere altri attacchi.
l'agorafobia è un disturbo d'ansia che causa la paura di trovarsi in luoghi o situazioni da cui sarebbe difficile scappare o ricevere aiuto, portando spesso a evitare luoghi affollati, mezzi pubblici o persino a non uscire di casa. I sintomi includono attacchi di panico con tachicardia, sudorazione e sensazione di soffocamento. il disturbo d'ansia sociale sono la paura intensa di essere giudicati o umiliati in situazioni sociali, l'evitamento di tali situazioni e l'ansia anticipatoria prima di eventi sociali.
L'anoressia nervosa è un disturbo alimentare caratterizzato da un'intensa paura di ingrassare, una percezione distorta del proprio corpo e una restrizione dell'assunzione di cibo che porta a un peso corporeo significativamente basso. Spesso si manifesta con un'eccessiva attività fisica, negazione della gravità del proprio sottopeso e un'eccessiva influenza del peso e della forma corporea sull'autostima.
La bulimia nervosa è un disturbo alimentare caratterizzato da episodi ricorrenti di abbuffate seguiti da comportamenti compensatori inappropriati, come il vomito autoindotto o l'uso di lassativi, per prevenire l'aumento di peso.
La neotenia psicologica è il mantenimento di caratteristiche psicologiche giovanili, come curiosità, giocosità e flessibilità, anche in età adulta. A volte il termine si usa in senso negativo, come sinonimo di sindrome di Peter Pan, per indicare l'incapacità di assumersi responsabilità da adulti.
La sindrome di Peter Pan è una condizione psicologica in cui una persona adulta si rifiuta di crescere, di assumersi responsabilità e di affrontare le sfide della vita adulta, preferendo rimanere in uno stato di immaturità emotiva. Sebbene non sia riconosciuta come un disturbo clinico ufficiale, è caratterizzata da comportamenti infantili, dipendenza dagli altri e difficoltà nelle relazioni e nel lavoro.
In psicologia, il concetto junghiano "puer aeternus" si riferisce a un uomo adulto il puer aeternus o a una donna adulta donna, in questo caso si parla di "puella aeterna") con una vita emotiva bloccata a un livello adolescenziale. Le sue caratteristiche principali includono il rifiuto delle responsabilità, l'incapacità di mantenere impegni a lungo termine, una tendenza al narcisismo, e una forte dipendenza (spesso emotiva e/o economica) dai genitori. Questo archetipo può manifestare creatività e spontaneità, ma anche immaturità e un'incapacità di affrontare le difficoltà della vita adulta.
Anaffettivo significa l'incapacità di provare o esprimere emozioni e sentimenti.
filofobia (o philofobia)La parola deriva dal greco philos (amore) e phobos (paura), è una paura o fobia specifica, si intende la paura irrazionale e persistente di innamorarsi e di essere amati.
Non è una semplice reticenza a impegnarsi, ma una vera e propria fobia specifica che può manifestarsi con una serie di sintomi e comportamenti, tra cui:
* Evitamento: la persona filofobica tende a evitare attivamente situazioni che potrebbero portare a un coinvolgimento emotivo, sabotando le relazioni sul nascere o fuggendo non appena avverte un legame profondo.
* Ansia e panico: il solo pensiero di innamorarsi o di essere in una relazione può scatenare ansia, attacchi di panico, tachicardia, sudorazione e altri sintomi fisici tipici delle fobie.
* Paura di perdere il controllo: spesso, la paura non è tanto dell'amore in sé, ma della propria reazione ad esso. La persona teme di perdere il controllo sulle proprie emozioni e di diventare vulnerabile.
* Paura dell'intimità: il filofobico può avere difficoltà a fidarsi degli altri e a costruire un'intimità profonda, sia emotiva che fisica, per paura di essere ferito, abbandonato o rifiutato.
* Isolamento: questo disturbo può portare a un isolamento emotivo e sociale, con la persona che preferisce la solitudine piuttosto che affrontare i rischi di un legame affettivo.
Le cause della filofobia possono essere complesse e spesso affondano le radici in esperienze passate, come traumi relazionali, dinamiche familiari disfunzionali o uno stile di attaccamento insicuro.
machiavellismo significa agire con astuzia e senza scrupoli morali per raggiungere i propri obiettivi, specialmente nel potere politico. Che ritroviamo nel narcisismo e nella psicopatia per formare la triade oscura ma la ritroviamo anche nella sociopatia o disturbo antisociale della personalità. Questi tratti condividono una tendenza alla manipolazione, all'inganno e alla mancanza di empatia.
Alcuni narcisisti sono camaleontici perché hanno un forte bisogno di ammirazione e validazione. Adattando il loro comportamento e la loro personalità per adattarsi a diverse situazioni sociali, possono manipolare gli altri per ottenere l'attenzione e l'ammirazione che desiderano.
Il comportamento camaleontico, inteso come un adattamento eccessivo e spesso patologico al contesto sociale, può essere un tratto distintivo di diversi disturbi psicologici. Non è una diagnosi a sé stante, ma una strategia comportamentale che può manifestarsi in vari disturbi, in particolare quelli di personalità.
Ecco alcune delle patologie e delle condizioni psicologiche in cui il "camaleontismo" è particolarmente rilevante:
Sindrome di Zelig (o sindrome da dipendenza ambientale): Questa è la patologia più direttamente associata al comportamento camaleontico. Ispirata al personaggio del film di Woody Allen, si riferisce a una condizione in cui una persona perde la propria identità, adottando le caratteristiche, i comportamenti e persino l'aspetto fisico degli altri per integrarsi e non sentirsi rifiutata. Spesso è legata a una profonda insicurezza e a una carenza di identità autentica. In alcuni casi, può essere collegata a danni neurologici ai lobi frontali del cervello.
Disturbo narcisistico di personalità: Come hai già accennato, il narcisista usa il comportamento camaleontico per manipolare gli altri e ottenere l'ammirazione che brama. Adatta la sua "maschera" a seconda di chi ha di fronte, per apparire affascinante, potente o empatico, con l'unico scopo di trarre vantaggio dalla relazione. Non ha un'identità stabile e autentica, ma una serie di facciate create per massimizzare il proprio "rifornimento" narcisistico.
Disturbo istrionico di personalità: Le persone con questo disturbo ricercano costantemente l'attenzione e tendono a comportarsi in modo teatrale ed esagerato. Il camaleontismo serve loro per assumere ruoli che li pongano al centro della scena, cambiando atteggiamento, emozioni e persino il modo di parlare per impressionare e sedurre il loro pubblico.
Disturbo borderline di personalità: Chi soffre di disturbo borderline ha un'identità molto instabile e può passare rapidamente da un'immagine di sé all'altra. Questo si manifesta anche nelle relazioni, dove può idealizzare e svalutare gli altri in modo repentino, e in un forte senso di vuoto interiore. Per riempire questo vuoto e adattarsi a un mondo che percepiscono come minaccioso, possono adottare comportamenti e opinioni degli altri.
Disturbo dipendente di personalità: Caratterizzato da un bisogno eccessivo di essere accudito e dal timore della separazione, chi ha questo disturbo può manifestare un comportamento camaleontico per non scontentare gli altri. Si adatta alle loro esigenze e desideri, sopprimendo i propri, per paura di essere abbandonato o rifiutato.
In generale, il camaleontismo patologico è un sintomo di una fragilità di base dell'identità e può portare a un senso di vuoto, insoddisfazione cronica e perdita di sé, poiché la persona non riesce a distinguere i propri bisogni e desideri da quelli degli altri.
empatica significa avere la capacità di comprendere e condividere le emozioni, i pensieri e le esperienze di un'altra persona, mettendosi nei suoi panni. È una forma di intelligenza emotiva che permette di stabilire connessioni profonde e di mostrare sensibilità verso gli altri.
Dipendenza affettiva significa basare la propria felicità, autostima e sicurezza sulla validazione e sull'approvazione di un'altra persona. Chi ne soffre ha una paura intensa dell'abbandono e tende a sacrificare i propri bisogni per mantenere la relazione. La dipendenza affettiva è caratterizzata dalla paura dell'abbandono e dal bisogno costante di rassicurazioni, portando all'idealizzazione del partner e all'annullamento di sé. La codipendenza, invece, si manifesta quando una persona si lega a un partner con problemi specifici (dipendenza da sostanze, malattie, etc.) e assume il ruolo di "salvatore", trascurando i propri bisogni per sentirsi indispensabile. Mentre la dipendenza affettiva può verificarsi con qualsiasi partner, la codipendenza è definita dal rapporto con una persona problematica, su cui il codipendente cerca di esercitare un controllo.
La sindrome della crocerossina descrive un modello di comportamento in cui una persona si dedica in modo eccessivo alla cura degli altri, spesso a scapito del proprio benessere. La sindrome della crocerossina si associa all'archetipo della donna che ama troppo, o anche a quello di Wendy, la bambina di Peter Pan che si prendeva cura degli altri. Queste persone tendono a cercare relazioni con individui problematici che necessitano di aiuto, legando la propria autostima e il proprio valore alla capacità di "salvarli". Si associa all'archetipo della donna eco.
La sindrome di Stoccolma è una condizione psicologica in cui le vittime di un rapimento o di un abuso sviluppano sentimenti di empatia, attaccamento, o persino affetto verso i loro rapitori o aggressori.esiste una correlazione con L'archetipo della donna Eco, che annulla se stessa per il narcisista, può manifestare comportamenti simili alla sindrome di Stoccolma, come la giustificazione dell'abuso e la dipendenza emotiva.
La sindrome di Cenerentola è la paura di essere indipendenti, un desiderio inconscio di essere accudite. Questa condizione, descritta da Colette Dowling, si manifesta con la tendenza ad aspettare un "principe azzurro" che risolva i problemi, portando a dipendenza affettiva e autosabotaggio la si ritrova nella donna Bucaneve, la donna Cervo e la donna eco.
la "donna Cervo" è un'immagine simbolica per descrivere il tipo di donna che si relaziona con un narcisista. Questo termine, ispirato al mito di Narciso, indica una donna che, come un cervo cacciato, è una preda per il narcisista. È convinta di essere libera e di poter gestire la relazione, ma in realtà finisce per essere manipolata e svuotata di ogni energia. Il narcisista è una persona che proietta sugli altri le proprie insicurezze, i propri difetti e le proprie paure. Poiché non riesce a confrontarsi con la propria ombra, la attribuisce agli altri. Il "rispecchiamento della proiezione" è il meccanismo attraverso cui il narcisista, incapace di riconoscere le proprie carenze, le proietta sulla donna Cervo. La donna Cervo, data la sua natura empatica e il suo desiderio di aiutare, accoglie inconsapevolmente queste proiezioni e le "rispecchia", cioè le fa proprie.Ecco come funziona il ciclo:
- Il Narcisista Proietta: Il narcisista, che in realtà si sente vuoto, insicuro e senza valore, proietta queste sensazioni sulla donna Cervo. Ad esempio, la critica per essere "troppo emotiva" o "troppo debole", quando in realtà sono i suoi stessi problemi irrisolti.
- La Donna Cervo Rispecchia: A causa della sua profonda empatia, la donna Cervo non respinge la proiezione. Anzi, la interiorizza. Invece di riconoscere che la critica è ingiusta e proiettata, inizia a credere che sia davvero "troppo" qualcosa. Si sente in colpa, sbagliata o inadeguata.
- Il Ciclo si Rafforza: La donna Cervo, per mantenere la pace e la relazione, cerca di "aggiustare" se stessa per soddisfare le richieste del narcisista. Questo la porta a un progressivo annullamento della propria identità e a un'ulteriore perdita di autostima, il che a sua volta rafforza il controllo del narcisista.
Questo meccanismo è estremamente dannoso perché la donna Cervo, invece di vedere la realtà di un abuso psicologico, si colpevolizza e crede di essere la fonte dei problemi, rimanendo intrappolata in un ciclo di sottomissione e sofferenza. In sintesi, la donna Cervo, con la sua sensibilità, diventa la "spugna" che assorbe le proiezioni tossiche del narcisista, le interiorizza e, in un circolo vizioso, le fa proprie, credendo di essere la causa del conflitto e della disfunzione nella relazione.Il narcisista è una persona che proietta sugli altri le proprie insicurezze, i propri difetti e le proprie paure. Poiché non riesce a confrontarsi con la propria ombra, la attribuisce agli altri.
la "donna Eco" è l'archetipo della persona che, in una relazione con un narcisista, perde la propria voce e si annulla per soddisfare i bisogni del partner. Come la ninfa Eco del mito greco, che poteva solo ripetere le ultime parole degli altri, la donna con la sindrome di Eco rinuncia a esprimere i propri bisogni e desideri, concentrandosi unicamente sul sostenere e riflettere il narcisista, diventando il suo specchio.
Proiezione e rispecchiamento
La proiezione è un meccanismo di difesa inconscio in cui attribuiamo ad altri i nostri pensieri o sentimenti inaccettabili. Il rispecchiamento, invece, si riferisce a quando una persona riflette o imita inconsciamente i gesti, il tono e i comportamenti di un'altra per creare un legame, ed è spesso legato all'empatia. la figura della "donna Eco" è strettamente legata al concetto di rispecchiamento.I narcisisti usano la proiezione per evitare di confrontarsi con i propri difetti, attribuendoli alla donna eco. Non si rispecchiano.
Nel mito, la ninfa Eco si consuma per l'amore non corrisposto verso Narciso, limitandosi a ripeterne le ultime parole. In psicologia, questa figura rappresenta una dinamica di dipendenza affettiva dove una persona, spesso la donna, si annulla per rispecchiare e dare valore al partner narcisista, perdendo la propria identità.
La "donna cervo" nel contesto del narcisismo patologico è un archetipo che incarna la dipendenza affettiva e la codipendenza. Sebbene spesso usati in modo interscambiabile, questi termini hanno sfumature diverse:
* Dipendenza affettiva: Si basa sulla paura dell'abbandono e sul bisogno costante di conferme esterne per validare la propria esistenza. La persona dipendente si aggrappa disperatamente all'altro.
* Codipendenza: Si manifesta nel bisogno di "salvare" o "curare" l'altro per sentirsi indispensabili. Il codipendente si sacrifica per il partner (spesso con problemi di dipendenza o disturbi di personalità come il narcisismo), mettendo i bisogni altrui prima dei propri per ottenere valore e controllo.
La donna cervo si adatta a entrambe le descrizioni: cerca l'amore e la sicurezza del narcisista (dipendenza affettiva) e al contempo si annulla per lui, illudendosi di poterlo "cambiare" o "guarire" (codipendenza).
La donna Nemesi si distingue per avere una forte personalità, autostima e consapevolezza di sé, che le consentono di affrontare e sfidare il narcisista. A differenza di altre donne che si lasciano manipolare, la Nemesi non si sottomette, ma impone i propri limiti e difende i suoi diritti. Spesso ha superato esperienze difficili, trasformando il dolore in forza.La donna "Nemesi" del narcisista è più incline a sviluppare una co-dipendenza affettiva. Questo accade perché il narcisista si nutre dell'ammirazione e della cura del partner, che a sua volta si sente spinto a "salvare" o "aggiustare" la relazione, mettendo i bisogni del narcisista prima dei propri e perdendo il proprio senso di identità.
In questo contesto, una donna che incarna la Nemesi può essere vista come una proiezione dei tratti repressi o indesiderati di un individuo.
La "donna Bucaneve" è una figura simbolica nel contesto del narcisismo, che rappresenta il femminile interiore, fragile e vulnerabile, che il narcisista ha perduto.L'archetipo della donna Bucaneve è legato al mito di Narciso e simboleggia un "femminile morto" o una parte fragile e soppressa.
In alcune interpretazioni del mito di Narciso, Bucaneve è la sua sorella gemella defunta. La donna Bucaneve in una relazione con un narcisista può essere una partner che lo spinge a confrontarsi con la sua vulnerabilità e a "guarire" in un percorso di autoconoscenza, nonostante il narcisista si mostri resistente a questo tipo di relazione. La donna Bucaneve è una donna profondamente empatica diciamo che può essere la sua psicoterapeuta. Ma non ci sono margini per cui un narcisista patologico riconosce la sua malattia e puo cambiare. Nella psicologia junghiana, la donna Bucaneve (la sorella gemella di Narciso) è un simbolo del femminile interiore che muore nel narcisista. Pertanto, rappresenta più una dinamica di proiezione, dove il narcisista proietta il suo desiderio di relazione e la sua fragilità su un'immagine ideale e irraggiungibile.
Un attacco di panico è un episodio improvviso e intenso di paura e ansia, che raggiunge il picco in pochi minuti. Si manifesta con sintomi fisici come palpitazioni, sudorazione, tremori, dolore al petto e sensazione di soffocamento, spesso accompagnati dalla paura di morire, perdere il controllo o impazzire.
Lo stress è caratterizzato da sintomi fisici, come mal di testa, tensione muscolare e insonnia, e sintomi psicologici, come irritabilità, ansia e difficoltà di concentrazione rientrano il disturbo acuto il disturbo di adattamento, il distutbo da stress postraumatico.
i disturbi del comportamento in età infantile e adolescenziale comprendono il disturbo oppositivo-provocatorio caratterizzato da un persistente schema di comportamento negativistico, ostile, provocatorio o vendicativo verso le figure autoritarie. I sintomi includono irritabilità, collera, atteggiamenti di sfida, litigi frequenti e tendenza a incolpare gli altri per i propri errori.,
il disturbo esplosivo intermittente è un disturbo del controllo degli impulsi caratterizzato da esplosioni ricorrenti e improvvise di rabbia o aggressività verbale e fisica sproporzionate rispetto all'evento scatenante. Questi episodi durano in genere meno di 30 minuti e spesso sono seguiti da rimorso o vergogna.
e il disturbo della condotta un modello persistente di comportamento che viola i diritti fondamentali degli altri o le principali norme sociali appropriate all'età. I sintomi includono aggressività verso persone e animali, distruzione della proprietà, frode e furto, e gravi violazioni delle regole.. I disturbi del neurosviluppo, invece, includono la disabilità intellettiva che comporta deficit significativi sia nel funzionamento intellettivo (ragionamento, risoluzione di problemi, apprendimento) sia nel comportamento adattivo (capacità concettuali, sociali e pratiche). Si manifesta prima dei 18 anni e non va confusa con la malattia mentale.
, i disturbi della comunicazione,I disturbi della comunicazione sono un gruppo di condizioni che influiscono sulla capacità di comprendere, produrre o utilizzare il linguaggio, verbale e non verbale. Possono manifestarsi sin dall'infanzia e includono:
* Disturbo del linguaggio: Difficoltà nell'acquisire e utilizzare il linguaggio, con vocabolario ridotto, frasi semplificate o scarsa capacità di espressione.
* Disturbo fonetico-fonologico: Problemi nella produzione dei suoni e nella loro organizzazione nelle parole, rendendo il linguaggio poco chiaro.
* Disturbo della fluenza (balbuzie): Interruzioni, ripetizioni o prolungamenti di suoni e sillabe che alterano il normale flusso del discorso.
* Disturbo della comunicazione sociale (pragmatica): Difficoltà nell'uso sociale della comunicazione, come adattare il linguaggio al contesto o interpretare segnali non verbali.
Questi disturbi possono avere cause diverse, tra cui fattori genetici, neurologici, ambientali o legati a deficit sensoriali come l'ipoacusia. i disturbi motori sono patologie neurologiche che alterano il controllo dei movimenti. Si dividono in ipocinetici, con rallentamento motorio (come il Parkinson), e ipercinetici, con un eccesso di movimento (come tremori, tic e distonie).
I disturbi del linguaggio si classificano in disturbi specifici ad es. Distonie comunicative, quelli fonetici-fonologici, del linguaggio espressivo e ricettivo, e disturbi della fluenza (balbuzie). Esistono anche disturbi della comunicazione socialeIl disturbo della comunicazione sociale è una condizione che causa difficoltà nell'uso di segnali verbali e non verbali per scopi sociali. Le persone con questo disturbo possono avere problemi a rispettare i turni, adattare il linguaggio al contesto, comprendere i significati impliciti o fare inferenze. e disturbi del linguaggio secondari a patologie come l'autismo, ritardo cognitivo o lesioni cerebrali.
Il disturbo della comunicazione sociale è una condizione che causa difficoltà nell'uso di segnali verbali e non verbali per scopi sociali. Le persone con questo disturbo possono avere problemi a rispettare i turni, adattare il linguaggio al contesto, comprendere i significati impliciti o fare inferenze.
L'autismo può presentarsi in persone con un'intelligenza nella norma o superiore, mentre la disabilità intellettiva è definita da un quoziente intellettivo (QI) inferiore a 70.
La sindrome di Down, o trisomia 21, è una condizione genetica dovuta alla presenza di un cromosoma 21 in più. Causa disabilità intellettiva e specifiche caratteristiche fisiche.
Alcune altre Patologie Psichiche che rientrano nella 104/92: come schizofrenia, depressione grave, disturbo bipolare.
* Patologie Fisiche e Sensoriali: come gravi malattie cardiovascolari, tumori, cecità, sordità e malattie rare. Sindrome di Parkinson
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