Perché è così difficile per un narcisisti cambiare il proprio comportamento abituale una volta che comprende che sia controproducente?
La parola "abituale" contiene la risposta del perché i comportamenti narcisistici sono così difficili da cambiare. Le abitudini sono codificate nel cervello. Quando ripetiamo una particolare risposta più e più volte per decenni, un gruppo di neuroni nel cervello si connette fortemente e altre risposte potenziali diventano meno probabili.
Cos'è il darwinismo neurale?
Gerald Edelman (1929-2014), il biologo vincitore del Premio Nobel, ha descritto la situazione sopra descritta in modo approfondito nel suo libro del 1987 intitolato "Darwinismo neurale".
Dal punto di vista di Edelman, una volta che una serie di risposte neuronali si è radicata profondamente nel cervello, ha vinto la competizione darwiniana. Ciò significa che sarebbe quasi impossibile che una serie diversa di risposte si verificasse senza un lavoro enorme. Qualsiasi gruppo di neuroni in competizione che non viene utilizzato con la stessa frequenza, si degraderà nel tempo.
Quindi, cosa c'entra questo con l'DNP?
Il disturbo narcisistico di personalità può essere visto come una combinazione di un insieme di abitudini che si sono sviluppate nell'infanzia insieme ad alcuni deficit. Per far sì che un narcisista cambi il proprio comportamento, deve identificare ogni singola abitudine che vuole cambiare, identificare una nuova risposta per sostituirla, portare la vecchia abitudine a diventare consapevole e smettere di usarla. Poi deve mettere in pratica il nuovo comportamento più costruttivo ancora e ancora, finché non diventa la nuova risposta di default.
Questo processo va ripetuto di nuovo con ogni abitudine disadattiva.
Cosa si può dire riguardo ai deficit?
Ci sono 5 deficit comuni associati al disturbo narcisistico di personalità. Al narcisista mancano:
- Le relazioni oggettuali — la capacità di vedere se stessi e le altre persone in maniera realistica ed integrata che nello stesso tempo contiene caratteristiche apprezzate e non.
- La costanza dell'oggetto — la capacità di restare connessi con i propri sentimenti positivi per un'altra persona di cui ci importa quando ci sentiamo arrabbiati, delusi, frustrati o fisicamente distanti da essa.
- L'empatia emotiva — il narcisista manca della capacità di condividere il dolore o la gioia di un'altra persona, quando non ha nulla a che fare con lui/lei.
- La ristrettezza del pensiero — questo riguarda l'incapacità del narcisista di capire che ci possono essere altri punti di vista, ugualmente validi, che differiscono dal suo.
- La visione dell'uguaglianza - Il narcisista ha un modo di pensare gerarchico e non crede che gli altri possano essere viste come sui pari. Ognuno è o al di sopra o al di sotto del suo status.
Ognuno di questi 5 deficit è anche codificato nella mente e deve essere lavorato in maniera metodica e continuativa per ampliare le capacità delle persone in queste aree. Ciò richiede passi che somigliano ad un cambiamento di un'abitudine: attenzione, trovare un'alternativa costruttiva, sostituire consapevolmente la risposta più nuova con la vecchia reazione maladattiva e farlo centinaia di volte fino alla formazione di nuove connessioni neuronali.
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