Il termine "psicologia" è stato coniato da Socrate 570-499 a.C e Platone 428-347 a.C. in greco antico (il greco antico è nato con Omero nel 850 a.C. e durato fino al 1453 d.C.): (ψυχή) spirito, anima e da (λόγος) = discorso, studio, = letteralmente sta ad indicare quindi il discorso sull''anima. che poi in greco moderno diverra ψυχολογία =psicologia usato per la prima volta nel 1511-1518 d.C. da Marco Marulo (1450- 1524 d.C.).
Sua madre naturale è la filosofia Il termine filosofia deriva dal greco antico philosophía: “philo” (amore) e “sophìa” (sapienza), ossia “amore del sapere” da Pitagora di Samo570-490 a.C. contemporaneo di Socrate.
La sua storia possiamo suddividerla in 4 parti:
1 parte della psicologia si sono occupati dai filosofi della natura 800 a.C di tutti i tempi fino allo scientismo o scienziati della natura ad es. Copernico 1543 d.C.
2 seconda parte dallo scientismo o scienziati della natura ad es. Copernico 1543 d.C. fino a Wundt 1879 d.C.
3 nella terza parte da Wundt 1879 d C fino alla crisi dello scientismo ( positivismo di A. Comte sociologo 1900 d.C.).
4 parte suddivisa in due parti: la prima parte dalla crisi dello scientismo ( positivismo di Comte sociologo 1900 d.C. al 1986 diffusione delle neuroscienze con Rizzolati sulla scoperta dei neuroni a specchio) e seconda parte dal 1986 con Rizzolati con scoperta dei neuroni a specchio fino ad oggi 2024 d.C. le neuroscienze.
quindi:
Egizi psiche - per loro l'intelligenza era situata nel cuore, Edwin Smith (3000 a.C. -2500 a.C.) nel suo papiro c'erano interessanti informazioni sul rapporto tra danni cerebrali e disturbi periferici.
cinesi il cuore contiene lo spirito vitale, ma vengono attribuite localizzazioni di altre componenti psicologiche nei vari visceri.
ebraici la concezione è dualistica dal cuorederiva il pensiero e l'azione.
greci è soprattutto il cuore il centro dell'attività psichica.
In sintesi egizi, cinesi, ebrei, greci davano maggior enfasi al cuore ed anche alle funzioni del cervello ad iniziare da Omero (850-750 a.C.) poeta greco dell 'Asia minore ossia della costa ionica in Turchia probabilmente nato a Smirne paese conquistato dalla grecia, nelle cui opere(l'iliade 730 a.C e l'odissea 720 a.C.) scritte in dialetti greco antico precisamente lo ionico orientale parlato in turchia anche se alcuni termini sono eolici ossia della Grecia centrale e in Turchia) ci sono diversi passaggi che parlano delle funzioni del cervello.
Secondo lo storico greco turco padre della storia Erodoto (484-425 a.C.) e lo storiografo greco anticodella vita dei filosofi greci Diogene di Laerzio (180-240 d.C.) riferiscono che:
Nel periodo socratico pitagorico o presocratico abbiamo:
Pitagora di Samo tra il (570 a.C ed il 490 a.C.) che oltre a coniare il termine filosofia ed ad esserne il padre, come amore del sapere, apri la strada a quella che poi sarebbe divenuta la psicologia occidentale cui localizzava l'intelligenza e la ragione nel cervello e la passione nel cuore; inoltre, la metempsicosi ossia l'anima non muore mai trasmuta da un corpo all' altro per la psicologia orientale.
Altri filosofipresocratici che si sono occupati di psicologia sono:
Alcmeone 560 - 475 a.C che collocava le facoltà psichiche nel cervello.
Empedocle 492- 430 a.C. la possibilità che il principio guida delle attività psichiche sia nel sangue, questa nozione verrà sviluppata da Aristotele.
Ippocrate 460 a.C. - 377/370 a.C. quest'ultimo padre della medicina che la divide dalla magia si dedico anche alla teoria caratteriologicadei fluidi corporei poi ripresi da Galeno, tornando agli studi caratteriologici:
1.Sanguigno, umore rosso, corrisponde all'aria calda e umida,
2. melanconico, bile nera, corrispondente alla terra,
3. collerico, bile gialla, corrispondente al fuoco,
4. flegmatico, il flegma bianco, corrispondente all' acqua.
A seconda del prevalere dei 4 umori l'uomo svilupperà un certo temperamento.
Inizio anche studi neurologici sulle malattie mentali asserendo che il cervello è l'organo più potente. Egli ispirerà la psicologia dei tratti della personalità di Alport di Eisenk e Cattell, ove si divide il temperamento di fattori innati e genetici e il carattere appreso dall’ ambiente esterno durante la crescita, l’insieme di questi (temperamento e carattere) forma la personalità.
Della grecia antica abbiamo: Socrate 470 a.C. -399 a.C. padre della della pedagogia maieutica ossia il criterio di ricerca della verità, consistente nella sollecitazione del soggetto pensante a ritrovarla in sé stesso e a trarla fuori dalla propria anima con il metodo della partecipazione attiva del soggetto. Egli da anche il nome alla psicologia che asserisce che l'uomo è corpo e anima e che bisogna curare prima l'anima. Come sappiamo Socrate non lascio scritti ma fu il suo discepolo Platone a scrivere il suo pensiero, dunque, Platone 428 a.C. -347 a.C. per la pedagogia nei suoi scritti dialoghi il protagora e la repubblica mentre per la psicologia costitui la teoria delle idee innatismo, tratto dal suo scritto dialoghi: il Fedro in particolare la metafora del carro e della biga alata, e dice che le idee costituiscono la realtà e dice anche che l’anima è tripartita: razionale, irascibile e concupiscibile, le conoscenze sono innate, infatti, Socrate e Platone pensavano che la psiche fosse misteriosa e speciale differente dalla materia, utilizzo come metodo la dialettica discorsiva, inoltre, fondò nel 387 a.C. l'Accademia Platonica ad Atene a cui parteciparono tutti i neoplatonici.
Aristotele 384 a.C – 322 a.C discepolo di Platone, la pensava diversamente, infatti, pensava che il cervello interviene solo indirettamente nelle funzioni mentali che avvengono nel cuore che vedeva come sede della psiche. Egli vede l'uomo come tabula rasa e soggetto all' esperienza con l'ambiente, egli scrisse una psicologia animale e infantile perché vede l'uomo come un animale. L'uomo come oggetto di studio della natura. IL suo metodo è sillogistico deduttivo la conclusione deriva necessariamente dalla premessa (sillogismo). Nel ragionamento deduttivo la verità delle premesse garantisce la verità della conclusione (deduttivo). Esempio classico di sillogismo è il seguente: «Tutti gli uomini sono mortali; Socrate è un uomo; dunque Socrate è mortale».
La metafisica per Aristotele è la “filosofia prima”. Il filosofo attribuisce alla parola “metafisica” quattro definizioni: studia le cause; studia i principi primi; studia l'essere in quanto essere, e studia la realtà in generale (ontologia),
fondo il Ginnasio Liceo Aristotelico ad Atene nel 335 a.C. nel periodo del peripato, dove parteciparono tutti gli aristotelici;
Gli aristotelici: Teofrasto (371 a.C- 287 a.C.), Erofilo (335 a.C - 280 a.C.) e Erasistrato (304 a.C -250 a.C) con il concetto di pneumariflesso ossia fondarono la teoria pneumatica del comportamento che poi verrà ripreso da Galeno durante lo scetticismo. Erasistrato in particolare distingueva un pneuma vitale, che aveva sede nel cuore, da un pneuma psichico, con sede nel cervello. Pare anche che gli abbia dato la prima formulazione del concetto di riflesso.
Nel medioevo(patristica) abbiamo Plinio il Vecchio (23 d.C. - 79 d.C.) dalla scuola stoica di Zenone ad Atene imperniata di aristotelismo, si interessò all'uomo solo per segnalare casi meravigliosi e mostruosi; egli poneva la sede della mente nel cuore, ma la mente attraverso il pneuma veniva portato al cervello. Più rilevante fu il pensiero di Galeno (122 d.C. - 199 d.C.) platonico e un po aristotelico e stoico, che durante lo scetticismo aggiunge ai due tipi di pneuma di Erasistrato un terzo tipo di pneuma: il pneuma fisico, che considera il corpo umano come materia e studia i quattro temperamenti di Ippocrate che influenzerà i tratti di personalità di Alport, Eysench e Cattell.
Poi per molto tempo la Chiesa medievale, impedì l'espansione della psicologia asserendo che: Una scienza dell’uomo è impensabile dal momento che non si può parlare di “studio dell’anima”, se questa discende direttamente da Dio. Non si può parlare di studio delle forme di vita sociale, se queste sono modellate su un disegno di origine divina e di conseguenza insondabili.
Alcuni filosofi invece andarono contro questa concezione : neoplatonici come: Plotino (203- 270 d.C), sant'Agostino (354- 430 d.C.), filosofo platonico e aristotelico: Avicenna ( 980- 1037 d.C), filosofi aristotelici: Averroè (1126 - 1198 d.C.), e San Tommaso d'Aquino (1225-1274 d.C.):
Dunque, padre del neoplatonismo fu Plotino 203-270 d.C. che elaboro', com’è noto, una teoria gerarchica del principio. A fondamento della realtà corporea, che cade sotto i nostri sensi, ci sono tre “ipostasi” incorporee, che i sensi non possono raggiungere:
l’Anima (psyché); al di sopra di essa è causa naturale migliore di quella fisica,
l’Intelletto (noûs), da cui l’Anima deriva è la totalità delle forme intelligibili (dal mondo delle idee di Platone);
e in posizione suprema l’Uno (hen), da cui l’Intelletto scaturisce.
Tutto dunque, in ultima analisi, proviene da un’unica sorgente, l’Uno, la cui caratteristica principale è quella di essere assolutamente semplice.
Sant'Agostino d'Ippona 354- 430 d.C. la filosofia platonica in chiave cristiana chiamata agostinismo, nel tardo impero romano afferma che la chiesa ha in sé parecchie contraddizioni e espone la teoria della sensazione plotiniana che l'anima è l'unico soggetto della percezione che si serve del corpo come strumento. Secondo lui l'uomo deve studiare il rapporto con sé stesso quindi l'anima ( la psicologia al tempo era chiamata antropologia (dal greco ἄνθρωπος, "uomo", e λόγος, "discorso, studio"), è, in generale, la disciplina che studia l'essere umano, considerato sia come soggetto o individuo, sia come membro di comunità e Dio. In senso filosofico antropologia è parte della filosofia che indaga le caratteristiche essenziali dell’uomo, che lo distinguono da tutti gli altri esseri. I padri dell' antropologia come scienza sono Morgan (1818 -1881) e Tylor (1832 -1917).
Avicenna ( 980- 1037 d.C) aristotelico e neoplatonico filosofo musulmano arabo persiano nel 1020 d.C. attribuisce ai tre ventricoli del cervello cinque funzioni: buon senso, immaginazione, pensiero, capacità di valutazione, memoria, egli utilizzo l'antico metodo aristotelico induttivo e il metodo di sperimentazione.
si contrappose in generale alla chiesa per il proseguimento degli studi scientifici anche Pietro Abelardo (1079-1142) nato a Le Pallet Nantes in Francia allievo di Roscelino insegno alla scuola cattedrale di Notre Dame oggi l'Università Sorbona di Parigi (scolastica) ( storia con Eloisa e lo zio di lei Fulbert che non essendo stato invitato alle nozze fece evirare il povero Abelardo) filosofo teologo e scrittore che con i clerici vaganti suoi adepti (poi nel 1888 trasformati in goliardi ad opera di G. Carducci a Bologna) ossia studenti itineranti che si spostavano per seguire gli studi e che andarono contro la corruzione della Curia Romane continuarono gli studi scientifici e sbeffeggiarono la Chiesa di cui l' allora Papa era Innocenzo II che era spalleggiato dal monaco San Bernardo di Chiaravalle che fu acerrimo nemico di Pierto Abelardo in epoca delle crociate.
Averroè (1126 - 1198 d.C. ) aristotelico filosofo musulmano arabo definì l'intelletto come una sostanza eterna, incorporea, scomponibile in intelletto agente e in intelletto passivo: l'intelletto agente si relaziona con l'essere umano tramite una "ragione materiale", che è eterna; è costituito da una sostanza analoga alla causa prima e quindi anche all'anima, che venne considerata da Averroè come la "forma del corpo", ontologicamente identica con l'intelletto attivo. L'intelletto passivo, invece, venne definito come quella parte connessa con i sensi. L'intelletto insegue la perfezione, essendo il pensiero focalizzato su un oggetto ben preciso, quanto più vasto è l'oggetto di indagine, tanto più perfetto è l'intelletto. Secondo studi recenti per Averroè esisteva un terzo intelletto: l'intelletto del possibile: questo intelletto era considerato universale, e fa da mediatore fra Dio e gli uomini. L'uomo si realizza quando raggiunge l'intelletto possibile. Averroè usa il famoso esempio che paragona l'uomo come un occhio al buio, solo con il sole riesce a focalizzare in modo perfetto le cose; il sole viene paragonato all'intelletto d'agente.
San Tommaso d'Aquino ( 1225-1274 d.C.) la filosofia aristotelica in chiave cristiana. La sua filosofia tomistica l'anima come forma essenza dell'individuo che viene unito alla materia trasformando un animale bruto in un essere vivente unita anima corpo fino alla morte con una sua ricongiunzione alla resurrezione.
Durante l’umanesimo torna in auge il neoplatonismo, e l'aristotelismo.
Mentre il neoplatonismo appariva più in accordo con una visione magica ed esoterica della natura, tipica di questo periodo, vi è un improvviso interesse per l’uomo in quanto tale, e come membro della natura, non più visto in un’ottica trascendente ma si è ancora lungi dal considerarlo oggetto di studio.
Se ne sono occupati Umanisti neoplatonici dal 1440 al 1580 come: Cusano, Ficino, Pico della Mirandola, Vives, Telesio, G. Bruno e Campanella. In tal periodo si passa dal greco antico al greco moderno 1493.
Cusano (1401-1464) differenzia la conoscenza razionale e l' intuizione,
Ficino ( 1433-1499) i 5 gradi dell'essere: corpo, qualità, anima, angelo, Dio.
Pico della Mirandola (1463-1494): l'uomo è un essere privilegiato di ordine superiore creato sa dio con capacità di autodeterminarsi.
Ludovico Vives (1492 -1540) sostiene l'immortalità dell'anima e che la mente della donna è inferiore a quella dell'uomo.
Telesio (1509-1588) naturalista dice che ci sono due anime in noi una è materiale ed una è immateriale e proviene da Dio.
G.Bruno (1548-1600) verità che ogni "conoscenza" ignora: il ruolo sovrano della coscienza, la potenza reale dell'umanità, schiava di "idoli falsi" e ignara del ruolo sovrano della Vita, la Forza Cosmica che genera e rigenera sempre tutto, la Forza che oggi è stata scoperta.
Campanella (1568- 1639) L'uomo ha il dovere di conoscere e riconoscere il proprio ruolo all'interno di quest'opera magnifica che è l'Universo, la conoscenza originaria viene ottenebrata, diciamo pure sovrastata da quella acquisita, prodotta al contrario dalle cose esterne all'anima. Ogni cosa sente se stessa, ed è consapevole di essere quel che è nella sua essenza e nella sua anima, mentre percepisce le altre cose casualmente, parzialmente.
perl'aristotelismo occorre sottolineare l'influenza di uno studioso tedesco, Gregor Reisch con la sua Margarita philosophica, risalente al 1503d.C. che e considerata la più antica enciclopedia stampata della regione tedesca, contiene una raffinata classificazione dei soggetti che compongono la psicologia, sostenuta da una rilettura del De Anima di Aristotele che divide le facoltà mentali in vegetative, sensibili e intellettuali ma rimane relegato in specifiche scuole.
Durante il Rinascimento ll termine psicologia sembra sia stato usato per la prima volta dall’umanista dalmata Marco Marulo 1450-1524 d.C. croato nel 1511 utilizzo il termine ψυχολογία psicologia in greco moderno nell'opera de ratione animae humanae (ca. 1511-18);
Subito dopo anche il tedescoFilippoMelantone1497 d.C. 1560 d.C., latinista e grecista nel XVI sec d.C. ossia nel 1520 d.C., trasformo il termine psicologia dal greco moderno ψυχολογία in latino ( la lingua latina è nata nel 300 a.C. fino al 1861 d.C. con Carlo Alberto di Savoia quando è nato l'italiano)=psyché = spirito, anima in latino =logos= discorso, insieme psychologia, dando un nuovo significato alla Psicologia ossia: l'insieme di conoscenze filosofiche, letterarie e religiose sull'animo umano. Subito dopo anche Rodolfo Goclenio1547-1628 d.C. filosofo tedescoutilizzo la parola psicologia nel 1590 psiché (respiro, alito, fiato, principio vitale, ma anche carattere personale e modo di agire), e logos (discorso, pensare, ragion d'essere, studio).
1594 Otto Cassman, allievo di Goclenius, scrive Psychologia Anthropologica, or Animae Humanae Doctrina.
Dopo i filosofi della natura arriva lo scientismo o scienziati della natura dal 1543 al 1620, essi sono: Copernico, Brahe, Patrizi, Keplero, Galilei, Bacone e Newton:
Copernico 1543 teoria eliocentrica o rivoluzione copernicana il sole al centro della terra.
Brahe 1573 Il sistema ticonico (o ticoniano) fu un modello del sistema solare proposto nel 1588 dall'astronomodaneseTycho Brahe, che creò nuova strumentazione astronomica e fece le osservazioni più accurate mai fatte prima dell'invenzione del telescopio
Patrizi 1591 pubblica la Nova de universis philosophia, cui affida la pars construens della propria dottrina, contrapponendo al paradigma aristotelico una concezione alternativa dell’universo e dei rapporti fra religione e filosofia.
Keplero 1618 la scoperta dell'orbita ellittica e la formulazione delle leggi relative al moto dei pianeti partendo dai dati raccolti da Tycho Brahe e relativi alle loro posizioni apparenti, in particolare di Marte.
Galilei 1610 invento il telescopio con cui osservo la luna, il sole, la via lattea Giove e venere la terra e gli altri pianeti girano intorno al sole.
Bacone 1620 nel Novum Organum critica il metodo aristotelico sillogistico deduttivo e rivoluziona con il metodo induttivo e sperimentale insieme a Galilei, il metodo influenzera Cartesio,
Newton 1665 Newton scoprì nel 1665 la legge della gravitazione universale (che mostra come una stessa forza possa spiegare il moto degli oggetti sulla Terra e quello degli astri nel cielo) e le leggi del moto che ne conseguono.
Questi che diedero l'impulso alla nascente scienza:
La scienza è: il risultato delle operazioni del pensiero in quanto oggetto di codificazione sul piano teoricoscienza pura e di applicazione sul piano pratico scienza applicata.
il metodo induttivo e sperimentale fu introdotto da Galileo Galilei e Bacone e consiste in un’analisi critica dei fenomeni. Esso può procedere da casi particolari e arrivare a leggi più generali e viceversa, metodo induttivo e sperimentale.Se si formula un’ipotesi sul comportamento di un fenomeno, si fanno degli esperimenti per verificarne le ipotesi.
da qui si divisero le scienze in:
al centro la filosofia non è una scienza, ma una disciplina empirica basata sull' osservazione dei fatti, essa è la madre di tutte le scienze (dure e molli) perché continua a far riflettere e pensare e pone dubbi alle altre scienze che con metodi scientifici arrivano a risultati. Sono in parte riconosciute come discipline empiriche anche la medicina e l'educazione sanitaria ma tendenti verso le scienze dure perché manipolano il corpo.
le scienze molli si basano scientificamente su grandezze intensive di tipo qualitativo e sperimentale non sommabili ma graduabili osservabili indirettamente attraverso i comportamenti che vengono definiti costrutti cioè astrazioni teoriche che sono inferite sulla base di una teoria del comportamento di un individuo o di un gruppo e poco su quelle quantitative ( che sono grandezze estensive che sono invece proprie delle scienze dure) comprendono un macro gruppo delle scienze umane che studiano il rapporto tra l'individuo e l'ambiente l'essere umano in quanto soggetto di pensiero ed azione al fine di comprenderne le cause ed il significato dei suoi comportamenti esse sono: psicologia e pedagogia, scienze dell' educazione (educatore socio pedagogico) e educatore nido d'infanzia e scienze della formazione primaria formatori di scuole d'infanzia e scuole primarie ( maestri)) e il sottogruppo delle scienze sociali che studiano il rapporto dell' individuo con le società esse sono: sociologia, servizi sociali ( assistenti sociali), antropologia, storia, diritto, economia politica.
dall' altro lato le scienze dure: esse sono le scienze esatte come la matematica, e le scienze naturali che sono divise in: scienze della vita come la biologia, fisiologia e anatomia e le scienze fisiche come la fisica, la chimica e l'astronomia, in cui predominano le grandezze di tipo quantitativo cioè grandezze estensive direttamente misurabili divisibili e sommabili i dati raccolti con misure sperimentali ripetibili elaborati con formule matematiche rigorose al metodo scientifico.
Nel razionalismo abbiamo Cartesio1596-1650razionalismo scettico, che utilizza il metodo deduttivo, dualismo mente corpo intesi come separati rex cogitans cosa pensante mente coscienza che muove il corpo e rex estensa materia corpo meccanicamente perfetto in grado di funzionare autonomamente. Secondo la dottrina delle idee innate (innatismo) le persone nascono già dotati di ragione e idee comprese nella mente tra tre tipi di idee: idee derivanti dai sensi, idee derivanti dalla memoria, Idee derivanti dall’immaginazione. inoltre classifica le emozioni come gioia, tristezza etc. si oppone all’ empirismo e a Loke che sostiene che non esistono idee innate ma la conoscenza le idee nascano sulla base dell’ esperienza. Meccanicismo uomo animale.
Leibniz 1646 1716 si interesso all’ inconscio
Nel 1657 abbiamo il primo contributo da altre scienze dure precisamente la fisiologia scienza naturale e della vita ed è una branca della biologia che studia il funzionamento degli organismi viventi e i principi chimico fisici del funzionamento degli esseri viventi animali e vegetali.
Dalla fisiologia con Harvey 1657 dell’ arco riflesso: stimolando determinati recettori sensoriali, si provocano automaticamente (senza intervento della volontà ) delle risposte automatiche (si parla di “arco” perché il substrato nervoso è composto di una parte “afferente”).
La chimica intesa come scienza dura naturale e fisica, sperimentale inizia solo nel XVII sec. (tra il 1600 ed il 1700 d.C. ), nel 1661 con Robert Boyle (anche se il padre della chimica moderna è Antoine Lavoiseier del 1789) quando si cominciò ad analizzare con metodo scientifico la materia e le sue trasformazioni, atomismo, ripresa poi da Wundt.
Ancora la filosofia in età barocca con gli Empiristi inglesi 1689 (Locke, Berkeley e Hume) che utilizzano il metodo dell' induzione i prodotti dell’anima, indagabili scientificamente -l’essenza dell’anima, indagabile solo attraverso la metafisica Senza tale distinzione non sarebbe mai potuta nascere una psicologia scientifica Locke in particolare crede nell importanza dell’ istruzione e crede che la mente sia una tabula rasa e che tutte le idee non sono innate ma acquisite con l’esperienza.
Metafisica: Settore della filosofia che si occupa dei principi primi, degli aspetti teorici e dei valori assoluti della realtà, prescindendo dai dati dell'esperienza. Senza tale DISTINZIONE TRA I PROCESSI DELL’ANIMA E LA NATURA DELL’ANIMA non sarebbe potuta nascere una psicologa scientifica, perché ogni discussione dell’anima avrebbe avuto a che fare con il problema della sua essenza, quindi con la metafisica.
1774 Franz Mesmer effettua la sua prima presunta cura ipnotico, suggestivo, arcano. usando il magnetismo animale omesmerismo.
Dagli Associazionisti 1739 inglesi, figlidegli empiristi inglesi, metodo sperimentale (Home, Thomas Brown, Hartley, James Mill, John Stuart Mill, Alexander Bain) il passaggio da una concezione del corpo da macchina a organismo animale, in modo da poter ricostituire l’unità mente-corpo;
Gli Ideologisti francesi 1771: La Mettrie e il meccanicismo uomo macchina , Condillac, metodo analitico; sostiene che il ragionamento consiste nella sostituzione di un'affermazione con un'altra che sia identica;
Buffon metodo di distribuzione dei vari oggetti della Storia Naturale, e Cabanis metodo amalitico cercarono di trovare una corrispondenza – tra “fisico” e “morale” – suscettibile di essere studiata scientificamente.
Shelling si interesso all’ inconscio 1775-1854.
Schopenhauer 1778-1880 si interesso all’ inconscio.
Christian Wolff la monadologia nel 1732 distingue la PSICOLOGIA EMPIRICA (=fatti psichici fondati sull’esperienza) dalla PSICOLOGIA RAZIONALE (= essenza dell’anima e delle sue facoltà-distinzione tra una psicologia riferita esplicitamente alla concretezza dell’esperienza e una psicologia concepita come tentativo di chiarire e mettere in luce l’essenza stessa dell’anima razionale.
Kant (1724-1804) sostiene l’epistemologiacritica la natura e i limiti della conoscenza scientifica dell’ empirismo inglese si deve il superamento della controversia tra razionalisti cartesiano ed empiristi ad es Loke, attraverso l’introduzione dei giudizi sintetici a priori; il superamento della distinzione wolffiana tra psicologia razionale (la cui possibilità era da Kant negata) ed empirica inoltre sosteneva che la psicologia è una disciplina umanistica un approccio filosofico e che non sarebbe mai divenuta scienza, contrario a Wundt. Il suo metodo deduzione trascendentale: l' intelletto non lavora per induzione ma per deduzione perché ragiona, lavora sul induzione dei 5 sensi. Io penso il particolare come contenuto nel generale nella critica della ragion pura.
1785 Thomas Reid pubblica il saggio Essay in the Intellectual Powers of Man; Johann Jakob Emgel distingue il comportamento rappresentativo ed espressivo dell'attore nel libro Ideas for a Mimic
1786 Luigi Galvani segnala i risultati degli esperimenti sulla stimolazione dei muscoli della rana all'applicazione di un impulso elettrico.
1790 Erasmus Darwin produce una teoria del comportamento umano e dell'esperienza in termini di tre categorie fondamentali: stimolo, contrazione muscolare e potere sensitivo centrale.
Gall nel 1790 un medico tedesco, ideatore della dottrina frenologica che significa studio della mente progenitori della psichiatria e della neurologia (che sarebbe poi diventata psichiatria) Dottrina fisiognomica, organologia ricerche di anatomia e fisiologia cerebrale studio la teoria delle localizzazioni lobo frontale dei processi mentali superiori soprattutto sui nervi collegati agli occhi.
Frenologia ( o psichiatria) Johann Gaspar Spurzheim(1776-1832) secondo tale disciplina, singole funzioni psichiche dipenderebbero da particolari zone o "regioni" del cervello, così che dalla valutazione di particolarità morfologiche del cranio di una persona, come linee, depressioni, bozze, si potrebbe giungere alla determinazione delle qualità psichiche dell'individuo e della sua personalità. Dalla forma della scatola cranica sarebbe possibile risalire ai tratti del carattere attraverso una mappatura del cranio in ventisei regioni alle quali corrisponderebbero altrettante dimensioni della personalità.
Fichte 1794 critica l'io ordinatore di Kant ed elabora l’ io creatore infinito
Johann Christian Reil 1808 nasce il termine psichiatria la psichiatria romantica tedesca. Subito dopo de Tourse e Morel 2 filosofi francesi svilupparono la teoria della degenerazione come causa della malattia mentale.
ancora una volta torna la fisiologia con Bell e Magendie padre della fisiologia sperimentale che espone ai soci la separazione anatomica del midollo spinale tra funzione motoria e funzione sensitiva inoltre la Legge di Bell-Magendie, 1811 sottolinea l’indipendenza delle vie sensoriali dalle vie motorie.
Herbart (1776 - 1841) nel 1816 E’ il primo ad affermare che la psicologia è scienza, e scienza autonoma, non subordinata né alla filosofia né alla fisiologia. Herbart introduce riflessioni importanti sulle idee che sottolinea come variano per il tempo e l’intensità; l’anima è però unitaria.introduce il concetto di “Soglia della coscienza”= l’intensità minima che un’idea deve possedere perché rimanga a livello di coscienza. Al di sotto della soglia le idee entrano nel livello dell’inconscio. Il concetto di inconscio entra così per la prima volta nel campo della psicologia, con settant’anni circa di anticipo sulla prima formulazione che ne darà Freud (1895): il concetto freudiano di inconscio fu quanto meno ispirato da quello herbartiano. Il metodo del calcolo sperimentale.
Jean Martin Charcot (1825- 1893) padre della neurologia.
Con Rudolf Buchheim (1820-1879)e il suo di-scepolo Oswald Schmiedeberg (1838 – 1921), nasce la farmacologia come disciplina scientifica.
ancora la fisiologia con la legge dell’energia nervosa specifica (Muller)1830, che amplia la specificità di funzioni nel sistema nervoso in ambito gli organi di senso (rilevante per gli studi psicologici): uno stesso stimolo produce sensazioni qualitativamente diverse a seconda dei diversi nervi che stimola non vi è più possibilità di confusione tra soggetto che percepisce (e che può quindi essere studiato, sul piano della percezione soggettiva, su base scientifica) e cosa percepita.
L'astronomia 1838 scienza dura naturale e fisica si occupa dell' osservazione e della spiegazione degli eventi celesti che si verificano nello spazio. Studia le origini e l'evoluzione, le proprietà fisiche e temporali degli oggetti che formano l'universo e che possono essere osservati sulla sfera celeste.
Dall' astronomia Bessel 1838 La velocità di spostamento dei corpi sulla misurazione spazio/tempo. “equazione personale” di ogni osservatore indicante il tipo di errore sistematico che compie ogni osservatore, tempi di reazione.
Helmholtz 1850 torna ancora la fisiologia Questo studioso fu influenzato dagli associazionisti e da Stuart Mill.si potevano individuare ad esempio tre tipi di fibre nervose differenziate per la percezione di differenti colori introduce il concetto di “inferenza inconscia”: il sistema percettivo corregge, all’insaputa del soggetto, i valori della percezione, sulla base dell’esperienza passata.
Nietsche 1844-1900 si interesso all’ inconscio
La biologia è la scienza dura naturale e della vita che studia per l'appunto la vita ossia i processi chimici e fisici dei fenomeni che caratterizzano i sistemi viventi inclusa la biochimica, la genetica, anatomia, adattamento, sviluppo, la fisiologia, evoluzione, ereditarietà, interazione tra organismi e comportamento.
Emil Kreplin 1856-1929 psichiatra utilizzo il termine psicopatologia descrittiva
dalla BIOLOGIA Evoluzionismo Darwin 1859 e Galton 1870
la biologia paradigma biologico l’Evoluzionismo: Teoria di Darwin 1859: concetto di “selezione naturale”: le specie che non riescono ad adattarsi all’ambiente finiscono con lo scomparire, ed anche all’interno delle stesse specie sopravvivono gli individui portatori di caratteristiche che meglio si adattano all’ambiente. Nel tempo si potrà assistere a un processo di evoluzione, con una progressiva modificazione delle specie, poiché gli individui che sopravvivono, accoppiandosi tra di loro, daranno vita ad una discendenza che presenterà in modo sempre più accentuato i caratteri adattativi, con una progressiva scomparsa dei caratteri disadattativi. La selezione naturale si applica non solo ai caratteri somatici, ma anche a quelli psichici. Influenzerà james ed il funzionalismo.
Fechner (1801-1887) psicologo statistico psicofisico nel 1860 metodo calcolo infinitesimale ricerca scientificamente i fenomeni fisici la corrispondenza tra sensazioni soggettive (psicologia e stimoli oggettivi (eventi fisci) getta per unire corpo e anima mente , spirito e materia, è quello della psicofisica. Insieme a Weber 1860 sociologo, individuarono un’equazione in grado di quantificare esattamente il rapporto tra stimolo fisico e sensazione detta formula o legge di Fechner Weber- Essa deve permettere di determinare attraverso una precisa relazione matematica la relazione che intercorre tra questi due aspetti di un’unica realtà.
Donders 1860 torna la fisiologia credeva che ciò che impediva alla psicologia di diventare scienza fosse l’impossibilità di dare delle misurazioni oggettive, secondo parametri fisici, dei processi mentali. A suo avviso, però, tale difficoltà poteva essere superata se solo si fossero potuti rilevare i tempi di durata dei processi mentali dimostrare che avviene nella mente un processo che richiede del tempo, significa contemporaneamente dimostrare l’esistenza di tale processo (indipendentemente da qualsiasi possibilità di osservazione sul piano fisiologico). Egli escogitò un esperimento che faceva uso del metodo sottrattivo dei tempi di reazione, ispiratogli da Helmholtz.
1856Hermann von Helmholtz pubblica il primo volume del Handbuch der physiologischen Optik. insegnante di Wundt.
nel 1861 Broca fece studi sul linguaggio esamino un paziente che era praticamente incapace di parlare sebbene sembrasse comprendere quanto gli veniva detto tutto quello che riusciva a pronunciare era la sillaba tan da cui il nome Monsieur Tan con cui il paziente è conosciuto. L'esame del cervello di questo pz. portò alla conclusione che lo stesso presentava una lesione nel lobo frontale dell'emisfero sinistro detta afasia non fluente nell' area di Broca.
Il significato E la TRADUZIONE della psicologia( in italiano dal 1861 col re Carlo Alberto di Savoia con l’italiano nelle scuole) ora è lo studio della psiche umana e del comportamento umano.
Tra il 1861 e il 1865 ebbe fervore il movimento filosofico del pragmatismo di vari amici tra cui William James, Charles Sanders Peirce e Jhon Dewey con la spinta dell’evoluzionismo Darwiniano; il pragmatismo si sciolse e diede vita al funzionalismo
1864- 1867Cesare Lombroso con lui nasce la criminologia: "il criminale è un essere atavistico che riproduce sulla propria persona i feroci istinti dell' umanità primitiva e degli animali inferiori.
1867 negli stessi anni di Wundt anche Franz Brentano che influenzo anche W. James orientamenti di ricerca esistenti nella psicologia sperimentale e teorica. La sua Scuola influenzò Sigmund Freud e precorse i concetti della Psicologia della Gestalt e della Psicologia sociale e della fenomenologia Husserliana.
1867 presso l’Università di Heidelberg, Wilhelm Wundt (1832-1892) considerato il padre fondatore della psicologia, inaugura un corso di Psicologia fisiologica in continuità con il corso di filosofia.
Torna la biologia con Galton (cugino di Darwin) 1870 in Inghilterra studia le caratteristiche psicologiche individuali e della loro trasmissione ereditaria (ereditarietà); studia i gemelli per comprendere come l’ereditarietà e l’ambiente influenzino la personalità e l’intelligenza. per lui le abilità umane sono in gran parte dovute all’ ereditarietà - in America: con il Funzionalismo James studio dei caratteri psichici in quanto mezzi a disposizione dell’uomo per adattarsi all’ambiente; , L’Evoluzionismo introduce il concetto di ADATTAMENTO e consente di allargare lo studio della nuova scienza che si sta costituendo alle differenze individuali e al campo evolutivo e animale. La lezione dell’evoluzionismo significò anche far capire che l’uomo era frutto di una duplice evoluzione: quella filogenetica, che ha portato attraverso l’evoluzione al costituirsi della specie umana; e quella ontogenetica, che porta all’evoluzione dell’individuo singolo dalla nascita all’età adulta. Una vera comprensione completa dell’uomo non può aversi quindi se non viene anche studiata la psicologia dell’età evolutiva e delle specie animali.
Wernike nel 1874 descrisse per primo un afasia fluente la funzione nell'area di wernike nel lobo temporale dell' emisfero sinistro, mentre esaminava dei pazienti con problemi di comprensione del linguaggio scritto e parlato.
scienza autonoma: ogni disciplina delle scienze umane e sociali diviene scienza autonoma se possiede un proprio statuto epistemologico o scientifico ( insieme delle caratteristiche che certificano la scientificità attraverso un testo riconosciuto) ed un proprio linguaggio tecnico scientifico.
nel 1874 nasce la psicologia autonoma con W. Wundt con la publicazione del testo "fondamenti di psicologia fisiologica. Fisiologica per due motivi: 1. sia perché faceva suo il metodo naturalistico della fisiologia e 2 perché studiava l’attività psichica nella normalità, non nella patologia.
Nel nel 1879 Wundt fondo a Lipsia il primo studio dipsicologia sperimentale o scientifica ed utilizzo il termine psicologia clinica per spiegarne il metodo.
1881 nascita della prima rivista ufficiale di Wundt
1882George Romanes pubblica il libro Animal Intelligence. 1885 William T. Preyer pubblica il primo libro The Mind of the Children. Nasce il primo laboratorio di psicologia in Italia è stabilito all'Università di Roma; Francis Galton introduce le batterie di test per misurare le abilità di una persona.
Herman Ebbinghauss 1885 psicologo e filosofo tedesco tra i più meritevoli della psicologia sperimentale di Fechner che sviluppo in senso materialistico il panpsichismo di Fechner considerando i fenomeni fisici e quelli psichici come manifestazioni parallele di un unica energia naturale e di sviluppo di memoria in relazione all'età la curva dell' oblio: la memoria dei dati appresi in una determinata sessione diminuisce con il passare delle ore e dei giorni l'oblio è più marcato nelle prime ore e meno dopo un certo numero di ore.
1885 Galton Cattel e jung propongono i primi strumenti psicodiagnostici mental test.
1889FedericK van Eden utilizzo per la prima volta il termine psicoterapia per indicare un metodo di cura delle funzioni psichiche di un individuo mediante processi psicologici.
1894 Windelband (1848-1915). Influenzato da Galilei e Bacone distinse nel 1894 il NOMOGRAFICO dall' IDIOGRAFICO:
1. Nomografico, costruzione di una regola generale
2. Idiografico, caso singolo, specificità, singolarità.
1895 a cura della filantropa Jane Addams nasce il servizio sociale quindi l'assistente sociale. In Italia nel 1946-48.
1897 Wundt nel suo laboratorio a Lipsia di psicologia utilizzando il metodo galileiano abbandonando la metafisica per una descrizione razionale oggettiva della realtà fenomenica.
Per costruire la psicologia scientifica o sperimentale si passa attraverso il sistema ipotetico deduttivo: si osserva un fatto, si fanno delle ipotesi di spiegazione del fatto stesso, e poi le si vanno a verificare attraverso un metodo statistico o sperimentale.
Wundt voleva scomporre la mente e la coscienza fondo l'elementarismo o elementismo:
da dove nasce l’idea? dall’ atomismo egli volle emulare i chimici che componevano e scomponevano la materia combinazioni di atomi e molecole. Per Wundt anche la coscienza è una combinazione di elementi complessi da scomporre in semplici (ad es- emozioni e sensazioni individuali):
1. la mente è la somma di tutti i processi mentali che hanno luogo nella vita di un individuo-
2. la coscienza è la somma di tutti i processi mentali che hanno luogo hic et nunc (qui ed ora) in un determinato momento della vita dell'individuo-
Il primo passo per comprendere la mente è di scoprirne la struttura scomponendola nei suoi elementi primari o semplici.
Gli elementi semplici che compongono la mente sono:
1. l’emozione livello affettivo generano gli affetti,
2. la appercezione ossia le sensazioni livello sensoriale che costituiscono le percezioni,
3. i percetti ossia idee immaginiricordi livello mentale atti di volontà ossia le percezioni, attiva in due modi: 1 di identificazione degli oggetti, 2 di reazione allo stimolo visivo ed uditivo.
dalle cui varie configurazioni (sensazioni, appercezioni, percetti) si sarebbero originati i vari tipi di manifestazioni psichiche (per es. le diverse forme di percezione)
dalla somma delle 3 componenti semplici sopra descritte derivano le componenti complesse descrivibili e misurabili col metodo sperimentale: l’ introspezione.
Dopo l'addestramento dei suoi collaboratori (che erano i suoi stessi studenti) che parteciparono all' esperimento come atto volontario applico Il metodo introspettivo che consisteva in: un autosservazione della percezione, meticolosa, di ciò che il collaboratore percepiva nel comporre uno stimolo (sensazioni) che gli veniva presentato (es. un suono intenso e prolungato, un colore brillante) e darne le proprie percezioni.
si dedico anche allo studio trifattoriale delle emozioni Secondo Wundt ogni sentimento può essere inquadrato su tre dimensioni indipendenti che determinano uno spazio tridimensionale, di tipo cartesiano. In altri termini, questi tre fattori possono essere considerati come tre assi di uno spazio cartesiano, indipendenti fra di loro, X Y e Z, che determinano uno spazio. Il primo asse, bipolare, è quello del piacere/dispiacere. Il secondo asse è di tensione/rilassamento. Il terzo asse è di eccitazione/calma. Sia da Oswald Külpe è stato uno psicologo strutturalista tedesco
.SCUOLA DI WÜRZBURG: KÜLPE (1893) studio i processi mentali superiori (pensiero), prendendo le distanze da Wundt e proponendo il metodo dell'introspezione sperimentale sistematica che valorizzava i dettagli qualitativi e soggettivi dei resoconti. Scopri che nel pensiero ricorrono molte sensazioni.
sia da Titchner che porto in America l'elementarismo col nome di strutturalismostruttura della mente.
L’oggetto della psicologia è l’esperienza diretta
e il metodo precipuo per rilevarla l’introspezione attraverso cui l’individuo è in grado di rivelare cosa avviene nel momento esatto in cui esperisce la realtà.
Criticità problemi di oggettività scientifica
Limite: l’oggettività dell’uomo suscitata da una stimolazione sensoriale è solo parziale poiché in parte è soggettiva.
Bias ossia delle distorsioni cognitive che le persone attuano nelle valutazioni di fatti e avvenimenti. Tali distorsioni ci spingono a ricreare una propria visione soggettiva che non corrisponde fedelmente alla realtà. In questo caso legati alla figura dei partecipanti che devono esprimere e resocontare le loro esperienze.
Nel 1881 nacque il funzionalismo di James e Dewey XIX sec. Il funzionalismo pubblico principi di psicologia il primo in Nord USA all' Uni Johns Hopkins, Funzionalismo William James i fenomeni psichici non come strutture ma come funzioni attraverso cui l’organismo si adatta all’ambiente. ripresa di Darwin e Galton paradigma biologico e la teoria della specie-
per lui la coscienza è un flusso dinamico e continuo le sue funzioni sono come un fiume che scorre. Era d'accordo con Wundt sull' esperienza immediata delle percezioni e sull' utilità del metodo introspettivo ma la coscienza non poteva scomporla in elementi, perché l'oggettività suscitata da stimolazioni sensoriali è in parte soggettiva.
James funzionalismo diceva che sono le funzioni biologiche dell' uomo il perno principale che permette all' uomo di adattarsi all' ambiente e permetterne la sua sopravvivenza il dovere degli psicologi era di capire le sue funzioni, quindi la domanda non era più cosa sono i processi mentali ma a cosa servono e come funzionano.l’altro è la teoria delle emozioni di James-Lange non piangi perché sei triste ma sei triste perché piangi esamina la relazione tra emozione e comportamento. inoltre egli si dedicò anche al se sociale cioè io come vedo me stesso e come gli altri vedono me questo influenzo la teoria del campo di Lewin. I processi biologici per i funzionalisti sono la respirazione e la pressione sanguigna. Studiano la sensazione, l'emozione globale, la percezione, la motivazione, il pensiero ed il più importante modalità di risposta a situazioni problematiche presenti nell' ambiente, e che hanno valore di sopravvivenza. Metodo Osservazione in contesto naturale l'apprendimento, James si ispirò a Darwin sull' origine della specie e Galton sull’ ereditarietà. Il metodo osservazionale puro idoneo a cogliere le funzioni mentali nel loro contesto naturale. la scuola Funzionalista raggiunge il suo massimo sviluppo, insieme all'idea di dover approdare a un pensiero più complessivo e globale, divenendo una dottrina sistematica. alcuni dei suoi assunti di base sono l'analisi molaristica di Tolman neocomportamentista ossia globale o olistica) e non molecolaristica ossia costruita da singoli movimenti fisici risposte muscolari o ghiandolari come quella comportamentista). Va da sé che il funzionalismo in tal senso è vicino al neocomportamentismo.
Bechterev e Kazan 1886 dobbiamo la nascita della psicologia russa intenta a risolvere i problemi del regime comunista russo. in questi stessi anni anche Pavlov gia associazionista, che apparteneva alla psicologia russa 1903 fece l’esperimento sui cani.
Nel 1895 nasce la psicoanalisi freudiana con Freud.
Prima di Pavlov già Thorndike 1898 farà parte dei comportamentisti nell'ambito dell' apprendimento per tentativi ed errori la gabbia a T con i gatti che cercano di uscire per il cibo con una cordicella che se tirata casualmente dal gatto si apre quando il gatto lo scopre e il gatto esce viene rimesso subito dentro il gatto ripeterà questo comportamento immediatamente senza perder tempo ossia la persona apprende le soluzioni ripetendo le azioni per raggiungere i risultati se l’azione non produce effetti l’azione viene abbandonata. Ossia la legge dell’ effetto. Un animale risponde ad uno stimolo con la legge dell' effetto: Effetto soddisfacente esce dalla gabbia, si rafforza la connessione tra azione e evento Effetto insoddisfacente: resta intrappolato, si indebolisce la connessione tra azione ed evento. In tal caso, le risposte con esito positivo sono approvate mentre quelle con esito negativo sono cancellate.
I suoi interessi si rivolsero prima alla psicologia animale e poi alle leggi dell'apprendimento.
Egli codificò l’EFFETTO ALONE, secondo cui un singolo aspetto positivo o negativo di un individuo può gettare un alone positivo o negativo su tutti gli altri aspetti.
la crisi dello scientismo si passa dalla fisica meccanicistica newtoniana alla fisica quantistica (di cui Max Planck è il padre fondatore nel 1900)teoria dei quanti che dice che: sia le nostre azioni sia i nostri pensieri determinano quello che accade Da questo concetto nasce l'idea di mente quantica, la capacità di ognuno di noi di attirare nella propria vita ciò che si desidera. Ed è scientificamente dimostrato che un pensiero positivo è centinaia di volte più benefico e potente di un pensiero negativo;
e (la teoria della relatività formulata da Einstain nel 1921). Con E. Match (1838/1916) filosofo e scienziato empirocriticista detto anche terza via che pone tra parentesi la realtà e si concentra sulla funzione economica della scienza e sul significato evoluzionistico per la sopravvivenza per l'uomo. Questa teoria è stata criticata da Lenin (1870/1916) di posizione newtoniana che distingue la realtà dalla conoscenza della realtà visione idealista. Musil 1880 – 1942 facendo una tesi su Match nel 1908 accentua le critiche alle concezioni di Match quindi la sostanziale adesione alle nuove teorie Matchiane che si stavano diffondendo in fisica e i grandi capovolgimenti nel modo di vedere la realtà; quindi mentre i decadentisti negarono alle scienze ogni valore conoscitivo inneggiando un irrazionalismo senza limiti R. Musil nel suo romanzo Torless invece ci mostra come sia possibile una fusione tra ragione e emozione, tra luce della scienza e buio dell' inconscio.
La psicologia clinica ha carattere scientifico e affonda le radici nel Paradigma Positivista del 1900 (che a sua volta affonda le sue radici nel 1800 cui padre fondatore è A. Comte padre fondatore della sociologia che verifica la conoscenza attraverso le previsioni) in pratica formula una serie d’ipotesi su alcuni fenomeni dei sensi misurabili per poi sottoporli a esame e verifica empirica.
Il temine clinico in psicologia clinica nasce nel 1907 una prima definizione di questa nuova professione si deve a Lightner Witmer e John E. W. è sempre più diffusa la necessità di una psicologia maggiormente oggettiva, che si allontani dalle teorie ottocentesche sulla mente e sulla coscienza e di:
-dare uno statuto scientifico alla psicologia clinica;
-validazione delle ipotesi sostenute;
-elaborazione di nuovi modelli dei processi psichici.
La psicologia clinica è una delle principali branche teorico-applicative della psicologia. Comprende lo studio scientifico teorico e le applicazioni pratiche della psicologia in merito alla diagnosi, prevenzione ed intervento nelle problematiche psicologiche e relazionali, a livello individuale, familiare e di gruppo, comprese anche le attività di promozione e mantenimento del benessere psicologico e il trattamento di molte forme di psicopatologia. La psicologia clinica è intesa come lo studio dei metodi psicologici e psicoterapeutici: ad es. Prevenzione primaria benessere psicologico ( problemi) e secondaria già in atto una malattia o un disturbo, osservazione, anamnesi, ipotesi, diagnosi, prognosi, metodi: psicodinamici sistemico relazionali cognitivo comportamentali, interventi patologici brevi psicologici o lunghi psicoterapeutici e farmacologici. Uso di testi psicodiagnostici dsm , pdm, icd. Uso di test cognitivi e comportamentali, il colloquio clinico, la relazione tra paziente utente o cliente e lo psicologo o psicoterapeuta ( che può essere anche psicoanalista).maggiore enfasi al nomotetico ideografico ossia al singolo caso.
prevenzione primaria: il miglioramento delle condizioni di vita si riferisce alla Promozione della salute ossia interventi rivolti al soggetto singolo ai gruppi o alle comunità con l' obbiettivo di accrescere la salute e il benessere.
prevenzione secondaria: diagnosi tempestiva, cura immediata già al primo manifestarsi di un problema psicologico oppure rivolti verso persone a rischio con l'obbiettivo di ridurre il rischio di sviluppare un disturbo attraverso due tipi di interventi: interventi supportivi che supportano il paziente lo educano a dei comportamenti più consoni oppure gli interventi espressivi che stabilisce delle regole il pieno rispetto del terapeuta vs il pz che considera adulto capace di sopportare le frustrazioni differenzia gli stati psicotico borderline nevrotico con meccanismi di difesa e giusta empatia e transfert contro transfert il trattamento con interventi di
con strumenti counseling psicologico colloqui clinici brevi strutturati e non seguendo il modello di riferimento (psicodinamico, comportamentista, cognitivo, biomedico, sistemico-relazionale, etc.)
gli strumenti devono essere standardizzazione, affidabilità, attendibilità e validità e accuratezza e test reattivi di personalità ad es. Rorshach, (macchie d’inchiostro, figure ambigue, seguire istruzioni aperte come «Disegna una persona, una famiglia, una casa, una persona con l’ombrello» inventari di personalità ad es. MMPI inventari di reazione molto specifici su un determinato problema circoscritto e test neuropsicologico Test delle funzioni frontali (Test della torre di Londra, Test delle stime cognitive, Test delle figure aggrovigliate, Hayling test, Wisconsin Card Sorting test);
• Test intellettivi d'intelligenza (Wechsler Adult Intelligence Scale, Wechsler Intelligence Scale for Children, Matrici di Raven);
• Test di memoria (Test di memoria verbale, Test di memoria visuo-spaziale, Test di memoria autobiografica, Recognition memory test);
• Test delle funzioni linguistiche;
• Test di attenzione (Trail making test, Test di barrage);
• Test per l'esame delle funzioni visuo-percettive, visuo-spaziali, visuo-costruttive e prassiche;
• Test del gioco d'azzardo di Bechara e Damasio.
e test d'intelligenza ad es. per misurare il QI
e osservazioni standardizzate affidabili e attendibili valido rivolti anche a soggetti che manifestano già dei disturbi con l'obiettivo di alleviare il disturbo se minimo, se invece si tratta di psicopatologie dopo averle diagnosticate inviarli da uno specialista in psicoterapia (psicoterapeuta: cognitivo comportamentale, psicoanalista, sistemico relazionale) che si occuperanno della cura delle persone.
Diagnosi in due modi: con DSM 5 TR Manuale statistico dei disturbi redatto dall' APA del 2023 ha un ottica descrittiva categoriale è una tassonomia di disturbi e risponde alla domanda: "cosa ha quella persona?";
il PDM 2 del 2018 manuale diagnostico psicodinamico e psicoanalitico redatto dall' APA ha un approccio non categoriale ossia dimensionale e risponde alla domanda: "chi è quella persona?" ad orientamento psicodinamico;
ed il confronto con la classificazione ICD 11 del 2019 redatto dall' OMS.
il termine psicopatologia fenomenologica è sicuramente quella di Karl Jaspers, nella sua opera Psicopatologia Generale (1903) studio delle malattie e anomalie psichiche. nello stesso anno Pavlov scopri l'apprendimento classico.
1907 Lightner Witmer (1867-1956) e John E. W. Wallin (1876-1969) mentre in Italia da Carli, Canestrari e Bertini coniarono e approfondirono la psicologia clinica.
1910 nasce la psicoterapia psicodinamica con Jung.
Nel 1909 la scuola russa si sgretola dando vita a due scuole:
1. la scuola riflessologica russa 1910 con Secenov (che influenzo Pavlov studi sulla digestione 1903), Bechterev e Pavlov e i pavloviani e Helmholtz- e Bykov di cui l'obiettivo era di fondare una psicologia obiettiva e sperimentale, priva di riferimenti spiritualistici e introspettivi con oggetto d'indagine i riflessi, da Bhecterev chiamati riflessi associativi.
2. 2. la scuola storico culturale di Vygotskij 1925 che si occupo di linguaggio insieme a Leontjev e Lurija e Kornilow.
Nel 1903 Pavlov condusse l’esperimento del riflesso condizionato sui Cani
Condusse ricerche prima su soggetti animali e poi sul comportamento umano scoprendo il condizionamento fondato su processi psichici.
I metodi di Pavlov appaiono dotati di criteri di scientificità e carenti dell’approccio introspettivo, le sue ricerche vengono considerate il fondamento dell’apprendimento (ossia la variazione sistematica e non transitoria del comportamento), sebbene egli stesso avesse perplessità sul progetto di una psicologia scientifica indipendente.
Nel 1904 ottiene il premio Nobel per la medicina
Quando parliamo di condizionamento classico o rispondente facciamo riferimento alla scoperta del fisiologo Pavlov, ( precedente a Wotson e al comportamentismo) secondo tale autore il comportamento è stabilito da una successione di risposte apprese tramite processi di condizionamento, ciò che viene appreso non è una azione intenzionale, ma una risposta riflessa. Nel condizionamento classico l’apprendimento associativo di tipo passivo è regolato da due condizioni: • Contiguità temporale tra stimolo e risposta • L’associazione tra stimolo e risposta deve
essere ripetuta un numero soddisfacente di volte. L’azione dell’organismo è definita come una risposta ad uno stimolo S - R. tale tipo di condizionamento è di tipo passivo Es la risposta condizionata bava del cane alla vista della campanella stimolo neutro che condiziona il ricordo del cibo.
Associazione di stimoli: stimolo incondizionato cibo + preceduto dalla campanella stimolo incondizionato = risposta condizionata bava del cane pari e identica alla risposta incondizionata bava del cane invece il solo stimolo condizionato la campanella = risposta riflessa volto il capo per il suono.
Gestalt 1912 Wherteimer Kofka Koler Lewin il tutto è più della somma delle parti contrario allo strutturalismo che vede il singolo. Fenomeno apparente come un movimento continuo in uno spazio vuoto fattore gestalt oggetti disgiunti come unita riconosce un tutto disgiunto come una forma semplice. legge della pregnanza, vicinanza, chiusura, continuità, somiglianza, l’esperienza passata, puo influenzare il modo di percepire cio che vediamo. percezione di Rubin la figura sfondo vaso, visi. Koler problem solving basandosi sull’ osservazione complessiva e simultanea dell’ intera situazione impatto sulla psicologia cognitiva.
Lewin teoria del campo un framework nella pecezione umana psi gestalt e sociale teoria del campo secondo cui< il comportamento umano è influenzato dal campo (ambiente).
Da qui nasce il comportamentismo 1913 con Wotson esso sostiene che la coscienza non può essere oggetto di ricerca scientifica poiche non puo essere osservata oggettivamente quindi l’osservazione delle reazioni agli stimoli esterni ovvero al comportamento oggettivo piuttosto che la coscienza soggettiva secondo lo S R dipende dall’ ambiente non dalla genetica.quidi tutti i comportamenti sono riflessi fisiologici condizionati e intenzionali ovvero di tipo classico o operante. Wotson emulando Pavlov (che era comportamentista con l'apprendimento classico esperimento con i cani), Wotson fece l'esperimento con il piccolo Albert un bambino condizionato da Wotson alla fobia dei topi e simili e non decondizionato comportamento aberrante da un punto di vista etico e deontologico.
Skinner 1940 apprendimento operante o strumentale di tipo attivo motivazione risposta rinforzo, con la skinner box topo in gabbia che: motivazione cerca la goccia d’acqua, risposta spingendo casualmente una levetta, rinforzo ricevere la goccia d’acqua.
Tolman 1930 neocomportamentista psicologia molare globale olistica parlava di apprendimento latente che costruisce una mappa cognitiva secondo cui i topi come le persone seguono delle mappe per ragiungere degli scopi ossia una R ad uno S di tipo riflesso con una O che è l’organismo che rappresenta il comportamento intenzionale che crea aspettative credenze ipotesi con cognizione .
Walpe 1948 invento l’inibizione reciproca per eliminare paure e ansie mediante l’inibizione sistematica metodo prova ad immaginare un paradiso.
1895 Psicoanalisi Freud interpretazioni dei sogni si creano quando indebolisce l’io e aumenta la pulsione di libido eros che emerge dall’ inconscio quindi analizzando i contenuti è possibile chiarire le pulsioni represse con la libera associazione che costituisce per Freud un importante terapia psiconalitica coscienza repressa pulsioni desideri, ricordi traumatici, che non siamo in grado di percepire consapevolmente, perché disturbanti e per la coscienza inaccettabili . ricerca sull’ amnesia nevrosi inconscio i ricordi inconsci a volte si manifestano come un sintomo neurologici causa dell’ inconscio sono azioni impulsive pensieri improvvisi piccoli errori, lapsus, sogni. la prima topica: conscio stato cosciente, preconscio strato che può diventare cosciente con uno sforzo e inconscio strato completamente inconscio ma che preme per entrare nella coscienza.(il subconscio è in psicologia popolare inesistente in psicologia scientifica).
seconda topica: es energia mentale inconscia magazzino degli istinti umani sessuali pulsione istintiva della libido che cambia con l’età principio del piacere;
ioego centro della coscienza individuale coordina l’es ed il super io, l’io o ego non esiste dalla nascita ma si forma principio di realtà;
e super io coscienza ideale espressione dei principi etici e morali della società in cui l’io spesso in contrasto principio ideale del super io e della libido il desiderio pulsione sessuale che è energia istintiva.
essa cambia attraverso i vari stadi della vita fase: orale, anale, fallica di latenza,genitale man mano che i desideri sessuali vengono soddisfatti mutano e passano alla fase successiva- se la libido non viene soddisfatta si hanno fissazioni:
fase orale ad es. ad un anno voglio la tetta il genitore appare disinteressato da grande si mangia le unghia, dipendenza dal tabacco, dipende dagli altri.
fase anale educazione alla toilette severa precisino testardo meticoloso nervoso;
fase fallica complesso edipico o di elettra i bambini tendono a monopolizzare il genitore di sesso opposto se a 6 anni arriva a buon fine si rinuncia al genitore e ci si apre alla società se il rapporto tra i genitori è pessimo o il padre o madre risultano assenti il legame con il genitore del sesso opposto diviene eccessivo da grande si diventa esibizionista / passivo oppure mammone o papone difatti le bambine che non risolvono il complesso di elettra amando per troppo tempo il padre sviluppano un super io debole se invece il padre è assente o il rapporto dei genitori è pessimo il bambino si attacca troppo alla madre non riuscendo a svilppare una propria personalità (carattere) se entrano nella fase di latenza senza problemi i bambini nella fase fallica apprendono le abilità sociali del genitore del sesso opposto.
fase di latenza la loro attenzione si sposterà sui legami familiari ed amicali senza interesse sessuale che poi riprendere nella fase genitale per individui sconosciuti del sesso opposto.
Meccanismi di difesa funzione dell’ ego io per evitare lo stress mentale sviluppato da S. Freud prima e ampliato da Anna Freud. La funzione dei meccanismi di difesa è conscia ma spesso sono inconsce esistono vari tipi di meccanismi di difesa di tipo primario di carattere psicotico che va sai 0 ai 6 anni di vitacome: scissione dell’oggetto, negazione della realtà psichica, identificazione proiettiva.
Meccanismi di difesa di tipo secondario dai 6 anni in su come: rimozione, sublimazione, formazione reattiva, isolamento, razionalizzazione.
Scissione dell'oggetto: separazione dell’oggetto in virtù della sua ambivalenza in modo da poter dirigere sulle parti scisse gli opposti sentimenti che ispira. Processo inconscio che separa attivamente i sentimenti contraddittori, le rappresentazioni di sé e degli oggetti “buone”, costituite sotto l’impulso della libido, da quelle “cattive”, costruite sotto l’impulso dell’aggressività. E’ presente, secondo M.Klein, nell’infanzia durante la posizione schizoparanoide; la scissione permette al lattante di separare il buono dal cattivo, il piacere dal dispiacere, l’amore dall’odio, al fine di preservare le esperienze, gli affetti, le rappresentazioni di sé e degli oggetti positive. E’ in generale considerata la difesa basilare e principale della psicosi, della patologia narcisistica e degli stati limiti e contribuisce massicciamente a compromettere l’esame di realtà.
Negazione o diniegoEsistono casi di semplice negazione dove ciò che viene negato sono solo gli affetti (per esempio nel caso di una fine di una relazione, si può negare l’amore che si provava verso l’altra persona), mentre nel caso del diniego in psicologia è la realtà stessa che viene negata, portando così a una psicosi. Il diniego è primario e primitivo, che può arrivare al delirio. L’atteggiamento in questo tipo disadattivo
potrebbe essere riassunto con il motto “se non lo riconosco e non l’accetto non è mai successo”. Entrambi questi meccanismi di difesa possono essere disadattivi e disfunzionali, nel senso che un loro uso reiterato e non contestuale non porta alla risoluzione del problema ma solo danni per l’individuo.
Ne esistono 2 la proiezione
la proiezione di sé sull'altro in modo totale per alleviare l’ansia incolpa qualcun altro attribuendole la stessa pulsione inaccettabile di se stessi, è il sentimento alla base della paranoia: vengono attribuite ad un’altra persona, alcune proprie caratteristiche o impulsi misconosciuti.L’altro verrà pertanto percepito come ostile e pericoloso. Un paranoico delirante potrebbe proiettare aspetti di sé che non riconosce su altri e creando così dei deliri paranoici. In questo senso viene effettuata una scissione delle proprie caratteristiche buone e cattive, e quest’ultime vengono proiettate all’esterno e non riconosciute.
l’identificazione proiettiva sull' altro solo le cattive. L’identificazione è un meccanismo che accompagna la maturazione e lo sviluppo mentale, aiuta nei processi di apprendimento e nell’acquisizione dei propri interessi e ideali. Inizialmente il bambino si identifica con i genitori, successivamente con altre figure importanti affettivamente. Può avvenire sia con un oggetto perduto che con un oggetto presente e rassicurante, ma perché si possa parlare di identificazione è necessario che l’individuo sappia distinguere tra sé e gli altri, processo di riconoscimento che avviene solitamente nei primi anni di vita.che si caratterizza anche in questo caso da una scissione delle qualità buone e cattive, proiettando quelle cattive sull'altro.
In questo caso inoltre viene aggiunta anche una sorta di tentativo di controllo: proiettando le proprie qualità sull’oggetto relazionale, la persona si sente in grado di poter identificarle e controllarle dall’esterno, in maniera normalmente aggressiva.
la rimozione tendenza a rimuovere i ricordi spiacevoli sopprimendoli nell’ inconscio,
esclusione dalla coscienza di rappresentazioni, desideri, fantasie o sentimenti inaccettabili connessi a una pulsione il cui soddisfacimento sarebbe in contrasto con altre esigenze psichiche e giudicato pericoloso. Svolge la sua azione sia escludendo dalla consapevolezza ciò che è già stato sperimentato a livello conscio, sia esercitando un controllo su idee e sentimenti prima che questi raggiungano la consapevolezza. E’ un meccanismo evoluto, nato dalla risoluzione edipica e dalla costituzione del Super-Io (rimozione primaria), che presuppone la presenza di un mondo rappresentazionale e simbolico. La rimozione può verificarsi in qualsiasi momento della vita e non implica necessariamente un esito patologico, anzi è funzionale alla semplificazione della nostra vita quotidiana. La rimozione è il meccanismo basilare delle nevrosi poiché dal suo fallimento e dalla sua sostituzione parziale con altre difese evolute dipende la formazione delle varie malattie nevrotiche.
sublimazione sostituire le pulsioni represse con comportamenti accettabili la cultura e la civiltà si sviluppano attraverso la sublimazione ad es. la pulsione sessuale dell’ es viene sostituito attraverso il se con l’arte oppure la pulsione aggressiva dell’ es viene sostituita attraverso il se con lo sport che scarica l’aggressività.spostamento di una pulsione sessuale o aggressiva verso una meta socialmente accettata e valorizzata. L’energia pulsionale libidica e aggressiva viene neutralizzata e soddisfatta, deviandola verso nuovi scopi o oggetti socialmente e culturalmente più accettabili per l’Io e per il Super-Io. La creatività artistica e intellettuale è un esempio classico di sublimazione. E’ un processo normale e non patologico; l’unico meccanismo difensivo che costituisce solo tratti di personalità sani e integrati. Chiaramente, dei fallimenti in tale processo possono portare allo sviluppo di perversioni, comportamenti psicopatici e o disturbi dell’adattamento.
A questi Anna Freud ne ha aggiunti degli altri che implicano un’interazione tra l’individuo e il mondo.
la formazione reattiva sopprime l’istinto dell’ es moralmente e socialmente inaccettabili e ci comportiamo all’ opposto ad es lei è proprio una brava persona in realtà non la sopporta, trasformazione di un desiderio o impulso inaccettabile nel suo opposto. Questo meccanismo si sviluppa a partire dal periodo di latenza per neutralizzare gli impulsi aggressivi o libidici. Essa è parte integrante dell’organizzazione del carattere dell’individuo. Diventa patologica quando si presenta in forma rigida ed esclusiva, accompagnata da sofferenza nel caso in cui non si riesce a mettere in atto i comportamenti reattivi. Ad esempio, le esigenze di pulizia eccessive sono una formazione reattiva dal desiderio massiccio di sporcare.
Isolamento dell’affetto: separazione del pensiero o dell’esperienza sgradevole dalla sua carica affettiva. Un ricordo traumatico può essere facilmente richiamato alla mente ma è privato dei sentimenti concomitanti eccessivamente intensi. L’isolamento priva il pensiero della sua forza motivazionale e quindi dello scopo: le idee sembrano estranee, l’azione si oppone e il senso di colpa può essere tenuta a bada. La rappresentazione rimane cosciente, seppur disturbante, poiché è privata di ogni connessione emotivamente carica. L’isolamento può verificarsi in condizioni normali quando alcuni contenuti ideativi (morte, sessualità, aggressività) sono talmente angosciosi e angoscianti da obbligare il soggetto a prendere una distanza affettiva. Nella patologia, tale meccanismo si ritrova in particolare nella nevrosi ossessiva.
la razionalizzazione cerca motivazioni ragionevoli quando i desideri non vengono soddisfatti, la giustificazione di un evento che si è ritenuto angosciante con ragioni esplicative di comodo che servano a arginare l’angoscia.
In fondo rimane la sensazione che ciò che hai fatto non è giusto, ma queste giustificazioni permettono di accettare la scelta che hai fatto. Un esempio di razionalizzazione può essere arrabbiarsi coi colleghi perché non hanno consegnato un lavoro in tempo o con il tuo amico perché non arriva in orario, nonostante anche tu ti comporti sempre nella stessa maniera.
la fuga affronta attraverso fantasie lavoro gioco d’azzardo malattia per non fare una determinata cosa,
la regressione tentare di risolvere i problemi insormontabili tornando all’ ego io infantile la sostituzione tenta di risolvere un emozione negativa scaricandola su un'altra persona non potendola dirigere vs qualcun altro,
la compensazione rimedia al complesso di inferiorità individuando altre risorse.
Negli ultimi anni Freud cambia il concetto di libido in eros desiderio puro istinto di vita pulsione sessuale e pulsione di vita e pulsione di autoconservazione in contrapposizione con il concetto di Thanatos istinto di morte che guida vs l’autodistruzione i moti psichici spiegati dal principio del piacere o dal principio di realtà per spiegare i: comportamenti distruttivi, omicidi e autolesionismo in tal caso le persone vogliono tornare alla materia inorganica che erano prima di nascere.
ossia l’istinto del primigenio.
Freud rende conto l’inconscio e lo analizza attraverso la libera associazione il pz sdraiato sul lettino (ora divano) rilassato parla di ciò che gli viene in mente rivelando desideri e impulsi repressi nell’ inconscio.
1910 Jung allievo di Freud se ne distacca dicendo che abbiamo un inconscio personale ed un inconscio collettivo vedendo la somiglianza tra culture lontane pensa che nell’ inconscio collettivo e che i ricordi sono comuni a tutta l’umanità e vengono tramandati dalle culture precedenti e lontane geneticamente tramite gli archetipi al di sotto dell’ io coscienza personale che l’inconscio personale in cui sono immagazzinati sentimenti e ricordi personali
Gli archetipi di Jung che continuano ad influenzare il comportamento sono:
la grande madre gentilezza cortesia etc ostra signora idolo mare
Anima femminile venere saggia o put
Animus maschile studioso, uomo forte, capo
Il vecchio saggio etica morale autorità gentile anziano, sole, fulmine, padre capo, mago
Ombra vedo un altro se nel mio inconscio rivedersi essendo donne, fantasma, demone, animale parlante
Il ribelle un genietto malizioso o un giullare che cerca di distruggere il potere e l’ordine di tutta l’umanità diventa cosciente come l’immagine di un clown
Il se perfetto autoritratto dio luce modello di bellezza diviene conscio attraverso belle forme e motivi come croci e mandala o immagini di luce.
Eroe un immagine eroica nell’ inconsio di tutta l’umanità diventa cosciente attraverso l’eroe di epopee antiche.
Persona (maschera) archetipo dell’ inconscio collettivo che esprime la necessità di adattamento alla società.
È una maschera simbolica quella che indossiamo nel mondo esterno a seconda delle circostanze.
Estroverso/ introverso allora l'energia mentale interessi e preoccupazioni che tende a essere diretta verso l'ambiente circostante e l'estroversione quella diretta verso il proprio io interiore e l'introversione la classificazione della personalità in diversi tipi è chiamata teoria dei tipi di Alport l'estroversione si riferisce alla tendenza della propria energia mentale interessi e preoccupazioni a essere diretta verso l'ambiente circostante fortemente estroversi sono brillanti e socievoli ma hanno anche la tendenza a scaldarsi e raffreddarsi facilmente i fortemente introversi che dirigono la loro energia mentale verso l'interno sono classificati come timidi e antisociali ma sono pazienti e premurosi tipo estroverso dirige l'energia verso l'esterno ed è allegro e socievole ma i suoi criteri di giudizio sono facilmente influenzati da coloro che lo circondano il tipo introverso invece dirige l'energia verso l'interno passivo e poco socievole ma sta bene da solo quindi il suo cuore è sempre appagato inoltre Jung crede che la mente abbia quattro funzioni e la classifica in: pensiero sentimento percezione e intuizione ipotizza inoltre che ciascuna di queste quattro funzioni possa manifestarsi rispettivamente te come estroversione e introversione quattro funzioni della mente funzioni del pensiero funzione mentale per giudicare le cose razionalmente funzione emotiva funzione mentale per giudicare le cose in base alle emozioni
Funzione sensoriale funzione mentale per giudicare le cose come piacevoli o spiacevoli funzione intuitivi funzione mentale per giudicare le cose in modo intuitivo estroverso razionale e estroverso il tipo di uomo d'affari in carriera che riesce ad affrontare razionalmente il mondo reale amo il mio lavoro
Introverso razionale introverso il tipo accademico che non è influenzato dalle opinioni altrui è più interessato all'astratto che al pratico AE ad esempio amo il mio ragionamento
Tipo emotivo sentimentale estroverso una persona popolare perché riesce a entrare in empatia con sentimenti altrui tipo sociale amo chiacchierare
Sentimentale introverso per me è importante la realizzazione non è interiore un tipo molto sensibile che ha chiare simpatie e antipatie ma non le dichiara tipo sensibile estroverso sensoriale un edonista che ama vedere ascoltare mangiare e godersi la vita di tutti i giorni amo le cose belle e le cose golose
Sempre tipo sentimentale sensibile introverso un tipo molto sensibile un tipo a cui piace sognare a occhi aperti che prova emozioni e sorpresa e diverse nella vita quotidiana perché mai quelle nuvole mi stanno aspettando?
Tipo intuitivo estroverso un' avventuriero che cerca sempre nuove possibilità non ha la vita monotona
Intuitivo introverso Un'artista geniale che agisce per ispirazione e intuizione asociale quindi a volte è visto come un eccentrico.
La psicologia e fondamentalmente un campo accademico che tenta di chiarire in modo scientifico le leggi della psicologia umana attraverso esperimenti psicologia sperimentale. L'obiettivo e chiarire la psicologia comune agli esseri umani svolge esperimenti e di dimostrazioni
La psicologia clinica l’accostamento del termine “clinica” a “psicologia” e una prima definizione di questa nuova professione si deve a Lightner Witmer (1867-1956) e John E. W. Wallin (1876-1969): invece mira ad aiutare e curare individui clienti utenti pazienti con problemi di salute mentale. L'obiettivo è quello di curare i problemi mentali delle singole persone usa la psicoterapia via come metodo curando le malattie mentali due metodi per trattare i pazienti clienti utenti: farmaci e psicoterapia.
la psicoterapia include:
1. La psicoanalisi ( terapia psicoanalitica) fondata da Freud con Breuer studi sull'isteria 1895 e Anna Freud 1922,
La teoria delle relazioni oggettuali, che nasce con Melanie Klein 1935 per poi evolvere nel contributo di Fairbairn, Winnicott e Balint, kernberg
La psicologia del sé, fondata dallo psicoanalista Heinz Kohut, che considerava la psicopatologia frutto di uno sviluppo del sé non sano,
La psicologia dell’Io, che rappresenta un’evoluzione della teoria freudiana e al cui sviluppo hanno contribuito autori come Heinz Hartmann e Margaret Mahler e kernberg
Le teorie post moderne e la teoria dell’attaccamento di Bowlby, e Mary Ainsworth con la strange situation in base alle quali la verità oggettiva è contenuta nel paziente, inserito in una diade, terapeuta–paziente che si scambiano le prospettive da diversi punti di vista. Inoltre, il tipo di attaccamento diventa il sistema motivazionale centrale nei primi anni di vita e muove il bambino a mantenere la vicinanza fisica alla figura di attaccamento per ottenerne la protezione e l’accudimento. Inoltre dai Moi si passa all'attaccamento adulto AAI di Main e Goldwyn, Bartolomew.
2 la terapia psicodinamica 1910 fondata sulla psicoanalisi classica di Freud da: Jung, Lacan, Recalcati, Bowlby e Adler.
3. 1911 la terapia individuale ( psicoterapia psicodinamica) di Adler 1911;
4. 1913 la terapia comportamentale basata sul comportamentismo di Watson di Palvlov, Skinner,
5. Psicoterapia analitico transazionale di E. Berne 1949.
6. La terapia sistemico ( comunicazione) relazionale di von Bertalanffy 1950 con G. Bateson, Don D. Jackson, J. Haley , P. Watzlawick dell' istituto di mental resarch della scuola di Palo Alto (Usa), in Italia da Mara Selvini Palazzoli, Boscolo, Cecchin, e Giuliana Prata.
Jay Haley, insieme all’ipnostista Milton Erickson, dà origine alla terapia strategica improntata su soluzioni di credenze trovate in famiglia chiamata anche terapia sistemico ( comunicazione) familiare.
7. La terapia gestalitica di F. Pearls 1951 basata sulla psicologia della Gestalt di Wherteimer, Kofka, Koler, Lewin del 1912.
9. Analisi bioenergetica unità mente corpo daAlexander Lowen del 1956.
10. la terapia centrata sul cliente di Rogers 1967 si rifa alla psicologia umanistica di Maslow e la sua piramide dei bisogni 1954,
11. la terapia cognitiva basata sulla psicologia cognitiva di Neisser 1967 e di A. Beck. E Piaget in psicologia
Attualmente:
12. la terapia Cognitivo Comportamentale che combina le due e costituisce il metodo più usato A. Beck ed Ellis 1980.
13. connessionismo in psicologia clinica 1950
le connessioni neurali che portano da una parola ad un idea immagine mentale ad es cane animale peloso a 4 zampe nasce dal cognitivismo.Sebbene i presupposti teorici del connessionismo si possano far risalire al lavoro pionieristico di Warren Sturgis McCulloch, Walter Pitts e Frank Rosenblatt negli anni '50, la diffusione di tale disciplina si deve soprattutto agli psicologi statunitensi David Rumelhart e James McClelland, e in particolare alla pubblicazione del loro testo PDP: Parallel Distributed Processing, nel 1986.
14.Psicoterapia integrata integra tutte quelle descritte sopra a seconda del bisogno.
Si distinguono modalità diverse di psicoterapia in base alle persone che sono coinvolte nel percorso psicoterapeutico. Così, solitamente si distinguono le seguenti modalità di psicoterapia: la psicoterapia individuale, la psicoterapia dicoppia, la psicoterapia familiare, la psicoterapia di gruppo, la psicoterapia di comunità.
L’esperienza di vita dell’essere umano si compone di fatti provenienti da dimensioni diverse. In estrema sintesi si possono individuare le seguenti dimensioni fondamentali dell’esperienza umana:
Dimensione fisica: riguarda la fisiologia del corpo umano, le sensazioni e le percezioni provate.
Dimensione emotiva: le emozioni, i sentimenti, l’umore.
Dimensione cognitiva: i pensieri, le immagini e le convinzioni.
Dimensione comportamentale: le azioni.
Dimensione interpersonale: le relazioni con gli altri.
Dimensione spirituale: il rapporto con Dio e con le questioni esistenziali della vita.
I diversi approcci teorici, e di conseguenza i diversi tipi di psicoterapia, danno importanza a una o più delle dimensioni dell’esperienza umana
La psicanalisi rende cosciente l'inconscio almeno in parte e risolve così alcuni malesseri psichici/fisici metodo della libera associazione e interpretazione dei sogni.
Il modello psicodinamico è una branca della psicologia derivante dalla psicoanalisi classica. Freud aveva coniato il termine metapsicologia per indicare l’insieme degli assunti teorici che costituiscono la teoria psicoanalitica.
Psicoanalisi e Terapie Psicodinamiche
Il modello psicodinamico, da cui derivano le terapie psicodinamiche, è una branca della psicologia che origina dalla psicoanalisi classica.
Il termine psicoanalisi è la traduzione dal tedesco del neologismo impiegato da Freud indicante un procedimento d’indagine dei processi mentali altrimenti inaccessibili alla coscienza e rappresenta, anche, un metodo terapeutico avente come scopo la cura delle nevrosi, basato su una serie di assunti sul funzionamento della psiche.
Sigmund Freud è il padre della psicoanalisi. In un primo momento Freud collabora con Charcot a Parigi e si dedica allo studio dell’ipnosi e dei suoi effetti nella cura di pazienti psichiatrici, influenzato dagli studi di Joseph Breuer sull’isteria. In particolare diede molta rilevanza al caso di Anna O. (ossia Bertha Pappenheim), al quale s’interessa partendo dalle considerazioni di Charcot, che individua nell’isteria un disturbo della psiche e non una simulazione, come ritenuto fino ad allora. Dalle difficoltà incontrate da Breuer nel caso, Freud costruisce progressivamente alcuni principi basilari della psicoanalisi relativi alle relazioni medico-paziente.
Da qui si sviluppa il cuore della psicoanalisi, ovvero indagare attraverso le associazioni libere, lapsus, atti involontari, atti mancati e l’interpretazione dei sogni, i significati che essi comunicano. Dunque, Freud idea un approccio in cui cerca di far emergere alla coscienza contenuti che non sono affatto coscienti.
In questo periodo si occupa principalmente di malati di nevrosi e scrive gli “Studi sull’isteria” (1892-95). Attraverso la cura della nevrosi, nonché l’analisi di sé e dei propri sogni, nel 1897, spinto anche dai turbamenti derivanti dalla morte del padre, pone le basi della psicoanalisi. A partire dal 1902 in casa sua si effettuano le riunioni del mercoledì che, pian piano, raccolgono un gruppetto di seguaci viennesi, tra cui Jung, Jones, Abraham, Ferenczi. Ha così inizio il processo di diffusione mondiale della psicoanalisi.
Generalmente si individua come nascita della psicoanalisi la prima interpretazione scritta di un sogno realizzato dallo stesso Freud la notte tra il 23 e il 24 luglio 1895, “il sogno dell’iniezione di Irma”. L’analisi dei sogni segna l’abbandono del metodo ipnotico e l’inizio di quello psicoanalitico. Alcuni, però, individuano come nascita della psicoanalisi il momento in cui Freud usa per la prima volta questo termine, ovvero nel 1896 dopo aver svolto un’esperienza di 10 anni nel settore della psicopatologia, da cui ne trae due articoli nei quali parla esplicitamente di psicoanalisi per descrivere il suo metodo di ricerca e trattamento terapeutico.
Il termine psicoanalisi è la traduzione dal tedesco del neologismo impiegato da Freud indicante un procedimento d’indagine dei processi mentali altrimenti inaccessibili alla coscienza e rappresenta, anche, un metodo terapeutico avente come scopo la cura delle nevrosi, basato su una serie di assunti sul funzionamento della psiche.
Il contributo più significativo di Freud al pensiero moderno è l’elaborazione del concetto di inconscio. Secondo una versione diffusa della storia della psicologia, durante il XIX secolo la tendenza dominante nel pensiero occidentale era il positivismo, che consisteva nella possibilità degli individui di controllare la conoscenza reale di se stessi e del mondo esterno e nella capacità di esercitare un controllo razionale su entrambi. Freud, suggerisce che pensare di poter controllare la realtà è un’illusione, infatti, persino ciò che pensiamo sfugge al controllo e alla comprensione totale, e secondo Freud le ragioni dei nostri comportamenti spesso non hanno niente a che fare con i nostri pensieri coscienti.
La consapevolezza è distribuita tra i diversi strati di cui è composta la mente. Per questo esistono pensieri non immediatamente disponibili in quanto non coscienti, ovvero inconsci. L’inconscio è una parte della mente da cui generano una serie di comportamenti attuati senza essere sottoposti al controllo della coscienza.
Freud distingue un inconscio descrittivo, per cui le rappresentazioni del mondo esterno risultano non immediatamente disponibili a seguito della rimozione; e un inconscio topico, cioè una sottostruttura della psiche che affianca la coscienza e il preconscio ed è definita da processi e da leggi. L’inconscio studiato da Freud presenta una serie di tratti salienti, infatti è caratterizzato da dinamicità e conflittualità, in quanto è sede di processi causativi, quali le pulsioni e i desideri, e da processi difensivi, quali la rimozione che agisce direttamente sulle attività coscienti. L’inconscio, inoltre, ha una propria logica legata al processo primario, processo regolato dal principio del piacere che consiste nel fatto che le pulsioni, o desideri, tendono alla scarica immediata, cioè al piacere tramite l’azione nel mondo esterno, o l’allucinazione, come nel sogno. Le pulsioni, a loro volta, spostano l’investimento da un contenuto mentale (rappresentazione) all’altro, dando luogo ai fenomeni confusivi della condensazione di più rappresentazioni e dello spostamento da una rappresentazione all’altra. L’inconscio, infine, è caratterizzato dalla parte infantile che permane nell’adulto.
I sogni sono i prodotti che inducono, meglio di tutti, alla comprensione della nostra vita inconscia poiché pieni di contenuti derivanti da questa istanza. Ne “L’interpretazione dei sogni” Freud argomenta l’esistenza dell’inconscio, parla dei contenuti onirici e dei loro significati descrivendo una accurata tecnica per accedere ai contenuti rimossi traendone significati attuali. Elemento cruciale del funzionamento dell’inconscio è la rimozione. Secondo Freud, spesso i pensieri e le esperienze sono così dolorosi da essere considerati insopportabili e per questo sono banditi dalla mente e dalla coscienza, ovvero rimosse. In questo modo costituiscono l’inconscio. Il concetto di rimozione è in sé un atto non-cosciente poiché costituito da pensieri o sensazioni non dipendenti dalla volontà.
Il preconscio, invece, è descritto da Freud come uno strato a cui accedere con minore difficoltà, in quanto interposto tra il conscio e l’inconscio (il termine subcosciente, benché usato popolarmente, è una parola derivante dalla traduzione anglosassone e non fa parte della terminologia psicoanalitica).
Io, Es e Super-Io, le tre istanze
Freud sostiene che la psiche sia costituita da tre componenti: Id (Es in tedesco), Ego (Ich in tedesco, o “Io” in italiano) e Superego (Überich” in tedesco, Super-Io in italiano).
L’Es è il processo di identificazione–soddisfazione dei bisogni di tipo primitivo. L’Es costituisce l’elemento libidinoso della psiche e non conosce né negazione né contraddizione.
Il Super-io rappresenta la coscienza e si oppone all’Es con la morale e l’etica. Il Super-Io costituisce la struttura mentale sulla quale si basano l’ambiente educativo interiorizzato, gli ideali dell’Io, i ruoli e le visioni del mondo, la conoscenza, l’etica, la morale.
L’Ego o Io, invece, si frappone tra Es e Super- io per bilanciare sia le istanze di soddisfazione dei bisogni istintivi e primitivi, sia le spinte contrarie derivanti dalle nostre opinioni morali ed etiche. Un Ego ben strutturato garantisce la capacità di adattarsi alla realtà e di interagire con il mondo esterno, soddisfacendo le istanze dell’Id e del Super-ego.
La teoria delle fasi psicosessuali
Secondo Freud gli esseri umani sono guidati da due pulsioni basilari: dalla libido, componente della pulsione di vita (Eros) e dalla pulsione di morte (Thanatos), la cui energia è stata inizialmente chiamata destrudo. La libido comprende la creatività e gli istinti, mentre la pulsione di morte è definita come un desiderio innato finalizzato alla creazione di una condizione di calma, o non-esistenza. Quando le pulsioni e l’energia libidica rimangono fissate nell’inconscio esse generano nevrosi e psicosi.
Egli argomenta che gli esseri umani nascono “polimorficamente perversi” e si sviluppano attraverso il raggiungimento di differenti stadi: fase orale, piacere del neonato nell’allattamento, fase anale, piacere del bambino nel controllo della defecazione e fase genitale, che prende anche il nome di fase fallica, in cui i bambini si identificano con il genitore di sesso opposto, mentre il genitore dello stesso sesso è visto come rivale (complesso di Edipo o Elettra).
La fissazione è un processo psichico che impedisce alla pulsione di modificare il suo obiettivo, rendendo impossibile il distacco dall’oggetto di fissazione. Si attuerebbe a causa della rimozione di alcuni elementi che consentirebbero la normale evoluzione dello stimolo (pulsione). È per questo che alcuni suoi effetti, durante la psicoanalisi, possono venire assimilati o confusi con altri processi. Essa non è altro che la conservazione della libido su oggetti o fasi inconsce relativi ai vari stadi psicosessuali di sviluppo. Queste cariche di libido conservata danneggiano l’individuo provocandogli la nevrosi.
La rimozione è un meccanismo psichico che allontana dalla coscienza desideri, pensieri o residui mnestici considerati inaccettabili e intollerabili dall’Io, e la cui presenza provocherebbe dispiacere. La rimozione tuttavia va considerata come una modalità universale dello psichismo la cui finalità è proprio quella di difendere, come una sorta di apparato immunitario proprio dello psichismo, l’ideale dell’io (o Super-io) in cui ci si rispecchia. La rimozione può riguardare sia un fatto vissuto, che un pensiero o un istinto. Il contenuto rimosso non tende spontaneamente a manifestarsi o non ha l’energia psichica per farlo, per cui spesso la rimozione è priva di conseguenze.
La regressione è un meccanismo in cui, per mancanza di superamento di una fase, anziché svilupparsi la nevrosi di quella tipica fase, si manifesta una nevrosi di fase precedente, in cui molta più libido è rimasta fissata, ma possono essere presenti anche cariche di libido di altre fasi, che si fanno sentire sotto forma di sintomo nevrotico.
La nevrosi
La nevrosi sono il principale campo di interesse di Freud. Esse costituiscono il miglior campo d’azione in cui opera la psicoanalisi. Le nevrosi sono diverse a seconda dello stadio di sviluppo o di regressione e cui si è fissati, e sono:
nevrosi ossessiva, fissazione alla fase sadico-anale;
nevrosi fobica e nevrosi d’ansia, derivante da fissazione in diverse fasi;
nevrosi isterica, derivante da traumi sessuali e di vario tipo.
Le nevrosi non sono tanto malattie funzionali senza base anatomopatologica, come voleva Charcot, né sono dovute, come riteneva Breuer, all’accumulo di energia non scaricata; sono invece causate da rappresentazioni mentali sentite come inaccettabili e con le quali la persona è in conflitto e le respinge nell’inconscio, da dove riemergono come sintomi nevrotici. Freud ritiene dapprima che tali rappresentazioni rinviino ad eventi traumatici reali, poi sostiene che siano mere fantasie. Ai fini della cura pertanto è necessaria la presa di coscienza delle rappresentazioni rimosse, guadagnata attraverso una narrazione condotta con libere associazioni.
Se non si manifesta la nevrosi, dove dovrebbe invece palesarsi, allora si sviluppa la perversione, termine che in Freud non indica una malattia, ma la fissazione della libido su oggetti o ambiti non sessuali in senso genitale, che si sviluppa, ad esempio, nella fase sadico-anale o in quella edipica per il rifiuto a riconoscere il complesso di castrazione o l’invidia del pene o la sua assenza. In assenza di perversione si può sviluppare l’asessualità.
Scopo della psicoanalisi
L’obiettivo della psicoanalisi, è, dunque, indurre allo stato cosciente i pensieri repressi/rimossi, rafforzando così il proprio Io. Per portare i pensieri inconsci al livello della coscienza, il metodo classico prevede delle sedute in cui il paziente è invitato a effettuare associazioni libere partendo dai propri sogni.
La psicoanalisi non è un metodo introspettivo, poiché non presuppone un ruolo attivo dell’osservatore, ma, al contrario, è richiesto al soggetto di lasciarsi andare al flusso delle idee che gli vengono in mente, libere associazioni, tecnica per la quale si lascia correre il pensiero al fine di lasciar emergere immagini inconsce. Quindi, al paziente è richiesto di raccontare tutto ciò che gli viene in mente, comprese le cose che ritiene di poco conto, le immagini spiacevoli o imbarazzanti. L’esposizione può consistere in una libera narrazione, oppure può partire da immagini di un sogno, da un lapsus, da un sintomo nevrotico. Il compito dell’analista consiste nell’interpretazione dei vissuti narrati dal soggetto, allargandone la comprensione e mettendo in evidenza quei significati che rivelano desideri e rappresentazioni inconsci. La terapia mira a rendere consapevole il soggetto dei suoi processi inconsci e la presa di coscienza dovrebbe portare allo scioglimento del conflitto inconscio e del sintomo nevrotico che da esso emerge.
Un altro elemento importante della psicoanalisi è l’assunzione, da parte dell’analista, di un atteggiamento distaccato che permette al paziente di proiettare durante l’analisi i pensieri e le sensazioni sull’analista. Attraverso questo processo, chiamato transfert, il paziente può riesumare e risolvere i conflitti rimossi, particolarmente quelli infantili, legati alla formazione e alla famiglia d’origine.
Psicoanalisi e teorie psicodinamiche
Il modello psicodinamico è una branca della psicologia derivante dalla psicoanalisi classica. Freud aveva coniato il termine metapsicologia per indicare l’insieme degli assunti teorici che costituiscono la teoria psicoanalitica.
Secondo la metapsicologia freudiana l’apparato psichico è rappresentato da tre diverse parti:
topico, che costituisce il luogo in cui si sviluppano i processi psicologici e le istanze. In una prima topica l’apparato psichico, secondo Freud, era diviso in inconscio, preconscio e conscio. Nella seconda topica il primo modello fu trasformato in Io, Es e Super io;
dinamico, secondo cui i fenomeni psichici derivano del conflitto di forze motivazionali antagoniste, tra cui le più rilevanti sono quelle mosse dall’inconscio, che prova costantemente ad accedere alla coscienza, ma è osteggiato da una forza contraria che ne impedisce l’attuazione dei contenuti.
economico, fa riferimento alle pulsioni divise in primarie, tipiche dell’Es che è determinato dal principio del piacere, e secondarie derivanti dell’Io, regolato dal principio di realtà.
Il modello psicodinamico, dunque, è una parte della metapsicologia e raggruppa le diverse correnti psicologiche che valorizzano i meccanismi psicogenetici alla base della costruzione psichica e del comportamento. Il termine psicodinamico, infatti, deriva dall’assunto teorico secondo il quale l’apparato psichico è visto come dinamico, ossia in movimento tra interno ed esterno, tra inconscio e conscio.
In sostanza, la psicoterapia psicodinamica origina dalla psicoanalisi, ma si evolve da essa, inglobando concetti e aspetti riferitesi a diverse teorie e modelli psicologici, che si concentrano principalmente sulle relazioni oggettuali dell’individuo e sulle pulsioni. La psicoterapia psicodinamica comprende diverse teorie tra cui si ricordano, oltre a Freud, la psicologia analitica Junghiana, la psicoanalisi Lacaniana e la psicologia individuale di Adler.
La psicoterapia psicodinamica comprende quattro ampie aree teoriche di derivazione psicoanalitica:
La psicologia dell’Io, derivata dalla teoria di Freud, secondo la quale il mondo intrapsichico è in conflitto tra le istanze, e questo conflitto provoca angoscia. Qui, entrano in gioco le difese che hanno lo scopo di proteggere l’Io contro le richieste istintuali dell’Es.
La teoria delle relazioni oggettuali, che origina dal pensiero di Melanie Klein, Fairbairn, Winnicott e Balint. In base a questa teoria le pulsioni emergono nel contesto di una relazione e non possono essere mai separate da esse. Il conflitto inconscio, dunque, deriva dallo scontro tra coppie contrapposte di unità interne di relazioni oggettuali. Si formano, di conseguenza, dei Sé narrativi coerenti da cui si evincono diverse emozioni.
La psicologia del Sé, fondata da Heinz Kohut e successivamente implementata, cerca di dimostrare che tutte le forme di psicopatologia si basano su difetti presenti nella struttura del Sé e che questi sono dovuti a disturbi delle relazioni Sé/oggetto-Sé verificatesi nell’infanzia. Secondo tale approccio le relazioni esterne facilitano il mantenimento di una buona autostima e una coesione del Sé.
Le teorie post moderne e la teoria dell’attaccamento, in base alle quali la verità oggettiva è contenuta nel paziente, inserito in una diade, terapeuta–paziente che si scambiano le prospettive da diversi punti di vista. Inoltre, il tipo di attaccamento diventa il sistema motivazionale centrale nei primi anni di vita e muove il bambino a mantenere la vicinanza fisica alla figura di attaccamento per ottenerne la protezione e l’accudimento. L’assunto di base della psicoterapia psicodinamica consiste nel considerare il comportamento dell’individuo come mosso da motivazioni, cause e dinamiche profonde o inconsce. L’interpretazione rappresenta, quindi, lo strumento di intervento principale per riuscire a modificare la presenza di comportamenti patologici. Per questo, i comportamenti realizzati quotidianamente derivano e risultano da queste forze inconsce che sono in relazione dinamica, fluida, tra loro.
paura della strada di notte io sono coraggioso l'ideale quindi concezione di sé più quest'area è grande e più la mente sta bene quindi la coincidenza esperienza l'io reale ho paura della strada di notte la negazione è un meccanismo psichico che induce a rimuovere completamente un'esperienza che è incoerente con il proprio concetto di saggio ho rimosso completamente l'esperienza di quando sono passato per quella strada Rogers afferma che il concetto di sé del cliente problematico è così rigidamente fissato nella convenzione del devo essere così da renderlo incapace di vivere in modo flessibile punto invece è importante rendere il proprio concetto di sé flessibile per vivere la vita al massimo e mantenere ampia l'area dell'esperienze così come le viviamo. Quest'area di intersezione tra la concezione di sé e l'esperienza è piccola non riusciamo a percepire il nostro se come vorremmo e di conseguenza perdiamo fiducia in noi stessi concezione di se dovrei essere così esperienza cambio in continuazione in questa esperienza sicuramente emerso il mio vero sa concezione di sé esperienza quindi nella coincidenza quando la concezione di sé l'esperienza coincidono si riescono ad avere una piena e soddisfazione di esperienza di sala cambio in continuazione creerò un nuovo me in continua evoluzione quindi Roger pensa che per mantenere ampia l'area di coincidenza tra la concezione di sé e l'esperienza sia fondamentale evitare la concezione di sé si cristallizzi mantenendola al contrario sempre flessibile.
Di conseguenza, il malessere psicologico è considerato come il risultato di un conflitto, nato da forze inconsce che tendono a palesarsi, e per questo sono soggette a un costante controllo esercitato da forze opposte e coscienti. Quindi, l’inconscio volge un ruolo fondamentale nel determinare il comportamento della persona ed è responsabile del benessere psichico. Ad esempio i sogni, i lapsus, le dimenticanze della vita quotidiana sono tutte manifestazioni inconsce che influenzano e determinano la vita di ogni persona.
Lo scopo della psicoterapia psicodinamica consiste nell’attribuire un nuovo significato alla storia di vita del paziente, partendo da una rivalutazione critica delle vicende individuali. . Il sintomo a sua volta si manifesta nelle relazioni interpersonali e rende il rapporto con gli altri insoddisfacente.
La richiesta che la persona porta al terapeuta è di tipo emotivo e comprende aspetti di sé e della relazione con l’ambiente. Compito dello psicoterapeuta è di indagare i significati emotivi ed inconsci che il soggetto attribuisce agli eventi che lo circondano, alle problematiche che lo hanno indotto a richiedere il consulto. Lo psicoterapeuta, dunque, non deve riproporre gli stessi stili relazionali, poco adattivi, che il soggetto sperimenta nelle sue relazioni abituali, ma deve presentare al paziente una relazione nuova, svincolata da condizionamenti e pregiudizi, che disconfermi idee non del tutto razionali. Quindi, sperimentando una relazione diversa da quelle passate, i sintomi diventano sempre più consci alla persona. Di conseguenza, l’inconscio diventa conscio e si offre alla persona la possibilità di una scelta di vita più serena e consapevole. Lo scopo terapeutico è stato portato a termine
Il modello psicodinamico, da cui derivano le terapie psicodinamiche, è una branca della psicologia che origina dalla psicoanalisi classica.
Il termine psicoanalisi è la traduzione dal tedesco del neologismo impiegato da Freud indicante un procedimento d’indagine dei processi mentali altrimenti inaccessibili alla coscienza e rappresenta, anche, un metodo terapeutico avente come scopo la cura delle nevrosi, basato su una serie di assunti sul funzionamento della psiche.
Sigmund Freud è il padre della psicoanalisi. In un primo momento Freud collabora con Charcot a Parigi e si dedica allo studio dell’ipnosi e dei suoi effetti nella cura di pazienti psichiatrici, influenzato dagli studi di Joseph Breuer sull’isteria. In particolare diede molta rilevanza al caso di Anna O. (ossia Bertha Pappenheim), al quale s’interessa partendo dalle considerazioni di Charcot, che individua nell’isteria un disturbo della psiche e non una simulazione, come ritenuto fino ad allora. Dalle difficoltà incontrate da Breuer nel caso, Freud costruisce progressivamente alcuni principi basilari della psicoanalisi relativi alle relazioni medico-paziente.
Da qui si sviluppa il cuore della psicoanalisi, ovvero indagare attraverso le associazioni libere, lapsus, atti involontari, atti mancati e l’interpretazione dei sogni, i significati che essi comunicano. Dunque, Freud idea un approccio in cui cerca di far emergere alla coscienza contenuti che non sono affatto coscienti.
In questo periodo si occupa principalmente di malati di nevrosi e scrive gli “Studi sull’isteria” (1892-95). Attraverso la cura della nevrosi, nonché l’analisi di sé e dei propri sogni, nel 1897, spinto anche dai turbamenti derivanti dalla morte del padre, pone le basi della psicoanalisi. A partire dal 1902 in casa sua si effettuano le riunioni del mercoledì che, pian piano, raccolgono un gruppetto di seguaci viennesi, tra cui Jung, Jones, Abraham, Ferenczi. Ha così inizio il processo di diffusione mondiale della psicoanalisi.
Nascita della psicoanalisi
Generalmente si individua come nascita della psicoanalisi la prima interpretazione scritta di un sogno realizzato dallo stesso Freud la notte tra il 23 e il 24 luglio 1895, “il sogno dell’iniezioneLa psicoanalisi
Il contributo più significativo di Freud al pensiero moderno è l’elaborazione del concetto di inconscio. Secondo una versione diffusa della storia della psicologia, durante il XIX secolo la tendenza dominante nel pensiero occidentale era il positivismo, che consisteva nella possibilità degli individui di controllare la conoscenza reale di se stessi e del mondo esterno e nella capacità di esercitare un controllo razionale su entrambi. Freud, suggerisce che pensare di poter controllare la realtà è un’illusione, infatti, persino ciò che pensiamo sfugge al controllo e alla comprensione totale, e secondo Freud le ragioni dei nostri comportamenti spesso non hanno niente a che fare con i nostri pensieri coscienti.
La consapevolezza è distribuita tra i diversi strati di cui è composta la mente. Per questo esistono pensieri non immediatamente disponibili in quanto non coscienti, ovvero inconsci. L’inconscio è una parte della mente da cui generano una serie di comportamenti attuati senza essere sottoposti al controllo della coscienza.
Freud distingue un inconscio descrittivo, per cui le rappresentazioni del mondo esterno risultano non immediatamente disponibili a seguito della rimozione; e un inconscio topico, cioè una sottostruttura della psiche che affianca la coscienza e il preconscio ed è definita da processi e da leggi. L’inconscio studiato da Freud presenta una serie di tratti salienti, infatti è caratterizzato da dinamicità e conflittualità, in quanto è sede di processi causativi, quali le pulsioni e i desideri, e da processi difensivi, quali la rimozione che agisce direttamente sulle attività coscienti. L’inconscio, inoltre, ha una propria logica legata al processo primario, processo regolato dal principio del piacere che consiste nel fatto che le pulsioni, o desideri, tendono alla scarica immediata, cioè al piacere tramite l’azione nel mondo esterno, o l’allucinazione, come nel sogno. Le pulsioni, a loro volta, spostano l’investimento da un contenuto mentale (rappresentazione) all’altro, dando luogo ai fenomeni confusivi della condensazione di più rappresentazioni e dello spostamento da una rappresentazione all’altra. L’inconscio, infine, è caratterizzato dalla parte infantile che permane nell’adulto.
I sogni sono i prodotti che inducono, meglio di tutti, alla comprensione della nostra vita inconscia poiché pieni di contenuti derivanti da questa istanza. Ne “L’interpretazione dei sogni” Freud argomenta l’esistenza dell’inconscio, parla dei contenuti onirici e dei loro significati descrivendo una accurata tecnica per accedere ai contenuti rimossi traendone significati attuali. Elemento cruciale del funzionamento dell’inconscio è la rimozione. Secondo Freud, spesso i pensieri e le esperienze sono così dolorosi da essere considerati insopportabili e per questo sono banditi dalla mente e dalla coscienza, ovvero rimosse. In questo modo costituiscono l’inconscio. Il concetto di rimozione è in sé un atto non-cosciente poiché costituito da pensieri o sensazioni non dipendenti dalla volontà.
Il preconscio, invece, è descritto da Freud come uno strato a cui accedere con minore difficoltà, in quanto interposto tra il conscio e l’inconscio (il termine subcosciente, benché usato
Egli argomenta che gli esseri umani nascono “polimorficamente perversi” e si sviluppano attraverso il raggiungimento di differenti stadi: fase orale, piacere del neonato nell’allattamento, fase anale, piacere del bambino nel controllo della defecazione e fase genitale, che prende anche il nome di fase fallica, in cui i bambini si identificano con il genitore di sesso opposto, mentre il genitore dello stesso sesso è visto come rivale (complesso di Edipo o Elettra).
La fissazione è un processo psichico che impedisce alla pulsione di modificare il suo obiettivo, rendendo impossibile il distacco dall’oggetto di fissazione. Si attuerebbe a causa della rimozione di alcuni elementi che consentirebbero la normale evoluzione dello stimolo (pulsione). È per questo che alcuni suoi effetti, durante la psicoanalisi, possono venire assimilati o confusi con altri processi. Essa non è altro che la conservazione della libido su oggetti o fasi inconsce relativi ai vari stadi psicosessuali di sviluppo. Queste cariche di libido conservata danneggiano l’individuo provocandogli la nevrosi.
La rimozione è un meccanismo psichico che allontana dalla coscienza desideri, pensieri o residui mnestici considerati inaccettabili e intollerabili dall’Io, e la cui presenza provocherebbe dispiacere. La rimozione tuttavia va considerata come una modalità universale dello psichismo la cui finalità è proprio quella di difendere, come una sorta di apparato immunitario proprio dello psichismo, l’ideale dell’io (o Super-io) in cui ci si rispecchia. La rimozione può riguardare sia un fatto vissuto, che un pensiero o un istinto. Il contenuto rimosso non tende spontaneamente a manifestarsi o non ha l’energia psichica per farlo, per cui spesso la rimozione è priva di conseguenze.
La regressione è un meccanismo in cui, per mancanza di superamento di una fase, anziché svilupparsi la nevrosi di quella tipica fase, si manifesta una nevrosi di fase precedente, in cui molta più libido è rimasta fissata, ma possono essere presenti anche cariche di libido di altre fasi, che si fanno sentire sotto forma di sintomo nevrotico.
La nevrosi
La nevrosi sono il principale campo di interesse di Freud. Esse costituiscono il miglior campo d’azione in cui opera la psicoanalisi. Le nevrosi sono diverse a seconda dello stadio di sviluppo o di regressione e cui si è fissati, e sono:
nevrosi ossessiva, fissazione alla fase sadico-anale;
nevrosi fobica e nevrosi d’ansia, derivante da fissazione in diverse fasi;
nevrosi isterica, derivante da traumi sessuali e di vario tipo.
Le nevrosi non sono tanto malattie funzionali senza base anatomopatologica, come voleva Charcot, né sono dovute, come riteneva Breuer, all’accumulo di energia non scaricata; sono invece causate da rappresentazioni mentali sentite come inaccettabili e con le quali la persona è in conflitto e le respinge nell’inconscio, da dove riemergono come sintomi nevrotici. Freud ritiene dapprima che tali rappresentazioni rinviino ad eventi traumatici reali, poi sostiene che siano mere fantasie. Ai fini della cura pertanto è necessaria la presa di coscienza delle rappresentazioni rimosse, guadagnata attraverso una narrazione condotta con libere associazioni.
Se non si manifesta la nevrosi, dove dovrebbe invece palesarsi, allora si sviluppa la perversione, termine che in Freud non indica una malattia, ma la fissazione della libido su oggetti o ambiti non sessuali in senso genitale, che si sviluppa, ad esempio, nella fase sadico-anale o in quella edipica per il rifiuto a riconoscere il complesso di castrazione o l’invidia del pene o la sua assenza. In assenza di perversione si può sviluppare l’asessualità.
Scopo della psicoanalisi
L’obiettivo della psicoanalisi, è, dunque, indurre allo stato cosciente i pensieri repressi/rimossi, rafforzando così il proprio Io. Per portare i pensieri inconsci al livello della coscienza, il metodo classico prevede delle sedute in cui il paziente è invitato a effettuare associazioni libere partendo dai propri sogni.
La psicoanalisi non è un metodo introspettivo, poiché non presuppone un ruolo attivo dell’osservatore, ma, al contrario, è richiesto al soggetto di lasciarsi andare al flusso delle idee che gli vengono in mente, libere associazioni, tecnica per la quale si lascia correre il pensiero al fine di lasciar emergere immagini inconsce. Quindi, al paziente è richiesto di raccontare tutto ciò che gli viene in mente, comprese le cose che ritiene di poco conto, le immagini spiacevoli o imbarazzanti. L’esposizione può consistere in una libera narrazione, oppure può partire da immagini di un sogno, da un lapsus, da un sintomo nevrotico. Il compito dell’analista consiste nell’interpretazione dei vissuti narrati dal soggetto, allargandone la comprensione e mettendo in evidenza quei significati che rivelano desideri e rappresentazioni inconsci. La terapia mira a rendere consapevole il soggetto dei suoi processi inconsci e la presa di coscienza dovrebbe portare allo scioglimento del conflitto inconscio e del sintomo nevrotico che da esso emerge.
Un altro elemento importante della psicoanalisi è l’assunzione, da parte dell’analista, di un atteggiamento distaccato che permette al paziente di proiettare durante l’analisi i pensieri e le sensazioni sull’analista. Attraverso questo processo, chiamato transfert, il paziente può riesumare e risolvere i conflitti rimossi, particolarmente quelli infantili, legati alla formazione e alla famiglia d’origine.
Psicoanalisi e teorie psicodinamiche
Il modello psicodinamico è una branca della psicologia derivante dalla psicoanalisi classica. Freud aveva coniato il termine metapsicologia per indicare l’insieme degli assunti teorici che costituiscono la teoria psicoanalitica.
Secondo la metapsicologia freudiana l’apparato psichico è rappresentato da tre diverse parti:
topico, che costituisce il luogo in cui si sviluppano i processi psicologici e le istanze. In una prima topica l’apparato psichico, secondo Freud, era diviso in inconscio, preconscio e conscio. Nella seconda topica il primo modello fu trasformato in Io, Es e Super io;
dinamico, secondo cui i fenomeni psichici derivano del conflitto di forze motivazionali antagoniste, tra cui le più rilevanti sono quelle mosse dall’inconscio, che prova costantemente ad accedere alla coscienza, ma è osteggiato da una forza contraria che ne impedisce l’attuazione dei contenuti.
economico, fa riferimento alle pulsioni divise in primarie, tipiche dell’Es che è determinato dal principio del piacere, e secondarie derivanti dell’Io, regolato dal principio di realtà.
Il modello psicodinamico, dunque, è una parte della metapsicologia e raggruppa le diverse correnti psicologiche che valorizzano i meccanismi psicogenetici alla base della costruzione psichica e del comportamento. Il termine psicodinamico, infatti, deriva dall’assunto teorico secondo il quale l’apparato psichico è visto come dinamico, ossia in movimento tra interno ed esterno, tra inconscio e conscio.
In sostanza, la psicoterapia psicodinamica origina dalla psicoanalisi, ma si evolve da essa, inglobando concetti e aspetti riferitesi a diverse teorie e modelli psicologici, che si concentrano principalmente sulle relazioni oggettuali dell’individuo e sulle pulsioni. La psicoterapia psicodinamica comprende diverse teorie tra cui si ricordano, oltre a Freud, la psicologia analitica Junghiana, la psicoanalisi Lacaniana e la psicologia individuale di Adler.
Le diverse branche teoriche all’interno della psicoterapia psicodinamica
La psicoterapia psicodinamica comprende quattro ampie aree teoriche di derivazione psicoanalitica:
La psicologia dell’Io, derivata dalla teoria di Freud, secondo la quale il mondo intrapsichico è in conflitto tra le istanze, e questo conflitto provoca angoscia. Qui, entrano in gioco le difese che hanno lo scopo di proteggere l’Io contro le richieste istintuali dell’Es.
La teoria delle relazioni oggettuali, che origina dal pensiero di Melanie Klein, Fairbairn, Winnicott e Balint. In base a questa teoria le pulsioni emergono nel contesto di una relazione e non possono essere mai separate da esse. Il conflitto inconscio, dunque, deriva dallo scontro tra coppie contrapposte di unità interne di relazioni oggettuali. Si formano, di conseguenza, dei Sé narrativi coerenti da cui si evincono diverse emozioni.
La psicologia del Sé, fondata da Heinz Kohut e successivamente implementata, cerca di dimostrare che tutte le forme di psicopatologia si basano su difetti presenti nella struttura del Sé e che questi sono dovuti a disturbi delle relazioni Sé/oggetto-Sé verificatesi nell’infanzia. Secondo tale approccio le relazioni esterne facilitano il mantenimento di una buona autostima e una coesione del Sé.
Le teorie post moderne e la teoria dell’attaccamento, in base alle quali la verità oggettiva è contenuta nel paziente, inserito in una diade, terapeuta–paziente che si scambiano le prospettive da diversi punti di vista. Inoltre, il tipo di attaccamento diventa il sistema motivazionale centrale nei primi anni di vita e muove il bambino a mantenere la vicinanza fisica alla figura di attaccamento per ottenerne la protezione e l’accudimento.
L’assunto di base della psicoterapia psicodinamica
L’assunto di base della psicoterapia psicodinamica consiste nel considerare il comportamento dell’individuo come mosso da motivazioni, cause e dinamiche profonde o inconsce. L’interpretazione rappresenta, quindi, lo strumento di intervento principale per riuscire a modificare la presenza di comportamenti patologici. Per questo, i comportamenti realizzati quotidianamente derivano e risultano da queste forze inconsce che sono in relazione dinamica, fluida, tra loro.
Di conseguenza, il malessere psicologico è considerato come il risultato di un conflitto, nato da forze inconsce che tendono a palesarsi, e per questo sono soggette a un costante controllo esercitato da forze opposte e coscienti. Quindi, l’inconscio volge un ruolo fondamentale nel determinare il comportamento della persona ed è responsabile del benessere psichico. Ad esempio i sogni, i lapsus, le dimenticanze della vita quotidiana sono tutte manifestazioni inconsce che influenzano e determinano la vita di ogni persona.
Lo scopo della psicoterapia psicodinamica
Lo scopo della psicoterapia psicodinamica consiste nell’attribuire un nuovo significato alla storia di vita del paziente, partendo da una rivalutazione critica delle vicende individuali. L’individuo si sperimenta come attivo, dinamico, nel processo del proprio cambiamento, comprendendo le dinamiche patologiche che determinano il sintomo. Il sintomo a sua volta si manifesta nelle relazioni interpersonali e rende il rapporto con gli altri insoddisfacente.
La richiesta che la persona porta al terapeuta è di tipo emotivo e comprende aspetti di sé e della relazione con l’ambiente. Compito dello psicoterapeuta è di indagare i significati emotivi ed inconsci che il soggetto attribuisce agli eventi che lo circondano, alle problematiche che lo hanno indotto a richiedere il consulto. Lo psicoterapeuta, dunque, non deve riproporre gli stessi stili relazionali, poco adattivi, che il soggetto sperimenta nelle sue relazioni abituali, ma deve presentare al paziente una relazione nuova, svincolata da condizionamenti e pregiudizi, che disconfermi idee non del tutto razionali. Quindi, sperimentando una relazione diversa da quelle passate, i sintomi diventano sempre più consci alla persona. Di conseguenza, l’inconscio diventa conscio e si offre alla persona la possibilità di una scelta di vita più serena e consapevole. Lo scopo terapeutico è stato portato a termine. Una psicoterapia psicodinamica ha come obiettivo quello di affrontare e curare il disagio e la sofferenza psichica ed emotiva, avendo come cornice teorica la psicoanalisi. Però, un percorso di psicoterapia psicodinamica si sviluppa meno di frequente e con una durata ridotta rispetto al vero e proprio trattamento psicoanalitico.
Il trattamento può durare un numero stabilito di incontri oppure variare in base alle esigenze del paziente. In ogni caso, un trattamento psicodinamico prevede non solo il trattamento dei sintomi, ma un intervento più ampio finalizzato allo sviluppo delle risorse personali
Terapia comportamentale una terapia che cambia il comportamento da un condizionamento scorretto a uno corretto attraverso l'allenamento si avvale della inibizione inversa e della desensibilizzazione sistematica Eysench in seguito afferma che la terapia comportamentale è l'unica psicoterapia efficace
Terapia cognitiva Beck che corregge la cognizione errata del cliente attraverso la consulenza fornita che punta a indurre un mutamento di prospettiva altre.
Dall'insieme delle terapie cognitive e comportamentali nasce negli anni 80 la psicoterapia cognitivo comportamentale di Beck ed Ellis è Skinner.
La Terapia RazionaleEmotiva (RET), di Ellis è una terapiacognitivo-comportamentale basata sull'idea che tanto le emozioni, quanto i comportamenti, siano il prodotto delle convinzioni di un individuo e della sua interpretazione della realtà (Ellis, 1962).
Essi si unirono e formarono:
la Terapia cognitivo Comportamentale da Beck ed Ellis.
Altre terapie psicologiche includono:
la terapia della gestalt di Perls negli anni 50,
la terapia individuale di Adler 1911,
la teoria del se e terapia centrata sul cliente di Rogers 1969, ( psicologia umanistica di A Maslow 1954 piramide dei Bisogni motivaxionali)
la terapia sistemico razionale di Von Bertanlaffy 1950 nata delle teorie cibernetiche prima e seconda e dalla teoria dei sistemi di von bertanlaffy .
La psicoterapia sistemico-relazionale nasce negli anni ’50 con le teorie della prima e seconda cibernetica e la teoria dei sistemi messa a punto da L. Von Bertanlaffy.In seguito, i maggiori esponenti della scuola di Palo Alto e del Mental Research Institute, come Gregory Bateson, Don D. Jackson, Jay Haley, Paul Watzlawick, diedero impulso allo sviluppo della terapia sistemico-relazionale applicandola anche ai contesti umani. Jay Haley insieme all’ipnostista Milton Erickson, dà origine alla terapia strategica. In Europa e in Italia, la terapia sistemico-relazionale è stata diffusa durante gli anni ’80 grazie ad esponenti provenienti dalla scuola di Milano come Mara Selvini Palazzoli, Boscolo, Cecchin, e Giuliana Prata.
Psicologia individuale di Adler enfatizza il fine piuttosto che le cause del comportamento nota anche come psicologia individuale deriva dalla convinzione che l'individuo è un'entità inscindibile totale e unitaria fortemente influenzato dalla psicanalisi di Freud ma mentre Freud ha studiato le cause del comportamento umano Adler si è concentrato sui fini piuttosto che sulle cause la psicologia adleriana chiamata anche psicologia individuale è una psicologia impiegata per il trattamento della mente include prospettive teleologiche olistiche funzionaliste ed esistenzia liste la psicologia di Adler è una teleologia non pensa che l'esperienza e l'emozione causino i risultati dell'azione teoria della causa.
Ma ritiene che l'esperienza e l'emozione siano usate per raggiungere lo scopo teleologia
Eziologia si diventa tristi versus teleologia si piange per quello causa versus voglio che tu sia dispiaciuto per me pensiero dopo obiettivo e guadagnare empatia versus usiamo questo sentimento triste versus altri cose successo piango tristezza.
La psicologia di Adler e olistica e funzionalista Adler consiglia l'individuo come la più piccola unità non ulteriore ulteriormente divisibile psicologia individuale percio sentimenti e pensieri non sono entità distinte e talora opposte all'interno di un individuo l'individuo usa queste funzioni per raggiungere i propri obiettivi pensiero di Freud conscio inconscio conflitto pensiero sentimento conflitto Freud crede che pensieri e sentimenti consci e inconsci siano in conflitto dentro di noi invece Adler ritiene che pensieri e sentimenti siano funzioni che cooperano in in modo unitario per il raggiungimento degli obiettivi punto
Pensiero di Freud Freud crede che le nostre azioni non dipendano dalla nostra volontà esperienza passata hai un serpente verso un serpente paura sorge un sentimento di paura versus scappo paura l'esperienza influenza il comportamento pensiero
Pensiero di Adler la psicologia di Adler e esistenziale questa Adler crede che le nostre azioni non siano influenzate dall'inconscio o dalle emozioni ma dalla nostra volontà quindi come cosa succede un serpente farò tesoro di esperienza paura esperienza passata scappo paura la fuga è un atto volontario che si basa sul ricordo di esperienze passate punto
La psicologia adleriana è una fenomeno e nologia che enfatizza il significato soggettivo dei fenomeni piuttosto che i fatti soggettivi Adler pensa che i fatti siano creati da noi ovvero se cambiano se cambiamo la nostra percezione il signora ad esempio da capo spaventoso si trasformerà in un capo gentile la psicologia di Adler è una teoria delle relazioni interpersonali tonali crede che tutti i problemi umani siano legati alle relazioni interpersonali quindi piuttosto che all'interiorità dell'individuo pertanto la psicologia di Adler tende alla psicologia sociale senso di comunità separazione dei ad esempio di solito credo che il problema sia dentro di me Adler pensa che il mio problema sia comune a tutti. Cioè azione della mente che cerca di superare il senso di infe priorità quando si cerca di compensare i voti bassi ci sono studenti che si applicano con zelo nello studio e altri che cercano una compensazione in campi diversi come lo sport Adler è fortemente influenzato dalla psicanalisi di Freud ma non crede che l'energia sessuale Guidi gli esseri umani tra i meccanismi di difesa Adler sottolinea in particolare il risarcimento tu questo perché pensa che l'azione della mente che cerca di compensare il senso di inferiorità costituisca la vera energia dell'essere umano ciò che lo spinge a crescere e migliorarsi secondo a Adler il il desiderio di superiorità sugli altri è in grado di generare un tale muto della mente senso di inferiorità e ad esempio sono inferiori agli altri conoscere la propria impotenza verso desiderio di superiorità il tuo bisogno di superiorità usa il tuo senso di inferiorità quindi voglio riuscire a farlo compensazione il desiderio di superiorità cerca di superare il senso di inferiorità si costruisce così la propria personalità si diventa capaci di farlo superando il proprio senso di inferiorità le azioni compensative ripetute si costruisce così la propria personalità fin dalla giovane età le persone hanno bisogno di affermare la propria superiorità ma sono circondate da adulti bambini più grandi e bambini mannaggia la mise e dunque risulta spesso difficile raggiungere tale obiettivo da qui tuttavia nascono azioni compensative volte a superare il senso di inferiore città Adler crede che tale comportamento possa divenire uno stile di vita e possa plasmare la personalità di un individuo complesso di inferiorità significa aggrapparsi al proprio senso di inferiorità o stendendolo e trovando scuse per giustificarlo l'inferiorità organica si riferisce a funzioni corporee che sono oggettivamente inferiori a quello di altri però Adler il senso di inferiorità non ha di per sé una connotazione negativa essendo un motore di crescita personale il complesso di inferiorità invece è definito da comportamenti come ingannare se stessi e gli altri mostrando la propria presunta inferiorità come scusa per rifiutarsi di superare le sfide della vita un esempio comune è incolpare la propria altezza per giustificare la difficoltà a socializzare c'è anche il complesso di superiorità esso nasconde l'incapacità di superare realmente un senso di inferiorità restando bloccati nella costante ricerca di una situazione che confermi la superiorità sugli altri io sono basso complesso di inferiorità il senso di inferiorità tende a diventare un complesso EE quindi sono basso quindi non riesco a fare amicizia non ho la capacità di agire perciò sviluppo un complesso di inferiorità sono basso ma ho amici più di te eppure non è ancora abbastanza questo è un complesso di superiorità 300 sarebbe stupendo 100 amici il senso di inferiorità può portare al complesso di inferiorità o al complesso di superiorità tuttavia Adler ritiene che il senso di inferiorità dovrebbe essere usato al contrario proprio per creare fiducia in se stessi e uno scopo nella vita ho rinunciato a fare il modello perché sono basso ma inizierò a dipingere amici pittori usiamo usando il mio senso di inferiorità come trampolino di lancio trovato molti amici con cui vado d'accordissimo punta
Separazione dei compiti separare le sfide che devono superare gli altri da quelle che devi superare tu secondo Adler il bisogno di approvazione porta intervenire negli affari degli altri privandosi della propria libertà Adler crede che per vivere liberamente sia necessario separare in modo chiaro le prove che devono superare gli altri da quelle che dobbiamo superare noi divisione dei compiti i tuoi compiti da affrontare il mio compito io al verso altri voglio aiutare questa persona gli affari altrui in cui tu non dovresti intervenire compito altrui altri verso io voglio battere questa persona voglio confessarmi a questa persona compito altrui altri verso altri ad esempio se qualcuno che non ti piace ti confessa il suo amore tu non devi accettarlo anche se all'altro fa male difatti superare quel trauma non è compito tuo ma dell'altra persona qualcuno che non mi piace ha confessato il suo amore per me io Mi piaci scusami sono io che devo superare questo trauma dovresti comportarti come ti senti di fare superare le ferite emotive dall'altra persona non è compito tuo per vivere la tua vita non e non quella di qualcun altro non preoccuparti di ciò che gli altri pensano di te ognuno valuta se stesso e gli altri ma tu non puoi controllare le emozioni altrui non affliggerti confondendo i problemi degli altri con i tuoi cosa penseranno gli altri di me?
Stile di vita modelli di pensiero e comportamento che gli individui tendono a scegliere Adler pensa che tutti i problemi umani siano questioni interpersonali Adler chiama stile di vita i modelli di pensiero e comportamento che gli individui scelgono in base alla loro visione del mondo gli stili di vita si formano a mano a mano che gli individui sperimentano successi e fallimenti imparano quello quando è meglio fare qualcosa mi prendevano tutti in giro ero così agitata che non riuscivo a parlare prese in giro non riuscivo a parlare stile di vita richiama le esperienze passate e cerca di evitare di stare in pubblico non vedo niente voglio aiutare il mio amico in panetteria puoi cambiare il tuo stile di vita facendo tuo il senso di comunità senso comunitario un nuovo stile di di vita per uscire in pubblico nuova apertura della panetteria le persone spesso agiscono in base al loro stile di vita ad esempio chi ha paura degli altri segue uno stile di vita che tende a evitare tutti le abitudini consolidate sono difficili da cambiare anche se provocano infelicità tuttavia Adler afferma che se hai un senso di comunità sviluppato puoi trasformare quel modo di vivere in un'altro grado di donarti felicità punto
Senso di comunità fiducia e soddisfazione che gli altri gli individui provano nel dare il proprio contributo alla comunità a cui appartengono note tutti nascono con un senso di comunità ma Adler afferma che si tratta di un potenziale latente che deve essere coltivato in modo consapevole per vivere liberamente prima di tutto è necessario identificare le sfide che devono superare gli altri e le sfide che devi superare tu. Adler ritiene che sia necessario separatamente separare chiaramente i compiti di visione dei compiti devi vivere la tua vita non quella di qualcun altro Adler crede che per vivere la tua vita invece di quella di qualcun altro tu debba separare in modo chiaro i compiti degli altri dai tuoi ohm e Adler afferma che anche se pensi che tutti intorno a te siano nemici vivrai una vita infelice per vivere felici non dobbiamo dimenticare di sentirci parte della comunità che ci circonda è importante distinguere chiaramente propri problemi da quelli degli altri e cooperare nel tentativo di risolvere ogni problema se non hai il senso di comunità sono tutti miei nemici tentano di buttarmi giù se hai il senso di comunità siamo tutti amici felicità che deriva dal senso di comunità il contributo rien tra tra i miei compiti ha delle crede che se abbiamo un senso di comunità il solo contribuire ad aiutare gli altri condurrà alla felicità il presupposto è vivere liberamente distinguendo tra i propri compiti e quelli degli altri il senso di comunità uno poter dare il contributo al al gruppo due il gruppo aiuta me tre io sono un membro del gruppo Adler ritiene che per sviluppare un senso di comunità è importante riconoscere che sia noi sia gli altri siamo esseri imperfetti avere un senso di comunità ti libera da tutte le patologie mentali la felicità è dare il mio contributo lo faccio perché mi piace quindi non ho bisogno di premi o valutazione il senso di comunità è una combinazione del senso di appartenenza a una comunità della sensazione di fiducia e della soddisfazione che deriva dall'aver aiutato gli altri se provi tutto ciò che sarà in grado di trarre felicità dal contributo che agli altri e non avrai bisogno di nulla in cambio Adler afferma che in questo modo non ti importerà perciò più ciò che gli altri pensano di te e sarai libero da patologie mentali la base di tale assistenza reciproca e dirsi grazie reciprocamente questo avviene poiché chi è dotato di senso di comunità è in grado di riconoscerlo anche negli altri e ringraziare quando riceve assistenza posso aiutarti grazie sicuramente ho dato il mio contributo secondo Adler la base dell'aiuto reciproco sta nell'esprimere gratitudine così facendo ognuno riconosce il contributo dell'altro e tutti si vedono riconosciuti il proprio.
Terapia della gestalt per Perls che aiuta i clienti a prendere coscienza dei propri sentimi terapia razionale Che elimina le preoccupazioni cambiando il modo di pensare. il cliente e il consulente possono discutere.basata sulla psicanalisi e sulla terapia centrata sul cliente Rogers la terapia della gestalt non è correlata alla psicologia della gastal come Freud per LS pensa che i problemi irrisolti nella prima infanzia causino problemi mentali tuttavia per crede che il problema non risieda nel passato ma solo nel presente della mente che lo percepisce perciò poiché è adesso che il problema sta nel cuore il problema può essere cambiato qui e ora principio dell'attualità il passato non esiste esiste solo il presente il trauma infantile è un problema ora ed è adesso che può essere cambiato ad esempio se il conflitto con la madre persiste bisogna rivivere l'infanzia qui ora scoprire comportamenti incompiuti come essere viziati qui e ora e iniziare a lavorare per una soluzione a partire da qui e ora perse crede che l'azione possa riempire il vuoto creatosi nell'animo problemi risolti stanno causando problemi mentali 7 totale gestalt manca qualcosa da qualche parte teoria della gestalt mi rendo conto che volevo essere viziato da mia madre nuota un problema irrisolto verso completamento della Guastalla diventa il tuo il tuo vero sé con azioni risolutive la terapia della gestalt fondata da pers aiuta le persone a prendere coscienza di azioni incompiute gestalt significa forma intera e qui significa tutto il se punto il cliente mira a completare la gestalt arrivando a comprendere qual è quel vuoto che si è creato nell'animo per poi riempirlo la terapia della gestalt include il lavoro sui sogni che mira ad acquisire consapevolezza del proprio vero se impersonando un individuo o anche un oggetto presente in un sogno ricorrendo anche a vari giochi di ruolo ad esempio usando una sedia vuota in modo che si possa dialogare con qualcuno che non è lì realmente. Esempio di lavoro con la sedia vuota consulente allora vorrei cominciare sedia vuota cliente bla bla bla il cliente dice a sua madre quello che vorrebbe dirle presuppone che la madre sia seduta a volte presuppone che sia seduto su alter ego ma certo ho accettato di essere viziato da mamma si accorge del problema dovrei relazionarmi maggiormente con gli altri e fare più affidamento su di loro azione volta a risolvere il problema d'ora in poi vivrò in cooperazione con gli altri esempio di lavoro onirico sogno una torcia sotto la guida del conciliante il cliente mette in scena il sogno divento una torcia sarò utile quando scenderà la notte pensando ai raggi di luce e direzionali dalla torcia e ecco la nuova idea ma certo se cambio finalmente il contesto potrò mostrare il mio vero potere cambierò il contesto azione volta a risolvere il problema punto
Rogers concetto di sé immagine che un individuo ha di se stesso Rogers definisce distorsione della percezione di sé lo stato di incapacità ad accettare esperienze che non corrispondono all'immagine che abbiamo di noi stessi chiunque pensi sono timido sono accomodante ha un bel specifica immagine di sé come essere umano il modo in cui concepiamo noi stessi è chiamato concetto di sé concetto di sé sono coraggioso reale esperienza soggettiva che paura stress perché ho paura quando invece dovrei essere coraggioso altro esempio sono appagata verso reale esperienza soggettiva lo voglio voglio anche questo stress perché voglio tutto quando invece dovrei essere appagata? Rogers crede che lo stress si inneschi quando il concetto di sé e l'esperienza non corrispondono secondo Rogers la causa della nevrosi e dello stress psicologico è una discrepanza tra il concetto di sé e l'esperienza reale il termine esperienza qui si riferisce a sentimenti e sensazioni soggettive che cambiano di momento in momento come triste o felice ad esempio se una persona ha come concetto di sé quello di essere coraggioso sente che la strada di notte spaventosa si creerà un divario tra il concetto di sé e l'esperienza che con conseguente stress mentale disadattamento psicologico secondo la teoria di Rogers invece se il concetto di sé l'esperienza coincidono lo stress si riduce notevolmente la distorsione è un meccanismo psichico che induce a ignorare le proprie emozioni nel tentativo di conformarsi forzatamente al proprio concetto di sé non sono io quello che ho.
Il termine "neuroscienze" deriva dall'inglese "neurosciences", un neologismo coniato nel 1962 circa dal neurofisiologo americano Francis O. Schmitt.
I primi studi sul neurone e cellule gliari sono effettuati nel 1839 da theodor Schwann (1810-1882) e Schleiden.
Santiago Ramón y Cajal nato nel 1852 - 1934 e Golgi ( apparato del golgi)1843 - 1926 scoprirono i neuroni e le sinapsi mentre Broca fu il primo a scoprirle nella zona frontale nel 1888 Santiago Ramon y Cajal è padre delle neuroscienze. Giacomo Rizzolatti ha scoperto i neuroni a specchio 1992.