Certamente. La storia di Napoli e della Sicilia in quel lungo periodo è molto complessa, piena di conquiste, cambi di potere e culture che si sono mescolate. Per darti una visione chiara, ti racconto le vicende di ciascuna separatamente.
La storia di Napoli (dal 1 d.C. al 1266)
Dal 1 d.C. all'arrivo dei Longobardi (661)
Fino alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente nel 476, Napoli faceva parte dell'Impero Romano. Sebbene avesse una certa autonomia, era sotto il controllo di Roma. Successivamente, la città passò sotto il dominio dei Goti di Teodorico e fu poi riconquistata dai Bizantini durante le Guerre Gotiche.
Il Ducato di Napoli (661-1139)
Napoli divenne un'importante roccaforte bizantina in Italia. A partire dal VII secolo, si trasformò in un ducato autonomo, pur mantenendo un legame con Costantinopoli. In questo periodo, la città fu spesso costretta a difendersi dai Longobardi che controllavano gran parte dell'Italia meridionale. La sua indipendenza, però, fu garantita dalla posizione strategica e dalle sue forti mura.
La conquista normanna e il Regno di Sicilia (1139-1266)
Napoli rimase un'entità autonoma fino all'arrivo dei Normanni. Nel 1139, Ruggero II d'Altavilla conquistò la città e la annesse al nascente Regno di Sicilia, da lui fondato. Dopo la dinastia normanna, il regno passò sotto il controllo degli Svevi (1194-1266), con l'imperatore Federico II di Svevia che la scelse come capitale.
La storia della Sicilia (dal 1 d.C. al 1266)
Il dominio romano (fino al 476 d.C.)
All'inizio del I secolo d.C., la Sicilia era la "granaio di Roma", una provincia fondamentale per l'approvvigionamento dell'Impero Romano. Era un territorio ricco e produttivo, ma non aveva una grande autonomia politica.
I Goti e i Bizantini (476-827)
Dopo la caduta di Roma, l'isola passò brevemente sotto il controllo dei Goti. Tuttavia, nel 535, l'imperatore bizantino Giustiniano I la riconquistò, e l'isola divenne parte dell'Impero Bizantino. Per circa 300 anni, la Sicilia fu una provincia bizantina, spesso minacciata dai pirati e da incursioni arabe.
La dominazione araba (827-1061)
A partire dall'827, gli Arabi invasero la Sicilia. La conquista fu lenta e richiese oltre 100 anni. Sotto il loro dominio, l'isola conobbe un periodo di grande splendore culturale, agricolo ed economico. Palermo divenne una delle città più grandi e importanti del mondo islamico.
La conquista normanna e il Regno di Sicilia (1061-1266)
Nel 1061, i Normanni di Ruggero I d'Altavilla iniziarono la conquista dell'isola, che completò nel 1091. Suo figlio, Ruggero II, nel 1130 fu incoronato a Palermo come primo re di Sicilia. Sotto la sua dinastia, il regno normanno divenne uno degli stati più potenti d'Europa, noto per la sua tolleranza e la convivenza di diverse culture (normanna, greca e araba). Come per Napoli, anche in Sicilia la dinastia normanna fu seguita da quella sveva (1194-1266).
Dopo la conquista da parte di Carlo I d'Angiò nel 1266, il malcontento popolare crebbe a causa della pressione fiscale e dei soprusi francesi. Questo sfociò nella rivolta dei Vespri siciliani nel 1282, che cacciò gli Angioini dall'isola e diede inizio a una lunga guerra tra Angioini e Aragonesi.
e che copre un lungo periodo di storia siciliana, caratterizzato da un'alternanza di poteri e un ruolo cruciale dell'isola nel Mediterraneo. Analizziamo le varie fasi:
La Dominazione Aragonese (1282-1516)
Tutto inizia con la Guerra del Vespro del 1282. I siciliani, stanchi del dominio angioino, si ribellarono. La rivolta, scoppiata a Palermo, portò all'intervento di Pietro III d'Aragona, che aveva sposato Costanza di Hohenstaufen, erede del regno. La Sicilia si separò dal Regno di Napoli, e Pietro fu incoronato re.
Questo periodo fu segnato da un'instabilità politica, con la corona siciliana spesso separata da quella aragonese. Solo nel 1409, con la morte di Martino I, il regno passò al padre, Martino il Vecchio, che era già re d'Aragona. La Sicilia divenne così un vicereame aragonese.
La Sicilia Spagnola (1516-1713)
Con la morte di Ferdinando II d'Aragona nel 1516, il Regno di Sicilia passò agli Asburgo di Spagna con l'ascesa al trono di Carlo V. L'isola divenne parte di un vasto impero e fu governata da un viceré.
Questo periodo, durato circa due secoli, fu caratterizzato da:
Centralizzazione del potere: L'isola era un tassello fondamentale nel sistema difensivo spagnolo contro l'Impero Ottomano nel Mediterraneo. Furono costruite nuove fortificazioni e la Sicilia fu coinvolta nelle guerre contro i Turchi.
Crisi economica e sociale: Sebbene ci furono alcuni tentativi di sviluppo, la Sicilia fu colpita da un forte fiscalismo spagnolo e da un'economia basata sul feudalesimo. Le rivolte, come quella di Messina nel 1674, furono represse con durezza.
La Breve Parentesi Sabauda e la Dominazione Austriaca (1713-1734)
La Guerra di Successione Spagnola (1700-1714) ridisegnò la mappa politica europea. Con il Trattato di Utrecht del 1713, la Sicilia fu assegnata a Vittorio Amedeo II di Savoia come ricompensa per il suo appoggio. Per la prima volta, la Sicilia aveva un sovrano che non era il re di Spagna o di Napoli.
Tuttavia, il dominio sabaudo fu breve. Già nel 1718, la Spagna cercò di riconquistare l'isola, ma venne sconfitta dalla Quadruplice Alleanza (Austria, Gran Bretagna, Francia e Paesi Bassi). Con il Trattato dell'Aia del 1720, la Sicilia passò all'Imperatore Carlo VI d'Asburgo, che in cambio cedette la Sardegna ai Savoia.
Il dominio austriaco fu anch'esso di breve durata, ma portò un'amministrazione più razionale.
Il Ritorno dei Borboni di Spagna (1734-1816)
La Guerra di Successione Polacca (1733-1738) vide l'intervento della Spagna per recuperare i territori italiani persi. Le truppe spagnole, guidate da Carlo di Borbone, conquistarono Napoli e la Sicilia. Nel 1734, Carlo fu incoronato re a Palermo.
Questo segnò la nascita di una dinastia locale, i Borbone di Napoli e Sicilia, e per la prima volta in secoli l'isola non era un vicereame, ma aveva un proprio re residente nel Mezzogiorno. Carlo III (divenuto re di Spagna nel 1759) e suo figlio Ferdinando IV (dal 1759) portarono avanti una politica di riforme ispirata all'illuminismo, sebbene con risultati altalenanti.
Il 1816, come hai giustamente specificato, fu un anno cruciale: dopo il Congresso di Vienna del 1815, Ferdinando IV decise di unificare formalmente i regni di Napoli e di Sicilia nel Regno delle Due Sicilie, ponendo fine alla millenaria storia del Regno di Sicilia come entità separata. Questa decisione, presa senza consultare la nobiltà siciliana, fu molto impopolare e diede il via a una serie di moti autonomisti che caratterizzarono il XIX secolo.
visto che il regno di Napoli e di sicilia hanno avuto una lunga storia con i francesi d'Angio diciamo qualcosa di questa complessa e affascinante famiglia:
Nell'861, il re dei Franchi occidentali, Carlo il Calvo istituì il marchesato di Neustria in Francia, dividendolo in due parti, che furono affidate a due marchesi di casate diverse:
1. una, per combattere i Vichinghi popolo scandinavo La Scandinavia comprende: Danimarca, Norvegia e Svezia. A volte vengono inclusi anche Finlandia, Islanda e le Isole Fær Øer per via di legami storici, linguistici e culturali, ad Adalardo il Siniscalco;
2. l'altro, per combattere i Bretoni (La Bretagna è una regione storica e amministrativa della Francia nord-occidentale)., fu affidato a Roberto il Forte, che creò la dinastia dei Robertingi l'antica famiglia ha avuto origine con il Robertingo Roberto il forte ossia Roberto IV di Worms conte dell'Angiò che non era il cognome bensi una contea dall'866 che era una delle antiche province francesi, grossomodo corrispondente all'attuale dipartimento del Maine e Loira fiumi della Francia, era marchese di Neustria francia 861,conte di Tours francia nell'853 e conte di Auxerre francia nell'865. e conte di Blois francia nell'834. ebbe due figli da Adelaide d'Alsazia,
1. Oddone, conte di Parigi e re dei Franchi Occidentali francesi dall'888 all'898.
2. Roberto, conte di Parigi e re dei Franchi Occidentali francesi dal 922 al 923. aveva preso in moglie, nell'897 Beatrice di Vermandois, una discendente di Carlo Magno, figlia di Erberto I di Vermandois. Da Beatrice Roberto ebbe due figli:
1.Emma ( † 2 novembre 934), sposa del duca di Borgogna Raul (Rodolfo), re dei Franchi occidentali francesi, dal 923 al 936 (Rodolfo, dopo la morte del suocero, Roberto I, fu eletto re di Francia).
2. Ugo il Grande, Marchese di Neustria demarcus, conte d'Orleans e conte di Parigi, dal 922 al 956 (alla morte del cognato Rodolfo, Ugo il Grande era il feudatario più potente di Francia, ma fu proposto per il trono il figlio di Carlo III il Semplice e di Edvige del Wessex, Luigi IV d'oltremare per aver trascorso la sua giovinezza in inghilterra chiamato anche Luigi IV di Francia, è stato re dei Franchi dal 936 al 954, difatti, nel 923, la madre, l' aveva condotto con sé in Inghilterra. Luigi IV venne incoronato dall'arcivescovo di Reims in Francia, il 19 giugno 936, a Laon e Ugo il Grande cercò di imporre al re, che era suo nipote, la sua tutela, quasi una reggenza. Il potere di Ugo il grande era tale che da quell'anno si fece chiamare duca dei Franchi occidentali ed il re Luigi lo citava come il suo secondo in tutti i suoi domini. Poi Ugo il Grande, sposò Edvige di Sassonia, figlia del defunto re di Germania Franchi Orientali, Enrico I l'Uccellatore e sorella del nuovo re di Germania Ottone I di Sassonia detto anche il grande e futuro imperatore, ed ebbe 6 figli maschi:
1. Ugo Capeto (ca. 940- 996), re di Francia, capostipite della dinastia dei Capetingi francesi Re dei Franchi francesi occidentali dal 987 al 996 .
- 2. Oddone: Duca di Borgogna.
- 3. Enrico Ottone: Duca di Borgogna.
- 4. Beatrice: Sposò Federico I, duca dell'Alta Lotaringia.
- 5. Emma: Sposò il duca di Normandia Riccardo I.
- 6. Erberto d'Auxerre: Figlio illegittimo, divenne vescovo di Auxerre.
da Ugo Capeto si creo la dinastia reale dei Capetingi nel 987 Egli fu re di Francia dal 987 al 996. La dinastia si estinse nel 1848 con Luigi Filippo I duca d'Orleans. Questa casata reale ebbe rami cadetti:
Gli Angio Angioini è l'appellativo fu dato a due distinte dinastie medievali diverse accomunate dall'aver avuto la titolarità sulla Contea, poi Ducato, di Angiò, una provincia occidentale della Francia.
Due dinastie diverse:
1. Una era un ramo cadetto (secondi figli), dei capetingi di Francia che diedero l'avvio poi ai rami cadetti d'angio Il Fondatore fu il conte Carlo I d'Angiò Capetingi francesi nel 1246
2. ed una invece erano regnanti inglesi i Plantageneti che non appartenevano ai d'angio ma ottennero con un matrimonio tra Goffredo V d'Angiò ( che aveva solo il nome della contea) plantageneto di Francia e Matilde d'Inghilterra, nel 1128, il titolo di conti del d'angio.
- un appunto bisogna farlo: Il Regno di Sicilia e il Regno di Napoli sono stati unificati e divisi diverse volte nel corso della storia. La prima unificazione risale al 1130, con la nascita del Regno di Sicilia ( e regno di Napoli) sotto Ruggero II Altavilla normanni.
Il Fondatore della casa d'angio quindi fu il conte Carlo I d'Angiò Capetingi francesi nel 1246
La contea di Angiò in Francia passò alla Corona di Francia con Filippo II Augusto dei Capetingi nel 1205, dopo che questi la sottrasse ai Plantageneti Giovanni senza terra d'inghilterra quindi angio franco inglesi. Poi la contea d'angio di francia passo prima al figlio Luigi VIII dei Capetingi angio che regnò dal 1223 al 1226, poi al figlio di Luigi VIII, fu Luigi IX il santo dei Capetingi angio noto come San Luigi, governò dal 1226 al 1270.
Nel 1246 il re Luigi IX il Santo dei Capetingi francesi diede la contea d'angio in feudo al fratello cadetto il primo Conte Carlo I Capetingi d'Angiò che ando a creare la linea senior dal 1282 al 1442, e che diede origine ad una seconda dinastia di conti:
- 1246-1285: Carlo I d'Angiò Capetingi (nato nel 1226) Angiò di Sicilia; egli corse in soccorso del papa contro gli Hohenstaufen e li scacciò dall'Italia meridionale, che gli venne concessa in vassallaggio, ottenne così il regno di Sicilia (nel 1266),
- Nel 1266 a Roma Carlo I d'angio Capetingi fu incoronato re di Sicilia. Da quel momento le varie diramazioni della dinastia, grazie a diversi matrimoni, riuscirono ad estendere la loro influenza su buona parte dell'Europa: oltre ai regni di Napoli e, brevemente, quello di Sicilia, gli Angioini governarono la Provenza, la Lorena, la Polonia e l'Ungheria.
- ma l'isola siciliana fu persa nel 1282 in seguito alla rivolta dei vespri siciliani, perciò Pietro III d'Aragona ebbe la Sicilia mentre Carlo I d'angio Capetingi rimase solo Re di Napoli dal 1266 al 1285.
Le linee cadette d'angio furono
1285-1309: Carlo II d'Angiò Capetingi, detto "lo Zoppo" (nato nel 1254 e morto nel 1309) Angiò di Napoli , figlio del precedente. Ebbe 14 figli:
Al figlio Roberto I d'angio Capetingi, il Saggio (1277 - 1343) consegnò il Regno di Napoli dal 1309 al 1343, che, dopo la prematura morte del figlio Carlo nel 1328, andò a Giovanna I d'angio Capetingi, figlia di quest'ultimo; morta Giovanna I nel 1382 senza eredi, il trono di Napoli passò al collaterale ramo di d'angio Durazzo.
CARLO II D'ANGIO CAPETINGI DETTO LO ZOPPO diede al figlio Giovanni d'angio Capetingi il titolo di duca di Durazzo ( albania) nel 1309 al 1336 e il suo pronipote, Carlo di Durazzo, salì al trono di Napoli nel 1381- 1386 con il nome di Carlo III dopo la morte di Giovanna I Capetingi morta senza eredi. Il ramo si estinse dopo la morte dei figli di Carlo d'angio durazzo III: Ladislao di Durazzo dal 1386 -1414 e poi Giovanna II di Napoli (dal 1414 al 1435).
( Dai restanti figli di Carlo II d'Angiò discesero ben altri tre rami della dinastia:
Gli Angiò d'Ungheria: il figlio maschio primogenito Carlo Martello (nato nel 1271) divenne re di Ungheria dopo la morte del fratello della moglie, il re Ladislao IV d'Ungheria. Il ramo si estinse con Maria, sposa di Sigismondo di Lussemburgo nel 1385.
Gli Angiò di Taranto: il figlio Filippo (nato nel 1278) fu creato principe di Taranto; il ramo, dopo essere arrivato a governare l'Impero latino d'Oriente, si estinse con la morte senza eredi di Filippo II, principe di Taranto nel 1373. Luigi di Taranto divenne re consorte di Napoli sposando sua cugina, la Regina Giovanna I d'angio Capetingi ma non ebbero figli che succedessero loro.
Nel 1290, la contea di Angiò entrò a far parte della dote della figlia di Carlo II Capetingi, Margherita d'Angiò Capetingi(nata nel 1273 e morta nel 1299), che sposo Carlo di Valois d'angio (nato nel 1270 e morto nel 1325),ed era il figlio terzogenito del re di Francia Filippo III di valois d'angio, che nel 1297 divenne perciò conte di Angiò e pari del regno. Il figlio di costoro, Filippo di Valois d'angio (nato nel 1293 e morto nel 1350), ereditò la contea alla morte del padre e nel 1328 divenne re di Francia con il nome di Filippo VI d'angio valois, ricongiungendo l'Angiò alla corona francese. Suo figlio, il re Giovanni II di Valois d'Angiò detto il Buono (nato nel 1319 e morto nel 1364) diede al proprio figlio cadetto Luigi di Valois d'angio il titolo di duca d'Angiò nel 1360, trasformando la contea in ducato e dando così vita ad una nuova dinastia angioina.
Seconda dinastia
Duchi d'Angiò furono: propriamente detti Angioini dal 1360 al 1481:
1360-1384: Luigi I d'angio valois fu (nato nel 1339 morto nel 1384), nominato erede della regina Giovanna I d'angio Capetingi di Napoli, ma morì combattendo il re di Napoli Carlo III Angiò di Durazzo. Difatti In seguito a questa adozione i duchi di Angiò Valois e il ramo degli Angiò di Durazzo presero a contendersi il possesso del regno di Napoli, in aggiunta al conflitto comune contro gli Aragonesi in parti colare contro Federico IV d'Aragona,per il controllo della Regno di Sicilia.
1384-1417: Luigi II d'angio valois (nato nel 1377), fu re di Napoli tra il 1389 e il 1399.
Dopo il 1399 fino al 1414, il trono di Napoli fu conteso tra Ladislao d'Angiò-Durazzo e Luigi II d'Angiò valois.
Dal 1414 al 1435 sali Giovanna II d'angio durazzo sul trono del regno di Napoli.
1417-1434: Luigi III valois (nato nel 1403), adottato due volte nel 1419 e quindi nel 1423 dichiarato solennemente proprio erede della regina Giovanna II durazzo di Napoli, ma morì prima di diventare re perché quando lui morì la regina era ancora viva. Luigi III d'Angiò-Valois morì di malattia nel 1434, poco prima di affrontare suo zio materno Alfonso I d'Aragona in battaglia. Così alla morte della regina Giovanna II di durazzo e alla morte di Luigi III di valois d'angio prese il suo posto il fratello minore di quest'ultimo Renato I di Valois d'angio il Buono.
1434-1480: Renato I valois d'angio il Buono (nato nel 1409 e fratello del precedente Luigi III di valois), fu sia duca di Lorena per il matrimonio con Isabella di Lorena sia re di Napoli tra il 1435 e il 1442, quando il regno di Napoli fu definitivamente preso dagli Aragonesi;
Dal 1442 al 1458, il Regno di Napoli fu governato da Alfonso V d'Aragona. Poi, dal 1458 al 1494, salì al trono Ferdinando I d'aragona di Napoli. Ferdinando I d'Aragona ottenne il trono di Napoli nel 1458 alla morte di suo padre, Alfonso V d'Aragona. Alfonso V d'aragona aveva conquistato il regno nel 1442, ponendo fine alla dinastia angioina. Ferdinando, pur essendo figlio illegittimo, era stato designato erede da Alfonso e, con il sostegno di parte della nobiltà napoletana, riuscì a farsi incoronare re.
1480-1481: ci fu anche il ducato di Carlo V d'Angiò ma l'ultimo e non c'entrava col regno di napoli (nato nel 1436 e morto nel 1472, figlio di Carlo IV d'Angiò conte del Maine, che era fratello di Luigi III e di Renato I).
Renato I d'Angiò, conosciuto anche come "il Buono," era duca d'Angiò e fu re di Napoli dal 1435 al 1442, prima di essere sconfitto e cacciato da Alfonso V d'Aragona.
Il ducato d'Angiò del regno di Napoli fu corona di Spagna aragonese. nel 1482 questa cessione fu più tardi il pretesto in base al quale il re di Francia Carlo VIII di Valois d'angio scese in Italia nel 1494. Nel 1494, Carlo VIII, re di Francia, intraprese la sua spedizione in Italia per conquistare il Regno di Napoli, di cui rivendicava la successione in quanto erede della dinastia angioina francese. La sua discesa non incontrò inizialmente resistenza, grazie anche all'appoggio di alcuni stati italiani, come il ducato di Milano di Ludovico il Moro, che vedeva nella spedizione francese un modo per contrastare gli Aragonesi di Napoli.
Tuttavia, dopo l'arrivo di Carlo VIII di Valois d'angio a Napoli, gli stati italiani (Venezia, Papato, Milano), preoccupati per l'eccessivo potere francese, formarono la Lega di Venezia (o Lega Santa) per opporsi all'esercito invasore. Questa coalizione, a cui si unirono anche la Spagna e il Sacro Romano Impero, costrinse Carlo VIII vallois d'angio francesi a ritirarsi. Lo scontro più noto di questa ritirata fu la battaglia di Fornovo nel 1495, che pur non avendo un chiaro vincitore, segnò la fine della spedizione e il rientro di Carlo VIII vallois d'angio in Francia.
Dopo il 1494, il Regno di Napoli divenne il principale campo di battaglia delle Guerre d'Italia tra Francia e Spagna. Re Carlo VIII vallois d'angio di Francia invase il regno, dando inizio a una lunga contesa la Battaglia di Cerignola del 1503 che fu combattuta tra l'esercito del Regno di Francia, guidato da Luigi XII Valois-Orléans ramo cadetto dei Capetingi e l'esercito del Regno di Spagna, guidato da Ferdinando II d'Aragona. La contesa riguardava il possesso del Regno di Napoli che si concluse nel 1503 con la vittoria della Spagna, che mantenne il dominio sull'Italia Gli Asburgo governarono il Regno di Napoli in due periodi distinti. La prima volta dal 1516 al 1734, meridionale per circa due secoli, governando tramite un viceré Gonzalo Fernández de Córdoba fino al 1713.
Carlo V d'Asburgo Castiglia Aragona era austro spagnolo ed aveva il legame con il Regno di Napoli che derivava da sua madre, Giovanna di Castiglia, detta "la Pazza".
Carlo V era figlio di:
Filippo I d'Asburgo, detto "il Bello", arciduca d'Austria e duca di Borgogna.
Giovanna di Castiglia, figlia dei Re Cattolici di Spagna, Ferdinando II d'Aragona e Isabella di Castiglia.
È proprio attraverso il nonno materno, Ferdinando II d'Aragona, che Carlo V ereditò i regni spagnoli, tra cui la Corona d'Aragona, che a sua volta comprendeva il Regno di Napoli, il Regno di Sicilia e il Regno di Sardegna.
Quindi, Carlo V era un Asburgo d'Austria per parte di padre, ma le sue pretese sui regni spagnoli, e di conseguenza su Napoli, derivavano dalla sua parentela con la dinastia degli Aragona-Trastámara per parte di madre.
La sua ascesa al trono nel 1516 segnò il passaggio del Regno di Napoli dal ramo aragonese spagnola a quello degli Asburgo spagnoli, inaugurando un lungo periodo di dominazione imperiale e poi spagnola. Gli Asburgo hanno regnato sul Regno di Napoli in due periodi distinti.
La linea degli Asburgo di Spagna
Dopo Carlo V Asburgo di Spagna, il Regno di Napoli rimase sotto il controllo degli Asburgo di Spagna. La successione fu:
Filippo II d'asburgo di Spagna(1554-1598)
Filippo III d'asburgo di Spagna(1598-1621)
Filippo IV d'asburgo di Spagna (1621-1665)
Carlo II d'asburgo di Spagna(1665-1700)
Con la morte di Carlo II d'asburgo di Spagna senza eredi, la dinastia spagnola degli Asburgo di spagna si estinse, portando alla Guerra di successione spagnola e, successivamente, al passaggio del Regno di Napoli agli Asburgo d'Austria nel 1713.
In seguito al trattato di Utrecht (1713), il Regno di Napoli passò a Carlo VI d'Asburgo d'austria. Il suo regno durò fino al 1734, quando Carlo di Borbone di Spagna cadetto dei d'angio lo conquistò. Nel 1735, con la Pace di Vienna, Carlo il Borbone di Spagna redi Napoli e re di sicilia (dal 1734 al 1759, a cui succedette il figlio Ferdinando IV di Borbone chiamato anche Ferdinando I Borbone di Spagna dal 1759 al 1825. Ferdinando IV di Borbone si proclamò Ferdinando I di Borbone nel 1816, dopo aver unificato i regni di Napoli e Sicilia nel nuovo Regno delle Due Sicilie. A causa dell'invasione napoleonica del 1806 fino al 1815, il re Ferdinando IV di Borbone fuggì in Sicilia. Nel 1816 Napoleone nominò suo fratello, Giuseppe I Bonaparte, nuovo re di Napoli, segnando il passaggio di potere.
Nel decennio in cui i Bonaparte hanno regnato sul Regno di Napoli, si sono succeduti due sovrani:
Giuseppe Bonaparte (1806-1808) italiana ( trasfeerita in corsica) : fratello maggiore di Napoleone, fu il primo a essere insediato sul trono di Napoli dopo l'invasione francese. Il suo regno, sebbene breve, fu caratterizzato da importanti riforme amministrative e sociali che gettarono le basi per una modernizzazione del regno.
Gioacchino Murat (1808-1815): cognato di Napoleone (aveva sposato sua sorella Carolina Bonaparte), subentrò a Giuseppe quando quest'ultimo fu chiamato a regnare in Spagna. Il regno di Murat è noto per aver portato avanti le riforme iniziate da Giuseppe, introducendo il Codice napoleonico, abolendo la feudalità e promuovendo lavori pubblici. Il suo governo terminò con la sconfitta di Napoleone e la successiva restaurazione borbonica.
L'annessione del Regno di Napoli al Regno delle Due Sicilie fu un evento importante nel 1816. Dopo il Congresso di Vienna del 1815, i due regni di Napoli e di Sicilia che erano stati separati per secoli, furono uniti sotto un'unica corona quella di Ferdinando I di Borbone spagnolo dal 1816 al 1825. Questo creò un grande regno nel sud Italia, ma portò anche a tensioni e disordini, specialmente in Sicilia, che aveva una lunga storia di autonomia. il Regno di Napoli, noto come Regno delle Due Sicilie dopo il 1816, conobbe un periodo di stabilità sotto la monarchia borbonica, in particolare con Ferdinando II di Borbone di Spagna, che ha governato dall'8 novembre 1830 al 22 maggio 1859, ma anche di crescente instabilità politica e sociale. Nonostante lo sviluppo industriale, come la prima ferrovia d'Italia, le tensioni interne e l'arretratezza politica e sociale portarono a moti liberali e separatisti.
La fine del regno arrivò nel 1860 con la Spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi, che conquistò la Sicilia e il Sud Italia. Con la resa di Francesco II, ultimo re borbonico, il 17 febbraio 1861 il regno cessò di esistere. Successivamente, attraverso un plebiscito, fu annesso al neonato Regno d'Italia, proclamato il 17 marzo 1861 di Cui il re fu Vittorio Emanuele II sabaudo di Savoia.
e la seconda dal 1734 al 1861.
Il Regno di Napoli è stato uno stato che ha governato la parte meridionale della penisola italiana dal 1282 al 1816. Spesso politicamente unito alla Sicilia, si è formato in seguito alla Guerra del Vespro siciliano 1282. La guerra tra gli Angiò di Francia Carlo I d'angio Capetingi con suo figlio Carlo II d'Angio Capetingi a cui la Sicilia si ribello portando Pietro III d'Aragona di Spagna ad impadronirsi della Sicilia noto come Guerra dei Vespri siciliani del 1282 si concluse nel 1302 con la Pace di Caltabellotta in Sicilia, che divise il Regno di Sicilia in due: il regno di Sicilia nel 1302 agli Aragonesi di Spagna con Federico III d'Aragona di Spagna re di Sicilia, e 1302 il Regno di Napoli agli Angioini francesi ossia al re Carlo II d'angio Capetingio. Luigi I dei Angiò capetingio nel 1360 divenne duca d'angio figlio del re di Francia Giovanni II il Buono. Il ramo Angiò-Durazzo ha avuto inizio nel 1382 con re Carlo III d'angio durazzo di Napoli ed è terminato nel 1435 con la morte di Giovanna II d'Angiò-Durazzo che regno anche su Ungheria e Croazia. Ma non si estinse e a cui Giovanna II, non avendo eredi diretti, Il ramo Valois-Angiò di napoli, invece nel 1435 con il re Renato d'Angiò valuas e si è concluso 1442 con Alfonso V d'Aragona fino al 1458 si separano di nuovo il regno di Napoli e di Sicilia il regno di Napoli ando a suo figlio illegittimo Ferdinando I d'aragona fino al 1481 quando il regno di Napoli torno a Carlo V d'Angiò Valois. Questo ramo cadetto ereditò il Regno di Napoli e il Regno di Sicilia (solo nominalmente), e fu protagonista di lunghe guerre per il loro controllo. Carlo V, che era l'ultimo membro maschio del ramo principale della casata, morì senza eredi. Il Ducato d'Angiò e le altre sue proprietà vennero ereditate dalla Corona di Francia, retta all'epoca dal re Luigi XI, ponendo fine a questo importante ramo della dinastia Valois. Luigi XI di Francia apparteneva alla dinastia dei Valois, un ramo della più grande dinastia dei Capetingi. La dinastia dei Valois regnò sulla Francia dal 1328 al 1589, quando fu sostituita dalla dinastia dei Borbone.
L'ultimo re della dinastia capetingia, in senso stretto, fu Carlo IV, morto nel 1328. Tuttavia, la sua dinastia continuò attraverso rami cadetti, ovvero famiglie discendenti da rami minori della Casa di Capeto.
Nel 1589, la dinastia regnante in Francia era quella dei Valois, Filippo VI di Valois cugino capetingio 1328 1350 un ramo cadetto dei Capetingi. L'ultimo re di questa dinastia fu Enrico III, che morì assassinato il 2 agosto dal 1574- 1589. Dopo la sua morte, il trono passò a un altro ramo cadetto dei Capetingi, la Casa di Borbone, con l'ascesa di Enrico di Navarra, che divenne re con il nome di Enrico IV 1589/1610.
I Borbone erano un ramo cadetto dei Capetingi, una dinastia reale francese. Quando l'ultimo re Capetingio morì senza eredi diretti, il trono passò al parente maschio più prossimo, che era un Borbone. Questo avvenne nel 1589, con l'ascesa al trono di Enrico IV, il primo re Borbone di Francia. Il primo invece a salire sul trono di Spagna come membro della dinastia dei Borbone fu Filippo V nel 1700. La sua ascesa scatenò la Guerra di successione spagnola.
In parole semplici, un ramo cadetto è la discendenza creata da un figlio maschio non primogenito. Nelle famiglie nobili, per tradizione, il titolo, il potere e la maggior parte dell'eredità venivano trasmessi al primogenito (il primo figlio maschio), secondo il principio del maggiorasco. I figli minori, chiamati "cadetti", non ereditavano il titolo principale, ma potevano ricevere altri possedimenti o incarichi minori.Se un cadetto si sposava e fondava una sua famiglia, la sua linea di discendenza veniva considerata un "ramo cadetto" della famiglia principale. Anche se non aveva il titolo più importante, questo ramo manteneva comunque un legame di sangue e, in alcuni casi, una posizione di prestigio.
il regno di Sicilia 1282 agli Aragonesi di Spagna con Federico III d'Aragona di Spagna re di Sicilia, e 1282 il Regno di Napoli agli Angioini francesi ossia a Carlo II valois d'Angiò.
. I Capetingi d'Angiò hanno regnato a Napoli dal 1266 al 1382. Poi ci sono stati i Durazzo, un altro ramo della stessa famiglia, fino al 1435. I Valois-Angiò sono arrivati dopo, e hanno regnato per un periodo più breve, dal 1435 al 1442.
Allora, nel regno di Napoli:
A Napoli, dal 1266 al 1282, regnò Carlo I d'Angiò Capetingi fondatore del ramo angioino fondatore del ramo cadetto del capetingi francesi d'Angiò in Italia
dal 1282 al 1442 ci sono stati gli Angioini francesi,
dal 1442 al 1504 gli Aragonesi spagnoli,
dal 1504 al 1707 gli Asburgo di Spagna,
dal 1707 al 1734 gli Asburgo d'Austria,
dal 1734 al 1806 i Borbone di Spagna,
dal 1806 al 1815 i francesi della dinastia napoleonica con Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat,
dal 1815 al 1861 i Borbone di Spagna.
Nel regno di Sicilia:
La dominazione aragonese spagnola in Sicilia terminò con la morte di Ferdinando II d'Aragona di Spagna sposato con Isabella di Castiglia di spagna il 23 gennaio 1516, quando l'isola Siciliana passò sotto il diretto controllo della Spagna ossia di suo nipote Carlo V d'Asburgo che era figlio di Filippo il Bello Asburgo d'Austria, e di Giovanna la pazza di Castiglia spagnola. Quindi, era sia austriaco che spagnolo, avendo ereditato i domini asburgici da suo padre e la corona spagnola da sua madre. che unì le corone di Castiglia e Aragona, dando inizio al ramo degli Asburgo di Spagna.
Ecco una ricostruzione precisa degli eventi:
Sul Regno di Sicilia:
1266-1282 Angioini francesi
1282 1516 aragonesi spagnoli
1516-1713 Asburgo di Spagna
Fine degli Asburgo di Spagna (1700): Il ramo spagnolo degli Asburgo si estinse con la morte senza eredi di Carlo II nel 1700. Questo evento scatenò una crisi di successione a livello europeo, nota come la Guerra di Successione Spagnola (1701-1714).
Il Periodo Sabaudo dei Savoia italiani (1713-1720): Al termine della guerra, con il Trattato di Utrecht del 1713, il Regno di Sicilia fu assegnato a Vittorio Amedeo II di Savoia. Pertanto, subito dopo gli Asburgo spagnoli, fu un sovrano di Casa Savoia italiano a regnare sull'isola Siciliana.
Il Periodo Asburgico-Austriaco (1720-1734): Il dominio sabaudo fu però di breve durata. La Spagna cercò di riconquistare i suoi territori italiani e, dopo una serie di conflitti, con il Trattato dell'Aia del 1720, si decise uno scambio: Vittorio Amedeo II cedette la Sicilia all'Austria (agli Asburgo d'Austria, un altro ramo della famiglia) in cambio della Sardegna. Iniziò così un breve periodo di governo austriaco in Sicilia.
L'Arrivo dei Borbone (1734): Infine, nel contesto della Guerra di Successione Polacca, Carlo di Borbone, figlio del re di Spagna Filippo V, conquistò il Regno di Napoli e il Regno di Sicilia nel 1734, sottraendoli agli austriaci. Fu incoronato re di Sicilia a Palermo nel 1735, dando così inizio al lungo dominio dei Borbone sull'isola, che durerà fino all'Unità d'Italia nel 1861.
In sintesi, la cronologia della successione agli Asburgo di Spagna in Sicilia è la seguente:
Asburgo di Spagna (fino al 1700)
Savoia (1713-1720)
Asburgo d'Austria (1720-1734)
Borbone (1734-1861)
L'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) è considerata la più grande e influente organizzazione intergovernativa internazionale. Fondata nel 1945, conta 193 Stati membri, dopo la Seconda Guerra Mondiale è nata per promuovere la pace, la sicurezza internazionale e la cooperazione tra i Paesi, sostituendo la Società delle Nazioni, fallita nel prevenire il conflitto.
l'Italia è stata uno dei 12 paesi fondatori della NATO il 4 aprile 1949. a Washington D.C. da 12 paesi: Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Regno Unito e Stati Uniti. Attualmente è composta da 32 stati membri.La NATO è stata creata per garantire la sicurezza e la libertà dei Paesi membri, principalmente in risposta alla minaccia percepita dell'Unione Sovietica dopo la Seconda Guerra Mondiale. L'alleanza promuove la difesa collettiva, che significa che un attacco a un membro è considerato un attacco a tutti.La NATO è stata fondata nel 1949 per proteggere i paesi membri in Europa e Nord America dalla minaccia del blocco sovietico.
A seguito del discorso di Schuman, noto come Dichiarazione Schuman, fatto il 9 maggio 1950 ed è nata la Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio (CECA)cui l'Italia è stata una dei 6 paesi fondatori istituita con la firma del Trattato di Parigi il 18 aprile 1951 ed è entrata in vigore il 23 luglio 1952. In seguito sono state istituite la CEE (Comunità Economica Europea) e l'EURATOM (Comunità Europea dell'Energia Atomica) con i Trattati di Roma del 1957. l'Unione Europea UE, creata con il Trattato di Maastricht che ha unito le tre comunità: CECA, CEE e Euratom è stata istituita formalmente con l'entrata in vigore del Trattato di Maastricht il 1° novembre 1993. L'Unione Europea è nata per garantire la pace e la stabilità in Europa dopo le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale. L'obiettivo principale era creare un'interdipendenza economica tra i Paesi, rendendo così i conflitti futuri impensabili.
Il Codice Penale italiano, noto come Codice Rocco, fu promulgato con un regio decreto il 19 ottobre 1930 ed entrò in vigore il 1º luglio 1931. Deve il suo nome al Ministro della Giustizia dell'epoca, Alfredo Rocco, che ne curò l'elaborazione.
Il codice di procedura penale italiano attuale è stato redatto da una commissione ministeriale presieduta da Giuliano Vassalli. è stato approvato con il Decreto del Presidente della Repubblica n. 447 il 22 settembre 1988 ed è entrato in vigore il 24 ottobre 1989.
La Costituzione italiana nel 2025 si compone di 139 articoli.
Per modificare la Costituzione italiana serve una legge di revisione costituzionale, La legge per la modifica della Costituzione è l'articolo 138 della Costituzione italiana. Prevede un processo aggravato con doppia approvazione di Senato e Camera, con due votazioni successive e a un intervallo di almeno tre mesi in alcuni casi, un referendum popolare. Se la seconda approvazione avviene a maggioranza assoluta, entro tre mesi dalla pubblicazione si può richiedere un referendum confermativo; non serve il referendum se la legge è approvata con la maggioranza dei due terzi.