La dipendenza affettiva è una condizione psicologica relazionale in cui la persona affetta dipende dal partner in quanto regolatore emotivo e motivazionale, e cerca a tutti i costi di mantenere la relazione anche quando questa si rivela chiaramente disfunzionale, insana e finanche pericolosa in quanto dominata da tendenze violente e disordinate.
Tuttavia, esistono alcune differenze tra codipendenza e dipendenza affettiva che è importante conoscere.
Il codipendente presenta la tipica TRIADE:
- ALTRO PROBLEMATICO (dipendente da sostanza, da comportamenti, affetto da patologie psichiche)
- CONDIZIONAMENTO ECCESSIVO DA PARTE DELL’ALTRO
- CONTROLLO SULL’ALTRO
Nella codipendenza dunque vediamo come il codipendente sia dipendente da un partner affetto da problemi importanti di dipendenza o di salute psichica, dal quale si lascia eccessivamente condizionare e che, allo stesso tempo (questo è un aspetto particolarmente importante della codipendenza) cerca di controllare in modo esagerato attraverso comportamenti di cura, attenzioni, regali, accudimento non richiesti. Il fine di questa forma di controllo è quello di rendere l’altro a sua volta dipendente nella relazione.
DISTINGUERE LA DIPENDENZA AFFETTIVA DALLA CODIPENDENZA
Una differenza importante tra dipendenza affettiva e codipendenza riguarda il fatto che nella dipendenza affettiva si può scegliere un compagno che non ha particolari problemi di salute, psichici e di dipendenze mentre nella codipendenza, l’oggetto della dipendenza è una persona che sicuramente ha a sua volta una dipendenza patologica.
I codipendenti scelgono partner che siano a loro volta dipendenti o problematici, nella convinzione (non sempre consapevole) che abbiano bisogno di ESSERE SALVATI DA QUALCUNO (cioè dal codipendente).
Vediamo dunque come il ruolo di salvatore e il motto “IO TI SALVERO’” siano decisamente rappresentativi e centrali nella dinamica relazionale del codipendente, che ha bisogno di sentirsi vivo, utile e di valore attraverso comportamenti estremi e disfunzionali di controllo, accudimento e cura di qualcuno che ne ha bisogno. A volte, se i codipendenti riescono nel loro ruolo di salvatori, la relazione finisce, e cercano subito un altro da salvare perché non riescono a tenere relazioni con persone che non hanno bisogno di aiuto.
Possiamo dire che il codipendente dipende a sua volta dal suo bisogno di salvare l’altro, ed è questa la ragione per cui sceglie partner che reputa bisognosi di aiuto e problematici.
Nella codipendenza dunque l’accento è posto non tanto sui comportamenti, che tendono ad essere molto simili e comuni a quelli presenti nella dipendenza affettiva, quanto piuttosto sulla scelta di partner estremamente disfunzionali e caratterizzati a loro volta da dinamiche di dipendenza tipicamente esterne alla relazione.
Nella codipendenza, il motto è: “IO TI SALVERO’”, probabilmente legato al bisogno di sentire e di dimostrare il proprio valore attraverso il riuscire a cambiare, salvare e recuperare l’altro dalle sue vicissitudini patologiche.
Nella dipendenza affettiva invece si tende a scegliere partner emotivamente indisponibili (impegnati in un’altra relazione, non desiderosi di impegnarsi, evitanti, con disturbi di personalità o psicologici che rendono quasi impossibile la costruzione di una relazione sana e gratificante) ma estremamente stimolanti, con personalità apparentemente forti e determinate, affascinanti, intriganti e con i quali si instaura una relazione caratterizzata da una fortissima componente passionale di natura sessuale. In questo caso possiamo dire che il motto è piuttosto “IO TI CONQUISTERO’”.
Conquistare l’altro, farlo innamorare di sé, diventare speciali ai suoi occhi e nella sua vita diventa infatti un fine irrinunciabile per poter sentire il proprio valore e la propria amabilità.
Pia Mellody è una autorità internazionale in merito alla codipendenza e alla dipendenza affettiva. Nel suo libro sulla dipendenza affettiva e come trattarla, “Facing love addiction”, dedica le prime pagine a spiegare la differenza tra codipendenza e dipendenza affettiva: di seguito dunque esporrò le sue teorie in merito. L’autrice utilizza questa definizione del dipendente affettivo: “Il dipendente affettivo è qualcuno che dipende dall’altro, è fuso con questi e compulsivamente focalizzato sul prendersi cura dell’altro”.
La Mellody afferma però che la codipendenza rappresenta un problema più profondo, ampio e sottostante la dipendenza affettiva; infatti, anche se la codipendenza può portare alla dipendenza affettiva, non tutti i dipendenti affettivi sono anche codipendenti o mostrano tali caratteristiche.
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