Esiodo poeta greco delle origini, nato tra VIII e VII sec. a.C. che ha scritto la Teogonia, contemporaneo di Omero VIII sec. a.C. che ha scritto l'iliade e l'odissea, così dice Erodoto padre della storia del V sec. a.C.
La teogonia è la visione dei sacerdoti del culto di Apollo delfico, dove l'attrazione fra Chaos e Gaia sostenuta da Amore è il fondamento dell'universo e della sua armonia.
Esiodo. La Teogonia è uno dei testi fondanti della civiltà greca, perché racconta il Principio e la genesi delle divinità primigenie, sino al dominio di Zeus, dando a esse un nome.
È la narrazione della nascita degli dei, quale si trova nelle credenze mitiche di tutte le religioni naturali di popolazioni sia primitive sia colte.
Ecco perché si tende a vedere un legame di continuità fra le teogonie greche, che descrivono la genesi degli dei e dell'universo, e le successive cosmogonie, che descrivono modelli più compiuti di organizzazione dell'universo.
La Teogonia è un poema cosmogonico, ovvero si ripropone di trattare dell'origine del cosmo. Si ha quindi l'inizio, dove viene descritta l'iniziazione del poeta (Esiodo appunto) per merito delle Muse. Egli riceve in dono uno scettro d'alloro, simbolo della sapienza e dell'investitura divina del poeta.
Scritto in greco omerico.
La Teogonia di Esiodo racconta come, dopo Chaos (Χάος), sorse l'immortale Gaia o Gea (Γαῖα), progenitrice dei Titani e degli dèi dell’Olimpo.
Da sola e senza congiungersi con nessuno, per partenogenesi, Gaia o Gea genera Urano (Οὐρανός), ovvero il Cielo stellante; quindi Pan o Fauno il dio dei monti, le ninfe (Νύμφη nýmphē) dei monti, e Ponto o Poseidone o Nettuno (Πόντος), ovvero il Mare.
Gea o Gaia o Tellus la terra si uni al figlio Urano il cielo che Generarono:
I 6 titani e le 6 titanidi in tutto 12, tra i titani anche Crono o Saturno. I titani vengono considerati come le forze primordiali del cosmo, che imperversavano sul mondo prima dell'intervento regolatore e ordinatore degli dei olimpici. Tra questi anche Oceano che con Teti sua sorella sono la più antica coppia di Titani, da cui sono generate tutte le acque del mondo tra cui Il Figlio Cefiso del fiume Cefiso che unendosi alla ninfa Liriope, generarono il bellissimo figlio Narciso che è dedito alla caccia e alla cura dei suoi cavalli. Sprezzante dell’amore, rifiuta tutte le proposte dei numerosissimi innamorati e innamorate che lo desiderano. Con la sua folgorante bellezza suscita infatti l’amore di ragazzi e ragazze: quasi un’attrazione universale, che ferisce rovinosamente chiunque.
Urano e Gea generano i nati dalla Terra (Γῆ) e dal sangue dell'evirato di Urano, per mano di Crono suo figlio, tra i quali nasce Afrodite o Venere amore ed Erinni o Furie il rimorso e dalla loro unione nacquero le dee della vendetta Aletto, Tesifone e Megera) e i Giganti che formano un popolo selvaggio, criminale, affine però, sebbene più forte, più duraturo, più maestoso, alla stirpe umana e, come questa, mortale. Lanciano blocchi immensi di roccia e sono armati di corazza e lunga lancia (Omero ed Esiodo). Ma figlio di Afrodite Venere e Ares o Marte era anche Eros o Cupido Dio dell'amore. Inoltre Afrodite si innamorò di Adone giovane bellissimo, figlio del rapporto incestuoso tra Ciniria o Teia un re assiro e sua figlia Mirra e nipote della moglie di Teia Cencreide.
ma Urano e Gea generano anche
i 3 Ciclopi ed i 3 Ecatonchiri (Centimani) che Urano ha imprigionato ma Crono glielo impedisce evirandolo.
Crono o Saturno che era un titano unendosi a Rea o Opi generano figli dei dell'olimpo ma gli viene detto dai genitori che uno dei figli lo spodestera così lui Crono li divora tutti eccetto l'ultimo Zeus o Giove che viene salvato da sua madre Rea facendo inghiottire a Crono una pietra al posto di Zeus.
Zeus cresce torna e sconfigge suo padre Crono salvando i suoi fratelli dei dell'olimpo che Crono vomitera. E scioglie dalle catene anche ai suoi zii i Ciclopi e nella lotta che si chiamera titanomachia Zeus coinvolge sia i suoi zii i ciclopi e sia i suoi zii gli ecatonchiri, nella battaglia che diverrà così decisiva e si concluderà con la sconfitta dei suoi zii i titani ed i suoi cugini i giganti e la loro segregazione nel Tartaro, chiuso da mura e da porte di bronzo costruite appositamente da Poseidone e guardati a vista dagli stessi tre ecatonchiri.
Zeus o Giove si sposo la prima volta con Metis un oceanina figlia di'Oceano e Teti personificazione della ragione e dell'intelligenza: temendo però il sommo degli dei la nascita d'un figlio che avrebbe potuto divenire più potente di lui, s'ingoiò la moglie Metis, ch'era appunto allora incinta di Atena o Minerva (o Pallade il nome della sua amica morta per colpa di Atena e che la stessa Atena prese per suo ricordo) dea delle citta greche delle arti dei mestieri, della saggezza dell'ingegno e dell'intelligenza e dell'astuzia e della guerra, così Atena nacque dalla testa del padre Zeus.
La seconda sposa di Zeus Era o Giunone, dal quale ebbe 5 figli Ares, Ebe, Efesto, Ilizia ed Eris.
ma ebbe anche 7 amanti: Mnemosine, Temi, Leto, Maya, Dione, Demetra, Metide, dai quali ha avuto altri figli, tra i quali: Apollo e Artemide, Hermes, Persefone, Atena, Dioniso, Mida, Perseo, Eracle, Elena, Minosse e le Muse.
Apollo in particolare è figlio di Zeus e di Leto o Latona e fratello gemello di Artemide o Diana, dea della caccia e più tardi una delle tre personificazioni della Luna (Luna crescente), insieme con Selene (Luna piena) ed Ecate (Luna calante). Apollo è Dio del sole ed è personificato talvolta con Elio. Apollo si innamorò diverse volte e
Da Cirene, ebbe un figlio di nome Aristeo.
Da Ecuba, moglie di Priamo e regina di Troia, ebbe un figlio di nome Troilo, che venne ucciso da Achille
Il figlio più noto di Apollo è però certamente Asclepio, dio della medicina presso i Greci. Asclepio nacque dall'unione fra il dio Apollo e Coronide; quest'ultima però, mentre portava in grembo il bambino, si innamorò di Ischi e fuggì con lui. Quando un corvo andò a riferire l'accaduto ad Apollo, questi dapprima pensò a una menzogna, e fece diventare il corvo nero come la pece, da bianco che era. Scoperta poi la verità, il dio chiese a sua sorella Artemide di uccidere la donna. Apollo salvò comunque il bambino, e lo affidò al centauro Chirone, perché lo istruisse alle arti mediche. Come ricompensa per la sua lealtà, il corvo divenne animale sacro del dio e venne dotato da Apollo del potere di prevedere le morti imminenti. In seguito Flegias, padre di Coronide, per vendicare la figlia diede fuoco al tempio di Apollo a Delfi, e venne per questo ucciso dal dio e scaraventato nel Tartaro.
Molti amori per Apollo: Daphne per un dispetto del dio Eros nei confronti del dio Apollo, Giacinto, Cassandra, Marpessa e Melissa ma ebbe anche 25 amanti da cui ebbe altri figli.
Due versioni invece per Dionisio: 1.Zagreo, figlio del fratello di Zeus, Ade e dalla nipote Persefone, e ucciso dai Titani, Zeus cucinò il cuore del fanciullo in un brodo che fece bere alla giovane Semele, sua amante. Oppure il Zeus stesso, innamorato perdutamente di Semele, assunse l'aspetto di un mortale per unirsi a Semele nel talamo, rendendola incinta di un bambino Dionisio.
Zeus avrebbe fatto mangiare il cuore di Zagreo a Semele (Figlia di Cadmo, re di Tebe, e di Armonia); che avrebbe dato al dio divorato una seconda vita, generando appunto Dioniso o Bacco il dio del vino e dell'ebrezza.
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