Nascita e Storia dell' università e della goliardia in generale II° parte
NASCITA E STORIA DELL' UNIVERSITA' E DELLA GOLIARDIA IN GENERALE
Il Nome Goliardia compare nel XII e scompare dai documenti nel XV secolo (Epoca Alto-Medievale). Il Primo Goliarda nella Storia è stato il Clerico Pietro Abelardo nato a Pallet, Nantes, nel lontano 1079 e morto nel 1142 a 63 anni in un convento della Francia a Chàlon-sur- Saòne, la sua tomba è famosa e si trova a Parigi dove è sepolto insieme ad Eloisa sua compagna. Figura storica di filosofo e teologo medioevale, Pietro Abelardo venne assurto a simbolo e progenitore del Clerico Vagante medioevale, sia per un suo prestigio di verseggiatore, che lo vide autore di poemetti amorosi oltre a opere di filosofia, che per la fama di fine dicitore, e non per nulla fu maestro di logica alla famosa scuola di Parigi, ma divenne soprattutto noto e proverbiale per la sua tormentata esistenza. Mangiatore e bevitore ( e da questa caratteristica, comune a tutti gli studenti, secondo errate dizioni deriverebbe il nome di Golia [dal latino gula, gola golosità]). Egli, Insegnante di filosofia teologia e logica all’ Università di Parigi, ormai quarantenne, anno (1119), si invaghì di una sua bella e giovane allieva, Eloisa, che sposò segretamente dopo averne avuto un figlio. La storia tragica narra che il canonico Fulbert, zio della ragazza, all'oscuro delle nozze e furioso per lo sfregio, lo fece evirare. I due amanti si ritirarono allora in convento, mantenendo un fitto carteggio epistolare che, con l'autobiografia "Historia calamitarum mearum"ovvero “storia disgraziata meritata”, che concorse a fornire materiale a numerose ballate e chansons dei menestrelli medioevali, esiste una canzone “Abelardo (la tentazione)”. Simbolo del Clerico Vagante medievale, Abelardo univa quindi alla "curiositas" intellettuale, la passione per la vita mondana, attirando su di sé l'ira degli ecclesiastici più tradizionalisti. Le sue intemperanze furono bersaglio di lettere e prediche, tra le prime (165°) Papa Innocenzo II al sec. Gregorio Papareschi, Roma 1130-1143; tra le seconde, famose, quelle di quella di San Bernardo di Chiaravalle al sec. Agostino da Beta vescovo (ca. 1091-1153); in cui Abelardo veniva bollato come "Golia" ovvero "Satana". Egli fu condannato nei Concili di Soissons (1121) e Sens (1141). Abelardo fu invece felice di tale soprannome, di cui spesso nelle sue lettere si fregiava, poi ripreso anche da anonimi Clerici in opere come Apocalypsis Goliae, Golias in Roman Curiam, e la Confessio Goliae dell’Archipoeta. Si vuole pertanto che il nome di Goliarda derivi appunto dalla contrazione di Golia Abelardo, cui in vari luoghi e varie epoche gruppi di clerici e di studenti si rifacevano, anche se il semplice termine di “seguace di Golia” in francese medievale già suonava come goliard. Ancora oggi viene talvolta mantenuta nelle bolle e nei papiri degli studenti la formula di “Goliae Abelardi fratres” ovvero “fratelli di Golia Abelardo”, per indicare i fratelli in goliardia. Resta il fatto che ben presto il termine goliardia entrò nell’uso comune e nella lingua ufficiale della chiesa per indicare i Clerici Vagantes, insieme ad altri sinonimi tra i quali, molto amato dai clerici stessi, ci fu quello di “deciani” cioè da “secta decii” setta dei dadi dove il santo decius altro non era che il dado “dez”.
Noto verseggiatore e fine dicitore, a lui attribuiamo la nascita dei Clerici Vagantes: chi erano costoro? Bisogna ricordare innanzitutto che nel sistema culturale medievale, scholasticus (studente) è sinonimo di clericus (persona dotta). Il clericus per fornirsi di cultura universale ed enciclopedica ad esso richiesta, era tenuto a vagare tra i vari studi, dislocati in diverse città ognuno dei quali era specializzato in un distinto ramo del sapere. Nascevano cosi i Clerici Vagantes Studenti itineranti e non più monaci chiusi nel loro chiostro per tutto il ciclo degli studi [Studenti che si muovevano da uno Studium ad un Altro (Istituti Superiori, Università) per seguire le lezioni dei Professori] che nel XII secolo contribuiscono a promuovere una vera e propria rivoluzione letteraria e morale, portando l’amore del sapere fuori dall'angusto ambiente claustrale in concomitanza con la nascita delle prime Università. L’amore per gli studi è quindi indiscusso, ma accanto ad esso i clerici trovavano spazio per i loro sentimenti personali e per passioni del tutto mondane: amore per le donne ed ebrezza del vino, solenni mangiate e beffe irrisorie contro un autorità spesso inchiodata alle proprie consuetudini ormai invecchiate( nichel novi sub sole). Molto presto si nota una completa interscambiabilità tra i termini Clerici Vagantes e Goliardi. Il disprezzo della Chiesa per i goliardi non era del tutto ingiustificato, se consideriamo che oggetto dei ritmi e metri rigorosamente latini erano satire ardite contro frati abati vescovi e papi oppure accuse contro la Curia Romana, denunciata, e non sempre a torto per la sua corruzione. Pur restando Clerici, questi raffinati mascalzoni cominciano a cantare in versi: l’Amore per le Donne (Venere), l’Ebbrezza del Vino (Bacco), e il Gioco dei Dadi (Decius, Dio dei Dadi), poi scomparso perché considerato gioco d’azzardo e sostituito con il Tabacci Tabacco, che prima non esisteva, una sorta di divinità rovesciata tanto più dissacratoria in una società in cui la visione religiosa del mondo, il potere religioso insomma dettava ancora legge. L’oltraggio era intollerabile e la Chiesa reagi possediamo i passi dei due concili, quello di Treviri (1227) e quello di Ruen (1231), intesi fra l’altro a limitare l’attività degli studenti ribelli, in cui per la prima volta compaiono i termini studenti vaganti o goliardi o famiglia di Golia. Dopo il terzo ammonimento si sarebbero tolti a loro i privilegi del chiericato, tra i quali, l’esenzione del servizio militare, dai tribunali comuni e dalle tasse. Ma i goliardi continuarono ad esistere, lasciando nella loro poesia interessanti quadri della loro vita da bohèmienne ante litteram,(vita teatrale e giocosa nel vero senso della lettera/ zingaro prima di letterato, colto) colti e irriverenti, interessanti ancor di più per il loro anonimato.
Col tempo però, nei secoli XIV e XV, l’amore per la scienza e la dedizione allo studio si tramutarono in amore per il denaro e i Clerici Vagantes, pur continuando a viaggiare tra città e città, passavano da una coorte all’ altra solo per allietare i vari signori nel ruolo di giocolieri e menestrelli. Un po’ alla volta la goliardia perse d’importanza e dal XV secolo il suo nome non viene più menzionato per ricomparire infine con un nuovo significato nel secolo XIX ed arrivare quindi fino ad i giorni nostri. Non dobbiamo comunque dimenticare nell’ esaminare la goliardia moderna che i nostri goliardi sono i discendenti diretti di quelli del XII secolo, di cui riprendono concetti tematiche e tradizioni, a volte anche il linguaggio (massonico), con un continuo riferirsi al mondo medievale, pur nell’ evolversi determinato dal passare del tempo e dal mutare delle situazioni.
I Clerici Vagantes, suoi seguaci, (oggi c’è un Ordine Nazionale dei Clerici Vagantes) divennero i Goliardi ( a quei tempi la Goliardia era fatta solo di maschi quindi era maschilista). Esiste una canzone “Clerici Vagantes”
Qui riporto le Date delle Università più Antiche. Da sottolineare come la data, nei casi più antichi, non corrisponda a una fondazione materiale ma al riconoscimento, da parte dell'autorità imperiale o pontificia, di uno studio esistente e attivo, anche da decenni
1088 Bologna,
XI sec. Salerno,1096 (1214) Oxford, Inghilterra (Regno Unito, città di Oxford),
1204 Vicenza,
1209 Cambridge, Inghilterra (Regno Unito, città di Cambridge, Anglia Orientale),
1215 (1180) Parigi Francia,
1215 Arezzo,1218 Salamanca Spagna,1222 Padova,1224 Napoli,1228 Vercelli,1242 Ferrara,1276 Perugia,XII sec. Modena,
XII sec. Reggio,
XIII sec. Lisbona Portogallo,
1303 Roma,
1307 Coimbra Portogallo,
1348 Praga Cecoslovacchia,
1350 Pisa,
1361 Pavia,
1364 Firenze,
1367 Pecs poi Pest Ungheria,
1388 Heidelberg Germania,
1405 Torino,
1425 Lovanio Belgio,
1551 Ciudad do Mexico la più antica in America,
1636 Harvard, la prima negli Stati Uniti (città di Cambridge, zona metropolitana della città di Boston, nel Massachusetts).
Quelle in corsivo ebbero vita breve, chiudendo dopo pochi anni o decenni. Quelle in neretto sono quelle d’importanza maggiore per la storia goliardica.
La Prima Università in senso cronologico (ma non abbiamo dati certi). fu, forse, antecedente anche alla fondazione di quella di Bologna, è quello che prende sviluppo nel sec. XI della famosa Scuola di Medicina di Salerno(ordine goliardico i Teschi e la Palma d’Oro in sonno) e che nel 1231 fu riordinata dall’ Imperatore Federico il Barbarossa (nonno di Federico II n. 1194 a Iesi e m. 1250 presso Foggia);. Quest’ultimo fece aprire l’Università anche a Napoli (Ordine Goliardico La Lupa in sonno) nel 1224. Mentre sappiamo che Bologna apri ufficialmente nel 1088. La data di quest'ultima, d'altra parte, è stata assunta convenzionalmente nel secolo scorso ad Opera di Federico il Barbarossa, nonno di Federico II, [n. 1021 ca. in Germania m. 1090 in Cilicia (Anatolia)].Bologna è famosa soprattutto per la Facoltà di Giurisprudenza (Ordine Goliardico Il Fittone S.V.Q.F.O.). Un'altra Università Importante è Padova Ordine Goliardico il Tribunato, Qualcuno fa risalire a Firenze (Sovrano Commendevolissimo Ordine Goliardico di San Salvi) come la patria della goliardia italiana.
Nel 600 furono istituite nella Città di Foggia le accademie letterarie fondati dal poeta G. B.Vitale.Nel 1733 l’Università dei Reggi Studi di Napoli è [l’ordine Goliardico di Napoli è la Lupa oggi in sonno] istituì delle Chattedre nella città di Foggia (Sede Distaccata) Avvocati e Regimentari di Foggia con il Protettore e mecenate il Cappellano Maggiore Monsignor Celestino Galiani Prefetto, paragonabile all’ odierno Rettore.Tali Chattedre resistettero fino al 1861 anno dell’Unità d’Italia; Infatti una riforma Universitaria soppresse le Chattedre meridionali.Negli anni 1918-19 e 1919-20 per iniziativa del Prof. Benedetto Biagi, nacque a Foggia l’Università Popolare; sostenuta da un Comitato di Professori e Regolare Consiglio di Amministrazione Finanziata da vari Enti Cittadini dal Ministero e Circoli Cittadini. Docenti provenienti da Università lontane svolsero lezioni di Giurisprudenza, Letteratura, Microbiologia, Igiene, Storia; Ma duro qualche anno.L’Università di Bari [ l’Ordine Goliardico di Bari è I figli della Lupa oggi in sonno (gemellata con la città di Napoli)] istituì una Sede Gemmata all'Università di Foggia, il 15-11-1990 ore 10:00 all’Ateneo Via IV novembre N° 1 e alla Facoltà di Agraria in Via Napoli, prima lezione della Sede Gemmata a Foggia dell’Università di Bari orgoglioso il Rettore Alto e i Presidi Girone, Spinelli, Belletti. Il 12-01-91 ci fu l’inaugurazione della Sede gemmata di Foggia dell’Università di Bari.Il 05-08-1999 ore15:25 fu firmato il decreto per l’Autonomia dell’Università di Foggia, il 18/08/99 fu pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Il 01-11- 99 iniziano finalmente le lezioni dell’Università degli Studi di Foggia.In Provincia di Foggia, nel 1969 nacque il Vecchio Ordine Sovrano della Papera D’Oro di San Severo (Fg) ci apparteneva anche Renzo Arbore già dei Lupi di Napoli, e tanti Ordini Vassalli sparsi nella Provincia: San Paolo, Torremaggiore, Sannicandro, Terra Nova, Lucera, Troia, Ascoli Satriano, Lesina, Cerignola. Nella città di Foggia c’era l’Ordine del Baule (oggi in sonno)ove tanti studenti di Foggia provenienti da studi Universitari di altre città di Italia festeggiavano la loro festa delle matricole a Foggia e scrivevano un giornale che si chiama “o manc e o mazz” che rappresenta il manico di un ombrello appeso alle natiche femminili. Un altro gruppo di goliardi indipendenti fondarono un vecchio giornale chiamato “Juvenilia” fondata da Maurizio Mazza nel 1944, quando riuscì ad editare un primo foglio che risultò essere libero della Capitanata la scelta, di “fare politica” porto il giornale ed il circolo a sgretolarsi nel ‘45-‘46. Nel ‘47 il giornale (oggi scomparso) aveva tutti i caratteri del foglio goliardico.Esso veniva editto a Foggia in occasione della Festa delle Matricole che si festeggiava a Foggia il 23 dicembre.Poi fu aperto un altro Ordine Goliardico a Foggia chiamato “Il Coito Centronis Ordo Invictus Tetragonus Omnibus” con il simbolo della rosa dei venti, oggi in sonno, essi scrivevano un giornalino chiamato il Mezzocorno. Oggi, nell’Anno 2005 si è aperto a Foggia un Nuovo Ordine Goliardico Sovrano chiamato S.D.I.F. ovvero “Sacro Dauno Impero Fovea”i suoi 7 Ordini vassalli sono:
Paese Ordine minore e carica capo-ordine
1. Ascoli Satriano Sacer Ordo Taccariellum - S.O.T. [2] Priore
2. Lesin Sacer Ordo Scorpionis - S.O.S. Principe
3 San Marco in Lamis Sacer Ordo Abatiae Sancti Marci - S.O.A.S.M. Abate
4. San Paolo di Civitate Sacro Impero Sampaolense - S.I.S. Catapano
5. San Severo Sacro Ordine Papera D'Oro - S.O.P.O. Sultano
6. Sannicandro Garganico Ordo Volantis Avis - O.V.A. Cunculus
7. Poggio Imperiale Sacro Ordo Taurus Fortis - S.O. F. T. Principe In sonno
lo SDIF fu ripreso dalla storia di Federico II il simbolo dell’aquila reale di Federico II si trova in via Arpi vicino al museo di fianco ai tre archi l’Ordine con a Capo la I Imperatrice Kinta al Sec. Vittoria Vittoriana Salice foggiana, ex studentessa e goliarda di Bologna Kinta Anaca Svenientis entrata nella Balla dell’Oca nel 08/ 09/1996 poi libera goliarda di Bologna approdata per un periodo alla Balla Di Montecristo e finita nella balla dei Frati Gaudenti del S.V.Q.F.O. Fittone di Bologna, poi Madonna Varٓuch di Pannonia dello G.N.O.C.S. Ordine Nobile Cavalleresco di Slavonia (Bologna) iscritta all’Alma Mater Studiorum Bonomia Docet (Felsinea) presso la Facoltà di Scienze della Formazione corso di Laurea in Scienze dell’Educazione (vecchio ordinamento(4 anni)indirizzo II Educatore Professionale nel 1996, nel 2002 cambio con la classe L 18 con il nuovo ordinamento (3 anni) Laureata nel marzo 2003, poi tornata a Foggia decise di riaprire la Goliardia nel 2005 e si iscrisse nel 2006/07 alla Facoltà di Lettere e Filosofia, con 4 debiti di Laurea di Scienze della Formazione Continua indirizzo Operatore per lo Sviluppo e la Formazione delle Risorse Umane sempre classe L 18 e passaggio alla Laurea Specialistica in Programmazione e Gestione dei Servizi Educativi e Formativi – indirizzo Progettista e Dirigente dei Servizi Educativi e Formativi classe 56/S; l'anno successivo passò al corso di Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche e della progettazione educativa Classe LM 85 in Scienze Pedagogiche si è Laureata Magistrale in Scienze Pedagogiche classe LM 85 nel anno accademico 2011-'12 il 27 novembre 2012, oggi è Dottoressa Magistrale Pedagogista. L’Ordine Goliardico è stato ripreso con il permesso del nostro Magnus (il Rettore) Professor Antonio Muscio (Sede del Rettorato in via Gramsci 89/91 Foggia). Altri che anno dato il consenso sono il Sindaco di Foggia Orazio Ciliberti e il Presidente della provincia di Foggia Carmine Stallone tutti e tre goliardi dei Figli della Lupa di Bari. La sede delle riunioni goliardiche dello S.D.I.F. di Foggia è il Pub Pozzo sala giù ogni martedì dalle 21:30 in poi.
II Nome di Goliardia fu reintrodotto a Bologna in occasione della Secularia Octava (festeggiamenti per l’anniversario(800 centesimo anno) della Fondazione dell’Università di Bologna), nel 1888 (XIX Diciannovesimo secolo) ad Opera di G. Carducci [n. 1835- Valdicastello fraz. Pietrasanta (Versilia) m.1907 a Bologna (dove è sepolto)] che li insegnò dal 1860 al 1904.
Cosi nacque la Goliardia in senso moderno, ossia quella baldoria tipicamente studentesca e universitaria, nutrita di scherzi, provocazioni, bevute, mangiate e doppi sensi. Bacci, Tabacci et Venerisque, praticamente Bacco Tabacco e Venere, per intenderci, esaltazione di vizi sublimi, celebrazione di vita, giovinezza e libertà.
I Goliardi decisero di darsi un Inno e scelsero il Gaudeamus Igitur(utilizzato dagli Studenti Italiani dal 1888) esso è oggi considerato (l'Inno Universitario Internazionale Studentesco Goliardico), già utilizzato precedentemente dalle Università Tedesche dal XIII sec., studenti tedeschi nell’ atto di giurare sugli Statuta della nazione germanica di Bologna, a torto inserito da molti inserito nel Canzoniere dei Carmina Burana (XII sec.) Musicata da Johannes Brahms essa e di 7 strofe ma c’è un 8 strofa apocrifa in latino con traduzione italiana. Ma si penso di istituire nel 1891 un Inno della Gioventù Italiana istituendo un concorso tra gli studenti e vinsero i Studenti Romani di Legge. G. Gizzi, D. Medicina, e G. Melilli, con il Di Canti Di Gioia Di Canti D’Amore (Inno Nazionale della Gioventù Italiana), Secondo un antica leggenda essa fu composta da ignoti studenti toscani nel 1848 e addirittura intonato durante l’eroica battaglia di Curtanona e Montanara). Difatti a questa guerra parteciparono molti studenti pisani e uno di questi portando la feluca gli trapasso una pallottola che taglio la punta della feluca, in ricordo di ciò i goliardi di Pisa usano tagliare la punta della feluca. Un'altra canzone molto importante che fa da Prologo al Gaudeamus Igitur ma intonata diversamente è Ballata di Poche Pretese (chiamata anche Prologo). Un'altra molto importante è il Testamento del Goliarda dove si esaltano i colori delle Feluche o Goliardo simbolo di appartenenza alla Goliardia Italiana, e Universalità (o Università degli Studi) parla dell' amore e degli studi.
I Carmina Burana, Carl Orff (è una raccolta di carmi canzoni) Famoso codice del XIII sec. Con una raccolta di canti medioevali goliardici, fu cosi battezzato da J.A. Shmiller che lo pubblicò nel 1847, dal nome latino dell’abbazia alto bavarese di Benediktbeuren (Bura Sancti Benedikti) significa esattamente "Canti di Benedictbeuern". Durante la secolarizzazione nel 1803 un Sammarinese (oggi la raccolta si trova a San Marino) trovo un rotolo di pergamena, contenente circa due- trecento poesie e canzoni medievali, esso fu ritrovato nella biblioteca dell'antica Abbazia di Benedictbeuern nell'Alta Baviera. Si trattava di poesie in latino medievale, versi in vernacolo medio-alto-tedesco con qualche infarinatura di dialetto francone di argomento vario la natura l’amore, la religione, di monaci e chierici vaganti. Alcune delle quali pervenute fino a noi scritte sul Canzoniere. Caratteristica precipua di parte dei Carmina Burana è quella di satireggiare e condannare la corruzione della gerarchia ecclesiale, e in particolare della curia romana, e la decadenza degli studi. Questo gruppo di canti il più numeroso è denominato Kontrafakturen, perché sullo schema ritmico di versetti e litanie religiose, innesta i suoi contenuti satirici e licenziosi. Queste composizioni, cui si affiancano altre di celebrazione della donna del bere del gioco. Motivi tipici della cultura goliardica dei clerici vaganti sono in parte anonimi e in parte riconducibili a poeti e rimatori come Ugo D’Orleans, Serlone di Wilton, Pietro di Dublois, Gualtiero di Chatillon. Tra i più famosi In Taverna Quando Sumus, la Confesio Goliae attribuita all’Archipoeta, Clerici Vagantes, Pater Noster Qui Es In Shipis, Confiteor Reo Bacco Onnipotenti, Missa De Potatoribus e via dicendo. Dei Carmina Burana esistono alcune edizioni parziali in commercio facilmente reperibili anche in c.d. tra cui ottimi quelli di Deutsche Grammophon.
L'Università di Bologna nel 1888, in occasione del VIII centenario dell' Ateneo, aveva adottato un berretto a "zuccotto" per i propri studenti. Tale berretto, chiamato "Orsina", era un berretto di lana con i colori delle facoltà (quelli grosso modo rispettate tutt’ oggi) fu tratto da una miniatura del XV secolo che rappresenta studenti tedeschi nell'atto di giurare sugli Statuti della Nazione Germanica di Bologna. La Feluca fa la sua comparsa a Padova [Ordine goliardico il Tribunato] nel 1892 in occasione delle Celebrazioni Galileiane.La Feluca è un cappello di foggia trecentesca, a punta, e da allora venne soppiantata definitivamente l’Orsina. Solo nel periodo fascista venne usata la paglietta.
La prima Festa delle Matricole risale al XIIº secolo, in occasione del rientro in Bologna del Rettore dell'Università (che in quei tempi, era eletto tra gli studenti essendo lui stesso uno studente anziano provetto). Si narra che "era stato precedentemente espulso dalla città per aver reiteratamente posseduto le mogli di alcuni notabili, strumentalizzandole come fonte di informazioni per poi smascherare e divulgare i maneggi più o meno legali dei consorti". Insieme a lui fuoriuscirono, però, gli studenti in gran numero, mettendo così in crisi l'economia e la reputazione stessa della città. A questo punto le Autorità (il Prefetto) furono costrette a scegliere il minore dei mali e a richiamare in Bologna il Rettore e i suoi goliardi, i quali, come contropartita per il perdono chiesero, ed ottennero, l'extraterritorialità degli Istituti Universitari e degli altri luoghi da loro solitamente frequentati. Chiesero, inoltre, che per alcuni giorni all'anno gli studenti potessero liberamente satireggiare e beffeggiare autorità e istituzioni di fronte a tutta la cittadinanza (spiegato il perché il giorno d’inizio della Festa delle Matricole il Sindaco della Città dà simbolicamente la Chiave della Città al Capo Città Goliardico,perché in quei giorni i Goliardi possono fare ciò che vogliono (scherzi, giochi, stendardi e divertirsi come gli pare). Versione più leggendaria che storica questa, resta il fatto che le feste delle Matricole organizzate nel Medioevo e nei secoli successivi dagli studenti universitari erano in realtà molto numerose e venivano allestite non appena se ne presentasse l'occasione. Poteva consistere nell'elezione del nuovo Rettore, nella caduta della prima neve, nell'inizio dell'anno accademico o, ancora, nell'arrivo delle matricole delle altre città. La festa della matricola, nasce in questo stesso contesto, inizialmente come una vera e propria caccia alla matricola per le vie cittadine, finalizzata alla celebrazione del battesimo ed imberrettamento dei giovani studenti ( infatti, durante la festa delle Matricole, si usa che il Rettore dell’Università Pone la Feluca simbolicamente sulla testa di una Matricola), ( IL Rettore che allora era uno studente era il primo goliarda dell’Università) veri e propri iniziati alla comunità goliardica. Una delle più caratteristiche espressione della Goliardia della Festa delle Matricole è la “liberazio scholarum” difatti gli studenti universitari alla festa delle matricole non facevano entrare nelle scuole gli studenti delle scuole superiori e anche che, per alcuni giorni, le piazze cittadine si riempiono di una folla di giovani universitari in vena di burle e scherzi.Nel Medioevo Essere Matricolasignificava realmente immatricolarsi, ovverosia iscriversi ad un registro per ottenere un attestato del proprio status di studente universitario, attestato che garantiva esenzioni fiscali e la possibilità di evitare alcune prestazioni di carattere personale (tra le quali, ad esempio, l'arruolamento forzato), che colpivano invece i comuni cittadini. Le matricole si chiamavano pupilli e gli anziani provetti. Il Rettore, allora, eletto tra/dagli studenti,doveva dare un documento di spupillazione (immatricolazione che riportava segni di pagamenti in Bacco o in Natura a seconda di ciò che il pupillo si poteva permettere, tale documento veniva dato ai Goliardi (studenti provetti) per evitare guai al Rettore con la giustizia, tale documento attestava che il pupillo era entrato a far parte della famiglia goliardica, questa forse è la storia del Papiro).Prima l’Università era perlopiù frequentata da uomini e comunque, non avendo le studentesse che una minima libertà di movimento, poste com'erano sotto la assidua tutela dei genitori. Il termine matricola, entrato da tempo nell'uso comune, contraddistingue gli studenti del primo anno.Nel‘900 fino agli anni 60 per gli studenti, era impossibile esentarsi dal pagamento del Papiro Matricolarequindi gli studenti erano tutti goliardi, che fungeva, comunque, da lasciapassare all'interno delle mura dell'Università e non solo, costituendo una sorta di difesa dagli assalti di altri goliardi più anziani, pronti a trovarecavilli di ogni tipo per poter correggere il papiro stesso con codicilli, onde estorcere sempre nuove offerte alla malcapitata matricola, e dal subire un processo da parte degli studenti più anziani, appostati tra le mura dell'Ateneo, entrando così, quasi automaticamente, a far parte della goliardia. Resta il fatto che, da quel momento, il matricolino veniva accolto nel novero degli studenti universitari ed iniziava ad accompagnarsi ad essi negli svaghi e nello studio, ricevendo, pur da una posizione subalterna, consigli ed aiuti per la sua nuova vita.Oggi, non tutti gli studenti diventano Goliardi/e e, solo dopo aver fatto il Processo (sondato le capacità goliardiche) e aver Battezzato la Feluca (simbolo goliardico) (durante il battessimo si scalpa la feluca) la matricola ha il Papiro Matricolare (talvolta veniva usata la scrittura gotica). Essere una matricola fetente costituiva, e costituisce a tutt'oggi, il punto di partenza del Cursus Honorum di ogni Goliarda. Oggi Essere Goliarda non rappresenta più una prerogativa solo maschile ma anche femminile.
La Goliardia ebbe grande splendore nei primi anni del Novecento,coinvolgendo tutte le città popolate da nutrite comunità studentesche e interessando persino la stampa dell’epoca per la grandiosità e il fasto delle celebrazioni.
Il periodo fascista 1924-43 fu un periodo nero per la goliardia difatti i gruppi universitari fascisti si sostituirono ai goliardi. Infatti il generale Starace affermò che le donne sono come gli uomini e i goliardi di Padova gli punzecchiarono le natiche ripetutamente, i Bolognesi risposero: con la scusa di portarlo in trionfo gli schiacciarono i testicoli. Cosi ci vietarono di fare la festa delle matricole e ci impedirono di portare la feluca facendocela sostituire con la paglietta.
Un po’ di vocaboli goliardici: Si cominciò a sentire il bisogno di creare gerarchie (dalle corps corporazioni tedesche), di avere delle regole: su Feluca, Battesimi, Processi, Papiri, Gerarchie, Questue, ecc.i Codici a livello Nazionale Codex Iuris italiche Goliardici sono: il Codice Morandini Padovano (a cura di Marcello Zancan esperto di Storia del diritto Goliardico dell’Università di Padova quello (che usiamo anche noi ) editto a cura di La Rorida Begonia del 1946), e il Codex Iuris Goliardici Romano ( I° edizione a cura di Francicus I R.P.M. Franco Maria Quadro Roma 1945; II edizione a cura di Amadeus I R.P.M. Roma 1963 editore Mario Bulzoni Integrata da Picchio); Altri importanti sono li Statuta Civilia Et Criminalia Del Tribunale Della Ciambella del Fittone di Bologna S.V.Q.F.O. scritto da Guillelmi Bersani 1947; e il Codice del Corno di Torino scritto nel 1946 da Luciano Pirinoli; senz'altro tra i più conosciuti e rispettati. Ma solo i primi due si possono usare a livello nazionale anche se quello Romano oramai è caduto in disuso. Da questi modelli ogni Ordine, Città, Balla (Bo), Vola (To), Accademia (Pd) si fece un proprio Statuto. Si riprese a viaggiare, come accadeva nel medioevo di città in città per uno scambio di informazioni tra fratelli di diverse città per le feste delle matricole, cene feste, balli, ecc, portandosi uno sacco a pelo e zaino in spalla. Usanza alla propria festa e di esibire il proprio stendardo con il proprio simbolo di appartenenza. Di qui l’uso di portare il Simbolo del proprio Ordine (Placca o Patacca o Medaglione), la gerarchia aumento non essendo più solo provetti anziani e pupilli matricole, si senti l’esigenza di portare il Collare di diverso colore e magari con il Bordino per distinguersi, stessa cosa per i Mantelli dei Nobili oltre che un richiamo medievale (Tradizione) anche di portare i colori della propria città e ordini stessa cosa per i Popolani Saiati Tunichini, difatti essi portano i tunichini dei colori della propria città e/o proprio ordine, è la distinzione dei gradi più alti e più bassi. Sulla Feluca simbolo goliardico per eccellenza si vedono poi tanti fregi o Ammennicoli (oggetti) essi rappresentano gli anni universitari e/o goliardici (imprese, amori e amicizie lontane, regali, ecc.) ad esempio laMatricola I anno non porta nulla se non il cordone per evitare uccellagioni e il giglio decorazione a tre lobi legato alla punta e sciolto al terzo anno e il simbolo dell’università o ordine di appartenenza; da Fagiolo II anno il gallone dorato è un passaggio a non essere più matricola e le striscette dorate oblique sulla feluca e sette ammennicoli non pendenti cioè che non devono assolutamente trasbordare dal bordo della feluca , la Colonna cioè III anno porta la Sapienza alla punta della feluca, che rappresenta il peso del sapere, scioglie il giglio e può portare sette ammennicoli pendenti; poi per gli Anziani cioè IV e V anno ci sono penne, piume, e code di pelliccia e la frangia (solo a destra per i laureandi e completa per i Fuoricorso) che rappresentano l’anzianità studentesca e o goliardica (l’importanza cambia di città in città).Figura oggi scomparsa è il Divinissimo Laureandissimo cioè studente in tesi di Laurea. Alcuni Nobili o Mantellati si contraddistinguono anche perchè sulle feluche si vede una piuma e si contraddistinguono per il colore di tale piuma (i piumati) .Altra usanza è di fare Questua (raccogliere i soldi per fare o andare alla festa delle matricole propria e all’estero cioè da altre parti d’Italia) oltre che coinvolgere la città alla propria festa ( negli studi di avvocati medici notai e negozi usanza è lasciare una bolla goliardica dell’anno corrente che raffiguri il mondo goliardico bacco tabacco e venere anche per avere uno scambio di informazioni con le altre città (Cultura) in alcuni casi anche per strada e sui treni divertendosi. Un'altra usanza e l’Albo d’Oro esso contiene tutti i Nomi dei Goliardi in ordine cronologico perché rimangano per sempre nella storia. Dal 2° anno goliardico il goliarda comincia ad acquisire altri nomi goliardici a seconda del tipo di vita goliardico che conduce. Un'altra usanza è l’Uccellaggioneovvero prendere effetti goliardici e/o i goliardi stessi da parte di altri goliardi o personaggi importanti con arguzia astuzia furbizia e destrezza chiamando lo scazzo discusso al bar o scrivendo un papiro con suoi codicilli e richiedendo il riscatto in Bacco tabacco e venere. Il contrario è la Pax goliardica ossia da questo momento niente uccellagioni di solito si usa anche in casa dei goliardi. Inoltre in ogni città alla festa delle matricole è di uso rilasciare le spillette e il giornaletto dell’anno corrente per rimanere nella storia In ogni città si usa scrivere un proprio inno (inno dell’ordine…) esso viene intonato e cantato dal capo città e /o Ordine del proprio ordine e dai goliardi appartenenti a tale Ordine. La lingua tipica dei goliardi è il latino maccheronico o goliardico il tipo di linguaggio è massonico , la scrittura è gotica. Altra usanza è di insignire con un H.C. ovvero Honoris Causa alcuni goliardi di altre città e/o ordini che sono simpatizzanti o che abbiano compiuto qualche impresa per tal ordine quindi si da la patacca o insegna a tale goliarda, sono i famosi pataccari. Ancora un'altra usanza è di dare la Carica Onorifica , questa si da di solito ai capi città o a goliardi di fama o a Capi Città e/o Ordine di Provincia o a Vecchi Goliardi di Cariche Nobiliari Importanti all’interno del proprio Ordine o Città. La Nomina di un nuovo capo ordine e la conseguente Abdicazione del vecchio capo ordine che lascia il posto al nuovo capo ordine è un momento solenne, cioè avviene davanti a tutte le città e al proprio ordine, in realtà la vera nomina avviene prima in separata sede per evitare che qualcuno possa impedire tale carica. Se capita di portare l’insegna ad es. il mantello di un altro ordine o del proprio ma con una carica più alta della propria bisogna portare tale insegna al contrario cioè all’albo. Tradizionalmente dopo aver battezzato la feluca si dice che non si lava in realtà si lava. L’ultimo schiaffo da non goliarda o accademico indica che il goliarda non deve più subire ma far subire. Di solito quando chiude momentaneamente un Ordine o Città si dice che è stata messa in sonno. Quando si tiene una riunione può capitare di chiamare un extra omnes ovvero l’Ordine o Città devono prendere decisioni importanti quindi si fanno uscire i popolani saiati e i Nobili, lasciando solo Capi Città e/o Capi Ordine e loro Vicari per le varie cene questi ultimi vengono accreditati.
Decalogum: decalogo per i papiri (deve andare per intero)
A) la presenza del decalogo di “memento matriculam esse usque ad Pasquam secundam”il passaggio a non essere più matricola avviene dopo la fine della pasqua cioè dopo la festa delle matricole.
1. Coito ergo sum (coito dunque sono)
2. Matricola minus quam merdam est (la matricola è meno della merda)
3. sempre anziani rispettare (sempre anziani rispettare)
4. Bidellorum rotolas ungere (al bidello il rotolo ungere)
5. Frangi culumad puellas virginia (?) (metterlo nel culo alle ragazze vergini)
6. Magister spernacchiare (spernacchiare il rettore)
7. Cave scolam scolunque(sborrare in ogni buco)
8. Prima sborrazzio fitin ore (prima sborra alla fine delle ore)
9. Dicioptus capere (diciotto incaprettate)
10. Se vis pacem para culam (se vieni in pace in culo lo avrai)
Dei e Dee greci/che e romani/e
Afrodite Venere Dea della bellezza del desiderio e dell’amore. Nella mitologia romana: dea dei giardini e dei campi
Atena, Pallade Minerva: Dea delle arti dei mestieri e della guerra soccorritrice degli eroi e della saggezza.
Eros Cupido: Dio dell’amore
Adone: Dio amato da Venere
Dionisio Bacco: Dio del vino della vegetazione e dell’ebbrezza estatica
Decius Dio dei dadi: gioco dei (dez, dado) oggi Tabacci :Dio del Tabacco
Uccellagioni celebri: Il Fittone da parte dei Padovani , la secchia di Modena, il Palio di Siena e la Repubblica di San Marino e Renzo Arbore da parte dei Bolognesi e le mutande della badessa nel convento di Perugia da parte dei Perugini.
Dopo la parentesi post-bellica la goliardia non è morta ma risorge e nel ’46 a Venezia al cafè Florian si tiene “il primo Convegno dei Principi di Goliardia”Al quale parteciparono molti capi città Principi di goliardia ( non tutti i capi città sono principi di goliardia te ne accorgi dalla spilletta a forma di corona che hanno sul collare appena sopra la patacca o medaglione).
“Goliardia è cultura è intelligenza. È amore per la libertà e coscienza delle proprie responsabilità sociali di fronte alla scuola di oggi e alla professione di domani; è culto dello spirito, che genera un particolare modo di intendere la vita alla luce di un’assoluta libertà di critica, senza pregiudizio alcuno, di fronte ad Uomini ed Istituti; è infine culto delle antichissime tradizioni che portano nel mondo il nome delle nostre libere Università di Scolari”.
Il periodo d’oro della goliardia italiana, restano senza dubbio gli anni Cinquanta, sull’onda dell’entusiasmo post-bellico e di una nuova mentalità giovanile ancor più votata alla spensieratezza, che coinvolse gruppi via- via sempre più numerosi.
A Genova nel 61 viene fondato il C.S.G.I. Consiglio Superiore della Goliardia Italiana, decaduto poi, nel ’70.
A Padova 5 goliardi ai quali si aggiunse anche una matricola, l’8 febbraio del ‘59 vestiti di Tight e bombetta, con l’ausilio di vecchi strumenti tra i quali un clacson originale degli anni 20, tengono il loro primo estemporaneo concerto della Polifonica Vitaliano Lenguazza essi ebbero un gran successo soprattutto al nord Italia chiuse nel ’69 e riapri nell’80.
Poi un lento declino (fine anni ’60 e gli anni ’70), ma la vera crisi a metà degli anni 70 chiusero vari orini tra cui il Fittone ( che poi riapri); un declino motivato dal sorgere di nuovi interessi nei giovani, nuove forme di svago e libertà che gli studenti trovano già in età liceale, cosicché il solenne ingresso nell’Università ha finito per perdere il significato originario di confine tra dipendenza familiare e indipendenza, come avveniva un tempo.
Negli anni ’90 a Bologna un altro gruppo di bolognesi cominciò a cantare canzoni goliardiche il gruppo si chiama “Jem Boy” portate da un vecchio goliarda Karaoke della balla del Nettuno di Bologna
Nel 1998 si tiene a Bologna la riunione dei Principi di Goliardia (Capo Città) riconosciuti Giovedì 12 ottobre del 2000 nelle sale del Palazzo Poggi in via Zamboni a Bologna, Il Magnifico Rettore Fabio Roversi Monaco ha inaugurato ufficialmente il Museo degli studenti e della Goliardia alla presenza di numerosi goliardi provenienti da mezz’Italia il padrino dell’evento è stato Renzo Arbore lui stesso gran goliarda dei Lupi di Napoli e della Papera d’Oro di San Severo, nel 2004 è stato inaugurato all’ Aula Magna Santa Lucia di Bologna il Museo dei Cappelli Universitari e/o Goliardici sempre con Renzo Arbore.
Dalla metà degli anni ‘80 ad oggi (2005) la Goliardia diventa più d’elitè,ossia, solo pochi eletti entrano a far parte di questa grande Associazione, dopo aver constatato le qualità della persona che entra a farne parte. Oggi la goliardia ha anche dei siti internet ad es. un sito vecchio che parla della storia della goliardia è www.supereva.it/guide/storiadell’universitàedellagoliardia. Ancora prima esisteva il sito www.goliardia.org sostituito da www.goliardia.it creata da Palladius vecchio goliarda bolognese della balla di Montecristo di Bologna all’interno ci sono nell’agenda: indirizzi e-mail Messenger e skipe, di tutti i goliardi d’Italia alcune canzoni goliardiche si trovano su e-mule, mentre i testi su lo zibaldone di Abelardo o il canzoniere di Lefty o su www.goliardia.it.
Date e Datazioni
Mi è sembrato giusto riassumere in uno specchietto i vari sistemi di datazione in uso nelle città e negli ordini goliardici. I goliardi, con limpido esempio di campanilismo, hanno scelto di differenziarsi, ignorando la nascita di Cristo ma ponendo l'accento su altri più importanti eventi. Alcuni hanno scelto la data di fondazione dell'Ateneo, specie quando essa era riconosciuta e ufficiale, altri hanno scelto episodi significativi. Da sottolineare come i goliardi di Bologna abbiano ignorato una data di nascita illustre, come quella di essere studenti della più antica università occidentale, e abbiano scelto il momento "traumatico" dello spostamento del Fittone. La giustificazione può essere, forse, che da un lato la data "ufficiale" dello Studio bolognese venne decisa a tavolino, in assenza di riferimenti storici, per permettere al Carducci di festeggiare i grandiosi Saecularia Octava, e non era quindi particolarmente sentita, dall'altro la mitizzazione di un'onesto paracarro, che in tanti anni si era meritato l'affetto e il rispetto degli studenti! Attenzione che le cose sono un pochino complicate dal fatto che talvolta viene datato l'Anno Accademico e non quello solare! A Padova, per esempio, si vorrebbe che la data cambiasse non il 1 gennaio ma l'8 febbraio, anniversario della sollevazione del 1848 e data odierna della nomina del Tribuno, così come una volta ci si riferiva all'Anno Accademico e il cambio di data avveniva ai primi di novembre, con l'elezione del Tribuno a bòtte..
^ è il 2001? Cosa accade con il nuovo millennio? Attenzione , dotte disquisizioni hanno stabilito che NON è il 1969+32 ma il 2069 -68!!!.
^^A voler essere pignoli la data è inesatta, poiché l’anno calcolato dai musulmani è più corto di una decina di giorni (corrispondendo al vecchio calendario giuliano). Il
2000, quindi, corrisponderebbe in realtà al 1420/21. Per semplicità il calcolo viene
fatto, però, per semplice sottrazione.
S.D.I.F. Foggia 1969+36=2005 2069-64=2005.
Il 2000 è
DATA, DOVE, PERCHÉ
778 a B.c.
Padova e Veneto
a Bove condito (1222) dalla fondazione del Bo'
697 a.S.U.C.
Roma
ab Studio Urbis condito (1303) dalla fondazione dell'Ateneo dell'Urbe
152 p.p.C.Mq.
Pisa
post pugnam Curtatonem Montanaramque (1848) dalla battaglia di Curtatone e Montanara
88 p.t.F. a F.t.
Bologna
post traslationem Fictonis / a Fictone traslato (1912) dallo spostamento del Fittone
42 a l.M. p.M.l.
varie città e ordini
a lege Merlini / post Merlini lege (1958) dalla legge Merlin (chiusura dei casini)
42 p.C.c.
varie città e ordini
post Casini clausi (1958) dalla chiusura del Casino
69+31
varie città e ordini Foggia
per l'allettante riferimento al 69
n?n?
vari ordini
datano dalla loro fondazione con varie formule
1378^^
Kaliffato Al-Baroh e alcuni Sultanati
datazione musulmana (622, dall'Egira, la fuga di Maometto dalla Mecca a Medina)
Goliardia
Catena Telefonica dell’Ordine Sacro Dauno Impero Fovea S.D.I.F. del 06-06-2006
N° Cognome Nome/i al sec. Nome goliardico Carica N° tel….Facoltà (colore) città
1. Salice Vittoria/na Kinta I^Imperatrice 3479865861 Scienze dell’educazione( Bianco) Bologna.
Corte
2.
Elenco degli Atenei Italiani e degli Ordini Maggiori e Sovrani
(o potenzialmente tali, in caso di loro riapertura)
Nome dell’Ateneo e Ordine Goliardico Sovrano:
1
ANCONA
S.O.C.A.
(in sonno)
2
BARI
I FIGLI DELLA LUPA (in sonno)
3
BENEVENTO - Sannio
4
BERGAMO
Clarus Vis Berganorum (Cavalieri Templari)
(è aperto ?????)
5
BOLOGNA
Sacer VenerabilsQue Fictonis Ordo
6
BRESCIA
7
CAGLIARI
8
CAMERINO
Granducato di Camerino
(ex Granducato Di Varano)
9
CAMPOBASSO - Molise
10
CASSINO
11
CATANIA
Sovrano Ordine Catanese del LIOTRO
12
CATANZARO - Magna Grecia
13
CHIETI
Sovranus VenerabilisQue Ducatus Aprutinus
(in sonno)
14
COSENZA - Calabria
16
FERRARA
Ducatus Estensis
17
FIRENZE
Sovrano Commendevolissimo Ordine Goliardico di San Salvi
18
FOGGIA
Centronis Ordo Invictus Tetragonus Omnibus (COITO) (in sonno)
Ora “Sacro Dauno Impero Fovea S.D.I.F.”
19
GENOVA
Dogatum Genuense S.O.G.L.
20
L’AQUILA
21
LECCE
Sacer Ordo Borbonicum
( è aperto ???????)
22
MACERATA
Maximus Pontificatus Maceratensis
(in sonno)
23
MESSINA
Sacer Ordo Zammarae Senatus
(in sonno)
24
MILANO
c’era il Supremus Ordo Goliardicus Tyrannidis Gentium Mediolanensium, che comprendeva Spadone, Monatti, Ducato e Mercurio, Ordini che oggi si considerano tutti Sovrani…… Fuori Milano la cosa però non è mai stata accettata, anche perché vi sono altre città che sono sedi di più Università, ma ovviamente esprimono un unico Ordine Sovrano.
25
MODENA – REGGIO EMILIA
Ducatus Mutinensis Ordo Sovranus
26
NAPOLI
Sovrana Corte Lupes
(in sonno)
27
PADOVA
Tribunato degli Studenti
28
PALERMO
Supremo Ordine Goliardico dello Speron di Ferro
29
PARMA
Ducato di Parma, Reggio, Guastalla, Lunigiana e Terre Limitrofe
30
PAVIA
Sacrum Regnum Longobardorum
(è aperto?????)
31
PERUGIA
Griphonatus Goliardiae Perusinae
32
PISA
Sovranus Ac Venerabils Ordo Torrionis
33
POTENZA - Basilicata
34
REGGIO CALABRIA
IMPERO CALABRO di Giovanni delle Bande Nere
(in sonno)
35
ROMA
Pontificatus Romanus Archigymnasii
36
SALERNO
c’erano il Sultanatus Salernitanus della Sacra Palma e il Principatum Salernitanum Teschii, oggi in sonno
37
SASSARI
Sovranus Ordo Gaudentis Favae
38
SIENA
Gran Balia della Goliardia Senese
39
TERAMO
Ci sono stati il MALATINATO , lo SGODEM e il il Gigionis Ordo, oggi in sonno.
40
TORINO
Supremus Ordo Taurini Cornus atquePedemontanus
41
TRENTO
42
TRIESTE
Goliardicus Ordo Solis Orientis
43
UDINE
Ducatus Forojuliensis
(è aperto ?????)
44
URBINO
Maximus Ordo Torricinorum
(in sonno)
45
VARESE - Insubria
Supremus ac Sovranus Ordo Baretii(è aperto ???????)
46
VENEZIA Cà Foscari
S.O.G. Dogadum Cafoscarinum dei Principi di Cà Foscari
(in sonno)
47
VITERBO - Tuscia
48
VERONA
[C’è il S.O.G. dei Cavalieri Ghibellini che aspira…….]
Ordini Sovrani a Statuto speciale:
49
-------
Sovrano Ordine Goliardico Clerici Vagantes
50
-------
Kaliffato di Al Baròh
51
-------
Sacra Goliae Conphraternita
Il Nome Goliardia compare nel XII e scompare dai documenti nel XV secolo (Epoca Alto-Medievale). Il Primo Goliarda nella Storia è stato il Clerico Pietro Abelardo nato a Pallet, Nantes, nel lontano 1079 e morto nel 1142 a 63 anni in un convento della Francia a Chàlon-sur- Saòne, la sua tomba è famosa e si trova a Parigi dove è sepolto insieme ad Eloisa sua compagna. Figura storica di filosofo e teologo medioevale, Pietro Abelardo venne assurto a simbolo e progenitore del Clerico Vagante medioevale, sia per un suo prestigio di verseggiatore, che lo vide autore di poemetti amorosi oltre a opere di filosofia, che per la fama di fine dicitore, e non per nulla fu maestro di logica alla famosa scuola di Parigi, ma divenne soprattutto noto e proverbiale per la sua tormentata esistenza. Mangiatore e bevitore ( e da questa caratteristica, comune a tutti gli studenti, secondo errate dizioni deriverebbe il nome di Golia [dal latino gula, gola golosità]). Egli, Insegnante di filosofia teologia e logica all’ Università di Parigi, ormai quarantenne, anno (1119), si invaghì di una sua bella e giovane allieva, Eloisa, che sposò segretamente dopo averne avuto un figlio. La storia tragica narra che il canonico Fulbert, zio della ragazza, all'oscuro delle nozze e furioso per lo sfregio, lo fece evirare. I due amanti si ritirarono allora in convento, mantenendo un fitto carteggio epistolare che, con l'autobiografia "Historia calamitarum mearum"ovvero “storia disgraziata meritata”, che concorse a fornire materiale a numerose ballate e chansons dei menestrelli medioevali, esiste una canzone “Abelardo (la tentazione)”. Simbolo del Clerico Vagante medievale, Abelardo univa quindi alla "curiositas" intellettuale, la passione per la vita mondana, attirando su di sé l'ira degli ecclesiastici più tradizionalisti. Le sue intemperanze furono bersaglio di lettere e prediche, tra le prime (165°) Papa Innocenzo II al sec. Gregorio Papareschi, Roma 1130-1143; tra le seconde, famose, quelle di quella di San Bernardo di Chiaravalle al sec. Agostino da Beta vescovo (ca. 1091-1153); in cui Abelardo veniva bollato come "Golia" ovvero "Satana". Egli fu condannato nei Concili di Soissons (1121) e Sens (1141). Abelardo fu invece felice di tale soprannome, di cui spesso nelle sue lettere si fregiava, poi ripreso anche da anonimi Clerici in opere come Apocalypsis Goliae, Golias in Roman Curiam, e la Confessio Goliae dell’Archipoeta. Si vuole pertanto che il nome di Goliarda derivi appunto dalla contrazione di Golia Abelardo, cui in vari luoghi e varie epoche gruppi di clerici e di studenti si rifacevano, anche se il semplice termine di “seguace di Golia” in francese medievale già suonava come goliard. Ancora oggi viene talvolta mantenuta nelle bolle e nei papiri degli studenti la formula di “Goliae Abelardi fratres” ovvero “fratelli di Golia Abelardo”, per indicare i fratelli in goliardia. Resta il fatto che ben presto il termine goliardia entrò nell’uso comune e nella lingua ufficiale della chiesa per indicare i Clerici Vagantes, insieme ad altri sinonimi tra i quali, molto amato dai clerici stessi, ci fu quello di “deciani” cioè da “secta decii” setta dei dadi dove il santo decius altro non era che il dado “dez”.
Noto verseggiatore e fine dicitore, a lui attribuiamo la nascita dei Clerici Vagantes: chi erano costoro? Bisogna ricordare innanzitutto che nel sistema culturale medievale, scholasticus (studente) è sinonimo di clericus (persona dotta). Il clericus per fornirsi di cultura universale ed enciclopedica ad esso richiesta, era tenuto a vagare tra i vari studi, dislocati in diverse città ognuno dei quali era specializzato in un distinto ramo del sapere. Nascevano cosi i Clerici Vagantes Studenti itineranti e non più monaci chiusi nel loro chiostro per tutto il ciclo degli studi [Studenti che si muovevano da uno Studium ad un Altro (Istituti Superiori, Università) per seguire le lezioni dei Professori] che nel XII secolo contribuiscono a promuovere una vera e propria rivoluzione letteraria e morale, portando l’amore del sapere fuori dall'angusto ambiente claustrale in concomitanza con la nascita delle prime Università. L’amore per gli studi è quindi indiscusso, ma accanto ad esso i clerici trovavano spazio per i loro sentimenti personali e per passioni del tutto mondane: amore per le donne ed ebrezza del vino, solenni mangiate e beffe irrisorie contro un autorità spesso inchiodata alle proprie consuetudini ormai invecchiate( nichel novi sub sole). Molto presto si nota una completa interscambiabilità tra i termini Clerici Vagantes e Goliardi. Il disprezzo della Chiesa per i goliardi non era del tutto ingiustificato, se consideriamo che oggetto dei ritmi e metri rigorosamente latini erano satire ardite contro frati abati vescovi e papi oppure accuse contro la Curia Romana, denunciata, e non sempre a torto per la sua corruzione. Pur restando Clerici, questi raffinati mascalzoni cominciano a cantare in versi: l’Amore per le Donne (Venere), l’Ebbrezza del Vino (Bacco), e il Gioco dei Dadi (Decius, Dio dei Dadi), poi scomparso perché considerato gioco d’azzardo e sostituito con il Tabacci Tabacco, che prima non esisteva, una sorta di divinità rovesciata tanto più dissacratoria in una società in cui la visione religiosa del mondo, il potere religioso insomma dettava ancora legge. L’oltraggio era intollerabile e la Chiesa reagi possediamo i passi dei due concili, quello di Treviri (1227) e quello di Ruen (1231), intesi fra l’altro a limitare l’attività degli studenti ribelli, in cui per la prima volta compaiono i termini studenti vaganti o goliardi o famiglia di Golia. Dopo il terzo ammonimento si sarebbero tolti a loro i privilegi del chiericato, tra i quali, l’esenzione del servizio militare, dai tribunali comuni e dalle tasse. Ma i goliardi continuarono ad esistere, lasciando nella loro poesia interessanti quadri della loro vita da bohèmienne ante litteram,(vita teatrale e giocosa nel vero senso della lettera/ zingaro prima di letterato, colto) colti e irriverenti, interessanti ancor di più per il loro anonimato.
Col tempo però, nei secoli XIV e XV, l’amore per la scienza e la dedizione allo studio si tramutarono in amore per il denaro e i Clerici Vagantes, pur continuando a viaggiare tra città e città, passavano da una coorte all’ altra solo per allietare i vari signori nel ruolo di giocolieri e menestrelli. Un po’ alla volta la goliardia perse d’importanza e dal XV secolo il suo nome non viene più menzionato per ricomparire infine con un nuovo significato nel secolo XIX ed arrivare quindi fino ad i giorni nostri. Non dobbiamo comunque dimenticare nell’ esaminare la goliardia moderna che i nostri goliardi sono i discendenti diretti di quelli del XII secolo, di cui riprendono concetti tematiche e tradizioni, a volte anche il linguaggio (massonico), con un continuo riferirsi al mondo medievale, pur nell’ evolversi determinato dal passare del tempo e dal mutare delle situazioni.
I Clerici Vagantes, suoi seguaci, (oggi c’è un Ordine Nazionale dei Clerici Vagantes) divennero i Goliardi ( a quei tempi la Goliardia era fatta solo di maschi quindi era maschilista). Esiste una canzone “Clerici Vagantes”
Qui riporto le Date delle Università più Antiche. Da sottolineare come la data, nei casi più antichi, non corrisponda a una fondazione materiale ma al riconoscimento, da parte dell'autorità imperiale o pontificia, di uno studio esistente e attivo, anche da decenni
1088 Bologna,
XI sec. Salerno,1096 (1214) Oxford, Inghilterra (Regno Unito, città di Oxford),
1204 Vicenza,
1209 Cambridge, Inghilterra (Regno Unito, città di Cambridge, Anglia Orientale),
1215 (1180) Parigi Francia,
1215 Arezzo,1218 Salamanca Spagna,1222 Padova,1224 Napoli,1228 Vercelli,1242 Ferrara,1276 Perugia,XII sec. Modena,
XII sec. Reggio,
XIII sec. Lisbona Portogallo,
1303 Roma,
1307 Coimbra Portogallo,
1348 Praga Cecoslovacchia,
1350 Pisa,
1361 Pavia,
1364 Firenze,
1367 Pecs poi Pest Ungheria,
1388 Heidelberg Germania,
1405 Torino,
1425 Lovanio Belgio,
1551 Ciudad do Mexico la più antica in America,
1636 Harvard, la prima negli Stati Uniti (città di Cambridge, zona metropolitana della città di Boston, nel Massachusetts).
Quelle in corsivo ebbero vita breve, chiudendo dopo pochi anni o decenni. Quelle in neretto sono quelle d’importanza maggiore per la storia goliardica.
La Prima Università in senso cronologico (ma non abbiamo dati certi). fu, forse, antecedente anche alla fondazione di quella di Bologna, è quello che prende sviluppo nel sec. XI della famosa Scuola di Medicina di Salerno(ordine goliardico i Teschi e la Palma d’Oro in sonno) e che nel 1231 fu riordinata dall’ Imperatore Federico il Barbarossa (nonno di Federico II n. 1194 a Iesi e m. 1250 presso Foggia);. Quest’ultimo fece aprire l’Università anche a Napoli (Ordine Goliardico La Lupa in sonno) nel 1224. Mentre sappiamo che Bologna apri ufficialmente nel 1088. La data di quest'ultima, d'altra parte, è stata assunta convenzionalmente nel secolo scorso ad Opera di Federico il Barbarossa, nonno di Federico II, [n. 1021 ca. in Germania m. 1090 in Cilicia (Anatolia)].Bologna è famosa soprattutto per la Facoltà di Giurisprudenza (Ordine Goliardico Il Fittone S.V.Q.F.O.). Un'altra Università Importante è Padova Ordine Goliardico il Tribunato, Qualcuno fa risalire a Firenze (Sovrano Commendevolissimo Ordine Goliardico di San Salvi) come la patria della goliardia italiana.
Nel 600 furono istituite nella Città di Foggia le accademie letterarie fondati dal poeta G. B.Vitale.Nel 1733 l’Università dei Reggi Studi di Napoli è [l’ordine Goliardico di Napoli è la Lupa oggi in sonno] istituì delle Chattedre nella città di Foggia (Sede Distaccata) Avvocati e Regimentari di Foggia con il Protettore e mecenate il Cappellano Maggiore Monsignor Celestino Galiani Prefetto, paragonabile all’ odierno Rettore.Tali Chattedre resistettero fino al 1861 anno dell’Unità d’Italia; Infatti una riforma Universitaria soppresse le Chattedre meridionali.Negli anni 1918-19 e 1919-20 per iniziativa del Prof. Benedetto Biagi, nacque a Foggia l’Università Popolare; sostenuta da un Comitato di Professori e Regolare Consiglio di Amministrazione Finanziata da vari Enti Cittadini dal Ministero e Circoli Cittadini. Docenti provenienti da Università lontane svolsero lezioni di Giurisprudenza, Letteratura, Microbiologia, Igiene, Storia; Ma duro qualche anno.L’Università di Bari [ l’Ordine Goliardico di Bari è I figli della Lupa oggi in sonno (gemellata con la città di Napoli)] istituì una Sede Gemmata all'Università di Foggia, il 15-11-1990 ore 10:00 all’Ateneo Via IV novembre N° 1 e alla Facoltà di Agraria in Via Napoli, prima lezione della Sede Gemmata a Foggia dell’Università di Bari orgoglioso il Rettore Alto e i Presidi Girone, Spinelli, Belletti. Il 12-01-91 ci fu l’inaugurazione della Sede gemmata di Foggia dell’Università di Bari.Il 05-08-1999 ore15:25 fu firmato il decreto per l’Autonomia dell’Università di Foggia, il 18/08/99 fu pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Il 01-11- 99 iniziano finalmente le lezioni dell’Università degli Studi di Foggia.In Provincia di Foggia, nel 1969 nacque il Vecchio Ordine Sovrano della Papera D’Oro di San Severo (Fg) ci apparteneva anche Renzo Arbore già dei Lupi di Napoli, e tanti Ordini Vassalli sparsi nella Provincia: San Paolo, Torremaggiore, Sannicandro, Terra Nova, Lucera, Troia, Ascoli Satriano, Lesina, Cerignola. Nella città di Foggia c’era l’Ordine del Baule (oggi in sonno)ove tanti studenti di Foggia provenienti da studi Universitari di altre città di Italia festeggiavano la loro festa delle matricole a Foggia e scrivevano un giornale che si chiama “o manc e o mazz” che rappresenta il manico di un ombrello appeso alle natiche femminili. Un altro gruppo di goliardi indipendenti fondarono un vecchio giornale chiamato “Juvenilia” fondata da Maurizio Mazza nel 1944, quando riuscì ad editare un primo foglio che risultò essere libero della Capitanata la scelta, di “fare politica” porto il giornale ed il circolo a sgretolarsi nel ‘45-‘46. Nel ‘47 il giornale (oggi scomparso) aveva tutti i caratteri del foglio goliardico.Esso veniva editto a Foggia in occasione della Festa delle Matricole che si festeggiava a Foggia il 23 dicembre.Poi fu aperto un altro Ordine Goliardico a Foggia chiamato “Il Coito Centronis Ordo Invictus Tetragonus Omnibus” con il simbolo della rosa dei venti, oggi in sonno, essi scrivevano un giornalino chiamato il Mezzocorno. Oggi, nell’Anno 2005 si è aperto a Foggia un Nuovo Ordine Goliardico Sovrano chiamato S.D.I.F. ovvero “Sacro Dauno Impero Fovea”i suoi 7 Ordini vassalli sono:
Paese Ordine minore e carica capo-ordine
1. Ascoli Satriano Sacer Ordo Taccariellum - S.O.T. [2] Priore
2. Lesin Sacer Ordo Scorpionis - S.O.S. Principe
3 San Marco in Lamis Sacer Ordo Abatiae Sancti Marci - S.O.A.S.M. Abate
4. San Paolo di Civitate Sacro Impero Sampaolense - S.I.S. Catapano
5. San Severo Sacro Ordine Papera D'Oro - S.O.P.O. Sultano
6. Sannicandro Garganico Ordo Volantis Avis - O.V.A. Cunculus
7. Poggio Imperiale Sacro Ordo Taurus Fortis - S.O. F. T. Principe In sonno
lo SDIF fu ripreso dalla storia di Federico II il simbolo dell’aquila reale di Federico II si trova in via Arpi vicino al museo di fianco ai tre archi l’Ordine con a Capo la I Imperatrice Kinta al Sec. Vittoria Vittoriana Salice foggiana, ex studentessa e goliarda di Bologna Kinta Anaca Svenientis entrata nella Balla dell’Oca nel 08/ 09/1996 poi libera goliarda di Bologna approdata per un periodo alla Balla Di Montecristo e finita nella balla dei Frati Gaudenti del S.V.Q.F.O. Fittone di Bologna, poi Madonna Varٓuch di Pannonia dello G.N.O.C.S. Ordine Nobile Cavalleresco di Slavonia (Bologna) iscritta all’Alma Mater Studiorum Bonomia Docet (Felsinea) presso la Facoltà di Scienze della Formazione corso di Laurea in Scienze dell’Educazione (vecchio ordinamento(4 anni)indirizzo II Educatore Professionale nel 1996, nel 2002 cambio con la classe L 18 con il nuovo ordinamento (3 anni) Laureata nel marzo 2003, poi tornata a Foggia decise di riaprire la Goliardia nel 2005 e si iscrisse nel 2006/07 alla Facoltà di Lettere e Filosofia, con 4 debiti di Laurea di Scienze della Formazione Continua indirizzo Operatore per lo Sviluppo e la Formazione delle Risorse Umane sempre classe L 18 e passaggio alla Laurea Specialistica in Programmazione e Gestione dei Servizi Educativi e Formativi – indirizzo Progettista e Dirigente dei Servizi Educativi e Formativi classe 56/S; l'anno successivo passò al corso di Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche e della progettazione educativa Classe LM 85 in Scienze Pedagogiche si è Laureata Magistrale in Scienze Pedagogiche classe LM 85 nel anno accademico 2011-'12 il 27 novembre 2012, oggi è Dottoressa Magistrale Pedagogista. L’Ordine Goliardico è stato ripreso con il permesso del nostro Magnus (il Rettore) Professor Antonio Muscio (Sede del Rettorato in via Gramsci 89/91 Foggia). Altri che anno dato il consenso sono il Sindaco di Foggia Orazio Ciliberti e il Presidente della provincia di Foggia Carmine Stallone tutti e tre goliardi dei Figli della Lupa di Bari. La sede delle riunioni goliardiche dello S.D.I.F. di Foggia è il Pub Pozzo sala giù ogni martedì dalle 21:30 in poi.
II Nome di Goliardia fu reintrodotto a Bologna in occasione della Secularia Octava (festeggiamenti per l’anniversario(800 centesimo anno) della Fondazione dell’Università di Bologna), nel 1888 (XIX Diciannovesimo secolo) ad Opera di G. Carducci [n. 1835- Valdicastello fraz. Pietrasanta (Versilia) m.1907 a Bologna (dove è sepolto)] che li insegnò dal 1860 al 1904.
Cosi nacque la Goliardia in senso moderno, ossia quella baldoria tipicamente studentesca e universitaria, nutrita di scherzi, provocazioni, bevute, mangiate e doppi sensi. Bacci, Tabacci et Venerisque, praticamente Bacco Tabacco e Venere, per intenderci, esaltazione di vizi sublimi, celebrazione di vita, giovinezza e libertà.
I Goliardi decisero di darsi un Inno e scelsero il Gaudeamus Igitur(utilizzato dagli Studenti Italiani dal 1888) esso è oggi considerato (l'Inno Universitario Internazionale Studentesco Goliardico), già utilizzato precedentemente dalle Università Tedesche dal XIII sec., studenti tedeschi nell’ atto di giurare sugli Statuta della nazione germanica di Bologna, a torto inserito da molti inserito nel Canzoniere dei Carmina Burana (XII sec.) Musicata da Johannes Brahms essa e di 7 strofe ma c’è un 8 strofa apocrifa in latino con traduzione italiana. Ma si penso di istituire nel 1891 un Inno della Gioventù Italiana istituendo un concorso tra gli studenti e vinsero i Studenti Romani di Legge. G. Gizzi, D. Medicina, e G. Melilli, con il Di Canti Di Gioia Di Canti D’Amore (Inno Nazionale della Gioventù Italiana), Secondo un antica leggenda essa fu composta da ignoti studenti toscani nel 1848 e addirittura intonato durante l’eroica battaglia di Curtanona e Montanara). Difatti a questa guerra parteciparono molti studenti pisani e uno di questi portando la feluca gli trapasso una pallottola che taglio la punta della feluca, in ricordo di ciò i goliardi di Pisa usano tagliare la punta della feluca. Un'altra canzone molto importante che fa da Prologo al Gaudeamus Igitur ma intonata diversamente è Ballata di Poche Pretese (chiamata anche Prologo). Un'altra molto importante è il Testamento del Goliarda dove si esaltano i colori delle Feluche o Goliardo simbolo di appartenenza alla Goliardia Italiana, e Universalità (o Università degli Studi) parla dell' amore e degli studi.
I Carmina Burana, Carl Orff (è una raccolta di carmi canzoni) Famoso codice del XIII sec. Con una raccolta di canti medioevali goliardici, fu cosi battezzato da J.A. Shmiller che lo pubblicò nel 1847, dal nome latino dell’abbazia alto bavarese di Benediktbeuren (Bura Sancti Benedikti) significa esattamente "Canti di Benedictbeuern". Durante la secolarizzazione nel 1803 un Sammarinese (oggi la raccolta si trova a San Marino) trovo un rotolo di pergamena, contenente circa due- trecento poesie e canzoni medievali, esso fu ritrovato nella biblioteca dell'antica Abbazia di Benedictbeuern nell'Alta Baviera. Si trattava di poesie in latino medievale, versi in vernacolo medio-alto-tedesco con qualche infarinatura di dialetto francone di argomento vario la natura l’amore, la religione, di monaci e chierici vaganti. Alcune delle quali pervenute fino a noi scritte sul Canzoniere. Caratteristica precipua di parte dei Carmina Burana è quella di satireggiare e condannare la corruzione della gerarchia ecclesiale, e in particolare della curia romana, e la decadenza degli studi. Questo gruppo di canti il più numeroso è denominato Kontrafakturen, perché sullo schema ritmico di versetti e litanie religiose, innesta i suoi contenuti satirici e licenziosi. Queste composizioni, cui si affiancano altre di celebrazione della donna del bere del gioco. Motivi tipici della cultura goliardica dei clerici vaganti sono in parte anonimi e in parte riconducibili a poeti e rimatori come Ugo D’Orleans, Serlone di Wilton, Pietro di Dublois, Gualtiero di Chatillon. Tra i più famosi In Taverna Quando Sumus, la Confesio Goliae attribuita all’Archipoeta, Clerici Vagantes, Pater Noster Qui Es In Shipis, Confiteor Reo Bacco Onnipotenti, Missa De Potatoribus e via dicendo. Dei Carmina Burana esistono alcune edizioni parziali in commercio facilmente reperibili anche in c.d. tra cui ottimi quelli di Deutsche Grammophon.
L'Università di Bologna nel 1888, in occasione del VIII centenario dell' Ateneo, aveva adottato un berretto a "zuccotto" per i propri studenti. Tale berretto, chiamato "Orsina", era un berretto di lana con i colori delle facoltà (quelli grosso modo rispettate tutt’ oggi) fu tratto da una miniatura del XV secolo che rappresenta studenti tedeschi nell'atto di giurare sugli Statuti della Nazione Germanica di Bologna. La Feluca fa la sua comparsa a Padova [Ordine goliardico il Tribunato] nel 1892 in occasione delle Celebrazioni Galileiane.La Feluca è un cappello di foggia trecentesca, a punta, e da allora venne soppiantata definitivamente l’Orsina. Solo nel periodo fascista venne usata la paglietta.
La prima Festa delle Matricole risale al XIIº secolo, in occasione del rientro in Bologna del Rettore dell'Università (che in quei tempi, era eletto tra gli studenti essendo lui stesso uno studente anziano provetto). Si narra che "era stato precedentemente espulso dalla città per aver reiteratamente posseduto le mogli di alcuni notabili, strumentalizzandole come fonte di informazioni per poi smascherare e divulgare i maneggi più o meno legali dei consorti". Insieme a lui fuoriuscirono, però, gli studenti in gran numero, mettendo così in crisi l'economia e la reputazione stessa della città. A questo punto le Autorità (il Prefetto) furono costrette a scegliere il minore dei mali e a richiamare in Bologna il Rettore e i suoi goliardi, i quali, come contropartita per il perdono chiesero, ed ottennero, l'extraterritorialità degli Istituti Universitari e degli altri luoghi da loro solitamente frequentati. Chiesero, inoltre, che per alcuni giorni all'anno gli studenti potessero liberamente satireggiare e beffeggiare autorità e istituzioni di fronte a tutta la cittadinanza (spiegato il perché il giorno d’inizio della Festa delle Matricole il Sindaco della Città dà simbolicamente la Chiave della Città al Capo Città Goliardico,perché in quei giorni i Goliardi possono fare ciò che vogliono (scherzi, giochi, stendardi e divertirsi come gli pare). Versione più leggendaria che storica questa, resta il fatto che le feste delle Matricole organizzate nel Medioevo e nei secoli successivi dagli studenti universitari erano in realtà molto numerose e venivano allestite non appena se ne presentasse l'occasione. Poteva consistere nell'elezione del nuovo Rettore, nella caduta della prima neve, nell'inizio dell'anno accademico o, ancora, nell'arrivo delle matricole delle altre città. La festa della matricola, nasce in questo stesso contesto, inizialmente come una vera e propria caccia alla matricola per le vie cittadine, finalizzata alla celebrazione del battesimo ed imberrettamento dei giovani studenti ( infatti, durante la festa delle Matricole, si usa che il Rettore dell’Università Pone la Feluca simbolicamente sulla testa di una Matricola), ( IL Rettore che allora era uno studente era il primo goliarda dell’Università) veri e propri iniziati alla comunità goliardica. Una delle più caratteristiche espressione della Goliardia della Festa delle Matricole è la “liberazio scholarum” difatti gli studenti universitari alla festa delle matricole non facevano entrare nelle scuole gli studenti delle scuole superiori e anche che, per alcuni giorni, le piazze cittadine si riempiono di una folla di giovani universitari in vena di burle e scherzi.Nel Medioevo Essere Matricolasignificava realmente immatricolarsi, ovverosia iscriversi ad un registro per ottenere un attestato del proprio status di studente universitario, attestato che garantiva esenzioni fiscali e la possibilità di evitare alcune prestazioni di carattere personale (tra le quali, ad esempio, l'arruolamento forzato), che colpivano invece i comuni cittadini. Le matricole si chiamavano pupilli e gli anziani provetti. Il Rettore, allora, eletto tra/dagli studenti,doveva dare un documento di spupillazione (immatricolazione che riportava segni di pagamenti in Bacco o in Natura a seconda di ciò che il pupillo si poteva permettere, tale documento veniva dato ai Goliardi (studenti provetti) per evitare guai al Rettore con la giustizia, tale documento attestava che il pupillo era entrato a far parte della famiglia goliardica, questa forse è la storia del Papiro).Prima l’Università era perlopiù frequentata da uomini e comunque, non avendo le studentesse che una minima libertà di movimento, poste com'erano sotto la assidua tutela dei genitori. Il termine matricola, entrato da tempo nell'uso comune, contraddistingue gli studenti del primo anno.Nel‘900 fino agli anni 60 per gli studenti, era impossibile esentarsi dal pagamento del Papiro Matricolarequindi gli studenti erano tutti goliardi, che fungeva, comunque, da lasciapassare all'interno delle mura dell'Università e non solo, costituendo una sorta di difesa dagli assalti di altri goliardi più anziani, pronti a trovarecavilli di ogni tipo per poter correggere il papiro stesso con codicilli, onde estorcere sempre nuove offerte alla malcapitata matricola, e dal subire un processo da parte degli studenti più anziani, appostati tra le mura dell'Ateneo, entrando così, quasi automaticamente, a far parte della goliardia. Resta il fatto che, da quel momento, il matricolino veniva accolto nel novero degli studenti universitari ed iniziava ad accompagnarsi ad essi negli svaghi e nello studio, ricevendo, pur da una posizione subalterna, consigli ed aiuti per la sua nuova vita.Oggi, non tutti gli studenti diventano Goliardi/e e, solo dopo aver fatto il Processo (sondato le capacità goliardiche) e aver Battezzato la Feluca (simbolo goliardico) (durante il battessimo si scalpa la feluca) la matricola ha il Papiro Matricolare (talvolta veniva usata la scrittura gotica). Essere una matricola fetente costituiva, e costituisce a tutt'oggi, il punto di partenza del Cursus Honorum di ogni Goliarda. Oggi Essere Goliarda non rappresenta più una prerogativa solo maschile ma anche femminile.
La Goliardia ebbe grande splendore nei primi anni del Novecento,coinvolgendo tutte le città popolate da nutrite comunità studentesche e interessando persino la stampa dell’epoca per la grandiosità e il fasto delle celebrazioni.
Il periodo fascista 1924-43 fu un periodo nero per la goliardia difatti i gruppi universitari fascisti si sostituirono ai goliardi. Infatti il generale Starace affermò che le donne sono come gli uomini e i goliardi di Padova gli punzecchiarono le natiche ripetutamente, i Bolognesi risposero: con la scusa di portarlo in trionfo gli schiacciarono i testicoli. Cosi ci vietarono di fare la festa delle matricole e ci impedirono di portare la feluca facendocela sostituire con la paglietta.
Un po’ di vocaboli goliardici: Si cominciò a sentire il bisogno di creare gerarchie (dalle corps corporazioni tedesche), di avere delle regole: su Feluca, Battesimi, Processi, Papiri, Gerarchie, Questue, ecc.i Codici a livello Nazionale Codex Iuris italiche Goliardici sono: il Codice Morandini Padovano (a cura di Marcello Zancan esperto di Storia del diritto Goliardico dell’Università di Padova quello (che usiamo anche noi ) editto a cura di La Rorida Begonia del 1946), e il Codex Iuris Goliardici Romano ( I° edizione a cura di Francicus I R.P.M. Franco Maria Quadro Roma 1945; II edizione a cura di Amadeus I R.P.M. Roma 1963 editore Mario Bulzoni Integrata da Picchio); Altri importanti sono li Statuta Civilia Et Criminalia Del Tribunale Della Ciambella del Fittone di Bologna S.V.Q.F.O. scritto da Guillelmi Bersani 1947; e il Codice del Corno di Torino scritto nel 1946 da Luciano Pirinoli; senz'altro tra i più conosciuti e rispettati. Ma solo i primi due si possono usare a livello nazionale anche se quello Romano oramai è caduto in disuso. Da questi modelli ogni Ordine, Città, Balla (Bo), Vola (To), Accademia (Pd) si fece un proprio Statuto. Si riprese a viaggiare, come accadeva nel medioevo di città in città per uno scambio di informazioni tra fratelli di diverse città per le feste delle matricole, cene feste, balli, ecc, portandosi uno sacco a pelo e zaino in spalla. Usanza alla propria festa e di esibire il proprio stendardo con il proprio simbolo di appartenenza. Di qui l’uso di portare il Simbolo del proprio Ordine (Placca o Patacca o Medaglione), la gerarchia aumento non essendo più solo provetti anziani e pupilli matricole, si senti l’esigenza di portare il Collare di diverso colore e magari con il Bordino per distinguersi, stessa cosa per i Mantelli dei Nobili oltre che un richiamo medievale (Tradizione) anche di portare i colori della propria città e ordini stessa cosa per i Popolani Saiati Tunichini, difatti essi portano i tunichini dei colori della propria città e/o proprio ordine, è la distinzione dei gradi più alti e più bassi. Sulla Feluca simbolo goliardico per eccellenza si vedono poi tanti fregi o Ammennicoli (oggetti) essi rappresentano gli anni universitari e/o goliardici (imprese, amori e amicizie lontane, regali, ecc.) ad esempio laMatricola I anno non porta nulla se non il cordone per evitare uccellagioni e il giglio decorazione a tre lobi legato alla punta e sciolto al terzo anno e il simbolo dell’università o ordine di appartenenza; da Fagiolo II anno il gallone dorato è un passaggio a non essere più matricola e le striscette dorate oblique sulla feluca e sette ammennicoli non pendenti cioè che non devono assolutamente trasbordare dal bordo della feluca , la Colonna cioè III anno porta la Sapienza alla punta della feluca, che rappresenta il peso del sapere, scioglie il giglio e può portare sette ammennicoli pendenti; poi per gli Anziani cioè IV e V anno ci sono penne, piume, e code di pelliccia e la frangia (solo a destra per i laureandi e completa per i Fuoricorso) che rappresentano l’anzianità studentesca e o goliardica (l’importanza cambia di città in città).Figura oggi scomparsa è il Divinissimo Laureandissimo cioè studente in tesi di Laurea. Alcuni Nobili o Mantellati si contraddistinguono anche perchè sulle feluche si vede una piuma e si contraddistinguono per il colore di tale piuma (i piumati) .Altra usanza è di fare Questua (raccogliere i soldi per fare o andare alla festa delle matricole propria e all’estero cioè da altre parti d’Italia) oltre che coinvolgere la città alla propria festa ( negli studi di avvocati medici notai e negozi usanza è lasciare una bolla goliardica dell’anno corrente che raffiguri il mondo goliardico bacco tabacco e venere anche per avere uno scambio di informazioni con le altre città (Cultura) in alcuni casi anche per strada e sui treni divertendosi. Un'altra usanza e l’Albo d’Oro esso contiene tutti i Nomi dei Goliardi in ordine cronologico perché rimangano per sempre nella storia. Dal 2° anno goliardico il goliarda comincia ad acquisire altri nomi goliardici a seconda del tipo di vita goliardico che conduce. Un'altra usanza è l’Uccellaggioneovvero prendere effetti goliardici e/o i goliardi stessi da parte di altri goliardi o personaggi importanti con arguzia astuzia furbizia e destrezza chiamando lo scazzo discusso al bar o scrivendo un papiro con suoi codicilli e richiedendo il riscatto in Bacco tabacco e venere. Il contrario è la Pax goliardica ossia da questo momento niente uccellagioni di solito si usa anche in casa dei goliardi. Inoltre in ogni città alla festa delle matricole è di uso rilasciare le spillette e il giornaletto dell’anno corrente per rimanere nella storia In ogni città si usa scrivere un proprio inno (inno dell’ordine…) esso viene intonato e cantato dal capo città e /o Ordine del proprio ordine e dai goliardi appartenenti a tale Ordine. La lingua tipica dei goliardi è il latino maccheronico o goliardico il tipo di linguaggio è massonico , la scrittura è gotica. Altra usanza è di insignire con un H.C. ovvero Honoris Causa alcuni goliardi di altre città e/o ordini che sono simpatizzanti o che abbiano compiuto qualche impresa per tal ordine quindi si da la patacca o insegna a tale goliarda, sono i famosi pataccari. Ancora un'altra usanza è di dare la Carica Onorifica , questa si da di solito ai capi città o a goliardi di fama o a Capi Città e/o Ordine di Provincia o a Vecchi Goliardi di Cariche Nobiliari Importanti all’interno del proprio Ordine o Città. La Nomina di un nuovo capo ordine e la conseguente Abdicazione del vecchio capo ordine che lascia il posto al nuovo capo ordine è un momento solenne, cioè avviene davanti a tutte le città e al proprio ordine, in realtà la vera nomina avviene prima in separata sede per evitare che qualcuno possa impedire tale carica. Se capita di portare l’insegna ad es. il mantello di un altro ordine o del proprio ma con una carica più alta della propria bisogna portare tale insegna al contrario cioè all’albo. Tradizionalmente dopo aver battezzato la feluca si dice che non si lava in realtà si lava. L’ultimo schiaffo da non goliarda o accademico indica che il goliarda non deve più subire ma far subire. Di solito quando chiude momentaneamente un Ordine o Città si dice che è stata messa in sonno. Quando si tiene una riunione può capitare di chiamare un extra omnes ovvero l’Ordine o Città devono prendere decisioni importanti quindi si fanno uscire i popolani saiati e i Nobili, lasciando solo Capi Città e/o Capi Ordine e loro Vicari per le varie cene questi ultimi vengono accreditati.
Decalogum: decalogo per i papiri (deve andare per intero)
A) la presenza del decalogo di “memento matriculam esse usque ad Pasquam secundam”il passaggio a non essere più matricola avviene dopo la fine della pasqua cioè dopo la festa delle matricole.
1. Coito ergo sum (coito dunque sono)
2. Matricola minus quam merdam est (la matricola è meno della merda)
3. sempre anziani rispettare (sempre anziani rispettare)
4. Bidellorum rotolas ungere (al bidello il rotolo ungere)
5. Frangi culumad puellas virginia (?) (metterlo nel culo alle ragazze vergini)
6. Magister spernacchiare (spernacchiare il rettore)
7. Cave scolam scolunque(sborrare in ogni buco)
8. Prima sborrazzio fitin ore (prima sborra alla fine delle ore)
9. Dicioptus capere (diciotto incaprettate)
10. Se vis pacem para culam (se vieni in pace in culo lo avrai)
Dei e Dee greci/che e romani/e
Afrodite Venere Dea della bellezza del desiderio e dell’amore. Nella mitologia romana: dea dei giardini e dei campi
Atena, Pallade Minerva: Dea delle arti dei mestieri e della guerra soccorritrice degli eroi e della saggezza.
Eros Cupido: Dio dell’amore
Adone: Dio amato da Venere
Dionisio Bacco: Dio del vino della vegetazione e dell’ebbrezza estatica
Decius Dio dei dadi: gioco dei (dez, dado) oggi Tabacci :Dio del Tabacco
Uccellagioni celebri: Il Fittone da parte dei Padovani , la secchia di Modena, il Palio di Siena e la Repubblica di San Marino e Renzo Arbore da parte dei Bolognesi e le mutande della badessa nel convento di Perugia da parte dei Perugini.
Dopo la parentesi post-bellica la goliardia non è morta ma risorge e nel ’46 a Venezia al cafè Florian si tiene “il primo Convegno dei Principi di Goliardia”Al quale parteciparono molti capi città Principi di goliardia ( non tutti i capi città sono principi di goliardia te ne accorgi dalla spilletta a forma di corona che hanno sul collare appena sopra la patacca o medaglione).
“Goliardia è cultura è intelligenza. È amore per la libertà e coscienza delle proprie responsabilità sociali di fronte alla scuola di oggi e alla professione di domani; è culto dello spirito, che genera un particolare modo di intendere la vita alla luce di un’assoluta libertà di critica, senza pregiudizio alcuno, di fronte ad Uomini ed Istituti; è infine culto delle antichissime tradizioni che portano nel mondo il nome delle nostre libere Università di Scolari”.
Il periodo d’oro della goliardia italiana, restano senza dubbio gli anni Cinquanta, sull’onda dell’entusiasmo post-bellico e di una nuova mentalità giovanile ancor più votata alla spensieratezza, che coinvolse gruppi via- via sempre più numerosi.
A Genova nel 61 viene fondato il C.S.G.I. Consiglio Superiore della Goliardia Italiana, decaduto poi, nel ’70.
A Padova 5 goliardi ai quali si aggiunse anche una matricola, l’8 febbraio del ‘59 vestiti di Tight e bombetta, con l’ausilio di vecchi strumenti tra i quali un clacson originale degli anni 20, tengono il loro primo estemporaneo concerto della Polifonica Vitaliano Lenguazza essi ebbero un gran successo soprattutto al nord Italia chiuse nel ’69 e riapri nell’80.
Poi un lento declino (fine anni ’60 e gli anni ’70), ma la vera crisi a metà degli anni 70 chiusero vari orini tra cui il Fittone ( che poi riapri); un declino motivato dal sorgere di nuovi interessi nei giovani, nuove forme di svago e libertà che gli studenti trovano già in età liceale, cosicché il solenne ingresso nell’Università ha finito per perdere il significato originario di confine tra dipendenza familiare e indipendenza, come avveniva un tempo.
Negli anni ’90 a Bologna un altro gruppo di bolognesi cominciò a cantare canzoni goliardiche il gruppo si chiama “Jem Boy” portate da un vecchio goliarda Karaoke della balla del Nettuno di Bologna
Nel 1998 si tiene a Bologna la riunione dei Principi di Goliardia (Capo Città) riconosciuti Giovedì 12 ottobre del 2000 nelle sale del Palazzo Poggi in via Zamboni a Bologna, Il Magnifico Rettore Fabio Roversi Monaco ha inaugurato ufficialmente il Museo degli studenti e della Goliardia alla presenza di numerosi goliardi provenienti da mezz’Italia il padrino dell’evento è stato Renzo Arbore lui stesso gran goliarda dei Lupi di Napoli e della Papera d’Oro di San Severo, nel 2004 è stato inaugurato all’ Aula Magna Santa Lucia di Bologna il Museo dei Cappelli Universitari e/o Goliardici sempre con Renzo Arbore.
Dalla metà degli anni ‘80 ad oggi (2005) la Goliardia diventa più d’elitè,ossia, solo pochi eletti entrano a far parte di questa grande Associazione, dopo aver constatato le qualità della persona che entra a farne parte. Oggi la goliardia ha anche dei siti internet ad es. un sito vecchio che parla della storia della goliardia è www.supereva.it/guide/storiadell’universitàedellagoliardia. Ancora prima esisteva il sito www.goliardia.org sostituito da www.goliardia.it creata da Palladius vecchio goliarda bolognese della balla di Montecristo di Bologna all’interno ci sono nell’agenda: indirizzi e-mail Messenger e skipe, di tutti i goliardi d’Italia alcune canzoni goliardiche si trovano su e-mule, mentre i testi su lo zibaldone di Abelardo o il canzoniere di Lefty o su www.goliardia.it.
Date e Datazioni
Mi è sembrato giusto riassumere in uno specchietto i vari sistemi di datazione in uso nelle città e negli ordini goliardici. I goliardi, con limpido esempio di campanilismo, hanno scelto di differenziarsi, ignorando la nascita di Cristo ma ponendo l'accento su altri più importanti eventi. Alcuni hanno scelto la data di fondazione dell'Ateneo, specie quando essa era riconosciuta e ufficiale, altri hanno scelto episodi significativi. Da sottolineare come i goliardi di Bologna abbiano ignorato una data di nascita illustre, come quella di essere studenti della più antica università occidentale, e abbiano scelto il momento "traumatico" dello spostamento del Fittone. La giustificazione può essere, forse, che da un lato la data "ufficiale" dello Studio bolognese venne decisa a tavolino, in assenza di riferimenti storici, per permettere al Carducci di festeggiare i grandiosi Saecularia Octava, e non era quindi particolarmente sentita, dall'altro la mitizzazione di un'onesto paracarro, che in tanti anni si era meritato l'affetto e il rispetto degli studenti! Attenzione che le cose sono un pochino complicate dal fatto che talvolta viene datato l'Anno Accademico e non quello solare! A Padova, per esempio, si vorrebbe che la data cambiasse non il 1 gennaio ma l'8 febbraio, anniversario della sollevazione del 1848 e data odierna della nomina del Tribuno, così come una volta ci si riferiva all'Anno Accademico e il cambio di data avveniva ai primi di novembre, con l'elezione del Tribuno a bòtte..
^ è il 2001? Cosa accade con il nuovo millennio? Attenzione , dotte disquisizioni hanno stabilito che NON è il 1969+32 ma il 2069 -68!!!.
^^A voler essere pignoli la data è inesatta, poiché l’anno calcolato dai musulmani è più corto di una decina di giorni (corrispondendo al vecchio calendario giuliano). Il
2000, quindi, corrisponderebbe in realtà al 1420/21. Per semplicità il calcolo viene
fatto, però, per semplice sottrazione.
S.D.I.F. Foggia 1969+36=2005 2069-64=2005.
Il 2000 è
DATA, DOVE, PERCHÉ
778 a B.c.
Padova e Veneto
a Bove condito (1222) dalla fondazione del Bo'
697 a.S.U.C.
Roma
ab Studio Urbis condito (1303) dalla fondazione dell'Ateneo dell'Urbe
152 p.p.C.Mq.
Pisa
post pugnam Curtatonem Montanaramque (1848) dalla battaglia di Curtatone e Montanara
88 p.t.F. a F.t.
Bologna
post traslationem Fictonis / a Fictone traslato (1912) dallo spostamento del Fittone
42 a l.M. p.M.l.
varie città e ordini
a lege Merlini / post Merlini lege (1958) dalla legge Merlin (chiusura dei casini)
42 p.C.c.
varie città e ordini
post Casini clausi (1958) dalla chiusura del Casino
69+31
varie città e ordini Foggia
per l'allettante riferimento al 69
n?n?
vari ordini
datano dalla loro fondazione con varie formule
1378^^
Kaliffato Al-Baroh e alcuni Sultanati
datazione musulmana (622, dall'Egira, la fuga di Maometto dalla Mecca a Medina)
Goliardia
Catena Telefonica dell’Ordine Sacro Dauno Impero Fovea S.D.I.F. del 06-06-2006
N° Cognome Nome/i al sec. Nome goliardico Carica N° tel….Facoltà (colore) città
1. Salice Vittoria/na Kinta I^Imperatrice 3479865861 Scienze dell’educazione( Bianco) Bologna.
Corte
2.
Elenco degli Atenei Italiani e degli Ordini Maggiori e Sovrani
(o potenzialmente tali, in caso di loro riapertura)
Nome dell’Ateneo e Ordine Goliardico Sovrano:
1
ANCONA
S.O.C.A.
(in sonno)
2
BARI
I FIGLI DELLA LUPA (in sonno)
3
BENEVENTO - Sannio
4
BERGAMO
Clarus Vis Berganorum (Cavalieri Templari)
(è aperto ?????)
5
BOLOGNA
Sacer VenerabilsQue Fictonis Ordo
6
BRESCIA
7
CAGLIARI
8
CAMERINO
Granducato di Camerino
(ex Granducato Di Varano)
9
CAMPOBASSO - Molise
10
CASSINO
11
CATANIA
Sovrano Ordine Catanese del LIOTRO
12
CATANZARO - Magna Grecia
13
CHIETI
Sovranus VenerabilisQue Ducatus Aprutinus
(in sonno)
14
COSENZA - Calabria
16
FERRARA
Ducatus Estensis
17
FIRENZE
Sovrano Commendevolissimo Ordine Goliardico di San Salvi
18
FOGGIA
Centronis Ordo Invictus Tetragonus Omnibus (COITO) (in sonno)
Ora “Sacro Dauno Impero Fovea S.D.I.F.”
19
GENOVA
Dogatum Genuense S.O.G.L.
20
L’AQUILA
21
LECCE
Sacer Ordo Borbonicum
( è aperto ???????)
22
MACERATA
Maximus Pontificatus Maceratensis
(in sonno)
23
MESSINA
Sacer Ordo Zammarae Senatus
(in sonno)
24
MILANO
c’era il Supremus Ordo Goliardicus Tyrannidis Gentium Mediolanensium, che comprendeva Spadone, Monatti, Ducato e Mercurio, Ordini che oggi si considerano tutti Sovrani…… Fuori Milano la cosa però non è mai stata accettata, anche perché vi sono altre città che sono sedi di più Università, ma ovviamente esprimono un unico Ordine Sovrano.
25
MODENA – REGGIO EMILIA
Ducatus Mutinensis Ordo Sovranus
26
NAPOLI
Sovrana Corte Lupes
(in sonno)
27
PADOVA
Tribunato degli Studenti
28
PALERMO
Supremo Ordine Goliardico dello Speron di Ferro
29
PARMA
Ducato di Parma, Reggio, Guastalla, Lunigiana e Terre Limitrofe
30
PAVIA
Sacrum Regnum Longobardorum
(è aperto?????)
31
PERUGIA
Griphonatus Goliardiae Perusinae
32
PISA
Sovranus Ac Venerabils Ordo Torrionis
33
POTENZA - Basilicata
34
REGGIO CALABRIA
IMPERO CALABRO di Giovanni delle Bande Nere
(in sonno)
35
ROMA
Pontificatus Romanus Archigymnasii
36
SALERNO
c’erano il Sultanatus Salernitanus della Sacra Palma e il Principatum Salernitanum Teschii, oggi in sonno
37
SASSARI
Sovranus Ordo Gaudentis Favae
38
SIENA
Gran Balia della Goliardia Senese
39
TERAMO
Ci sono stati il MALATINATO , lo SGODEM e il il Gigionis Ordo, oggi in sonno.
40
TORINO
Supremus Ordo Taurini Cornus atquePedemontanus
41
TRENTO
42
TRIESTE
Goliardicus Ordo Solis Orientis
43
UDINE
Ducatus Forojuliensis
(è aperto ?????)
44
URBINO
Maximus Ordo Torricinorum
(in sonno)
45
VARESE - Insubria
Supremus ac Sovranus Ordo Baretii(è aperto ???????)
46
VENEZIA Cà Foscari
S.O.G. Dogadum Cafoscarinum dei Principi di Cà Foscari
(in sonno)
47
VITERBO - Tuscia
48
VERONA
[C’è il S.O.G. dei Cavalieri Ghibellini che aspira…….]
Ordini Sovrani a Statuto speciale:
49
-------
Sovrano Ordine Goliardico Clerici Vagantes
50
-------
Kaliffato di Al Baròh
51
-------
Sacra Goliae Conphraternita
La festa della matricola anno 1973 di Messina,degna di menzione con grande partecipazione di studentie gli sbandieratori di Orte,che divertirono la città di Messina,il magnifico rettore Salvatore Pugliatti ebbe i complimenti dal prefetto per la riuscita della festa,senza incidenti come temuto.
RispondiEliminaAdolfo grifo xv al secolo Adolfo Romeo,,anni 1972/75
I mitici anni settanta,un periodo abbastanza irrequieto nell'ambiente universitario,,a Messina si è riuscito a garantire un equilibrio di gestione studentesca,,non permettendo intrusioni di sorta,,sino agli anni 74/75,,poi la situazione è degenerata con eventi che nulla avevano a che fare con un luogo di studio e cultura,quale era appunto l'università di Messina,,la goliardia nel periodo che mi vide allo scanno più alto del sacro ordine della zammara,,mantenne la sua autonomia assoluta dalla politica,,come si ricorderanno il mio vicario Tanino la versa e i senatori della zammarae Enzo Crisafulli,Armando Crupi,Santino Dattola etc..Per questo piena fiducia da parte del magnifico rettore Salvatore Pugliatti che a festa della matricola chiusa con successo..stanzio' delle risorse con il consiglio d",d'amministrazione per saldare le spese di carrozze,sbandieratori etc..tutto pagato,niente debiti come era di prassi truffare goliardicamente i prestatori di servizi.Inoltre l'associazione goliardica prestava aiuto e servizi utili a studenti,provenienti dalla provincia di Messina,come dalla vicina Calabria.Tanto dovuto per chiarezza di comportamenti in quel periodo storico e nello stesso tempo,rendendo giustizia a tutti quei giovani studenti che credettero al movimento goliardico e studentesco spontaneo e privo di interessi personali.
RispondiEliminaADOLFO GRIFO XV,,al secolo Adolfo Romeo. Grazie per lo spazio e la possibilità di pubblicare il suddetto vissuto personale.🌵🎓