Molti confondono l' innamoramento che è la fase di idealizzazione 1 fase con l' amore vero e proprio 2 fase.
A parte che interviene la chimica sia nel primo che nel secondo momento e sono completamente diversi. E ci vengono indicate le sedi del cervello coinvolte, alcune di queste aree si trovano nella corteccia cerebrale stessa e altre si trovano nelle stazioni sottocorticali. Tutte costituiscono parti di quello che è noto come il cervello emotivo o sistema limbico.
Nell' innamoramento cioè la 1 fase, ossia nel patto segreto dove gioco forza ci sono le due parti: la parte cosciente e la parte incosciente in continuo conflitto tra loro, in una durata di 18 mesi al max, intervengono sostanze chimiche e neurotrasmettitori, come:
1. la dopamina: che dona piacere ed euforia di stare con quella persona. La dopamina viene rilasciata dall’ipotalamo, una struttura situata in profondità nel cervello e che funge da collegamento tra il sistema nervoso ed endocrino.
2 La noradrenalina: rappresenta una giostra di emozioni e sensazioni. La noradrenalina (presente nelle sinapsi adrenergiche quali gli effettori postgangliari ortosimpatici). La noradrenalina è anche un ormone secreto con il rapporto di 1 a 4 insieme all’adrenalina dalla midollare delle ghiandole surrenali proprio su stimolazione ortosimpatica.
3 La feniletillamina Pea: che intensifica le emozioni.
La feniletillamina Pea è una sostanza nota soprattutto per la sua presenza naturale nel sistema nervoso dell’uomo dove si ritiene agisca come neurotrasmettitore o neuromodulatore. Ha effetti stimolanti ed è importante per la neurochimica dell’infatuazione e dell’amore romantico. È un’ammina traccia e un alcaloide monoamminico naturale. Nel cervello umano, provoca il rilascio dei neurotrasmettitori noradrenalina e dopamina. La PEA si trova anche nel cioccolato.
La PEA stimola anche il "testosterone" ossia ormone del desiderio sessuale importante sia nell' uomo sia nella donna.Il testosterone è un ormone sessuale presente nell'uomo e, seppure in livelli molto più bassi, nella donna.
Nell'uomo, il testosterone viene secreto soprattutto dalle cellule interstiziali dei testicoli, mentre nelle donne la secrezione di ormoni androgeni deriva dalle ovaie e dal corticosurrene.
Momento astenico: A questa di sopra fa seguito la delusione o disillusione di avere una persona completamente diversa da quella reale in una durata tra i 12 ed i 21 giorni e se si accetta si passa all' amore.
Se superato il momento astenico scatta l' amore, la 2 fase, ossia il patto dichiarato cioè cosciente: ti accetto così come sei e non come volevo che tu fossi, ora intervengono altre sostanze chimiche che dura tra i 3 anni a tutta la vita:
1. Ossitocina: è l' ormone dell' amore vero e proprio la sua mancanza spinge la donna al tradimento.
Essa ha sede nel ipotalamo e poi immagazzinati nella ghiandola pituitaria, per essere scaricati nel sangue ogni qualvolta si crea una “connessione amorosa” con qualcuno e ci si sente “ricompensati” dalla presenza di quella persona; fino anche a percepirsi in un “tutt’uno” con lei, in una sorta di legame chimico ed emozionale.
2. Vasopressina: fedeltà, la mancanza di fiducia spinge l' uomo al tradimento. Essa ha sede nel ipotalamo e poi immagazzinati nella ghiandola pituitaria, per essere scaricati nel sangue ogni qualvolta si crea una “connessione amorosa” con qualcuno e ci si sente “ricompensati” dalla presenza di quella persona; fino anche a percepirsi in un “tutt’uno” con lei, in una sorta di legame chimico ed emozionale.
3. Serotonina: l' ormone della felicità è una molecola che agisce come neurotrasmettitore ed ormone ed è presente in molti tessuti tra cui il cervello, la serotonina è un neurotrasmettitore sintetizzato nel cervello e in altri tessuti a partire dall'amminoacido essenziale triptofano, una molecola proteica assunta principalmente attraverso la dieta. Presente in varie aree del sistema nervoso centrale, è una sostanza sedativa prodotta da alcuni neuroni cosiddetti serotoninergici, che mostra una relazione diretta con i livelli dell'umore e con altre funzioni dell'organismo. Come avviene per tutti i mediatori chimici, anche la serotonina, per consentire la trasmissione delle informazioni da un neurone a un altro.
Le persone sanno amare? i cambiamenti culturali ed il rispetto della privacy (vista mai) e della libertà individuale scambiata per libertinaggio hanno inciso parecchio sul modo di amare e sul saper amare...l' educazione genitoriale ha inciso ancor di più. La risposta è: Si, sono poche le persone che sanno amare, ma ci sono.
Molti, invece, pensano di saper amare ma non amano nemmeno loro stessi.
Altri ancora amano troppo loro stessi per saper amare gli altri.
Le persone che non si sanno amare entrano in quella bolla illusionistica dell' amore della persona che ama troppo se stessa da rimanerci intrappolata esaltando solo l' ego dell' altro/a.
Molti filosofi e umanisti hanno tentato di dare una definizione di amore:
Socrate: parla di amore amichevole difatti nel Simposio (scritto da Platone suo discepolo dove parla post mortem del suo maestro Socrate, difatti, Socrate non lascio nulla di scritto) lo descrive come l'amore diretto alle qualità morali e intellettuali di una persona piuttosto che a quelle fisiche. I termini si riferiscono al legame affettivo molto speciale che intercorre tra due uomini, maestro e allievo, che Platone aveva descritto nei suoi gruppi di Dialoghi Socratici maieutici come nel Simposio ed esemplificato dal rapporto tra Socrate e i suoi giovani studenti, in particolare Alcibiade.
Platone: per Platone l' Amore è platonico ossia passionale, è un modo usuale di definire una forma di amore sublimata dalla dimensione sessuale e passionale. Infatti Platone considera l'attrazione fra i corpi il primo dei vari livelli di "amore platonico", benché egli aggiunga che questo livello vada abbandonato per giungere a quelli superiori (amore per l'anima, per le leggi e le istituzioni, per le scienze, assoluto). Questa formula in realtà scaturisce da un contesto filosofico in cui l'amore, inteso come moto dell'animo e non come forma di relazione, viene interpretato come impulso al trascendimento della realtà sensibile, del mondo delle apparenze, capace di muovere la conoscenza verso l'assoluto, attuando cioè un processo di indiamento, come illustrato ad esempio nel pensiero di Giordano Bruno.
Aristotele parla di amore vero riguardo l'amore...cioè la spiegazione che da lui di questo sentimento è:
"l'amore è la palingenetica obliterazione dell'io senziente, cosciente e subcosciente che s'impresenta e s'infutura nel prototipo, nell'antrotipo, nell'ideale dell'antropomorfismo cosmologico".
Quando una persona ama, il suo intero ego (senziente, cosciente e subcosciente) si cancella (oblitera) e rinasce a una nuova vita (palingenesi) che si realizza e si realizzera' nel suo susseguente cammino (s'impresenta e si infutura) non piu' nella sua privata individualita' ma nella fusione con l'anima dell'amato realizzando in piccolo l'unione di tutte le anime nell'amore cosmico che e' l'origine e il destino dell'uomo e dell'intero universo; il quale uomo e' in piccolo quello che l'universo e' in grande (antropomorfismo cosmico). L'universo stesso che e' composto di cose separate e individuali ritrovera' la sua unita' alla fine dei tempi spinto dalla forza dell'amore; l'uomo e' il microcosmo immagine dell'universo che tramite l'amore fonde la sua anima con quella dell'amato, compiendo cosi' uno dei piccoli passi che porteranno all'unita' universale che era nell'origine e che sara' alla fine dei tempi.
Aristotele diceva infatti:
L’amore è composto da un’unica anima che abita in due corpi.
Amare è gioire, mentre crediamo di gioire solo se siamo amati.
Michel Foucault sul difficile amore tra eguali.
Sant’Agostino nella lettera che insegna all' uomo come amare la donna,
Spinoza l' amore gioioso, il conatus lo sforzo di preservare l' amore che ci salva dagli amici di letto,
L'amore per Moliere e Musset
Monologo di Sophie Marceau in arte Valentine dedicata al suo amore Vincent Lindon in arte Eduard nel film “L’Etudiante” del 1988, film francese girato a Parigi, che in Italia è uscito col titolo “Il Tempo Delle Mele 3“.
In questa scena, alla Sorbona università di Parigi, mentre discute la sua tesi di laurea di fronte alla commissione l’attrice parla dell’amore, così come lo intendeva Molière riportandolo ai suoi tempi, parlando dei problemi della coppia attuale. Sunto del monologo è che, per fare una coppia vera, l’attrazione non basta, ci vogliono stima, rispetto, senso di responsabilità ed accettazione totale dell’altro.
“Per me” dice Valentine, alla scena a cui assiste Eduard presente durante la discussione della sua tesi di laurea ed al quale il suo discorso è rivolto: “nelle incoerenze dell’amore trattate da Molière, amare ciò che non conviene è la molla più sovente utilizzata, perché contiene un impatto drammatico eterno e pone la dolorosa questione della difficoltà di amare.
Amare ciò che non conviene, sorgente di errori e di conflitti, spinge i personaggi alla scelta cruciale dell’amore: la scelta tra l’amore tout court e l’amore di sé. […]
Molière solleva ante litteram uno dei problemi fondamentali delle coppie moderne: l’indipendenza della donna.
Ciascuno dei due eroi muove ed anima il suo universo, li confrontano ad armi uguali e questi universi sono irriducibili l’un l’altro.
E questa passione irragionevole che Alceste (il protagonista de “Il Misantropo, n.d.r.) combatte, questa passione è a volte profondamente toccante.
Quando per esempio Alceste, il puro, l’intransigente, il nemico fanatico della menzogna, supplica Celimene (la donna di cui Alceste è innamorato, n.d.r.) di mentirgli.
Atto quarto, scena terza: “Sforzatevi di apparire fedele ed io mi sforzerò di credervi tale”.
Nel quinto atto egli spera ancora di cambiarla ma è una chimera, non si può cambiare un essere e non si ha il diritto di esigere questo cambiamento.
Attraverso delle scuse imbarazzate, nel linguaggio prezioso del XVII secolo, ciò che Celimene vuol far comprendere ad Alceste, ciò che lei vuole dirgli è: “Se mi ami, accetta me come sono perché io non cambierò. Tu accetta me come sono ed io accetterò te come sei”.
Alceste è intransigente, egoista, possessivo.
Celimene è leggera, irresponsabile, infedele.
Ma se accettassero i loro difetti, se riuscissero a sorridere delle loro differenze sarebbe la vittoria dell’amore sull’amor proprio.
Solo che questi sacrifici non sono degni che di un grande amore.
E come si riconosce un grande amore?
Il giorno in cui ci si accorge che l’unico essere al mondo che può consolarvi è quello che vi ha fatto del male, allora si sa che si è una coppia.
“Il Misantropo”: commedia o tragedia?
Monsieur (il fratello del re Luigi XIV, n.d.r.) diceva uscendo da una rappresentazione: “Quando si smette di ridere, bisognerebbe piangere!” ed è vero: assistere al fallimento di un grande amore è terribilmente triste, immaginare i due eroi ricacciati nel deserto della loro solitudine è una desolazione.
Io credo sia questo il messaggio di Molière giunto a noi attraverso il tempo.
E’ a voi, se permettete, che questo discorso è diretto:
c’è qualcuno tra voi che ama abbastanza l’essere che dice di amare da preferire la sua felicità alla propria? Da lasciarlo vivere al suo ritmo, piangere delle sue delusioni, ridere delle sue gioie?
E terminerei con queste parole di Alfred De Musset:
“Tutti gli uomini sono bugiardi, incostanti, falsi, chiacchieroni, ipocriti, orgogliosi e vili, vigliacchi e sensuali.
Tutte le donne sono perfide, vanitose, artificiose, curiose, depravate.
Ma se c’è al mondo una cosa santa e sublime è l’unione di questi due esseri così imperfetti e vuoti.”
“Non Si Scherza Con L’ Amore”,
scena seconda, atto quinto.”
L’amore di coppie di filosofi:
Abelardo ed Eloisa amore impossibile dove per la vita goliardica di Abelardo e per non aver invitato alle nozze lo zio di lei Fulbert lo fece evirare e la povera Eloisa fu rinchiusa in un convento costretta ad un solo rapporto col suo amato Abelardo in modo epistolare.
Nietzsche e Lou Andreas Salomè gran donna aperta mentalmente e di grande cultura che basa l' amore sul rapporto cerebrale prima ancor che fisico.
Sartre e Simone de Beauvoir col loro amore libero da legami essi non si scelgono davanti a Dio ma secondo le loro scelte in un contratto di convivenza. Hannah Arendt e Martin Heidegger maestro e allieva dove lui dice non voglio cambiarti non sarai mai mia ma il nostro amore sarà platonico.
Freud l'amore deriva direttamente dalla pulsione sessuale eros e muore con l'estinzione di essa thanatos. Sopravvive solo quando la sessualità è “sublimata”, cioè controllata, e il rapporto si empie di fattori estrinseci: gli affetti, il mutuo soccorso, la stima.
Jung con la sua sincronicità, profondità e fedeltà,
Bauman col suo amore liquido,
Sternberg lo definisce un rapporto dove ci sono gli ingredienti di: passione, intimità, decisione/impegno,
Maslow sui bisogni divisi in amore immaturo e amore maturo:
L' amore adolescenziale, romantico ma immaturo, che si basa sul colmare i propri vuoti del proprio ego appoggiandosi sull’altro, generando così dipendenza affettiva;
un amore più maturo, che presuppone amore per sé stessi, in cui il rapporto dell’altro è un arricchimento, una completezza.
Ecco molti altri ne hanno parlato ma...
io mi soffermerei su questi ultimi tre: a mio avviso si sta vivendo un rapporto basato sulla sola passione ed immaturo e liquido anche tra persone over 40 e questo è molto pericoloso.
La differenza tra emozione e sentimento è:
L' emozione è di breve durata la più lunga dura 90 secondi.
Il sentimento è di lunga durata può durare anni o tutta la vita.
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