decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65. Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107.
rac. 2017/C 189/03 del Consiglio, del 22 maggio 2017,La formazione universitaria del pedagogista è funzionale al raggiungimento di idonee conoscenze, abilità e competenze educative rispettivamente del livello 7 del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente, ai cui fini il pedagogista è un professionista di livello apicale.
PEDAGOGISTA NELLE SCUOLE:
Scuola insegnante scuole superiori AGIDAE AREA 2 LIVELLO 5 E 6:
chiariamo dei concetti:
1. Pedagogista insegnante scuole superiori
Insegnante di cattedra posto comune di ruolo abilitati :
Con Abilitazione per insegnanti di cattedra posto comune di ruolo (non sostegno):
1. . avere la laurea
magistrale LM 85 in scienze pedagogiche e
2. .. avere i 24 cfu in forma curriculare (cioè il nostro percorso di studi già prevede,
nel percorso di laurea L 19 + laurea magistrale LM 85, l'acquisizione dei 24
cfu nei settori indicati, bisogna solo farli riconoscere dall’ università e al
massimo quelli che mancano farli in forma aggiuntiva).
A partire dall’1 gennaio 2025, per entrare in ruolo sarà necessario frequentare un percorso universitario e accademico abilitante di formazione iniziale con prova finale, corrispondente a non meno di 60 CFU/CFA, con tale percorso si acquisisce l’abilitazione all’insegnamento e con tale titolo si partecipa al bando regionale del concorso a cattedra, dopo svolgerà l’anno di prova con test finale.
3.
In più bisogna fare e superare il concorso ordinario docenti
posto comune per le Classi di concorso C.d.C. in:
1. A 18 filosofia e scienze umane, e/o
2. A 19 filosofia e storia,
esclusivamente per
l’insegnamento di cattedra nelle scuole superiori o scuole secondarie di II
grado (licei, tecnici e professionali).
Se superato il
Concorso o i Concorsi sopra detti sarete abilitati all’ insegnamento di
cattedra ordinario A 18 e A 19 e quindi all’ accesso alle Graduatorie:
(GAE Graduatorie
ad Esaurimento: cioè quelli che già c’erano nelle graduatorie con vecchi
ordinamenti ed in via di esaurimento quindi non possono più accedere dal 2008 in
tale graduatoria i nuovi laureati abilitati),
1. Accesso GM
Graduatorie di Merito: per i nuovi abilitati.
2. Accesso alle
GPS di I fascia anche per fare le supplenze annuali in altre scuole.
3. Accesso alle GI I se (per gli iscritti in GAE) e II fascia (per gli iscritti in GM e alle GPS I fascia) per le supplenze brevi in 20 scuole a scelta.
supplenti ordinari posto comune non abilitati CDC A 18 e A 19 con 24 CFU ci vuole:
1. laurea Magistrale in LM 85 scienze pedagogiche,
2. i 24 cfu in forma curriculare (cioè il nostro percorso di studi già prevede, nel percorso di laurea L 19 + laurea magistrale LM 85, l'acquisizione dei 24 cfu nei settori indicati, bisogna solo farli riconoscere dall’ università e al massimo quelli che mancano farli in forma aggiuntiva).
3. Iscrizione alle graduatorie GPS II fascia e GI III fascia.
Supplenti ordinario posto comune non abilitati senza 24 CFU, tramite MAD: solo Laurea Magistrale LM 85 in scienze pedagogiche.
2. Personale educativo scuole medie e scuole superiori
Personale educativo: nelle istituzioni educative ( scuole medie e scuole superiori) due fasce:
I fascia: abilitati tramite concorso Min. con minimo post laurea L 19 triennale e ovviamente anche le lauree magistrali pedagogisti;
il personale educativo di ruolo abilitato post concorso entra nella I fascia sempre e solo per le scuole medie e scuole superiori.
II fascia: non abilitati supplenti con laurea triennale L19 nella B3, con lauree magistrali LM 85 nella B2.
I pedagogisti supplente di II fascia procedono al concorso personale educativo se vogliono diventare di ruolo (B2) per entrare nella prima fascia solo per le scuole medie o secondarie di I grado e le scuole superiori o secondarie di II grado.
Chiariamo che:
la classe L 19 (o ex C 18) è insegnante solo negli asili nido oppure educatore nelle altre scuole.
la classe LM 85 BIS è insegnante solo nelle scuole d'infanzia e nelle scuole primarie.
Scuola Dlgs 96/19 inclusione scolastica degli alunni con disabilità.
Inoltre
La specializzazione post laurea magistrale per scienze della formazione primaria LM 85 BIS per tre metodi differenziati:
Metodo Agazzi (graduatorie AALN infanzia, EELN primaria) 500 ore,
Metodo Montessori (graduatorie AAHN infanzia, EEHN primaria) 300 ore,
Metodo Pizzigoni (graduatoria AAIN infanzia, EEIN primaria) 200 ore.
Oppure tutte 3 insieme corso annuale 60 CFU 1500 ore.
per i docenti delle scuole d' infanzia e delle scuole primarie LM 85 BIS nelle graduatorie specializzate e GPS di prima fascia.
- Il pedagogista scolastico può lavorare nelle scuole di ogni ordine e grado attraverso progetti, PON, istituzione dello sportello pedagogico. Può partecipare ad avvisi pubblici banditi dalle scuole di ogni ordine e grado oppure proporsi come professionista.
4. Coordinatrice Psicopedagogica CPP solo per nidi d' infanzia, sezione primavera, scuole d' infanzia.
Coordinatrice psicopedagogica CPP è prevista solo per i bambini 0/6 (nido d' infanzia sezione primavera scuola d' infanzia L. 107/2015 è prevista anche dal Reg. Regionale Puglia 4/2007, Tit. V, capo I, art. 46, comma 2, punto 6). L' inquadramento come Coordinatrice Psicopedagogica ( pedagogista) nelle Scuole paritarie e non, da CCNL coop sociali e P.A. è: il Livello VI – area seconda per docenti in po missesso di Laurea Magistrale LM 85 Pedagogista nei nidi, sez. Primavera e scuole d' infanzia.
L' inquadramento nella scuola statale invece, in qualità di Coordinatrice Psicopedagogica (pedagogista) è: D3- E1- E2- dirigente: F1-F2 CCNL coop sociali E P.A. per il Pedagogista LM 85 nei nidi sezioni primavera e scuole d' infanzia.
L' accesso sia come coordinatrice Psicopedagogica sia come educatrice alle scuole d' infanzia e sia come solo assitsente educativo nelle scuole primarie statali non è concorsuale per i pedagogisti ma tramite MAD.
5. Personale educativo PPPP L030
Il personale educativo PPPP delle istituzioni educative: convitti, semiconvitti ed educandati, classe di concorso specifica per educatori L030 (III) Pedagogia E Didattiche Speciali dell'Insegnamento,
6. Insegnanti di sostegno e supplenti di sostegno scuole superiori
Insegnanti di sostegno abilitati e specializzati e supplenti di sostegno:
Con Abilitazione e Specializzazione per insegnanti di ruolo di sostegno:
1. avere la laurea magistrale LM 85 in scienze pedagogiche e
2. avere i 24 cfu in forma curriculare (cioè il nostro percorso di studi già prevede, nel percorso di laurea L 19 + laurea magistrale LM 85, l'acquisizione dei 24 cfu nei settori indicati, bisogna solo farli riconoscere dall’ università e al massimo quelli che mancano farli in forma aggiuntiva).
A partire dall’1 gennaio 2025, per entrare in ruolo sarà necessario frequentare un percorso universitario e accademico abilitante di formazione iniziale con prova finale, corrispondente a non meno di 60 CFU/CFA, con tale percorso si acquisisce l’abilitazione all’insegnamento e con tale titolo si partecipa al bando regionale del concorso a cattedra, dopo svolgerà l’anno di prova con test finale.
3. Un anno di TFA Tirocinio Formativo Attivo,
4. In più bisogna fare e superare il concorso o i concorsi ordinario/i docenti sostegno per le Classi di concorso C.d.C. in:
1. A 18 filosofia e scienze umane, e/o
2. A 19 filosofia e storia,
esclusivamente per l’insegnamento di sostegno nelle scuole superiori o scuole secondarie di II grado (licei, tecnici e professionali).
Se superato il Concorso o i Concorsi sopra detti sarete abilitati e specializzati all’ insegnamento di sostegno ordinario A 18 e A 19 e quindi all’ accesso alle Graduatorie:
(GAE Graduatorie ad Esaurimento: cioè quelli che già c’erano nelle graduatorie con vecchi ordinamenti ed in via di esaurimento quindi non possono più accedere dal 2008 in tale graduatoria i nuovi laureati abilitati e per le supplenze nelle GPS sostegno I fascia e GI I fascia sostegno),
1. Accesso GM Graduatorie di Merito: per i nuovi abilitati e specializzati sostegno con 24 cfu fino al 2025 e I fascia GPS sostegno e II fascia GI.
2. Accesso Nuove Graduatorie regionali o interregionali GRS per i nuovi abilitati con 60 cfu e specializzati sostegno dal 2025.
3. Accesso alle GPS Sostegno Graduatorie Provinciali per le supplenze sostegno: di I fascia anche per fare le supplenze annuali in altre scuole (per gli inseriti in GAE, GM GRS).
4. Accesso alle GI Sostegno Graduatorie d’istituto: I fascia (per gli iscritti in GAE) e II fascia (per gli iscritti alle GM e alle GPS I fascia e GRS) per le supplenze brevi in 20 scuole a scelta.
supplenti di sostegno non abilitati CdC A 18 e A 19
ci vuole: la laurea magistrale + 24 cfu + TFA ma non abilitati ossia senza concorso/i sostegno A 18 e A 19 si segnano nelle GPS II fascia sostegno se abbiano maturato 3 anni di servizio a scuola su sostegno oppure specializzati e non abilitati quindi non aver fatto e superato il concorso sostegno in A 18 o A 19 e nella III fascia GI sostegno.
Supplenti di sostegno non abilitati tramite MAD: solo Laurea Magistrale LM 85 in scienze pedagogiche.
7. Supervisore ABA o Consulente ABA
Egli è supervisionato dal Supervisore ABA o Consulente ABA sono la stessa cosa con un corso master di II livello post laurea magistrale anche per pedagogista con corso post laurea di 2000 ore e tirocinio BCBA queste figure hanno la certificazione B.A.B.C. e segnati al registro internazionale dei due livelli ASSOTABA.
Tecnico ABA, educatore ABA, tecnico del comportamento, terapista ABA sono la stessa cosa per bambini col disturbo dello spettro autistico ASD, hanno 40 ore di formazione post laurea triennale e master di I livello triennale e tirocinio con certificato BCaBA anche l' educatore sociopedagogico.
8. pedagogista Assistente all’autonomia e alla comunicazione, chiamata comunemente ASSISTENZA SPECIALISTICA posizione A
- Il pedagogista è inserito nella scuola attraverso la modalità dell’Assistente all’autonomia e alla comunicazione, chiamata comunemente ASSISTENZA SPECIALISTICA. Tale figura viene regolamentata nella legislazione vigente dall’articolo 13, comma 3 della Legge 104/92: “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”. La normativa di ” chiamata” è diversa da regione a regione, ma di solito il servizio viene affidato dal Comune a una cooperativa sociale che recluta le figure professionali partecipando a un bando. L’attività di assistente per l’autonomia e la comunicazione ha delle funzioni specifiche che si differenziano da quelle dell’insegnante di sostegno, con cui deve cooperare secondo gli obiettivi del PEI (Piano Educativo Individualizzato). Il pedagogista progetta un proprio piano di lavoro nelle diverse aree dello sviluppo evolutivo in relazione ai bisogni educativi del singolo soggetto che emergono dalla valutazione del Profilo Dinamico Funzionale ( PDF);
Il pedagogista è un supervisore pedagogico consiste nel processo di riflessione, apprendimento, valutazione e verifica della qualità del servizio che si sviluppa attraverso la relazione tra il supervisione e l’operatore o tra il supervisore e l' equuipe che a lui si rivolge relativamente alla propria attività nel settore educativo o socio-educativo. La supervisione pedagogica ha lo scopo di fornire un sostegno nella riflessione e nella valutazione dell’agire professionale in relazione ai casi ed alle attività professionali che gli operatori (educatori sp) degli interventi educativi realizzano.
La sua attenzione si focalizza primariamente sulla persona e sul rispetto per essa, considerata globalmente come unità psico-fisica complessa e secondariamente sul problema in sé.
I metodi sono:
- Metodo MPI® (Memory Power Improvement) per lo sviluppo dell'attentività e della mnesi
- Metodo Bon Gest® per favorire abilità grafo-gestuali
- Metodo Prismograph® per educare al segno grafico
- Metodo Writing Codex® per la codifica scrittoria
- Metodo Educromo® per il recupero della capacità di lettura
- Metodo Edumovement® per lo sviluppo delle potenzialità organizzativo-motorie
- Ludopedagogia® per lo sviluppo delle funzioni emozionali
- Metodo Inter-Art® per lo sviluppo della creatività
- Musicopedagogia® per il potenziamento delle capacità comunicative e interazionali
- Metodi: Discover Project®, Trust System®, Touch-Ball®, Body-Work® per favorire la conoscenza e la coscienza topografico-corporea
- Reflecting® per favorire lo sviluppo del Sè
- Training Induttivo (TI)® metodo di rilassamento per fronteggiare gli stati di disagio psico-fisico
- Psico-Fiabe® per stimolare l'immaginazione
- Cyberclinica® per il rinforzo ergico dell'Io
- ClinicalMentalPicture® immagini mentali utilizzate in diverse situazioni di aiuto (sport, gravidanza, disagi alimentari, rinforzi ergici e ricerca di nuove disponibilità al rapporto con gli altri)
- PicturePhantasmagory® immagini fantasmagoriche
I metodi con marchio registrato® sono esclusivi del Pedagogista Clinico iscritto all'Albo Nazionale dei Pedagogisti Clinici.
Il caduceo di ermes è il logo della pedagogia e del pedagogista
Il caduceo è un tipo di bastone verticale con ali, attorno al quale sono avvolti due serpenti, come viene presentato nel simbolo contabile, sopra un fiore di lilla e il testa uno zaffiro blu.
Spiegazione del logo
Il caduceo rappresenta il potere e la sapienza del professionista, nonché la sua capacità di apportare cambiamenti. Le ali rivelano l'equilibrio di questa trasformazione, così come la qualità del pedagogista, deve essere agile e disponibile.
I serpenti intrecciati attorno allo caduceo, a loro volta, rappresentano la conoscenza e la saggezza.
Il fiore di lillà è un simbolo di nobile spirito e guida. Il colore lillà rappresenta la spiritualità e anche della saggezza.
Il simbolo di pietra blu è lo zaffiro per eccellenza della pedagogia saggezza e prosperità, simbolo di gioia, integrità e di equilibrio mentale, utilissimo per crescere dal punto di vista spirituale e per aumentare l'autodisciplina e l' attenzione.
La lettera di trasmissione va mandata via PEC e va fatta così:L’ambito di intervento del pedagogista si struttura in quattro coordinate:
Il sapere, ossia: l’ambito delle conoscenze teoriche professionali;
Il saper fare, ossia: l’ambito delle competenze pratiche ed operative;
Il saper essere, ossia: il metodo in cui il professionista applica il sapere ed il saper fare.
Il saper agire, ossia il metodo in cui il professionista porta la persona ad un livello avanzato in divenire prossimo con tecniche scientifiche e sperimentali individualmente secondo il caso in questione.
il pedagogista con quali strumenti lavora?
Il pedagogista adotta:
metodo: rivalutativo,
Modello: bio psico sociale,
Approccio di 2 tipi: olistico il tutto o sistemico relazionale,
Forma maieutica, interazione più ascolto attivo
Tecniche di ricerca: qualitative, quantitative miste,
sperimentali;
Strategie pedagogiche: ad es lifelong learning,
Prevenzione: di 4 tipi,
Test: A1, A2, B1,
Manuale: ICF-CY WHO DAS 2.0 + PEI.
Il pedagogista non utilizza più
il metodo correzionale (considerata pedagogia nera) bensì utilizza il metodo rivalutativo con
esso intende risaltare la competenza pedagogica in rapporto alle altre
scienze umane, sociali, mediche e giuridiche. Tale modello rivalutativo riconosce
i soggetti come protagonisti attivi. Il pedagogista, sa intrecciare i
rapporti tra teorie plurali e pratica e sa rielaborare i propri approcci per
adeguarli, di volta in volta, al nuovo soggetto senza “estraniarsi dal presente
e dal reale” . Inoltre studia e rivaluta i singoli casi volta per volta perché
la pedagogia è una scienza e in quanto tale segue i tempi diversi. Il
pedagogista è, infatti, un esperto che riassume in sé le principali teorie
multidisciplinari, rientra tra le scienze molli, nella macro
area delle scienze umane che all' interno comprende le scienze sociali quindi:
((filosofia, pedagogia, psicologia, sociologia, antropologia,
servizi sociali, le combina insieme e realizza degli intenzionali e
programmati interventi pedagogici e di sostegno nei confronti dei
soggetti bisognosi.
La pedagogia adotta un modello bio psico sociale
uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale
e non semplice assenza di malattia, essa è definita:
empirica (parte da un’analisi dell’esperienza
educativa storicamente determinata), eidetica (registra
e descrive quell’ esperienza e va alla ricerca delle costanti che la
percorrono), pratica (la sua stessa giustificazione
epistemologica è futuristica e trasformativa) e utilizza il modello
biopsicosociale che mira a curare la persona, in tutta la sua
interezza
L'approccio è di tipo sistemico relazionale ossia, il pedagogista ritiene che, per
conoscere fenomeni complessi (come il comportamento umano, le
comunicazioni interpersonali e familiari, le organizzazioni aziendali ed
istituzionali, le interazioni tra uomo e natura) sia importante indagare
le relazioni tra gli elementi di quel fenomeno ed il contesto.
Oppure un approccio olistico che tiene
in considerazione non solo una parte specifica, ma l'interezza del sistema, quindi non solo corpo,
ma anche anima, mente ed emozioni
Utilizza la forma maieutica (reciprocità domande e risposte) tramite la
parola e l’ascolto attivo.
Questo schema qui sotto sono gli elementi su cui si basa la consulenza pedagogica del Pedagogista e del Pedagogista Giuridico e Forense: CTU, Perito CT del PM, CTP, Ausiliario di PG.
Essi sono 6: asimmetria, codice materno, codice paterno, intenzionalità, responsabilità direzionale, congedo.
Dunque dalla presa
in carico del caso
usa strumenti propri della pedagogia esse sono
tecniche di ricerca di tipo qualitativo, quantitativo, misto e sperimentale:
Tecnica di ricerca di tipo qualitativo ad es. la Grounded Theory;
La g.t. (teoria situata) è un metodo di ricerca qualitativa proposto negli anni Sessanta (Glaser e Strass, 1967) che impiega un insieme sistematico di procedure attraverso cui sviluppare una teoria di tipo induttivo riguardo a un dato fenomeno. I risultati della ricerca danno vita a una formulazione teorica della realtà in esame piuttosto che a un insieme di numeri o a un gruppo di tematiche vagamente correlate.
Mentre il tradizionale approccio positivistico si basa sulla deduzione per costruire una teoria, la g.t. ricorre all’induzione analitica. Lo scopo di quest’ultima è di giungere a un insieme sistematico di proporzioni di applicabilità universale attraverso le revisione progressiva delle ipotesi di ricerca suggerite o smentite dai dati che sono via via raccolti.
Nel manuale di Jensen e Jankowski (1991) vengono descritte le quattro fasi che il ricercatore deve seguire:
– nella fase esplorativa egli estrapola alcuni concetti preliminari del materiale raccolto;
– la fase successiva, detta fase di definizione, implica la costruzione delle variabili basate su questi concetti preliminari; – la difficile formulazione del nocciolo della teoria avviene nel corso della terza fase, detta fase di riduzione;
– la fase finale, definita fase di integrazione, esplicita le relazioni esistenti tra i vari concetti e ne fa la verifica sulla base dei dati raccolti.
Il processo completo di ricerca implica la ripetizione del ciclo di riflessione, osservazione e analisi per ciascuna di queste quattro fasi fino a quando tutti i dati sono esauriti.
I ricercatori della g.t. impiegano tre tipi di codifica per scomporre analiticamente i dati qualitativi, concettualizzarli e sintetizzarli in nuovi modi. Essi sono: la codifica aperta, la codifica assiale e la codifica selettiva.
Nel corso della codifica aperta, il ricercatore scompone i dati in piccole unità di significato e a ciascuna attribuisce un’etichetta concettuale. Mano a mano che l’analisi va avanti, le unità che mostrano proprietà o attributi similari sono raggruppate in categorie e sotto-categorie. Ogni nuovo caso viene scrupolosamente confrontato con i casi precedenti già classificati, dopo di che si decide se esso possa essere inserito in una categoria già esistente o se invece occorra crearne una nuova. In questo modo le definizioni concettuali diventano sempre più complete e precise.
Con la codifica assiale – attraverso un continuo confronto tra i dati e la cornice concettuale in via di sviluppo – il ricercatore scopre i rapporti esistenti tra le categorie discrete e costruisce una rete concettuale sistematicamente integrata.
Nella codifica selettiva il ricercatore esamina con cura tutti i dati disponibili per giungere a una teoria ben integrata, in grado, cioè, di riflettere la vita reale dei soggetti presi in esame.
Della g.t. viene apprezzato – oltre all’analitica messa a punto delle varie fasi della ricerca – la decisa affermazione dell’importanza di una teoria interpretativa dei fenomeni; riserve sono state invece avanzate sia sui rischi di uno studio estremamente analitico non guidato da ipotesi ben definite e messe a confronto con gli studi precedenti, sia sulla eccessiva complessità del metodo (è una procedura spesso citata, assai meno applicata).
tecniche di ricerca di tipo quantitativo e misto ad. es. le narrative inquiry, l’intervista, lo studio di un caso, la ricerca-azione, il fenomenologico, le chek list;
La narrative inquiry è una tecnica quantitativa e mista di indagine che si focalizza sulla comprensione del modo in cui individui e gruppi danno significato alle loro esperienze intese come narrazioni. Nel framework della narrative inquiry la narrazione è sia fenomeno oggetto di studio sia il metodo di studio (Clandinin, Connelly, 2000). Campi di ricerca collegati sono l’analisi dei testi narrativi, la narratologia e le storie di vita.
L' intervista è una tecnica quantitativa e mista
Tipologie di interviste:
Intervista libera, in profondità, non direttiva: centrata sulla persona, intervistatore stimola a parlare,
Intervista strutturata: domande precise, decise in anticipo, ordine prefissato,
Intervista rigidamente strutturata: domande e risposte predeterminate e semplici,
L' intervista tecnica quantitativa Analisi delle interviste:
Intervista libera: considerate nella loro unicità, interpretate in base all’organizzazione del discorso, la scelta dei vocaboli e degli argomenti
Intervista strutturata: criteri statistici e successivamente interpretate con attribuzione di categorie di significato.
Lo studio di un caso è una tecnica di ricerca di tipo quantitativo e misto che viene attivata quando s’intende acquisire adeguata comprensione di un fenomeno visto nella sua singolarità e originalità. Ciò che si cerca è una comprensione larga e profonda del fenomeno, attraverso la messa a fuoco delle interazioni fra i vari fattori, senza occuparsi di produrre generalizzazioni” (Mortari, 2007).
La ricerca-azione è un un tipo di buona tecnica di ricerca di tipo quantitativo e misto
” La ricerca-azione intende cercare nuove forme di collaborazione fra chi opera e chi fa ricerca, che garantiscano al tempo stesso l’aderenza ai problemi e ai contesti concreti e la loro verifica in campo da un lato e la rigorosità dei procedimenti e dei risultati della ricerca dall’altro.” (Mantovani, 1995)
Caratteristiche della ricerca-azione:
- lo scopo della ricerca è la trasformazione della realtà sociale e la modificazione dei comportamenti
- esige la partecipazione di tutta la comunità coinvolta nell’indagine e durante tutto il processo
- in genere si interessa dei gruppi più deboli ed emarginati
- le procedure tendono a stimolare una maggiore consapevolezza nei partecipanti rispetto alle loro stesse risorse
- il coinvolgimento della comunità offre maggiore autenticità e completezza all’analisi della realtà sociale
- il ricercatore partecipa alla ricerca, apprende durante la ricerca coinvolgendosi nei processi analizzati
“La Ricerca azione partecipativa si connota per i seguenti aspetti, tra loro connessi, così brevemente riepilogati:
- carattere attivo della creazione dei saperi
- carattere partecipativo della creazione dei saperi
- carattere investigativo della creazione dei saperi
- carattere rappresentativo della realtà nella creazione dei saperi
- carattere trasformativo della creazione dei saperi (Orefice, in Scurati Zanniello 1993, p. 62)
- Ricerca partecipativa: tecniche di ricerca che portano i ricercatori sul campo
- Ricerca intervento: rapporto tra produzione di conoscenza e produzione di ricerca finalizzata ad un cambiamento
- Formazione ricerca: il sapere si alimenta attraverso l’azione e la creazione di esperienze e la sua acquisizione avviene per scoperta
- metodo fenomenologico-eidetico è un tipo di tecnica di ricerca di tipo quantitativo e misto
“Nell’interpretazione eidetica l’oggetto del metodo fenomenologico è quel fenomeno costituito da significato dell’esperienza vissuta così come è percepita dai partecipanti. Affinché tale significato si costituisca come oggetto di indagine viene loro chiesto di descrivere un esperienza che hanno vissuto, non una esperienza vicariante e nemmeno una riflessione sulla loro esperienza, tantomeno considerazioni generali sul tema della ricerca” [...] Ciò che caratterizza il metodo fenomenologico è la postura del ricercatore, che deve astenersi dal formulare supposizioni o ipotesi e deve mantenere sempre il suo pensiero legato ai dati che raccoglie dall’analisi dei fenomeni” (Mortari, 2007).
In pedagogia questi tipi di ricerca rispondono ad un bisogno di maggiore aderenza alla realtà educativa dei contesti studiati, permette il coinvolgimento degli operatori nella definizione del problema da studiare e risulta per questo particolarmente efficace nello studio delle comunità locali e nelle situazioni educative di disagio e marginalità.
La tecnica di ricerca d'' indagine sperimentale l'osservazione
la tecnica di ricerca d'indagine sperimentale è l'osservazione diretta e indiretta: che analitizza i fatti, interpreta i testi scritti, osserva i fenomeni come punti di partenza, dialoga con scienze affini, in relazione ai fenomeni e fatti concreti, osserva le relazioni che intercorrono nelle famiglie;
L'osservazione può essere diretta o indiretta è una tecnica di ricerca d' indagine sperimentale. Nell'osservazione diretta l'osservatore esamina direttamente il bambino, la sua famiglia o l'ambiente in cui questi vive. Nell'osservazione indiretta l'osservatore utilizza tutte le informazioni ricavate dagli altri.
Adotta strategie pedagogiche come: la peer education, cooperative learning, problem solving, spaced learning, problem posing e lifelong learning e altri strumenti come l’approccio autobiografico, l’osservazione sistemica, etc.
Peer education è una metodologia che consente di fare leva sulla dimensione sociale dell'apprendimento, veicolando messaggi di salute e l'insegnamento di life skills idonee a formare e rafforzare il senso di efficacia individuale e collettivo.Nell'educazione tra pari una persona opportunamente formata intraprende attività formative con altre persone sue pari, cioè simili quanto a età, condizione lavorativa, genere sessuale, status, entroterra culturale o esperienze vissute.
Cooperative learning L'apprendimento cooperativo è una modalità di apprendimento che si basa sull'interazione all'interno di un gruppo di allievi che collaborano, al fine di raggiungere un obiettivo comune, attraverso un lavoro di approfondimento e di apprendimento che porterà alla costruzione di nuova conoscenza.
Problem solving è il processo per raggiungere un obiettivo superando gli ostacoli, una parte frequente della maggior parte delle attività. I problemi che necessitano di soluzioni vanno da semplici compiti personali a problemi complessi in ambito tecnico e aziendale.
Spaced Learning (o «Apprendimento intervallato») consente di massimizzare la concentrazione e il lavoro cognitivo degli stu- denti, focalizzando l'attenzione su un dato argomento che viene affrontato da punti di vista differenti e con modalità diversificate.
Problem-posing si riferisce ad un termine coniato dall'educatore brasiliano Paulo Freire nel suo testo del 1970, Pedagogy of the Oppressed. Il problem-posing si collega ad un metodo d'insegnamento che sottolinea l'importanza del pensiero critico per affrancarsi.
Lifelong learning o LLL è un processo individuale intenzionale che mira all'acquisizione di ruoli e competenze e che comporta un cambiamento relativamente stabile nel tempo
L'approccio autobiografico risulta un metodo pedagogico ricognitivo che pone una storia di fronte al legittimo autore, ricostruendo e rimembrando una memoria personale, nel desiderio di autorappresentazione che genera uno specchio di eventi condivisi da altri.
L'osservazione sistematica significa rivolgere l'attenzione al comportamento effettivamente messo in atto in una precisa situazione, registrando fedelmente le informazioni ricercate; significa operare in contemporanea con lo svolgimento dei fatti, sforzandosi di cogliere le dinamiche all'interno del contesto.
Adotta la testistica pedagogica di livello A2 e A1 (e B1 pedagogista clinico) della Giunti OSS, e altri test della Erikson e Hogrefe;
Il testo o manuale ICF 2020, pubblicato dall' OMS, 2° edizione, è uno strumento per la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute, nel 2020 confluisce anche la versione per bambini e adolescenti ICF-CY, cosi copre tutto l' arco della vita, l’ICF con WHO DAS 2.0 ossia lo strumento globale per la raccolta dati, in esso include anche il PEI. Il PEI è il Piano Educativo Individualizzato ed è un documento ufficiale che viene scritto dagli insegnati insieme al docente di sostegno, le figure socio-sanitarie che seguono il bambino, sia durante le attività scolastiche sia fuori dall'ambiente scolastico, e la famiglia, che collabora insieme a tutte le altre parti. Viene redatto anno per anno per permettere un percorso scolastico su misura agli alunni obbligatorio con disabilità certificata e con l' ambiente in cui il diversamente abile vive, quindi con persone normodotate. Esso è uno strumento importantissimo per noi pedagogisti. E il PDP che per alunni con disabilita cerificata DSA è obbligatorio, con i BES, invece, il PDP è facoltativo.
di supporto solo per capire il problema usa i manuali:
DSM 5 TR dal 23 febbraio 2023 e la classificazione internazionale delle malattie, decima revisione, modifica clinica (ICD-10-CM) contenuta nel DSM 5 TR, a partire dal 1 aprile 2023.
L' ICD 11 dal 1 febbraio 2022,
il PDM 2 del 2018,
MSD Merck 7 versione italiana basata sulla 20 edizione americana dal 2014.
Il Pedagogista utilizza la prevenzione (Gerald Caplan medicina sociale 1964 e Marjory Gordon infermiera 1981) di tipo: sono interventi attuati con il fine di promuovere o conservare lo stato di salute ed evitare l'insorgenza di disturbi mentali, problemi di devianza o disfunzioni comportamentali:
la prevenzione primaria persone non ancora malate, cui rientrano secondo Gordon (1981): la prevenzione universale: Ad es. campagne anti-fumo; l’invito al non bere alla guida; e la prevenzione selettiva: Ad. Es. figli di genitori che si stanno separando; persone sottoposte a forti stress.
la prevenzione secondaria persone malate ma ancora non lo sanno, cui secondo Gordon (1981) rientra la prevenzione specifica o indicata: Ad es. adolescenti con atteggiamenti inconsueti verso l’alimentazione o il proprio corpo; bambini con tendenza all’isolamento o al non rispetto delle regole. programmi di prevenzione sui Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA)
la prevenzione terziaria, persone già malate: Ad es. prevenzione delle ricadute e conseguenti ospedalizzazioni in ambito psichiatrico; reinserimento sociale di ex-detenuti;
la prevenzione quaternaria, persone che hanno paura ( fobia) di essere malate. (Ipocondriaci): Ad es. Ipocondriaci con effetti placebo ad es. Fiori di bach parafarmaci, erbe etc. Oppure molti bambini che ricevono una diagnosi di disturbo da deficit di attenzione/iperattività sebbene in realtà non presentino questo problema. Si adottano misure nei loro confronti del tutto controproducenti per il loro sviluppo.
Fino alla risoluzione del caso
I manuali e i testi anche in e book e audiolibri per la professione di Pedagogista:
La pedagogia giuridica come la pedagogia forense sono rami specialistici della pedagogia sociale, della pedagogia della famiglia, della pedagogia della devianza e della marginalità, pedagogia della comunicazione, pedagogia degli adulti o andragogia, e rientrano quindi nella materia settore scientifico disciplinare
M PED/01; ma anche m ped 02 storia della pedagogia, m ped 03 pedagogia speciale e m ped 04 pedagogia sperimentale.
La pedagogia forense rientra in m ped 1 pedagogia sociale, pedagogia della famiglia, pedagogia della devianza e della marginalità, pedagogia della comunicazione, pedagogia degli adulti o andragogia, m ped 2 storia della pedagogia, m ped 3 pedagogia speciale, m ped 04 pedagogia sperimentale.
La pedagogia giuridica e la pedagogia forense riprendono dal pedagogista Jhon Dewey (1859-1952) e l’attivismo pedagogico vede l’educazione della persona al centro della sua vita relazionale inserita nella società e nel suo fare, sia in un’ottica mesologica uomo natura ambiente, sia nosologica ossia individuale. Dallo psicologo Jean Piaget (1896-1980) per l’epistemologia genetica studi biologici e genetici per la maturazione dell'intelligenza a livello individuale e della specie.
La pedagogia giuridica nelle sue aree di studio trova radici sia nel cc codice civile e cpc codice di procedura civile oltre al c.p. codice penale e nel c p.c. codice di procedura penale. Invece la pedagogia forense nelle sue aree di studio trova radici culturali moderne nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e nella Costituzione della Repubblica Italiana nonché nel cp codice penale e nel cpc codice di procedura penale.
Il Pedagogista che vuole diventare
Pedagogista Giuridico e/o Pedagogista Forense segue master e aggiornamenti
riguardanti la pedagogia giuridica e la Pedagogia forense divenendo appunto un
Pedagogista Giuridico e un Pedagogista Forense.
Il Pedagogista Giuridico opera in campo sia civile sia penale. Si occupa dello studio e dell'osservazione delle dinamiche comportamentali della singola persona o di gruppi coinvolti in provvedimenti e situazioni in ambito giuridico, sia civile sia penale e interviene per aiutare i destinati di provvedimenti penali in difficoltà e, in generale, per tutti coloro i quali richiedono interventi di reinserimento socio-educativo.
Il Pedagogista Forense opera in campo penale. Si occupa pertanto di valutare la capacità di intendere e di volere di un individuo, l'eventuale pericolosità sociale, la capacità di testimoniare e di stare in giudizio. Inoltre è richiesto di dare risposte efficaci mediante interventi capaci di decifrare i vissuti di disagio esistenziale di adulti e minori coinvolti, a vari livelli, nel e dal contesto giudiziario. Si tratta di situazioni in cui, in grado più o meno grave, il soggetto sente di non riuscire a godere dell'esistenza, a provare piacere, ad usufruire delle proprie risorse. Si sente disturbato da pensieri che non vorrebbe avere. Si trova ad agire come non vorrebbe.
Differenza tra Giudice e MagistratoI Giudici sono tutti Magistrati ma non tutti i Magistrati sono Giudici.I Giudici giudicano in ambito civile penale e amministrativo, mentre, i Magistrati sono Funzionari Pubblici dello Stato tra questi anche il PM Pubblico Ministero in Procura della Repubblica delle varie citta italiane.Differenza tra Giudice Ordinario e Giudice Onorario di Tribunale Ordinario entrambi hanno la laurea magistrale LMG 01 in giurisprudenza ed hanno superato un concorso.In particolare, i Giudici Ordinari svolgono professionalmente la funzione giudicante, e non sono iscritti all' Albo dell' Ordine degli Avvocati, condizione che non viene soddisfatta per quanto riguarda i Giudici Onorari, la cui attività giudiziaria è caratterizzata (o, almeno, dovrebbe essere) da temporaneità, precarietà e occasionalità dell'assegnazione nella funzione e sono iscritti all' Albo dell' Ordine degli Avvocati.Anche i Giudici di Pace sono laureati magistrali LMG 01 in giurisprudenza e sono iscritti all' Albo dell'Ordine degli Avvocati e si occupano di casi leggeri civili.Mentre i Giudici Popolari lavorano a fianco dei Giudici Ordinari e sono Collegiali hanno la terza media in Corte d' Assise penale di I grado mentre i Giudici Popolari hanno il diploma in Corte d' Assise d' Appello penale di II grado e sono a fianco del Giudice Ordinario collegiale entrambi hanno superato il concorso.I Giudici Ordinari Minorili hanno la laurea magistrale LMG 01 in giurisprudenza con concorso e sono iscritti all'Albo dell'Ordine degli Avvocati.Gli Avvocati civili e penali e i PM ( Pubblico Ministero) di Procura sono laureati magistrali in giurisprudenza LMG 01 e sono iscritti all'Albo dell'Ordine degli Avvocati. Gli avvocati difensori possono essere si pagati dalle parti in causa sia in libero patrocinio ossia pagati dallo stato secondo il reddito della parte in causa.Idem per ciò che concerne in Procura della Repubblica Minorile delle città italiane: i PM sono Magistrati iscritti all' Albo degli Avvocati ed entrano per concorso dopo 2 anni di Tirocinio.Chi ha fatto il master in pedagogia giuridica o in pedagogia forense o in pedagogia penitenziaria o tutti e tre insieme può partecipare al concorso e fare:I Giudici Onorari Minorili civile penale e amministrativo di I grado e i Consiglieri Onorari Minorili civile, penale e amministrativo di II grado. Gli Esperti di Sorveglianza Minorili in ordine monocratico penale di I grado e di Tribunale di Sorveglianza in ordine collegiale penale di II grado, questi ultimi si occupano di casi gravi penali come la detenzione ed i programmi alternativi alla detenzione. Questi ultimi due fanno parte del Tribunale Minorile c/o le Coorti d' Appello dei Minori distrettuali ossia regionali, i Giudici Onorari, Consiglieri Onorari e Esperti di Sorveglianza hanno lauree magistrali in psicologia, pedagogia, etc si entra per concorso.
Insufficiente Uso di Ragione can. 1095,1 ( schizofrenia psicosi, paranoia, o assunzione di alcool, di sostanze stupefacenti, di farmaci)
Grave Difetto di Giudizio can. 1095,2 incapacità consensuale caso di gravi forme di nevrosi e psicopatie, a causa di alcolismo e tossicodipendenza. La discrezione di giudizio è una maturità psicologica che ha interferenze con la maturità affettiva.
Incapacità di Adempiere can. 1095,3 Cause di natura psichica gravi, che possono compromettere un valido consenso sono, ad esempio: masochismo, omosessualità, sadismo, ninfomania, travestitismo, transessualismo, ecc.), il narcisismo, l’alcoolismo e la tossicodipendenza allo stadio cronico, l’immaturità psico-affettiva, l’introversione fino alla in comunicazione col coniuge, ecc.
Ignoranza can. 1096 alla finalità del matrimonio con prole.
Errore can. 1097 sulla persona o di convinzioni personali
Dolo can. 1098 inganno sterilità o malattia sessualmente trasmissibile o da parte di mandante ad es. genitori.
Simulazione can. 1100 dissociazione, consapevole e positivamente voluta, tra ciò che si vuole e ciò che si dice di volere può essere totale messa in scena o parziale non quando vengono meno gli obblighi matrimoniali.
Condizione can. 1102 Non si può infatti parlare di una piena volontà di sposarsi quando questa sia condizionata al verificarsi di un evento futuro, e quindi indefinito.
Violenza o Timore can. 1103
Difetto di Forma can. 1108 davanti almeno a 2 testimoni ed al sacerdote.
Impedimenti can. 1083 e ss. in ostacolo al rapporto coniugale possono essere l’età, il vincolo di un precedente matrimonio, l’ordine sacro, il vincolo di parentela o affinità, l’impotenza coeundi.
In particolarè l’impotenza coeundi (can. 1084 Codice Diritto Canonico) è l’impossibilità ad esprimere l’unione sessuale, che prescinde dalla capacità di generare (fertilità).
- impotenza sessuale
- matrimonio non consumato vale a dire senza rapporti sessuali completi
- assenza del desiderio di prole da uno od entrambi i coniugi
- infedeltà e tradimento da parte di uno dei coniugi
- matrimonio celebrato senza il consenso di uno dei coniugi
- violenza fisica o intimidazioni da parte di uno dei coniugi
- mammismo, altra condizione coniata da parte della Sacra Rota secondo la quale viene dimostrato che uno dei coniugi non riesce a “staccarsi” dalla famiglia di origine creando difficoltà psicologiche e di quotidianità alla sua famiglia.
co 2 delitto e co. 4.prstituzione
Per la riforma del diritto di famiglia sia
civile sia penale fare riferimento alla nuova riforma Cartabia
marzo 2023.la nuova riforma in breve:
In particolare, si prevede dal 24 dicembre 2024 ’istituzione del Tribunale Unico per le Persone, i Minorenni e le Famiglie cd. procedimento PMF),
Tale unico organo giurisdizionale – che avrà composizione monocratica e sede circondariale per il primo grado e composizione collegiale e sede distrettuale per il secondo grado – consentirà di porre fine all’annoso dibattito in tema di ripartizione di competenze tra Tribunale Ordinario e Tribunale per i Minorenni che affligge da anni il nostro sistema. Innanzi ad esso verranno incardinati tutti i procedimenti in materia familiare e minorile che attualmente sono di competenza del TO, del TM e del Giudice Tutelare.
L’attuale Tribunale per i Minorenni si trasformerà, di fatto, in sezione distrettuale alla quale verranno assegnate solo le adozioni, i procedimenti penali e la materia di protezione internazionale e cittadinanza. Si occuperà, inoltre, del riesame di tutti i provvedimenti, sia definitivi sia provvisori con contenuto decisorio che verranno emessi dalle sezioni circondariali.
in particolare negli articoli
473-bis e ss c.p.c., destinato ad occuparsi, nelle sue diverse articolazioni
sezionali, di tutte le materie ora ripartite fra tribunale ordinario, tribunale
per i minorenni e giudice tutelare.
L’adozione del termine “famiglie” mira a includere
tutti modelli familiari, vuoi che si tratta di coppie unite in matrimonio, vuoi
che si tratti di convivenze di fatto. Le nuove norme si applicano anche alle
unioni civili tra persone dello stesso sesso. O di genitori anche non uniti in
matrimonio. Rito ordinario di cognizione (e non più straordinario) perché tutti
i procedimenti vengono fatti nella propria città di residenza del
minore c.d. Tribunale circondariale.
(si passa, dunque, a un modello a istruzione del
1 giudice monocratico e decisione dei 3 giudici collegiale).
riduce i tempi consentendo di chiedere sia la
separazione sia il divorzio sia la nullità del matrimonio,
anche in presenza di figli, contemporaneamente e di
risolverli in sole due udienze in 90 giorni o 3 mesi, allegando tutto il
reddito ed il piano genitoriale (PEI), In forma della negoziazione
assistita da parte degli avvocati L.162/114.
La presenza del mediatore familiare che può
essere anche il pedagogista (ex art. 473-bis.10 c.p.c.) solo civile è
importante ed è istituita negli elenchi del Tribunale ma non in presenza del
penale.
inoltre consente al giudice istruttore
civile, oltre che al giudice dibattimentale penale, di ascoltare il
bambino anche al di sotto dei dodici anni e capace di discernimento sempre
rispettando la volontà del minore o si può istituire un tutore speciale che
faccia le veci del piccolo, il piccolo può essere ascoltato in videoconferenza
se appartenente ad un altro stato altrimenti attraverso il vetro specchio con
citofono ed audio registrare come ascolto diretto o indiretto lo decide il
giudice in luogo protetto, quindi sia nel civile sia nel penale del tribunale
ordinario non è più necessario in tal caso il giudice onorario minorile.
Restano di competenza del tribunale dei minori esclusi
i procedimenti per le dichiarazioni di adottabilità, quelli sulle adozioni
di minorenni e quelli di competenza delle sezioni specializzate
sull’immigrazione.
1. Tribunali circoscrizionale ad es. Foggia Tribunale di I grado Ordinario, e giudice di pace e giudice istruttore civile /merito e di Tribunale penale giudice dibattimentale e Coorte d' Assise penale, merito.
2. Tribunale distrettuale ad
es. Bari II grado Coorte d' Appello civile, e Coorte d'
Assise d' Appello penale, (impugnazione), merito
3. Tribunale Nazionale a Roma III grado, Ermellini Corte Suprema di Cassazione civile e penale è giudice di ultima istanza, col compito di assicurare l’uniforme interpretazione e applicazione del diritto, il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni, la regolazione dei conflitti di competenza e attribuzione tra i vari giudici, legittimita'.
Inoltre il cittadino si può rivolgere al:
1. Tribunale dell'Unione Europea in II grado di Lussemburgo in Lussemburgo
dell’U.E.
(Facente parte della CURIA CGUE I grado Unione Europea di Lussemburgo
in Lussemburgo) dell’U.E.
2. La EDU o CEDU Corte Europea dei diritti dell'uomo, d' Europa in senso
fisico ma non è un’istituzione dell’U.E.) anche se si trova a Strasburgo in
Francia paese dell’U.E.
Altri tribunali sono:
il Tribunale della pace a livello mondiale dell’ONU a Den Haag nell’ Aja Olanda
Paesi Bassi regione dell’U.E.
il tribunale penale dei crimini di guerra mondiale (non dell’ONU) a Den Haag
nell’ Aja Olanda Paesi Bassi regione dell’U.E.
Montesquieu divise il potere in:
Presidente della Repubblica a palazzo Montecitorio italia Roma ( esso è vanche un organo costituzionale) nonché un potere neutro come anche il Consiglio Europeo (U.E.) Bruxelles Belgio,sono poteri neutri come anche il Consiglio d' Europa ( Europa fisica) Strasburgo Francia, e L' ONU mondiale sedi New York e Ginevra Svizzera Europa.
Legislativo: ossia il parlamento italiano a Roma senato camera alta+ Camera dei deputati camera bassa essi emanano le leggi. In U.E. è il Consiglio dell'UE Bruxelles Belgio che rappresenta gli stati e il Parlamento Europeo Bruxelles Belgio ( U.E.) che rappresenta i cittadini. Come le regioni.
Esecutivo: ossia il governo presidente del consiglio dei ministri in Italia e la Commissione Europea Bruxelles Belgio UE.
giudiziario: a Roma: Coorte costituzionale, Csm, MG ministero di Giustizia, Cassazione, Appello, Tribunale, GDP. Tribunale dell'U.E a Lussemburgo, Curia U.E. a Lussemburgo e Cedu Europea a Strasburgo Francia.
la corte costituzionale giudica sulla legittimità delle leggi e degli atti aventi forza di legge emanati dallo stato e dalle regioni. È competente poi anche nel dirimere i conflitti di attribuzione tra i poteri dello stato, tra lo stato e le regioni o tra le regioni. Inoltre si esprime nei casi in cui il parlamento riunito in seduta comune metta in stato d’accusa il presidente della repubblica.
Il CSM Consiglio Superiore della Magistratura è organo di governo autonomo con lo scopo di garantire l'autonomia e l'indipendenza della magistratura dagli altri poteri dello Stato, in particolare da quello esecutivo, secondo il principio di separazione dei poteri proprio dello Stato di diritto e inverato nella Costituzione della Repubblica italiana.
Il Ministero della Giustizia è preposto all'organizzazione giudiziaria del governo e svolge funzioni amministrative relative alla giurisdizione civile e penale, ad esso attribuite dalla Costituzione, dalle Leggi, e dai regolamenti in materia di giustizia.
Svolge, inoltre, compiti in materia di rapporti con il Consiglio superiore della magistratura, attribuzioni concernenti i magistrati ordinari, vigilanza sugli ordini professionali, sugli archivi notarili e attività di cooperazione internazionale in ambito civile e penale. Amministra e regolamenta, infine, i servizi dell’amministrazione penitenziaria e i servizi relativi alla giustizia minorile.
Leggi e codici Abbreviazioni:
Costituzione: Cost.;
Codice civile: c.c.;
Codice di procedura civile: c.p.c.;
Codice penale: c.p.;
Codice di procedura penale: c.p.p.
La giurisprudenza è l' insieme delle sentenze emesse dai giudici che diventano consuetudini presso gli altri tribunali i funzione del fatto che la legge è uguale per tutti.
Al centro di ogni aula di tribunale
il quadro con la scritta:
"La legge è uguale per tutti,
La giustizia è amministrata in nome del popolo"
Le parti nel processo penale sono:
Il Giudice dibattimentale, al centro di fronte
Al lato sinistra o destra viene messa la sedia per il giuramento e l' ascolto dei test : CTU, CTP, CT, Periti, Ausiliari di PG, Altri Ausiliari, PG, le parti in causa, i testimoni del PM e e delle parti in causa, sia nel civile sia nel penale.
A sinistra rispetto alla porta siedono:
Il PM che rappresenta l’accusa pubblica
L' Avv. Difensore (civile) della parte offesa o costituita parte civile ossia di chi accusa, rappresenta l' accusa privata.
A destra rispetto alla porta siede:
L' Avv. difensore dell’imputato ossia di chi è accusato.
PROCESSO PENALE ◼ La struttura del processo penale:
◼ Fasi:
1) indagini preliminari
2) udienza preliminare
3) dibattimento ◼ Gradi: 1) Primo grado (merito)
2) Appello (merito)
3) Cassazione (legittimità)
L' incidente probatorio può essere richiesto dal pm o dall' indagato come mezzo di prova appunto una prova in possesso, prima che sia irreperibile o inquinata, in fasi di indagini preliminari o di udienza preliminare per farla arrivare poi al dibattimento, vero e proprio processo penale.
Sospensione di giudizio e messa alla prova per adulti ( programma alternativo al carcere): Con la sospensione del procedimento in giudizio viene appunto sospeso il giudizio e l' imputato viene messo alla prova seguendo un programma alternativo, l'imputato viene affidato all'ufficio di esecuzione penale esterna per lo svolgimento di un programma di trattamento che prevede come attività obbligatoria e gratuita, l’esecuzione di un lavoro di pubblica utilità in favore della collettività che può essere svolto presso istituzioni pubbliche, enti e organizzazioni di assistenza sociale, sanitaria e di volontariato. Il lavoro di pubblica utilità si può svolgere per un minimo di dieci giorni, anche non continuativi e non può superare le otto ore giornaliere. In caso di esito negativo il giudizio riprende il suo corso. In caso positivo si concede la mediazione cn la parte civile o offesa.
Le mansioni alle quali gli imputati che prestano lavoro di pubblica utilità possono essere adibiti, ex art.2, c.4 del d.m. 88/2015, afferiscono alle seguenti tipologie di attività:
- sociali e sociosanitarie: alcool e tossicodipendenti, anziani, diversamente abili, stranieri, malati, minori
- protezione civile: soccorso alla popolazione anche in caso di calamità
- patrimonio ambientale: (fruibilità e tutela) prevenzione incendi, salvaguardia patrimonio boschivo e forestale, demanio marittimo, protezione flora e fauna con riguardo alle aree protette, attività connesse al randagismo animali
- patrimonio culturale e archivistico: (fruibilità e tutela) inclusa la custodia di biblioteche, musei, gallerie, pinacoteche
- immobili e servizi pubblici: (manutenzione e fruizione) ospedali, case di cura, beni demaniali e patrimonio pubblico, giardini, ville e parchi - con esclusione di quelli delle forze armate e di polizia
- specifiche competenze e professionalità dell’imputato
L’istituto giuridico della “messa alla prova per adulti” prevede, inoltre, che l’imputato svolga attività riparative, volte all'eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose derivanti dal reato, attività di risarcimento del danno dallo stesso cagionato e, ove possibile, attività di mediazione con la vittima del reato. In un'ottica di riduzione del rischio di reiterazione del reato, il programma può prevedere l’osservanza di una serie di obblighi relativi alla dimora, alla libertà di movimento e al divieto di frequentare determinati locali, oltre a quelli essenziali al reinserimento dell’imputato e relativi ai rapporti con l’ufficio di esecuzione penale esterna e con eventuali strutture sanitarie specialistiche.
Le parti nel processo civile sono:
Il giudice tutelare o istruttore, al centro di fronte
L' Avv. Difensore dell’attore ossia di chi accusa che rappresenta l' accusa privata. Siede A sinistra rispetto alla porta. Con eventuale PM ossia l' accusa pubblica.
L' Avv. Difensore del convenuto ossia di chi è accusato. Siede A destra rispetto alla porta.
Le fasi nel procedimento civile si compone dei seguenti passaggi:
- la mediazione
- la notifica della citazione
- la prima udienza
- la fase delle prove
- la decisione
- l’appello impugnazione coorte d' appello in II grado.
pedagogista
il pedagogista CTU/CTP/Perito/CT/Ausiliario adotta l’Apprendimento
non formale che si svolge in modo permanente esso riguarda
principalmente utenti adulti (andragogia) ad es. in luoghi di
consulenza pedagogica per individui, coppie, genitorialità, famiglie,
formazione lavoro, CTU civili, Periti penali, CTP civili e penali, nei
Tribunali Ordinari (per maggiorenni).
Il CTU/CTP/Perito/CT ed Ausiliario di PG pedagogista entra in un’ottica di 4 coordinate:
sapere di tipo tecnico specialistico in quanto munito di
conoscenze e competenze,
saper fare nell' incarico affidatogli dal Giudice,
saper essere empatico, distaccato, analitico, descrittivo, valutativo, oggettivo e scientifico.
Saper agire utilizzando tecniche di ricerca scientifiche e sperimentali a secondo del caso in questione.
Iudex peritus peritorum è un brocardo latino che significa "Il
giudice è il perito dei periti". Il giudice, infatti, non è
vincolato al risultato della perizia potendo discostarsi o disattendere del
tutto le conclusioni cui è giunto il perito. In questo caso deve dare una
motivazione adeguata della sua scelta. Inoltre il giudice può scegliere di
farsi fare la CTU o la perizia anche da un professionista fuori Albo purché ne
motivi la scelta... Il giudice può decidere di farsi assistere da più
ausiliari, proprio per questo motivo il CTU o il Perito per espletare dei
quesiti che in parte sono di sua competenza e in parte no, può chiedere al
Giudice di farsi assistere da un Ausiliario di altra competenza in materia, già
dall' inizio delle operazioni peritali, cosicché venga pagato dal Tribunale e
non dal CTU in questione.
A seconda del/i quesito/i che il giudice pone si
capisce che tipo d' incarico il giudice sta affidando al CTU o al Perito che
può essere una consulenza deducente o consulenza percepiente o entrambe:
Consulenza deducente: valutare i fatti accertati o dati già
esistenti.
Consulenza percepiente: accertare i fatti stessi;
in quest’ultimo caso la consulenza può costituire fonte oggettiva di prova.
Il pedagogista CTU e il Perito non possono rinunciare all'
incarico (CD. Astensione da parte propria per
motivi di cui sotto, per non essere ricusato dal
giudice o dalle parti compresi gli avvocati ) se non per i
seguenti motivi: non prenderà mai in
carico in funzione di consulenza privata, associata, CTU, CTP,
Perito, casi familiari ( compresi coniugi o conviventi) e amicali o
implicata in una delle parti in causa o degli interessi economici con una
delle parti) in quanto è contrario all' etica deontologica perché
sarebbe soggettivo ed emotivo nei loro confronti e non oggettivo e scientifico
dal punto di vista pedagogico professionale.
' ascolto del minore dai 12 anni in poi o capace di discernimento:
il pedagogista sia in libera professione, sia CTU, sia CTP ha bisogno
del consenso di entrambi i genitori (consenso informato) e informativa sulla
privacy, anche il bambino in tutti i casi deve essere
informato e firmare il consenso all' audizione, deve
essere informato delle finalità, trattato con delicatezza, deve sapere gli
strumenti che verranno utilizzati. In casi particolari, dove uno dei genitori
non da il consenso, può essere dato dal Giudice Tutelare. Il
bambino ha diritto di essere ascoltato nei procedimenti che lo riguardano, in
luoghi protetti, non più di uno (o cmq) di solito è il CTU che lo ascolta in
audizione. Il CTP, il curatore, i genitori, non possono ascoltare se non è
il giudice a disporlo. Il bambino infradodicenne -ossia poco meno
di dodici anni-, può essere ascoltato se ha la capacità di
discernimento. Il tipo di ascolto può essere:
diretto, ossia, dal giudice Togato o non Togato, o
Giudice tutelare oppure,
indiretto dal CTU o dal curatore
minorile o dallo psicologo infantile o pedagogista, inviati
dai sociali. Inoltre si possono registrare audio e video dei casi,
sia nei procedimenti civili, sia nei dibattimenti penali con il permesso del
giudice.
L’albo dei CTU è diviso in categorie e vi sono sempre comprese la categoria: medico-chirurgica, industriale, commerciale, agricola, bancaria, assicurativa.
Una volta concluse le operazioni peritali, i compiti del perito di parte finiscono (in gran parte).
Quindi il consulente di parte giudiziale emette fattura a chi l’ha incaricato, la parte, e questi lo deve pagare.
Poi, al momento della sentenza, il giudice può anche porre tutte le spese a carico di chi ha torto.
In tal caso chi ha vinto la causa si farà rimborsare dalla controparte anche le spese per il suo Ctp.
Il compenso spettante al professionista CTP deve essere pattuito al momento dell’incarico. Con la parte e il suo legale ( avvocato) senz’altro sì.
Quindi gli onorari del perito di parte vengono decisi insieme al cliente.
Purtroppo, però, al momento dell’incarico, è difficile prevedere l’andamento delle operazioni peritali.
Per esempio potrebbe insorgere l’esigenza di redigere una memoria tecnica di parte.
Oppure la relazione del Ctu potrebbe aver bisogno di osservazioni scritte.
Quindi è meglio farsi fare almeno tre preventivi.
Fin dall’inizio.
Così suddivisi:
- assistenza alle operazioni peritali (ed all’eventuale conciliazione),
- redazione di perizia di parte (se richiesta durante le operazioni peritali),
- stesura di osservazioni alla relazione del CTU.
– spazio libero in memoria: 10 GB,
– una porta USB libera.
di fare richiesta di copie di atti, di vedere la vostra PEC, e molto altro, costo di 152€ con formula di pagamento con Postepay Evolution con IBAN.
Avvocati Telematici di cui Armando Tonti è il Presidente ed un ottimo web master e ti darà una mano da remoto scaricando AnyDesk, lo trovate su WhatsApp col nome agenzia WKI Bari Apulia Armando Tonti Telematics.
Oppure dal PDA del portale PST Giustizia in "servizi telematici del ministero della giustizia", pubblico, gratis, per entrare nella polisweb e inoltre, scaricare "SLpct" per la creazione di buste gratis (redattore atti) chiamato inbustatore per la redazione di un file chiamato atto, gratis.
Dallo smartphone non si può entrare e non esiste un app per il software PDA per il PCT avvocati telematici. Difatti si entra solo dal portale PC perché hai bisogno della firma dgt e del CNS con il Codice Fiscale identificazione forte per entrare nelle Pubbliche Amministrazioni P.A.
Se si lavora con la ricevuta con ritenuta d’acconto (modulo scaricarbile su internet) bisogna comunicarlo al committente Giudice che ci affida il caso.
per i periti penali sono: artt. 68, 69, 221 disp. art. c.p.p. penale. |
Utilizza il modello AA9/12 per le persone fisiche che trova c/o l'agenzia delle entrate o al caf per aprire la p.iva a costo zero altrimenti si affida ad un commercialista a pagamento 50€.
persona fisica, soggetto lavoratore autonomo
sceglie 1 dei 4 tipi regimi di p.iva che sono: ((regimi ordinario (normale), regime dei minimi (ridotto 50%), regime forfettario flat tax (15%), regime start up (5%))
inquadrata giuridicamente di carattere sociale
Codice Ateco 889900 altre attività di assistenza sociale non residenziale nca,
rischio medio G
coefficiente di redditività del 78%.
Non è soggetto a studi di settore.
La Cassa Previdenziale è l’INPS Gestione Separata, inquadrata giuridicamente come: persona fisica, soggetto lavoratore autonomo, essendo un tipo di professione intellettuale, come da circolare 3 del 2 marzo 2016 dellAgenzia delle Entrate,
come libero professionista la sua aliquota previdenziale per il 2022 è del 26,23% (25,00 IVS + 0,72 aliquota aggiuntiva + 0,51 ISCRO) e si calcola sull'utile professionale e si paga tramite il modello F24 telematico, 2 volte l'anno.
Il pedagogista è soggetto all’iscrizione INPS gestione separata anche se è dipendente a tempo pieno in tal caso l' aliquota previdenziale nel 2022 è del 24% (24,00 IVS) e si calcola sull'utile professionale.
Non deve pagare l'Ires ne l'Irap.
L’IRPEF, invece, non si applica alla “No Tax Area”, ossia un valore di reddito al di sotto del quale la persona fisica è esente da imposizione fiscale, difatti, per il 2022 rientrano nella no tax area i redditi da lavoro autonomo fino a 5.500 euro all’anno, al di sopra di tale somma si applica invece il 23%.
Può emettere la rivalsa in fattura (ordinaria o digitale) al committente/utente del 4% per recuperare l' onere.
Non rientrando tra le attività sanitarie non è prevista l’esenzione dell’ art. 10 n. 18 del DPR 633/72, quindi le prestazioni del pedagogista non sono detraibili tra le spese sanitarie.
Avrà due n. Uno di p.iva e un codice per le fatture elettroniche che trova nel cassetto p.iva dell' agenzia dell' entrate sul proprio profilo.
ragione sociale: se aprite uno studio privato come, persona fisica, libero professionista, lavoratore autonomo o ditta individuale o associato ad altri professionisti, dategli un nome ad es.: crescere, evolversi, etc.seguito dal vostro nome e cognome.
Codice ateco
Gestione separata INPS
Fattura fac-simile
Il pedagogista nel suo ruolo di Perito penale o di Consulente Tecnico di Ufficio (CTU) civile è chiamato a fornire al Giudice valutazioni tecnico-pedagogiche rispetto ad una situazione nella quale sia importante comprendere la personalità delle persone, le relazioni interpersonali, oppure la qualità di competenze specifiche, come per esempio le capacità genitoriali di una coppia di coniugi, la qualità dell’attaccamento di un bambino ai propri genitori o parenti, ecc…
Il compito del pedagogista in veste di CTU è nello specifico quello di acquisire informazioni sulle condizioni personologiche, sulle risorse personali, familiari, sociali e ambientali del soggetto o dei soggetti in causa nel processo.
A lui viene anche chiesto di elaborare una possibile progettualità per i soggetti coinvolti nella CTU.
Il percorso di una CTU/ perizia civile o penale inizia con il giuramento in Tribunale del Perito, un momento questo formale che sancisce l’accettazione dell’incarico datogli dal Giudice e l’impegno a rispondere in modo scientificamente corretto al “quesito” che il Giudice gli pone.
La CTU il perito o la CT del PM in ambito pedagogico si svolge attraverso colloqui, visite domiciliari e momenti di osservazione strutturata delle relazioni tra, per esempio, membri di una stessa famiglia o di una coppia, ecc...
Al termine del percorso di CTU, il perito convoca i soggetti esaminati (chiamati i “periziandi”) e fornisce loro una “restituzione”, ovvero spiega quali sono i risultati delle sue osservazioni e cosa scriverà al Giudice in risposta al Quesito Peritale.
Sarà sufficiente fornire tale numero alle cancellerie o ai sistemi di consultazione via web per risalire a quello che è lo stato della causa o del procedimento. Si potrà dunque sapere in quale fase si trovi.
Il Ruolo Generale R.G. si riferisce al registro di tutti i procedimenti pendenti davanti a un ufficio giudiziario: per ogni tipologia di procedura, è previsto un diverso sottoregistro.
In ambito penale esistono poi diversi registri, quali per esempio:
- il registro generale RG;
- il registro delle notizie di reato, RGNR.
- il registro delle misure di sicurezza RGMS.
Dica il CTU — esaminati gli atti ed i documenti di causa, ascoltati i genitori, i figli minori ed i loro eventuali consulenti di parte, acquisita ogni informazione utile anche presso uffici pubblici, con immediata autorizzazione a effettuare visite domiciliari, accessi nelle strutture scolastiche e colloqui con gli educatori ed insegnanti — quali siano le condizioni psicologiche e pedagogiche dei minori e il loro rapporto con i genitori, oltre che con le altre figure parentali ed eventuali conviventi se presenti.
In particolare il CTU:
1) Valuti e descriva le competenze genitoriali delle parti attraverso diagnosi psicologica o valutazione pedagogica relativa a:
profilo di personalità delle parti;
capacità dei genitori di fornire uno spazio fisico e ambientale idoneo ai minori;
capacità dei genitori di tutelare il rapporto dei figli con l’altro genitore e la di lui/lei famiglia d’origine;
capacità di gestire il conflitto emotivo con l’altro genitore e di preservarne l’immagine agli occhi dei figli;
capacità dei genitori di focalizzarsi sui bisogni evolutivi dei figli;
2) Valuti quale sia la qualità psicologica/ pedagogica della relazione dei figli minori con le figure genitoriali.
3) Valuti lo stato di benessere psicologico e pedagogico dei figli minori e se ed in quale misura la conflittualità manifestata dai genitori e il reciproco disconoscimento di valore genitoriale, quale già emerso dagli atti di causa, o la presenza di comportamenti genitoriali inappropriati, condizionino negativamente il loro sviluppo psicologico;
4) Proceda all’ascolto dei minori;
5) Proponga all’esito degli accertamenti di cui sopra, quale sia nella fattispecie la formula di affidamento più idonea, che, nel tutelare l’interesse dei figli al mantenimento di un continuativo rapporto con ciascuno dei genitori, realizzi in concreto tale interesse e protegga i minori dalla conflittualità genitoriale.
6) Proponga i tempi di permanenza presso ciascuno dei genitori.
7) Suggerisca gli eventuali interventi di sostegno che risultino necessari, individuando, altresì, le strutture alle quali i genitori potrebbero fare riferimento.
8) Qualora dovesse rendersi opportuno l’intervento dei Servizi Sociali, il CTU provvederà, coadiuvato dai CCTTPP, a prendere contatti con questi onde redigere, in accordo con essi e sulla base delle risorse disponibili, il progetto di intervento da allegare alla relazione da sottoporre alla valutazione del Giudice. In assenza della disponibilità dei Servizi Sociali, ovvero in presenza di lunghe liste di attesa, il CTU, i CCTTPP ed i difensori delle parti individueranno una struttura alternativa che possa fornire analogo servizio;
9) All’esito dell’indagine e qualora se ne ravvisino i presupposti, con l’accordo delle parti, svolga attività e fornisca sostegno alla conciliazione, ad entrambi i genitori al fine di consentire una soluzione concordata del presente procedimento nel quadro di applicazione della disciplina dell’affidamento condiviso;
10) Individui il CTU ove possibile un regime di frequentazione provvisorio su accordo delle parti;
11) Valuti se in questo nucleo familiare emergano caratteristiche psicologiche e pedagogiche pregiudizievoli nei confronti dei minori ovvero tratti di personalità pervasivi in uno o in entrambi i genitori che espongano i minori a situazioni di rischio.
e 2. dai screenshot della categoria pedagogisti di altri 33 tribunali d' Italia e della tua regione dove già esiste il pedagogista nell' Albo dei CTU civile e dei 7 tribunali d' Italia dove già esiste il pedagogista perito penale.Il tutto va consegnata a mano in cancelleria ufficio di protocollo di presidenza del tribunale ordinario di residenza ad es. Foggia al primo piano. Facendolo protocollare e Ricordandosi di prendersi il n. Di protocollo e la data di deposito.La volontaria giurisdizione convochera i futuri CTU per un colloquio di conoscenza informale della categoria pedagogisti, dopo qualche giorno la volontaria giurisdizione chiamerà i futuri CTU che hanno fatto l' istanza per dire che l' istanza è passata e la categoria verrà messa e quindi di portare tutta la documentazione per l' iscrizione all'Albo dei CTU in volontaria giurisdizione.La commissione per le istanze si riunisce 2 volte l' anno: a giugno e a dicembre. Dopo un anno dall' iscrizione all' Albo dei CTU potete richiedere con un integrazione all' istanza per l' albo dei CTU civili anche per ' iscrizione all' albo dei Periti penali mandando l' integrazione ad es. questa seguente:
Da consegnare a mano in cancelleria ufficio protocollo della segreteria della presidenza del tribunale ordinario di Foggia al primo piano, facendolo protocollare ricordarsi di farsi dare il n. Di protocollo e la data di deposito.La commissione per le istanze si riunisce 2 volte l' anno: a giugno e a dicembre.
Per il parcheggio il CTU/CTP pedagogista o alto professionista, non ha la tessera per entrare nel parcheggio del tribunale, ( riservata solo agli avvocati ed ai giudici), ma può parcheggiare fuori dal tribunale di Foggia scaricando l' app Apcoa Flow e parcheggiare sulle strisce blu mostrando il tagliandino, precedentemente stampato e magari plastificato così da usare sempre lo stesso, sul parabrezza e pagando comodamente in app così da poter allungare i tempi senza dover andare di nuovo in macchina alla scadenza, collegata ad una carta Postepay Evolution o carta di credito o Postepay normale.Gli strumenti che
usa il pedagogista sono:
1.il codice
deontologico che contiene anche l’etica deontologica dell’associazione di categoria di
appartenenza obbligatoria dal 2011;
2.il consenso
informato per l’utente obbligatorio dal 2017;
3.l’informativa
sulla privacy per l’utenteRegolamento Ue 2016/679, noto come GDPR 13 obbligatorio dal 25 maggio 2018;
4.il tariffario (non più obbligatorio dal 2012) per
orientarsi sull’ onorario da percepire dall’ utente.
Strumenti:
Gli strumenti che
usa il pedagogista sono:
1.il codice
deontologico che contiene anche l’etica deontologica dell’associazione di categoria di
appartenenza obbligatoria dal 2011;
2.il consenso informato per l’utente obbligatorio dal 2017;
3.l’informativa
sulla privacy per l’utenteRegolamento Ue 2016/679, noto come GDPR 13 obbligatorio dal 25 maggio 2018;
4.il tariffario (non più obbligatorio dal 2012) per
orientarsi sull’ onorario da percepire dall’ utente.
Codice deontologico
PREMESSA
Il codice deontologico indetto da AINSPED compone e delinea i diritti ed i doveri cui i pedagogisti aderenti all’Associazione Internazionale Pedagogisti attingono nell’esercizio professionale. Ogni diritto o dovere del professionista è di vitale importanza nell’esercizio lavorativo dello stesso, e ne favorisce le competenze operative. Esso comporta per il professionista l’osservanza di ogni articolo, ed in caso di inosservanza potrebbe causare l’applicazione di determinate sanzioni disciplinari.
Il codice deontologico è redatto ai sensi dell’Articolo 2 Comma 3 della Legge 14/01/2013 n° 4 pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 26/01/2013.
Il codice deontologico indetto da AINSPED compone e delinea i diritti ed i doveri cui i pedagogisti aderenti all’Associazione Internazionale Pedagogisti attingono nell’esercizio professionale. Ogni diritto o dovere del professionista è di vitale importanza nell’esercizio lavorativo dello stesso, e ne favorisce le competenze operative. Esso comporta per il professionista l’osservanza di ogni articolo, ed in caso di inosservanza potrebbe causare l’applicazione di determinate sanzioni disciplinari.
Il codice deontologico è redatto ai sensi dell’Articolo 2 Comma 3 della Legge 14/01/2013 n° 4 pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 26/01/2013.
CAPO I – DIRITTI E DOVERI GENERALI
ARTICOLO 1
Il pedagogista è un professionista impegnato nel campo della progettazione educativo-pedagogica, della formazione e della rieducazione. Questo opera, singolarmente e/o congiuntamente ad altri professionisti, perseguendo quale scopo primario la tutela del diritto inalienabile all’educazione e alla formazione, di cui ogni singolo individuo è naturalmente portatore.
ARTICOLO 2
Il pedagogis porge le proprie conoscenze e la propria professionalità al servizio della persona, famiglia, gruppo o comunità, dove presente la tutela di uno o più soggetti corrispondenti ai parametri dell’intervento pedagogico.
ARTICOLO 3
Il pedagogista, attraverso l’autonomia professionale consentita dalla Legge, risponde direttamente degli interventi professionali attuati con i propri utenti (nota: è anche possibile utilizzare la dicitura “clienti”), anche nel caso di conseguenze per l’equilibrio neuro-cognitivo ed educativo-comportamentale degli stessi. Ogni atto posto in essere deve essere documentabile attraverso un PEI o una relazione pedagogica scritta dal professionista che ne certifichi l’adeguata competenza nell’utilizzo delle tecniche e degli strumenti del lavoro.
CAPO II – IL PEDAGOGISTA NELLO SVOLGIMENTO DELLA PROFESSIONE
ARTICOLO 4
Il pedagogista studia l’educazione e la formazione dell’essere umano per tutto il ciclo della vita, dall’infanzia sino alla senescenza, e considera suo dovere accrescere le conoscenze sul comportamento umano ed utilizzarle per promuovere l’aspetto comportamentale, socio-relazionale ed educativo dell’individuo, del gruppo e della comunità. In ogni ambito professionale, sia esso formale, non-formale ed informale, opera per migliorare la capacità delle persone di comprendere se stessi e l’alterità al fine di comportarsi in maniera consapevole, congrua ed efficace. Il pedagogista studia l’umano e ciò che riguarda il soggetto in generale, e dunque è consapevole della responsabilità sociale derivante dal fatto che, nell’esercizio professionale, può intervenire significativamente nella vita degli altri; pertanto deve prestare particolare attenzione ai fattori personali, sociali, organizzativi, finanziari e politici, al fine di evitare l’uso non appropriato della
sua influenza, e non utilizza indebitamente la fiducia e le eventuali situazioni di dipendenza dei committenti e degli utenti destinatari della sua prestazione professionale. Il pedagogista nell’esercizio delle proprie funzioni, opera in qualità di lavoro dipendente sia in ambito pubblico che privato nel settore di propria pertinenza, ossia: sociale, sanitario e sociosanitario sia singolarmente che in équipe con altri professionisti. Può operare in qualità di libero professionista ai sensi del codice attività “889900”, sia in forma autonoma che in forma
associata
L’ambito di intervento del pedagogista si struttura in tre coordinate:
- Il sapere, ossia: l’ambito delle conoscenze teoriche professionali;
- Il saper fare, ossia: l’ambito delle competenze pratiche ed operative;
- Il saper essere, ossia: il metodo in cui il professionista applica il sapere ed il saper fare.
CAPO IV – CARATTERISTICHE GENERALI PER L’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DEL PEDAGOGISTA
ARTICOLO 6
È definito pedagogista lo studioso dei processi educativi e formativi dell’essere umano, egli è un professionista di livello apicale dotato di conoscenza tecnica ed una formazione multidisciplinare in Pedagogia, Psicologia, Sociologia, Filosofia, Antropologia e Storia. Il pedagogista si occupa della gestione di attività di orientamento scolastico e professionale, di direzione, supervisione, progettazione educativo-pedagogica, direzione ed attuazione di progetti per la formazione professionale, aggiornamento, qualificazione, selezione del personale presso enti pubblici o privati, istituzioni dello Stato, imprese pubbliche o private, attività di sperimentazione, ricerca, manualistica, di didattica, di formazione e di verifica delle competenze. Il pedagogista assume ruoli apicali nelle seguenti aree di competenza:
- Area socio-educativa e socio-assistenziale;
- Area scolastica;
- Area giuridica;
- Area privata;
- Area della Libera Professione.
tempo limite di circa ’45, ’50 minuti.
CAPO VI – ETICA PER L’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI PEDAGOGISTA
ARTICOLO 8
Il pedagogista è tenuto a far conoscere il proprio onorario al momento del contratto o non appena sia chiara la richiesta e concordato il progetto in divenire attraverso un’opportuna lettera di conferimento di incarico professionale. L’onorario deve essere commisurato alla difficoltà, alla complessità ed alla qualità della prestazione, tenendo conto delle competenze e dei mezzi impegnati e non può essere condizionato all’esito o ai risultati dell’intervento professionale. Il pedagogista risponde al proprio onorario in
forma autonoma, ai sensi della Legge 04/2013, e deve sempre pretendere, pena la cessazione del rapporto col cliente, il pagamento del proprio onorario nei tempi e nelle metodologie concordate con lo stesso. La mancanza di corrispettivo economico ed una lettera d’incarico che motivi il significato di tale azione inficia la credibilità lavorativa della categoria professionale
di rappresentanza sia in termini di concorrenza sleale (come lavoro in nero) e sia di un’adeguata competenza del professionista ed è sanzionabile nei termini previsti dalla Legge italiana, dalla Legge 04/2013 e dal Collegio dei Soci Fondatori di AINSPED.
ARTICOLO 9
II pedagogista evita ogni attività e ogni forma di esercizio professionale che possa arrecare pregiudizio alla dignità della propria persona o alla categoria di pertinenza.
ARTICOLO 10
Ogni colloquio dovrà essere svolto in presenza, ed i rapporti umani tra professionisti ed utenti dovranno essere esclusivamente di carattere professionale per non inficiare la riuscita del percorso. Ogni incontro in presenza con un utente adulto dovrà essere circoscritto in un tempo limite di circa ’45, ’50 minuti.
ARTICOLO 11
Il pedagogista non invade gli ambiti di competenza di altre figure
professionali e si impegna a segnalare ad AINSPED ed agli organi dello Stato episodi di abusivismo professionale da parte di personale non qualificato ai ruoli di riferimento.
ARTICOLO 12
Il pedagogista è tenuto al segreto professionale nei riguardi dell’utenza e deve esigerlo anche da coloro con i quali collaborano e che possono avere accesso, di fatto e di diritto, a informazioni private e riservate.
CAPO VII – ETICA PER L’ESERCIZIO DELLE PROFESSIONI DI PEDAGOGISTA VERSO GLI UTENTI
ARTICOLO 13
Il pedagogista accetta il mandato professionale nei limiti delle proprie competenze, utilizzando sia individualmente che – nel caso in cui la situazione lo richieda – in équipe gli strumenti operativi teorico-pratici per i quali hanno acquisito adeguata capacità di applicabilità. Il pedagogista non deve suscitare nel destinatario del proprio intervento aspettative infondate e deve assumere un codice etico-morale adeguato al proprio status di professionisti, al punto di vista dell’utente ed alla situazione di riferimento.
ARTICOLO 14
Il pedagogista organizza i propri interventi dopo un’adeguata raccolta delle informazioni preliminari ed un altrettanto adeguato periodo di osservazione. Nel corso del rapporto professionale compie un’analisi dei dati in proprio possesso ed il monitoraggio costante dei progressi dell’utente al fine di adeguare il percorso pedagogico sulla base delle risposte e degli stimoli ricevuti, per favorire il successo del programma individualizzato, o gruppale, in itinere.
ARTICOLO 15
Il pedagogista presta la propria professionalità al fine di incentivare l’autodeterminazione, l’autonomia e le potenzialità personali dell’utente, creando le condizioni per una sua attiva e consapevole partecipazione alle diverse fasi dell’intervento professionale.
ARTICOLO 16
All’inizio del rapporto professionale il pedagogista è tenuto a fornire all’utente chiare e dettagliate informazioni rispetto il percorso pedagogico da costruire, le finalità e le modalità applicative dello stesso. Dovranno prevedere, indicativamente, sia la data di inizio che di cessazione del rapporto professionale, strutturando un ciclo di incontri da concordare con l’utente. I professionisti sono tenuti al rispetto dell’identità dell’utente, pur non condividendone idee e stile di vita, al fine di non vincolare la libertà di espressione dello stesso.
ARTICOLO 17
L’utente ha il diritto di ricevere tutte le informazioni relative ai suoi diritti e doveri nel corso del rapporto professionale, come: costi, finalità dei questionari, finalità dei test somministratigli, compiti quotidiani, setting pedagogico consono alle sue esigenze, programmi ed intervento eventuale in collaborazione con altri professionisti. Il pedagogista h l’obbligo di richiedere preventivamente esplicito consenso allo svolgimento dell’intervento pedagogico, direttamente all’utente o da chi lo rappresenta legalmente (come nel caso di una CTU o CTP).
AINSPED per tutelare la propria immagine e quella degli utenti.
L’utente gode in tutti i termini di Legge del diritto alla privacy ed alla riservatezza, alla non riconoscibilità e all’anonimato. Il pedagogista predispone tutte le misure volte alla tutela di tale diritto, imponendo il segreto professionale alla base del rapporto lavorativo in divenire. Il pedagogista deve avere cura del materiale riferito al proprio utente, salvaguardando sempre la sua persona. Per la registrazione dei colloqui su dispositivi audiovisivi o dispositivi video, i professionisti hanno l’obbligo del consenso da parte dell’utente (salvo disposizioni imposte dal tribunale) o dal legale rappresentante dello stesso
CAPO VIII – ETICA PROFESSIONALE NEI CONFRONTI DI COLLEGHI E ALTRE FIGURE PROFESSIONALI
ARTICOLO 19
Il pedagogista si astiene dal dare pubblicamente su colleghi ed altre professionalità giudizi negativi relativi alla loro formazione, alla loro competenza ed ai risultati conseguiti a seguito di interventi professionali, o comunque giudizi lesivi del loro decoro e della loro reputazione professionale. Costituisce aggravante il fatto che tali giudizi negativi siano volti a sottrarre clientela ai colleghi. Qualora ravvisi casi di scorretta condotta professionale che possano tradursi in danno per gli utenti o per il decoro della professione, il pedagogista può porre in essere un esposto o una denuncia per diffamazione nei riguardi del collega e darne immediata comunicazione ad AINSPED per tutelare la propria immagine e quella degli utenti.
ARTICOLO 20
Il pedagogista in situazioni complesse deve assumere un comportamento intellettualmente etico e chiedere il parere di un altro professionista che supporti in équipe il progetto con l’utente favorendo il successo dello stesso.
ARTICOLO 21
Il pedagogista collabora in modo leale e corretto con i colleghi e gli altri professionisti; promuovono un sistema di rete integrato fra gli interventi per dare risposte adeguate e salvaguardare l’equilibrio socio-psicopedagogico dell’utente.
CAPO IX – CORSI DI AGGIORNAMENTO E MASTER POST-LAUREA PER L’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE
ARTICOLO 22
Il pedagogista deve protendere al continuo aggiornamento e perfezionamento formativo in relazione alle proprie conoscenze professionali, al fine di garantire prestazioni adeguate e di qualità.
ARTICOLO 23
Le competenze acquisite dai professionisti dovranno essere esibite nel loro curriculum vitae con l’obiettivo di arricchirne le credenziali e le capacità operative.
ARTICOLO 24
Sono definiti master, sia di primo che di secondo livello, dei percorsi formativi mirati alla crescita culturale ed operativa del professionista; i master possono rilasciare qualifiche professionali aggiuntive oppure competenze professionali di alta formazione a livello apicale, e sono rilasciati esclusivamente da università pubbliche e private. Per essere riconosciuto, il master necessita di 1500 ore di lezione (sia in presenza che in FAD) e di 60 CFU rilasciati dall’università che lo eroga
ARTICOLO 25
Sono definiti corsi di perfezionamento (o corsi di alta formazione), dei percorsi formativi mirati alla crescita culturale ed operativa del professionista o dello studente iscritto al dipartimento di studi umanistici; i corsi di perfezionamento rilasciano competenze professionali di alta formazione a livello avanzato e posso essere rilasciati da agenzie o associazioni formative pubbliche e private. Per essere riconosciuto, il corso di perfezionamento necessita di laboratori corrispondenti alle tematiche trattate e deve citare in oggetto la Legge dello Stato in
riferimento all’offerta formativa ed alla/e categoria/e professionale/i a cui si riferisce.
SCORRETTI E SANZIONI DISCIPLINARI
ARTICOLO 25
E’ oggetto di sanzione disciplinare il comportamento del socio che violi il presente codice deontologico.
ARTICOLO 26
Per segnalare un comportamento scorretto da parte di un socio, è necessario scaricare il modulo di riferimento dal sito AINSPED nella rubrica apposita, ed inviare un’e-mail dettagliata, alla cortese attenzione della segreteria nazionale, la quale dopo le opportune verifiche con una riunione straordinaria dei Soci Fondatori darà comunicazione se il comportamento ha trasgredito il codice deontologico dei pedagogisti, e si riserverà nel sanzionare o ammonire il soggetto che ha assunto un comportamento lesivo nei riguardi della categoria professionale di appartenenza. La risposta verrà comunicata entro il
termine di 30 giorni dall’avvio della procedura.
ARTICOLO 26
Il socio trasgressore del codice deontologico ha 10 giorni di tempo dal momento
dell’ammonimento o della sanzione disciplinare per presentare una risposta o una
giustificazione, la quale andrà indirizzata sempre alla cortese attenzione della segreteria nazionale, e riceverà comunicazioni entro 30 giorni.
ARTICOLO 27
Il consiglio dei Soci Fondatori, al termine di un’approfondita verifica, può chiudere l’istruttoria senza comminare sanzioni o applicare le seguenti sanzioni:
- Ammonimento, comunicato al socio e alle persone coinvolte;
- Radiazione, la quale comporta la perdita a vita della qualifica di socio, la segnalazione agli organi dello Stato e la pubblicazione del provvedimento sul sito internet nazionale di AINSPED e attraverso tutti gli strumenti che l’associazione dovesse ritenere opportuni, anche in via legale, dove sarà competente il foro di Cosenza.
Modulo Consenso informato consulenza pedagogica – per Minorenni e informativa sulla privacy
II/la sottoscritto/a dott.____________ Pedagogista "Attività Professionale di cui alla Legge n° 4/13, disposizioni in materia di professioni non organizzate” e L. 205/17 commi 594 - 595 pubblicata nella G.U. serie Generale n. 302 del 29.12.2017 in vigore dal 01.01.2018; iscritta all’Albo Privato di tipo A, o come socio aderente, n. 1850 dal 18/11/2021 dell’Associazione di Categoria AINSPED, aderente COLAP, prima di rendere qualsiasi prestazione professionale in favore del minore ________________nato/a a ___________ il____/___/____ e residente in __________________________, fornisce le seguenti informazioni al Sig. _______________nato a ___________ il __/__/__ (padre del minore) e alla Sig.ra _________________ nata a _________________ il __/__/__ (madre del minore), esercenti la potestà genitoriale: le prestazioni saranno rese presso _________________________ (studio privato, associato, domiciliari, ambulatorio, ecc ), sito in __________________; via___________________ tel__________________. Sono informati : þ che la prestazione che verrà offerta al minore è una consulenza pedagogica finalizzata alla valutazione e all’intervento per potenziarne il benessere pedagogico; þ che a tal fine potranno essere usati strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito pedagogico; þ che gli strumenti principali di intervento sono: il colloquio pedagogico, le interviste e l’osservazione sistemica ; þ che la frequenza dei colloqui è stata valutata in base alla problematica pedagogica ed alla disponibilità personale e nel corso del suo svolgimento sarà possibile adeguarla ai cambiamenti personali e della relazione pedagogica; þ che la durata globale dell’intervento può avere una durata di___________ anche se non è definibile a priori e che ogni seduta pedagogica avrà una durata di_________ min seuti, e che il tipo di approccio utilizzato dal pedagogista sarà di tipo___________________________; þ che il pedagogista si atterrà al tariffario dell’Associazione di Categoria di appartenenza___________________, secondo il tipo di prestazione; þ che in qualsiasi momento il cliente può interrompere la consulenza pedagogica tuttavia, al fine di permettere i migliori risultati della stessa, va comunicata al pedagogista la volontà di interruzione rendendosi disponibili ad effettuare un ultimo incontro finalizzato alla sintesi del lavoro svolto; þ che il pedagogista valuta ed eventualmente propone l’interruzione del rapporto pedagogico quando constata che il paziente non trae alcun beneficio dalla cura e non è ragionevolmente prevedibile che ne trarrà dal proseguimento della stessa - se richiesto, fornisce al paziente le informazioni necessarie a ricercare altri e più adatti interventi; þ che il pedagogista è vincolato al rispetto del Codice Deontologico dei Pedagogisti dell’ Associazione di Categoria di appartenenza___________ in particolare è strettamente tenuto al segreto professionale e che il pedagogista può derogare da questo obbligo solo in presenza di valido e dimostrabile consenso del destinatario della sua prestazione; þ che il testo integrale del Codice Deontologico dei Pedagogisti dell’associazione di Categoria di appartenenza ____________è a disposizione sul sito ______________________; § In alcuni casi il Pedagogista potrà avvalersi della collaborazione degli educatori socio pedagogici o sanitari, indi, ove sarà necessario l’intervento, educatrici/tori professionali (socio pedagogici o sanitari barrare la voce che non interessa) seguiranno l’utente/i in ambito domestico o di altro tipo con lo scopo di osservare quotidianamente l’utente/i per poi riportare i cambiamenti al pedagogista con cadenza settimanale, in tali casi, l’utente/i sarà/ranno seguiti dall’ educatrice/tore professionale socio pedagogico ________________________iscritta/o all’ Albo Privato di tipo B degli Educatori Professionali (triennali L 19 o C 18 e o DU v.o. F. 234 o E. 001) dell’ Associazione di Categoria _____________dalla data ___________ n._______ aderente Colap. o l’educatrice/tore sanitario___________________ iscritta/o all’Albo Pubblico di tipo B degli Educatori Professionali Sanitari ( triennali L/SNT02 o SNT/2 o v.o. F.244 o F.225) di categoria B dalla data___________ n__________.
Il/la dott./dott.ssa [nome e cognome] è assicurato con Polizza RC professionale sottoscritta con [ente assicurativo], Assicurazione Civile terzi e Professionale numero [numero di polizza] con periodo di copertura [periodo dal/al]
Noi sottoscritti, in qualità di esercenti la potestà genitoriale/tutoriale del sunnominato minore, avendo letto, compreso ed accettato quanto sopra, acconsentiamo che nostro figlio effettui il percorso di consulenza pedagogica che il/la dott.ssa...................................................... riterrà necessario nel suo caso, ovvero incontri individuali e/o congiunti ad uno o ad entrambe i genitori, impegnandoci a collaborare al meglio delle nostre possibilità. In fede
Luogo,__________,data_____/_______/_____
Firma del padre Firma della madre .............................................. .................................................
firma del tutore firma del minore di + o - 12 anni se capace di discernimento
........................................... .........................................................................
INFORMATIVA legge sulla privacy
Ai sensi del Regolamento UE n. 2016/679 (GDPR)
"Codice in materia di protezione dei dati personali" e in materia di privacy 101/18,
§ Al fine dello svolgimento dell’incarico professionale affidato al/la dr./dr.ssa_____________________, sarà necessario operare il trattamento dei dati personali e dei dati sensibili che verranno raccolti secondo modalità manuali e/o informatiche e, in ogni caso, idonee a proteggerne la riservatezza; § Il conferimento dei dati è facoltativo, ma è necessario per l’instaurazione e la prosecuzione del rapporto professionale; § I dati saranno trattati nel rispetto dei principi della correttezza, liceità e trasparenza dettati dal L.Regolamento UE n. 2016/679 (GDPR), regolamento dell'Unione europea in materia di trattamento dei dati personali e di privacy, adottato il 27 aprile 2016, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il 4 maggio 2016 ed entrato in vigore il 24 maggio dello stesso anno ed operativo a partire dal 25 maggio 2018 d.lgs 101/18.§ I dati potrebbero essere resi accessibili alle Autorità, nonché a esperti fiscalisti solo sulla base di precisi doveri di legge; in tutti gli altri casi, ogni comunicazione potrà avvenire soltanto previo suo esplicito consenso; § Il titolare del trattamento è il/la dr./dr.ssa ________________________________, con studio in__________ Via___________________________________ cell__________mail_________________; § In ogni momento Lei potrà esercitare i suoi diritti nei confronti del titolare del trattamento, ai sensi dell'art.7 del D.lgs.196/2003 che, di seguito, riportiamo per esteso: § 1. L'interessato ha diritto di ottenere la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile. § 2. L'interessato ha diritto di ottenere l'indicazione: a) dell'origine dei dati personali; b) delle finalità e modalità del trattamento; c) della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l'ausilio di strumenti elettronici; d) degli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai sensi dell'articolo 5, comma 2; e) dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di rappresentante designato nel territorio dello Stato, di responsabili o incaricati. § 3. L'interessato ha diritto di ottenere: a) l'aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l'integrazione dei dati; b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati; c) l'attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato. § 4. L'interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte: a) per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta; b) al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.
Ciò premesso, Vi chiediamo di manifestare per iscritto il Vostro consenso al trattamento di detti dati.
§ I sottoscritti, padre………………… e madre………………….. in qualità di esercenti la potestà genitoriale / tutoriale del minore ………………………………………………………., presa integrale visione della presente informativa, attestano il loro libero consenso affinché il/la Titolare del Trattamento pedagogico dott.………………..procedano al trattamento dei nostri e dei suoi (del minore) dati personali e alla loro eventuale comunicazione ai soggetti indicati nella presente informativa, solamente per le finalità espressamente riportate al informativa medesima.
In fedeluogo e data
................................
firma del tutore firma del minore di + o - 12 anni se capace di discernimento
Ai sensi del Regolamento UE n. 2016/679 (GDPR)
"Codice in materia di protezione dei dati personali" e in materia di privacy 101/18,
Modulo consulenza pedagogica online e informativa sulla privacy
“ Io sottoscritto (NOME E COGNOME)_________________________________nato a __________ il____________residente a____________ via_________________ tel__________________mail________________Autorizzo il/la dott.ssa ________________ ad essere il/la titolare della consulenza pedagogica online e al trattamento dei miei dati personali ai sensi del Regolamento UE n. 2016/679 (GDPR), regolamento dell'Unione europea in materia di trattamento dei dati personali e di privacy d.lgs. 101/18 adottato il 27 aprile 2016, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il 4 maggio 2016 ed entrato in vigore il 24 maggio dello stesso anno ed operativo a partire dal 25 maggio 2018, d.lgs 101/18.
Luogo e Data ___________________
Firma
___________________
(se non si possiede una firma elettronica è sufficiente riportare nome e cognome)
I dati forniti dall'utente non possono essere diffusi in alcun modo (art. 26, comma 5 del D.lgs. 196/2003).
Tutti i dati forniti verranno trattati per raccolta dei dati anamnestici e per ragioni fiscali.
Il/la sottoscritto/a
prima di rendere prestazioni
le prestazioni saranno rese presso __________________________________________
(studio privato, associato, ambulatorio, domiciliare, ecc., cancellare la voce che non interessa), sito in ___________________via ______________n. ____ , cell_______________mail__________________________;
Il/la dott./dott.ssa [nome e cognome] è assicurato con Polizza RC professionale sottoscritta con [ente assicurativo], Assicurazione Civile terzi e Professionale numero [numero di polizza] con periodo di copertura [periodo dal/al]
Dopo ampio colloquio esplicativo di quanto sopra riportato, avvenuto in data ____/____/____, si
invita il/i cliente/i a leggere con attenzione il contenuto del presente modulo prima di sottoscriverlo.
Il/la Sig./Sig.ra _____________________________________________________ (solo per consulenza di coppia) e il/la Sig. /Sig.ra______________________________________________dichiara/no di aver compreso quanto spiegatogli/le dal professionista e qui sopra riportato e con piena consapevolezza decide/dono di avvalersi delle prestazioni professionali del/la Pedagogista dott./ssa____________________________________________ come sopra descritte, accettandone i rischi connessi parimenti sopra descritti.
In fede
Luogo e data___________________________
___________/_______________
INFORMATIVA sulla privacy
Ai sensi del Regolamento UE n. 2016/679 (GDPR) e
"Codice in materia di protezione dei dati personali d.lgs. 101/18".
Esso è il regolamento dell'Unione europea in materia di trattamento dei dati personali e di privacy, adottato il 27 aprile 2016, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il 4 maggio 2016 ed entrato in vigore il 24 maggio dello stesso anno ed operativo a partire dal 25 maggio 2018 d.lgs 101/18.
Luogo e Data_____________________
_____________/____________________
- Firma PDF Basic (PADES), tradizionale Firma PDF, conforme alla Normativa Europea, compatibile con tutti i comuni Adobe Acrobat Reader (se non l'avete da scaricare) disponibili per questo formato PDF;
- Firma PDF avanzata (BES), particolare tipo di Firma per PDF avanzata in linea con la Normativa Europea, viene riconosciuta correttamente solo dal software Adobe Acrobat Reader per Windows 10 e oltre (se non l' avete da scaricare) per il PDF.
Firma dgt file PDF Pades basic e Bes avanzata
la Firma Grafica (modalità avanzata Bes) permette di apporre la firma a un file in formato PDF scegliendo la posizione, la dimensione e il logo del campo che ospita la Firma Digitale.
Per procedere trascinare un file in formato .pdf sopra l'icona Firma di Aruba Key:
- assicurarsi che sia selezionato il certificato per la firma digitale (in formato Cognome - Nome);
- inserire il PIN di 8 cifre ( chiave privata) di protezione della Smart Card (non CNS con CF che è quella su smartcard che serve a voi per entrare nei siti delle pa pubbliche amministrazioni difatti questa è ci la vs chiave pubblica);
- da Salva come: verificare che il percorso utilizzato per salvare il file firmato sia quello desiderato, o selezionarne uno nuovo utilizzando il pulsante indicato;
- Flagga cifra, se vuoi che venga visualizzato solo da chi ha la chiave pubblica ( CNS con CF).
- Flagga Distruggi il documento originale al termine della firma, se dopo non ti serve quel documento.
- Tipologia di firma scegli dall'apposito menu a tendina selezionare Aggiungi la Firma al PDF (Basic Pades) oppure attivare l'opzione Firma grafica (Modalità avanzata Bes) e mettere il flag su opzioni). Nel caso in cui si selezioni Aggiungi Firma al PDF (BES) la modalità di apposizione della Firma è la stessa;
- è possibile scegliere se attivare le seguenti opzioni (inserendo il flag in corrispondenza della voce/i desiderata/e):
- richiedere Timestamp( o marcatura temporale serve a capire la data e l' ora effettiva della firma) In caso di Flag dell'opzione il sistema, durante la procedura di Firma chiede l'inserimento della password della marca temporale in tal caso hai la possibilità di memorizzarla e non te la chiede più per l'accesso al servizio di marcatura temporale.
- Scegli di flaggare su o Firma invisibile o firma grafica ( modalità avanzata o firma grafica(con opzioni di default) in quest' ultimo caso flagga modifica opzioni, le ultime due sono consigliate.
- cliccare su Next per procedere con la Firma del documento:
- Apri il documento ti consente di verificare eventualmente il contenuto del documento;
- Flagga su dichiarare di aver preso visione del documento e di essere consapevole della validità ai sensi di legge della Firma apposta;
- cliccare su Next per procedere con la Firma del documento:
- Si aprirà la pagina timestamp Se avete il timestamp marca temporale su servizi di timestamp controllate che ci sia scritto Arubapec TSA su password mettere la vostra password oppure sarà stata già salvata cliccate su next e si aprirà la pagina
- Su Firma PDF:
- definire, attraverso la finestra di anteprima, la posizione, la dimensione, l'immagine del Timbro digitale e il logo del campo che ospiterà la Firma Digitale, apparirà il Foglio Bianco su bes mentre foglio con scritta su Pades basic. Da Timbro è possibile caricare da locale, il vostro timbro personale utilizzando l'apposito pulsante con i tre puntini indicato in figura, una img in formato .gif/.jpg/.png , da sostituire al timbro presente di default che è: E:Main/stampa/default.png. se non vi piace e volete tornare eventualmente al timbro di default pigiare sui tre puntini ( ...) e dalla prima colonna andare sul disco F arubakey dal menu a tendina andare sulla cartella Main, dal menu a tendina andare sulla cartella stamps e cliccare sul file default. Inoltre si può ingrandire sul pulsante ingrandisci;
- Si può flaggare su pagina di firma aggiungendo dove firmare e le pagine, la ragione (solo in casi particolari) ad es istruzione, CTU o altro,la località ad es Foggia il timbro come detto prima, la data e ora e flaggare sui dati del certificato: Common name ( CN) visualizza il nome e cog nome, organizzazion ( O) se è un organizzazione individuale, organizzazion unit ( ou) se è una società, titolo ( T) ad es. ( dottore, pedagogista, etc.) bisogna chiederlo al momento della configurazione dell' arubakey se la vs associazione è un convenzionata con Arubakey, serial number tin It codice fiscale ( o se richiesta durante la configurazione la p.iva, email la mail normale se richiesta durante la configurazione la PEC solo se l' associazione di categoria pedagogisti è convenzionata con Arubakey firma digitale, Paese (C) IT.
- cliccare su Next per procedere con la Firma del documento:
- Al termine dell'operazione si visualizza la seguente schermata di notifica della corretta firma del file e da cui è possibile:
- cliccando sul nome del file verificare la validità legale del certificato (per la procedura completa di verifica di un file firmato );
- cliccare su Finish per chiudere la schermata:
- Oppure su aggiungi firma per firmare altre pagine e poi su finish per chiudere.
- Il documento firmato viene salvato nella cartella in formato signed.pdf
- La procedura di firma in formato PDF è applicabile ai soli file .pdf. In alcun modo è possibile, con Aruba Key, firmare in PDF un file che non sia già stato convertito in questo formato.
- Il documento sottoscritto digitalmente ha piena validità legale.
Di seguito le modalità per firmare un documento in formato .p7m con Aruba Key:
- assicurarsi che sia selezionato il certificato per la firma digitale (in formato cognome - nome);
- inserire il PIN di protezione della Smart Card;
- da Salva come verificare che il percorso utilizzato per salvare il file firmato sia quello desiderato, o selezionarne uno nuovo utilizzando il pulsante indicato;
- dal menu a tendina Tipologia di firma mantenere Busta crittografica P7M (CAdES);
- è possibile scegliere se attivare le seguenti opzioni (inserendo il flag in corrispondenza della voce/i desiderata/e):
- cifrare il documento al termine della firma (per la procedura completa di cifratura del File);
- distruggere il documento originale al termine della firma;
- richiedere Timestamp o marca temporale. In caso di scelta dell'opzione, durante la procedura di Firma, è richiesto l'inserimento della password della marca temporale per l'accesso al servizio di marcatura temporale (per la procedura completa di apposizione di una marca temporale,).
- cliccare su Next per procedere con la Firma del documento:
- Alla pagina visualizzata:
- verificare eventualmente il contenuto del documento attraverso il pulsante Apri documento;
- dichiarare di aver preso visione del documento e di essere consapevole della validità ai sensi di legge della Firma apposta;
- cliccare su Next per procedere con la Firma del documento:
- l termine dell'operazione si visualizza la seguente schermata di notifica della corretta firma del file e da cui è possibile:
- cliccando sul nome del file verificare la validità legale del certificato (per la procedura completa di verifica di un file firmato;
- cliccare su Finish per chiudere la schermata:
- Il documento firmato viene salvato in formato .p7m nella cartella.
- PS. Il file è sempre meglio firmarlo dgt in PDF perché se firmi dgt il file in Word con estensione doc esso te lo trasforma in docs io ho sia docs sia Aruba sign( se non lo avete scaricateli) e se non hai il programma giusto te lo trasforma in quadratini per visualizzare il documento firmato in docs, occorre utilizzare uno degli appositi software specifici come Dike 6, ecc. o per arubakey si usa ArubaSign firma dgt remota su PC equivalente a firma remota Aruba su Smartphone si può usare anche il timestamp si usa il nome, la pwd e l' otp dall' app otp Aruba le stesse credenziali sia su PC sia su smartphone,
Aruba Key - Import del certificatoWindows
Il presente articolo esemplifica le modalità tramite cui importare il certificato stesso e riportare la chiavetta in modalità HID.
Per procedere, cliccare su Utilities.
Selezionare la voce Import Certificato.
Qualora richiesto, confermare l’autorizzazione ad installare il software sul computer (potrebbe essere necessario il riavvio del PC). Il sistema chiede conferma dell'operazione. Cliccare su Ok per procedere.
Seguire il wizard di installazione guidata come di seguito indicato:
- scegliere la lingua di interfaccia;
- procedere con l'installazione e cliccare su Avanti;
- accettare le condizioni e cliccare su Installa;
- attendere il completamento dell'installazione e cliccare su Fine.
- avviare Mozilla Firefox;
- da Strumenti (visibile in alto a destra nell'icona con 3 trattini orizzontali), scegliere Impostazioni;
- da Privacy e sicurezza in alto a sinistra, scorrere fino a visualizzare paragrafo Sicurezza in fondo alla pagina, quindi selezionare il tab Dispositivi di Sicurezza;
- dal pannello Gestione Dispositivi, cliccare sul pulsante Carica:
- al tab Carica dispositivo PKCS#11 visualizzato procedere come di seguito indicato:
- su Nome modulo indicare una stringa descrittiva che identifichi il modulo crittografico che si sta aggiungendo;
- utilizzare Sfoglia e accedere alla finestra di scelta del dispositivo per spostarsi all'interno della directory C:\WINDOWS\system32 e selezionare il file bit4xpki.dll;
- verificare che il campo Nome file modulo sia valorizzato con il percorso della libreria selezionata utilizzando il tasto Sfoglia come indicato allo Step precedente;
- cliccare su Ok per proseguire:
- verificare che all'interno della finestra Gestioni dispositivi compaia il nuovo modulo appena aggiunto quindi cliccare su Ok:
Qualora la chiavetta non venga ancora visualizzata come HID, procedere come di seguito indicato:
- accedere al pannello di Controllo del PC e selezionare Programmi e Funzionalità.
- disinstallare Ak Switcher.
Nessun commento:
Posta un commento