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MASTER di I° LIVELLO
IN PEDAGOGIA E PSICOLOGIA GIURIDICA E GIUDICE ONORARIO
TESI DI MASTER IN PEDAGOGIA GIURIDICA
L'AFFIDAMENTO CONDIVISO TRA VECCHI E NUOVI CONTESTI FAMILIARI
Relatore Chiar.mo Prof. Gianluca BELLISARIO Masterizzanda:
Dr.sa M.le Pedagogista
Vittoria Salice
Socia- Ordinaria A.N.I.PED n. 0R-042
019-PQ, 002-PG
Sessione Straordinaria
ANNO ACCADEMICO 2015/2016
Lanciano li, sabato 01/10/2016
Il legame che unisce la tua vera famiglia non è quello del sangue,
ma quello del rispetto e della gioia per le reciproche vite.
Di rado gli appartenenti ad una famiglia crescono sotto lo stesso tetto.
Nel panorama della giustizia si inserisce bene la figura del pedagogista giuridico, ad egli è richiesto di dare risposte efficaci mediante interventi capaci di decifrare i vissuti di disagio esistenziale di adulti e minori coinvolti, a vari livelli, nel e dal contesto giudiziario. Il suo ruolo lo espleta in collaborazione con gli altri professionisti che orbitano nel mondo giudiziario e sociale per mettere a loro disposizione le proprie competenze, nell'interesse specifico sia dei singoli che del più generale interesse sociale. La pedagogia giuridica è una branca specialistica della pedagogia sociale e della pedagogia della famiglia che, in conformità a postulati scientifici ed epistemologici, studia il rapporto tra individuo, famiglia e diritto e le implicazioni operative della competenza pedagogica negli interventi giurisdizionali. Lapedagogia giuridica richiama diversi paradigmi psicopedagogiciinerenti la relazione pedagogica, in un intreccio armonioso di pensiero che spazia dal contributo dello psicologo strutturalista costruttivista Jean Piaget ovvero l'applicazione dell'epistemologia genetica[1] alle scienze umane ai contributi delpedagogista John Dewey che, attraverso l'esperienza, comprende tutte le possibili relazioni che l'individuo si costruisce in rapporto all'ambiente naturale e sociale in cui vive. Dewey, nel suo attivismo pedagogico, concepisce questa concezione dell'esperienza in un'ottica di pedagogia mesologica, in altre parole il rapporto uomo/ambiente e pedagogia nosologica intesa come pedagogia della personalità, ossia sintesi di pedagogia sociale e individuale.Gli esseri umani, infatti, vivendo in un determinato ambiente, entrano in una continua e costante interazione reciproca che struttura e modifica la personalità, nelle sue scelte e nei suoi bisogni, condizionando così la loro vita mentale e materiale.Sul piano teorico psicoterapeuticoè rappresentato dall'approccio sistemico-relazionale/familiaresoprattutto da Gregory Batesoncon la teoria dei sistemi e del doppio legame, Paul Watzlawickcon la pragmatica della comunicazione e dalle sculture familiari di Virginia Satir che si interessa anche di prossemica e di c.n.v. con le sue tre tipologie interattive analogiche connesse ai canali sensoriali in PNL, diRichard Bandler e John Grinder,unite ai precedenti studi diStefano Benemeglio: accusatorioasta padre visivo, propiziatorio triangolo madre auditivo e superlogico cerchio sé stessi cenestetico, e dallapsicologia fenomenologica e sistemica di Bert Hellinger con lecostellazioni familiari. Secondo quest'ultimo, nel sistema famiglia operano gli ordini dell' amore, sia individuali che nelle dinamiche familiari. Gli Ordini dell'Amore Individuali: appartenenza, ad es. data dal cognome; ordine, ad es. includere tutti nel sistema famiglia; equilibrio, i genitori si devono percepire come pari (parigenitorialità) ed i più piccoli non devono fare il salto generazionale prendendo posti (del nonno o del padre) che non gli competono. Gli Ordini dell'Amore nelle dinamiche familiari: la lealtà familiare,ossia preoccuparsi non solo di sé stesso ma dell'intero sistema per non creare disequilibrio nella persona o nelle generazioni avvenire; l'amore cieco dei figliverso i genitori, che potrebbe portare a conseguenze disastrose come farsi influenzare da un genitore ad odiare l'altro;l'irretimento, che porta ad una spersonalizzazione per identificarsi con un'altra persona; un segreto, dal quale uno dei membri è escluso; il movimento interrotto, che nei casi di separazione dei genitori coinvolge anche una netta separazione dei figli, provocando nel bambino lunghi silenzi e dolore che porterà da adulti a non chieder ciò di cui la persona ha bisogno; i desideri di ognuno,cosa che la responsabilità genitoriale nel art. 316 ha inquadrato come "..le aspirazioni e inclinazioni naturali del figlio...."; il rapporto tra la ex coppia, inteso come rapporto tra due persone adulte che hanno uguali diritti e uguali doveri, uguale dignità e pari responsabilità, che non necessitano di soddisfare i propri bisogni primari bensì trovare il giusto equilibrio tra dare e ricevere. L'approccio sistemico-relazionale si concentra su quanto avviene nell'ambito delle relazioni umane. Esso è rivolto oltre che all'individuo, anche alle sue relazioni e alle dinamiche tra individui. Il nostro mondo sociale pone ognuno di noi al centro di una complessa rete di relazioni che ci influenzano e sono da noi influenzate. Con il tempo le relazioni più importanti della nostra vita ci insegnano cosa possiamo e non possiamo fare, ci indicano le strade che possiamo percorrere e quelle che ci sono proibite. Il modello sistemico studia i meccanismi e i limiti temporali della creatività individuale, ponendo in primo piano la relazione attraverso cui gli individui esprimono la loro individualità. Tale modello si interessa anche di comunicazione verbale e non, attraverso cui singoli individui stabiliscono tipi di relazioni che nel tempo formano sistemi di relazioni stabili. Tale approccio considera anche l'insieme delle relazioni tra i membri della famiglia, i sistemi che queste relazioni costituiscono, gli influssi che le relazioni esercitano sull'individuo e, di conseguenza, quelle che l'individuo trasferisce nelle relazioni interpersonali. Infine considera le relazioni tra il sistema famiglia e i sistemi con i quali interagiscono all'esterno. Tale tipo di approccio si ispira alla teoria dei sistemi, essa centra il proprio interesse sui sistemi interpersonali, facendo dell'interazione tra le persone, il momento privilegiato dell'analisi dell'intervento. La famiglia è un sistema aperto costituito da più unità legate insieme da regole di comportamento e da funzioni dinamiche in costante interazione tra loro e scambio con l'esterno. Le sue principali caratteristiche sono: un sistema in costante trasformazione, un sistema che si autogoverna, un sistema aperto ai rapporti interfamiliari e sociali da cui sono condizionati. Ciò che è osservabile nell'hic et nunc (qui ed ora) sono: i comportamenti, le relazioni, la comunicazione, che costituiscono il terreno su cui intervenire al fine di produrre il cambiamento in (come nel counseling): pensieri, sentimenti e comportamenti. Le dimensioni umane da esplorare sono:Dimensione fisica: riguarda la fisiologia del corpo umano, le sensazioni e le percezioni provate; Dimensione emotiva: le emozioni, i sentimenti, l’umore;Dimensione cognitiva: i pensieri, le immagini e le convinzioni;Dimensione comportamentale: le azioni; Dimensione interpersonale: le relazioni con gli altri; Dimensione spirituale: il rapporto con Dio e con le questioni esistenziali della vita. Ilciclo vitale della famiglia inquadra lo sviluppo spazio-temporale attraverso l'individuazione di determinatefasi evolutive prevedibili e non. Lo sviluppo della famiglia avviene per stadi all'interno delladimensione tempo; ogni famiglia ha una sua storia, si muove cioè in un tempo e uno spazioconnotati di significati e d'intrecci e con i quali essa agisce attivamente. La parola storia,marca il trascorrere dell'età e il ruolo degli eventi che ne cadenzano e scandiscono il fluire.Gli eventi critici prevedibili e nonscandiscono la vita della famiglia e costituiscono dei punti di svolta che modificano la struttura stessa del nucleo familiare.Per Donati, la prima agenzia di socializzazione è la famiglia, ogni bambino, al momento della nascita, eredita, oltre al patrimonio genetico, anche i miti familiari, storie che la famiglia racconta o le tradizioni e gli usi e costumi di quella determinata famiglia. Si tratta del patrimonio culturale di una ben precisa famiglia, in un determinato ambiente geografico, in un altrettanto preciso momento storico. In tale ambiente entrano in gioco quelli che Stierlinchiama i mandati familiari(insieme di compiti, ruoli e aspettative che ogni membro è chiamato a ricoprire e soddisfare) aventi un carattere vincolante e limitante, finalizzati ad impedire in modo più o meno consapevole lo svincolo, anche nella scelta del partner. Altra nozione ricopre ilconcetto trigenerazionale, difatti, ogni membro della famiglia è chiamato a rispondere adaspettative e ruoli e a sottostare inconsapevolmente a quei processi che dirigono latrasmissione intergenerazionale dinorme, valori e comportamenti. In tale modello i nonni riproducono nei nipoti le modalità con cui vengono affrontate le vicissitudini esistenziali legate ad esempio alla perdita di un genitore, alla nascita di un fratellino, ecc.; in questo modo divengono figure importanti delle quali la giustizia non poteva non tenerne conto. Oggi la famiglia sta vivendo un'ulteriore grave fase di crisi. Pur restando il primo, insostituibile, ambiente in cui inizia lo sviluppo umano, essa è sottoposta a ricorrenti tentativi di discredito e periodicamente se ne mette in discussione la stessa tradizionale identità. In tale contesto si è passati dalla famiglia allargata in cui convivevano varie generazioni (nonni, zii, genitori, figli, nipoti e cugini) a famiglie nucleari composte da genitori, figli ed eventualmente nonni. Inoltre, accanto alla famiglia tradizionale fondata sulmatrimonio, si sono aggiunte: le convivenze di fatto e le unioni civili e, accanto a queste, famiglie monopersonali e unipersonali,famiglie liquide(come sostieneBauman), ricomposte semplici e complesse e ricostituite semplici e complesse, formate da genitori biologici, genitori sociali, nonni biologici, nonni sociali, e il sistema fratria (gemelli omozigoti ed eterozigoti, fratelli germani, consanguinei, uterini, sociali, adottivi). Ciò ha creato unatransizione di figli da un nucleo familiare a un altro, senza fare più distinzioni se il bambino èfiglio biologico o sociale ma ordinati cronologicamente per età. In tale sistema si è equiparata, con la legge sulla filiazione del 10 dicembre 2012 n. 219, l'uguaglianza tra figli legittimi e figli naturali. In tale contesto lavorano nel panorama giuridico figure come: Funzionari come Giudici Ordinari e Onorari, Avvocati, e Ausiliari come CTU e CTP, che possono operare in ambito civile, amministrativo, penale, minorile e dell'adozione. I Giudici Onorari sono esperti in Scienze Umane ed in quanto Funzionari svolgono funzioni diverse dai CTU e i CTP che sono Ausiliari anche se ugualmente esperti di scienze umane (psicologi, pedagogisti, sociologi, assistenti sociali, antropologi, filosofi) oltre che di scienze mediche e giuridiche. In tale tesi è posta enfasi sul Consulente Tecnico d'Ufficio (CTU), che svolge la funzione di Ausiliario del Giudice; egli lavora per lo stesso in un rapporto strettamente fiduciario nell'ambito delle rigide e precise competenze definite dal codice di procedura civile (c.p.c.). La funzione del consulente è di rispondere in modo puntuale, preciso e sintetico ai quesiti che il Giudice formula nell'udienza di conferimento dell'incarico attraverso un programma peritale, improntato su indagini sulla famiglia e sui minori, in situazioni di Affidamento Condiviso 54/06 e Responsabilità Genitoriale 154/13 e di riportare i risultati del programma all' interno della relazione finale. L'affidamento condiviso e/o esclusivo ha sostituito i vecchi modelli di affido (congiunto e alternato) apportando diverse novità. Secondo Gaetano Giordano le vecchie modalità causavano diversi problemi di mobbing genitoriale, ossia l'adozione da parte di un genitore separato o in via di separazione di comportamenti aggressivi preordinati e/o finalizzati ad impedire all'altro genitore, attraverso il terrore psicologico, l'umiliazione e il discredito familiare, sociale, legale, l'esercizio della propria genitorialità, svilendo e/o distruggendo la sua relazione con i figli, impedendogli di esprimerla socialmente e legalmente, intromettendosi nella sua vita privata. Con l'Affido Condiviso si è operata una rivoluzione copernicana sancendo il principio di bigenitorialità, cioè il diritto del bambino a mantenere un rapporto stabile con i genitori anche nel caso in cui questi sianoin situazioni di separazione, divorzio, scioglimento, nullità di matrimonio o convivenza, ogni qual volta non esistano impedimenti che giustifichino l'allontanamento di un genitore dal proprio figlio. Tale impostazione si basa sul fatto che essere genitori, è un impegno che si prende nei confronti dei figli e non dell'altro genitore, per cui, esso non deve essere influenzato da un'eventuale separazione. Il CTU in tale situazione non deve fare consulenze cliniche o psicodiagnostiche, bensì deve cercare informazioni concrete e reali edificandosi sul dire e non dire dell'intero sistema familiare, basandosi sulla comunicazione non verbale (c.n.v.) e sulle proprie conoscenze scientifiche in pedagogia.
Tale tesi di 96 pagine è composta di 5 capitoli e 67 note:
Nel primo capitolo ho citato leFonti del Diritto e le divisioni dei poteri come li divise Montesquieu (poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario) con le istituzioni sia nel panorama Italiano sia dell'Unione Europea ed Internazionale (intesa come Europeo geograficamente che mondiale), nonché del Diritto Canonico parlando di nullità di matrimonio canonico e laicità di Stato e delle origini del Diritto di Famiglia, inoltre ho dato risalto alle varie definizioni di famiglia di vari i autori di scienze umane e giuridiche e ho dato enfasi ai tipi di amore che si rilevano quando facciamo i colloqui durante l'anamnesireputo importante sapere che tipo di rapporto c'era e cosa ha fatto innamorare queste due persone per poi portarli a cambiamenti radicali come la separazione. Inizio dalla differenza sostanziale fra la compassione e la passione(Hatfield 1988; Hatfield e Walster, 1978); la teoria triangolare dell' amore (Stemberg 1986; 1988) Intimità, Passione e Decisione/Impegno.Le combinazioni fra queste tre componenti definiscono 7 forme di amore variamente rappresentate nelle relazioni reali: 1) Simpatia (solo Intimità), 2) Infatuazione (solo Passione), 3) Amore Vuoto (solo Decisione/Impegno), 4) Amore Romantico (Intimità + Passione), 5) Amore-Amicizia (Intimità + Decisione/Impegno), 6) Amore Fatuo (Passione + Decisione/Impegno), 7) Amore “perfetto” (Intimità+Passione+Decisione/Impegno). Il terzo approccio che definisce l'amore si focalizza sulla stili dell' amore, (Hendrick e Hendrick 1986; 1992; Lee 1973; 1988) che hanno identificato 6 principali stili dell' amore: Eros, Ludus, Storge, Pragma, Mania, Agape.
L'ambito sistemico relazionale individua: Il mandato familiare, il mito familiare le risorse personali ed il contratto . Il contratto è diviso in due parti 1.patto segreto che parladell'idealizzazione del partner che a sua volta è divisa in due: la parte emersa e la parte sommersa assimilata al“contratto fraudolento”,parla di idealizzazione del partner ad un certo punto arriva la disillusione che porta a due strade o si chiude il rapporto oppure se superata si passa al 2°contratto il patto dichiarato ovvero si accetta il partner cosi com'è se la coppia è ben consolidata si arriva al III° contratto il matrimonio.
I fattori per la formazione e la scelta della coppia sono molteplici come ad es. l’età della coppia: 1. partner giovani, 2. partner maturi, ed è influenzata anche dalla storia della famiglia. La scelta del partner può essere complementare e opposta al in basa alla somiglianza caratteriale del genitore oppure come diceSilvia Vegetti Finzi anche al fratello, la scelta può essere anche di tipo simmetrico complementare e misto secondo il tipo di educazione ricevuto dalla famiglia d'origine e quindi del tipo di rapporto costruito nella coppia, come sostiene Jackson.
Non manca un infarinatura giuridica delle ultime leggi sul Matrimonio civile e concordatario, tipi di separazione e nullità (civile e giuridica), divorzio breve, scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio nonché di comunione tra i coniugi e sulla negoziazione assistita. Ritengo che un bravo pedagogista giuridico deve sapere ben coniugare la pedagogia con la giustizia per operare in tale campo.
Nel secondo capitolo ho messo in risalto la figura del pedagogista giuridico che, tra i diversi ambiti di lavoro, può essere chiamato ad assolvere a diversi ruoli: di Funzionario come Consigliere Onorario nelle Corti d' Appello e di Giudice Onorario G.O. nei Tribunali per minorenni e la differenza con il G.O.T. (Giudice Onorario di Tribunale Ordinario). Sia nei Tribunali Ordinari che Minorili in ambito civile al ruolo di: Ausiliario come CTU (Consulente Tecnico d'Ufficio) dal Giudice, attraverso un'ordinanza di nomina, (in ambito penale si chiama perito,) e di CCTTPP (Consulenti Tecnici di Parte) chiamati dagli Avvocati delle parti, quali soggetti esperti coinvolti attivamente nel complesso mondo dell'Affidamento Condiviso. Oppure i CCTTPP in cause stragiudiziali chiamati solo dagli avvocati. Viene qui di seguito esposta la disciplina del CTU, come da c.p.c., trattando le prime 3 fasi della professione (ordinanza, incarico, giuramento),rapporti tra CTU e CCTTPP e tenendo in considerazione il principio del contraddittorio e in ultimo il compenso del CTU.
Il terzo capitolo è diviso in due momenti. Il primo è dedicato ai vecchi modelli di affido. Nella maggior parte dei paesi dell'Europa Occidentale i vecchi modelli di affido si sono rivelati efficaci mentre, nel nostro paese,i casi di mobbing genitoriale e di PAS (Sindrome di Alienazione Genitoriale) hanno portato i legislatori a meditare sulla possibilità di cambiare la legge vigente, soprattutto per garantire i diritti dei padri consentendo loro una maggiore presenza nella vita dei figli. Il secondo momento è dedicato all'evoluzione della famiglia in rapporto ai diversi periodi storici e alle strutture sociali che si sono succedute fino ai giorni nostri, dalle quali si sono originate numerose forme familiari che, se certamente non sono nuove per la struttura, lo sono certamente per il tipo di eventi alla loro origine o di relazioni al loro interno e, per questo, assumono un significato socio-culturale diverso nella società di oggi rispetto al passato.
Il quarto capitolo coniuga la pedagogia al diritto nell'argomento centrale di questa tesi, ossia quello dell'Affidamento Condiviso e della Responsabilità Genitoriale. Si parte dallabigenitorialità per poi arrivare alla parigenitorialità. La prima fa riferimento al diritto del bambino ad avere rapporti con entrambi i genitori. Tale principio promuove, infatti, la pratica dell'affido condiviso come tutela del benessere dei minori a continuare a ricevere cure, educazione e affetto da entrambi i genitori. Nella seconda si eleva la responsabilità di entrambi i genitori verso il bambino nonché dei nonni e i diritti e doveri del bambino verso i genitori.
Nel quinto capitolo vengono analizzate le ultime tre fasi del ruolo del CTU (il quesito, il programma peritale e la relazione finale) e gli strumenti di cui si avvale lo stesso nei casi di Affidamento Condiviso. Tali strumenti d'indagine vengono esposti all' interno del programma peritale (il colloquio/incontri, l'osservazione dell'interazione tra le parti, l'indagine ambientale, l'audizione di eventuali testimoni, i test, il colloquio di restituzione) con l'intento di rispondere al quesito del Giudice nella relazione finale.
Capitolo 1. Le Fonti del Diritto
1.1. Il Diritto di famiglia e le sue fonti in ambito civile
Nell'affrontare i temi relativi alla disciplina della famiglia è utile un breve excursus sull' evoluzione della famiglia nella società e nel diritto dal 1942 ad oggi.
La Costituzione Italiana[2],emanata nel 1948, composta di 139 art. e XVIII disposizioni transitorie e finali, regola i rapporti e i principi di convivenza tra le persone e gli Enti. Essa dedica alla famiglia quattro articoli:il primo deiprincipi fondamentali (art. 2),è collocato nell' introduzione e tratta del principio di Personalità, gli altri tre (collocati all'interno della I^ parte "Diritti e doveri dei cittadini", Titolo II"Rapporti etico - sociali" artt. 29-30-31) sintetizzati in Uguaglianza, Libertà, Dignità.
Il Codice Civile[3] venne promulgato con regio decreto del 16 marzo 1942 n. 262 ed entrò in vigore il 21 aprile dello stesso anno, per regolamentare i rapporti tra i privati, esso è ancora vigente con le modifiche fino ad oggi. In realtà il diritto di Famiglia e Minorile sono una branca del diritto privato, entrambe sono contenute nel codice civile( d'ora in poi c.c.). Il I° libro tratta nello specifico del diritto di famiglia con il nome "delle persone e della famiglia"esso consta di 455 art. suddivisi in titoli (per la precisione XIV), capi e sezioni: i più importanti per noi sono (Tit. V della parentela e affinità; Tit. VI del matrimonio; Tit. VII della Filiazione; Tit. VIII dell' adozione di Maggiorenni; Tit. IX della potestà dei genitori; Tit. X della tutela e dell' emancipazione; e Tit. XI dell' affiliazione e dell' affidamento;),esso entrò in vigore il 1° luglio 1939 e successive modifiche fino ad oggi.
Altri libri sono: il codice penale o codice Rocco(c.p.), il codice di procedura civile(c.p.c.) del 1942 dove ci sono tutte le procedure riguardanti i processi e il codice di procedura penale (c.p.p.).
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