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Pedagogista e Pedagogista Giuridico ( CTU e CTP)

giovedì 4 settembre 2014

storia degli ordini goliardici importanti d'italia

STORIA DGLI ORDINI GOLIARDICI IMPORTANTI ITALIANI : IL FITTONE (BOLOGNA) e IL TRIBUNATO (PADOVA)

La goliardia è un associazione studentesca Universitaria che ha avuto origine nel XXII sec. con Pietro Abelardo ed Eloisa e con i Clerici Vagantes di pari passo con l'Università e gli universitari essi amavano: il vino, il gioco dei dadi considerato poi gioco d'azzardo e sostituito col tabacco e le belle donne, le sue tradizioni storie e culture vengono portate avanti nei secoli, perse d'importanza solo nel XV e XVI sec. ovvero divennero giocolieri all' interno dei castelli sino al 1888 quando Giosuè Carducci a Bologna presso la Facoltà di Filosofia ne modernizza il significato, cosi abbiamo la Goliardia esaltazione di vizi sublimi: Bacco Tabacco e Venere e i suoi goliardi ancor oggi con i vari ordini attivi esistenti in tutta Italia....a Foggia esiste l' Ordine SDIF Sacro Dauno Impero Fovea, purtroppo, direi l'unica città in Italia, in cui non ha preso piede. In questo file vi spiego le due città d'importanza maggiore per la goliardia: Bologna e Padova.



Qui mi è sembrato giusto riportare seppur brevemente la storia del Fittone di Bologna e l’elezione del Tribuno di Padova per l’importanza nella storia Goliardica

Il Fittone UNIVERSITà DI BOLOGNA

Tra storia e leggenda, il simbolo della Goliardia bolognese che questa settimana celebra l'annuale Festa delle Matricole.La leggenda narra, con alate parole composte da messer Ventoso De Rualdo bresciano, che Ercole, trovandosi prigioniero nell'Ade, ardea tutto e il suo arnese trafisse la terra. Trovato da una banda di clerici vagantes, che lo onorarono con larghissimi sputi, non volendo lasciarlo abbandonato, qui fondarono il primo dei loro studi, Bologna. La realtà terrena dice invece che fosse un paracarro all'imbocco di via Spaderie, luogo di ritrovodi studenti. Nel 1912, dopo un fallito tentativo di ratto da parte dei padovani, il Fittone fu rimosso dalle autorità in seguito a lavori stradali in corso. Una rivolta studentesca, con occupazione del municipio, convinse il sindaco a restituirlo all'adorazione goliardica e il 13 maggio 1912 fu posto sotto il portico dell'università di via Zamboni. Nel luogo della prima sede fu posta, invece, una lapide. Da allora la data goliardica, in Bologna, si conteggia da tale anno (il 2000 è quindi l'88 post translationem Fictonis oppure a Fictone translato). Spezzato durante un ratto modenese del 1947, decapitato dai fiorentini nel 1958, uccellato lo stesso anno dai ferraresi, ingabbiato in solido acciaio, il Fittone mantiene, nonostante tutto, il motto dantesco che un anonimo goliarda bolognese gli dipinse quasi cent'anni fa sulla testa: "Intorno a me non fur case create se non caduche… Ed io eterno duro", fornendo così il motto all'ordine sovrano di Bologna. Quando precisamente, e per qual ragione, oltre l'ammirazione popolare, il modesto paracarro divenne il solenne Fittone non è dato sapere, essendo il tutto nascosto dalle nebbie del tempo, e dai fumi dell'alcool. Forse nessun ambiente come la Goliardia è stato in grado di crearsi le proprie leggende metropolitane in un tempo così ridotto. Se la nascita più o meno ufficiale di una goliardia organizzata in Italia è collocata nel 1888, in occasione dei Saecularia Octava, una ventina d'anni dopo il Fittone era già stemma e immortale simbolo dell'Ordine cittadino, il Sacer VenerabilisQue Fictonis Ordo. , la seconda settimana di maggio, a Bologna si festeggia la tradizionale Festa della Matricola. universitaria e goliardica.


Università patavina  Il Tribuno e l'elezione a bòtte

Il Tribuno è la più vecchia istituzione goliardica italiana, risalendo alla fine del secolo scorso. Mitico, ma reale, è Morgantini, Tribuno recordman per ben tre anni consecutivi tra il 1902 e il 1904, il primo di cui si tramandi con sicurezza il nome. L'istituzione nasce probabilmente dall'uso medioevale del Rettore degli Studenti, capo non solo della goliardia, ma della stessa Università, da cui dipendeva anche l'assunzione dei singoli professori proposti dai rettori (quello dei Giuristi, degli Artisti, ecc.). Il Tribuno era, ed è, il capo della Goliardia patavina e non solo. Rifacendosi alle leggi della Serenissima, che vietava la costituzione di altri Studi e obbligava i suoi sudditi a ottenervi colà i titoli di studio, egli assume il titolo di "Venetarum Gentium Tribunus Isrianorum Dalamtarumque Dux" (Tribuno delle Genti Venete e Condottiero di quelle Istriane e Dalmate). La sua suprema autorità su tutte le città venete non venne mai contestata e ancora negli anni Cinquanta giungevano telegrammi di felicitazione dall'Università di Zara, in terra dalmata. Situazione particolare si creò a Venezia, con il sorgere di quell'Università. La soluzione goliardica, splendida nel suo sofisma, fu che il Dogadum Cafoscarinum era autonomo e sovrano sulle acque di Venezia, comprendendo l'autorità del Tribuno solo le "terre venete". Se poco si sa delle elezioni dei primi anni, anche se non sembrano esser esistiti particolari requisiti, dagli anni Venti si instaurò una nuova consuetudine, "(…) quando l'ordinamento della Facoltà di Medicina venne modificato e l'insegnamento di Anatomia Normale da triennale fu ridotto a biennale: alle proteste dei professori si associarono gli studenti e da allora il Tribuno si impegnò per solidarietà a rinunciare al diritto di sostenere l'esame di Anatomia prima del III anno." (da Il Bo', luglio 1953) A Padova la “Commissione per la Riforma dello Statuto” lancia un appello agli studenti per decidere sulle modalità da tenere nell’elezione del tribuno : la scelta è tradizionale di elezione “a botte “ oppure l’adozione di un nuovo metodo più democratico cioè a schede mediante suffragio universale diretto. L’elezione “a Botte” prevedeva che fosse Tribuno colui che si trovava sulla cattedra dell’aula di anatomia in occasione della prima lezione dell’anno all’entrata del professore , che poi suffragava la nomina con una stretta di mano. Venivano perciò ingaggiati dei veri e propri combattimenti tra i partigiani dei vari candidati, al fine di garantire la vittoria del proprio favorito.Se infatti il Tribuno sarà eletto a Botte , sembra pacifico a tutti che egli rappresenterà solo il capo dei cosiddetti goliardi mentre la vera direzione degli studenti sarà assunto dal segretario d’interfacoltà che vanta titoli più convincenti . Se invece il Tribuno sarà eletto con suffragio universale diretto, sarà naturalmente il capo assoluto di tutti gli studenti.Nel 1955 è pronto il nuovo statuto della goliardia patavina e , l’anno seguente il primo Tribuno eletto dall’assemblea democraticamente si dichiara rappresentante non solo della goliardia ma degli interessi di tutti gli studenti (ormai non più identificabili tout court con la goliardia ), nonostante le difficoltà organizzative che continueranno a sussistere se nel 1965 si lamenteranno i problemi incontrati dal Tribunato nel suo ufficio di rappresentanza.

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