La coppia sana
Come si divide il cervello?
Secondo Maclean dice (M.G. Contini in per una pedagogia delle emozioni) il cervello (più correttamente encefalo “) dell’uomo/donna
sono diversi ma complementari.
Il cervello maschile pesa 1,35 kg ed ha un volume di 1300 cm³,
contro, il cervello femminile che pesa 1,21 Kg, ed ha un volume di 1100 cm³.
Il cervello è formato dalla materia grigia che è il corpo dei neuroni nostro sistema nervoso è costituito da due tipi di cellule, i
neuroni e le cellule della glia. I neuroni hanno la
funzione di raccogliere e trasmettere informazioni ad altre parti del corpo. Ogni
neurone è dotato di un corpo cellulare e si serve di diversi sottili prolungamenti come gli assoni. Quest’ultimi si uniscono in fasci a formare le fibre nervose e consentono di trasportare gli impulsi da una parte all’altra del
cervello degli uomini e delle donne. I ricercatori americani hanno scoperto che n
ell’uomo le informazioni viaggiano avanti e indietro all’interno dello stesso emisfero, nella donna invece compiono un percorso a zig-zag tra i due emisferi. “Quanti neuroni abbiamo nel nostro cervello?” 86 miliardi di neuroni (più negli uomini), Sono presenti in media 5 cellule gliali per ogni neurone,
e dalla corteccia celebrale e dalle sinapsi (più nelle donne) che sono le connessioni Ma quante sinapsi sono presenti nel cervello? È impossibile stabilirlo con esattezza: le sinapsi possono essere definite elementi dinamici poiché aumentano ogni qualvolta apprendiamo compiti o informazioni nuove. Una stima numerica del numero di sinapsi può essere determinata sul singolo neurone: si calcola che siano presenti 100 mila sinapsi per ogni cellula nervosa. Un numero impressionante.
e dalla materia bianca data dai fasci di fibre nervose (sia ascendenti che discendenti) che uniscono l'encefalo e il midollo spinale.
Ancor più impressionante è la velocità di trasmissione dell'impulso elettrico: l'informazione nel cervello può raggiungere i 430 km orari determinando la formazione di oltre 70mila pensieri al giorno.
Confrontando la distanza sinaptica, il numero di sinapsi e il livello di output delle informazioni, gli esperti sono stati in grado di dare una buona stima della capacità di calcolo del nostro cervello: 10 milioni di miliardi di operazioni al secondo. Una cifra incredibile ma documentata e riferita da Raph C. Merkle, membro della Singularity University (USA).
Un'ultima curiosità: l'impressionante numero di impulsi elettrici che viaggiano continuamente attraverso il cervello generano 25 watt di energia, l'equivalente necessario ad accendere una lampadina. Sarà per questo che l'intuizione è spesso rappresentata graficamente con una lampadina accesa?
Il cervello è diviso in tre questa distinzione è funzionale e non anatomica:
• il paleoencefalo o
cervello rettiliano, l'istinto, si trova vicino al midollo spinale e nella parte centrale, come l’ipotalamo, che controlla il sistema endocrino e regola i bisogni alimentari, sessuali, l’emotività ecc. presiede forme ripetitive di comportamento
presiede attività istintive e rappresenti la sede di comportamenti emotivi (per es., il comportamento sessuale, la fame, la sete, la cura della prole, ecc.).
• il cervello paleomammifero o sistema limbico parte centrale ossia le emozioni: ove si elaborano le emozioni in particolare quelle che presiedono all’autoconservazione e alla conservazione della specie. Esso funziona come selettore di valori, regola la nostra identità personale. Qui è situata, secondo Laborit sia la memoria remota sia quella affettiva. La memoria remota è strettamente legata all’ambito esperienziale, secondo meccanismi che implicano contatti fra i neuroni (le sinapsi). L’esperienza di una situazione positiva o negativa per il soggetto, suscita in lui un vissuto di piacevolezza o di dispiacere che si ripresenterà in seguito, ogni volta che verrà riconosciuto lo stesso tipo di situazione, una sorta di “coazione a ripetere”.
La memoria affettiva permette all'individuo di provare emozioni dai quali scaturiscono bisogni acquisiti, e non istintivi. Tali bisogni sono radicati nella storia personale di ciascuno e possono entrare in collisione con quelli degli altri (norme sociali o contesto in cui si vive). Questo provoca conflittualità, spesso inconscia, che Laborit definisce “patologia dell’inibizione comportamentale”.
• Il cervello neo-mammifero o neocorteccia parte esterna, la ragione: dove hanno sede le
funzioni dell’intelligenza e del linguaggio. Alla neocorteccia corrispondono, secondo Morrin, i due emisferi del cervello, messi in comunicazione dal corpo calloso, che svolgono dei compiti unici.
Il loro funzionamento è incrociato e comunicano tra loro, l’emisfero sinistro a controllare la parte destra del corpo e viceversa.
Emisfero dx irrazionale emotivo ed inconscio.
Emisfero sx razionale e conscio.
• L'emisfero sinistro, essendo quello
razionale, è sede del conscio ed elabora quindi le informazioni vitali
a breve termine Esso presiede a specifiche attività quali: pensiero analitico, astratto, spiegazione, focalizzazione su oggetti, linearità, sequenzialità, serialità, razionalità/calcolo, controllo/dominanza sociale,
maschile, tecnico, cultura/
educazione occidentale Due sono le funzioni del cervello responsabili del pensiero e del linguaggio entrambi nell'emisfero sinistro: l'area di wernike controlla la comprensione di significati, l'area di broka la del linguaggio e l'elaborazione della sintassi.
• L'emisfero destro, invece, è quello irrazionale-emotivo ed è sede dell'inconscio(per definirlo come diceva Freud “è quella parte di cervello che fa cose di cui non mi accorgo”). Esso elabora informazioni a medio e lungo termine e presiede alle attività di: pensiero intuitivo, concreto, comprensione, focalizzazione su persone, simultaneità, sintesi, globalità, estetica/arte, comunicazione psicoaffettiva, femminile, artista, cultura/educazione orientale.
Tutti noi, usiamo entrambi gli emisferi, ma alcuni di noi sono razionali e altri più emotivi. Di solito noi usiamo di più l'emisfero sinistro che, a incrocio ci fa usare più la parte destra del nostro corpo pensiamo ad es. a quanto scriviamo, esso è più razionale, articola la parola, la matematica ed è sequenziale. L'emisfero destro invece è irrazionale dove è posizionato l'inconscio, il sogno, la creatività, l'irrazionalità, il nostro programma mentale.
La nostra mente può essere paragonata a un dischetto vergine, che, vien scritto, man mano che i genitori, i docenti, il gruppo dei pari, la società, il mondo intero, ci forniscono informazioni. Il potere dell'inconscio: è ad es. se mia madre, mi ha sempre detto, che sono un imbecille questo concetto si imprimerà nell'inconscio, in modo da farmi comportare da imbecille, e porterà nella mia vita disgrazie a cui io stesso darò un’altra giustificazione ad es. distrazione etc.... Il messaggio inoltre va sempre dato in positivo per la legge dell'attrazione (F. Marchesi), infatti, ciò che ci succede di negativo si attua in quanto, le energie si spostano sui pensieri negativi, ovvero, siamo noi con i nostri pensieri negativi che smuoviamo delle energie, che si materializzano, ad es. se un padre non vuole che il proprio figlio prenda l’aereo, darà la spiegazione, della sua paura, che l’aereo possa cadere, tale pensiero negativo si potrebbe materializzare, difatti, non bisognerebbe mai pensare in negativo e comunque formulare il proprio pensiero in positivo . La parte irrazionale ovvero l'inconscio ha il potere sulla nostra vita che arriva ad occupare il 90% rispetto al 10% della parte razionale.
I due cervelli, il cranico e l'enterico, sono connessi dal nervo vago dove si racchiudono emozioni e sensazioni. Anche l'intestino si emoziona, soffre, gioisce. E' la scoperta di Mintsai Liu e Michael Gershon della Columbia University di New York. Ciò che la scienza ha battezzato come «secondo cervello» vive sì nel ventre di ciascuno di noi ma è una sorta di chiave che regola stress, ansia e tensione. La natura ha previsto di investirlo di proprietà legate alle funzioni derivanti dalle emozioni, dai sentimenti ed all'inconscio del soggetto. Il cervello enterico, dunque, può pensare, prendere decisioni e provare sensazioni autonomamente da quello cranico, come insegna la neuro-gastroenterologia (vedi la colite, l'ulcera, i bruciori di stomaco, ecc., malattie causate dallo stress).
Quali sono i 7 bisogni dell' uomo e della donna per Maslow?
Sono:
1. fisiologici;
2. salute e sicurezza;
3. intimità ed emozioni;
4. amicizia e famiglia;
5. progettualità;
6. autorealizzazione;
7. spiritualità.
Una delle domande che mi è stata posta è dr.ssa perché per formare una coppia scelgo tizio e non caio?
L’ uomo in genere è portato ad accoppiarsi per procreare ma sono 5 gli aspetti che precedono l’attrazione:
1. Vicinanza, amicizia, studi, professione etc.
2. bellezza fisica, 3. Somiglianza, per valori atteggiamenti etc.
4. Complementarità ossia gli opposti, anche se nuove teorie dicono che sono più i simili che gli opposti che si attraggono
M5. l’attrazione reciproca, biochimica.
Dopo il 4/5 incontro si può chiamare relazione.
Come dice la teoria dell'equità i profitti ed i costi che noi diamo da ambo le parti devono essere equi per avere una relazione affettiva soddisfacente.
Bisogna dare l' esclusivita, bisogna dare conto all'altra persona, bisogna condividere momenti belli e brutti, bisogna crescere insieme ed andare avanti, non bisogna accettare lo stallo o tornare indietro. Ci vuole discernimento ossia la capacità di formulare un giudizio o di scegliere un determinato comportamento, in conformità con le esigenze della situazione ossia ben centrati.
In un rapporto sano d’amore la bisogna investire nei sentimenti in due per fare questo ci vuole la condivisione degli stati d’animo e soprattutto l’empatia emotivo-affettiva, motivazionale e cognitiva rappresentano due elementi assolutamente fondamentali. Ricordarsi che per costruire un rapporto di coppia bisogna prima voler bene a se stessi ben centrato/a per poi voler bene all' altro e mettere sempre dei vincoli ( i classici puntini sulle i) il dialogo e non il monologo è importante e vedere sempre dove abita il vostro cuore e quello del/la vostro/a partner. Prendersi cura dell' altra persona e l' altra persona ti deve migliorare deve arricchire e completare la tua vita non deve essere l' altra metà della mela perche' si deve bastare a se stessi ma deve aggiungere addizionare il rapporto duale sentimentalmente e ti deve rendere felice di condividere..per farlo ci vuole una buona dose di romanticismo e condivisione dei momenti belli e brutti.
La persona sceglie il/la partner per complementarità in un ottica trigenerazionale, ossia la persona che stima di più che può essere il padre, la madre, i nonni/e o i fratelli/ sorelle.
Sono tre i fattori importanti per la scelta dei partner come dice il triangolo dell' amore di Stemberg che con le varie combinazioni diventano 7:
1. Passione: intesa come grande attrazione fisica e voglia di vicinanza; rapporto di quotidianeita, empatia, unicita, dialogo, sintonia, comunicazione emotiva, confidenza, complicità.
2. Intimità: conoscenza dell’altro e fiducia in ciò che è, ciò che fa e ciò che prova. Vicinanza e preoccupazione per il suo benessere. Necessità di vicinanza e di scoperta mutua o reciproca.
3. Decisione/Impegno: la decisione di stare insieme e l'impegno di mantenerlo nel tempo.
La Decisione: Si riferisce, nel breve termine, alla scelta della persona per cui si prova un sentimento d’amore;
L'Impegno nel lungo termine, al proprio impegno a mantenere vivo, esso ha bisogno di nutrito di quell' amore attraverso la progettualità e attraverso scelte di tipo istituzionale e responsabilità (convivenza, matrimonio, figli).
Questi due aspetti della componente della Decisione/Impegno non vanno necessariamente insieme, in quanto:
1. si può decidere di amare qualcuno senza essere impegnati nell’amore a lungo termine,
2. si può essere impegnati in una relazione stabile senza amare pienamente l’altra persona.
Tutto ciò considerando altri 2 fattori:
1. la quantità d'amore: rappresentata dall' area all'interno del triangolo( la grandezza).
2. l'equilibrio in amore: rappresentata dalla forma del triangolo (equilatero, isoscele etc.).
Ovviamente i pilastri della relazione sono fiducia e rispetto e rapporto di qualità.
i sottogruppi diventano 7 vediamoli:
1. SIMPATIA INTIMITÀ
Si manifesta quando c’è intimità tra due persone, ma non esiste né passione, né impegno. Questo modo di amare è tipico dei rapporti d’amicizia. In generale, si tratta di relazioni che durano più a lungo, anche se non è coinvolto nessun impegno formale.
2. Infatuazione passione
Si parla d’infatuazione quando c’è passione, ma non esiste né intimità né impegno. È tipico dei cosiddetti “amori a prima vista” e, di solito, definisce relazioni brevi e scontate. Come indica il nome stesso, il sentimento può essere molto intenso e persistente, ma non profondo.
3. Amore vuoto impegno
È tipico delle relazioni nelle quali non esiste passione, né intimità, ma che persistono grazie all' impegno di entrambe le parti. È un tipo di legame, o fase, per la quale passano le coppie che stanno insieme da molto tempo.
4. Amore romantico passione più intimità
Nell’amore romantico troviamo passione e intimità, ma senza impegno. È un “camminare sulle nuvole”, godendosi la presenza dell’altro, ma senza la minima volontà di rendere vero il legame. In generale, questo tipo d’amore scompare quando si presentano avversità o difficoltà.
5. Amore-amicizia intimità più impegno
In questo tipo d’amore troviamo intimità e impegno, ma non passione. A entrambi piace essere in compagnia dell’altro e hanno preso la decisione di mantenere questo legame, anche se non c’è desiderio sessuale o romantico. È un modo d’amare tipico dei grandi amici o delle coppie più mature.
6. Amore fatuo passione più impegno
In queste relazioni, c’è una grande componente passionale e un forte impegno, ma non esiste intimità. Di solito, la decisione di rimanere insieme nasce dal desiderio sessuale o romantico, ma non dalla fiducia o dalla compatibilità. Queste relazioni sono tipiche delle persone molto insicure o dipendenti.
7. Amore vissuto passione più intimità più impegno
Rappresenta il modello ideale d’amore, dove troviamo tutti e tre i componenti essenziali: passione, intimità e impegno.
Sternberg sostiene che questo amore è poco comune, ma anche che la cosa più difficile non è trovarlo, bensì mantenerlo. Per riuscirci, bisogna ricordare che l’affetto va manifestato di continuo e che deve essere alimentato.
Per avere una relazione sana bisogna entrare nell'ottica che bisogna trovare sempre nuovi equilibri nel rispetto di entrambi i partner individualmente e per avere un NOI in Relazione.
La scelta del partner è condizionata dal altri 3 fattori:
MITO FAMILIARE ossia la storia la cultura e le tradizioni delle rispettive famiglie d’origine;
dal MANDATO FAMILIARE la famiglia sceglie tutti i ruoli da ricoprire e le scelte da fare;
le RISORSE PERSONALI sono i bisogni personali ad es frequentare la palestra, il proprio lavoro, i propri hobby.
Una cosa importante da ricordare è che: con l'altro non deve diventare un bisogno di stare insieme in quanto dobbiamo prima imparare a stare soli con noi stessi e poi decidere di stare insieme all' altra persona per il desiderio di stare insieme, il prendersi cura dell' altra persona.
la coppia è formata da tre patti:
1. Il patto segreto tipico dell' innamoramento dura circa 6/9 mesi: formato da 2 parti: 1 parte emersa cosciente e 2 la parte sommersa inconscia.
Al centro il periodo di disillusione dura tra i 3 ed i 21 giorni.
2. patto dichiarato tipico dell' amore, completamente cosciente, questa fase di passaggio all'amore è molto variabile e può durare dai 18 mesi fino a un massimo di 4 anni.
3. Il patto convivenza o matrimonio dura tutta la vita.
Vediamoli nel dettaglio:
1. Il patto segreto innamoramento contiene la parte emersa e la parte sommersa:
1. La parte emersa: è una parte cosciente costituita da norme es plicite e da accordi consapevoli (come l’impulso biologico sessuale e l’impulso rivolto alla riproduzione) e da norme sociali;
2. la parte sommersa: è formata da vincoli inconsci di natura affettiva – emotiva, relativi all’attesa di ognuno dei partner che l’altro corrisponda ad un partner ideale in grado di appagare le proprie aspettative e che si relazioni a lui per confermare una specifica immagine di sé.
In questa fase del patto segreto innamoramento ogni partner, tenderà a idealizzare l’altro e se stesso, creando una bolla di illusione narcisistica sulle buone qualità dell’altro e di se stessi, che vengono appunto gonfiate a livelli idealistici. Ora la coppia è formata, sarà poi il tempo, la quotidianità a far svanire questa illusione, e all'illusione fa seguito la delusione o disillusione.
Gli antropologi ci spiegano che l’umanità sembra far uso di tre distinte “tendenze” cerebrali.
La prima è quella in cui l'impulso sessuale guida gran parte dei nostri comportamenti.
La seconda si riferisce all'”amore romantico”, nel quale si creano relazioni di dipendenza con un alto costo emotivo e personale.
La terza è quella che costituisce l’attaccamento più sano, in cui la coppia costruisce una complicità significativa di cui beneficiano entrambi i membri.
Ma oltre a comprendere che cosa garantisca la stabilità e la felicità di una coppia, c’è un altro aspetto che ci interessa. Parliamo dell’innamoramento, parliamo della chimica dell’innamoramento e dell' amore di questo processo strano, intenso e sconcertante che a volte porta il nostro sguardo, la nostra mente fuori da ogni portata.
Sia la chimica dell’innamoramento sia la chimica dell'amore sono autentici e lo sono per un semplice motivo: ogni emozione viene fatta scattare da un preciso neurotrasmettitore, un componente chimico che il cervello libera in base a una serie di stimoli e fattori più o meno coscienti.
Nello specifico la chimica dell'innamoramento è scatenato da tre neurotrasmettitori:
1 La dopamina piacere ed euforia di stare con quella persona.
2 La noradrenalina giostra di emozioni e sensazioni
- 3 La feniletillamina Pea intensifica le emozioni. La PEA stimola il testosterone ormone del desiderio sessuale.
1. La dopamina: sto bene con te, “ho bisogno” di starti vicino e non so perché
La dopamina è un componente biologico che ci accende.
È una sostanza chimica relazionata essenzialmente con il piacere e l’euforia. Ci sono persone che diventano rapidamente l’oggetto di tutte le nostre motivazioni, in modo quasi istintivo. Stare con loro ci crea un piacere indiscutibile, un benessere sensazionale, un’attrazione a volte cieca.
È la persistente necessità di stare insieme a una persona e non con un’altra. L’innamoramento ci rende selettivi ed è la dopamina a obbligarci a focalizzare “tutto il nostro mondo” su questa persona in particolare, al punto da farla diventare una “ossessione”.
2. Noradrenalina: vicino a te tutto è più intenso
Sappiamo che una persona ci attrae perché ci provoca una giostra di sensazioni caotiche, intense, contraddittorie e a volte incontrollabili. Ci sudano le mani, mangiamo meno, dormiamo solo poche ore o per niente, pensiamo con meno lucidità. Così, senza quasi rendercene conto, ci ritroviamo trasformati in un piccolo satellite che orbita intorno a un unico pensiero: l’immagine della persona amata.
3. Tesoro, mi fai esplodere la “feniletilammina”PEA
Quando siamo innamorati, veniamo completamente dominati da un composto organico: la feniletilammina. Come suggerisce già la parola, si tratta di un elemento che ha moltissime similitudini con le anfetamine, e che insieme alla dopamina e alla seratonina costituisce la ricetta perfetta per un amore da film. Essa è come un dispositivo biologico che cerca di “intensificare” tutte le nostre emozioni.
La PEA si trova anche nel cioccolato ed è essa che stimola il
TESTOSTERONE che è l'ormone dell' eccitamento sessuale.
In questo periodo sono le emozioni che generano le azioni esso dura tra i 12 ed i 18 mesi (nelle relazioni a distanza 3 anni) dopodiché il cervello si è assuefatto al "cocktail" di sostanze chimiche dette prima e non reagisce più. E quindi possiamo considerare finita la fase dell'innamoramento.
La disillusione la parte centrale che può prevedere l' amore fa emergere dei lati anche negativi, forse non può far fronte a tutti quei bisogni inconsci di cui parlavo sopra, del partner. E il rapporto potrebbe subire una incrinamento questo dura 21 giorni. Questa disillusione però è un tocca sana per le coppie, difatti permette di vedere l’altro con dei limiti umani, nella sua natura, nella sua autonomia, non in funzione dei bisogni propri.
E’ questa disillusione che, se superata, segna il passaggio dall’ innamoramento all'amore, ovvero il passaggio dal patto segreto al patto “dichiarato” la scelta consapevole.
Parliamo dell'amore
2 fase il Patto dichiarato:
i partner dicono: “ti scelgo Per quello che sei non per quello che vorrei che fossi". Come si può ben vedere la grande differenza tra il patto segreto e quello dichiarato è che nel primo la scelta è soprattutto inconscia, quindi inconsapevole, mentre nel secondo la scelta è consapevole quindi conscia. E su questa scelta libera e conscia che i due partner rivedranno la loro storia, i loro progetti, la loro relazione e l’immagine che hanno di sé, dell’altro e della loro relazione, in una ottica più realistica e sincera.
Il 3 patto si può arrivare ad una convivenza o matrimonio.
Dopodiché nel passaggio dall' innamoramento all'amore saranno le azioni a generare emozioni che durano tutta la vita ed ora intervengono altri 3 neurotrasmettitori:
1. P è l' ormone dell' amore vero e proprio la sua mancanza spinge la donna al tradimento.
2. Vasopressina fedeltà, la sua mancanza spinge l' uomo al tradimento
3. Serotonina felicità.
1. L’ossitocina è l’ormone che origina l’amore vero e proprio.
ci riferiamo al bisogno di prenderci cura della persona amata, di darle affetto, di accarezzarla, di essere parte di lei in un compromesso a lungo termine.
All’ossitocina si deve soprattutto la creazione dei legami affettivi, non solo quelli relativi a maternità o sessualità. Si sa, ad esempio, che quanto maggiore è il nostro contatto fisico, quanto più ci accarezziamo, ci abbracciamo, ci baciamo, tanto più il nostro cervello libererà ossitocina.
Attenzione la mancanza di ossitocina spinge la donna (per l’uomo l’ormone è la vasopressina, che ha lo stesso funzionamento) al tradimento.
2. la vasopressina collegato alla memoria, spinge alla fedeltà e alla monogamia.
Difatti la sua mancanza spinge l'uomo al tradimento.
3. La serotonina, dal canto suo, può essere definita con una sola parola: felicità.
Avvia un periodo in cui ci rendiamo conto che stare al fianco di questa persona in particolare equivale a sperimentare una felicità più intensa. Pertanto, è necessario investire le nostre forze e impegnarci in questa relazione per preservare questo stato emotivo così positivo.
Quando le cose vanno bene la serotonina ci dà benessere, ci regala ottimismo, buon umore, soddisfazione. Tuttavia, quando dopo l’innamoramento iniziamo e sentire che l’altra persona si allontana, che la situazione si raffredda o che non supera il piano sessuale, i livelli di serotonina possono cadere in picchiata conducendoci a volte a uno stato di vulnerabilità e angoscia molto intense, nel quale può presentarsi anche una depressione.
In conclusione, come abbiamo visto, la chimica dell’amore orchestra gran parte dei nostri comportamenti, che lo vogliamo o no. Lo fa sia durante l’innamoramento sia nelle fasi successive in cui entrano in gioco altri fattori volti a costruire il compromesso e la stabilità nella coppia e la responsabilità.
Esiste in commercio nelle farmacie un parafarmacia che si chiama amorex contiene serotonina e serve a curare con il mal d' amore.
Molti confondono l' innamoramento che è la fase di idealizzazione 1 fase con l' amore vero e proprio 2 fase.
A parte che interviene la chimica sia nel primo che nel secondo momento e sono completamente diversi. E ci vengono indicate le sedi del cervello coinvolte, alcune di queste aree si trovano nella corteccia cerebrale stessa e altre si trovano nelle stazioni sottocorticali. Tutte costituiscono parti di quello che è noto come il cervello emotivo o sistema limbico.
Nell' innamoramento cioè la 1 fase, ossia nel patto segreto dove gioco forza ci sono le due parti: la parte cosciente e la parte incosciente in continuo conflitto tra loro, in una durata di 18 mesi al max, intervengono sostanze chimiche e neurotrasmettitori, come:
1. la dopamina: che dona piacere ed euforia di stare con quella persona. La dopamina viene rilasciata dall’ipotalamo, una struttura situata in profondità nel cervello e che funge da collegamento tra il sistema nervoso ed endocrino.
2 La noradrenalina: rappresenta una giostra di emozioni e sensazioni. La noradrenalina (presente nelle sinapsi adrenergiche quali gli effettori postgangliari ortosimpatici). La noradrenalina è anche un ormone secreto con il rapporto di 1 a 4 insieme all’adrenalina dalla midollare delle ghiandole surrenali proprio su stimolazione ortosimpatica.
3 La feniletillamina Pea: che intensifica le emozioni. La PEA stimola anche il testosterone ossia ormone del desiderio sessuale importante sia nell' uomo sia nella donna.
La Pea è una sostanza nota soprattutto per la sua presenza naturale nel sistema nervoso dell’uomo dove si ritiene agisca come neurotrasmettitore o neuromodulatore. Ha effetti stimolanti ed è importante per la neurochimica dell’infatuazione e dell’amore romantico. È un’ammina traccia e un alcaloide monoamminico naturale. Nel cervello umano, provoca il rilascio dei neurotrasmettitori noradrenalina e dopamina. La PEA si trova anche nel cioccolato.
Momento astenico: A questa di sopra fa seguito la delusione o disillusione di avere una persona completamente diversa da quella reale in una durata tra i 12 ed i 21 giorni e se si accetta si passa all' amore.
Se superato il momento astenico scatta l' amore, la 2 fase, ossia il patto dichiarato cioè cosciente: ti accetto così come sei e non come volevo che tu fossi, ora intervengono altre sostanze chimiche che dura tra i 3 anni a tutta la vita:
1. Ossitocina: è l' ormone dell' amore vero e proprio la sua mancanza spinge la donna al tradimento.
Essa ha sede nel ipotalamo e poi immagazzinati nella ghiandola pituitaria, per essere scaricati nel sangue ogni qualvolta si crea una “connessione amorosa” con qualcuno e ci si sente “ricompensati” dalla presenza di quella persona; fino anche a percepirsi in un “tutt’uno” con lei, in una sorta di legame chimico ed emozionale.
2. Vasopressina: fedeltà, la mancanza di fiducia spinge l' uomo al tradimento. Essa ha sede nel ipotalamo e poi immagazzinati nella ghiandola pituitaria, per essere scaricati nel sangue ogni qualvolta si crea una “connessione amorosa” con qualcuno e ci si sente “ricompensati” dalla presenza di quella persona; fino anche a percepirsi in un “tutt’uno” con lei, in una sorta di legame chimico ed emozionale.
3. Serotonina: l' ormone della felicità è una molecola che agisce come neurotrasmettitore ed ormone ed è presente in molti tessuti tra cui il cervello, la serotonina è un neurotrasmettitore sintetizzato nel cervello e in altri tessuti a partire dall'amminoacido essenziale triptofano, una molecola proteica assunta principalmente attraverso la dieta. Presente in varie aree del sistema nervoso centrale, è una sostanza sedativa prodotta da alcuni neuroni cosiddetti serotoninergici, che mostra una relazione diretta con i livelli dell'umore e con altre funzioni dell'organismo. Come avviene per tutti i mediatori chimici, anche la serotonina, per consentire la trasmissione delle informazioni da un neurone a un altro.
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