Storia del Liceo delle Scienze Umane e del Dipartimento di Scienze Umane
ambedue nascono nel 2010
Scuola superiore o Scuola Secondaria di II° grado: Il liceo Delle Scienze Umane ha una storia lunga e travagliata
e due rami cosi distinti:
1. dalle scuole di metodo per insegnanti di asili dal 1844 (per bambini dai 3 ai 5 anni) che poi ha cambiato nome in scuole materne dal 1923 oggi scuole d'infanzia (per bambini dai 4 ai 6 anni):Scuole di Metodo 1844/45 -1923/33 ( Aporti con CARLO ALBERTO Re di Sardegna e del Piemonte 1844, Boncompagni I min 1848, Berti 1849 Mameli, La Marmora 1851, Credaro 1913). nasce come scuola media da 8 mesi a 3 anni
Scuole Magistrali 1923/24-1933/34-1943/44, rif. Gentile 3 anni diviene scuola superiore
Scuola Femminile 1940/41-1943/44, rif. Bottai, Rif. Bottai e rif. Gentile insieme 3 anni scuola femminile
Scuola Magistrale 1945-1946 Biggini 3 anni
Scuola Magistrale 1946/47-51/52 periodo resistenza/ Repubblicano A. Ruitz 3 anni
Scuola Magistrale 1952/53-1998/99 Min. Segni 3 anni + 1 di Istituto Magistrale per accedere alla Facoltà di Magistero.
Scuola magistrale+Istituto Magistrale+ anno integrativo 3+1+1= 5 anni (scelta) Min. P.I. Mario Ferrari Aggradi 1970/71-1998/99 per accedere ad altra Facoltà.
Tutte queste davano l' Accesso alla scuola/Istituto
Superiore di Magistero furono ideate da Bonghi nel 1875 e da De Sanctis nel
1878 per insegnare nelle scuole medie e superiori genericamente mentre nel 1882
nacquero le scuole/Istituto Superiore femminile di Magistero con la Legge
Bacelli Legge del 25 giugno 1882 n. 896 (serie 3) corsi specifici di 3 anni per Materie Letterarie, Pedagogia e
filosofia e Lingue straniere le prime a Roma e Firenze, dopo le scuole di
metodo e le scuole Normali. Poi il corso divenne promiscuo nel 1923 con La Legge Gentile le
Scuole o Istituto di Magistero diventano promiscui corsi di 4 anni per
professori di Materie letterarie e Pedagogia ( classi di Laurea L 72 e da L 224
a L 244) nella scuola media inferiore e superiore o direttori ed ispettori
della scuola elementare, poi Facoltà di Magistero dal 1936
Scuola/Istituto di Magistero diviene Facoltà di Magistero R.D. 1° ottobre 1936
n. 2475 Min. Cesare Maria De Vecchi con corsi di Laurea in Pedagogia L 73,
Materie letterarie, Lingue e letterature straniere, 4 anni per formare docenti
di scuole medie e superiori. per l'insegnamento alle scuole medie e
superiori.
2. dalle scuole normali dal 1859 per insegnanti di scuole elementari oggi scuole primarie per bambini dai 6 ai 10 anni:
Scuola Normale biennale e triennale 1848-1859/60-1922/23 rif. Casati, nata come scuola media dal 1848, Nel 1896 bisognava fare prima la scuola triennale complementare pari ad una scuola media poi la scuola normale triennale che divienne scuola superiore.
Scuole magistrali di 2 anni primi esperimenti di fianco alle scuole normali 3 anni Rif. Daneo Credaro 1911/12-1922/23
Istituto Magistrale Superiore triennale 1923/24-1943/44 rif. Gentile,
liceo Magistrale quinquennale 1940/41-1943/44 rif. Bottai e Rif. Gentile insieme,
Liceo Magistrale quadriennale 1946 (4 anni) Biggini
Istituto Magistrale quadriennale 1946/47-1951/52 periodo resistenza/Repubblicano A. Ruitz.
Istituto Magistrale quadriennale 1952/53-1998/99 ministro Segni per l'accesso alla Facoltà di Magistero;
Istituto Magistrale+ anno Integrativo 4+1= 5 anni (scelta) per accedere ad altrà Facoltà Min. P.I. Mario Ferrari Aggradi 1970/71-1998/99.
Tutte queste davano l' Accesso alla scuola/Istituto Superiore di Magistero furono ideate da Bonghi nel 1875 e da De Sanctis nel 1878 per insegnare nelle scuole medie e superiori genericamente mentre nel 1882 nacquero le scuole/Istituto Superiore femminile di Magistero con la Legge Bacelli Legge del 25 giugno 1882 n. 896 (serie 3) corsi specifici di 3 anni per Materie Letterarie, Pedagogia e filosofia e Lingue straniere le prime a Roma e Firenze, dopo le scuole di metodo e le scuole Normali. Poi il corso divenne promiscuo nel 1923 con La Legge Gentile le Scuole o Istituto di Magistero diventano promiscui corsi di 4 anni per professori di Materie letterarie e Pedagogia ( classi di Laurea L 72 e da L 224 a L 244) nella scuola media inferiore e superiore o direttori ed ispettori della scuola elementare, poi Facoltà di Magistero dal 1936 Scuola/Istituto di Magistero diviene Facoltà di Magistero R.D. 1° ottobre 1936 n. 2475 Min. Cesare Maria De Vecchi con corsi di Laurea in Pedagogia L 73, Materie letterarie, Lingue e letterature straniere, 4 anni per formare docenti di scuole medie e superiori. per l'insegnamento alle scuole medie e superiori.
primi tentativi di Liceo:
Dal 1963 promiscuità scuole superiori. Dal 1989 coesistevano Scuola magistrale triennale fino al 1998/99 ed Istituto Magistrale quadriennale fino al 1998/99 e (anno integrativo dal 1970/71 fino al 2001/2002), e licei autonomi dal 1989/90 fino al 1998/99 e sperimentali dal 1991-1998 dopodiché, dal 1998 continuarono solo i licei sperimentali dal 1998-2010, i licei sperimentali di nuova circolare ministeriale dal 1998 al 2010 e prog. Brocca dal 1992 al 2010, tutti di 5 anni, che aprivano le porte all' Università min. G. Bianco e R. Misasi. Per tutte queste sopra, l'abilitazione all' insegnamento era solo fino al 2001/2002:
Sperimentazione pedagogico-sociale, 1991 - 2010 , 5 anni
Sperimentazione scienze della formazione, 1999 - 2010, 5 anni
liceo socio psico pedagogico 1992-2010, 5 anni, prog. Brocca
liceo delle scienze sociali 1998 -2010, 5 anni, nuova circ. ministeriale
II Liceo delle scienze umane istituzionale nasce nel 2010
con due indirizzi entrambi 5 anni voluti dalla Rif. Gelmini e va a sostituire i vecchi scuola magistrale, istituto magistrale, anno integrativo e licei autonomi, licei sperimentali, licei sperimentali di nuova circolare ministeriale e prog. Brocca,
gli indirizzi sono due:
tradizionale; sostituisce il Liceo psico socio pedagogico prog. Brocca
opzione economico-sociale; sostituisce il liceo delle scienze sociali
Le materie caratterizzanti dell'attuale Liceo delle Scienze Umane in ambedue gli indirizzi sono le scienze sociali, o, appunto, scienze umane.
Nell'indirizzo tradizionale la materia caratterizzante è: scienze umane (antropologia, pedagogia, psicologia e sociologia), dal 1° al 5° anno e filosofia (terzo, quarto e quinto anno) altre importanti: diritto ed economia politica (primo biennio); è inoltre obbligatorio lo studio di una sola lingua straniera europea (inglese) che si affianca a quello del latino.
Nell'indirizzo economico-sociale (chiamato opzione) la materia caratterizzante è: diritto ed economia politica, altre importanti: scienze umane (antropologia, psicologia, sociologia e metodologia della ricerca) dal 1° al 5° anno e filosofia (terzo quarto e quinto anno). Oltre all'inglese, sarà obbligatorio lo studio di un'altra lingua straniera europea a scelta tra francese, tedesco o spagnolo.
(Clil) Possibilità per entrambi gli indirizzi di poter fare una materia a scelta in una lingua europea.
I primi diplomati si hanno dall'a.s. 2014/2015.
I titoli dei diplomi di scienze umane sono due:
1. Diploma di maturità liceale in Scienze Umane tradizionale;
2. Diploma di maturità liceale in Scienze Umane opzione economico-sociale.
Ambedue i titoli permettono l'accesso dal 2015/16 a qualunque Università, qualunque Dipartimento e a qualunque Corso di Laurea di durata triennale o Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico di durata quinquennale, ma non direttamente all'insegnamento, difatti, ora per l'insegnamento ci vuole la Laurea Magistrale a Ciclo Unico LM 85 BIS indirizzo unico, in Scienze della Formazione Primaria per insegnare nelle scuole d'Infanzia e nelle scuole primarie. Mentre ci vuole la Laurea triennale L 19 in Educatore Nido, per insegnare nei Nidi d'Infanzia e nelle sezioni Primavera, ci vuole la Laurea Magistrale 3+2=5 anni LM 85 in Scienze Pedagogiche per insegnare negli Istituti secondari di II° grado, i tre corsi di Laurea si acquisiscono c/o il Dipartimento di Scienze Umane.
3. Università : Il Dipartimento Umane di Scienze Umane per gli insegnanti di scuole medie e superiori, nasce nel 2010, ma essa ha una sua storia lunga e piena di risvolti vediamola insieme: da Scuola/Istituto di Magistero poi Facoltà Magistero, poi Facoltà di Scienze della Formazione fino ad arrivare ad essere Dipartimento di Scienze Umane:
1862 L' Istituto di Magistero maschile nasce nel 1862 ad opera di Matteucci
1875 la scuola o istituto superiore di magistero femminile per formare docenti di scuole medie e superiori furono ideate da Bonghi nel 1875 e da De Sanctis nel 1878.
1882 nacquero le scuole/Istituto Superiore femminile di Magistero con la Legge Bacelli Legge del 25 giugno 1882 n. 896 (serie 3) corsi di 3 anni per Materie Letterarie, Pedagogia e filosofia e Lingue straniere le prime a Roma e Firenze, dopo le scuole di metodo e le scuole Normali.
1923 con La Legge Gentile le Scuole o Istituto di Magistero diventano promiscui corsi di 4 anni per professori di Materie letterarie e Pedagogia ( classi di Laurea L 72 e da L 224 a L 244) nella scuola media inferiore e superiore o direttori ed ispettori della scuola elementare, Accesso dopo le scuole di metodo poi scuole magistrali e gli istituti magistrali superiori,
1936 Scuola/Istituto di Magistero diviene Facoltà di Magistero R.D. 1° ottobre 1936 n. 2475 Min. Cesare Maria De Vecchi con corsi di Laurea in Pedagogia L 73, Materie letterarie, Lingue e letterature straniere, 4 anni per formare docenti di scuole medie e superiori.
1961 si unisce alla Facoltà di Lettere e Filosofia rif. min. Luigi Gui
Accesso dopo le: scuole Magistrali poi scuole Femminili poi scuole Magistrali fino al 1952 quando ci volle anche un anno di istituto Magistrale(4 anno) in più per l'accesso alla Facoltà di Magistero fino al 1970 quando ci volle anche l'anno integrativo(5 anno) per l'accesso a qualunque altra Facoltà. L'accesso alla Facoltà di Magistero dopo: gli Istituti Magistrali Superiori e Istituti Magistrali quinquennali, poi licei Magistrali poi Istituti Magistrali fino al 1970 quando ci volle anche l'anno integrativo per l'accesso a qualunque altra Facoltà.
Dal 1995 si prospetta l'insegnamento per soli Laureati, anche per gli insegnanti di scuole materne ed elementari, e dal 1999 anche per gli insegnanti degli asili nido, quindi, dopo il diploma quinquennale, bisogna laurearsi, dal 2002 diventa obbligatorio, questi i cambiamenti:
1990 ex Facoltà di Magistero poi Facoltà di Scienze della Formazione, diplomi universitari D.U. istituiti ai sensi della L. n. 341/1990 e repressi nel 1998 della durata di 3 anni, equiparate alle lauree ex D.M. 509/99 in educatore nido L 18 e alle lauree ex D.M. 270/2004, in educatore nido L 19, ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi: Consulenza grafologica, Educatore di comunità, Educatore e divulgatore ambientale,Educatore nelle comunità infantili, Educatore Professionale, Operatore per la didattica a distanza,Tecnico di laboratorio della formazione.
1995 con decreto ministeriale del 2 agosto 1995 Rif. Lombardi,Trasformazione da Facoltà di Magistero in Facoltà di Scienze della Formazione;
1996 Facoltà di Scienze della Formazione, Corso di Laurea quadriennale in Scienze della Formazione Primaria per insegnare sia nelle Scuole Materne per bambini dai 3-5 anni sia nelle Scuole Elementari per bambini dai 6 ai 10 anni (accesso dopo qualunque liceo quinquennale) Rif. Berlinguer;
1996 Facoltà di scienze della Formazione corsi di Laurea in scienze dell' Educazione,classe di Laurea L-083, 4 anni, per insegnare nelle scuole medie e superiori con tre indirizzi: 1. educatore extrascolastico;2 insegnante scienze dell' educazione; 3 esperto dei processi formativi accesso dopo qualunque liceo quinquennale Rif. Berlinguer.
1999 Facoltà di Scienze della Formazione corso di laurea specialistica a ciclo unico LS 85 BIS in scienze della formazione primaria quinquennale indirizzo infanzia per insegnare ai bambini dai 3 ai 5 anni scuola materna e indirizzo primaria per insegnare ai bambini dai 6 ai 10 anni scuola elementare; accesso dopo qualunque liceo quinquennale D.L. 509/99 Berlinguer;
1999 Facoltà di Scienze della Formazione corso di Laurea in Educatore Nido L.18 triennale 509/99 rif. Berlinguer per insegnare ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni in asili nido, accesso dopo qualunque liceo quinquennale;
1999 Laurea specialistica in scienze pedagogiche LS 87 , progettista e dirigente dei servizi educativi 56/S, scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua 65/S, tutte 3+2 = 5 anni, per insegnare alle scuole superiori, accesso dopo una laurea triennale affine, 509/99 Berlinguer;
2000 la legge 328/2000 ridefinisce i requisiti delle educatrici negli asili nido che devono avere la laurea in educatore nido triennale l 18;
2004 cambio nomi non più scuola materna bensi scuola d'infanzia e non più scuola elementare bensi scuola primaria, non più scuola superiore bensi scuola secondaria di II° grado in questo caso il Liceo;
2004 Facoltà di Scienze della Formazione cambio classe di laurea educatore nido triennale da L 18 a L19 rif. Moratti per insegnare ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni, negli asili nido, accesso dopo qualunque liceo quinquennale, L. 270/04 rif. Moratti.;
2004 Facoltà di Scienze della Formazione cambio classe di laurea da Laurea specialistica a ciclo unico LS 85 BIS a Laurea Magistrale a ciclo unico indirizzo unitario LM 85 BIS in Scienze della Formazione Primaria quinquennale per insegnare ai bambini dai 3 anni ai 5 anni nelle scuole d'infanzia e dai 6 anni ai 10 anni nelle scuole primarie, accesso dopo qualunque liceo quinquennale, 270/04 rif. Moratti;
2004 cambio classe di Laurea da Laurea specialistica a Laurea Magistrale LM 85 in scienze pedagogiche; LM 50 -Programmazione e gestione dei servizi educativi; LM 57 Educatore degli adulti e esperti in formazione continua ; LM 93 formazione e learning e media comunication; tutti di 3+2= 5 anni per insegnare alle scuole secondarie di II° grado, accesso dopo qualunque laurea triennale affine, rif. Moratti 270/04.
2006 Legge finanziaria n° 296/06 apre le sezioni primavera (per bambini dai 2 ai 3 anni) a cui possono insegnare i laureati 3 anni in educatori nido (per bambini dai 2 anni ai 3 anni);
2010 cambiano nome, non più asili nido bensi nidi d'infanzia per bambini dai 3 mesi ai 3 anni;
2010/11 cambio nome, non più Facoltà Universitarie quindi Facoltà di Scienze della Formazione bensi Dipartimenti Universitari quindi da ora Dipartimento di Scienze Umane che accolgono più Corsi di Laurea triennali, magistrali, e magistrali a ciclo unico affini, il Dipartimento naturale post Liceo Scienze Umane si chiama Dipartimento di Scienze Umane.
2010 Dipartimento di Scienze Umane classe di laurea in educatore nido triennale L19 per insegnare ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni nei nidi d'infanzia e dal 2006 anche nelle sezioni primavera per bambini dai 2 ai 3 anni, accesso dopo qualunque liceo quinquennale L. 240/10 rif. Gelmini.;
2010 Dipartimento di Scienze Umane classe di Laurea Magistrale a ciclo unico indirizzo unitario LM 85 BIS in Scienze della Formazione Primaria quinquennale per insegnare ai bambini dai 3 anni ai 5 anni nelle scuole d'infanzia e dai 6 anni ai 10 anni nelle scuole primarie. Accesso dopo qualunque liceo quinquennale, 240/10 rif. Gelmini;
2010 Dipartimento di Scienze Umane classe di Laurea Magistrale LM 85 in scienze pedagogiche; LM 50 -Programmazione e gestione dei servizi educativi; LM 57 Educatore degli adulti e esperti in formazione continua ; LM 93 formazione e learning e media comunication; 3+2= 5 anni per insegnare nelle scuole secondarie di II° grado, Accesso dopo qualunque laurea triennale affine, rif. Gelmini 240/10.
2020/21 età massima pensionabile per l'insegnamento scuole materne ed elementari, dei diplomati, di due tipi:
1. per uomini e donne è 66 anni e tre mesi corrispondente ai diplomati del 1954/1955 ( avevano iniziato nel 1948/49 con ministro Ruiz periodo repubblicano fino ai diplomati che insegnano dal 55/56.
2.facoltativo per donne è 61 anni corrispondente alle diplomate del 1956/1957 e che insegnano dal 1957/58 rif. Segni.
2020/21 età massima pensionabile per l'insegnamenti per le scuole medie e superiori, per i laureati di due tipi:
1. per uomini e donne è 66 anni e tre mesi corrispondente ai laureati quadriennali del 1954/55 con l'ordinamento del 1936 Facoltà di Magistero R.D. 1° ottobre 1936 n. 2475 Min. Cesare Maria De Vecchi con corsi di Laurea in Pedagogia L 73, Materie letterarie, Lingue e letterature straniere, 4 anni per formare docenti di scuole medie e superiori.
2. solo per donne è 61 anni corrispondente a laureate del 1956/57 e che insegnano dal 1957/58.3 per gli insegnanti universitari che vanno in pensione nel 2020/21 età 70 anni del 1951 che hanno iniziato nel 1939 con la riforma gentile.
1957 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 2 settembre 1957, n. 909 (GU Serie Generale n.258 del 17-10-1957) Facoltà di Magistero corso di Laurea in pedagogia 4 anni Art. 63 Giovanni Gronchi e che insegnano dal 1957/58.
Storia del Liceo delle Scienze Umane e del Dipartimento di Scienze Umane
ambedue nascono nel 2010
Scuola superiore o Scuola Secondaria di II° grado: Il liceo Delle Scienze Umane ha una storia lunga e travagliata
e due rami cosi distinti:
1. dalle scuole di metodo per insegnanti di asili dal 1844 (per bambini dai 3 ai 5 anni) che poi ha cambiato nome in scuole materne dal 1923 oggi scuole d'infanzia (per bambini dai 4 ai 6 anni):
Scuole di Metodo 1844/45 -1923/33 ( Aporti con CARLO ALBERTO Re di Sardegna e del Piemonte 1844, Boncompagni I min 1848, Berti 1849 Mameli, La Marmora 1851, Credaro 1913). nasce come scuola media da 8 mesi a 3 anni
Scuole Magistrali 1923/24-1933/34-1943/44, rif. Gentile 3 anni diviene scuola superiore
Scuola Femminile 1940/41-1943/44, rif. Bottai, Rif. Bottai e rif. Gentile insieme 3 anni scuola femminile
Scuola Magistrale 1945-1946 Biggini 3 anni
Scuola Magistrale 1946/47-51/52 periodo resistenza/ Repubblicano A. Ruitz 3 anni
Scuola Magistrale 1952/53-1998/99 Min. Segni 3 anni + 1 di Istituto Magistrale per accedere alla Facoltà di Magistero.
Scuola magistrale+Istituto Magistrale+ anno integrativo 3+1+1= 5 anni (scelta) Min. P.I. Mario Ferrari Aggradi 1970/71-1998/99 per accedere ad altra Facoltà.
Scuole Magistrali 1923/24-1933/34-1943/44, rif. Gentile 3 anni diviene scuola superiore
Scuola Femminile 1940/41-1943/44, rif. Bottai, Rif. Bottai e rif. Gentile insieme 3 anni scuola femminile
Scuola Magistrale 1945-1946 Biggini 3 anni
Scuola Magistrale 1946/47-51/52 periodo resistenza/ Repubblicano A. Ruitz 3 anni
Scuola Magistrale 1952/53-1998/99 Min. Segni 3 anni + 1 di Istituto Magistrale per accedere alla Facoltà di Magistero.
Scuola magistrale+Istituto Magistrale+ anno integrativo 3+1+1= 5 anni (scelta) Min. P.I. Mario Ferrari Aggradi 1970/71-1998/99 per accedere ad altra Facoltà.
Tutte queste davano l' Accesso alla scuola/Istituto
Superiore di Magistero furono ideate da Bonghi nel 1875 e da De Sanctis nel
1878 per insegnare nelle scuole medie e superiori genericamente mentre nel 1882
nacquero le scuole/Istituto Superiore femminile di Magistero con la Legge
Bacelli Legge del 25 giugno 1882 n. 896 (serie 3) corsi specifici di 3 anni per Materie Letterarie, Pedagogia e
filosofia e Lingue straniere le prime a Roma e Firenze, dopo le scuole di
metodo e le scuole Normali. Poi il corso divenne promiscuo nel 1923 con La Legge Gentile le
Scuole o Istituto di Magistero diventano promiscui corsi di 4 anni per
professori di Materie letterarie e Pedagogia ( classi di Laurea L 72 e da L 224
a L 244) nella scuola media inferiore e superiore o direttori ed ispettori
della scuola elementare, poi Facoltà di Magistero dal 1936
Scuola/Istituto di Magistero diviene Facoltà di Magistero R.D. 1° ottobre 1936
n. 2475 Min. Cesare Maria De Vecchi con corsi di Laurea in Pedagogia L 73,
Materie letterarie, Lingue e letterature straniere, 4 anni per formare docenti
di scuole medie e superiori. per l'insegnamento alle scuole medie e
superiori.
2. dalle scuole normali dal 1859 per insegnanti di scuole elementari oggi scuole primarie per bambini dai 6 ai 10 anni:
Scuola Normale biennale e triennale 1848-1859/60-1922/23 rif. Casati, nata come scuola media dal 1848, Nel 1896 bisognava fare prima la scuola triennale complementare pari ad una scuola media poi la scuola normale triennale che divienne scuola superiore.
Scuole magistrali di 2 anni primi esperimenti di fianco alle scuole normali 3 anni Rif. Daneo Credaro 1911/12-1922/23
Istituto Magistrale Superiore triennale 1923/24-1943/44 rif. Gentile,
liceo Magistrale quinquennale 1940/41-1943/44 rif. Bottai e Rif. Gentile insieme,
Liceo Magistrale quadriennale 1946 (4 anni) Biggini
Istituto Magistrale quadriennale 1946/47-1951/52 periodo resistenza/Repubblicano A. Ruitz.
Istituto Magistrale quadriennale 1952/53-1998/99 ministro Segni per l'accesso alla Facoltà di Magistero;
Istituto Magistrale+ anno Integrativo 4+1= 5 anni (scelta) per accedere ad altrà Facoltà Min. P.I. Mario Ferrari Aggradi 1970/71-1998/99.
Scuole magistrali di 2 anni primi esperimenti di fianco alle scuole normali 3 anni Rif. Daneo Credaro 1911/12-1922/23
Istituto Magistrale Superiore triennale 1923/24-1943/44 rif. Gentile,
liceo Magistrale quinquennale 1940/41-1943/44 rif. Bottai e Rif. Gentile insieme,
Liceo Magistrale quadriennale 1946 (4 anni) Biggini
Istituto Magistrale quadriennale 1946/47-1951/52 periodo resistenza/Repubblicano A. Ruitz.
Istituto Magistrale quadriennale 1952/53-1998/99 ministro Segni per l'accesso alla Facoltà di Magistero;
Istituto Magistrale+ anno Integrativo 4+1= 5 anni (scelta) per accedere ad altrà Facoltà Min. P.I. Mario Ferrari Aggradi 1970/71-1998/99.
Tutte queste davano l' Accesso alla scuola/Istituto Superiore di Magistero furono ideate da Bonghi nel 1875 e da De Sanctis nel 1878 per insegnare nelle scuole medie e superiori genericamente mentre nel 1882 nacquero le scuole/Istituto Superiore femminile di Magistero con la Legge Bacelli Legge del 25 giugno 1882 n. 896 (serie 3) corsi specifici di 3 anni per Materie Letterarie, Pedagogia e filosofia e Lingue straniere le prime a Roma e Firenze, dopo le scuole di metodo e le scuole Normali. Poi il corso divenne promiscuo nel 1923 con La Legge Gentile le Scuole o Istituto di Magistero diventano promiscui corsi di 4 anni per professori di Materie letterarie e Pedagogia ( classi di Laurea L 72 e da L 224 a L 244) nella scuola media inferiore e superiore o direttori ed ispettori della scuola elementare, poi Facoltà di Magistero dal 1936 Scuola/Istituto di Magistero diviene Facoltà di Magistero R.D. 1° ottobre 1936 n. 2475 Min. Cesare Maria De Vecchi con corsi di Laurea in Pedagogia L 73, Materie letterarie, Lingue e letterature straniere, 4 anni per formare docenti di scuole medie e superiori. per l'insegnamento alle scuole medie e superiori.
primi tentativi di Liceo:
Dal 1963 promiscuità scuole superiori. Dal 1989 coesistevano Scuola magistrale triennale fino al 1998/99 ed Istituto Magistrale quadriennale fino al 1998/99 e (anno integrativo dal 1970/71 fino al 2001/2002), e licei autonomi dal 1989/90 fino al 1998/99 e sperimentali dal 1991-1998 dopodiché, dal 1998 continuarono solo i licei sperimentali dal 1998-2010, i licei sperimentali di nuova circolare ministeriale dal 1998 al 2010 e prog. Brocca dal 1992 al 2010, tutti di 5 anni, che aprivano le porte all' Università min. G. Bianco e R. Misasi. Per tutte queste sopra, l'abilitazione all' insegnamento era solo fino al 2001/2002:
Sperimentazione pedagogico-sociale, 1991 - 2010 , 5 anni
Sperimentazione scienze della formazione, 1999 - 2010, 5 anni
liceo socio psico pedagogico 1992-2010, 5 anni, prog. Brocca
liceo delle scienze sociali 1998 -2010, 5 anni, nuova circ. ministeriale
Sperimentazione scienze della formazione, 1999 - 2010, 5 anni
liceo socio psico pedagogico 1992-2010, 5 anni, prog. Brocca
liceo delle scienze sociali 1998 -2010, 5 anni, nuova circ. ministeriale
II Liceo delle scienze umane istituzionale nasce nel 2010
con due indirizzi entrambi 5 anni voluti dalla Rif. Gelmini e va a sostituire i vecchi scuola magistrale, istituto magistrale, anno integrativo e licei autonomi, licei sperimentali, licei sperimentali di nuova circolare ministeriale e prog. Brocca,
gli indirizzi sono due:
tradizionale; sostituisce il Liceo psico socio pedagogico prog. Brocca
opzione economico-sociale; sostituisce il liceo delle scienze sociali
Le materie caratterizzanti dell'attuale Liceo delle Scienze Umane in ambedue gli indirizzi sono le scienze sociali, o, appunto, scienze umane.
Nell'indirizzo tradizionale la materia caratterizzante è: scienze umane (antropologia, pedagogia, psicologia e sociologia), dal 1° al 5° anno e filosofia (terzo, quarto e quinto anno) altre importanti: diritto ed economia politica (primo biennio); è inoltre obbligatorio lo studio di una sola lingua straniera europea (inglese) che si affianca a quello del latino.
Nell'indirizzo economico-sociale (chiamato opzione) la materia caratterizzante è: diritto ed economia politica, altre importanti: scienze umane (antropologia, psicologia, sociologia e metodologia della ricerca) dal 1° al 5° anno e filosofia (terzo quarto e quinto anno). Oltre all'inglese, sarà obbligatorio lo studio di un'altra lingua straniera europea a scelta tra francese, tedesco o spagnolo.
(Clil) Possibilità per entrambi gli indirizzi di poter fare una materia a scelta in una lingua europea.
I primi diplomati si hanno dall'a.s. 2014/2015.
I titoli dei diplomi di scienze umane sono due:
1. Diploma di maturità liceale in Scienze Umane tradizionale;
2. Diploma di maturità liceale in Scienze Umane opzione economico-sociale.
Ambedue i titoli permettono l'accesso dal 2015/16 a qualunque Università, qualunque Dipartimento e a qualunque Corso di Laurea di durata triennale o Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico di durata quinquennale, ma non direttamente all'insegnamento, difatti, ora per l'insegnamento ci vuole la Laurea Magistrale a Ciclo Unico LM 85 BIS indirizzo unico, in Scienze della Formazione Primaria per insegnare nelle scuole d'Infanzia e nelle scuole primarie. Mentre ci vuole la Laurea triennale L 19 in Educatore Nido, per insegnare nei Nidi d'Infanzia e nelle sezioni Primavera, ci vuole la Laurea Magistrale 3+2=5 anni LM 85 in Scienze Pedagogiche per insegnare negli Istituti secondari di II° grado, i tre corsi di Laurea si acquisiscono c/o il Dipartimento di Scienze Umane.
gli indirizzi sono due:
tradizionale; sostituisce il Liceo psico socio pedagogico prog. Brocca
opzione economico-sociale; sostituisce il liceo delle scienze sociali
Le materie caratterizzanti dell'attuale Liceo delle Scienze Umane in ambedue gli indirizzi sono le scienze sociali, o, appunto, scienze umane.
Nell'indirizzo tradizionale la materia caratterizzante è: scienze umane (antropologia, pedagogia, psicologia e sociologia), dal 1° al 5° anno e filosofia (terzo, quarto e quinto anno) altre importanti: diritto ed economia politica (primo biennio); è inoltre obbligatorio lo studio di una sola lingua straniera europea (inglese) che si affianca a quello del latino.
Nell'indirizzo economico-sociale (chiamato opzione) la materia caratterizzante è: diritto ed economia politica, altre importanti: scienze umane (antropologia, psicologia, sociologia e metodologia della ricerca) dal 1° al 5° anno e filosofia (terzo quarto e quinto anno). Oltre all'inglese, sarà obbligatorio lo studio di un'altra lingua straniera europea a scelta tra francese, tedesco o spagnolo.
(Clil) Possibilità per entrambi gli indirizzi di poter fare una materia a scelta in una lingua europea.
I primi diplomati si hanno dall'a.s. 2014/2015.
I titoli dei diplomi di scienze umane sono due:
1. Diploma di maturità liceale in Scienze Umane tradizionale;
2. Diploma di maturità liceale in Scienze Umane opzione economico-sociale.
Ambedue i titoli permettono l'accesso dal 2015/16 a qualunque Università, qualunque Dipartimento e a qualunque Corso di Laurea di durata triennale o Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico di durata quinquennale, ma non direttamente all'insegnamento, difatti, ora per l'insegnamento ci vuole la Laurea Magistrale a Ciclo Unico LM 85 BIS indirizzo unico, in Scienze della Formazione Primaria per insegnare nelle scuole d'Infanzia e nelle scuole primarie. Mentre ci vuole la Laurea triennale L 19 in Educatore Nido, per insegnare nei Nidi d'Infanzia e nelle sezioni Primavera, ci vuole la Laurea Magistrale 3+2=5 anni LM 85 in Scienze Pedagogiche per insegnare negli Istituti secondari di II° grado, i tre corsi di Laurea si acquisiscono c/o il Dipartimento di Scienze Umane.
3. Università :
Il Dipartimento Umane di Scienze Umane per gli insegnanti di scuole medie e superiori, nasce nel 2010, ma essa ha una sua storia lunga e piena di risvolti vediamola insieme: da Scuola/Istituto di Magistero poi Facoltà Magistero, poi Facoltà di Scienze della Formazione fino ad arrivare ad essere Dipartimento di Scienze Umane:
1862 L' Istituto di Magistero maschile nasce nel 1862 ad opera di Matteucci
1875 la scuola o istituto superiore di magistero femminile per formare docenti di scuole medie e superiori furono ideate da Bonghi nel 1875 e da De Sanctis nel 1878.
1882 nacquero le scuole/Istituto Superiore femminile di Magistero con la Legge Bacelli Legge del 25 giugno 1882 n. 896 (serie 3) corsi di 3 anni per Materie Letterarie, Pedagogia e filosofia e Lingue straniere le prime a Roma e Firenze, dopo le scuole di metodo e le scuole Normali.
1923 con La Legge Gentile le Scuole o Istituto di Magistero diventano promiscui corsi di 4 anni per professori di Materie letterarie e Pedagogia ( classi di Laurea L 72 e da L 224 a L 244) nella scuola media inferiore e superiore o direttori ed ispettori della scuola elementare, Accesso dopo le scuole di metodo poi scuole magistrali e gli istituti magistrali superiori,
1936 Scuola/Istituto di Magistero diviene Facoltà di Magistero R.D. 1° ottobre 1936 n. 2475 Min. Cesare Maria De Vecchi con corsi di Laurea in Pedagogia L 73, Materie letterarie, Lingue e letterature straniere, 4 anni per formare docenti di scuole medie e superiori.
1961 si unisce alla Facoltà di Lettere e Filosofia rif. min. Luigi Gui
Accesso dopo le: scuole Magistrali poi scuole Femminili poi scuole Magistrali fino al 1952 quando ci volle anche un anno di istituto Magistrale(4 anno) in più per l'accesso alla Facoltà di Magistero fino al 1970 quando ci volle anche l'anno integrativo(5 anno) per l'accesso a qualunque altra Facoltà. L'accesso alla Facoltà di Magistero dopo: gli Istituti Magistrali Superiori e Istituti Magistrali quinquennali, poi licei Magistrali poi Istituti Magistrali fino al 1970 quando ci volle anche l'anno integrativo per l'accesso a qualunque altra Facoltà.
Dal 1995 si prospetta l'insegnamento per soli Laureati, anche per gli insegnanti di scuole materne ed elementari, e dal 1999 anche per gli insegnanti degli asili nido, quindi, dopo il diploma quinquennale, bisogna laurearsi, dal 2002 diventa obbligatorio, questi i cambiamenti:
1990 ex Facoltà di Magistero poi Facoltà di Scienze della Formazione, diplomi universitari D.U. istituiti ai sensi della L. n. 341/1990 e repressi nel 1998 della durata di 3 anni, equiparate alle lauree ex D.M. 509/99 in educatore nido L 18 e alle lauree ex D.M. 270/2004, in educatore nido L 19, ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi: Consulenza grafologica, Educatore di comunità, Educatore e divulgatore ambientale,Educatore nelle comunità infantili, Educatore Professionale, Operatore per la didattica a distanza,Tecnico di laboratorio della formazione.
1990 ex Facoltà di Magistero poi Facoltà di Scienze della Formazione, diplomi universitari D.U. istituiti ai sensi della L. n. 341/1990 e repressi nel 1998 della durata di 3 anni, equiparate alle lauree ex D.M. 509/99 in educatore nido L 18 e alle lauree ex D.M. 270/2004, in educatore nido L 19, ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi: Consulenza grafologica, Educatore di comunità, Educatore e divulgatore ambientale,Educatore nelle comunità infantili, Educatore Professionale, Operatore per la didattica a distanza,Tecnico di laboratorio della formazione.
1995 con decreto ministeriale del 2 agosto 1995 Rif. Lombardi,Trasformazione da Facoltà di Magistero in Facoltà di Scienze della Formazione;
1996 Facoltà di Scienze della Formazione, Corso di Laurea quadriennale in Scienze della Formazione Primaria per insegnare sia nelle Scuole Materne per bambini dai 3-5 anni sia nelle Scuole Elementari per bambini dai 6 ai 10 anni (accesso dopo qualunque liceo quinquennale) Rif. Berlinguer;
1996 Facoltà di Scienze della Formazione, Corso di Laurea quadriennale in Scienze della Formazione Primaria per insegnare sia nelle Scuole Materne per bambini dai 3-5 anni sia nelle Scuole Elementari per bambini dai 6 ai 10 anni (accesso dopo qualunque liceo quinquennale) Rif. Berlinguer;
1996 Facoltà di scienze della Formazione corsi di Laurea in scienze dell' Educazione,classe di Laurea L-083, 4 anni, per insegnare nelle scuole medie e superiori con tre indirizzi: 1. educatore extrascolastico;2 insegnante scienze dell' educazione; 3 esperto dei processi formativi accesso dopo qualunque liceo quinquennale Rif. Berlinguer.
1999 Facoltà di Scienze della Formazione corso di laurea specialistica a ciclo unico LS 85 BIS in scienze della formazione primaria quinquennale indirizzo infanzia per insegnare ai bambini dai 3 ai 5 anni scuola materna e indirizzo primaria per insegnare ai bambini dai 6 ai 10 anni scuola elementare; accesso dopo qualunque liceo quinquennale D.L. 509/99 Berlinguer;
1999 Facoltà di Scienze della Formazione corso di Laurea in Educatore Nido L.18 triennale 509/99 rif. Berlinguer per insegnare ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni in asili nido, accesso dopo qualunque liceo quinquennale;
1999 Facoltà di Scienze della Formazione corso di Laurea in Educatore Nido L.18 triennale 509/99 rif. Berlinguer per insegnare ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni in asili nido, accesso dopo qualunque liceo quinquennale;
1999 Laurea specialistica in scienze pedagogiche LS 87 , progettista e dirigente dei servizi educativi 56/S, scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua 65/S, tutte 3+2 = 5 anni, per insegnare alle scuole superiori, accesso dopo una laurea triennale affine, 509/99 Berlinguer;
2000 la legge 328/2000 ridefinisce i requisiti delle educatrici negli asili nido che devono avere la laurea in educatore nido triennale l 18;
2004 cambio nomi non più scuola materna bensi scuola d'infanzia e non più scuola elementare bensi scuola primaria, non più scuola superiore bensi scuola secondaria di II° grado in questo caso il Liceo;
2004 Facoltà di Scienze della Formazione cambio classe di laurea educatore nido triennale da L 18 a L19 rif. Moratti per insegnare ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni, negli asili nido, accesso dopo qualunque liceo quinquennale, L. 270/04 rif. Moratti.;
2004 Facoltà di Scienze della Formazione cambio classe di laurea da Laurea specialistica a ciclo unico LS 85 BIS a Laurea Magistrale a ciclo unico indirizzo unitario LM 85 BIS in Scienze della Formazione Primaria quinquennale per insegnare ai bambini dai 3 anni ai 5 anni nelle scuole d'infanzia e dai 6 anni ai 10 anni nelle scuole primarie, accesso dopo qualunque liceo quinquennale, 270/04 rif. Moratti;
2004 Facoltà di Scienze della Formazione cambio classe di laurea educatore nido triennale da L 18 a L19 rif. Moratti per insegnare ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni, negli asili nido, accesso dopo qualunque liceo quinquennale, L. 270/04 rif. Moratti.;
2004 Facoltà di Scienze della Formazione cambio classe di laurea da Laurea specialistica a ciclo unico LS 85 BIS a Laurea Magistrale a ciclo unico indirizzo unitario LM 85 BIS in Scienze della Formazione Primaria quinquennale per insegnare ai bambini dai 3 anni ai 5 anni nelle scuole d'infanzia e dai 6 anni ai 10 anni nelle scuole primarie, accesso dopo qualunque liceo quinquennale, 270/04 rif. Moratti;
2004 cambio classe di Laurea da Laurea specialistica a Laurea Magistrale LM 85 in scienze pedagogiche; LM 50 -Programmazione e gestione dei servizi educativi; LM 57 Educatore degli adulti e esperti in formazione continua ; LM 93 formazione e learning e media comunication; tutti di 3+2= 5 anni per insegnare alle scuole secondarie di II° grado, accesso dopo qualunque laurea triennale affine, rif. Moratti 270/04.
2006 Legge finanziaria n° 296/06 apre le sezioni primavera (per bambini dai 2 ai 3 anni) a cui possono insegnare i laureati 3 anni in educatori nido (per bambini dai 2 anni ai 3 anni);
2010 cambiano nome, non più asili nido bensi nidi d'infanzia per bambini dai 3 mesi ai 3 anni;
2006 Legge finanziaria n° 296/06 apre le sezioni primavera (per bambini dai 2 ai 3 anni) a cui possono insegnare i laureati 3 anni in educatori nido (per bambini dai 2 anni ai 3 anni);
2010 cambiano nome, non più asili nido bensi nidi d'infanzia per bambini dai 3 mesi ai 3 anni;
2010/11 cambio nome, non più Facoltà Universitarie quindi Facoltà di Scienze della Formazione bensi Dipartimenti Universitari quindi da ora Dipartimento di Scienze Umane che accolgono più Corsi di Laurea triennali, magistrali, e magistrali a ciclo unico affini, il Dipartimento naturale post Liceo Scienze Umane si chiama Dipartimento di Scienze Umane.
2010 Dipartimento di Scienze Umane classe di laurea in educatore nido triennale L19 per insegnare ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni nei nidi d'infanzia e dal 2006 anche nelle sezioni primavera per bambini dai 2 ai 3 anni, accesso dopo qualunque liceo quinquennale L. 240/10 rif. Gelmini.;
2010 Dipartimento di Scienze Umane classe di Laurea Magistrale a ciclo unico indirizzo unitario LM 85 BIS in Scienze della Formazione Primaria quinquennale per insegnare ai bambini dai 3 anni ai 5 anni nelle scuole d'infanzia e dai 6 anni ai 10 anni nelle scuole primarie. Accesso dopo qualunque liceo quinquennale, 240/10 rif. Gelmini;
2010 Dipartimento di Scienze Umane classe di Laurea Magistrale a ciclo unico indirizzo unitario LM 85 BIS in Scienze della Formazione Primaria quinquennale per insegnare ai bambini dai 3 anni ai 5 anni nelle scuole d'infanzia e dai 6 anni ai 10 anni nelle scuole primarie. Accesso dopo qualunque liceo quinquennale, 240/10 rif. Gelmini;
2010 Dipartimento di Scienze Umane classe di Laurea Magistrale LM 85 in scienze pedagogiche; LM 50 -Programmazione e gestione dei servizi educativi; LM 57 Educatore degli adulti e esperti in formazione continua ; LM 93 formazione e learning e media comunication; 3+2= 5 anni per insegnare nelle scuole secondarie di II° grado, Accesso dopo qualunque laurea triennale affine, rif. Gelmini 240/10.
2020/21 età massima pensionabile per l'insegnamento scuole materne ed elementari, dei diplomati, di due tipi:
1. per uomini e donne è 66 anni e tre mesi corrispondente ai diplomati del 1954/1955 ( avevano iniziato nel 1948/49 con ministro Ruiz periodo repubblicano fino ai diplomati che insegnano dal 55/56.
2.facoltativo per donne è 61 anni corrispondente alle diplomate del 1956/1957 e che insegnano dal 1957/58 rif. Segni.
2020/21 età massima pensionabile per l'insegnamenti per le scuole medie e superiori, per i laureati di due tipi:
1. per uomini e donne è 66 anni e tre mesi corrispondente ai laureati quadriennali del 1954/55 con l'ordinamento del 1936 Facoltà di Magistero R.D. 1° ottobre 1936 n. 2475 Min. Cesare Maria De Vecchi con corsi di Laurea in Pedagogia L 73, Materie letterarie, Lingue e letterature straniere, 4 anni per formare docenti di scuole medie e superiori.
2. solo per donne è 61 anni corrispondente a laureate del 1956/57 e che insegnano dal 1957/58.3 per gli insegnanti universitari che vanno in pensione nel 2020/21 età 70 anni del 1951 che hanno iniziato nel 1939 con la riforma gentile.
1957 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 2 settembre 1957, n. 909 (GU Serie Generale n.258 del 17-10-1957) Facoltà di Magistero corso di Laurea in pedagogia 4 anni Art. 63 Giovanni Gronchi e che insegnano dal 1957/58.
Scuola normale Riforma Casati 1859-1923
Scuola normale Riforma Casati 1859-1923
Contesto Storico
In pieno Risorgimento (1815-1866) all' inizio della II° guerra d'Indipendenza Italiana (1859-1860) durante il periodo liberale italiano(1861-1914) in pieno positivismo o verismo (1850-1900) ove si instaurano le classi sociali, ancora in epoca Giolittiana (1892-93, 1903-05, 1906-09, 1911-14 (con Credaro), 1920-21(Croce), l'ultimo Ministro della pubblica istruzione Anile nel 1922 (da febbraio ad ottobre), e dalle leggi sul sistema scolastico di Boncompagni 1848, Cibrario 1854 e Lanza 1857, quest' ultimo con la Legge 22/06/1858 n° 2878 di fianco alle scuole normali maschili fondò le scuole normali femminili per formare le insegnanti di scuola elementare, queste durarono fino al 1923. Tali scuole erano ben distinte e separate da quelle maschili e nell' anno successivo 1859 fu istituita con il Regio Decreto Casati chiamata la "Magna Charta" redatto da Angelo Fava del 13/11/1859 R.D. n° 3725, art. 4 le scuole elementari di 4 anni di cui (obbligatorie solo per i primi due anni), istituì sul territorio (decreti del 15, 19, 22 settembre 1860) le scuole normali (R.D. 4151 del 1860 per la formazione dei maestri e delle maestre elementari, sul modello franco-prussiano. Le scuole normali pubbliche erano 18 in tutto il territorio nazionale, 9 maschili e 9 femminili, alle quali si accedeva dopo la scuola elementare di 4 anni e poi nulla fino a 15 anni per le femmine e a 16 per i maschi. Il corso di studi durava due anni per i maestri/e dei primi due anni di scuola elementare con il patentino di maestro di grado inferiore (1 e 2 elementare); durava tre anni per i maestri di scuola elementare (di 3 e 4 elementare) con il patentino di maestri/e di grado superiore, esse erano equiparate alle scuole medie fino al 1896 quando con l'istituzione di scuole complementari (pari a scuole medie) la scuola normale diventò una scuola superiore.
Le scuole normali femminili e scuole normali maschili con la legge Casati hanno annesso i convitti a tali scuole, che attribuivano loro il compito di preparare i giovani alla gestione del potere senza dimenticare l’assistenza ai bisognosi e meritevoli.
genericamente La legge 3725/1859
- Istruzione superiore si articola in cinque facoltà: teologia, legge, medicina, scienze fisiche-matematiche-naturali,
lettere e filosofia.
Istruzione secondaria classica
- istruzione letteraria classica: forma negli studi letterario-filosofici che aprono all’università
• è divisa i due gradi: ginnasi di 5 anni (i primi tre anni come una scuola media) i due anni successivi di ginnasio erano i primi due anni di liceo classico e il liceo classico di 3 anni pari al 3°-4° e 5° anno.
- Istruzione tecnica fornisce la cultura generale e speciale utile per le carriere nel “pubblico servizio”, nelle
industrie, nel commercio e nella agricoltura
• è divisa in due gradi: scuole tecniche di 3 anni pari all' odierna scuola media e istituti tecnici di 3 anni pari a scuola superiore
- Capo V
Delle scuole normali
La durata è di 3 anni. Dopo 2 anni di corso gli allievi possono abilitarsi per la patente del corso
elementare inferiore. Dopo il terzo anno gli allievi possono abilitarsi per la patente al corso elementare superiore. L’iscrizione è prevista a 16 anni per i ragazzi, a 15 per le ragazze.
- Istruzione elementare
• è impartita gratuitamente in tutti comuni
• è divisa i due gradi: inferiore (2 anni, obbligatori); superiore (2 anni)
Delle scuole normali R.D. 4151 del 1860 art. 358 CAPO V
Le materie d’insegnamento in tali istituti sono:
1. la lingua e gli elementi di letteratura nazionale;
2. gli elementi di geografia generale;
3. la geografia e la storia nazionale;
4. l’aritmetica e la contabilità;
5. gli elementi di geometria;
6. nozioni elementari di storia naturale, di fisica e di chimica;
7. norme elementari d’igiene;
8. disegno lineare e calligrafia;
9. la pedagogia.
Nelle scuole normali per le maestre è aggiunto l’insegnamento dei lavori propri al sesso femminile (lavori donneschi);
Nelle scuole Normali maschili per i maestri può essere aggiunto un corso elementare d’agricoltura e
un corso di nozioni generali sui diritti e doveri dei cittadini in relazione allo Statuto, alla legge elettorale ed all’ amministrazione pubblica.
In pieno Risorgimento (1815-1866) all' inizio della II° guerra d'Indipendenza Italiana (1859-1860) durante il periodo liberale italiano(1861-1914) in pieno positivismo o verismo (1850-1900) ove si instaurano le classi sociali, ancora in epoca Giolittiana (1892-93, 1903-05, 1906-09, 1911-14 (con Credaro), 1920-21(Croce), l'ultimo Ministro della pubblica istruzione Anile nel 1922 (da febbraio ad ottobre), e dalle leggi sul sistema scolastico di Boncompagni 1848, Cibrario 1854 e Lanza 1857, quest' ultimo con la Legge 22/06/1858 n° 2878 di fianco alle scuole normali maschili fondò le scuole normali femminili per formare le insegnanti di scuola elementare, queste durarono fino al 1923. Tali scuole erano ben distinte e separate da quelle maschili e nell' anno successivo 1859 fu istituita con il Regio Decreto Casati chiamata la "Magna Charta" redatto da Angelo Fava del 13/11/1859 R.D. n° 3725, art. 4 le scuole elementari di 4 anni di cui (obbligatorie solo per i primi due anni), istituì sul territorio (decreti del 15, 19, 22 settembre 1860) le scuole normali (R.D. 4151 del 1860 per la formazione dei maestri e delle maestre elementari, sul modello franco-prussiano. Le scuole normali pubbliche erano 18 in tutto il territorio nazionale, 9 maschili e 9 femminili, alle quali si accedeva dopo la scuola elementare di 4 anni e poi nulla fino a 15 anni per le femmine e a 16 per i maschi. Il corso di studi durava due anni per i maestri/e dei primi due anni di scuola elementare con il patentino di maestro di grado inferiore (1 e 2 elementare); durava tre anni per i maestri di scuola elementare (di 3 e 4 elementare) con il patentino di maestri/e di grado superiore, esse erano equiparate alle scuole medie fino al 1896 quando con l'istituzione di scuole complementari (pari a scuole medie) la scuola normale diventò una scuola superiore.
Le scuole normali femminili e scuole normali maschili con la legge Casati hanno annesso i convitti a tali scuole, che attribuivano loro il compito di preparare i giovani alla gestione del potere senza dimenticare l’assistenza ai bisognosi e meritevoli.
genericamente La legge 3725/1859
- Istruzione superiore si articola in cinque facoltà: teologia, legge, medicina, scienze fisiche-matematiche-naturali, lettere e filosofia. Istruzione secondaria classica
- istruzione letteraria classica: forma negli studi letterario-filosofici che aprono all’università • è divisa i due gradi: ginnasi di 5 anni (i primi tre anni come una scuola media) i due anni successivi di ginnasio erano i primi due anni di liceo classico e il liceo classico di 3 anni pari al 3°-4° e 5° anno.
- Istruzione tecnica fornisce la cultura generale e speciale utile per le carriere nel “pubblico servizio”, nelle industrie, nel commercio e nella agricoltura • è divisa in due gradi: scuole tecniche di 3 anni pari all' odierna scuola media e istituti tecnici di 3 anni pari a scuola superiore
- Capo V Delle scuole normali La durata è di 3 anni. Dopo 2 anni di corso gli allievi possono abilitarsi per la patente del corso elementare inferiore. Dopo il terzo anno gli allievi possono abilitarsi per la patente al corso elementare superiore. L’iscrizione è prevista a 16 anni per i ragazzi, a 15 per le ragazze.
- Istruzione elementare • è impartita gratuitamente in tutti comuni • è divisa i due gradi: inferiore (2 anni, obbligatori); superiore (2 anni)
Delle scuole normali R.D. 4151 del 1860 art. 358 CAPO V
Le materie d’insegnamento in tali istituti sono:
1. la lingua e gli elementi di letteratura nazionale;
2. gli elementi di geografia generale;
3. la geografia e la storia nazionale;
4. l’aritmetica e la contabilità;
5. gli elementi di geometria;
6. nozioni elementari di storia naturale, di fisica e di chimica;
7. norme elementari d’igiene;
8. disegno lineare e calligrafia;
9. la pedagogia.
Nelle scuole normali per le maestre è aggiunto l’insegnamento dei lavori propri al sesso femminile (lavori donneschi);
Nelle scuole Normali maschili per i maestri può essere aggiunto un corso elementare d’agricoltura e
un corso di nozioni generali sui diritti e doveri dei cittadini in relazione allo Statuto, alla legge elettorale ed all’ amministrazione pubblica.
[PDF]Legge Casati (testo integrale) - Sintesi Dialettica::: per l ...
Con la Legge
Gianturco del 1896 furono apportate piccole modifiche all' impianto delle materie, in quanto, con l'obbligo di scuola complementare di 3 anni ( pari ad una scuola media) i tre anni di scuola normale furono (equiparati ad una scuola superiore L. 12 lug. 1896, n. 293 veniva finalmente abolita la patente inferiore. ) e nel R.d. 3 dic. 1896, n. 592. venivano apportate alcune modifiche ai programmi delle scuole normali R.d. 19 ott. 1897, n. 460, che approva le istruzioni e i programmi per le scuole Normali.
normali del Regno.
le materie nelle scuole normali:
Morale e Religione,
italiano,
geografia e storia patria,
storia naturale,
aritmetica,
conferenze e lezioni di pedagogia,
canto corale,
lavori donneschi (per femmine)
agraria (per maschi),
palestra (per maschi);
tirocinio;
Altro cenno storico da fare è sulla nascita delle scuole di metodo esse nascono con Ferrante Aporti nel 1844, nel 1845 la scuola durava 8 mesi. Nel 1848 La legge Boncompagni normalizzava la scuola di metodo portandola a tre anni ma ciò avveniva nei grandi centri non nelle zone rurali. Nel 1849 Domenico Berti dava lezioni di Scuola di Metodo alle ragazze e, date continue richieste di ragazze per tale scuola, il Min. dell' istruzione A. La Marmora con una circolare il 17 luglio 1851 triennalizzava completamente, cosi nacque la scuola di Metodo triennale nel 1852, ma solo nel 1913 con Credaro furono istituite le scuole di metodo con programmi più concreti.
materie:
religione,
lingua italiana,
storia e geografia,
aritmetica,
igiene,
pedagogia infantile,
educazione domestica,
canto,
disegno
Cronologia
1852 nascono le scuole di metodo femminili (pari a scuole superiori) di 3 anni per insegnanti di scuole materne;
1858 nascono le scuole normali femminili (pari a scuole superiori) di 3 anni per insegnanti di scuole elementari;
1859 G. Casati istitui le scuole normali;
1861 nasce l' Unità d'Italia;
1866 III° guerra d'Indipendenza;
1874 scuola di magistero ( pari all' università solo maschile) ministro Scialoja
1875 ammissione delle donne all' Università ( Istituti Superiori) Min Bonghi;
1878 Legge sulla nascita degli Istituti Superiori di Magistero Femminili (pari all' Università) De Sanctis;
1880 Reg. 30/09/1880 n° 5666 obbligo di patente presso le scuole normali per le insegnanti di asilo;
1882 Nascono gli Istituti Superiori di Magistero Femminili (pari Università) per l'insegnamento in scuole complementari(pari a scuole medie) e scuole normali (pari a scuole superiori);
1896 legge Gianturco scuola complementare di tre anni (pari a scuola media) più tre anni di scuola normale (pari a scuola superiore) R.d. 3 dic. 1896, n. 592 e venivano apportate alcune modifiche ai programmi delle scuole normali R.d. 19 ott. 1897, n. 460;
1901-1914 Eta Giolittiana o bella epoquè;
1905 Nascono all' Interno degli Istituti Superiori di Magistero Maschili (pari Università) i corsi di perfezionamento di metodo e cultura biennali;
1911 Riforma Daneo-Credaro i primi esperimenti per le scuole magistrali di 2 anni(pari a scuole superiori) e i suoi insegnamenti Legge 21 luglio 1911, n. 861, dopo il ginnasio 5 anni (pari a scuola media); affiancata alle scuole normali (scuole superiori) dopo la scuola complementare triennale (pari a scuola media)per i maestri di scuole elementari;
1913-1916 scuole di metodo biennali (pari a scuola superiore) per le maestre d'asilo, si accedeva dopo la scuola tecnica triennale o quarta ginnasiale(pari a scuole medie) diploma di maestra assistente e dopo due anni di servizio diploma di maestra giardiniera (R.D. 27) 1914, (R.D. 444) 1917;
1914-1918 I° guerra mondiale
1920 soppressione istituti Superiori di Magistero (Università) furono repressi i corsi di perfezionamento di metodo e cultura;
Con la Legge
Gianturco del 1896 furono apportate piccole modifiche all' impianto delle materie, in quanto, con l'obbligo di scuola complementare di 3 anni ( pari ad una scuola media) i tre anni di scuola normale furono (equiparati ad una scuola superiore L. 12 lug. 1896, n. 293 veniva finalmente abolita la patente inferiore. ) e nel R.d. 3 dic. 1896, n. 592. venivano apportate alcune modifiche ai programmi delle scuole normali R.d. 19 ott. 1897, n. 460, che approva le istruzioni e i programmi per le scuole Normali.
normali del Regno.
le materie nelle scuole normali:
Morale e Religione,
italiano,
geografia e storia patria,
storia naturale,
aritmetica,
conferenze e lezioni di pedagogia,
canto corale,
lavori donneschi (per femmine)
agraria (per maschi),
palestra (per maschi);
tirocinio;
materie:
religione,
lingua italiana,
storia e geografia,
aritmetica,
igiene,
pedagogia infantile,
educazione domestica,
canto,
disegno
1861 nasce l' Unità d'Italia;
Istituto Magistrale Superiore 1923-1945 Riforma Gentile
Contesto storico
L' Italia è Uscita dalla I° guerra mondiale 1914-1918 ed è entrata nel Fascismo Mussoliniano nel 1919 fino al 1945. Il 28 ottobre 1922 avviene la marcia su Roma – il fascismo è ormai al potere - il Re Vittorio Emanuele III consegna a Mussolini il governo della Nazione
● Il 31 ottobre 1922 si costituisce formalmente il primo governo Mussolini (a cui partecipano diverse forze politiche e uomini di diversa estrazione ideologico politica).
Al ministero della P.I. viene nominato il 30 ottobre 1922 Giovanni Gentile che vi rimarrà fino al 1° luglio 1924.
- Il Ministro Gentile presso il suo Ministero stabilì quattro Direzioni Generali:
- per l'Istruzione Primaria (direttore G. Lombardo Radice) scuole elementare
- per l'Istruzione Media (direttore Leonardo Severi) ( si occupò di scuole medie e superiori tra cui la scuola di metodo e l'istituto Magistrale inferiore e L'istituto Magistrale Superiore).
- per l'Istruzione Superiore (direttore Ugo Frascherelli) Le Facoltà Universitarie tra cui anche l'istituto Superiore di Magistero
- per le Belle Arti (direttore Arduino Colasanti)
In pieno fascismo l'istituto magistrale fu introdotto con la legge Gentile con il Regio decreto del 6 maggio 1923, n. 1054, e furono abolite le scuole complementari sostituite dagli istituti magistrali inferiori e le scuole normali sostituite dagli istituti magistrali superiori.
Era suddiviso in due corsi:
- l'istituto magistrale inferiore,/(1923 - 1940) quadriennale (pari ad una scuola media), a cui si accedeva dopo la scuola elementare, essa è stata sostituita dalla vecchia scuola complementare per i soli studenti di studi pedagogici, difatti la scuola complementare continuò ad esistere per altre mansioni fino al 1928 quando venne sostituita dalla scuola di avviamento professionale (1928-1963).
- l'istituto magistrale superiore, triennale (pari ad una scuola superiore), a cui si accedeva dopo l'istituto magistrale inferiore.
Il diploma che rilasciava, l' Istituto Magistrale Superiore oltre all'abilitazione all'insegnamento elementare, consentiva l'iscrizione all'Istituto Superiore (poi facoltà dal 1936) di Magistero. era dominato dalle materie umanistiche e non prevedeva né il tirocinio e l'insegnamento della pedagogia fu accorpata alla filosofia. Era però prevista l'esistenza di un giardino d'infanzia istituiti con regio decreto 6 maggio 1923, n. 1054 (art. 57) . all'interno degli edifici che ospitavano le varie scuole caratterizzati: dal pensiero pedagogico di Froebel e Agazzi.
Nel 1923 le scuole di metodo divennero triennali (pari a scuole superiori) per le maestre di scuola materna (per bambini dai 4 ai 6 anni) si accedeva dopo la scuola tecnica (tale scuola media esistente già dal 1859 venne frequentata prima delle scuole di metodo dal 1923 al 1933 quando per i soli studenti delle scuole di metodo accorpate alla scuola magistrale inferiore pari a scola media) triennale o quarta ginnasiale(pari a scuole medie esistente già dal 1859 al 1943 pari a scuole medie ). nel 1929 le materie cambiarono:
religione,
lingua italiana,
storia e geografia,
matematica e scienze naturali,
igiene e pedagogia infantile,
economia domestica,
canto,
disegno,
plastica e lavori domestici.
apposite classi preparatorie infantili in numero sufficiente per lo svolgimento di un efficace tirocinio sono annesse ad ogni scuola.art. 43. (art. 41 testo unico 22 gennaio 1925, n. 432).
L' Italia è Uscita dalla I° guerra mondiale 1914-1918 ed è entrata nel Fascismo Mussoliniano nel 1919 fino al 1945. Il 28 ottobre 1922 avviene la marcia su Roma – il fascismo è ormai al potere - il Re Vittorio Emanuele III consegna a Mussolini il governo della Nazione
● Il 31 ottobre 1922 si costituisce formalmente il primo governo Mussolini (a cui partecipano diverse forze politiche e uomini di diversa estrazione ideologico politica).
Al ministero della P.I. viene nominato il 30 ottobre 1922 Giovanni Gentile che vi rimarrà fino al 1° luglio 1924.- Il Ministro Gentile presso il suo Ministero stabilì quattro Direzioni Generali:
- per l'Istruzione Primaria (direttore G. Lombardo Radice) scuole elementare
- per l'Istruzione Media (direttore Leonardo Severi) ( si occupò di scuole medie e superiori tra cui la scuola di metodo e l'istituto Magistrale inferiore e L'istituto Magistrale Superiore).
- per l'Istruzione Superiore (direttore Ugo Frascherelli) Le Facoltà Universitarie tra cui anche l'istituto Superiore di Magistero
- per le Belle Arti (direttore Arduino Colasanti)
Era suddiviso in due corsi:
- l'istituto magistrale inferiore,/(1923 - 1940) quadriennale (pari ad una scuola media), a cui si accedeva dopo la scuola elementare, essa è stata sostituita dalla vecchia scuola complementare per i soli studenti di studi pedagogici, difatti la scuola complementare continuò ad esistere per altre mansioni fino al 1928 quando venne sostituita dalla scuola di avviamento professionale (1928-1963).
- l'istituto magistrale superiore, triennale (pari ad una scuola superiore), a cui si accedeva dopo l'istituto magistrale inferiore.
Il diploma che rilasciava, l' Istituto Magistrale Superiore oltre all'abilitazione all'insegnamento elementare, consentiva l'iscrizione all'Istituto Superiore (poi facoltà dal 1936) di Magistero. era dominato dalle materie umanistiche e non prevedeva né il tirocinio e l'insegnamento della pedagogia fu accorpata alla filosofia. Era però prevista l'esistenza di un giardino d'infanzia istituiti con regio decreto 6 maggio 1923, n. 1054 (art. 57) . all'interno degli edifici che ospitavano le varie scuole caratterizzati: dal pensiero pedagogico di Froebel e Agazzi.
religione,
lingua italiana,
storia e geografia,
matematica e scienze naturali,
igiene e pedagogia infantile,
economia domestica,
canto,
disegno,
plastica e lavori domestici.
apposite classi preparatorie infantili in numero sufficiente per lo svolgimento di un efficace tirocinio sono annesse ad ogni scuola.art. 43. (art. 41 testo unico 22 gennaio 1925, n. 432).
Le scuole di metodo furono soppresse e al loro posto nel 1933, Le scuole magistrali per maestre di scuole materne (bambini dai 4 ai 6 anni) anch'esse triennali (pari a scuola superiore) a cui si accedeva dopo l'istituto magistrale inferiore quadriennale (pari a scuola media).
dal R.D. 11 agosto 1933 n° 1286 le materie:
lingua e letteratura italiana,
pedagogia,
storia e geografia,
matematica,
computistica e scienze naturali,
igiene e puericultura,
religione,
musica e canto corale,
economia domestica e lavori donneschi,
plastica e disegno,
tirocinio e conferenze sul tirocinio
Il Quadro Orario dal 1923 dell' Istituto Magistrale Inferiore (scuola Media)
e dell' Istituto Magistrale Superiore (Scuola Superiore)
(Cfr. R.d. 14 ottobre 1923, n. 2345, cit., Orari, Istituto magistrale, Corso inferiore)
(Cfr. R.d. 14 ottobre 1923, n. 2345, cit., Orari, Istituto magistrale, Corso superiore).
R.d. 16 ottobre 1924, n. 1923, Modificazione agli orari e programmi degli istituti medi d’istruzione, in Ministero della Pubblica Istruzione, «Bollettino Ufficiale», LI, Parte I, Leggi, regolamenti e disposizioni generali ‒ II Sem., n. 50, 9 dicembre 1924, pp. 2769-2779.
Istituto magistrale inferiore (1923 - 1940) (scuola media) I II III IV
Italiano 8 4 4 4
Latino - 6 6 6
Lingua straniera - 4 4 4
Storia e geografia 4 2 2 2
Matematica 3 2 2 2
Musica e canto corale 2 2 2 2
Studio di uno strumento musicale 2 2 2 2
Disegno 3 2 2 2
Totale delle ore settimanali 22 24 24 24
Istituto magistrale superiore (1923 - 1940)(scuola superiore) I II III
Lettere italiane 4 5 4
Lettere latine 5 4 4
Filosofia e pedagogia 4 5 6
Storia 3 4 4
Matematica e fisica 3 4 4
Scienze naturali, geografia, igiene 3 2 3
Disegno
Musica e canto corale
Studio di uno strumento musicale(facoltativo) 2
2
2 1
1
2 1
1
2
Totale delle ore settimanali 28 28 29
Cronologia
1921/26 L'Avanguardia giovanile fascista fu la prima organizzazione che raccoglieva i giovani dai 14 ai 18 anni,del Partito Nazionale Fascista (1921-1926)
1923 riapertura degli Istituti superiori di Magistero (Università) nascono i diplomi universitari 3 anni in vigilatrice d'infanzia ( per chi dirige e vigila su ciò che fanno i maestri nelle scuole elementari) al posto dei repressi i corsi di perfezionamento di metodo e cultura;
1923 Nascono gli Istituti Superiori di Magistero promisqui R.d. 13 marzo 1923, n. 736 formano personale direttivo e ispettivo delle scuole elementari e docenti di filosofia e pedagogia negli istituti magistrali e docenti in materie letterarie nelle scuole medie maschili e femminili;
1923 art. 1 RD 31-12-1923 n° 3106 gli asili infantili sono chiamati scuole materne di 2 anni (bambini dai 4 ai 6 anni) non obbligatorie di solito le maestre erano suore e come insegnamento avevano solo la religione. le maestre di scuola materna si formavano con 3 anni di scuole di metodo (pari a scuole superiori).
1923 nascono gli istituti magistrali (fino al 1939) (inferiore 4 anni (pari a scuola media)+ istituti magistrali superiore 3 anni = 7 anni) (pari a scuole superiori) ma fu prolungato fino al 1945 per via della guerra, e furono represse le scuole normali (scuole superiori);
1923 Riforma Gentile regola i Convitti Nazionali annessi agli istituti magistrali superiori regolamento specifico per i convitti è datato 1925 (e il suo impianto è tuttora in vigore nelle scuole alberghiere e agrarie ) l R.D. 1 settembre 1925, n. 2009, — Regolamento per i Convitti Nazionali (De Vecchi)
1926/1937 l'Opera nazionale balilla, con legge n. 2247 del 3 aprile 1926 fino al 1937 creata per i ragazzi di ambo i sessi dai 6 ai 17 anni, e tutte le organizzazioni che ad essa facevano capo, rispondendo direttamente alla segreteria nazionale del PNF.
1926 Istituto Superiore di Magistero: regio decreto 14 ottobre 1926,
n. 2170, e modificato con il regio decreto 13 ottobre 1927, n. 2227,
e successivi;
dal R.D. 11 agosto 1933 n° 1286 le materie:
lingua e letteratura italiana,
pedagogia,
storia e geografia,
matematica,
computistica e scienze naturali,
igiene e puericultura,
religione,
musica e canto corale,
economia domestica e lavori donneschi,
plastica e disegno,
tirocinio e conferenze sul tirocinio
Il Quadro Orario dal 1923 dell' Istituto Magistrale Inferiore (scuola Media)
e dell' Istituto Magistrale Superiore (Scuola Superiore)
(Cfr. R.d. 14 ottobre 1923, n. 2345, cit., Orari, Istituto magistrale, Corso inferiore)
(Cfr. R.d. 14 ottobre 1923, n. 2345, cit., Orari, Istituto magistrale, Corso superiore).
R.d. 16 ottobre 1924, n. 1923, Modificazione agli orari e programmi degli istituti medi d’istruzione, in Ministero della Pubblica Istruzione, «Bollettino Ufficiale», LI, Parte I, Leggi, regolamenti e disposizioni generali ‒ II Sem., n. 50, 9 dicembre 1924, pp. 2769-2779.
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1921/26 L'Avanguardia giovanile fascista fu la prima organizzazione che raccoglieva i giovani dai 14 ai 18 anni,del Partito Nazionale Fascista (1921-1926)
1923 art. 1 RD 31-12-1923 n° 3106 gli asili infantili sono chiamati scuole materne di 2 anni (bambini dai 4 ai 6 anni) non obbligatorie di solito le maestre erano suore e come insegnamento avevano solo la religione. le maestre di scuola materna si formavano con 3 anni di scuole di metodo (pari a scuole superiori).
1923 Riforma Gentile regola i Convitti Nazionali annessi agli istituti magistrali superiori regolamento specifico per i convitti è datato 1925 (e il suo impianto è tuttora in vigore nelle scuole alberghiere e agrarie ) l R.D. 1 settembre 1925, n. 2009, — Regolamento per i Convitti Nazionali (De Vecchi)
1926/1937 l'Opera nazionale balilla, con legge n. 2247 del 3 aprile 1926 fino al 1937 creata per i ragazzi di ambo i sessi dai 6 ai 17 anni, e tutte le organizzazioni che ad essa facevano capo, rispondendo direttamente alla segreteria nazionale del PNF.
1926 Istituto Superiore di Magistero: regio decreto 14 ottobre 1926,
n. 2170, e modificato con il regio decreto 13 ottobre 1927, n. 2227,
e successivi;
1928 R.D. 5 febbraio 1928, n. 577 - Testo unico sull'istruzione art. 42.(art. 40 testo unico 22 gennaio 1925, n. 432).il corso della scuola di metodo ( per le insegnanti dei bambini della scuola di grado preparatorio 4-6 anni) per le maestre di scuola materna ha la durata di tre anni.
1929 il Ministero della Pubblica Istruzione dal 1861 nel 1929 cambia nome in Ministero dell'Educazione Nazionale fino al 1943 quando ritorna ad essere Ministero della Pubblica Istruzione
1929 con il concordato 11 febbraio 1929 art. 36 conservare la sua
Azione Cattolica e la sua FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana),
certamente, però, non libere di professare idee antifasciste né di ‘fare politica’.
insegnamento della religione nelle scuole medie e scuole secondarie superiori;
1929 l’istituzione degli educandati statali con regio decreto 23 dicembre 1929, n. 2392, e di cui alle tabelle annesse al regio decreto 1º ottobre 1931, n. 1312, e successive modificazioni;
1930/37 Fasci giovanili di combattimento dal 1930 al 1937 ragazzi/e tra i (18 e i 21 anni)(abbreviato F.G.C. oppure al plurale FF.GG.CC.)I fasci giovanili vincolavano all'attività sportiva i giovani e le giovani fasciste fino ai 21 anni furono un'organizzazione giovanile del Partito Nazionale Fascista, con lo scopo di accrescere la preparazione spirituale, sportiva e militare dei ragazzi italiani fondata sui principi dell'ideologia del regime, in essa confluì anche Opera Nazionale Balilla.
1933 furono represse le scuole di metodo, nascono le scuole magistrali (pari a scuole superiori) di 3 anni per le insegnanti di scuole materne (per bambini dai 4 ai 6 anni) o di grado preparatorio, che veniva frequentata dopo la scuola magistrale inferiore (pari ad una scuola media)r.d. 11 agosto 1933 n° 1286.
1933 Istituti Superiori di Magistero (pari Università) ; diventano facoltà Testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
1934 Introduzione della cultura militare nella scuola (R.D. 686)
1936 gli istituti Superiori di Magistero (Università) diventano Facoltà di Magistero (Università) con la l. 13 giugno 1935, n. 1100; regio decreto 20 giugno 1935, n. 1071 - modifiche ed aggiornamenti al testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
Diploma di Laurea D.L. L 072 e da L 224 a L244 in Pedagogia o Filosofia quadriennale per dirigere gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e per fare gli ispettori di scuole materne ed elementari, e per dirigere le e istituzioni educative,
Anno 77 -Numero 285 Roma -Giovedì, 10 dicembre 1936 -ANNO XV(anno fascista)
1929 con il concordato 11 febbraio 1929 art. 36 conservare la sua
Azione Cattolica e la sua FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana),
certamente, però, non libere di professare idee antifasciste né di ‘fare politica’.
Azione Cattolica e la sua FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana),
certamente, però, non libere di professare idee antifasciste né di ‘fare politica’.
insegnamento della religione nelle scuole medie e scuole secondarie superiori;
1929 l’istituzione degli educandati statali con regio decreto 23 dicembre 1929, n. 2392, e di cui alle tabelle annesse al regio decreto 1º ottobre 1931, n. 1312, e successive modificazioni;
1930/37 Fasci giovanili di combattimento dal 1930 al 1937 ragazzi/e tra i (18 e i 21 anni)(abbreviato F.G.C. oppure al plurale FF.GG.CC.)I fasci giovanili vincolavano all'attività sportiva i giovani e le giovani fasciste fino ai 21 anni furono un'organizzazione giovanile del Partito Nazionale Fascista, con lo scopo di accrescere la preparazione spirituale, sportiva e militare dei ragazzi italiani fondata sui principi dell'ideologia del regime, in essa confluì anche Opera Nazionale Balilla.
1934 Introduzione della cultura militare nella scuola (R.D. 686)
1936 gli istituti Superiori di Magistero (Università) diventano Facoltà di Magistero (Università) con la l. 13 giugno 1935, n. 1100; regio decreto 20 giugno 1935, n. 1071 - modifiche ed aggiornamenti al testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
Diploma di Laurea D.L. L 072 e da L 224 a L244 in Pedagogia o Filosofia quadriennale per dirigere gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e per fare gli ispettori di scuole materne ed elementari, e per dirigere le e istituzioni educative,
CAPO III -ORDINAMENTO DEGLI STUDI.
SEZIONE I.
Art. 5. -L'anno accademico si divide in due semestri, l'inizio es
la fine dei quali sono determinati dal Senato accademico entro i
termini fissati dalle norme concernenti l'ordinamento universitario
per ciò che riguarda la durata ordinaria dell'anno accademico, e in
in modo che l'eventuale intervallo fra di essi sia compreso nel numero dei
giorni di vacanza che per le stesse norme sono da ripartirsi durante
l'anno accademico stesso oltre i giorni riconosciuti come festivi
dallo Stato
Art. 6. -Nell'Università sono conferite le seguenti lauree e diplomi:
nella Facoltà di giurisprudenza: la laurea in giurisprudenza;
nella Facoltà di scienze politiche: la laurea in scienze politiche e
la laurea in economia e commercio;
nella Facoltà di lettere e filosofia: la laurea in lettere e la
laurea in filosofia¡
nella Facoltà di magistero: la laurea in materie letterarie, la
laurea in pedagogia, la laurea in lingue e letterature straniere e il
diploma di abilitazione alla vigilanza nelle Scuole elementari;
Art. 7. -Gli studi per il conseguimento di ciascuna laurea durano
quattro anni. Gli studi per il conseguimento del diploma di di abilitazione alla
vigilanza nelle Scuole elementari durano tre anni.
Art. 26. -Gli insegnamenti per la laurea in pedagogia sono i seguenti:
Insegnamenti fondamentali del 1• biennio:
1. Lingua e letteratura italiana (biennale).
2. Lingua e letterature latina (biennale).
3. Storia della filosofia (biennale).
4. Pedagogia (biennale).
5. Storia.
Insegnamenti complementari del 1• biennio:
1. Lingua e letteratura moderna straniera a
scelta (biennale).
2. Filologia romanza.
3. Filologia germanica.
4. Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica.
Insegnamenti fondamentali del 2• biennio:.
1. Lingua e letteratura italiana.
2. Lingua o letteratura latina.
8. Storia della filosofia.
4. Filosofia (biennale).
5. Pedagogia. *
G. Storia.
Insegnamenti complementari del 2• biennio:
1. Lingua e letteratura moderna straniera (la medesima scelta
nel 10 biennio).
2. Psicologia sperimentale.
3. Storia dell'alto medioevale e moderna.
Art. 27. -Sono inoltro tenuto le esercitazioni di:
filosofia;
storia della filosofia;
storia:
lingua francese;
lingua tedesca;
lingua inglese;
psicologia sperimentale;
pedagogia.
Art 30. -Gli insegnamenti per 11 diploma di abilitazione alla
vigilanza nelle Scuole elementari sono i seguenti:
Insegnamenti fondamentali:
1. Pedagogia (triennale).
2. Lingua e letteratura italiana (biennale).
3. Lingua e letteratura latina (biennale).
4. Storia (biennale).
5. Geografia (biennale).
6. Storia della filosofia (biennale).
9. Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica.
8. Igiene.
Insegnamenti complementari:
L Lingua moderna straniera a scelta (biennale).
Art. 31. -Sono inoltre tenute le esercitazioni di:
lingua italiana;
lingua latina;
lingua tedesca;
lingua francese;
lingua inglese;
storia.
1936 (Presidente Consiglio, Mussolini - Ministro istruzione, Bottai)
- Nuovi orari e programmi degli istituti magistrali R. D. 7 Maggio 1936 XIV n. 762
pubblicati sul supplemento ordinario alla Gazzetta ufficiale n. 108 del 9 Maggio 1936-XIV (Ministero dell'educazione Nazionale) con aggiunta di religione e cultura fascista.
istituto magistrale inferiore di 4 anni (ex scuola media) del 1936 n° 762
materie:
religione
cultura militare (30 ore annuali per classe)
lingua italiana
lingua latina
storia e geografia
matematica
lingua straniera
disegno
elementi di musica e canto
strumento musicale (facoltativo)
educazione fisica
istituto magistrale superiore di 3 anni 1936 n° 762 (ex scuola superiore)
materie:
religione
cultura militare (30 ore annuali per classe)
Lingue e lettere italiane
lingue e lettere latine
filosofia,pedagogia ed elementi di diritto ed economia
storia
matematica e fisica
scienze naturali ed igiene chimica e geografia
musica e canto corale
strumento musicale (facoltativo)
educazione fisica
1938 Disposizioni sull'ordinamento didattico universitario, e successive modificazioni;tabella XV allegata al regio decreto 30 settembre 1938 n. 1652;
Tra il 1940-1945 con il gran caos della seconda guerra mondiale alcune scuole seguirono la vecchia riforma Gentile (1923)altre scuole la Nuova riforma Bottai(1940)
Riforma Bottai 'la carta della scuola' 1940 (durò dal 1940 al 1943)
La carta della scuola di Bottai fu varata nel 1940 ma per via dello scoppio della II° guerra mondiale 1939-1945 alcune scuole continuarono con la riforma gentiliana del 1923 altre con la Riforma Bottai fino al 1943.
Inoltre, in quegli anni,'l'Italia era divisa in cinque, difatti:
- fu creata per l'Italia centro settentrionale la R.S.I. Repubblica Sociale Italiana o Repubblica di Salò (in prov. di Brescia in Lombardia) essa durò dal 18/04/1943 al 25/04/1945, capeggiata dal Duce Mussolini e dipendente, stato fantoccio, dalla Germania nazista o Germania nazionalsocialista o Terzo Reich del Fuhrer Hitler.
- l'Italia meridionale Nazional fascista capeggiata e dipendente dal duce Mussolini;
- dal maggio-giugno fino a novembre del 1944 le Repubbliche Partigiane (zone montane d'italia dove gli italiani ebbero l'aiuto dei nostri alleati anglo-americani per cacciare i tedeschi e il nazi-fascismo fuori dall'Italia.
- La Resistenza ovvero anti fascisti e nazisti tra l'8 settembre 1943 (il CLN fu fondato a Roma il 9 settembre) e termina nei primi giorni del maggio 1945 costituisce il fenomeno storico nel quale vanno individuate le origini stesse della Repubblica Italiana: l'Assemblea Costituente fu in massima parte composta da esponenti dei partiti che avevano dato vita al CLN, i quali scrissero la Costituzione fondandola sulla sintesi tra le rispettive tradizioni politiche ed ispirandola ai princìpi della democrazia e dell'antifascismo La scelta di celebrare la fine di quel periodo con il 25 aprile 1945 fa riferimento alla data dell'appello diramato dal CLNAI per l'insurrezione armata della città di Milano, sede del comando partigiano dell'Alta Italia.
- la guerra fredda ovvero la contrapposizione politica, ideologica e militare che venne a crearsi nel 1945, alla fine della seconda guerra mondiale, tra due blocchi internazionali, categorizzati come Occidente (gli Stati Uniti d'America, gli alleati della NATO e i Paesi amici ( tra cui l'Italia) ) edOriente, o "blocco comunista" (l'Unione Sovietica, gli alleati del Patto di Varsavia e i Paesi amici). la causa fu la Spartizione dei territori occupati dagli alleati dopo la seconda guerra mondiale. Le fasi più critiche e potenzialmente pericolose della guerra fredda furono due: la prima fu quella compresa fra gli anni cinquanta e sessanta. La seconda fu durante la prima metà degli anni ottanta. La fine della guerra fredda viene convenzionalmente fatta coincidere con la caduta del muro di Berlino (9 novembre 1989) e la successiva dissoluzione dell'Unione Sovietica nel 1991.
SISTEMA SCOLASTICO
Dal 1943 da Ministero dell' Educazione Nazionale ricambia nome in Ministero della Pubblica Istruzione
in tale periodo, l'italia, anche dal punto di vista scolastico, era frammentata.
La struttura creata dagli Alleati (America) nell’autunno dall'autunno del 1943 al 1946 per occuparsi della defascistizzazione e ricostruzione dell’intero apparato educativo italiano fu l’Education Subcommission, ramo interno della sezione economico amministrativa della “Commissione di Controllo Alleata” (A. C. C.): a capo della Sottocommissione venne designato il tenente inglese Robert Gayre, e come suoi vice vennero nominati il colonnello Carleton Washburne che sbarco in Sicilia Italia meridionale, seguace di Dewey, e Thomas Vernor Smith, entrambi americani, ma non apportarono grandi modifiche. Se ne interessarono anche: Omodeo, De Ruggero, Arangio Ruiz, e B. Croce ( per la riforma Gentile) proposero un ritorno alle strutture precedenti, mentre Banfi, Marchesi e Vittorini erano per la scuola media unitaria (riforma Bottai).
La nascita della Repubblica Italiana avvenne il 2 giugno 1946 che con il referendum istituzionale, indetto a suffragio universale, si decise su quale forma di governo, monarchia o repubblica, dare all'Italia, in seguito alla caduta del fascismo. Dopo 85 anni di regno, l'Italia diventava repubblica e i monarchi di casa Savoia venivano esiliati. Lo Statuto del Regno o Statuto Fondamentale della Monarchia di Savoia del 4 marzo 1848 (noto come Statuto Albertino dal nome del re che lo promulgò, Carlo Alberto di Savoia), fu la costituzione adottata dal Regno sardo-piemontese il 4 marzo 1848 a Torino essa durò fino al 2 giugno 1946 quando, con successivi decreti legislativi, fu adottato un regime costituzionale transitorio, valido fino all'entrata in vigore della nuova Costituzione della Repubblica Italiana 1º gennaio 1948, di cui all' art. 34 riporta 8 anni di pubblica istruzione.
Dal 13 luglio 1946 al 19 luglio 1951 fu Ministro della pubblica Istruzione Guido Gonnella.
Il 6 agosto del 1948 fu inaugurato il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione
cronologia
Gioventù Italiana del Littorio fu fondata il 29 ottobre 1937 (XVI dell'era fascista)ragazzi tra i 6 ed i 21 anni, furono un'organizzazione giovanile del Partito Nazionale Fascista PNF., con lo scopo di accrescere la preparazione spirituale, sportiva e militare dei ragazzi italiani fondata sui principi dell'ideologia del regime,Sciolta dopo il 25 luglio 1943, con decreto del Capo del governo del 6 maggio 1944 venne istituito il "Commissariato per la gioventù italiana", il cui fine era provvedere alla conservazione e temporanea amministrazione del patrimonio dell’ex GIL. Nel 1972 la "Gioventù italiana" fu individuata come persona giuridica e riconosciuta come ente pubblico. Venne soppressa con L. 18 novembre 1975 n. 764 [1]Formalmente la GIL fu soppressa nel febbraio 1996 dal Parlamento repubblicano[2].. dalle ceneri dei Fasci giovanili di combattimento dal 1930 al 1937 ragazzi/e tra i (18 e i 21 anni)(abbreviato F.G.C. oppure al plurale FF.GG.CC.)I fasci giovanili vincolavano all'attività sportiva i giovani e le giovani fasciste fino ai 21 anni furono un'organizzazione giovanile del Partito Nazionale Fascista, con lo scopo di accrescere la preparazione spirituale, sportiva e militare dei ragazzi italiani fondata sui principi dell'ideologia del regime,. In essa confluì anche l'Opera nazionale balilla, con legge n. 2247 del 3 aprile 1926 fino al 1937 creata per i ragazzi di ambo i sessi dai 6 ai 17 anni, e tutte le organizzazioni che ad essa facevano capo, rispondendo direttamente alla segreteria nazionale del PNF.
La carta della scuola di Bottai fu varata nel 1940 ma per via dello scoppio della II° guerra mondiale 1939-1945 alcune scuole continuarono con la riforma gentiliana del 1923 altre con la Riforma Bottai fino al 1943.
Inoltre, in quegli anni,'l'Italia era divisa in cinque, difatti:
- fu creata per l'Italia centro settentrionale la R.S.I. Repubblica Sociale Italiana o Repubblica di Salò (in prov. di Brescia in Lombardia) essa durò dal 18/04/1943 al 25/04/1945, capeggiata dal Duce Mussolini e dipendente, stato fantoccio, dalla Germania nazista o Germania nazionalsocialista o Terzo Reich del Fuhrer Hitler.
- l'Italia meridionale Nazional fascista capeggiata e dipendente dal duce Mussolini;
- dal maggio-giugno fino a novembre del 1944 le Repubbliche Partigiane (zone montane d'italia dove gli italiani ebbero l'aiuto dei nostri alleati anglo-americani per cacciare i tedeschi e il nazi-fascismo fuori dall'Italia.
- La Resistenza ovvero anti fascisti e nazisti tra l'8 settembre 1943 (il CLN fu fondato a Roma il 9 settembre) e termina nei primi giorni del maggio 1945 costituisce il fenomeno storico nel quale vanno individuate le origini stesse della Repubblica Italiana: l'Assemblea Costituente fu in massima parte composta da esponenti dei partiti che avevano dato vita al CLN, i quali scrissero la Costituzione fondandola sulla sintesi tra le rispettive tradizioni politiche ed ispirandola ai princìpi della democrazia e dell'antifascismo La scelta di celebrare la fine di quel periodo con il 25 aprile 1945 fa riferimento alla data dell'appello diramato dal CLNAI per l'insurrezione armata della città di Milano, sede del comando partigiano dell'Alta Italia.
- la guerra fredda ovvero la contrapposizione politica, ideologica e militare che venne a crearsi nel 1945, alla fine della seconda guerra mondiale, tra due blocchi internazionali, categorizzati come Occidente (gli Stati Uniti d'America, gli alleati della NATO e i Paesi amici ( tra cui l'Italia) ) edOriente, o "blocco comunista" (l'Unione Sovietica, gli alleati del Patto di Varsavia e i Paesi amici). la causa fu la Spartizione dei territori occupati dagli alleati dopo la seconda guerra mondiale. Le fasi più critiche e potenzialmente pericolose della guerra fredda furono due: la prima fu quella compresa fra gli anni cinquanta e sessanta. La seconda fu durante la prima metà degli anni ottanta. La fine della guerra fredda viene convenzionalmente fatta coincidere con la caduta del muro di Berlino (9 novembre 1989) e la successiva dissoluzione dell'Unione Sovietica nel 1991.
SISTEMA SCOLASTICO
Dal 1943 da Ministero dell' Educazione Nazionale ricambia nome in Ministero della Pubblica Istruzione
in tale periodo, l'italia, anche dal punto di vista scolastico, era frammentata.
La struttura creata dagli Alleati (America) nell’autunno dall'autunno del 1943 al 1946 per occuparsi della defascistizzazione e ricostruzione dell’intero apparato educativo italiano fu l’Education Subcommission, ramo interno della sezione economico amministrativa della “Commissione di Controllo Alleata” (A. C. C.): a capo della Sottocommissione venne designato il tenente inglese Robert Gayre, e come suoi vice vennero nominati il colonnello Carleton Washburne che sbarco in Sicilia Italia meridionale, seguace di Dewey, e Thomas Vernor Smith, entrambi americani, ma non apportarono grandi modifiche. Se ne interessarono anche: Omodeo, De Ruggero, Arangio Ruiz, e B. Croce ( per la riforma Gentile) proposero un ritorno alle strutture precedenti, mentre Banfi, Marchesi e Vittorini erano per la scuola media unitaria (riforma Bottai).
La struttura creata dagli Alleati (America) nell’autunno dall'autunno del 1943 al 1946 per occuparsi della defascistizzazione e ricostruzione dell’intero apparato educativo italiano fu l’Education Subcommission, ramo interno della sezione economico amministrativa della “Commissione di Controllo Alleata” (A. C. C.): a capo della Sottocommissione venne designato il tenente inglese Robert Gayre, e come suoi vice vennero nominati il colonnello Carleton Washburne che sbarco in Sicilia Italia meridionale, seguace di Dewey, e Thomas Vernor Smith, entrambi americani, ma non apportarono grandi modifiche. Se ne interessarono anche: Omodeo, De Ruggero, Arangio Ruiz, e B. Croce ( per la riforma Gentile) proposero un ritorno alle strutture precedenti, mentre Banfi, Marchesi e Vittorini erano per la scuola media unitaria (riforma Bottai).
La nascita della Repubblica Italiana avvenne il 2 giugno 1946 che con il referendum istituzionale, indetto a suffragio universale, si decise su quale forma di governo, monarchia o repubblica, dare all'Italia, in seguito alla caduta del fascismo. Dopo 85 anni di regno, l'Italia diventava repubblica e i monarchi di casa Savoia venivano esiliati. Lo Statuto del Regno o Statuto Fondamentale della Monarchia di Savoia del 4 marzo 1848 (noto come Statuto Albertino dal nome del re che lo promulgò, Carlo Alberto di Savoia), fu la costituzione adottata dal Regno sardo-piemontese il 4 marzo 1848 a Torino essa durò fino al 2 giugno 1946 quando, con successivi decreti legislativi, fu adottato un regime costituzionale transitorio, valido fino all'entrata in vigore della nuova Costituzione della Repubblica Italiana 1º gennaio 1948, di cui all' art. 34 riporta 8 anni di pubblica istruzione.
Dal 13 luglio 1946 al 19 luglio 1951 fu Ministro della pubblica Istruzione Guido Gonnella.
Il 6 agosto del 1948 fu inaugurato il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione
Il 6 agosto del 1948 fu inaugurato il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione
cronologia
Gioventù Italiana del Littorio fu fondata il 29 ottobre 1937 (XVI dell'era fascista)ragazzi tra i 6 ed i 21 anni, furono un'organizzazione giovanile del Partito Nazionale Fascista PNF., con lo scopo di accrescere la preparazione spirituale, sportiva e militare dei ragazzi italiani fondata sui principi dell'ideologia del regime,Sciolta dopo il 25 luglio 1943, con decreto del Capo del governo del 6 maggio 1944 venne istituito il "Commissariato per la gioventù italiana", il cui fine era provvedere alla conservazione e temporanea amministrazione del patrimonio dell’ex GIL. Nel 1972 la "Gioventù italiana" fu individuata come persona giuridica e riconosciuta come ente pubblico. Venne soppressa con L. 18 novembre 1975 n. 764 [1]Formalmente la GIL fu soppressa nel febbraio 1996 dal Parlamento repubblicano[2].. dalle ceneri dei Fasci giovanili di combattimento dal 1930 al 1937 ragazzi/e tra i (18 e i 21 anni)(abbreviato F.G.C. oppure al plurale FF.GG.CC.)I fasci giovanili vincolavano all'attività sportiva i giovani e le giovani fasciste fino ai 21 anni furono un'organizzazione giovanile del Partito Nazionale Fascista, con lo scopo di accrescere la preparazione spirituale, sportiva e militare dei ragazzi italiani fondata sui principi dell'ideologia del regime,. In essa confluì anche l'Opera nazionale balilla, con legge n. 2247 del 3 aprile 1926 fino al 1937 creata per i ragazzi di ambo i sessi dai 6 ai 17 anni, e tutte le organizzazioni che ad essa facevano capo, rispondendo direttamente alla segreteria nazionale del PNF.
Formazioni
- Corpi maschili:
- figli della lupa: dai 6 agli 8 anni;
- balilla: dai 9 ai 10 anni;
- balilla moschettieri: dagli 11 ai 13 anni;
- avanguardisti: dai 14 ai 18 anni.
- Corpi femminili:
- figlie della lupa: dai 6 agli 8 anni;
- piccole italiane: dai 9 ai 13 anni;
- giovani italiane: dai 14 ai 18 anni.
Esterni all'ONB vi erano i movimenti d'età superiore:
- Fasci giovanili di combattimento e giovani fasciste: dai 18 ai 21 anni;
- Gruppi universitari fascisti (GUF): studenti universitari e delle scuole superiori.
- Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale a 17 anni ci si poteva arruolare.
Oltre ai balilla esistevano anche i marinaretti, che costituivano un'istituzione premarinara alla quale si accedeva dopo aver ottenuto il nulla osta dalla propria legione di appartenenza; ne facevano parte ragazzi dagli 8 anni in su.
Nel 1938 fu creata la legge razziale che divideva la scuola statale in due scuole 1. per gli ariani 2. per gli ebrei (R.D.L. 1630).
1939 Facoltà Lettere e Filosofia, di Magistero. con corsi di Diploma Universitario triennale di Vigilatrice d'Infanzia per direttori di scuola materna ed elementare e per vigilare su queste oggi equiparato alla laurea triennale in infermiere pediatrico Laureato L SNT/01 , Diploma di Laurea D.L. L 073 in Pedagogia quadriennale per dirigere gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e per fare gli ispettori di scuole materne ed elementari, e per dirigere le e istituzioni educative,;
Nel 1940, Bottai, emanò la "Carta della Scuola"15 febbraio 1939-XVII( 29 dichiarazioni) con cui si istituì la scuola media unificata triennale (Legge del 1° luglio 1940 -XVIII n°. 899) e varo dei suoi orari e programmi (R.D. del 30 luglio 1940- XVIII n°. 1174 art. 2 a decorrere dall' A.A. 1940-41) ), cosi l'istituto magistrale inferiore perse il primo quadriennio e fu trasformato in una scuola media unificata triennale e il triennio magistrale superiore per insegnanti di scuola elementare venne trasformato in un corso unico quinquennale tanto che si parlò di Liceo Magistrale. Vigeva ancora la divisione tra Istituto Magistrale Maschile e Istituto Magistrale Femminile entrambi quinquennali. Le lezioni erano perlopiù pratiche e furono fatte anche gite e visite guidate in campagna. Inoltre la diffusione della radio e della cultura e sentimento fascista l'ultimo anno di corso era più che altro di tirocinio essa dava accesso alla facoltà di magistero diploma universitario di vigilanza triennale per dirigere le scuole materne ed elementari oggi equiparato all' infermiere pediatrico Laureato L SNT/01 , Diploma di Laurea D.L. L 073 in Pedagogia quadriennale per dirigere gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e per fare gli ispettori di scuole materne ed elementari, e per dirigere le e istituzioni educative, e alla facoltà di economia e commercio.
L'ORDINE SUPERIORE XVI Dichiarazione L'Istituto magistrale, della durata di cinque anni, prepara alla educazione del fanciullo. Il suo carattere e' umanistico e professionale, insieme, si' da fornire al
maestro non una visione tecnica e naturalmente del fanciullo, ma la consapevolezza della sua viva sostanza spirituale, che lo ispiri e guidi nelle iniziative didattiche. Un anno di
pratica nelle scuole, dopo quattro anni di corso, contribuisce con le prime esperienze didattiche e con il lavoro a definire il carattere del maestro, e a fornirgli gli elementi per
la costituzione di un metodo d'insegnamento.
L'ORDINE DELLE SCUOLE FEMMINILI XXI Dichiarazione La destinazione e la missione sociale della donna, distinte nella vita fascista, hanno a loro fondamento differenti e speciali
istituti d'istruzione. La trasformazione delle scuole promiscue si attua a mano a mano che nell'ordine corporativo si definisce il nuovo indirizzo del lavoro femminile. L'ordine femminile si compone di un Istituto femminile, triennale, che accoglie le giovinette dalla Scuola media, e di un Magistero cui possono accedere le alunne licenziate dall'Istituto femminile. Tali istituti preparano spiritualmente al governo della casa, e all'insegnamento nelle scuole materne.
L'ORDINE UNIVERSITARIO XIX Dichiarazione L'Universita' ha per fine di promuovere in un ordine di alta responsabilita' politica e morale il progresso della scienza e di fornire la
cultura scientifica necessaria per l'esercizio degli uffici e delle professioni. I corsi e le scuole di perfezionamento hanno caratteri e fini prettamente scientifici; i corsi e le
scuole di specializzazione hanno finalita' prevalentemente pratiche in rapporto a determinati rami di attivita' professionali. Addestramento sportivo-militare e pratica del lavoro
concorrono alla formazione spirituale dei giovani.
XXV Dichiarazione
Dalla scuola materna si passa alla scuola elementare e,
successivamente, alla scuola del lavoro. Questa da' accesso alla scuola artigiana per coloro che non intendono proseguire gli studi nell'ordine medio;
alla scuola professionale e da questa alla scuola tecnica per chi non voglia continuare gli studi nell'ordine superiore e infine, con esame di ammissione, alla scuola media.
Da questa si accede, con un esame di ammissione, a tutte le scuole dell'ordine superiore.
I licenziati dalle scuole quinquennali dell'ordine superiore possono accedere: i licenziati dal Liceo classico: alle Facolta' di lettere e filosofia, di giurisprudenza, di scienze politiche, senza esame; e a tutte le altre Facolta' tranne quella di magistero da cui sono esclusi, con esame integrativo;
i licenziati dal Liceo scientifico: alle Facolta' di giurisprudenza, di scienze politiche, di economia e commercio con esame integrativo; a tutte le altre Facolta' - tranne quelle di lettere e filosofia e di magistero, da cui sono esclusi - senza esami;
i licenziati dall'Istituto magistrale: alla Facolta' di magistero, previo esame di concorso, ed inoltre alla Facolta' di economia e commercio per la laurea in lingue e letterature straniere, senza esami;
i licenziati dall'Istituto tecnico commerciale: alle Facolta' di economia e commercio e di scienze statistiche demografiche e attuariali, senza esami; alla Facolta' di scienze politiche, con esame integrativo.
I licenziati dagli Istituti professionali quadriennali, dopo un quinquennio dal conseguimento della licenza, dalla Scuola media e con esame d'integrazione, possono accedere: i periti agrari: alla Facolta' di agraria e inoltre alla Facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali per le lauree in scienze naturali e scienze biologiche; i geometri: alla Facolta' di ingegneria per le lauree in ingegneria civile e in ingegneria mineraria e alla Facolta' di scienze per la laurea in matematica; i periti industriali: alle Facolta' di ingegneria per le lauree in ingegneria industriale, in ingegneria mineraria, in ingegneria chimica; alla Facolta' di chimica industriale, nonche' alla Facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali per la laurea in chimica; i nautici: alla Facolta' di ingegneria per la laurea in ingegneria navale. Nell'ordine dell'istruzione artistica si accede, con la licenza della Scuola del lavoro, al corso di avviamento all'arte, alla Scuola d'arte, all'Istituto d'arte, al Conservatorio di musica; con la licenza della Scuola media al Liceo artistico, previo esame di ammissione. Dell'Istituto d'arte si accede al Corso di magistero per l'arte applicata e, con esame integrativo, all'Accademia di belle arti; dal Liceo artistico si accede al Corso di magistero per l'arte applicate e, con esame integrativo; all'Accademia di belle arti; dal Liceo artistico si accede al Corso di magistero per il disegno e alla Facolta' di architettura. Dal Corso di avviamento all'arte si puo' passare alla Scuola d'arte e da questa all'Istituto d'arte, con esami di integrazione.
Nell'ordine delle scuole femminili si accede senza esami dalla Scuola media all'Istituto femminile e, da questo, al Magistero femminile.
Anche la scuola magistrale triennale ora era trasformata in Istituto femminile triennale per insegnanti di scuola materna ( per bambini tra i 4 ed i 6 anni )veniva svolta dopo la scuola media triennale. Le materie sono :
lingua e letteratura italiana,
pedagogia,
storia e geografia,
matematica,
computistica e scienze naturali,
igiene e puericultura,
religione,
musica e canto corale,
economia domestica e lavori donneschi,
plastica e disegno,
tirocinio e conferenze sul tirocinio,
cultura fascista,
con libero accesso solo alla facoltà di magistero femminile diploma universitario di vigilanza triennale per dirigere le scuole materne ed elementari oggi equiparato all' infermiere pediatrico Laureato L SNT/01 ,e Diploma di Laurea D.L. L 073 in Pedagogia quadriennale per dirigere gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e per fare gli ispettori di scuole materne ed elementari, e per dirigere le e istituzioni educative,
Il quadro orario dell' Istituto Magistrale quinquennale dal 1940 al 1945:
le materie distribuite nei 4 anni erano:
Religione,
Lingua e letteratura italiana,
Lingua e letteratura latina,
filosofia e pedagogia,
psicologia,
storia e geografia,
matematica,
fisica,
scienze naturali geografia e igiene,
musica e canto corale,
cultura fascista
educazione fisica(solo per maschi),
lavoro,
agraria,
esercitazioni didattiche,
tirocinio al quinto anno.
Con ordinanza ministeriale del 18 giugno 1944 modificò l’ordinamento
degli studi medi (richiamandosi alla legge Gentile) Carlo Alberto Biggini (5 febbraio 1943 - 25 luglio 1943) modifica l’ordinamento delle scuole medie, che viene soppressa e sostituita da tre classi di ginnasio, dopo le quali si poteva accedere al liceo classico, scientifico, artistico e magistrale quinquennale. Egli Ultimo Ministro del Fascismo era un antifascista.
da questo momento coesisteranno solo 2 tipi di scuole medie triennali: scuola media con accesso a tutte le scuole superiori; scuola di avviamento professionale solo per il lavoro esso coesisterà dal 1940 al 1962.
il periodo Repubblicano 1945-1952 Arangio Ruiz
Nel 1945 furono create dal Ministro Arangio Ruiz classi di raccordo tra la scuola ginnasiale (scuola media e l'istituto Magistrale) ovvero la I ° classe di scuola superiore negli istituti magistrali retrocessi alla 4 classe:
le Materie tra il 1945 e il 1952 furono
- Corpi maschili:
- figli della lupa: dai 6 agli 8 anni;
- balilla: dai 9 ai 10 anni;
- balilla moschettieri: dagli 11 ai 13 anni;
- avanguardisti: dai 14 ai 18 anni.
- Corpi femminili:
- figlie della lupa: dai 6 agli 8 anni;
- piccole italiane: dai 9 ai 13 anni;
- giovani italiane: dai 14 ai 18 anni.
Esterni all'ONB vi erano i movimenti d'età superiore:
- Fasci giovanili di combattimento e giovani fasciste: dai 18 ai 21 anni;
- Gruppi universitari fascisti (GUF): studenti universitari e delle scuole superiori.
- Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale a 17 anni ci si poteva arruolare.
Oltre ai balilla esistevano anche i marinaretti, che costituivano un'istituzione premarinara alla quale si accedeva dopo aver ottenuto il nulla osta dalla propria legione di appartenenza; ne facevano parte ragazzi dagli 8 anni in su.
Nel 1938 fu creata la legge razziale che divideva la scuola statale in due scuole 1. per gli ariani 2. per gli ebrei (R.D.L. 1630).
L'ORDINE SUPERIORE XVI Dichiarazione L'Istituto magistrale, della durata di cinque anni, prepara alla educazione del fanciullo. Il suo carattere e' umanistico e professionale, insieme, si' da fornire al
maestro non una visione tecnica e naturalmente del fanciullo, ma la consapevolezza della sua viva sostanza spirituale, che lo ispiri e guidi nelle iniziative didattiche. Un anno di
pratica nelle scuole, dopo quattro anni di corso, contribuisce con le prime esperienze didattiche e con il lavoro a definire il carattere del maestro, e a fornirgli gli elementi per
la costituzione di un metodo d'insegnamento.
istituti d'istruzione. La trasformazione delle scuole promiscue si attua a mano a mano che nell'ordine corporativo si definisce il nuovo indirizzo del lavoro femminile. L'ordine femminile si compone di un Istituto femminile, triennale, che accoglie le giovinette dalla Scuola media, e di un Magistero cui possono accedere le alunne licenziate dall'Istituto femminile. Tali istituti preparano spiritualmente al governo della casa, e all'insegnamento nelle scuole materne.
cultura scientifica necessaria per l'esercizio degli uffici e delle professioni. I corsi e le scuole di perfezionamento hanno caratteri e fini prettamente scientifici; i corsi e le
scuole di specializzazione hanno finalita' prevalentemente pratiche in rapporto a determinati rami di attivita' professionali. Addestramento sportivo-militare e pratica del lavoro
concorrono alla formazione spirituale dei giovani.
lingua e letteratura italiana,
pedagogia,
storia e geografia,
matematica,
computistica e scienze naturali,
igiene e puericultura,
religione,
musica e canto corale,
economia domestica e lavori donneschi,
plastica e disegno,
tirocinio e conferenze sul tirocinio,
cultura fascista,
con libero accesso solo alla facoltà di magistero femminile diploma universitario di vigilanza triennale per dirigere le scuole materne ed elementari oggi equiparato all' infermiere pediatrico Laureato L SNT/01 ,e Diploma di Laurea D.L. L 073 in Pedagogia quadriennale per dirigere gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e per fare gli ispettori di scuole materne ed elementari, e per dirigere le e istituzioni educative,
cultura fascista
tirocinio al quinto anno.
Con ordinanza ministeriale del 18 giugno 1944 modificò l’ordinamento
degli studi medi (richiamandosi alla legge Gentile) Carlo Alberto Biggini (5 febbraio 1943 - 25 luglio 1943) modifica l’ordinamento delle scuole medie, che viene soppressa e sostituita da tre classi di ginnasio, dopo le quali si poteva accedere al liceo classico, scientifico, artistico e magistrale quinquennale. Egli Ultimo Ministro del Fascismo era un antifascista.
da questo momento coesisteranno solo 2 tipi di scuole medie triennali: scuola media con accesso a tutte le scuole superiori; scuola di avviamento professionale solo per il lavoro esso coesisterà dal 1940 al 1962.
da questo momento coesisteranno solo 2 tipi di scuole medie triennali: scuola media con accesso a tutte le scuole superiori; scuola di avviamento professionale solo per il lavoro esso coesisterà dal 1940 al 1962.
il periodo Repubblicano 1945-1952 Arangio Ruiz
Nel 1945 furono create dal Ministro Arangio Ruiz classi di raccordo tra la scuola ginnasiale (scuola media e l'istituto Magistrale) ovvero la I ° classe di scuola superiore negli istituti magistrali retrocessi alla 4 classe:
le Materie tra il 1945 e il 1952 furono
DECRETO LEGISLATIVO LUOGOTENENZIALE 7 settembre 1945, n. 816 Tab B pg 93 (GU n.11 del 14-1-1946);
http://www.gazzettaufficiale.it/atto/stampa/serie_generale/originario
http://www.gazzettaufficiale.it/do/atto/serie_generale/caricaPdf?cdimg=045U081600100010110001&dgu=1946-01-14&art.dataPubblicazioneGazzetta=1946-01-14&art.codiceRedazionale=045U0816&art.num=1&art.tiposerie=SG
http://www.gazzettaufficiale.it/atto/stampa/serie_generale/originario
http://www.gazzettaufficiale.it/do/atto/serie_generale/caricaPdf?cdimg=045U081600100010110001&dgu=1946-01-14&art.dataPubblicazioneGazzetta=1946-01-14&art.codiceRedazionale=045U0816&art.num=1&art.tiposerie=SG
Religione 1 ora primo e 4 anno e 2 ore secondo e terzo anno
lingua e letteratura italiana 4 ore primo secondo e terzo anno e 5 ore il 4 anno
lingua e letteratura latina 1 ora al primo anno 2 ore al secondo e terzo anno e 1 ora al 4 anno;
lingua e letteratura straniera 4 ore tutti e 4 gli anni;
Filosofia e Pedagogia 4 ore al secondo terzo e quarto anno;
storia 3 ore tutti e quattro gli anni
geografia 1 ora il primo anno
scienze naturali chimica e geografia 2 ore il secondo terzo e quarto anno;
matematica e fisica 4 ore il primo terzo e quarto anno e tre ore il secondo anno
disegno 1 ora tutti e quattro gli anni
musica e canto corale 1 ora tutti e quattro gli anni
educazione fisica 2 ore tutti e quattro gli anni
lingua e letteratura italiana 4 ore primo secondo e terzo anno e 5 ore il 4 anno
lingua e letteratura latina 1 ora al primo anno 2 ore al secondo e terzo anno e 1 ora al 4 anno;
lingua e letteratura straniera 4 ore tutti e 4 gli anni;
Filosofia e Pedagogia 4 ore al secondo terzo e quarto anno;
storia 3 ore tutti e quattro gli anni
geografia 1 ora il primo anno
scienze naturali chimica e geografia 2 ore il secondo terzo e quarto anno;
matematica e fisica 4 ore il primo terzo e quarto anno e tre ore il secondo anno
disegno 1 ora tutti e quattro gli anni
musica e canto corale 1 ora tutti e quattro gli anni
educazione fisica 2 ore tutti e quattro gli anni
Il Fascismo tese a formare poco soprattutto le donne ma non impedì l'università con nessuna legge , ma per forma mentis pochissime donne la frequentavano, cosi nel 1951 usciti ormai dal fascismo il Ministro Gonnella ammise per Legge le donne all' Università.
Riforma dell' Istituto Magistrale di orari A. Segni Governo de Gasperi e P. R. Einaudi dal 1952 al 1998
Contesto storico
D. M. 1 dicembre 1952 tabella D, art. 1. (e art. 2 tab H), il Ministro del' Istruzione Segni con il Ministro del Tesoro Pella sanciscono gli orari e obblighi d'insegnamento negli istituti magistrali e nelle scuole magistrali con effetto dal 1952/53 Registrato alla Corte dei Conti, addi 5 gennaio 1953, Registro n° 1 foglio n° 85.
Dal 1952/53 dopo la scuola media 3 anni + 4 anni istituto magistrale (scuola superiore) per insegnanti di scuola elementare, facoltativo, con accesso diretto o all' istituto Orientale oppure alla facoltà di Magistero diploma universitario in vigilatrice d'infanzia 3 anni per dirigere e vigilare le scuole materne ed elementari oggi equiparato all' infermiere pediatrico Laureato L SNT/01, e il Diploma di Laurea D.L. L 073 in Pedagogia quadriennale per dirigere gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e per fare gli ispettori di scuole materne ed elementari, e per dirigere le istituzioni educative, inoltre laurea in Lettere – Lingue e Letterature Straniere e all’Istituto Superiore di Educazione Fisica (ISEF) ;
D. M. 1 dicembre 1952 tabella D, art. 1. (e art. 2 tab H), il Ministro del' Istruzione Segni con il Ministro del Tesoro Pella sanciscono gli orari e obblighi d'insegnamento negli istituti magistrali e nelle scuole magistrali con effetto dal 1952/53 Registrato alla Corte dei Conti, addi 5 gennaio 1953, Registro n° 1 foglio n° 85.
Dal 1952/53 dopo la scuola media 3 anni + 4 anni istituto magistrale (scuola superiore) per insegnanti di scuola elementare, facoltativo, con accesso diretto o all' istituto Orientale oppure alla facoltà di Magistero diploma universitario in vigilatrice d'infanzia 3 anni per dirigere e vigilare le scuole materne ed elementari oggi equiparato all' infermiere pediatrico Laureato L SNT/01, e il Diploma di Laurea D.L. L 073 in Pedagogia quadriennale per dirigere gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e per fare gli ispettori di scuole materne ed elementari, e per dirigere le istituzioni educative, inoltre laurea in Lettere – Lingue e Letterature Straniere e all’Istituto Superiore di Educazione Fisica (ISEF) ;
L'orario definitivo dell' Istituto Magistrale entrò in vigore nel 1952/1953.
Quadro orario
Quadro orario
Istituto magistrale (1952/53 - 1998) | I | II | III | IV |
---|---|---|---|---|
Italiano | 4 | 4 | 4 | 4 |
Latino | 5 | 3 | 4 | 3 |
Lingua straniera | 4 | 4 | - | - |
Storia, educazione civica e geografia | 4 | 4 | 4 | 3 |
Matematica e fisica | 4 | 3 | 4 | 4 |
Canto corale | 1 | 1 | 1 | 1 |
Filosofia e pedagogia | - | 3 | 3 | 4 |
Psicologia | - | 1 | 1 | - |
Scienze naturali, chimica e geografia | 3 | 3 | 3 | 3 |
Disegno | 2 | 2 | 2 | 2 |
Esercitazioni didattiche | - | - | 2 | 4 |
Educazione fisica | 2 | 2 | 3 | 3 |
Religione o attività alternativa | 1 | 2 | 2 | 1 |
Totale delle ore settimanali | 30 | 32 | 33 | 32 |
http://win.minervaistruzione.it/cd/testi/leggi/__D.M.%201%C2%B0%20dicembre%201952.pdf
http://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/archivio_storico///Prog_istscmag_1954.pdf
approv.D.M. 1 dicembre 1952 (G.U. 11 febbraio 1953)
Nel 1952/53 le scuole magistrali superiori di 3 anni per le insegnanti di scuola materna, ( per bambini dai 4 ad i 6 anni) diventano scuole magistrali di 3 anni, le scuole non sono più maschili e femminili ma uniche e non più razziste (ariani ed ebrei), facoltativo un anno di istituto magistrale e accesso diretto all'istituto orientale oppure alla facoltà di Magistero diploma universitario di vigilanza triennale per dirigere le scuole materne ed elementari oggi equiparato all' infermiere pediatrico Laureato L SNT/01 , e Diploma di Laurea D.L. L 073 in Pedagogia quadriennale per dirigere gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e per fare gli ispettori di scuole materne ed elementari, e per dirigere le e istituzioni educative inoltre Laurea in Lettere – Lingue e Letterature Straniere) e all’Istituto Superiore di Educazione Fisica (ISEF) .
le materie della scuola magistrale 3 anni 1952/1953 erano:
lingua e letteratura italiana,
pedagogia,
storia e geografia,
matematica,
scienze naturali,
igiene e puericultura,
religione, musica,
economia domestica,
disegno,
tirocinio;
1953 Legge 11 aprile 1953, n. 312. Libera inclusione di nuovi insegnamenti complementari negli statuti delle Università e degli Istituti d'istruzione superiore.
(G.U. 8 maggio 1953, n. 105)
1954 Fu Ministro dell' Istruzione pubblica Giuseppe Ermini dal 19 settembre 1954 al 2 luglio 1955 modifica i programmi di scuola elementare.
1955 Circolare Ministeriale n. 1771/12 dell'11/03/1953, Le classi speciali per minorati e quelle di differenziazione didattica sono istituti scolastici nei quali viene impartito l'insegnamento elementare ai fanciulli aventi determinate minorazioni fisiche o psichiche ed istituti nei quali vengono adottati speciali metodi didattici per l'insegnamento ai ragazzi anormali, es. scuole Montessori. Le classi differenziali,invece, non sono istituti scolastici a sé stanti, ma funzionano presso le comuni scuole elementari ed accolgono gli alunni nervosi, tardivi, instabili, i quali rivelano l'inadattabilità alla disciplina comune e ai normali metodi e ritmi d'insegnamento e possono raggiungere un livello migliore solo se l'insegnamento viene ad essi impartito con modi e forme particolari" caratterizzati:dal pensiero pedagogico di M. Montessori .
1957 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 2 settembre 1957, n. 909 (GU Serie Generale n.258 del 17-10-1957)
Facoltà di Magistero corso di Laurea in pedagogia 4 anni Art. 63. - Gli insegnamenti per la laurea in pedagogia sono i seguenti:
le materie della scuola magistrale 3 anni 1952/1953 erano:
lingua e letteratura italiana,
pedagogia,
storia e geografia,
matematica,
scienze naturali,
igiene e puericultura,
religione, musica,
economia domestica,
disegno,
tirocinio;
1953 Legge 11 aprile 1953, n. 312. Libera inclusione di nuovi insegnamenti complementari negli statuti delle Università e degli Istituti d'istruzione superiore.
(G.U. 8 maggio 1953, n. 105)
1954 Fu Ministro dell' Istruzione pubblica Giuseppe Ermini dal 19 settembre 1954 al 2 luglio 1955 modifica i programmi di scuola elementare.
1955 Circolare Ministeriale n. 1771/12 dell'11/03/1953, Le classi speciali per minorati e quelle di differenziazione didattica sono istituti scolastici nei quali viene impartito l'insegnamento elementare ai fanciulli aventi determinate minorazioni fisiche o psichiche ed istituti nei quali vengono adottati speciali metodi didattici per l'insegnamento ai ragazzi anormali, es. scuole Montessori. Le classi differenziali,invece, non sono istituti scolastici a sé stanti, ma funzionano presso le comuni scuole elementari ed accolgono gli alunni nervosi, tardivi, instabili, i quali rivelano l'inadattabilità alla disciplina comune e ai normali metodi e ritmi d'insegnamento e possono raggiungere un livello migliore solo se l'insegnamento viene ad essi impartito con modi e forme particolari" caratterizzati:dal pensiero pedagogico di M. Montessori .
1957 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 2 settembre 1957, n. 909 (GU Serie Generale n.258 del 17-10-1957)
Facoltà di Magistero corso di Laurea in pedagogia 4 anni Art. 63. - Gli insegnamenti per la laurea in pedagogia sono i seguenti:
Facoltà di Magistero corso di Laurea in pedagogia 4 anni Art. 63. - Gli insegnamenti per la laurea in pedagogia sono i seguenti:
Fondamentali:
1) Lingua e letteratura italiana (biennale);
2) Lingua e letteratura latina (biennale);
3) Storia della filosofia (biennale);
4) Filosofia (biennale);
5) Pedagogia (biennale);
6) Storia (biennale);
7) Lingua e letteratura moderna straniera a scelta (biennale).
Complementari:
1) Filologia romanza;
2) Filologia germanica;
3) Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica;
4) Psicologia;
5) Storia dell'arte medioevale e moderna;
6) Storia della letteratura latina medioevale;
7) Storia delle tradizioni popolari.
1958 Legge 7 febbraio 1958, n. 88 "Provvedimenti per l'educazione fisica maschile e femminile"GU n. 57 del 6-3-1958
1968 Legge 18 marzo 1968, n. 444 in Gazzetta Ufficiale del 22 aprile 1968 Ordinamento della scuola materna statale per bambini non più dai 4 ad i 6 anni bensì per bambini dai 3 ai 6 anni, annesse agli istituti Magistrali e Scuole Magistrali, e soppressione dei giardini d'infanzia.
Fondamentali: 1) Lingua e letteratura italiana (biennale); 2) Lingua e letteratura latina (biennale); 3) Storia della filosofia (biennale); 4) Filosofia (biennale); 5) Pedagogia (biennale); 6) Storia (biennale); 7) Lingua e letteratura moderna straniera a scelta (biennale). Complementari: 1) Filologia romanza; 2) Filologia germanica; 3) Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica; 4) Psicologia; 5) Storia dell'arte medioevale e moderna; 6) Storia della letteratura latina medioevale; 7) Storia delle tradizioni popolari.1958 Legge 7 febbraio 1958, n. 88 "Provvedimenti per l'educazione fisica maschile e femminile"GU n. 57 del 6-3-1958
1968 Legge 18 marzo 1968, n. 444 in Gazzetta Ufficiale del 22 aprile 1968 Ordinamento della scuola materna statale per bambini non più dai 4 ad i 6 anni bensì per bambini dai 3 ai 6 anni, annesse agli istituti Magistrali e Scuole Magistrali, e soppressione dei giardini d'infanzia.
1968 legge del 18 marzo 1968, n. 444: "Per i bambini dai tre ai sei anni affetti da disturbi dell'intelligenza o del comportamento, da menomazioni fisiche o sensoriali, lo Stato istituisce sezioni speciali presso scuole materne statali e, per i casi più gravi, scuole materne speciali."
1968 contestazione giovanile
Nel 1969, (art.1 legge 11/12/1969 n°910 Provvedimenti urgenti per l'Universita'. (GU n.314 del 13-12-1969 )e D.M.13/12/1969) con la liberalizzazione dell'accesso all'università, fu creato e B.U. della P.I. n.2 del 8 gennaio 1970 pp. 21-24 e 45-5Min. P.I. Mario Ferrari Aggradi, Gov. Rumor II la quinquennalizzazione degli istituti magistrali quindi un 5º anno di corso chiamato anno integrativo, materie:
Italiano,
Filosofia,
Storia,
Diritto,
Matematica,
Scienze Biologiche,
psicologia,
pedagogia,
geografia,
Disegno.
per gli studenti dell' Istituto Magistrale che intendevano iscriversi ad altra facoltà , eccetto la Facoltà di Lettere e Filosofia, inoltre, fu confermata la possibilità di accedere dopo il 4º anno di corso o all' istituto orientale o all' ISEF oppure al magistero con corsi di Diploma Universitario triennale di Vigilatrice d'Infanzia per direttori di scuola materna ed elementare e per vigilare su queste oggi equiparato alla laurea triennale in infermiere pediatrico Laureato L SNT/01 e il Diploma di Laurea D.L. L 073 in Pedagogia quadriennale per dirigere gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e per fare gli ispettori di scuole materne ed elementari, e per dirigere le e istituzioni educative decreto-legge 22 dicembre 1968, n. 1241, convertito nella legge 12 febbraio 1969,
n. 8, ;
1969 Questa Opportunità fu data anche alle insegnanti di scuola materna per bambini dai 3 ad i 6 anni, che hanno frequentato la Scuola Magistrale triennale e che volendo continuare potevano frequentare il 4 anno di Istituto magistrale e poi eventualmente iscriversi o all' istituto orientale o all' ISEF oppure, al magistero con corsi di Diploma Universitario triennale di Vigilatrice d'Infanzia per direttori di scuola materna ed elementare e per vigilare su queste oggi equiparato alla laurea triennale in infermiere pediatrico Laureato L SNT/01 e il Diploma di Laurea D.L. L 073 in Pedagogia quadriennale per dirigere gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e per fare gli ispettori di scuole materne ed elementari, e per dirigere le e istituzioni educative, decreto-legge 22 dicembre 1968, n. 1241, convertito nella legge 12 febbraio 1969,
n. 8, ; oppure dopo aver fatto il 4° anno di Istituto magistrale fare l'anno integrativo (5 anno) di Istituto Magistrale e poi accedere ad altra Facoltà(art.1 legge 11/12/1969 n°910 Provvedimenti urgenti per l'Universita'. (GU n.314 del 13-12-1969 )e D.M.13/12/1969).
Cronologia
A partire dagli anni ’60 attraverso corsi post diploma presso le Scuole di formazione professionale regionale di Educatore.
1962 L. del 31_12_1962 n.1859 istituisce la scuola media unica
1963 classi miste scuole medie e superiori
1968 - 1969 legge n.444 del 18 marzo 1968 la scuola materna viene chiamata scuola materna statale e il D:P:R: del 10-9-1969 n. 647 sono emanati i nuovi orientamenti per la scuola materna statale;
1968 ad iniziativa di scuole private elementari si accettano bambini di 5 anni e mezzo in quella che è stata definita: la classe "primina".
1971 legge nazionale 6 dicembre 1971 n. 1044 istituzione degli asili nido o nido d'infanzia comunali di 20 a 60 bambini e micronido di 6 a 20 bambini;
1971 I primi corsi di educatore furono attivati grazie alla LN 118/71 ed alle normative sulla formazione professionale, si è trattato di corsi dalle denominazione molto variegate determinate da vincoli legislativi o dalla storia della Regione che ha attivato e gestito il corso.
1971 n.118 del 30 marzo 1971. L'art. 28 di tale legge, nell'indicare i provvedimenti per la frequenza scolastica degli invalidi civili (così venivano denominati giuridicamente gli handicappati) o allunni H, proclamava che per essi "l'istruzione dell'obbligo deve avvenire nelle classi normali della scuole pubblica" e sembrava così accettare il principio dell'inserimento, ma poi precisava "salvo i casi in cui i soggetti siano affetti da gravi deficienze intellettive o da menomazioni fisiche di tale gravità da impedire o rendere molto difficoltoso l'apprendimento o l'inserimento nelle predette classi normali".
1974 decreti delegati art. 7 del D.L. 417/74 formazione universitaria di tutti gli insegnanti di ogni ordine e grado art. 7 anche per insegnanti di scuola materna ed elementare;
1974 Con la Circolare 191 del 18-8-74, vengono definiti i compiti dell'équipe socio-psico-pedagogica formata da un neuropsichiatra, psicologo, assistente sociale e, ove occorra, anche tecnici della riabilitazione, nonché medico scolastico e Direttore Didattico/Preside a gli insegnanti a tanto nominati. L'équipe ha il compito di definire la diagnosi, collaborare con gli organi collegiali della scuola, stabilire col Direttore/Preside i modi di collaborazione ed il programma di lavoro.
1975 (D.P.R. n. 970 del 31-10-1975). Vengono così istituiti i corsi biennali per insegnanti di sostegno
1976 "L'obbligo scolastico per i ciechi si adempie" secondo la legge dell'11/05/76 "nelle apposite scuole o nelle classi ordinarie delle scuole pubbliche. In tali classi devono essere assicurate la necessaria integrazione specialistica e i servizi di sostegno secondo le competenze dello Stato e degli Enti Locali preposti.
1977 legge 517 del 4 agosto 1977 il termine inserimento è sostituito con quello di "integrazione": il vero scopo non è e non può essere l'inserimento di per sé, cioè far convivere l'handicappato con i cosiddetti normali, ma la sua integrazione, la sua immissione reale e completa nel gruppo dei coetanei.anche per i bambini sordi e muti. Ciò implica un giocare insieme, un lavorare insieme, una partecipazione alle attività e alle emozioni della propria classe. L'integrazione dell'handicappato è legata a tutto il rinnovamento della scuola alla gestione sociale di essa, e ad una nuova professionalità del maestro e delle tecniche didattiche e perfino alla struttura architettonica dell'edificio scolastico che necessariamente deve poter ospitare bambini normali e non;
1983 A livello amministrativo questi principi sono stati attuati, in particolare dal MPI con la C.M. 258 dell'83 che ha dato supporto organizzativo alla cultura dell'integrazione, proponendo la stipula di intese fra scuola UU.SS.LL. ed Enti Locali. Esse permettono il passaggio dall'inserimento all'integrazione nella scuola di tutti i bambini in particolari situazioni di handicap (ipovedenti,sordomuti, pluriminorati ).
1982 Una sola Università attivò un’esperienza di formazione per educatori professionali (DPR 162/82).
1984 Successivamente, con l’approvazione del DM 10/2/84, si ebbe il primo riconoscimento nazionale della nostra figura con la denominazione di “Educatore Professionale”.
Questo percorso normativo ha consentito nel nostro Paese per circa 30 anni (da metà anni
’60 a metà anni ’90) la formazione dell’Educatore Professionale attraverso moltissimi corsi di formazione regionale (gestiti da Regioni, ASL, Comuni, Province, Università, formazione professionale) che permettevano la spendibilità del titolo non su un comparto ma su funzioni, compiti e attività, quelle, appunto, delineate dal profilo professionale.
1985 cambiano i programmi della scuola materna
1990 Legge 19 novembre 1990, n. 341 (in GU 23 novembre 1990, n. 274) Riforma degli ordinamenti didattici universitari art 3 comma 2
1991/92 Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria quadriennale v. o.
1993-95 Parallelamente nel 1993, con la riforma della Facoltà di Magistero in Scienze della Formazione, fu attivato un percorso formativo quadriennale in Scienze dell’Educazione che prevedeva, al suo interno, l’indirizzo “Educatore professionale extrascolastico”.
L’attivazione di tale percorso di studi sollevò le perplessità di Anep, poiché, al tempo, la formazione delle figure professionali a diretto contatto con l’utenza era ancora gestita attraverso percorsi di studio post diploma e non attraverso lauree. L' Anep chiedeva da tempo che la formazione dell’educatore professionale avvenisse attraverso diplomi universitari (conclusione cui, peraltro, era giunta anche la Commissione Nazionale istituita nel 1982 dal Ministero dell’Interno).
Tale richiesta non trovò mai accoglimento all’interno del sistema universitario, nonostante molteplici iniziative sia in sede nazionale, che in sede locale, tra cui anche l’organizzazione del primo convegno nazionale Anep che si tenne a Torino il 17 e 18 marzo 1995 dal titolo “La formazione di base dell’educatore professionale”.
Pochi anni dopo, a partire dal gennaio 1996, le Regioni non poterono più proseguire la formazione dell’educatore attraverso corsi post diploma, poiché il Dlvo 502/92 aveva stabilito, oltre al riordino delle figure precedentemente riconosciute, anche con attivazione di nuovi corsi formativi e la loro conversione in corsi universitari attraverso diplomi universitari.Per l’educatore professionale questo nuovo percorso formativo fu operativo con molto ritardo a causa, prima del ritardo con cui la professione fu riordinata, in seguito a causa della riforma universitaria che abolì il percorso di diploma universitario e trasformò i precedenti percorsi accademici universitari quadriennali e quinquennali nelle così dette “lauree 3 anni + 2 specialistiche.
Da questo momento la formazione della nostra figura professionale si trova, di fatto, nel medesimo livello formativo (laurea triennale) ad essere gestita attraverso un duplice percorso formativo con abilitazioni e spendibilità del titolo molto diverse.
1997 autonomia scolastica art. 21 della legge 15 marzo 1997, n, 59,
1968 legge del 18 marzo 1968, n. 444: "Per i bambini dai tre ai sei anni affetti da disturbi dell'intelligenza o del comportamento, da menomazioni fisiche o sensoriali, lo Stato istituisce sezioni speciali presso scuole materne statali e, per i casi più gravi, scuole materne speciali."
1968 contestazione giovanile
Italiano,
Filosofia,
Storia,
Diritto,
Matematica,
Scienze Biologiche,
psicologia,
pedagogia,
geografia,
Disegno.
per gli studenti dell' Istituto Magistrale che intendevano iscriversi ad altra facoltà , eccetto la Facoltà di Lettere e Filosofia, inoltre, fu confermata la possibilità di accedere dopo il 4º anno di corso o all' istituto orientale o all' ISEF oppure al magistero con corsi di Diploma Universitario triennale di Vigilatrice d'Infanzia per direttori di scuola materna ed elementare e per vigilare su queste oggi equiparato alla laurea triennale in infermiere pediatrico Laureato L SNT/01 e il Diploma di Laurea D.L. L 073 in Pedagogia quadriennale per dirigere gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e per fare gli ispettori di scuole materne ed elementari, e per dirigere le e istituzioni educative decreto-legge 22 dicembre 1968, n. 1241, convertito nella legge 12 febbraio 1969,
n. 8, ;
n. 8, ; oppure dopo aver fatto il 4° anno di Istituto magistrale fare l'anno integrativo (5 anno) di Istituto Magistrale e poi accedere ad altra Facoltà(art.1 legge 11/12/1969 n°910 Provvedimenti urgenti per l'Universita'. (GU n.314 del 13-12-1969 )e D.M.13/12/1969).
A partire dagli anni ’60 attraverso corsi post diploma presso le Scuole di formazione professionale regionale di Educatore.
1963 classi miste scuole medie e superiori
1971 I primi corsi di educatore furono attivati grazie alla LN 118/71 ed alle normative sulla formazione professionale, si è trattato di corsi dalle denominazione molto variegate determinate da vincoli legislativi o dalla storia della Regione che ha attivato e gestito il corso.
1971 n.118 del 30 marzo 1971. L'art. 28 di tale legge, nell'indicare i provvedimenti per la frequenza scolastica degli invalidi civili (così venivano denominati giuridicamente gli handicappati) o allunni H, proclamava che per essi "l'istruzione dell'obbligo deve avvenire nelle classi normali della scuole pubblica" e sembrava così accettare il principio dell'inserimento, ma poi precisava "salvo i casi in cui i soggetti siano affetti da gravi deficienze intellettive o da menomazioni fisiche di tale gravità da impedire o rendere molto difficoltoso l'apprendimento o l'inserimento nelle predette classi normali".
1974 Con la Circolare 191 del 18-8-74, vengono definiti i compiti dell'équipe socio-psico-pedagogica formata da un neuropsichiatra, psicologo, assistente sociale e, ove occorra, anche tecnici della riabilitazione, nonché medico scolastico e Direttore Didattico/Preside a gli insegnanti a tanto nominati. L'équipe ha il compito di definire la diagnosi, collaborare con gli organi collegiali della scuola, stabilire col Direttore/Preside i modi di collaborazione ed il programma di lavoro.
1975 (D.P.R. n. 970 del 31-10-1975). Vengono così istituiti i corsi biennali per insegnanti di sostegno
1976 "L'obbligo scolastico per i ciechi si adempie" secondo la legge dell'11/05/76 "nelle apposite scuole o nelle classi ordinarie delle scuole pubbliche. In tali classi devono essere assicurate la necessaria integrazione specialistica e i servizi di sostegno secondo le competenze dello Stato e degli Enti Locali preposti.
1977 legge 517 del 4 agosto 1977 il termine inserimento è sostituito con quello di "integrazione": il vero scopo non è e non può essere l'inserimento di per sé, cioè far convivere l'handicappato con i cosiddetti normali, ma la sua integrazione, la sua immissione reale e completa nel gruppo dei coetanei.anche per i bambini sordi e muti. Ciò implica un giocare insieme, un lavorare insieme, una partecipazione alle attività e alle emozioni della propria classe. L'integrazione dell'handicappato è legata a tutto il rinnovamento della scuola alla gestione sociale di essa, e ad una nuova professionalità del maestro e delle tecniche didattiche e perfino alla struttura architettonica dell'edificio scolastico che necessariamente deve poter ospitare bambini normali e non;
1983 A livello amministrativo questi principi sono stati attuati, in particolare dal MPI con la C.M. 258 dell'83 che ha dato supporto organizzativo alla cultura dell'integrazione, proponendo la stipula di intese fra scuola UU.SS.LL. ed Enti Locali. Esse permettono il passaggio dall'inserimento all'integrazione nella scuola di tutti i bambini in particolari situazioni di handicap (ipovedenti,sordomuti, pluriminorati ).
1982 Una sola Università attivò un’esperienza di formazione per educatori professionali (DPR 162/82).
1984 Successivamente, con l’approvazione del DM 10/2/84, si ebbe il primo riconoscimento nazionale della nostra figura con la denominazione di “Educatore Professionale”.
Questo percorso normativo ha consentito nel nostro Paese per circa 30 anni (da metà anni
’60 a metà anni ’90) la formazione dell’Educatore Professionale attraverso moltissimi corsi di formazione regionale (gestiti da Regioni, ASL, Comuni, Province, Università, formazione professionale) che permettevano la spendibilità del titolo non su un comparto ma su funzioni, compiti e attività, quelle, appunto, delineate dal profilo professionale.
1985 cambiano i programmi della scuola materna
1990 Legge 19 novembre 1990, n. 341 (in GU 23 novembre 1990, n. 274) Riforma degli ordinamenti didattici universitari art 3 comma 2
1991/92 Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria quadriennale v. o.
1993-95 Parallelamente nel 1993, con la riforma della Facoltà di Magistero in Scienze della Formazione, fu attivato un percorso formativo quadriennale in Scienze dell’Educazione che prevedeva, al suo interno, l’indirizzo “Educatore professionale extrascolastico”.
L’attivazione di tale percorso di studi sollevò le perplessità di Anep, poiché, al tempo, la formazione delle figure professionali a diretto contatto con l’utenza era ancora gestita attraverso percorsi di studio post diploma e non attraverso lauree. L' Anep chiedeva da tempo che la formazione dell’educatore professionale avvenisse attraverso diplomi universitari (conclusione cui, peraltro, era giunta anche la Commissione Nazionale istituita nel 1982 dal Ministero dell’Interno).
Tale richiesta non trovò mai accoglimento all’interno del sistema universitario, nonostante molteplici iniziative sia in sede nazionale, che in sede locale, tra cui anche l’organizzazione del primo convegno nazionale Anep che si tenne a Torino il 17 e 18 marzo 1995 dal titolo “La formazione di base dell’educatore professionale”.
Pochi anni dopo, a partire dal gennaio 1996, le Regioni non poterono più proseguire la formazione dell’educatore attraverso corsi post diploma, poiché il Dlvo 502/92 aveva stabilito, oltre al riordino delle figure precedentemente riconosciute, anche con attivazione di nuovi corsi formativi e la loro conversione in corsi universitari attraverso diplomi universitari.Per l’educatore professionale questo nuovo percorso formativo fu operativo con molto ritardo a causa, prima del ritardo con cui la professione fu riordinata, in seguito a causa della riforma universitaria che abolì il percorso di diploma universitario e trasformò i precedenti percorsi accademici universitari quadriennali e quinquennali nelle così dette “lauree 3 anni + 2 specialistiche.
Da questo momento la formazione della nostra figura professionale si trova, di fatto, nel medesimo livello formativo (laurea triennale) ad essere gestita attraverso un duplice percorso formativo con abilitazioni e spendibilità del titolo molto diverse.
1997 autonomia scolastica art. 21 della legge 15 marzo 1997, n, 59,
Sperimentazioni Liceali degli anni 90 (dal 1989- al 1999)
contesto storico
I corsi sperimentali più diffusi nacquero nel 1989 sperimentazioni liceali autonome 5 anni , e nel 1990 si delineò il progetto di laurea per l'insegnamento nei nidi d'infanzia, nella scuola d'infanzia e nella scuola primaria. Nel 1991 sono soppressi i licei autonomi e attivati i licei (progetto Brocca) di 5 anni della circolare ministeriale, tra gli altri il Liceo psico- socio-pedagogico(1992/2010) e il Liceo delle scienze sociali (1998-2010) questi permettevano l'insegnamento (fino al 2002) dopodiché solo l'accesso all' Università qualunque facoltà qualunque corso di Laurea, insieme alle scuole magistrali 3 anni per insegnare alle scuole materne fino al 1998 e agli Istituti magistrali 4 anni per insegnare alle scuole elementari fino al 1998 e dal 1996 corso di laurea quadriennale i scienze della formazione primaria per gli insegnanti di scuola materna e scuola elementare.
Cronologia
1989 nuovi orientamenti scuola materna
1990 L. 148 del 1990 ristrutturazione della scuola elementare e nuovi orientamenti materna;
1991- 1998 in questi anni a fianco alle scuole magistrali triennali e agli istituti magistrali quadriennali e agli anni integrativi si aggiungono i licei sperimentali quinquennali;
1992-1994 seconda repubblica;
1992 L. quadro n. 104/92 " l'assistenza l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate;
1995 Terza repubblica;
1995 DECRETO 2 agosto 1995 Modificazioni all'ordinamento didattico universitario relativamente alla trasformazione della facolta' di magistero in facolta' di scienze della formazione. (GU Serie Generale n.264 del 11-11-1995);
Art. 2.
La tabella II annessa al regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e' modificata nel senso che la facolta' di magistero si trasforma nella nuova facoltà di scienze della formazione e puo' rilasciare le lauree di seguito elencati:
laurea in scienze dell'educazione;
laurea in psicologia;
diploma universitario in:
servizio sociale.
art. 3 in via transitoria i corsi di laurea in:
materie letterarie; lingue e letterature straniere; discipline delle arti, della musica e dello spettacolo; in scienze della comunicazione; conservazione dei beni culturali,
ed i corsi di diploma universitario in:
giornalismo ed in tecnica pubblicitaria,
1991- 1998 in questi anni a fianco alle scuole magistrali triennali e agli istituti magistrali quadriennali e agli anni integrativi si aggiungono i licei sperimentali quinquennali;
1992-1994 seconda repubblica;
1992 L. quadro n. 104/92 " l'assistenza l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate;
1995 Terza repubblica;
1995 DECRETO 2 agosto 1995 Modificazioni all'ordinamento didattico universitario relativamente alla trasformazione della facolta' di magistero in facolta' di scienze della formazione. (GU Serie Generale n.264 del 11-11-1995);Art. 2. La tabella II annessa al regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e' modificata nel senso che la facolta' di magistero si trasforma nella nuova facoltà di scienze della formazione e puo' rilasciare le lauree di seguito elencati:
laurea in scienze dell'educazione; laurea in psicologia;
diploma universitario in:
servizio sociale.
art. 3 in via transitoria i corsi di laurea in:materie letterarie; lingue e letterature straniere; discipline delle arti, della musica e dello spettacolo; in scienze della comunicazione; conservazione dei beni culturali,ed i corsi di diploma universitario in:giornalismo ed in tecnica pubblicitaria,
1996 Diploma di Laurea (D.L.) in Scienze dell' Educazione L 083 indirizzo educatore professionale extrascolastico (erroneamente chiamati) (4 anni), per dirigenti scolastici e delle istituzioni educative;DECRETO 17 maggio 1996
Modificazioni all'ordinamento didattico universitario relativamente al corso di laurea in scienze dell'educazione. (GU Serie Generale n.150 del 28-6-1996) Decreta:
Art. 1.
L'ordinamento didattico del corso di laurea in scienze
dell'educazione, di cui alla tabella XV dell'ordinamento didattico
universitario, annessa al regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652,
e' sopresso e sostituito da quello stabilito dalla nuova tabella XV,
allegata al presente decreto e di cui fa parte integrante.
Art. 2.
Entro un anno dalla data di pubblicazione del presente decreto, le universita' procederanno, ai sensi dell'art. 11, comma 1, della legge 19 novembre 1990, n. 341, ad adeguare alla nuova tabella XV, allegata al presente decreto, i corsi di laurea in scienze dell'educazione attualmente attivati.
(all. 1 - art. 1 )
ALLEGATO
TABELLA XV - CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE
Art. 1.
Afferenza
Il corso di laurea in scienze dell'educazione afferisce alla
facolta' di scienze della formazione (ex magistero) e alla facolta'
di lettere e filosofia.
Art. 2.
Titolo di ammissione
Il titolo di ammissione e' quello previsto dal primo comma
dell'art. 1 della legge 11 dicembre 1969, n. 910.
Art. 3.
Durata e articolazione degli studi
Gli studi hanno la durata di quattro anni e si articolano: in un
biennio propedeutico, inteso a fornire preparazione di base comune, e
in un successivo biennio con tre indirizzi (insegnanti di scienze
dell'educazione L083; educatori professionali L083; esperti nei processi di
formazione L083), destinati a offrire una preparazione professionale in un
settore specifico di attivita' ed i relativi metodi di ricerca.
L'attivazione e la eventuale disattivazione degli indirizzi
inseriti nello statuto delle singole universita', sono disposte dal
rettore, su proposta del consiglio di corso di laurea e deliberazione
conforme del consiglio di facolta'.
Art. 4.
Titolo di studio rilasciato dal corso di laurea
Diploma di laurea in scienze dell'educazione. L'indirizzo seguito
e' menzionato nel diploma di laurea.
Il laureato in scienze dell'educazione puo' essere ammesso
direttamente al II biennio per seguire un indirizzo diverso rispetto
a quello di laurea.
Art. 5.
Durata complessiva degli studi e
durata annuale o semestrale degli insegnamenti
Gli insegnamenti del piano di studio corrispondono, nel complesso,
a venti annualita', cioe' a quaranta semestralita'. Venti
semestralita' sono collocate nel primo biennio, venti semestralita'
nel secondo biennio.
La decisione intorno alla durata annuale o semestrale degli
insegnamenti e' demandata, anno per anno, al consiglio di corso di
laurea, compatibilmente con le indicazioni delle note alle seguenti
tabelle I, II, III e IV.
Per sostenere gli esami del biennio di indirizzo, lo studente deve
avere superato almeno 12 semestralita' o annualita' e semestralita'
ad esse corrispondenti, ritenute propedeutiche dal consiglio di corso
di laurea, oltre le prove di lingua straniera e di informatica. Il
piano di studio deve prevedere, su decisione del consiglio di corso
di laurea, gli insegnamenti costitutivi del secondo biennio,
corrispondenti a 12 semestralita' o annualita' e semestralita' ad
esse equivalenti, per ciascuno dei tre indirizzi.
L'articolazione del corso di laurea, i piani di studio con i
relativi insegnamenti fondamentali obbligatori, le forme di tutorato,
le prove di valutazione della preparazione degli studenti, la
propedeuticita' degli insegnamenti, il riconoscimento degli
insegnamenti seguiti presso altri corsi di laurea, sono determinati
dalle strutture didattiche, con le modalita' previste dal comma 2
dell'art. 11 della legge 19 novembre 1990, n. 341.
All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi,
i consigli delle strutture didattiche determineranno, con apposito
regolamento, quanto espressamente previsto dal comma 2 dell'art. 11
della legge n. 341/1990. In particolare, il consiglio di facolta':
a) definisce, su proposta del consiglio di corso di laurea, il
piano di studi ufficiale del corso di laurea, comprendente le
denominazioni degli insegnamenti da attivare;
b) stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento che
costituiscono le singole semestralita' o annualita' corrispondenti, i
cui nomi devono essere desunti dai settori scientifico-disciplinari;
c) stabilisce le qualificazioni piu' opportune, quali I, II,
III, istituzioni, nonche' tutte le altre che giovino a differenziare
piu' esattamente il livello ed i contenuti didattici, compresa la
possibilita' di biennalizzare o triennalizzare le discipline per le
quali cio' sia ritenuto utile ai fini della formazione professionale
e culturale dello studente, anche su istanza dei singoli studenti,
all'interno dei piani di studio individuali.
I consigli delle strutture didattiche competenti potranno
sostituire gli insegnamenti indicati nella presente tabella con altri
insegnamenti strettamente affini, con identiche finalita' e analogo
contenuto culturale, e comunque entro lo stesso settore
scientiflco-disciplinare.
Art. 6.
Esame di laurea
Per essere ammesso all'esame di laurea, lo studente deve aver
superato gli esami degli insegnamenti annuali e semestrali del primo
biennio, per una durata pari a venti semestralita' e gli esami degli
insegnamenti del biennio di indirizzo scelto, per una durata pari a
venti semestralita', e dovra' avere ottenuto un giudizio favorevole,
secondo modalita' stabilite dalla facolta', al termine di una
annualita' o due semestralita' di una lingua straniera e di una
semestralita' di informatica e delle attivita' di tirocinio previste.
L'accertamento finale del profitto, di regola, avviene per i
singoli insegnamenti. Il consiglio di corso di laurea puo' deliberare
di accorpare in un'unica prova di esame due insegnamenti semestrali
di uno stesso raggruppamento disciplinare o di diverso raggruppamento
ma compresi nella stessa area nelle seguenti tabelle I, II, III e IV.
L'esame di laurea consiste nella discussione di un elaborato
scritto coerente con il piano di studio.
Art. 7.
Norme generali e transitorie
In attesa dell'entrata in vigore del regolamento didattico di
ateneo, le funzioni delle strutture didattiche, in relazione alla
laurea in scienze dell'educazione, sono esercitate dal consiglio di
facolta', che delibera su proposta del consiglio di corso di laurea
in scienze dell'educazione.
Il regolamento didattico di ateneo, il regolamento delle strutture
didattiche e, in mancanza di essi o in attesa della loro emanazione,
lo statuto, debbono attenersi, per quanto concerne la laurea in
scienze dell'educazione, alle direttive indicate nelle tabelle che
seguono.
TABELLA 1
Insegnamenti del biennio propedeutico
a) Insegnamenti di area pedagogica:
Pedagogia generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09A
Filosofia dell'educazione . . . . . . . . . . . . . . . . M09A
Didattica generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09C
Storia della pedagogia . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09B
Storia della scuola e delle istituzioni educative . . . . M09B
b) Insegnamenti di area filosofica:
Filosofia teoretica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M07A
Storia della filosofia . . . . . . . . . . . . . . . . . . M08A
c) Insegnamenti di area psicologica:
Psicologia generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M10A
Psicologia dello sviluppo . . . . . . . . . . . . . . . . M11A
Psicologia sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M11B
d) Insegnamenti di area socio-antropologica:
Antropologia culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . M05X
Sociologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Q05A
Sociologia dell'educazione . . . . . . . . . . . . . . . . Q05B
e) Insegnamenti riguardanti la metodologia della ricerca:
Metodologia e tecnica della ricerca sociale . . . . . . . Q05A
Metodologia della ricerca pedagogica . . . . . . . . . . . M09A
Pedagogia sperimentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09F
f) Insegnamenti di area storica:
Storia medioevale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M01X
Storia moderna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M02A
Storia contemporanea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M04X
g) Insegnamenti opzionali:
Due corsi semestrali oppure un corso annuale.
Note.
Gli insegnamenti delle aree pedagogica, filosofica, psicologica,
socio-antropologica, della metodologia della ricerca e di area
storica devono essere seguiti rispettivamente per cinque, tre, tre,
tre, due, due corsi semestrali o corsi annuali e semestrali di durata
complessiva ad essi equivalente, secondo le indicazioni del consiglio
del corso di laurea.
Tra gli insegnamenti opzionali rientrano tutti quelli attivati dal
corso di laurea e non ancora scelti. Nel corso del primo biennio, lo
studente deve altresi' seguire un corso annuale o due corsi
semestrali di una lingua straniera e un corso semestrale di
informatica, tra quelli attivati presso la facolta'. Le modalita' di
valutazione saranno definite dal consiglio di corso di laurea o di
facolta'.
____________
TABELLA 2
Insegnamenti del secondo biennio
Indirizzo "insegnamenti di scienze dell'educazione"
a) Insegnamenti di area pedagogica:
Educazione comparata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09B
Didattica generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09C
Docimologia (oppure Teoria e metodi di
programmazione e valutazione scolastica) . . . . . . . . . . M09F
Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento . . . . . M09C
Pedagogia speciale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09E
Filosofia dell'educazione . . . . . . . . . . . . . . . . M09A
Storia della pedagogia . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09B
b) Insegnamenti di area filosofica:
Estetica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M07D
Filosofia teoretica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M07A
Filosofia morale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M07C
Logica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M07B
Filosofia della scienza . . . . . . . . . . . . . . . . . M07B
Filosofia del linguaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . M07E
Storia della filosofia . . . . . . . . . . . . . . . . . . M08A
Storia della filosofia antica . . . . . . . . . . . . . . M08B
Storia della filosofia medioevale . . . . . . . . . . . . M08C
Storia della filosofia moderna . . . . . . . . . . . . . . M08A
Storia della filosofia contemporanea . . . . . . . . . . . M08A
Epistemologia delle scienze umane . . . . . . . . . . . . M07B
c) Insegnamenti di area storica:
Storia romana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L02B
Storia greca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L02A
Storia medioevale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M01X
Storia moderna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M02A
Storia contemporanea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M04X
d) Insegnamenti di area psicologica:
Psicologia generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M10A
Storia della psicologia . . . . . . . . . . . . . . . . . M10A
Psicologia dell'educazione . . . . . . . . . . . . . . . . M11A
(oppure psicopedagogia) . . . . . . . . . . . . . . . . . M09A
Psicologia dinamica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M11D
Psicologia dello sviluppo . . . . . . . . . . . . . . . . M11A
Psicologia sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M11B
e) Insegnamenti di area socio-antropologica:
Sociologia della famiglia . . . . . . . . . . . . . . . . Q05B
Sociologia delle comunicazioni di massa . . . . . . . . . Q05B
Sociologia dei processi culturali . . . . . . . . . . . . Q05B
Storia del pensiero sociologico . . . . . . . . . . . . . Q05A
Sociologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Q05A
Antropologia culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . M05X
Sociologia dell'educazione . . . . . . . . . . . . . . . . Q05B
f) Insegnamenti di area giuridica:
Istituzioni di diritto pubblico e
legislazione scolastica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . N09X
Note.
Gli insegnamenti delle aree pedagogica, filosofica e storica
devono essere seguiti rispettivamente per cinque, sette e per tre
corsi semestrali o corsi annuali e semestrali di durata complessiva
ad essi equivalente, secondo le decisioni del consiglio del corso di
laurea.
Gli studenti scelgono cinque corsi semestrali o corsi annuali e
semestrali per una durata complessiva ad essi equivalente, tra, ed
entro, gli insegnamenti di area psicologica, socio-antropologica e
giuridica, sulla base delle indicazioni del consiglio di corso di
laurea.
TABELLA 3
Insegnamenti del secondo biennio
Indirizzo "educatori professionali"
a) Insegnamenti di area pedagogica:
Pedagogia sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09A
Educazione degli adulti . . . . . . . . . . . . . . . . . M09A
Pedagogia generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09A
Psicopedagogia del linguaggio e della comunicazione . . . M09A
Pedagogia interculturale . . . . . . . . . . . . . . . . . M09A
Pedagogia della marginalita' e
della devianza minorile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09E
Educazione comparata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09B
Metodologia e tecnica del lavoro di gruppo . . . . . . . . M09C
Pedagogia speciale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09E
Docimologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09F
Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento . . . . . M09C
Metodologia e tecnica del gioco e dell'animazione . . . . M09C
b) Insegnamenti di area filosofica:
Estetica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M07D
Bioetica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M07C
Filosofia morale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M07C
Filosofia del linguaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . M07E
c) Insegnamenti riguardanti la metodologia della ricerca:
Metodologia e tecnica della ricerca sociale . . . . . . . Q05A
Metodologia della ricerca pedagogica . . . . . . . . . . . M09A
Pedagogia sperimentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09F
Modelli statistici per l'analisi e
la valutazione dei processi educativi . . . . . . . . . . . . S03B
d) Insegnamenti di area psicologica:
Psicologia dello sviluppo . . . . . . . . . . . . . . . . M11A
Psicologia dell'educazione . . . . . . . . . . . . . . . . M11A
(oppure psicopedagogia) . . . . . . . . . . . . . . . . . M09A
Psicologia dinamica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M11D
Psicologia sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M11B
Psicologia dell'handicap e della riabilitazione . . . . . M11A
Psicopatologia dello sviluppo . . . . . . . . . . . . . . M11D
Psicopedagogia delle differenze individuali . . . . . . . M11A
e) Insegnamenti di area socio-antropologica:
Antropologia culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . M05X
Sociologia della famiglia . . . . . . . . . . . . . . . . Q05B
Sociologia dei processi culturali . . . . . . . . . . . . Q05B
Sociologia delle comunicazioni di massa . . . . . . . . . Q05B
Sociologia dell'organizzazione . . . . . . . . . . . . . . Q05C
Criminologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Q05G
f) Insegnamenti di area biologico-medica:
Biologia generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E02C
Fondamenti anatomo-fisiologici dell'attivita'
psichica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E06A
Igiene . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F22A
Psichiatria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F11A
Neuropsichiatria infantile . . . . . . . . . . . . . . . . F19B
Pedagogia medica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F02X
Geriatria e gerontologia . . . . . . . . . . . . . . . . . F07A
g) Insegnamenti di area giuridica:
Istituzioni di diritto pubblico e
legislazione scolastica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . N09X
Legislazione minorile . . . . . . . . . . . . . . . . . . N17X
Diritto della sicurezza sociale . . . . . . . . . . . . . N07X
Diritto dell'ambiente oppure legislazione
dei beni culturali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . N10X
Diritto regionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . N09X
h) Insegnamenti riguardanti la conservazione, la documentazione, la
comunicazione delle forme della cultura:
Letteratura per l'infanzia . . . . . . . . . . . . . . . . M09D
Metodologia e critica dello spettacolo . . . . . . . . . . L26A
Letterature comparate . . . . . . . . . . . . . . . . . . L12D
Storia della lingua italiana . . . . . . . . . . . . . . . L11A
Letteratura italiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L12A
Letteratura francese contemporanea . . . . . . . . . . . . L16A
Letteratura inglese contemporanea . . . . . . . . . . . . L18A
Letteratura spagnola contemporanea . . . . . . . . . . . . L17A
Letteratura tedesca contemporanea . . . . . . . . . . . . L19A
Letteratura russa contemporanea . . . . . . . . . . . . . L21B
Filmologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L26B
Semiologia del cinema e degli audiovisivi . . . . . . . . L26B
Metodologia dell'educazione musicale . . . . . . . . . . . L27B
Storia delle tecniche artistiche . . . . . . . . . . . . . L25D
Bibliografia e biblioteconomia . . . . . . . . . . . . . . M13X
Museologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L25D
Storia del teatro e dello spettacolo . . . . . . . . . . . L26A
Storia e critica del cinema . . . . . . . . . . . . . . . L26B
Storia dell'arte moderna . . . . . . . . . . . . . . . . . L25B
Storia della musica moderna e cont. . . . . . . . . . . . L27B
Documentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M12A
Storia della scienza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M08E
Linguistica generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L09A
i) Insegnamenti relativi allo studio dell'ambiente e del territorio:
Geografia umana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M06A
Geografia culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M06A
Geografia regionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M06A
Ecologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E03A
Educazione ambientale . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09C
Sociologia urbana e rurale . . . . . . . . . . . . . . . . Q05D
Note.
Gli insegnamenti di area pedagogica, filosofica e della
metodologia della ricerca devono essere seguiti rispettivamente per
sette, due e due corsi semestrali o corsi annuali e semestrali di
durata complessiva ad essi equivalente, secondo le indicazioni del
consiglio del corso di laurea.
Gli studenti, sulla base delle indicazioni del consiglio di corso
di laurea, scelgono nove corsi semestrali o corsi annuali e
semestrali per una durata complessiva ad essi equivalente, tra, ed
entro, gli insegnamenti di area psicologica, socio-antropologica,
biologico-medica, giuridica, e delle discipline riguardanti la
conservazione, la documentazione e comunicazione delle forme della
cultura e lo studio dell'ambiente.
Gli studenti sono tenuti a svolgere, per un numero di ore non
inferiore a 200 e non superiore a 400, attivita' di tirocinio e
attivita' pratiche guidate, secondo modalita' stabilite dal consiglio
di corso di laurea.
____________
TABELLA 4
Insegnamenti del secondo biennio
Indirizzo "esperti nei processi di formazione"
a) Insegnamenti di area pedagogica:
Pedagogia sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09A
Educazione degli adulti . . . . . . . . . . . . . . . . . M09A
Pedagogia interculturale . . . . . . . . . . . . . . . . . M09A
Educazione comparata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09B
Didattica generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09C
Psicologia delle comunicazioni sociali . . . . . . . . . . M11B
Metodologia e tecnica del lavoro di gruppo . . . . . . . . M09C
Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento . . . . . M09C
Psicologia del lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . M11C
Psicologia della formazione . . . . . . . . . . . . . . . M11B
b) Insegnamenti di area filosofica:
Logica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M07B
Etica sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M07C
c) Insegnamenti di area psicologica:
Psicologia sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M11B
Psicologia dell'educazione . . . . . . . . . . . . . . . . M11A
(oppure psicopedagogia) . . . . . . . . . . . . . . . . . M09A
Psicologia del lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . M11C
Psicologia dei gruppi . . . . . . . . . . . . . . . . . . M11B
Psicologia dell'orientamento
scolastico e professionale . . . . . . . . . . . . . . . . . M11C
d) Insegnamenti di area socio-antropologica:
Antropologia culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . M05X
Sociologia dei processi culturali . . . . . . . . . . . . Q05B
Sociologia delle comunicazioni di massa . . . . . . . . . Q05B
Sociologia del lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . Q05C
e) Insegnamenti riguardanti la metodologia della ricerca:
Pedagogia sperimentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09F
Metodologia e tecnica della ricerca sociale . . . . . . . Q05A
Modelli statistici per l'analisi e la
valutazione dei processi educativi . . . . . . . . . . . . . S03B
Metodologia della ricerca pedagogica . . . . . . . . . . . M09A
f) Insegnamenti riguardanti problemi dell'organizzazione, della
comunicazione, dell'informazione:
Economia e gestione dell'innovazione . . . . . . . . . . . P02B
Economia dell'istruzione e della ricerca scientifica . . . P01B
Sociologia dell'organizzazione . . . . . . . . . . . . . . Q05C
Psicologia delle organizzazioni . . . . . . . . . . . . . M11C
Organizzazione e gestione delle risorse umane . . . . . . P02D
Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento . . . . . M09B
Teoria dell'informazione . . . . . . . . . . . . . . . . . Q05B
Lingua francese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L16B
Lingua inglese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L18C
Lingua spagnola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L17C
Lingua tedesca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L19B
Teoria e metodi della pianificazione sociale . . . . . . . Q05A
Formazione e politiche delle risorse umane . . . . . . . . Q05B
g) Insegnamenti di area giuridica:
Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica N09X
Diritto del lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . N07X
Diritto amministrativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . N10X
Note.
Gli insegnamenti di area pedagogica, della metodologia della
ricerca e dell'organizzazione, della comunicazione e
dell'informazione, devono essere seguiti rispettivamente per sei, tre
e sei corsi semestrali o corsi annuali e semestrali di durata
complessiva ad essi equivalente, secondo le indicazioni del consiglio
del corso di laurea.
Gli studenti, sulla base delle indicazioni del consiglio di corso
di laurea, devono seguire cinque insegnamenti semestrali o annuali e
semestrali per una durata complessiva ad essi equivalente,
scegliendoli fra o entro le aree filosofica, psicologica,
socio-antropologica, giuridica.
Gli studenti sono tenuti a svolgere, per un numero di ore non
inferiore a 200 e non superiore a 400, attivita' di tirocinio e
attivita' pratiche guidate, secondo modalita' stabilite dal consiglio
di corso di laurea.
Il Ministro dell'universita'
e della ricerca scientifica e tecnologica
SALVINI
1997-2000 sperimentazioni informatica e inglese scuole d'infanzia e primarie
Modificazioni all'ordinamento didattico universitario relativamente al corso di laurea in scienze dell'educazione. (GU Serie Generale n.150 del 28-6-1996) Decreta:
Art. 1. L'ordinamento didattico del corso di laurea in scienze dell'educazione, di cui alla tabella XV dell'ordinamento didattico universitario, annessa al regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e' sopresso e sostituito da quello stabilito dalla nuova tabella XV, allegata al presente decreto e di cui fa parte integrante.
1997-2000 sperimentazioni informatica e inglese scuole d'infanzia e primarieArt. 2.Entro un anno dalla data di pubblicazione del presente decreto, le universita' procederanno, ai sensi dell'art. 11, comma 1, della legge 19 novembre 1990, n. 341, ad adeguare alla nuova tabella XV, allegata al presente decreto, i corsi di laurea in scienze dell'educazione attualmente attivati.(all. 1 - art. 1 )ALLEGATO TABELLA XV - CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE Art. 1. Afferenza Il corso di laurea in scienze dell'educazione afferisce alla facolta' di scienze della formazione (ex magistero) e alla facolta' di lettere e filosofia. Art. 2. Titolo di ammissione Il titolo di ammissione e' quello previsto dal primo comma dell'art. 1 della legge 11 dicembre 1969, n. 910. Art. 3. Durata e articolazione degli studi Gli studi hanno la durata di quattro anni e si articolano: in un biennio propedeutico, inteso a fornire preparazione di base comune, e in un successivo biennio con tre indirizzi (insegnanti di scienze dell'educazione L083; educatori professionali L083; esperti nei processi di formazione L083), destinati a offrire una preparazione professionale in un settore specifico di attivita' ed i relativi metodi di ricerca. L'attivazione e la eventuale disattivazione degli indirizzi inseriti nello statuto delle singole universita', sono disposte dal rettore, su proposta del consiglio di corso di laurea e deliberazione conforme del consiglio di facolta'. Art. 4. Titolo di studio rilasciato dal corso di laurea Diploma di laurea in scienze dell'educazione. L'indirizzo seguito e' menzionato nel diploma di laurea. Il laureato in scienze dell'educazione puo' essere ammesso direttamente al II biennio per seguire un indirizzo diverso rispetto a quello di laurea. Art. 5. Durata complessiva degli studi e durata annuale o semestrale degli insegnamenti Gli insegnamenti del piano di studio corrispondono, nel complesso, a venti annualita', cioe' a quaranta semestralita'. Venti semestralita' sono collocate nel primo biennio, venti semestralita' nel secondo biennio. La decisione intorno alla durata annuale o semestrale degli insegnamenti e' demandata, anno per anno, al consiglio di corso di laurea, compatibilmente con le indicazioni delle note alle seguenti tabelle I, II, III e IV. Per sostenere gli esami del biennio di indirizzo, lo studente deve avere superato almeno 12 semestralita' o annualita' e semestralita' ad esse corrispondenti, ritenute propedeutiche dal consiglio di corso di laurea, oltre le prove di lingua straniera e di informatica. Il piano di studio deve prevedere, su decisione del consiglio di corso di laurea, gli insegnamenti costitutivi del secondo biennio, corrispondenti a 12 semestralita' o annualita' e semestralita' ad esse equivalenti, per ciascuno dei tre indirizzi. L'articolazione del corso di laurea, i piani di studio con i relativi insegnamenti fondamentali obbligatori, le forme di tutorato, le prove di valutazione della preparazione degli studenti, la propedeuticita' degli insegnamenti, il riconoscimento degli insegnamenti seguiti presso altri corsi di laurea, sono determinati dalle strutture didattiche, con le modalita' previste dal comma 2 dell'art. 11 della legge 19 novembre 1990, n. 341. All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi, i consigli delle strutture didattiche determineranno, con apposito regolamento, quanto espressamente previsto dal comma 2 dell'art. 11 della legge n. 341/1990. In particolare, il consiglio di facolta': a) definisce, su proposta del consiglio di corso di laurea, il piano di studi ufficiale del corso di laurea, comprendente le denominazioni degli insegnamenti da attivare; b) stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento che costituiscono le singole semestralita' o annualita' corrispondenti, i cui nomi devono essere desunti dai settori scientifico-disciplinari; c) stabilisce le qualificazioni piu' opportune, quali I, II, III, istituzioni, nonche' tutte le altre che giovino a differenziare piu' esattamente il livello ed i contenuti didattici, compresa la possibilita' di biennalizzare o triennalizzare le discipline per le quali cio' sia ritenuto utile ai fini della formazione professionale e culturale dello studente, anche su istanza dei singoli studenti, all'interno dei piani di studio individuali. I consigli delle strutture didattiche competenti potranno sostituire gli insegnamenti indicati nella presente tabella con altri insegnamenti strettamente affini, con identiche finalita' e analogo contenuto culturale, e comunque entro lo stesso settore scientiflco-disciplinare. Art. 6. Esame di laurea Per essere ammesso all'esame di laurea, lo studente deve aver superato gli esami degli insegnamenti annuali e semestrali del primo biennio, per una durata pari a venti semestralita' e gli esami degli insegnamenti del biennio di indirizzo scelto, per una durata pari a venti semestralita', e dovra' avere ottenuto un giudizio favorevole, secondo modalita' stabilite dalla facolta', al termine di una annualita' o due semestralita' di una lingua straniera e di una semestralita' di informatica e delle attivita' di tirocinio previste. L'accertamento finale del profitto, di regola, avviene per i singoli insegnamenti. Il consiglio di corso di laurea puo' deliberare di accorpare in un'unica prova di esame due insegnamenti semestrali di uno stesso raggruppamento disciplinare o di diverso raggruppamento ma compresi nella stessa area nelle seguenti tabelle I, II, III e IV. L'esame di laurea consiste nella discussione di un elaborato scritto coerente con il piano di studio. Art. 7. Norme generali e transitorie In attesa dell'entrata in vigore del regolamento didattico di ateneo, le funzioni delle strutture didattiche, in relazione alla laurea in scienze dell'educazione, sono esercitate dal consiglio di facolta', che delibera su proposta del consiglio di corso di laurea in scienze dell'educazione. Il regolamento didattico di ateneo, il regolamento delle strutture didattiche e, in mancanza di essi o in attesa della loro emanazione, lo statuto, debbono attenersi, per quanto concerne la laurea in scienze dell'educazione, alle direttive indicate nelle tabelle che seguono. TABELLA 1 Insegnamenti del biennio propedeutico a) Insegnamenti di area pedagogica: Pedagogia generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09A Filosofia dell'educazione . . . . . . . . . . . . . . . . M09A Didattica generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09C Storia della pedagogia . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09B Storia della scuola e delle istituzioni educative . . . . M09B b) Insegnamenti di area filosofica: Filosofia teoretica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M07A Storia della filosofia . . . . . . . . . . . . . . . . . . M08A c) Insegnamenti di area psicologica: Psicologia generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M10A Psicologia dello sviluppo . . . . . . . . . . . . . . . . M11A Psicologia sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M11B d) Insegnamenti di area socio-antropologica: Antropologia culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . M05X Sociologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Q05A Sociologia dell'educazione . . . . . . . . . . . . . . . . Q05B e) Insegnamenti riguardanti la metodologia della ricerca: Metodologia e tecnica della ricerca sociale . . . . . . . Q05A Metodologia della ricerca pedagogica . . . . . . . . . . . M09A Pedagogia sperimentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09F f) Insegnamenti di area storica: Storia medioevale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M01X Storia moderna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M02A Storia contemporanea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M04X g) Insegnamenti opzionali: Due corsi semestrali oppure un corso annuale. Note. Gli insegnamenti delle aree pedagogica, filosofica, psicologica, socio-antropologica, della metodologia della ricerca e di area storica devono essere seguiti rispettivamente per cinque, tre, tre, tre, due, due corsi semestrali o corsi annuali e semestrali di durata complessiva ad essi equivalente, secondo le indicazioni del consiglio del corso di laurea. Tra gli insegnamenti opzionali rientrano tutti quelli attivati dal corso di laurea e non ancora scelti. Nel corso del primo biennio, lo studente deve altresi' seguire un corso annuale o due corsi semestrali di una lingua straniera e un corso semestrale di informatica, tra quelli attivati presso la facolta'. Le modalita' di valutazione saranno definite dal consiglio di corso di laurea o di facolta'. ____________ TABELLA 2 Insegnamenti del secondo biennio Indirizzo "insegnamenti di scienze dell'educazione" a) Insegnamenti di area pedagogica: Educazione comparata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09B Didattica generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09C Docimologia (oppure Teoria e metodi di programmazione e valutazione scolastica) . . . . . . . . . . M09F Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento . . . . . M09C Pedagogia speciale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09E Filosofia dell'educazione . . . . . . . . . . . . . . . . M09A Storia della pedagogia . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09B b) Insegnamenti di area filosofica: Estetica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M07D Filosofia teoretica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M07A Filosofia morale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M07C Logica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M07B Filosofia della scienza . . . . . . . . . . . . . . . . . M07B Filosofia del linguaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . M07E Storia della filosofia . . . . . . . . . . . . . . . . . . M08A Storia della filosofia antica . . . . . . . . . . . . . . M08B Storia della filosofia medioevale . . . . . . . . . . . . M08C Storia della filosofia moderna . . . . . . . . . . . . . . M08A Storia della filosofia contemporanea . . . . . . . . . . . M08A Epistemologia delle scienze umane . . . . . . . . . . . . M07B c) Insegnamenti di area storica: Storia romana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L02B Storia greca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L02A Storia medioevale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M01X Storia moderna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M02A Storia contemporanea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M04X d) Insegnamenti di area psicologica: Psicologia generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M10A Storia della psicologia . . . . . . . . . . . . . . . . . M10A Psicologia dell'educazione . . . . . . . . . . . . . . . . M11A (oppure psicopedagogia) . . . . . . . . . . . . . . . . . M09A Psicologia dinamica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M11D Psicologia dello sviluppo . . . . . . . . . . . . . . . . M11A Psicologia sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M11B e) Insegnamenti di area socio-antropologica: Sociologia della famiglia . . . . . . . . . . . . . . . . Q05B Sociologia delle comunicazioni di massa . . . . . . . . . Q05B Sociologia dei processi culturali . . . . . . . . . . . . Q05B Storia del pensiero sociologico . . . . . . . . . . . . . Q05A Sociologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Q05A Antropologia culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . M05X Sociologia dell'educazione . . . . . . . . . . . . . . . . Q05B f) Insegnamenti di area giuridica: Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . N09X Note. Gli insegnamenti delle aree pedagogica, filosofica e storica devono essere seguiti rispettivamente per cinque, sette e per tre corsi semestrali o corsi annuali e semestrali di durata complessiva ad essi equivalente, secondo le decisioni del consiglio del corso di laurea. Gli studenti scelgono cinque corsi semestrali o corsi annuali e semestrali per una durata complessiva ad essi equivalente, tra, ed entro, gli insegnamenti di area psicologica, socio-antropologica e giuridica, sulla base delle indicazioni del consiglio di corso di laurea. TABELLA 3 Insegnamenti del secondo biennio Indirizzo "educatori professionali" a) Insegnamenti di area pedagogica: Pedagogia sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09A Educazione degli adulti . . . . . . . . . . . . . . . . . M09A Pedagogia generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09A Psicopedagogia del linguaggio e della comunicazione . . . M09A Pedagogia interculturale . . . . . . . . . . . . . . . . . M09A Pedagogia della marginalita' e della devianza minorile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09E Educazione comparata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09B Metodologia e tecnica del lavoro di gruppo . . . . . . . . M09C Pedagogia speciale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09E Docimologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09F Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento . . . . . M09C Metodologia e tecnica del gioco e dell'animazione . . . . M09C b) Insegnamenti di area filosofica: Estetica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M07D Bioetica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M07C Filosofia morale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M07C Filosofia del linguaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . M07E c) Insegnamenti riguardanti la metodologia della ricerca: Metodologia e tecnica della ricerca sociale . . . . . . . Q05A Metodologia della ricerca pedagogica . . . . . . . . . . . M09A Pedagogia sperimentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09F Modelli statistici per l'analisi e la valutazione dei processi educativi . . . . . . . . . . . . S03B d) Insegnamenti di area psicologica: Psicologia dello sviluppo . . . . . . . . . . . . . . . . M11A Psicologia dell'educazione . . . . . . . . . . . . . . . . M11A (oppure psicopedagogia) . . . . . . . . . . . . . . . . . M09A Psicologia dinamica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M11D Psicologia sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M11B Psicologia dell'handicap e della riabilitazione . . . . . M11A Psicopatologia dello sviluppo . . . . . . . . . . . . . . M11D Psicopedagogia delle differenze individuali . . . . . . . M11A e) Insegnamenti di area socio-antropologica: Antropologia culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . M05X Sociologia della famiglia . . . . . . . . . . . . . . . . Q05B Sociologia dei processi culturali . . . . . . . . . . . . Q05B Sociologia delle comunicazioni di massa . . . . . . . . . Q05B Sociologia dell'organizzazione . . . . . . . . . . . . . . Q05C Criminologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Q05G f) Insegnamenti di area biologico-medica: Biologia generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E02C Fondamenti anatomo-fisiologici dell'attivita' psichica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E06A Igiene . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F22A Psichiatria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F11A Neuropsichiatria infantile . . . . . . . . . . . . . . . . F19B Pedagogia medica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F02X Geriatria e gerontologia . . . . . . . . . . . . . . . . . F07A g) Insegnamenti di area giuridica: Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . N09X Legislazione minorile . . . . . . . . . . . . . . . . . . N17X Diritto della sicurezza sociale . . . . . . . . . . . . . N07X Diritto dell'ambiente oppure legislazione dei beni culturali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . N10X Diritto regionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . N09X h) Insegnamenti riguardanti la conservazione, la documentazione, la comunicazione delle forme della cultura: Letteratura per l'infanzia . . . . . . . . . . . . . . . . M09D Metodologia e critica dello spettacolo . . . . . . . . . . L26A Letterature comparate . . . . . . . . . . . . . . . . . . L12D Storia della lingua italiana . . . . . . . . . . . . . . . L11A Letteratura italiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L12A Letteratura francese contemporanea . . . . . . . . . . . . L16A Letteratura inglese contemporanea . . . . . . . . . . . . L18A Letteratura spagnola contemporanea . . . . . . . . . . . . L17A Letteratura tedesca contemporanea . . . . . . . . . . . . L19A Letteratura russa contemporanea . . . . . . . . . . . . . L21B Filmologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L26B Semiologia del cinema e degli audiovisivi . . . . . . . . L26B Metodologia dell'educazione musicale . . . . . . . . . . . L27B Storia delle tecniche artistiche . . . . . . . . . . . . . L25D Bibliografia e biblioteconomia . . . . . . . . . . . . . . M13X Museologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L25D Storia del teatro e dello spettacolo . . . . . . . . . . . L26A Storia e critica del cinema . . . . . . . . . . . . . . . L26B Storia dell'arte moderna . . . . . . . . . . . . . . . . . L25B Storia della musica moderna e cont. . . . . . . . . . . . L27B Documentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M12A Storia della scienza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M08E Linguistica generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L09A i) Insegnamenti relativi allo studio dell'ambiente e del territorio: Geografia umana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M06A Geografia culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M06A Geografia regionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M06A Ecologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E03A Educazione ambientale . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09C Sociologia urbana e rurale . . . . . . . . . . . . . . . . Q05D Note. Gli insegnamenti di area pedagogica, filosofica e della metodologia della ricerca devono essere seguiti rispettivamente per sette, due e due corsi semestrali o corsi annuali e semestrali di durata complessiva ad essi equivalente, secondo le indicazioni del consiglio del corso di laurea. Gli studenti, sulla base delle indicazioni del consiglio di corso di laurea, scelgono nove corsi semestrali o corsi annuali e semestrali per una durata complessiva ad essi equivalente, tra, ed entro, gli insegnamenti di area psicologica, socio-antropologica, biologico-medica, giuridica, e delle discipline riguardanti la conservazione, la documentazione e comunicazione delle forme della cultura e lo studio dell'ambiente. Gli studenti sono tenuti a svolgere, per un numero di ore non inferiore a 200 e non superiore a 400, attivita' di tirocinio e attivita' pratiche guidate, secondo modalita' stabilite dal consiglio di corso di laurea. ____________ TABELLA 4 Insegnamenti del secondo biennio Indirizzo "esperti nei processi di formazione" a) Insegnamenti di area pedagogica: Pedagogia sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09A Educazione degli adulti . . . . . . . . . . . . . . . . . M09A Pedagogia interculturale . . . . . . . . . . . . . . . . . M09A Educazione comparata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09B Didattica generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09C Psicologia delle comunicazioni sociali . . . . . . . . . . M11B Metodologia e tecnica del lavoro di gruppo . . . . . . . . M09C Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento . . . . . M09C Psicologia del lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . M11C Psicologia della formazione . . . . . . . . . . . . . . . M11B b) Insegnamenti di area filosofica: Logica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M07B Etica sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M07C c) Insegnamenti di area psicologica: Psicologia sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M11B Psicologia dell'educazione . . . . . . . . . . . . . . . . M11A (oppure psicopedagogia) . . . . . . . . . . . . . . . . . M09A Psicologia del lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . M11C Psicologia dei gruppi . . . . . . . . . . . . . . . . . . M11B Psicologia dell'orientamento scolastico e professionale . . . . . . . . . . . . . . . . . M11C d) Insegnamenti di area socio-antropologica: Antropologia culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . M05X Sociologia dei processi culturali . . . . . . . . . . . . Q05B Sociologia delle comunicazioni di massa . . . . . . . . . Q05B Sociologia del lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . Q05C e) Insegnamenti riguardanti la metodologia della ricerca: Pedagogia sperimentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . M09F Metodologia e tecnica della ricerca sociale . . . . . . . Q05A Modelli statistici per l'analisi e la valutazione dei processi educativi . . . . . . . . . . . . . S03B Metodologia della ricerca pedagogica . . . . . . . . . . . M09A f) Insegnamenti riguardanti problemi dell'organizzazione, della comunicazione, dell'informazione: Economia e gestione dell'innovazione . . . . . . . . . . . P02B Economia dell'istruzione e della ricerca scientifica . . . P01B Sociologia dell'organizzazione . . . . . . . . . . . . . . Q05C Psicologia delle organizzazioni . . . . . . . . . . . . . M11C Organizzazione e gestione delle risorse umane . . . . . . P02D Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento . . . . . M09B Teoria dell'informazione . . . . . . . . . . . . . . . . . Q05B Lingua francese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L16B Lingua inglese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L18C Lingua spagnola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L17C Lingua tedesca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L19B Teoria e metodi della pianificazione sociale . . . . . . . Q05A Formazione e politiche delle risorse umane . . . . . . . . Q05B g) Insegnamenti di area giuridica: Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica N09X Diritto del lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . N07X Diritto amministrativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . N10X Note. Gli insegnamenti di area pedagogica, della metodologia della ricerca e dell'organizzazione, della comunicazione e dell'informazione, devono essere seguiti rispettivamente per sei, tre e sei corsi semestrali o corsi annuali e semestrali di durata complessiva ad essi equivalente, secondo le indicazioni del consiglio del corso di laurea. Gli studenti, sulla base delle indicazioni del consiglio di corso di laurea, devono seguire cinque insegnamenti semestrali o annuali e semestrali per una durata complessiva ad essi equivalente, scegliendoli fra o entro le aree filosofica, psicologica, socio-antropologica, giuridica. Gli studenti sono tenuti a svolgere, per un numero di ore non inferiore a 200 e non superiore a 400, attivita' di tirocinio e attivita' pratiche guidate, secondo modalita' stabilite dal consiglio di corso di laurea. Il Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica SALVINI
MINISTERO DELL' UNIVERSITA' E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
DECRETO 4 novembre 1996
Modificazioni all'ordinamento didattico universitario relativamente al corso di
laurea in scienze dell'educazione. (GU Serie Generale n.28 del 4-2-1997)
Riconosciuta l'opportunita' di procedere alla modifica del gia'
citato decreto ministeriale 17 maggio 1996; Decreta: La tabella XV dell'ordinamento didattico universitario citata nelle premesse relativa al corso di laurea in scienze dell'educazione e' modificata come segue: fra gli insegnamenti del secondo biennio - indirizzo "esperti nei processi di formazione" gli insegnamenti di: Psicologia delle comunicazioni sociali M11B, Psicologia del lavoro M11C, Psicologia della formazione M11B, debbono essere cancellati dall'area pedagogica ed inseriti nell'area psicologica. Il presente decreto sara' inviato alla Corte dei conti per la registrazione e sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 4 novembre 1996 p. Il Ministro: GUERZONI Registrato alla Corte dei conti il 20 dicembre 1996 Registro n. 12 Universita' e ricerca, foglio n. 220
MINISTERO DELL' UNIVERSITA' E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
DECRETO 5 febbraio 1997
Modificazioni all'ordinamento didattico universitario, relativamente al corso di
laurea in scienze dell'educazione (GU Serie Generale n.74 del 29-3-1997) Riconosciuta l'opportunita' di procedere alla modifica del gia'
citato decreto ministeriale 17 maggio 1996; Decreta: Nella tabella XV allegata al decreto ministeriale 17 maggio 1996, citato nelle premesse relativa al corso di laurea in scienze dell'educazione, alla lettera h) dell'indirizzo "educatori professionali", vanno inseriti i seguenti settori scientifico-disciplinari: storia e istituzioni dell'Africa - Q06A; storia e istituzioni dell'Asia - Q06B; storia e istituzioni dell'America latina - Q03X; e alla lettera b) insegnamenti di area filosofica dell'indirizzo "educatori professionali" vanno aggiunti i seguenti settori scientifico-disciplinari: filosofia politica - Q01A; storia delle dottrine politiche - Q01B. Il presente decreto sara' inviato alla Corte dei conti per la registrazione e sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 5 febbraio 1997 Il Ministro: Berlinguer Registrato alla Corte dei conti il 27 febbraio 1997 Registro n. 1 Universita', foglio n. 14
1997/98 soppressione scuola Magistrale 3 anni per insegnare ne
lla scuola materna e soppresse anche le scuole materne annesse alla scuola magistrale;
1997/98 soppressione Istituti Magistrali 4 anni per insegnare nella scuola elementare soppresse anche le scuole materne annesse agli istituti magistrali;
1997 art 21 della Legge n° 59 del 15 marzo 1997 (cosiddetta legge Bassanini) sancisce l'autonomia didattica, organizzativa e gestionale di ogni istituzione scolastica. Il DPR 8 marzo 1999 definisce il nucleo fondante dell'autonomia scolastica (didattica, organizzativa e gestionale) costituito dal P.O.F. Piano dell' Offerta Formativa che è l'identità culturale e progettuale di ogni istituto scolastico.
1998 La laurea in classe SNT/2 è abilitante alla professione (quadro dei titoli), in virtù del DM 520/98 che ha riconosciuto la professione e permette di esercitarla nel comparto sanitario.
lla scuola materna e soppresse anche le scuole materne annesse alla scuola magistrale;
1997/98 soppressione Istituti Magistrali 4 anni per insegnare nella scuola elementare soppresse anche le scuole materne annesse agli istituti magistrali;
1997 art 21 della Legge n° 59 del 15 marzo 1997 (cosiddetta legge Bassanini) sancisce l'autonomia didattica, organizzativa e gestionale di ogni istituzione scolastica. Il DPR 8 marzo 1999 definisce il nucleo fondante dell'autonomia scolastica (didattica, organizzativa e gestionale) costituito dal P.O.F. Piano dell' Offerta Formativa che è l'identità culturale e progettuale di ogni istituto scolastico.
1998 La laurea in classe SNT/2 è abilitante alla professione (quadro dei titoli), in virtù del DM 520/98 che ha riconosciuto la professione e permette di esercitarla nel comparto sanitario.
1998/99 immigrati Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286 in formato .pdf 392 kb art. 68 della legge 17 maggio 1999, n. 144 e detta norme in merito al diritto-dovere all’istruzione e alla formazione per tutti i minori presenti sul territorio nazionale, indipendentemente dalla loro condizione di straniero e dalla regolarità della loro posizione (art. 38 del D.L.vo 25 luglio 1998, n, 286; art. 45 del D.P.R. n. 394/99;Legge 17 maggio 1999, n. 144 in formato .pdf 786 kb
1998 Facoltà di Scienze della Formazione Diploma di Laurea in Scienze della Formazione Primaria 4 anni (insegnamento sia scuole materne sia scuola elementare)si accede dopo qualunque liceo 5 anni 1. Ai sensi del presente decreto Decreto Ministeriale 26 maggio 1998 Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, in acronimo MURST)
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 3 luglio 1998 n.153 si intendono :
a) per corso di laurea, il corso di laurea in scienze della formazione primaria di cui
all'articolo 3, comma 2, della legge 19 novembre 1990 , n.341;
Art. 3
(Criteri relativi al corso di laurea in scienze della formazione primaria)
1. Il corso di laurea ha la durata di 4 anni. Costituisce titolo di ammissione il diploma di istruzione secondaria superiore di durata quinquennale.
2. Il corso di laurea si articola in un biennio comune e in due indirizzi, uno per la scuola materna e l'altro per la scuola elementare. Il tirocinio è attivato fin dal primo anno. La scelta dell'indirizzo è compiuta al termine del secondo anno accademico. La laurea conseguita costituisce titolo per l'ammissione, in relazione all'indirizzo prescelto, ai concorsi a posti di insegnamento nella scuola materna e nella scuola elementare, nonché, con riferimento all'indirizzo per la scuola elementare, a posti di educatore nelle istituzioni educative statali.
3. Il corso di laurea afferisce di norma alla facoltà di scienze della formazione, fermo restando quanto previsto all'articolo 2, comma 4, secondo periodo, in ordine all'integrazione degli organi; per il funzionamento del corso sono utilizzate le strutture dell'ateneo e, con il loro consenso, i professori e i ricercatori di tutte le facoltà presso cui le necessarie competenze sono disponibili. L'università, ovvero le università d'intesa ai sensi dell'articolo 2, comma 4, possono attivare il corso di laurea anche nell'ambito di un coordinamento interfacoltà, definendo secondo i propri ordinamenti le necessarie procedure e gli organismi scientifici, didattici ed amministrativi responsabili.Roma, 26 maggio 1998
IL MINISTRO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE,
DELL'UNIVERSITA E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
(f.to BERLINGUER)
(Registrato alla Corte del Conti il 19/06/1998 - Registro n.1
Primo anno
Insegnamento
Settore disc.
CFU
Didattica generale/Epistemologia delle scienze umane
M-PED/03 - M-FIL/02
6
Pedagogia speciale/Psicologia medica
M-PED/03 - MED/25
6
Storia del rinascimento/Didattica della storia
M-STO/02
6
Geografia/Didattica della geografia
M-GGR/01
6
Didattica della lingua italiana/Letteratura per l’infanzia
L-FIL-LET/12 - M-PED/02
6
Matematica/Didattica della matematica
MAT/04
6
Lingua straniera (inglese-francese)
L-LIN/12 - L-LIN/04
6
Note
Secondo anno
Insegnamento
Settore disc.
CFU
Percezione e comunicazione visiva/Disegno
ICAR/17
6
Sociologia della devianza/Teoria dei processi di socializzazione
SPS/12
6
Educazione ambientale/Igiene ed educazione sanitaria
M-PED/03 -MED/42
6
Pedagogia generale/Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento
M-PED/01 - M-PED/03
6
Pedagogia interculturale/Storia dell’educazione
M-PED/01 - M-PED/02
6
Psicologia dello sviluppo cognitivo/Psicologia dell’apprendimento e della memoria
M-PSI/04 -M-PSI/01
6
Didattica delle lingue straniere moderne/Lingua straniera (inglese-francese)
L-LIN/12 - L-LIN/04
6
Note
Terzo anno II biennio di indirizzo
Insegnamento
Settore disc.
CFU
Psicopedagogia del linguaggio e della comunicazione/Fisiologia della comunicazione
M-PED/01 - MED/50
6
Teoria, tecnica e didattica dell'attività motoria per l'età evolutiva/Didattica speciale
M-EDF/02 - M-PED/03
6
Metodologia dell’educazione musicale/Teoria musicale
L-ART/07
6
Tecniche di osservazione del comportamento infantile/Teoria e tecnica delle dinamiche di gruppo
M-PSI/03
6
Lingua italiana/Letteratura per l’infanzia
L-FIL-LET/12 - M-PED/02
6
Didattica delle scienze naturali/Ecologia
BIO/05 - BIO/07
6
Lingua straniera (inglese- francese)
L-LIN/12 - L-LIN/04
6
Note
La lingua straniera del III anno deve essere sostenuta solo dagli studenti che hanno scelto l'indirizzo Scuola elementare.
Quarto anno indirizzo comune
Insegnamento
Settore disc.
CFU
Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica/Organizzazione e gestione delle risorse umane
IUS/09 - SECS-P/10
6
Sociologia dei processi culturali/Teoria e tecnica dei nuovi media
SPS/08
6
Pedagogia sperimentale/Docimologia
M-PED/04
6
Note
Quarto anno indirizzo Scuola materna
Insegnamento
Settore disc.
CFU
Educazione ambientale/Storia delle tradizioni popolari
M-PED/03 - M-DEA/01
6
Metodologia e tecnica del gioco e dell’animazione/Teatro di animazione
M-PED/03 - L-ART/05
6
Psicologia dello sviluppo cognitivo/Logica
M-PSI/04 - M-FIL/02
6
Letteratura per l’infanzia/Psicopedagogia del linguaggio e della comunicazione
M-PED/02 -M-PSI/04
6
Note
Quarto anno indirizzo Scuola elementare
Insegnamento
Settore disc.
CFU
Storia moderna/Storia contemporanea
M-STO/02 - M-STO/04
6
Istituzioni di matematica/Logica
MAT/04 - M-FIL/02
6
Grammatica italiana/Lingua e letteratura italiana
L-FIL-LET/12 - L-FIL-LET/10
6
Metodi e didattiche delle attività motorie/Teatro di animazione
M-EDF/01 - L-ART/05
6
Note
TIROCINIO per l’intero percorso di studi 480 ore pari a 48 crediti
LABORATORIO per l’intero percorso di studi 240 ore pari a 24 crediti
Insegnamenti aggiuntivi per il conseguimento del titolo di sostegno
Insegnamento
Settore disc.
CFU
Psicologia di comunità (primo anno)
M-PSI/05
6
Psicologia dell’handicap e della riabilitazione (primo anno)
M-PSI/04
6
Neuropsichiatria infantile (secondo anno)
MED/39
6
Psicologia cognitiva (secondo anno)
M-PSI/01
6
Logopedia generale (terzo anno)
MED/50
6
Psicologia dello sviluppo (terzo anno)
M-PSI/04
6
Didattica speciale (quarto anno)
M-PED/03
6
Note
I suddetti insegnamenti sono facoltativi e vengono scelti dagli studenti che intendono conseguire il titolo handicap.
1998/1999 da quest anno proseguirono solo i Licei sperimentali e progetto Brocca, fu soppresso il tirocinio, anche se l'abilitazione all' insegnamento proseguì per i diplomati fino al 2002;
1998/99 immigrati Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286 in formato .pdf 392 kb art. 68 della legge 17 maggio 1999, n. 144 e detta norme in merito al diritto-dovere all’istruzione e alla formazione per tutti i minori presenti sul territorio nazionale, indipendentemente dalla loro condizione di straniero e dalla regolarità della loro posizione (art. 38 del D.L.vo 25 luglio 1998, n, 286; art. 45 del D.P.R. n. 394/99;Legge 17 maggio 1999, n. 144 in formato .pdf 786 kb
1998 Facoltà di Scienze della Formazione Diploma di Laurea in Scienze della Formazione Primaria 4 anni (insegnamento sia scuole materne sia scuola elementare)si accede dopo qualunque liceo 5 anni 1. Ai sensi del presente decreto Decreto Ministeriale 26 maggio 1998 Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, in acronimo MURST)
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 3 luglio 1998 n.153 si intendono :
a) per corso di laurea, il corso di laurea in scienze della formazione primaria di cui
all'articolo 3, comma 2, della legge 19 novembre 1990 , n.341;
Art. 3
(Criteri relativi al corso di laurea in scienze della formazione primaria)
(Criteri relativi al corso di laurea in scienze della formazione primaria)
1. Il corso di laurea ha la durata di 4 anni. Costituisce titolo di ammissione il diploma di istruzione secondaria superiore di durata quinquennale.
2. Il corso di laurea si articola in un biennio comune e in due indirizzi, uno per la scuola materna e l'altro per la scuola elementare. Il tirocinio è attivato fin dal primo anno. La scelta dell'indirizzo è compiuta al termine del secondo anno accademico. La laurea conseguita costituisce titolo per l'ammissione, in relazione all'indirizzo prescelto, ai concorsi a posti di insegnamento nella scuola materna e nella scuola elementare, nonché, con riferimento all'indirizzo per la scuola elementare, a posti di educatore nelle istituzioni educative statali.
3. Il corso di laurea afferisce di norma alla facoltà di scienze della formazione, fermo restando quanto previsto all'articolo 2, comma 4, secondo periodo, in ordine all'integrazione degli organi; per il funzionamento del corso sono utilizzate le strutture dell'ateneo e, con il loro consenso, i professori e i ricercatori di tutte le facoltà presso cui le necessarie competenze sono disponibili. L'università, ovvero le università d'intesa ai sensi dell'articolo 2, comma 4, possono attivare il corso di laurea anche nell'ambito di un coordinamento interfacoltà, definendo secondo i propri ordinamenti le necessarie procedure e gli organismi scientifici, didattici ed amministrativi responsabili.Roma, 26 maggio 1998
IL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA (f.to BERLINGUER) |
(Registrato alla Corte del Conti il 19/06/1998 - Registro n.1
Primo anno |
Insegnamento |
Settore disc.
|
CFU
|
Didattica generale/Epistemologia delle scienze umane |
M-PED/03 - M-FIL/02
|
6
|
Pedagogia speciale/Psicologia medica |
M-PED/03 - MED/25
|
6
|
Storia del rinascimento/Didattica della storia |
M-STO/02
|
6
|
Geografia/Didattica della geografia |
M-GGR/01
|
6
|
Didattica della lingua italiana/Letteratura per l’infanzia |
L-FIL-LET/12 - M-PED/02
|
6
|
Matematica/Didattica della matematica |
MAT/04
|
6
|
Lingua straniera (inglese-francese) |
L-LIN/12 - L-LIN/04
|
6
|
Note |
Secondo anno |
Insegnamento |
Settore disc.
|
CFU
|
Percezione e comunicazione visiva/Disegno |
ICAR/17
|
6
|
Sociologia della devianza/Teoria dei processi di socializzazione |
SPS/12
|
6
|
Educazione ambientale/Igiene ed educazione sanitaria |
M-PED/03 -MED/42
|
6
|
Pedagogia generale/Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento |
M-PED/01 - M-PED/03
|
6
|
Pedagogia interculturale/Storia dell’educazione |
M-PED/01 - M-PED/02
|
6
|
Psicologia dello sviluppo cognitivo/Psicologia dell’apprendimento e della memoria |
M-PSI/04 -M-PSI/01
|
6
|
Didattica delle lingue straniere moderne/Lingua straniera (inglese-francese) |
L-LIN/12 - L-LIN/04
|
6
|
Note |
Terzo anno II biennio di indirizzo |
Insegnamento |
Settore disc.
|
CFU
|
Psicopedagogia del linguaggio e della comunicazione/Fisiologia della comunicazione |
M-PED/01 - MED/50
|
6
|
Teoria, tecnica e didattica dell'attività motoria per l'età evolutiva/Didattica speciale |
M-EDF/02 - M-PED/03
|
6
|
Metodologia dell’educazione musicale/Teoria musicale |
L-ART/07
|
6
|
Tecniche di osservazione del comportamento infantile/Teoria e tecnica delle dinamiche di gruppo |
M-PSI/03
|
6
|
Lingua italiana/Letteratura per l’infanzia |
L-FIL-LET/12 - M-PED/02
|
6
|
Didattica delle scienze naturali/Ecologia |
BIO/05 - BIO/07
|
6
|
Lingua straniera (inglese- francese) |
L-LIN/12 - L-LIN/04
|
6
|
Note |
La lingua straniera del III anno deve essere sostenuta solo dagli studenti che hanno scelto l'indirizzo Scuola elementare. |
Quarto anno indirizzo comune |
Insegnamento |
Settore disc.
|
CFU
|
Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica/Organizzazione e gestione delle risorse umane |
IUS/09 - SECS-P/10
|
6
|
Sociologia dei processi culturali/Teoria e tecnica dei nuovi media |
SPS/08
|
6
|
Pedagogia sperimentale/Docimologia |
M-PED/04
|
6
|
Note |
Quarto anno indirizzo Scuola materna |
Insegnamento |
Settore disc.
|
CFU
|
Educazione ambientale/Storia delle tradizioni popolari |
M-PED/03 - M-DEA/01
|
6
|
Metodologia e tecnica del gioco e dell’animazione/Teatro di animazione |
M-PED/03 - L-ART/05
|
6
|
Psicologia dello sviluppo cognitivo/Logica |
M-PSI/04 - M-FIL/02
|
6
|
Letteratura per l’infanzia/Psicopedagogia del linguaggio e della comunicazione |
M-PED/02 -M-PSI/04
|
6
|
Note |
Quarto anno indirizzo Scuola elementare |
Insegnamento |
Settore disc.
|
CFU
|
Storia moderna/Storia contemporanea |
M-STO/02 - M-STO/04
|
6
|
Istituzioni di matematica/Logica |
MAT/04 - M-FIL/02
|
6
|
Grammatica italiana/Lingua e letteratura italiana |
L-FIL-LET/12 - L-FIL-LET/10
|
6
|
Metodi e didattiche delle attività motorie/Teatro di animazione |
M-EDF/01 - L-ART/05
|
6
|
Note |
TIROCINIO per l’intero percorso di studi 480 ore pari a 48 crediti LABORATORIO per l’intero percorso di studi 240 ore pari a 24 crediti |
Insegnamenti aggiuntivi per il conseguimento del titolo di sostegno |
Insegnamento |
Settore disc.
|
CFU
|
Psicologia di comunità (primo anno) |
M-PSI/05
|
6
|
Psicologia dell’handicap e della riabilitazione (primo anno) |
M-PSI/04
|
6
|
Neuropsichiatria infantile (secondo anno) |
MED/39
|
6
|
Psicologia cognitiva (secondo anno) |
M-PSI/01
|
6
|
Logopedia generale (terzo anno) |
MED/50
|
6
|
Psicologia dello sviluppo (terzo anno) |
M-PSI/04
|
6
|
Didattica speciale (quarto anno) |
M-PED/03
|
6
|
Note |
I suddetti insegnamenti sono facoltativi e vengono scelti dagli studenti che intendono conseguire il titolo handicap. |
1998/1999 da quest anno proseguirono solo i Licei sperimentali e progetto Brocca, fu soppresso il tirocinio, anche se l'abilitazione all' insegnamento proseguì per i diplomati fino al 2002;
1999 legge 17/1999 modifica della L. quadro n. 104/92 " l'assistenza l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate;
Sperimentazione pedagogico-sociale
Sperimentazione pedagogico-sociale
(1991 - 2010) Biennio Triennio
I II III IV V
Lingua e letteratura italiana 5 5 4 4 4
Lingua e letteratura latina 4 3 3 3 2
Lingua e letteratura straniera 3 3 3 3 3
Storia e Geografia 3 3 - - -
Storia - - 3 2 3
Filosofia - - 3 2 3
Pedagogia - - 3 2 3
Scienze dell'educazione 3 3 - - -
Psicologia - - 2 2 3
Metodologia ed esercitazioni didattiche - - - 2 2
Diritto ed economia 2 2 - - -
Matematica ed Informatica 4 4 - - -
Matematica - - 3 3 3
Fisica 2 2 2 2 2
Biologia, chimica e scienze della terra 3 3 2 2 2
Educazione musicale 2 2 2 2 -
Disegno e linguaggio artistico visivo 2 2 - - -
Disegno e storia dell'arte - - 2 2 2
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 35 35 35 35 35
|
Sperimentazione Brocca socio-psico-pedagogica
Sperimentazione Brocca socio-psico-pedagogica
(1992 - 2010) Biennio Triennio
I II III IV V
Lingua e letteratura italiana 5 5 4 4 4
Lingua e letteratura latina 4 4 3 3 2
Lingua e letteratura straniera 3 3 3 3 3
Storia 2 2 2 2 3
Geografia 2 2 - - -
Filosofia - - 3 3 3
Pedagogia - - 3 3 3
Metodologia della ricerca socio-psico-pedagogica - - - - 2
Elementi di psicologia, sociologia e statistica 4 4 - - -
Psicologia - - 2 2 -
Sociologia - - 2 2 -
Diritto ed economia 2 2 - - -
Diritto e Legislazione sociale - - - - 3
Matematica ed Informatica 4 4 3 3 3
Fisica - - - 4 -
Scienze della Terra 3 - - - -
Biologia - 3 - - 3
Chimica - - 4 - -
Storia dell'arte o Musica 2 2 2 2 2
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 34 34 34 34 34
|
Sperimentazione scienze della formazione
Sperimentazione scienze della formazione
(1999 - 2010) Biennio Triennio
I II III IV V
Lingua e letteratura italiana 6 6 6 6 6
Lingua e letteratura latina 3 3 2 2 2
Lingua e letteratura straniera 3 3 3 3 3
Storia 3 (1) 3 (1) 3 3 3
Filosofia - - 3 3 3
Scienze della formazione 4 4 5 (1) 5 (1) 5 (1)
Diritto ed economia 2 (1) 2 (1) - - -
Matematica 3 3 3 3 3
Fisica - - 2 (1) 2 (1) 2 (1)
Scienze della Terra 2 2 2 (1) 2 (1) 2 (1)
Linguaggi non verbali e multimediali 2 (1) 2 (1) - - -
Laboratorio di chimica-fisica 1 1 - - -
Laboratori 2 2 2 2 2
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 32 32 32 32 32
|
Sperimentazione scienze sociali
Sperimentazione scienze sociali
(1998 - 2010) Biennio Triennio
I II III IV V
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
lingua e letteratura inglese 2 2 3 3 3
Lingua e letteratura straniera 2 3 3 2 2 2
Storia 3 3 3 3 3
Filosofia - - 3 3 3
Scienze sociali 5 5 6 6 6
Diritto ed Economia 2 2 2 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Scienze della Terra 2 2 1 1 1
Linguaggi non verbali e multimediali 2 2 - - -
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 30 30 30 30 30
|
Dalla Riforma Berlinguer 1999 alla riforma Moratti 2004 -2009
Contesto storico
Eliminate la scuola magistrale 1998 e l'istituto magistrale 1998 proseguirono solo i licei di 5 anni sperimentali e progetto brocca,
1999 Continuarono solo i Licei progetto Brocca e i Licei sperimentali di nuova circolare ministeriale
Le sperimentazioni più comuni dei Licei della riforma Berlinguer erano: la sperimentazione liceo pedagogico-sociale (1991/2010) (prevista dalla c.m. 27/1991),[3] la sperimentazione liceo socio-psico-pedagogica (prevista dal progetto Brocca (1992/2010), la sperimentazione liceo delle scienze della formazione(1999/2010), e infine la sperimentazione liceo delle scienze sociali(1998/2010). Tutte tendevano a trasformare l ' ex istituto magistrale e l'ex scuola magistrale in veri e propri licei di durata quinquennale, caratterizzati però dallo studio delle scienze umane (psicologia, sociologia, etc). La pedagogia veniva valorizzata e scorporata dalla filosofia. Il titolo rilasciato equivaleva a quello dell'istituto magistrale ma si otteneva solo al quinto anno.
1998 Circolare Ministeriale 25 novembre 1998, n. 461 - Allegati
www.edscuola.it/archivio/norme/circolari/cm461_98a.html
che riportano tutti i codici di Laurea e
Diplomi Universitari del vecchio ordinamento ( quelli afferenti alla Laurea in Pedagogia e Filosofia : L072-L224 fino ad L244 quello afferente alla Laurea in Pedagogia è L073 e quello afferente alla Laurea in Scienze dell' educazione è la L083;
1999 Il Diploma al Liceo di 5 anni vuole il proseguimento di Laurea 3 anni con proseguimento di + 2= 5 anni Laurea specialistica;
Riforma Berlinguer D.L. 509/99
lauree triennali, tra cui la laurea in educatore nido L 18;
lauree specialistiche 3+2= 5 anni, tra cui la Laurea specialistica 3+2= 5 anni, 56/S - Specialistiche in programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi con la quale si può diventare dirigente di un istituto scolastico di ogni ordine e grado;65/S Scienze dell’educazione degli
adulti e della formazione continua; 87/S Scienze pedagogiche.
lauree specialistiche a ciclo unico 1999 4 anni, tra cui le lauree in scienze della formazione primaria indirizzo infanzia e indirizzo primaria;
Decreto Ministeriale 4 agosto 2000
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 19 ottobre 2000 n.245 - Supplemento Ordinario n.170
Determinazione delle classi delle lauree universitarie tra cui la laurea triennale cl. 18 in scienze dell'educazione indirizzi educatore professionale sociale, educatore nido e formatore continuo; Classe 18 Allegato 18
www.edscuola.it/archivio/norme/circolari/cm461_98a.html
che riportano tutti i codici di Laurea e
Diplomi Universitari del vecchio ordinamento ( quelli afferenti alla Laurea in Pedagogia e Filosofia : L072-L224 fino ad L244 quello afferente alla Laurea in Pedagogia è L073 e quello afferente alla Laurea in Scienze dell' educazione è la L083;
1999 Il Diploma al Liceo di 5 anni vuole il proseguimento di Laurea 3 anni con proseguimento di + 2= 5 anni Laurea specialistica;
Riforma Berlinguer D.L. 509/99
lauree triennali, tra cui la laurea in educatore nido L 18;
lauree specialistiche 3+2= 5 anni, tra cui la Laurea specialistica 3+2= 5 anni, 56/S - Specialistiche in programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi con la quale si può diventare dirigente di un istituto scolastico di ogni ordine e grado;65/S Scienze dell’educazione degliadulti e della formazione continua; 87/S Scienze pedagogiche.
Decreto Ministeriale 4 agosto 2000
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 19 ottobre 2000 n.245 - Supplemento Ordinario n.170
Determinazione delle classi delle lauree universitarie tra cui la laurea triennale cl. 18 in scienze dell'educazione indirizzi educatore professionale sociale, educatore nido e formatore continuo; Classe 18 Allegato 18Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 19 ottobre 2000 n.245 - Supplemento Ordinario n.170
CLASSE DELLE LAUREE TRIENNALI IN
SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE L 18 Facoltà di Scienze della Formazione e classe SNT/2 Facoltà di Medicina Educatore Sanitario
indirizzo : educatore Nido L 18
PRIMO ANNO
Didattica generale
Pedagogia generale
Storia dell'educazione
Educazione motoria
Psicologia generale
Teorie della formazione
A scelta tra:
Lingua e trad. inglese
Lingua e trad. francese
Laboratorio informatico
Tirocinio
SECONDO ANNO
Pedagogia sociale
Pedagogia clinica
Diritto privato
Neuropsichiatria infantile
Psicologia della personalità
Psicologia dello sviluppo
Storia contemporanea
Filosofia morale
Tirocinio
TERZO ANNO
Educazione musicale
Antropologia filosofica
Filosofia teoretica
Diritto costituzionale
Insegnamenti a scelta dello studente
Prova finale
TOT 180
indirizzo Educatore sociale L18
PRIMO ANNO
Didattica generale
Pedagogia generale
Storia dell'educazione
Psicologia generale
Sociologia generale
Teorie della formazione
Lingua e traduzione inglese
Laboratorio informatic
Tirocinio
SECONDO ANNO
Pedagogia sociale
Pedagogia clinica
Antropologia filosofica
Neuropsichiatria infantile
Psicologia della personalità
Psicologia sociale
Storia contemporanea
Filosofia morale
Tirocinio
TERZO ANNO
Educazione ambientale
Pedagogia interculturale
Filosofia teoretica
Diritto costituzionale
Insegnamenti a scelta dello studente
Prova finale
TOT 180
indirizzo Formazione continua cl L 18
I Anno
Pedagogia generale
Sociologia generale e della famiglia
Storia della filosofia
Psicologia dello sviluppo e dell’educazione
Storia medievale
Storia moderna
Anno II
Progettazione e valutazione
degli interventi educativi
Filosofia teoretica
Etica dell’educazione
Storia contemporanea
Didattica generale
Laboratorio (inglese)
Laboratorio di informatica
per l’educazione
Tirocini formativi e di
orientamento
Anno III
Geografia
Teorie filosofiche della
relazione mente corpo
Psicologia generale
Filosofia morale
Letteratura per l’infanzia
Tecnologie per l’apprendimento
Esame a scelta dello studente
Esame di laurea
Tot. 180
PRIMO ANNO
Didattica generale
Pedagogia generale
Storia dell'educazione
Psicologia generale
Sociologia generale
Teorie della formazione
Lingua e traduzione inglese
Laboratorio informatic
Tirocinio
SECONDO ANNO
Pedagogia sociale
Pedagogia clinica
Antropologia filosofica
Neuropsichiatria infantile
Psicologia della personalità
Psicologia sociale
Storia contemporanea
Filosofia morale
Tirocinio
TERZO ANNO
Educazione ambientale
Pedagogia interculturale
Filosofia teoretica
Diritto costituzionale
Insegnamenti a scelta dello studente
Prova finale
TOT 180
indirizzo Formazione continua cl L 18
I Anno
Pedagogia generale
Sociologia generale e della famiglia
Storia della filosofia
Psicologia dello sviluppo e dell’educazione
Storia medievale
Storia moderna
Anno II
Progettazione e valutazione
degli interventi educativi
Filosofia teoretica
Etica dell’educazione
Storia contemporanea
Didattica generale
Laboratorio (inglese)
Laboratorio di informatica
per l’educazione
per l’educazione
Tirocini formativi e di
orientamento
Anno III
Geografia
Teorie filosofiche della
relazione mente corpo
Psicologia generale
Filosofia morale
Letteratura per l’infanzia
Tecnologie per l’apprendimento
Esame a scelta dello studente
Esame di laurea
Corso di Laurea SCIENZE RIABILITATIVE DELLE PROFESSIONI SANITARIE Educatore Sanitario SNT/2 triennale
Corso di Laurea SCIENZE RIABILITATIVE DELLE PROFESSIONI SANITARIE Educatore Sanitario SNT/2 triennale
BASI BIOMEDICHE APPLICATE ALLE
PROFESSIONI SANITARIE
FISIOLOGIA UMANA
FISICA MEDICA, INCLUSI ELEMENTI
DI RADIOPROTEZIONE
ANATOMIA UMANA
STATISTICA MEDICA
FONDAMENTI BIOLOGICI E
COMPORTAMENTO
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
PRINCIPI E STRATEGIE
DELL'INTERVENTO EDUCATIVO
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO:
ASPETTI PSICO-AFFETTIVI NEL CICLO
DI VITA
EPIDEMIOLOGIA
ABILITA' INFORMATICHE
LINGUA INGLESE
SOCIOLOGIA GENERALE
PSICHIATRIA
NEUROLOGIA
TECNICHE NEUROPSICHIATRICHE
IL RUOLO PROFESSIONALE
DELL'EDUCATORE (I)
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI
E DEL LAVORO
PEDAGOGIA SOCIALE
PSICOLOGIA DELLA PRIMA INFANZIA
PSICOLOGIA DI COMUNITA'
NEUROLOGICO, COGNITIVO E
COMPORTAMENTALE
PSICHIATRIA
NEUROLOGIA
SCIENZE INFERMIERISTICHE E
TECNICHE NEUROPSICHIATRICHE
IL RUOLO PROFESSIONALE
DELL’EDUCATORE (II)
TECNICHE DI OSSERVAZIONE
STAGE E TIROCINIO
EDUCAZIONE ALLA SOCIALITÀ
ELEMENTI DI DIRITTO AMMINISTRATIVO
PER L’EDUCATORE PROFESSIONALE
SOCIOLOGIA DELLA CULTURA (IDENTITÀ,
PROBLEMI SOCIALI, DEVIANZA)
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI EDUCATIVI
STAGE E TIROCINIO
tesi finale
PROFESSIONI SANITARIE
FISIOLOGIA UMANA
FISICA MEDICA, INCLUSI ELEMENTI
DI RADIOPROTEZIONE
ANATOMIA UMANA
STATISTICA MEDICA
FONDAMENTI BIOLOGICI E
COMPORTAMENTO
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
PRINCIPI E STRATEGIE
DELL'INTERVENTO EDUCATIVO
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO:
ASPETTI PSICO-AFFETTIVI NEL CICLO
DI VITA
EPIDEMIOLOGIA
ABILITA' INFORMATICHE
LINGUA INGLESE
SOCIOLOGIA GENERALE
PSICHIATRIA
NEUROLOGIA
TECNICHE NEUROPSICHIATRICHE
IL RUOLO PROFESSIONALE
DELL'EDUCATORE (I)
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI
E DEL LAVORO
PEDAGOGIA SOCIALE
PSICOLOGIA DELLA PRIMA INFANZIA
PSICOLOGIA DI COMUNITA'
NEUROLOGICO, COGNITIVO E
COMPORTAMENTALE
PSICHIATRIA
NEUROLOGIA
SCIENZE INFERMIERISTICHE E
TECNICHE NEUROPSICHIATRICHE
IL RUOLO PROFESSIONALE
DELL’EDUCATORE (II)
TECNICHE DI OSSERVAZIONE
STAGE E TIROCINIO
EDUCAZIONE ALLA SOCIALITÀ
ELEMENTI DI DIRITTO AMMINISTRATIVO
PER L’EDUCATORE PROFESSIONALE
SOCIOLOGIA DELLA CULTURA (IDENTITÀ,
PROBLEMI SOCIALI, DEVIANZA)
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI EDUCATIVI
STAGE E TIROCINIO
tesi finale
Decreto Ministeriale 28 novembre 2000 Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 23 gennaio 2001 n.18 Determinazione delle classi delle lauree specialistiche LS: per la facoltà di scienze della Formazione: 56/S - Specialistiche in programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi con la quale si può diventare dirigente di un istituto scolastico di ogni ordine e grado; 65/S Scienze dell'educazione degli adulti e formazione continua; 87/S scienze pedagogiche; Per la Facoltà di Medicina Laurea Specialistica LS SNT/2/S in SCIENZE RIABILITATIVE DELLE PROFESSIONI SANITARIE- EDUCATORE SANITARIO SPECIALIZZATO.
Laurea specialistica LS 56/S Progettista e dirigente dei servizi educativi
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
STORIA DELLA PEDAGOGIA
DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
PSICOLOGIA GENERALE
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PSICOLOGIA SOCIAale
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
PSICOLOGIA DINAMICA
DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
MEDICINA DEL LAVORO
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
PEDAGOGIA SPERIMENTALE
STATISTICA SOCIALE
STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE
SOCIOLOGIA GENERALE
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI
SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO SOCIALE
L-ART/05: DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO
STORIA DELLA FILOSOFIA
DIRITTO DEL LAVORO
DIRITTO COSTITUZIONALE
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
M-STO/04: STORIA CONTEMPORANEA
A scelta dello studente
prova finale
TOT 300 CFU
Laurea specialistica LS 65/S Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua;
M-DEA/01: DISCIPLINE DEMOETNOANTROPOLOGICHE
M-FIL/01: FILOSOFIA TEORETICA
M-FIL/03: FILOSOFIA MORALE
M-PED/01: PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
M-PED/02: STORIA DELLA PEDAGOGIA
M-PED/03: DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
M-PED/04: PEDAGOGIA SPERIMENTALE
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI
PSICOLOGIA DINAMICA
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI E DEL LAVORO
INFORMATICA
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
STORIA DELLA PEDAGOGIA
DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
PEDAGOGIA SPERIMENTALE
DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
ECONOMIA APPLICATA
STATISTICA SOCIALE
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI
LETTERATURA ITALIANA
LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA
LINGUISTICA ITALIANA
GLOTTOLOGIA E LINGUISTICA
LETTERATURA FRANCESE
LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA FRANCESE
LETTERATURA SPAGNOLA
LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA SPAGNOLA
LETTERATURE PORTOGHESE E BRASILIANA
LINGUA E TRADUZIONE - LINGUE PORTOGHESE E BRASILIANA
LETTERATURA INGLESE
LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA INGLESE
LETTERATURA TEDESCA
LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA TEDESC
STORIA ROMANA
GEOGRAFIA
STORIA MEDIEVALE
STORIA MODERNA
STORIA DELL'EUROPA ORIENTALE
STORIA CONTEMPORANEA
STORIA DELLA SCIENZA E DELLE TECNICHE
A scelta dello studente
prova finale
TOT 300 CFU
Laurea specialistica LS 87/S Scienze pedagogiche
FILOSOFIA TEORETICA
LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA
FILOSOFIA MORALE
STORIA DELLA FILOSOFIA
STORIA DELLA SCIENZA E DELLE TECNICHE
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
STORIA DELLA PEDAGOGIA
DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
PEDAGOGIA SPERIMENTALE
PSICOLOGIA GENERALE
PSICOBIOLOGIA E PSICOLOGIA FISIOLOGICA
PSICOMETRIA
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA
DELL'EDUCAZIONE
PSICOLOGIA SOCIALE
PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI
PSICOLOGIA DINAMICA
DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
PSICOLOGIA CLINICA
PSICHIATRIA
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
IGIENE GENERALE E APPLICATA
SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO
SOCIALE
FILOSOFIA TEORETICA
LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA
FILOSOFIA MORALE
ESTETICA
FILOSOFIA E TEORIA DEI LINGUAGGI
STORIA DELLA FILOSOFIA
INFORMATICA
SISTEMI DI ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
STORIA DELLA PEDAGOGIA
DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
PEDAGOGIA SPERIMENTALE
PSICOLOGIA GENERALE
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA
DELL'EDUCAZIONE
PSICOLOGIA A SOCIALE
PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI
PSICOLOGIA DINAMICA
STORIA DELLE RELIGIONI
STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE
STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE
SOCIOLOGIA GENERALE
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI
SOCIOLOGIA DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO
SOCIOLOGIA DEI FENOMENI POLITICI
DIRITTO PRIVATO
DIRITTO DEL LAVORO
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
DIRITTO AMMINISTRATIVO
IUS/14 : DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
ECONOMIA POLITICA
POLITICA ECONOMICA
ECONOMIA AZIENDALE
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
STATISTICA SOCIALE
SCIENZA POLITICA
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI E DEL LAVORO
GEOGRAFIA
STORIA CONTEMPORANEA
STORIA DELLA SCIENZA E DELLE TECNICHE
LETTERATURA FRANCESE
LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA FRANCESE
LETTERATURA SPAGNOLA
LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA SPAGNOLA
LETTERATURA INGLESE
LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA INGLESE
STORIA DELL'ARTE MODERNA
STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA
MUSEOLOGIA E CRITICA ARTISTICA E DEL RESTAURO
DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO
CINEMA, FOTOGRAFIA E TELEVISIONE
MUSICOLOGIA E STORIA DELLA MUSICA
ARCHIVISTICA, BIBLIOGRAFIA E BIBLIOTECONOMIA
LINGUISTICA ITALIANA
STORIA DELLE RELIGIONI
A scelta dello studente
Prova finale
TOT 300 CFU
Laurea specialistica LS 87/S Scienze pedagogiche
FILOSOFIA TEORETICALOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA
FILOSOFIA MORALE
STORIA DELLA FILOSOFIA
STORIA DELLA SCIENZA E DELLE TECNICHE
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
STORIA DELLA PEDAGOGIA
DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
PEDAGOGIA SPERIMENTALE
PSICOLOGIA GENERALE
PSICOBIOLOGIA E PSICOLOGIA FISIOLOGICA
PSICOMETRIA
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA
DELL'EDUCAZIONE
PSICOLOGIA SOCIALE
PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI
PSICOLOGIA DINAMICA
DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
PSICOLOGIA CLINICA
PSICHIATRIA
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
IGIENE GENERALE E APPLICATA
SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO
SOCIALE
FILOSOFIA TEORETICA
LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA
FILOSOFIA MORALE
ESTETICA
FILOSOFIA E TEORIA DEI LINGUAGGI
STORIA DELLA FILOSOFIA
INFORMATICA
SISTEMI DI ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
STORIA DELLA PEDAGOGIA
DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
PEDAGOGIA SPERIMENTALE
PSICOLOGIA GENERALE
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA
DELL'EDUCAZIONE
PSICOLOGIA A SOCIALE
PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI
PSICOLOGIA DINAMICA
STORIA DELLE RELIGIONI
STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE
STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE
SOCIOLOGIA GENERALE
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI
SOCIOLOGIA DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO
SOCIOLOGIA DEI FENOMENI POLITICI
DIRITTO PRIVATO
DIRITTO DEL LAVORO
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
DIRITTO AMMINISTRATIVO
IUS/14 : DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
ECONOMIA POLITICA
POLITICA ECONOMICA
ECONOMIA AZIENDALE
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
STATISTICA SOCIALE
SCIENZA POLITICA
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI E DEL LAVORO
GEOGRAFIA
STORIA CONTEMPORANEA
STORIA DELLA SCIENZA E DELLE TECNICHE
LETTERATURA FRANCESE
LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA FRANCESE
LETTERATURA SPAGNOLA
LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA SPAGNOLA
LETTERATURA INGLESE
LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA INGLESE
STORIA DELL'ARTE MODERNA
STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA
MUSEOLOGIA E CRITICA ARTISTICA E DEL RESTAURO
DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO
CINEMA, FOTOGRAFIA E TELEVISIONE
MUSICOLOGIA E STORIA DELLA MUSICA
ARCHIVISTICA, BIBLIOGRAFIA E BIBLIOTECONOMIA
LINGUISTICA ITALIANA
STORIA DELLE RELIGIONI
A scelta dello studente
Prova finale
TOT 300 CFU
LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE RIABILITATIVE DELLE PROFESSIONI SANITARIE EDUCATORE SANITARIO SPECIALIZZato LS -SNT2
PRIMO ANNO
corso professionalizzante interdisciplinare 1
diritto sanitario e responsabilità etico-profesionali giuridiche
lingua inglese
principi e strumenti di economia aziendale applicati al settore socio-sanitario
psicologia applicata alle relazioni sociali, comunicazione e dinamiche di gruppo
statistica, epidemiologia e storia della sanità
INSEGNAMENTO A SCELTA DELLO STUDENTE
TIROCINIO (PRIMO ANNO)
II ANNO
corso professionalizzante interdisciplinare 2
laboratori
management professionale
metodologia della ricerca in riabilitazione progettazione e gestione dei processi formativi
programmazione organizazione e controllo nelle aziende sanitarie
insegnamenti a scelta dello studente
tirocinio (secondo anno)
tesi finale
II ANNO
corso professionalizzante interdisciplinare 2
laboratori
management professionale
metodologia della ricerca in riabilitazione progettazione e gestione dei processi formativi
programmazione organizazione e controllo nelle aziende sanitarie
insegnamenti a scelta dello studente
tirocinio (secondo anno)
tesi finale
corso professionalizzante interdisciplinare 2
laboratori
management professionale
metodologia della ricerca in riabilitazione progettazione e gestione dei processi formativi
programmazione organizazione e controllo nelle aziende sanitarie
insegnamenti a scelta dello studente
tirocinio (secondo anno)
tesi finale
ogni università sceglieva in questo ventaglio di insegnamenti le materie che voleva.
Decreto Interministeriale del 2 aprile 2001 “Determinazione delle classi delle lauree universitarie delle professioni sanitarie” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 128 del 5/06/2001. previsto dal Decreto interministeriale 2 aprile 2001.
Riforma Moratti L. 270/04
lauree triennali, tra cui la Laurea in educatore nido L 19; le lauree magistrali 2004 3+2= 5 anni tra cui la Laurea magistrale 3+2= 5 anni LM 50 -Programmazione e gestione dei servizi educativi con la quale si può diventare dirigente di un istituto scolastico di ogni ordine e grado;Le lauree magistrali a ciclo unico 4 anni, tra cui le lauree in scienze della formazione primaria indirizzo infanzia e indirizzo primaria LM 85 BIS.
Dal 2004 il termine scuola materna viene sostituito da scuola d'infanzia, e il termine scuola elementare è sostituito da scuola primaria, e dal 2009 il termine asilo nido viene sostituito in nido d'infanzia.
Cronologia
1999 Nella Facoltà di Scienze della Formazione soppressione diplomi universitari 3 anni in vigilatrice d' Infanzia ( per chi dirige e vigila su ciò che fanno i maestri nelle scuole elementari e materne) che furono equiparati ed equipollenti all' infermiere pediatrico L SNT /01;
1999 Nella Facoltà di Scienze della Formazione Laurea 3 anni in scienze dell' Educazione e della Formazione (indirizzo Educatore Nido L 18) per insegnanti di asilo nido. si accede dopo qualunque Liceo. I 7 titoli di Diploma Universitario (D.U.) triennali, istituiti con la legge 19 novembre 1990 n. 341 del Ministro A. Ruperti, e soppressi con la riforma Berlinguer del 1999, in: Consulente Grafologico, Educatore di Comunità, Educatore e divulgatore Ambientale, Educatore nelle comunità infantili, Educatore Professionale, Operatore per la didattica a distanza, Tecnico di Laboratorio per la Formazione, con la Legge 509/99, sono stati equiparati ed equipollenti alle Laurea (L), L18 di I° livello 3 anni in scienze dell' educazione, indirizzi: educatore sociale, educatore nido, formatore continuo;
1999 Nella Facoltà di Scienze della Formazione Laurea Specialistica 4 anni a ciclo Unico in Scienze della Formazione Primaria indirizzo infanzia per gli insegnanti della scuola d'infanzia e indirizzo primaria per gli insegnanti della scuola primaria si accede dopo qualunque Liceo 5 anni, equiparazione con la Laurea in Scienze della Formazione primaria 4 anni (insegnamento sia scuole d' Infanzia sia scuola primaria);
1999 In Facoltà di Scienze della Formazione, la Laurea specialistica 3+2= 5 anni 56/S - Specialistiche in programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi con la quale si può diventare dirigente di un istituto scolastico di ogni ordine e grado;
2000 la legge 328/2000 ridefinisce i requisiti delle educatrici negli asili nido che devono avere la laurea in scienze dell'educazione indirizzo educatore nido triennale l 18;
2000 Legge 69 potenziamenti e qualificazione dell' integrazione scolastica dei disabili, 53/2000 disposizione per il sostegno alla paternità e maternità per il diritto alla cura e alla formazione, e per il coordinamento dei tempi delle città ;Nel 2000 con la Legge 30 la scuola materna cambia nome . E‟ Scuola dell‟infanzia!
2000 circolare del ministero del lavoro e della previdenza sociale n. 4/2000 "Disciplina generale per il collocamento obbligatorio dei diversamente abili.
2001 potenziamento maternità e paternità dei disabili;
ogni università sceglieva in questo ventaglio di insegnamenti le materie che voleva.
Decreto Interministeriale del 2 aprile 2001 “Determinazione delle classi delle lauree universitarie delle professioni sanitarie” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 128 del 5/06/2001. previsto dal Decreto interministeriale 2 aprile 2001.
Riforma Moratti L. 270/04
1999 Nella Facoltà di Scienze della Formazione soppressione diplomi universitari 3 anni in vigilatrice d' Infanzia ( per chi dirige e vigila su ciò che fanno i maestri nelle scuole elementari e materne) che furono equiparati ed equipollenti all' infermiere pediatrico L SNT /01;
1999 Nella Facoltà di Scienze della Formazione Laurea Specialistica 4 anni a ciclo Unico in Scienze della Formazione Primaria indirizzo infanzia per gli insegnanti della scuola d'infanzia e indirizzo primaria per gli insegnanti della scuola primaria si accede dopo qualunque Liceo 5 anni, equiparazione con la Laurea in Scienze della Formazione primaria 4 anni (insegnamento sia scuole d' Infanzia sia scuola primaria);
2000 la legge 328/2000 ridefinisce i requisiti delle educatrici negli asili nido che devono avere la laurea in scienze dell'educazione indirizzo educatore nido triennale l 18;
2000 Legge 69 potenziamenti e qualificazione dell' integrazione scolastica dei disabili, 53/2000 disposizione per il sostegno alla paternità e maternità per il diritto alla cura e alla formazione, e per il coordinamento dei tempi delle città ;Nel 2000 con la Legge 30 la scuola materna cambia nome . E‟ Scuola dell‟infanzia!
2000 circolare del ministero del lavoro e della previdenza sociale n. 4/2000 "Disciplina generale per il collocamento obbligatorio dei diversamente abili.
2001 potenziamento maternità e paternità dei disabili;
2001 Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca della Repubblica Italiana dal 2001.
2002/03 Dall'anno scolastico 2002-03 sono soppressi i corsi annuali integrativi dell'istituto magistrale, previsti dall'art. 191, commi 4 e 6, del decreto legislativo n. 297 del 1994.
2003 dall’art. 2 della legge n. 53/2003 e art. 1 del Decreto Legislativo 15 aprile 2005 Testo Unico sull’Immigrazione, n, 76) detta norme in merito al diritto-dovere all’istruzione e alla formazione per tutti i minori presenti sul territorio nazionale, indipendentemente dalla loro condizione di straniero e dalla regolarità della loro posizione (art. 38 del D.L.vo 25 luglio 1998, n, 286; art. 45 del D.P.R. n. 394/99;Legge 28 marzo 2003, n.53 in formato .pdf 169 kb
2002 oltre quest'anno i diplomati liceali non possono più insegnare ma devono avere la laurea;
2004 la riforma Moratti varata con la legge delega del 28 marzo 2003, n. 53, applicata per una prima parte con il decreto legislativo del 23 gennaio 2004, rinnova anche il lessico e le terminologie: così vanno fuori dal vocabolario scolastico termini come "scuola materna", "elementari" "medie" e "superiori, che sono, invece, stati sostituiti da "scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado, scuola secondaria di II° grado".
2002 il provvedimento della 55/02 Docenti frequentano il percorso B sulle competenze informatiche personale FR- TIC Tecnologie informazione e comunicazione.
2003 c.m 69 del 2003 laboratorio di lingue già dal primo anno scuola d'infanzia
2004 DL 19 febbraio 2004 n° 59 Allegato B in G.U. n° 51 del 02/03/04 pg 23-25 Formazione inglese scuole primarie e d'infanzia. In tali scuole esse vengono insegnate da un docente della scuola con le competenze d'informatica e il docente con le competenze in inglese.
2004 per insegnare nei nidi d'infanzia è necessaria la laurea triennale in educatore nido l 19 e per insegnare nella scuola d'infanzia è necessaria la laurea quadriennale/specialistica/ magistrale a ciclo unico in scienze della formazione primaria infanzia e primaria LM 85 BIS;
2004 Per la scuola primaria esiste la possibilità di iscrizione anticipata (5 anni e mezzo) per coloro che compiono sei anni di età entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento. Lo ha previsto il decreto legislativo n. 59/2004( ex primina) dopo aver chiesto il parere all' insegnante di scuola d'infanzia. L'insegnante di questi bambini è l'insegnante di scuola primaria, tale legge è ancora valida;
2004 In Facoltà di Scienze della Formazione Laurea 3 anni in scienze dell' Educazione e della Formazione (indirizzo Educatore Nido L 19) per insegnanti di asilo nido si accede dopo qualunque Liceo 5 anni. Equiparazione ed Equipollenza sia dei 7 titoli di Diploma Universitario (D.U.) triennali, istituiti con la legge 19 novembre 1990 n. 341 del Ministro A. Ruperti, e soppressi con la riforma Berlinguer del 1999, in: Consulente Grafologico, Educatore di Comunità, Educatore e divulgatore Ambientale, Educatore nelle comunità infantili, Educatore Professionale, Operatore per la didattica a distanza, tecnico di Laboratorio per la Formazione,che le lauree (L) L 18 della 509/99 di I° livello, 3 anni in scienze dell' educazione, indirizzo: educatore sociale, educatore nido, formatore continuo, e la laurea SNT/2 educatore professionale sanitario in Facoltà di Medicina furono equiparate ed equipollenti alle Lauree (L), L19 n. 270/04 di I° livello, 3 anni, in scienze dell' educazione, indirizzo: educatore sociale, educatore nido, formatore continuo e in Facoltà di Medicina in Educatore Professionale Sanitario L SNT/2 A questi Laureati triennali e ai D.U. qui sopra spetta il ''Titolo di Dottore Educatore Nido, Dottore Educatore Professionale, Dottore Formatore Continuo." ai sensi dell'art. 13 comma 7 del D.M. 270/04 riforma Moratti.''Come stabilito anche dalla legge n. 240 del 2010 Riforma Gelmini.
2004 In Facoltà di Scienze della Formazione Laurea Magistrale5 anni a ciclo Unico in Scienze della Formazione Primaria LM 85 BIS indirizzo infanzia per gli insegnanti della scuola d'infanzia (bambini dai 3 anni ai 6 anni) e indirizzo primaria per gli insegnanti della primaria(bambini dai 6 anni ai 10 anni), si accede dopo qualunque Liceo 5 anni; ante 509/99 e post 509/99 equiparazione con la Laurea in Scienze della Formazione primaria 4 anni (insegnamento sia scuole d' Infanzia sia scuola primaria);
2004 In Facoltà di Scienze della Formazione la Laurea magistrale 3+2= 5 anni LM 50 -Programmazione e gestione dei servizi educativi con la quale si può diventare dirigente di un istituto scolastico di ogni ordine e grado;LM-85 Scienze pedagogiche
LM-93 Teorie e metodologie dell'elearning e della media education LM-57 Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua ;in Facoltà di Medicina la Laurea Magistrale in Scienze Riabilitative della professioni sanitarie Educatore Sanitario Specializzato LM SNT/2.
2003 dall’art. 2 della legge n. 53/2003 e art. 1 del Decreto Legislativo 15 aprile 2005 Testo Unico sull’Immigrazione, n, 76) detta norme in merito al diritto-dovere all’istruzione e alla formazione per tutti i minori presenti sul territorio nazionale, indipendentemente dalla loro condizione di straniero e dalla regolarità della loro posizione (art. 38 del D.L.vo 25 luglio 1998, n, 286; art. 45 del D.P.R. n. 394/99;Legge 28 marzo 2003, n.53 in formato .pdf 169 kb
2002 oltre quest'anno i diplomati liceali non possono più insegnare ma devono avere la laurea;
2002 il provvedimento della 55/02 Docenti frequentano il percorso B sulle competenze informatiche personale FR- TIC Tecnologie informazione e comunicazione.
2003 c.m 69 del 2003 laboratorio di lingue già dal primo anno scuola d'infanzia
2004 DL 19 febbraio 2004 n° 59 Allegato B in G.U. n° 51 del 02/03/04 pg 23-25 Formazione inglese scuole primarie e d'infanzia. In tali scuole esse vengono insegnate da un docente della scuola con le competenze d'informatica e il docente con le competenze in inglese.
2004 In Facoltà di Scienze della Formazione Laurea Magistrale5 anni a ciclo Unico in Scienze della Formazione Primaria LM 85 BIS indirizzo infanzia per gli insegnanti della scuola d'infanzia (bambini dai 3 anni ai 6 anni) e indirizzo primaria per gli insegnanti della primaria(bambini dai 6 anni ai 10 anni), si accede dopo qualunque Liceo 5 anni; ante 509/99 e post 509/99 equiparazione con la Laurea in Scienze della Formazione primaria 4 anni (insegnamento sia scuole d' Infanzia sia scuola primaria);
LM-93 Teorie e metodologie dell'elearning e della media education LM-57 Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua ;in Facoltà di Medicina la Laurea Magistrale in Scienze Riabilitative della professioni sanitarie Educatore Sanitario Specializzato LM SNT/2.
2005 art. 1 del Decreto Legislativo 15 aprile 2005 Testo Unico sull’Immigrazione, n, 76) detta norme in merito al diritto-dovere all’istruzione e alla formazione per tutti i minori presenti sul territorio nazionale, indipendentemente dalla loro condizione di straniero e dalla regolarità della loro posizione (art. 38 del D.L.vo 25 luglio 1998, n, 286; art. 45 del D.P.R. n. 394/99;
Il Testo Unico sull’Immigrazione (Decreto Legislativo 15 aprile 2005), all'art. 38 commi 3,4;
- Le linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri elaborate nel marzo 2006 dal Ministero dell’Istruzione sottolineano come sia necessario, superata la condizione di emergenza nella quale si trovava la scuola nella prima fase delle migrazioni, promuovere l’educazione interculturale come sfondo da cui prende avvio la specificità di percorsi formativi rivolti ad alunni stranieri, nel contesto di attività che devono connotare l’azione educativa nei confronti di tutti;Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 76 in formato .pdf 373 kb
2006 legge finanziaria n° 296/06 apre le sezioni primavera (per bambini dai 2 ai 3 anni) a cui possono insegnare i laureati 3 anni in scienze dell' educazione e formazione indirizzo: educatori nido (per bambini dai 3 mesi ai 3 anni).
2007 La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri. Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale – Ottobre 2007.Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri in formato .pdf 371 kb
Le linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri elaborate nel marzo 2006 dal Ministero dell’Istruzione sottolineano come sia necessario, superata la condizione di emergenza nella quale si trovava la scuola nella prima fase delle migrazioni, promuovere l’educazione interculturale come sfondo da cui prende avvio la specificità di percorsi formativi rivolti ad alunni stranieri, nel contesto di attività che devono connotare l’azione educativa nei confronti di tutti;
Decreto Ministeriale 26 luglio 2007 Attuazione dei DD.MM. in data 16 marzo 2007 (classi di laurea e di laurea magistrale) - decreto ministeriale di definizione delle linee guida per l'istituzione e l'attivazione da parte delle Università dei corsi di studio
2007 Decreto Ministeriale 16
marzo 2007 Pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale del 9 luglio 2007 n. 155 Determinazione delle classi di laurea magistrale
2005 art. 1 del Decreto Legislativo 15 aprile 2005 Testo Unico sull’Immigrazione, n, 76) detta norme in merito al diritto-dovere all’istruzione e alla formazione per tutti i minori presenti sul territorio nazionale, indipendentemente dalla loro condizione di straniero e dalla regolarità della loro posizione (art. 38 del D.L.vo 25 luglio 1998, n, 286; art. 45 del D.P.R. n. 394/99;
Il Testo Unico sull’Immigrazione (Decreto Legislativo 15 aprile 2005), all'art. 38 commi 3,4;
- Le linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri elaborate nel marzo 2006 dal Ministero dell’Istruzione sottolineano come sia necessario, superata la condizione di emergenza nella quale si trovava la scuola nella prima fase delle migrazioni, promuovere l’educazione interculturale come sfondo da cui prende avvio la specificità di percorsi formativi rivolti ad alunni stranieri, nel contesto di attività che devono connotare l’azione educativa nei confronti di tutti;Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 76 in formato .pdf 373 kb
2006 legge finanziaria n° 296/06 apre le sezioni primavera (per bambini dai 2 ai 3 anni) a cui possono insegnare i laureati 3 anni in scienze dell' educazione e formazione indirizzo: educatori nido (per bambini dai 3 mesi ai 3 anni).
2007 La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri. Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale – Ottobre 2007.Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri in formato .pdf 371 kb
Le linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri elaborate nel marzo 2006 dal Ministero dell’Istruzione sottolineano come sia necessario, superata la condizione di emergenza nella quale si trovava la scuola nella prima fase delle migrazioni, promuovere l’educazione interculturale come sfondo da cui prende avvio la specificità di percorsi formativi rivolti ad alunni stranieri, nel contesto di attività che devono connotare l’azione educativa nei confronti di tutti;
Decreto Ministeriale 26 luglio 2007 Attuazione dei DD.MM. in data 16 marzo 2007 (classi di laurea e di laurea magistrale) - decreto ministeriale di definizione delle linee guida per l'istituzione e l'attivazione da parte delle Università dei corsi di studio
2007 Decreto Ministeriale 16
marzo 2007 Pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale del 9 luglio 2007 n. 155 Determinazione delle classi di laurea magistrale
2007 VISTO il decreto ministeriale 3 luglio 2007, n. 362, con il quale sono state definite le linee generali di indirizzo della programmazione delle università per il triennio 2007/2009;
DECRETA
Art. 1
1. Ai sensi dell'art. 9 del decreto ministeriale del 22 ottobre 2004, n. 270, e dei decreti ministeriali del 16 marzo 2007 concernenti la determinazione delle classi delle lauree e delle lauree magistrali universitarie, sono emanate le linee guida di cui agli allegati 1, 2, 3, che costituiscono parte integrante del presente decreto, per l'istituzione e l'attivazione, da parte delle Università, dei corsi di studio.
Art. 2
1. Il presente decreto sarà trasmesso alla Corte dei Conti per la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
(Registrato alla Corte del Conti il 04/09/2007 - Registro n.6 - Foglio n.178)
Roma, 26 luglio 2007
Allegati:
2008 “Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della pubblica istruzione, sono individuati e posti in liquidazione i convitti nazionali e gli istituti pubblici di educazione femminile di cui al regio decreto 23 dicembre 1929, n. 2392, e di cui alle tabelle annesse al regio decreto 1º ottobre 1931, n. 1312, e successive modificazioni, che abbiano esaurito il proprio scopo o fine statutario o che non risultino più idonei ad assolvere la funzione educativa e
culturale cui sono destinati” (Comma 642 dell’articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, legge finanziaria 2008).
Scuola secondaria di I° grado
2009 scuola secondaria di I° grado (scuola media) oltre alle materie le nuove dal DPR 89/2009 art 2 G.U n° 162 del 15/07/09 tecnologia (insegnamento dell' informatica e internet) vengono insegnate dagli insegnanti di tecnologia e di matematica
II° lingua comunitaria a scelta o potenziamento della I° lingua comunitaria (inglese) cittadinanza e costituzione (ex ed. civica) senza valutazione, insegnata dall' insegnante di italiano storia e geografia.
2009 possibilità di passare direttamente alla classe seconda (senza aver fatto la prima classe) tramite un esame d'idoneità(cm n. 4/2009) dal 2009/2010 l'insegnante di riferimento è la docente di scuola primaria. 2009 Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n° 89 art 2 comma 2 possibilità di iscrizione alle scuole d'infanzia agli anticipatari ovvero bambini di 2 anni e mezzo entro il 30 aprile dopo attenta valutazione pedagogica e didattica. I suoi insegnanti saranno gli insegnanti di scuola d'infanzia.
Decreto Ministeriale 8 gennaio 2009
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 maggio 2009 n. 122
2007 VISTO il decreto ministeriale 3 luglio 2007, n. 362, con il quale sono state definite le linee generali di indirizzo della programmazione delle università per il triennio 2007/2009;
DECRETA
Art. 1
1. Ai sensi dell'art. 9 del decreto ministeriale del 22 ottobre 2004, n. 270, e dei decreti ministeriali del 16 marzo 2007 concernenti la determinazione delle classi delle lauree e delle lauree magistrali universitarie, sono emanate le linee guida di cui agli allegati 1, 2, 3, che costituiscono parte integrante del presente decreto, per l'istituzione e l'attivazione, da parte delle Università, dei corsi di studio.
Art. 2
1. Il presente decreto sarà trasmesso alla Corte dei Conti per la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
1. Ai sensi dell'art. 9 del decreto ministeriale del 22 ottobre 2004, n. 270, e dei decreti ministeriali del 16 marzo 2007 concernenti la determinazione delle classi delle lauree e delle lauree magistrali universitarie, sono emanate le linee guida di cui agli allegati 1, 2, 3, che costituiscono parte integrante del presente decreto, per l'istituzione e l'attivazione, da parte delle Università, dei corsi di studio.
Art. 2
1. Il presente decreto sarà trasmesso alla Corte dei Conti per la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
(Registrato alla Corte del Conti il 04/09/2007 - Registro n.6 - Foglio n.178)
Roma, 26 luglio 2007
Allegati:
culturale cui sono destinati” (Comma 642 dell’articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, legge finanziaria 2008).
Scuola secondaria di I° grado
2009 scuola secondaria di I° grado (scuola media) oltre alle materie le nuove dal DPR 89/2009 art 2 G.U n° 162 del 15/07/09 tecnologia (insegnamento dell' informatica e internet) vengono insegnate dagli insegnanti di tecnologia e di matematica
II° lingua comunitaria a scelta o potenziamento della I° lingua comunitaria (inglese) cittadinanza e costituzione (ex ed. civica) senza valutazione, insegnata dall' insegnante di italiano storia e geografia.
Decreto Ministeriale 8 gennaio 2009
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 maggio 2009 n. 122
Determinazione delle classi delle lauree magistrali delle professioni sanitarie tra cui la LM-SNT/2
2010 soppressione licei 5 anni circolare ministeriale progetto Brocca e sperimentali;2010 gli asili nido saranno chiamati nidi d'infanzia.
decreto 9 luglio 2009 Pedagogia Tabella XV del regio decreto 30.9.1938, n. 1652 65/S Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua LM-57 Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua 87/S Scienze pedagogiche LM-85 Scienze pedagogiche
decreto 9 luglio 2009 Scienze dell'educazione Tabella XV del regio decreto 30.9.1938, n. 1652 come modificata dal D.M. 17.5.1996 in G.U. n. 150 del 28.6.1996, dal D.M. 4.11.1996 in G.U. n. 28 del 4.2.1997 e dal D.M. 5.2.1997 in G.U. n. 74 del 29.3.1997 56/S Programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi LM-50 Programmazione e gestione dei servizi educativi 65/S Scienze dell'educazione degli LM-57 Scienze dell'educazione adulti e della formazione continua degli adulti e della formazione continua 87/S Scienze pedagogiche LM-85 Scienze pedagogiche LM-93 Teorie e metodologie dell'e-learning e della media education
decreto 9 luglio 2009 Relazioni pubbliche Tab. XXXVII del regio decreto 30.9.1938, n. 1652 aggiunta dal D.M. 25.7.1991 in G.U. n. 68 del 21.3.1992 59/S Pubblicità e comunicazione d'impresa LM-59 Scienze della comunicazione pubblica, d'impresa e pubblicità 67/S Scienze della comunicazione sociale e istituzionale 101/S Teoria della comunicazione LM-92 Teorie della comunicazione LM-93 Teorie e metodologie dell'e-learning e della media education.
2009 Decreto Interministeriale 9 luglio 2009
decreto 9 luglio 2009 Pedagogia Tabella XV del regio decreto 30.9.1938, n. 1652 65/S Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua LM-57 Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua 87/S Scienze pedagogiche LM-85 Scienze pedagogiche
decreto 9 luglio 2009 Scienze dell'educazione Tabella XV del regio decreto 30.9.1938, n. 1652 come modificata dal D.M. 17.5.1996 in G.U. n. 150 del 28.6.1996, dal D.M. 4.11.1996 in G.U. n. 28 del 4.2.1997 e dal D.M. 5.2.1997 in G.U. n. 74 del 29.3.1997 56/S Programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi LM-50 Programmazione e gestione dei servizi educativi 65/S Scienze dell'educazione degli LM-57 Scienze dell'educazione adulti e della formazione continua degli adulti e della formazione continua 87/S Scienze pedagogiche LM-85 Scienze pedagogiche LM-93 Teorie e metodologie dell'e-learning e della media education
decreto 9 luglio 2009 Relazioni pubbliche Tab. XXXVII del regio decreto 30.9.1938, n. 1652 aggiunta dal D.M. 25.7.1991 in G.U. n. 68 del 21.3.1992 59/S Pubblicità e comunicazione d'impresa LM-59 Scienze della comunicazione pubblica, d'impresa e pubblicità 67/S Scienze della comunicazione sociale e istituzionale 101/S Teoria della comunicazione LM-92 Teorie della comunicazione LM-93 Teorie e metodologie dell'e-learning e della media education.
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 7 ottobre 2009 n. 233 equiparazioni tra vecchi e nuovi titoli di studio per la partecipazione ai pubblici concorsi;VISTO il parere del Consiglio Universitario Nazionale, reso nell’adunanza del 22 aprile 2009 concernente l'approvazione della tabella di equiparazione tra diplomi di laurea (DL) di vecchio ordinamento, Lauree Specialistiche (LS) ex D.M. 509/1999 e Lauree Magistrali (LM) ex D.M. 270/2004;
RITENUTO opportuno adottare un nuovo decreto interministeriale, sostitutivo del citato decreto interministeriale 5 maggio 2004, e successive modificazioni ed integrazioni, che preveda le equiparazioni tra i diplomi di laurea di cui agli ordinamenti non ancora riformulati ai sensi del decreto ministeriale 3 novembre 1999 n. 509, lauree specialistiche delle classi di cui ai decreti ministeriali 28 novembre 2000, 2 aprile 2001 e 12 aprile 2001 e le lauree magistrali delle classi di cui ai decreti ministeriali 16 marzo 2007 e 8 gennaio 2009;
CONSIDERATO che nella predisposizione dei bandi ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi è opportuno tenere conto delle suindicate equiparazioni;
RITENUTO di dover procedere all'approvazione della citata tabella al fine delle equiparazioni tra vecchi e nuovi titoli di studio per la partecipazione ai pubblici concorsi;
CONSIDERATO che nella predisposizione dei bandi ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi è opportuno tenere conto delle suindicate equiparazioni;
RITENUTO di dover procedere all'approvazione della citata tabella al fine delle equiparazioni tra vecchi e nuovi titoli di studio per la partecipazione ai pubblici concorsi;
DECRETA
Art. 1
I diplomi di laurea di cui agli ordinamenti non ancora riformulati ai sensi del decreto ministeriale 3 novembre 1999 n. 509, conferiti dalle università statali e da quelle non statali riconosciute per rilasciare titoli aventi valore legale, sono equiparati alle lauree specialistiche delle classi di cui ai decreti ministeriali 28 novembre 2000, 2 aprile 2001 e 12 aprile 2001 e alle lauree magistrali delle classi di cui ai decreti ministeriali 16 marzo 2007 e 8 gennaio 2009 ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi, secondo la tabella allegata che fa parte integrante del presente decreto.
I diplomi di laurea di cui agli ordinamenti non ancora riformulati ai sensi del decreto ministeriale 3 novembre 1999 n. 509, conferiti dalle università statali e da quelle non statali riconosciute per rilasciare titoli aventi valore legale, sono equiparati alle lauree specialistiche delle classi di cui ai decreti ministeriali 28 novembre 2000, 2 aprile 2001 e 12 aprile 2001 e alle lauree magistrali delle classi di cui ai decreti ministeriali 16 marzo 2007 e 8 gennaio 2009 ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi, secondo la tabella allegata che fa parte integrante del presente decreto.
Art. 2
La corrispondenza, indicata nella tabella allegata, tra una laurea rilasciata secondo gli ordinamenti non ancora riformulati ai sensi del decreto ministeriale 3 novembre 1999 n. 509 con più classi di lauree specialistiche di cui ai decreti ministeriali 28 novembre 2000, 2 aprile 2001 e 12 aprile 2001 e con più classi di lauree magistrali di cui ai decreti ministeriali 16 marzo 2007 e 8 gennaio 2009, deve intendersi solo in modo tassativamente alternativo. Pertanto, tenuto conto della suddivisione delle lauree del vecchio ordinamento in più percorsi indipendenti, qualora una delle citate lauree trovi corrispondenza con più classi di lauree specialistiche o magistrali sarà compito dell'Ateneo che ha conferito il diploma di laurea rilasciare, a chi ne fa richiesta, un certificato che attesti a quale singola classe è equiparato il titolo di studio posseduto, da allegare alle domande di partecipazione ai concorsi insieme con il certificato di laurea.
La corrispondenza, indicata nella tabella allegata, tra una laurea rilasciata secondo gli ordinamenti non ancora riformulati ai sensi del decreto ministeriale 3 novembre 1999 n. 509 con più classi di lauree specialistiche di cui ai decreti ministeriali 28 novembre 2000, 2 aprile 2001 e 12 aprile 2001 e con più classi di lauree magistrali di cui ai decreti ministeriali 16 marzo 2007 e 8 gennaio 2009, deve intendersi solo in modo tassativamente alternativo. Pertanto, tenuto conto della suddivisione delle lauree del vecchio ordinamento in più percorsi indipendenti, qualora una delle citate lauree trovi corrispondenza con più classi di lauree specialistiche o magistrali sarà compito dell'Ateneo che ha conferito il diploma di laurea rilasciare, a chi ne fa richiesta, un certificato che attesti a quale singola classe è equiparato il titolo di studio posseduto, da allegare alle domande di partecipazione ai concorsi insieme con il certificato di laurea.
Art. 3Il presente decreto sostituisce il decreto interministeriale 5 maggio 2004 e successive modificazioni ed integrazioni.
Il presente decreto sarà inviato ai competenti organi di controllo e sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 9 luglio 2009
TABELLA EQUIPARAZIONE DL - LS - LM
2010/12 Alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA)
Le iscrizioni di alunni con diagnosi di disturbo specifico di apprendimento (DSA),effettuate nella modalità on line, devono essere perfezionate con la presentazione alla
scuola prescelta, da parte dei genitori, della relativa diagnosi, rilasciata ai sensi della legge
n. 170/2010 e secondo quanto previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 24 luglio 2012, sul
rilascio delle certificazioni.
Le istituzioni scolastiche assicurano le idonee misure compensative e dispensative
di cui al citato D.M. n.5669 del 12 luglio 2011 e delle allegate linee guida; in particolare,
provvedono ad attuare i necessari interventi pedagogico-didattici per il successo formativo
degli alunni e degli studenti con DSA, attivando percorsi di didattica individualizzata e
personalizzata e ricorrendo a idonei strumenti compensativi e misure dispensative.
L’alunno con diagnosi di DSA, dispensato dalle prove scritte di lingua straniera in
base a quanto previsto dall’articolo 6 del decreto ministeriale 11 luglio 2012, che supera
l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo, consegue titolo valido per l’iscrizione alla
scuola secondaria di secondo grado.
L’alunno con diagnosi di DSA, esonerato dall’insegnamento delle lingue straniere,
che consegua, in sede di esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione l’attestato
di credito formativo, comprovante i crediti formativi maturati, ha titolo a proseguire nella
scuola secondaria di secondo grado o nei percorsi di istruzione e formazione
professionale, al solo fine di conseguire altro attestato comprovante i successivi crediti
formativi maturati.
Riforma Gelmini dal 2010 in vigore
Il liceo delle scienze umane Istituzionale è entrato in vigore dal 1º settembre 2010, andando a sostituire in pianta stabile tutte le sperimentazioni, gli indirizzi liceali e i progetti assistiti esistenti in Italia, (i quali ammontavano a 700 corsi e oltre). Con la nuova riforma, sono presenti due distinti indirizzi di studio, ciascuno della durata di 5 anni, che trattano le scienze umane secondo due approcci differenti.
Il primo indirizzo tradizionale (ex liceo psico-socio-pedagogico) prevede uno studio più approfondito della materia caratterizzante: Scienze Umane](per tutte 5 gli anni cosi suddivise: 4 ore nel primo biennio e 5 nel secondo triennio), declinate in antropologia, psicologia, sociologia e pedagogia, l'assenza della metodologia della ricerca sostituito dalla pedagogia; lo studio della filosofia a parte, del latino, di una lingua straniera e del diritto ed economia.
Il secondo indirizzo economico-sociale (ex liceo delle scienze sociali)(che, formalmente, è chiamato "opzione" nel regolamento che l'ha istituito) prevede lo studio delle scienze Umane (3 ore per tutte 5 gli anni) declinate in: antropologia, psicologia, sociologia e metodologia della ricerca l'assenza della pedagogia sostituita dalla metodologia della ricerca; lo studio della filosofia a parte, pari spazio è consacrato al diritto ed economia politica; l'assenza del latino (sostituito da una seconda lingua straniera).[1]
Di seguito i due indirizzi con gli orari settimanali standard:[2]
Indirizzo tradizionale
Discipline 1º biennio 2º biennio V
I II III IV
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua e cultura latina 3 3 2 2 2
Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3
Storia e geografia 3 3 - - -
Storia - - 2 2 2
Filosofia - - 3 3 3
Scienze umane 1 4 4 5 5 5
Diritto ed economia 2 2 - - -
Matematica 3 3 3 2 2 2
Fisica - - 2 2 2
Scienze naturali 4 2 2 2 2 2
Storia dell'arte - - 2 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 27 27 30 30 30
|
Opzione economico-sociale
Discipline 1º biennio 2º biennio V
I II III IV
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
lingua e cultura straniera 1 3 3 3 3 3
lingua e cultura straniera 2 3 3 3 3 3
Storia e geografia 3 3 - - -
Storia - - 2 2 2
Filosofia - - 2 2 2
Scienze umane 2 3 3 3 3 3
Diritto ed economia politica 3 3 3 3 3
Matematica 3 3 3 3 3 3
Fisica - - 2 2 2
Scienze naturali 4 2 2 - - -
Storia dell'arte - - 2 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 27 27 30 30 30
- 1 Antropologia, psicologia, sociologia e pedagogia;
- 2 Antropologia, psicologia, sociologia e metodologia della ricerca;
- 3 Con informatica al primo biennio;
- 4 Biologia, chimica, scienze della Terra.
È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.
I primi diplomati saranno del a.s. 2014/2015.
I Titoli dei diplomi di scienze umane sono 2:
1. diploma di maturità liceale in scienze umane indirizzo tradizionale
2. diploma di maturità liceale in scienze umane indirizzo economico-sociale "opzione"
Ambedue i titoli permettono l'accesso a qualunque dipartimento e a qualunque corso di Laurea 3 anni o Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico 5 anni, ma non all' Insegnamento.
L'unico lavoro possibile col solo titolo di Diploma di Maturità in scienze umane è di ausiliaria negli istituti scolastici e nelle istituzioni educative;
2010/11 soppressa la Facoltà di Scienze della Formazione al suo posto il Dipartimento di Scienze Umane soppressa la Facoltà di Medicina al suo posto il Dipartimento di Medicina LEGGE 30 dicembre 2010 , n. 240 con corsi di Laurea 3 anni L 19 in Educatore Nido per insegnanti asilo nido e sezioni primavera si accede da qualunque liceo 5 anni (preferibilmente Liceo delle Scienze Umane); e corsi di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria LM 85 BIS, 5 anni a ciclo unico unico indirizzo per insegnare nella scuola primaria e infanzia, si accede dopo qualunque Liceo 5 anni ( preferibilmente Liceo delle Scienze Umane indirizzo tradizionale); Laurea magistrale 3+2= 5 anni LM 50 - Programmazione e gestione dei servizi educativi con la quale si può diventare dirigente di un istituto scolastico di ogni ordine e grado;
2013 Decreto Interministeriale 8 gennaio 2013
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 26 marzo 2013 n. 26 Integrazione del D.I. 11 novembre 2011 - Equiparazione dei diplomi delle scuole dirette a fini speciali, istituite ai sensi del DPR n.162/1982, soppresse nel 2005 di durata triennale, e dei diplomi universitari, istituiti ai sensi della L. n. 341/1990 soppresse nel 1998 della medesima durata, alle lauree ex D.M. 509/99 e alle lauree ex D.M. 270/2004, ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi
TABELLA 1
Equiparazioni tra Diplomi delle Scuole dirette a fini speciali DPR 162/82, Lauree delle classi DM 509//99 e Lauree delle classi DM 270/04
|
L'unico lavoro possibile col solo titolo di Diploma di Maturità in scienze umane è di ausiliaria negli istituti scolastici e nelle istituzioni educative;
2013 Decreto Interministeriale 8 gennaio 2013
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 26 marzo 2013 n. 26 Integrazione del D.I. 11 novembre 2011 - Equiparazione dei diplomi delle scuole dirette a fini speciali, istituite ai sensi del DPR n.162/1982, soppresse nel 2005 di durata triennale, e dei diplomi universitari, istituiti ai sensi della L. n. 341/1990 soppresse nel 1998 della medesima durata, alle lauree ex D.M. 509/99 e alle lauree ex D.M. 270/2004, ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi
TABELLA 1
Equiparazioni tra Diplomi delle Scuole dirette a fini speciali DPR 162/82, Lauree delle classi DM 509//99 e Lauree delle classi DM 270/04
DIPLOMIj (DPR 162/82)Grafologo LAUREE DELLA CLASSE
(DM 509/99)18 Scienze dell'educazione e della formazione LAUREE DELLA CLASSE
(DM 270/04)L-19 Scienze dell'educazione e della formazione
2011 Con l’a. a. 2011-2012 è stato attivato il primo anno del corso di laurea magistrale a ciclo unico di durata quinquennale in Scienze della formazione primaria disciplinato dal D.M. 249 del 10 settembre 2010 art 3 comma 2 in Supplemento ordinario alla “Gazzetta Ufficiale„ n. 24 del 31 gennaio 2011 - Serie generale (entrato in vigore il 15 febbraio 2011) che ha definito le nuove modalità della formazione degli insegnanti dei vari ordini e
gradi scolastici e alcuni percorsi didattici ad essa finalizzati.
DECRETO 10 settembre 2010 , n. 249
Regolamento concernente: «Definizione della disciplina dei requisiti
e delle modalita' della formazione iniziale degli insegnanti della
scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria
di primo e secondo grado, ai sensi dell'articolo 2, comma 416, della
legge 24 dicembre 2007, n. 244». (11G0014)
2014 d.l. 39/2014 le educatrici dei nidi d'infanzia, micronidi e sezioni primavera e le ausiliarie devono essere forniti di certificato penale anti pedofilia.
2014 Obbligo di istruzione Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
DIPLOMIj (DPR 162/82)Grafologo LAUREE DELLA CLASSE
(DM 509/99)18 Scienze dell'educazione e della formazione LAUREE DELLA CLASSE
(DM 270/04)L-19 Scienze dell'educazione e della formazione
2011 Con l’a. a. 2011-2012 è stato attivato il primo anno del corso di laurea magistrale a ciclo unico di durata quinquennale in Scienze della formazione primaria disciplinato dal D.M. 249 del 10 settembre 2010 art 3 comma 2 in Supplemento ordinario alla “Gazzetta Ufficiale„ n. 24 del 31 gennaio 2011 - Serie generale (entrato in vigore il 15 febbraio 2011) che ha definito le nuove modalità della formazione degli insegnanti dei vari ordini e
gradi scolastici e alcuni percorsi didattici ad essa finalizzati.
DECRETO 10 settembre 2010 , n. 249
Regolamento concernente: «Definizione della disciplina dei requisiti
e delle modalita' della formazione iniziale degli insegnanti della
scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria
di primo e secondo grado, ai sensi dell'articolo 2, comma 416, della
legge 24 dicembre 2007, n. 244». (11G0014)
2014 d.l. 39/2014 le educatrici dei nidi d'infanzia, micronidi e sezioni primavera e le ausiliarie devono essere forniti di certificato penale anti pedofilia.
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica
Circolare n. 28 Roma, 10-1-2014
Prot. 206
Nell’attuale ordinamento, l’obbligo di istruzione dopo il primo ciclo si assolve, di
norma, con la frequenza dei primi due anni di un percorso di istruzione secondaria di
secondo grado ovvero 16 anni o di istruzione e formazione professionale nonché mediante la stipula di un
contratto di apprendistato, ai sensi dell’art.3, comma 1, del Decreto legislativo n.167 del 14
settembre 2011 come di seguito precisato al punto 2.B).
I dieci anni dell’obbligo si collocano nell’ambito del diritto-dovere all’istruzione e alla
formazione, che, come è noto, si estende, ai sensi del decreto legislativo n. 76/2005, fino
al 18° anno di età o comunque sino al conseguimento di una qualifica professionale di
durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età.
In tale contesto, il momento dell’iscrizione rappresenta un passaggio importante sia
sotto l’aspetto della responsabilità condivisa tra i diversi soggetti indicati al punto A, sia per
quanto riguarda le modalità di assolvimento dell’obbligo indicate dalle vigenti disposizioni
meglio precisate al punto B.
Modalità di assolvimento
L’obbligo di istruzione può essere assolto nelle scuole statali e paritarie e nelle
strutture accreditate dalle Regioni per l’istruzione e formazione professionale, nonché
attraverso l’istruzione parentale (vedi la Nota prot.781 del 4 febbraio 2011). In questo
caso, a garanzia dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, il minore è tenuto a sostenere
l’esame di idoneità.
Coloro che frequentano una scuola non statale e non paritaria hanno l’obbligo di
sottoporsi ad esame di idoneità nel caso in cui intendano iscriversi a scuole statali o
paritarie. Inoltre tutti gli obbligati sono tenuti a sostenere l’esame di Stato a conclusione
del primo ciclo di istruzione.
Pertanto, gli studenti che nel corrente anno scolastico concluderanno con esito
positivo il percorso del primo ciclo Scuola Seconndaria di I° grado, ferma restando l’istruzione parentale, potranno
assolvere l’obbligo d’istruzione secondo due diverse modalità:
iscrizione alla classe prima di un istituto di istruzione secondaria di secondo grado ovvero 16 anni;
iscrizione ad un percorso di istruzione e formazione professionale di cui al capo III del
decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 (cfr. art.64, comma 4 bis, della legge 6 agosto 2008,n.133), realizzato da strutture formative accreditate dalle Regioni o da un
Istituto Professionale in regime di sussidiarietà.
Com’è noto, con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
adottato di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali l’11 novembre 2011,
con il quale è stato recepito l’Accordo in sede Conferenza Stato-Regioni 27 luglio 11, è
stato approvato il repertorio nazionale delle figure di riferimento per i percorsi di IeFP a
partire dall’anno scolastico 2011/12, integrato dal successivo Accordo in Conferenza Stato
Regioni del 19 gennaio 2012 (allegato E).
Come sopra detto, le Regioni, nell’esercizio delle proprie competenze in materia di
programmazione dell’offerta formativa, possono prevedere la realizzazione di percorsi di
IeFP, oltre che da parte delle strutture accreditate, anche da parte degli Istituti
professionali, in regime di sussidiarietà, secondo le due distinte modalità fissate nelle
linee-guida adottate con D.M. n.4/2011, previa intesa in sede di Conferenza Unificata del
16 dicembre 2010.
Pertanto, i dirigenti scolastici degli Istituti professionali potranno accogliere – anche
per l’anno scolastico 2014/2015 - le iscrizioni ai percorsi IeFP che risulteranno attivati
nell’ambito della programmazione dell’offerta formativa di ciascuna Regione e secondo la
tipologia di regime sussidiario da essa prescelto. I percorsi IeFP in regime di sussidiarietà
rientrano nella gestione delle Iscrizioni on line.
Dipartimento di Scienze Umane corso di Laurea Magistrale LM 85 BIS in Scienze della Formazione Primaria
Laurea Magistrale Ciclo Unico 5 anni appartenente alla Scienze della formazione primaria (LM-85 bis).
Insegnamenti del Primo Anno (Anno Accademico 2014-2015).
Insegnamenti del Secondo Anno (Anno Accademico 2015-2016).
Insegnamenti del Terzo Anno (Anno Accademico 2016-2017).
Insegnamenti del Quarto Anno (Anno Accademico 2017-2018).
Insegnamenti del Quinto Anno (Anno Accademico 2018-2019).
CLASSE DELLE LAUREE TRIENNALI IN
SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE L 19
indirizzo : educatore Nido L 19
PRIMO ANNO
Didattica generale
Pedagogia generale
Storia dell'educazione
Educazione motoria
Psicologia generale
Teorie della formazione
A scelta tra:
Lingua e trad. inglese
Lingua e trad. francese
Laboratorio informatico
Tirocinio
SECONDO ANNO
Pedagogia sociale
Pedagogia clinica
Diritto privato
Neuropsichiatria infantile
Psicologia della personalità
Psicologia dello sviluppo
Storia contemporanea
Filosofia morale
Tirocinio
TERZO ANNO
Educazione musicale
Antropologia filosofica
Filosofia teoretica
Diritto costituzionale
Insegnamenti a scelta dello studente
Prova finale
TOT 180
indirizzo Educatore sociale L19
PRIMO ANNO
Didattica generale
Pedagogia generale
Storia dell'educazione
Psicologia generale
Sociologia generale
Teorie della formazione
Lingua e traduzione inglese
Laboratorio informatic
Tirocinio
SECONDO ANNO
Pedagogia sociale
Pedagogia clinica
Antropologia filosofica
Neuropsichiatria infantile
Psicologia della personalità
Psicologia sociale
Storia contemporanea
Filosofia morale
Tirocinio
TERZO ANNO
Educazione ambientale
Pedagogia interculturale
Filosofia teoretica
Diritto costituzionale
Insegnamenti a scelta dello studente
Prova finale
TOT 180
indirizzo Formazione continua cl L 19
I Anno
Pedagogia generale
Sociologia generale e della famiglia
Storia della filosofia
Psicologia dello sviluppo e dell’educazione
Storia medievale
Storia moderna
Anno II
Progettazione e valutazione
degli interventi educativi
Filosofia teoretica
Etica dell’educazione
Storia contemporanea
Didattica generale
Laboratorio (inglese)
Laboratorio di informatica
per l’educazione
Tirocini formativi e di
orientamento
Anno III
Geografia
Teorie filosofiche della
relazione mente corpo
Psicologia generale
Filosofia morale
Letteratura per l’infanzia
Tecnologie per l’apprendimento
Esame a scelta dello studente
Esame di laurea
Tot. 180
PRIMO ANNO
Didattica generale
Pedagogia generale
Storia dell'educazione
Psicologia generale
Sociologia generale
Teorie della formazione
Lingua e traduzione inglese
Laboratorio informatic
Tirocinio
SECONDO ANNO
Pedagogia sociale
Pedagogia clinica
Antropologia filosofica
Neuropsichiatria infantile
Psicologia della personalità
Psicologia sociale
Storia contemporanea
Filosofia morale
Tirocinio
TERZO ANNO
Educazione ambientale
Pedagogia interculturale
Filosofia teoretica
Diritto costituzionale
Insegnamenti a scelta dello studente
Prova finale
TOT 180
indirizzo Formazione continua cl L 19
I Anno
Pedagogia generale
Sociologia generale e della famiglia
Storia della filosofia
Psicologia dello sviluppo e dell’educazione
Storia medievale
Storia moderna
Anno II
Progettazione e valutazione
degli interventi educativi
Filosofia teoretica
Etica dell’educazione
Storia contemporanea
Didattica generale
Laboratorio (inglese)
Laboratorio di informatica
per l’educazione
per l’educazione
Tirocini formativi e di
orientamento
Anno III
Geografia
Teorie filosofiche della
relazione mente corpo
Psicologia generale
Filosofia morale
Letteratura per l’infanzia
Tecnologie per l’apprendimento
Esame a scelta dello studente
Esame di laurea
Classe della laurea triennale del Dipartimento di Medicina in SCIENZE RIABILITATIVE DELLE PROFESSIONI SANITARIE L SNT/2
Educatore Sanitario LSNT/2 triennale
Classe della laurea triennale del Dipartimento di Medicina in SCIENZE RIABILITATIVE DELLE PROFESSIONI SANITARIE L SNT/2
Educatore Sanitario LSNT/2 triennale
Educatore Sanitario LSNT/2 triennale
BASI BIOMEDICHE APPLICATE ALLE
PROFESSIONI SANITARIE
FISIOLOGIA UMANA
FISICA MEDICA, INCLUSI ELEMENTI
DI RADIOPROTEZIONE
ANATOMIA UMANA
STATISTICA MEDICA
FONDAMENTI BIOLOGICI E
COMPORTAMENTO
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
PRINCIPI E STRATEGIE
DELL'INTERVENTO EDUCATIVO
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO:
ASPETTI PSICO-AFFETTIVI NEL CICLO
DI VITA
EPIDEMIOLOGIA
ABILITA' INFORMATICHE
LINGUA INGLESE
SOCIOLOGIA GENERALE
PSICHIATRIA
NEUROLOGIA
TECNICHE NEUROPSICHIATRICHE
IL RUOLO PROFESSIONALE
DELL'EDUCATORE (I)
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI
E DEL LAVORO
PEDAGOGIA SOCIALE
PSICOLOGIA DELLA PRIMA INFANZIA
PSICOLOGIA DI COMUNITA'
NEUROLOGICO, COGNITIVO E
COMPORTAMENTALE
PSICHIATRIA
NEUROLOGIA
SCIENZE INFERMIERISTICHE E
TECNICHE NEUROPSICHIATRICHE
IL RUOLO PROFESSIONALE
DELL’EDUCATORE (II)
TECNICHE DI OSSERVAZIONE
STAGE E TIROCINIO
EDUCAZIONE ALLA SOCIALITÀ
ELEMENTI DI DIRITTO AMMINISTRATIVO
PER L’EDUCATORE PROFESSIONALE
SOCIOLOGIA DELLA CULTURA (IDENTITÀ,
PROBLEMI SOCIALI, DEVIANZA)
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI EDUCATIVI
STAGE E TIROCINIO
tesi finale
PROFESSIONI SANITARIE
FISIOLOGIA UMANA
FISICA MEDICA, INCLUSI ELEMENTI
DI RADIOPROTEZIONE
ANATOMIA UMANA
STATISTICA MEDICA
FONDAMENTI BIOLOGICI E
COMPORTAMENTO
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
PRINCIPI E STRATEGIE
DELL'INTERVENTO EDUCATIVO
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO:
ASPETTI PSICO-AFFETTIVI NEL CICLO
DI VITA
EPIDEMIOLOGIA
ABILITA' INFORMATICHE
LINGUA INGLESE
SOCIOLOGIA GENERALE
PSICHIATRIA
NEUROLOGIA
TECNICHE NEUROPSICHIATRICHE
IL RUOLO PROFESSIONALE
DELL'EDUCATORE (I)
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI
E DEL LAVORO
PEDAGOGIA SOCIALE
PSICOLOGIA DELLA PRIMA INFANZIA
PSICOLOGIA DI COMUNITA'
NEUROLOGICO, COGNITIVO E
COMPORTAMENTALE
PSICHIATRIA
NEUROLOGIA
SCIENZE INFERMIERISTICHE E
TECNICHE NEUROPSICHIATRICHE
IL RUOLO PROFESSIONALE
DELL’EDUCATORE (II)
TECNICHE DI OSSERVAZIONE
STAGE E TIROCINIO
EDUCAZIONE ALLA SOCIALITÀ
ELEMENTI DI DIRITTO AMMINISTRATIVO
PER L’EDUCATORE PROFESSIONALE
SOCIOLOGIA DELLA CULTURA (IDENTITÀ,
PROBLEMI SOCIALI, DEVIANZA)
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI EDUCATIVI
STAGE E TIROCINIO
tesi finale
Lauree Magistrali 3+2= 5 anni
Dipartimento di Medicina e Dipartimento di Scienze Umane
Dal Dipartimento di Scienze Umane
Laurea Magistrale in Progettista e dirigente dei servizi educativi LM 50
I anno
Antropologia pedagogica
Pedagogia interculturale
Psicopedagogia
Storia dell’infanzia e delle istituzioni educative
Etica dei servizi alla persona
Laboratorio: Psicometodologia
Discipline politiche, economiche e giuridiche
Progettazione e sviluppo organizzativo nei servizi all’infanzia
Psicologia dello sviluppo e dell’educazione
Abilità informatiche e telematiche
1 Idoneità di informatica di II livello
Tirocini formativi e di orientamento
Teologia morale
Tirocinio in strutture educative
II anno
Pedagogia dell’inclusione
Pedagogia sperimentale
Programmazione e direzione
amministrativa dei servizi alla persona
Formazione e ciclo di vita
Attività a scelta dello studente
Idoneità di lingua di II livello
Tirocini formativi e di orientamento
Teologia temi specifici
Tirocinio in strutture educative
Prova finale
Dal Dipartimento di Scienze Umane
Laurea Magistrale in Progettista e dirigente dei servizi educativi LM 50
I anno
Antropologia pedagogica
Pedagogia interculturale
Psicopedagogia
Storia dell’infanzia e delle istituzioni educative
Etica dei servizi alla persona
Laboratorio: Psicometodologia
Discipline politiche, economiche e giuridiche
Progettazione e sviluppo organizzativo nei servizi all’infanzia
Psicologia dello sviluppo e dell’educazione
Abilità informatiche e telematiche
1 Idoneità di informatica di II livello
Tirocini formativi e di orientamento
Teologia morale
Tirocinio in strutture educative
II anno
Pedagogia dell’inclusione
Pedagogia sperimentale
Programmazione e direzione
amministrativa dei servizi alla persona
Formazione e ciclo di vita
Attività a scelta dello studente
Idoneità di lingua di II livello
Tirocini formativi e di orientamento
Teologia temi specifici
Tirocinio in strutture educative
Prova finale
laurea magistrale in Educatore degli adulti e esperti in formazione continua LM 57
Manifesto degli studi
Laurea Laurea laurea
Laurea Laurea laurea
Laurea Magistrale in SCIENZE PEDAGOGICHE LM 85
Fondamenti della consulenza pedagogica - 8 CFU
Progettazione e valutazione dei servizi e degli interventi educativi con laboratorio - 10 CFU
Consulenza familiare: teorie e pratiche - 8 CFU
Metodologia della ricerca pedagogica II con laboratorio - 10 CFU
Pratiche filosofiche - 8 CFU
Insegnamenti a scelta (16 CFU) tra
Ermeneutica della formazione e pratiche immaginali - 8 CFU
Teorie e pratiche della narrazione - 8 CFU
Pedagogia dell’integrazione - 8 CFU
Organizzazione e coordinamento dei servizi educativi - 8 CFU
Filosofia della mente e teoria degli affetti - 8 CFU
Filosofia della relazione e del dialogo - 8 CFU
II ANNO
Consulenza clinica nella formazione: teorie e pratiche con laboratorio - 10 CFU
Consulenza nel disagio educativo: teorie e pratiche - 8 CFU
Politiche sociali II - 8 CFU
Insegnamenti a scelta (8 CFU) tra
Pedagogia della devianza e della marginalità - 8 CFU
Psicologia clinica II - 8 CFU
Teorie e pratiche della comunicazione educativa - 8 CFU
Psicologia della comunicazione e delle organizzazioni - 8 CFU
Etica della relazione: teorie e pratiche - 8 CFU
Organizzazione e gestione delle risorse umane - 8 CFU
Pratiche filosofiche, consulenza e analisi - 8 CFU
Epistemologia - 8 CFU
Identità e persona - 8 CFU
Insegnamenti a scelta dello studente - 8 CFU
Tirocini formativi e di orientamento- 6 CFU
Prova finale - 12 CFU
Laurea Magistrale in formazione e learning e media comunication LM 93
Dal Dipartimento di Medicina
Fondamenti della consulenza pedagogica - 8 CFU
Progettazione e valutazione dei servizi e degli interventi educativi con laboratorio - 10 CFU
Consulenza familiare: teorie e pratiche - 8 CFU
Metodologia della ricerca pedagogica II con laboratorio - 10 CFU
Pratiche filosofiche - 8 CFU
Insegnamenti a scelta (16 CFU) tra
Ermeneutica della formazione e pratiche immaginali - 8 CFU
Teorie e pratiche della narrazione - 8 CFU
Pedagogia dell’integrazione - 8 CFU
Organizzazione e coordinamento dei servizi educativi - 8 CFU
Filosofia della mente e teoria degli affetti - 8 CFU
Filosofia della relazione e del dialogo - 8 CFU
II ANNO
Consulenza clinica nella formazione: teorie e pratiche con laboratorio - 10 CFU
Consulenza nel disagio educativo: teorie e pratiche - 8 CFU
Politiche sociali II - 8 CFU
Insegnamenti a scelta (8 CFU) tra
Pedagogia della devianza e della marginalità - 8 CFU
Psicologia clinica II - 8 CFU
Teorie e pratiche della comunicazione educativa - 8 CFU
Psicologia della comunicazione e delle organizzazioni - 8 CFU
Etica della relazione: teorie e pratiche - 8 CFU
Organizzazione e gestione delle risorse umane - 8 CFU
Pratiche filosofiche, consulenza e analisi - 8 CFU
Epistemologia - 8 CFU
Identità e persona - 8 CFU
Insegnamenti a scelta dello studente - 8 CFU
Tirocini formativi e di orientamento- 6 CFU
Prova finale - 12 CFU
Laurea Magistrale in formazione e learning e media comunication LM 93
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE RIABILITATIVE DELLE PROFESSIONI SANITARIE EDUCATORE SANITARIO SPECIALIZZATO LM -SNT2
PRIMO ANNO
corso professionalizzante interdisciplinare 1
diritto sanitario e responsabilità etico-profesionali giuridiche
lingua inglese
principi e strumenti di economia aziendale applicati al settore socio-sanitario
psicologia applicata alle relazioni sociali, comunicazione e dinamiche di gruppo
statistica, epidemiologia e storia della sanità
tirocinio (primo anno)
a scelta dello studente
corso professionalizzante interdisciplinare 1
diritto sanitario e responsabilità etico-profesionali giuridiche
lingua inglese
principi e strumenti di economia aziendale applicati al settore socio-sanitario
psicologia applicata alle relazioni sociali, comunicazione e dinamiche di gruppo
statistica, epidemiologia e storia della sanità
tirocinio (primo anno)
a scelta dello studente
a scelta dello studente
II ANNO
corso professionalizzante interdisciplinare 2laboratori management professionale
metodologia della ricerca in riabilitazione
progettazione e gestione dei processi formativi
programmazione organizazione e controllo nelle aziende sanitarie
tirocinio (secondo anno)
insegnamenti a scelta dello studente
tesi finale
II ANNO
corso professionalizzante interdisciplinare 2laboratori management professionale
metodologia della ricerca in riabilitazione
progettazione e gestione dei processi formativi
programmazione organizazione e controllo nelle aziende sanitarie
tirocinio (secondo anno)
insegnamenti a scelta dello studente
tesi finale
corso professionalizzante interdisciplinare 2laboratori management professionale
metodologia della ricerca in riabilitazione
progettazione e gestione dei processi formativi
programmazione organizazione e controllo nelle aziende sanitarie
tirocinio (secondo anno)
insegnamenti a scelta dello studente
tesi finale
Valori abilitanti del diploma magistrale e della Laurea in educatore nido e delle Lauree Magistrali per dirigenti e formatori di Scuole d' Infanzia e Primaria
I diplomi di scuola o istituto magistrale, ivi compresi quelli conseguiti a seguito della frequenza di corsi liceali sperimentali, purché conseguiti entro l'a.s. 2001/2002 o a seguito di percorsi iniziati entro l'a.s. 1997/1998, devono ritenersi a tutti gli effetti pienamente abilitanti all'insegnamento nella scuola primaria e dell'Infanzia, in terza fascia.
1 - Prima fascia. Sono inseriti gli aspiranti docenti (laurea) che già si trovano nella graduatoria provinciale ad esaurimento ed hanno chiesto tra le dieci Istituzioni proprio quel Circolo oppure tra le venti
I diplomi di scuola o istituto magistrale, ivi compresi quelli conseguiti a seguito della frequenza di corsi liceali sperimentali, purché conseguiti entro l'a.s. 2001/2002 o a seguito di percorsi iniziati entro l'a.s. 1997/1998, devono ritenersi a tutti gli effetti pienamente abilitanti all'insegnamento nella scuola primaria e dell'Infanzia, in terza fascia.
1 - Prima fascia. Sono inseriti gli aspiranti docenti (laurea) che già si trovano nella graduatoria provinciale ad esaurimento ed hanno chiesto tra le dieci Istituzioni proprio quel Circolo oppure tra le venti
Scuole secondarie proprio quel singolo Istituto.
2 - Seconda fascia. Sono inseriti a domanda gli aspiranti supplenti in possesso dell'abilitazione all'insegnamento (laurea) per quella specifica classe di concorso.
3 - Terza fascia. Sono inseriti a domanda gli aspiranti forniti del solo titolo di studio valido per l'accesso all'insegnamento richiesto, ma non sono abilitati (diploma magistrale scuola o istituto vecchio ordinamento) rientrano in questi anche i GaE Graduatoria ad Esaurimento.
Col solo titolo di Diploma di Maturità 2015/16 in scienze umane in ambedue gli indirizzi è di ausiliaria negli istituti scolastici e nelle istituzioni educative;
Il corso di laurea Magistrale ha durata quinquennale e prevede l’acquisizione di 300 crediti formativi universitari(CFU). Nei cinque anni sono previsti: 30 esami, attività laboratoriali, attività di tirocinio e la prova finale.
Il titolo di studio rilasciato è la Laurea Magistrale in Scienze della formazione primaria (LM-85 bis) con valore abilitante all'insegnamento nella Scuola primaria e nella Scuola dell'infanzia.
L’attuale riforma della Scuola Primaria, non prevede più i due indirizzi come da Decreto Ministeriale 26 maggio 1998 Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 3 luglio 1998 n.153 Art. 3(Criteri relativi al corso di laurea in scienze della formazione primaria)1. Il corso di laurea ha la durata di 4 anni. Costituisce titolo di ammissione il diploma di istruzione secondaria superiore di durata quinquennale.
2. Il corso di laurea si articola in un biennio comune e in un biennio in due indirizzi, uno per la scuola materna e l'altro per la scuola elementare.La scelta dell'indirizzo è compiuta al termine del secondo anno accademico. Il tirocinio è attivato fin dal primo anno.e l'ex Legge 19 novembre 1990, n. 341 (in GU 23 novembre 1990, n. 274) Riforma degli ordinamenti didattici universitari art 3 comma 2 Uno specifico corso di laurea, articolato in due indirizzi, è preordinato alla formazione culturale e professionale degli insegnanti, rispettivamente, della scuola materna e della scuola elementare, in relazione alle norme del relativo stato giuridico. Il diploma di laurea costituisce titolo necessario, a seconda dell'indirizzo seguito, ai fini dell'ammissione ai concorsi a posti di insegnamento nella scuola materna e nella scuola elementare. Il diploma di laurea dell'indirizzo per la formazione culturale e professionale degli insegnanti della scuola elementare costituisce altresì titolo necessario ai fini dell'ammissione ai concorsi per l'accesso a posti di istitutore o istitutrice nelle istituzioni educative dello Stato. I concorsi hanno funzione abilitante. Ai due indirizzi del corso di laurea contribuiscono dipartimenti interessati; per il funzionamento dei predetti corsi sono utilizzati le strutture e, con il loro consenso, i professori ed i ricercatori di tutte le facoltà presso cui le necessarie competenze sono disponibili.Ora come da Decreto 10 settembre 2010, n.249 art Art. 15
Norme transitorie e finali comma 19 Coloro i quali alla data di entrata in vigore del presente
decreto sono iscritti al corso di laurea in scienze della formazione
primaria concludono il corso di studi e conseguono l'abilitazione
all'insegnamento nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria
secondo la normativa vigente all'atto dell'immatricolazione. prevede la formazione di un “professore unico” con doppia abilitazione infanzia/primaria.
Nell’anno accademico 2014/2015 sono attivati il I, il II, il III e il IV anno.
Si potranno in seguito perfezionare e approfondire gli studi in Master di II livello e in Dottorati di ricerca.
I laureati in Scienze della Formazione Primaria potranno operare come insegnanti nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria. Per quanto riguarda la classificazione degli sbocchi professionali, così come codificati dall'ISTAT, il laureato in Scienze della formazione primaria può sviluppare la propria attività lavorativa nelle seguenti categorie:
professori di scuola primaria – (2.6.4.1.0)
professori di scuola pre-primaria – (2.6.4.2.0)
La Laurea magistrale, ai sensi della normativa vigente in materia (D.M. 10 settembre 2010, n. 249), ha valore di esame di stato e abilita all'insegnamento nella scuola primaria e nella scuola dell'infanzia.
Ai laureati tre anni in Scienze dell' Educazione e Formazione L 19 in Educatore Nido, insegnanti degli asili nido e sezioni primavera, spetta il ''Titolo di Dottore Educatore Nido, ." ai sensi dell'art. 13 comma 7 del D.M. 270/04 riforma Moratti.''Come stabilito anche dalla legge n. 240 del 2010 Riforma Gelmini.
Ai Laureati Magistrali 4 anni a ciclo unico di Scienze della Formazione Primaria LM 85 BIS indirizzo infanzia, insegnanti nella scuola d'infanzia Dottore Magistrale Formatore d'Infanzia ai sensi dell'art. 13 comma 7 del D.M. 270/04 riforma Moratti come stabilito anche dalla L. 240/10 Riforma Gelmini.
Ai Laureati Magistrali 4 anni a ciclo unico di Scienze della Formazione Primaria LM 85 BIS indirizzo Primaria Insegnanti di scuola Primaria spetta il ''Titolo di Dottore Magistrale Formatore Primaria ai sensi dell'art. 13 comma 7 del D.M. 270/04 riforma Moratti come stabilito anche dalla L. 240/10 Riforma Gelmini.
Ai Laureati Magistrali 5 anni a ciclo unico di Scienze della Formazione Primaria LM 85 BIS indirizzo Primaria Insegnanti di scuola Primaria spetta il ''Titolo di Dottore Magistrale Formatore Infanzia e Primaria ai sensi dell'art. 13 comma 7 del D.M. 270/04 riforma Moratti come stabilito anche dalla L. 240/10 Riforma Gelmini.
Ai Laureati magistrali 3+2= 5 anni LM 50 - Programmazione e gestione dei servizi educativi con la quale si può diventare dirigente di un istituto scolastico di ogni ordine e grado spetta il ''Titolo di Dottore Magistrale ai sensi dell'art. 13 comma 7 del D.M. 270/04 riforma Moratti come stabilito anche dalla L. 240/10 Riforma Gelmini.;
2014/15 scompare il primi due anni del ginnasio al liceo classico ora sono dal 1 al 5 liceo classico.
2016/17 età massima pensionabile per uomini e donne è 66 anni e tre mesi corrispondente ai diplomati e laureati del 1951/1952 e facoltativo per donne è 61 anni corrispondente alle diplomate e laureate del 1957/1958.
dal 2018 le educatrici obbligatoriamente devono essere laureate triennali per lavorare nei nidi d'infanzia.
Ministro dell' Istruzione dell' Università e della Ricerca della Repubblica Italiana Valeria Fedeli 2017.
La scuola non è l'unico settore per i pedagogisti laureati magistrali:
Posizione:
Pedagogista “Professionista
L. n° 4/2013”,
Livello nella classificazione nazionale,
categoria/area: dirigenti /quadri,
Inquadramento CCNL:
Enti Locali:
D3 (ex 8 livello);
Sociale: E2
(ex 8 livello) Coop. Soc. del 26/05/'04 art. 47;
Sanitario,
coadiutore pedagogista: E e G (ex 9 livello) ARIS, AIOP e FDG del 23/11/'04 art.
51;
Livello U.E.: VII livello dell'EQF o QEQ (tutte le
Lauree Magistrali);
Livello
ISTAT e ISFOL: 2.6.2.5.2. professioni intellettuali psicologiche e pedagogiche
(26152-26252-26325-26532) e tecniche 34510.
Scuole secondarie proprio quel singolo Istituto.
2 - Seconda fascia. Sono inseriti a domanda gli aspiranti supplenti in possesso dell'abilitazione all'insegnamento (laurea) per quella specifica classe di concorso.
3 - Terza fascia. Sono inseriti a domanda gli aspiranti forniti del solo titolo di studio valido per l'accesso all'insegnamento richiesto, ma non sono abilitati (diploma magistrale scuola o istituto vecchio ordinamento) rientrano in questi anche i GaE Graduatoria ad Esaurimento.
Col solo titolo di Diploma di Maturità 2015/16 in scienze umane in ambedue gli indirizzi è di ausiliaria negli istituti scolastici e nelle istituzioni educative;
Il corso di laurea Magistrale ha durata quinquennale e prevede l’acquisizione di 300 crediti formativi universitari(CFU). Nei cinque anni sono previsti: 30 esami, attività laboratoriali, attività di tirocinio e la prova finale.
Il titolo di studio rilasciato è la Laurea Magistrale in Scienze della formazione primaria (LM-85 bis) con valore abilitante all'insegnamento nella Scuola primaria e nella Scuola dell'infanzia.
L’attuale riforma della Scuola Primaria, non prevede più i due indirizzi come da Decreto Ministeriale 26 maggio 1998 Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 3 luglio 1998 n.153 Art. 3(Criteri relativi al corso di laurea in scienze della formazione primaria)1. Il corso di laurea ha la durata di 4 anni. Costituisce titolo di ammissione il diploma di istruzione secondaria superiore di durata quinquennale.
2. Il corso di laurea si articola in un biennio comune e in un biennio in due indirizzi, uno per la scuola materna e l'altro per la scuola elementare.La scelta dell'indirizzo è compiuta al termine del secondo anno accademico. Il tirocinio è attivato fin dal primo anno.e l'ex Legge 19 novembre 1990, n. 341 (in GU 23 novembre 1990, n. 274) Riforma degli ordinamenti didattici universitari art 3 comma 2 Uno specifico corso di laurea, articolato in due indirizzi, è preordinato alla formazione culturale e professionale degli insegnanti, rispettivamente, della scuola materna e della scuola elementare, in relazione alle norme del relativo stato giuridico. Il diploma di laurea costituisce titolo necessario, a seconda dell'indirizzo seguito, ai fini dell'ammissione ai concorsi a posti di insegnamento nella scuola materna e nella scuola elementare. Il diploma di laurea dell'indirizzo per la formazione culturale e professionale degli insegnanti della scuola elementare costituisce altresì titolo necessario ai fini dell'ammissione ai concorsi per l'accesso a posti di istitutore o istitutrice nelle istituzioni educative dello Stato. I concorsi hanno funzione abilitante. Ai due indirizzi del corso di laurea contribuiscono dipartimenti interessati; per il funzionamento dei predetti corsi sono utilizzati le strutture e, con il loro consenso, i professori ed i ricercatori di tutte le facoltà presso cui le necessarie competenze sono disponibili.Ora come da Decreto 10 settembre 2010, n.249 art Art. 15
Norme transitorie e finali comma 19 Coloro i quali alla data di entrata in vigore del presentedecreto sono iscritti al corso di laurea in scienze della formazione
primaria concludono il corso di studi e conseguono l'abilitazione
all'insegnamento nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria
secondo la normativa vigente all'atto dell'immatricolazione. prevede la formazione di un “professore unico” con doppia abilitazione infanzia/primaria.
Nell’anno accademico 2014/2015 sono attivati il I, il II, il III e il IV anno.
Si potranno in seguito perfezionare e approfondire gli studi in Master di II livello e in Dottorati di ricerca.
I laureati in Scienze della Formazione Primaria potranno operare come insegnanti nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria. Per quanto riguarda la classificazione degli sbocchi professionali, così come codificati dall'ISTAT, il laureato in Scienze della formazione primaria può sviluppare la propria attività lavorativa nelle seguenti categorie:
professori di scuola primaria – (2.6.4.1.0)
professori di scuola pre-primaria – (2.6.4.2.0)
La Laurea magistrale, ai sensi della normativa vigente in materia (D.M. 10 settembre 2010, n. 249), ha valore di esame di stato e abilita all'insegnamento nella scuola primaria e nella scuola dell'infanzia.
Ai Laureati Magistrali 5 anni a ciclo unico di Scienze della Formazione Primaria LM 85 BIS indirizzo Primaria Insegnanti di scuola Primaria spetta il ''Titolo di Dottore Magistrale Formatore Infanzia e Primaria ai sensi dell'art. 13 comma 7 del D.M. 270/04 riforma Moratti come stabilito anche dalla L. 240/10 Riforma Gelmini.
Ai Laureati magistrali 3+2= 5 anni LM 50 - Programmazione e gestione dei servizi educativi con la quale si può diventare dirigente di un istituto scolastico di ogni ordine e grado spetta il ''Titolo di Dottore Magistrale ai sensi dell'art. 13 comma 7 del D.M. 270/04 riforma Moratti come stabilito anche dalla L. 240/10 Riforma Gelmini.;
2014/15 scompare il primi due anni del ginnasio al liceo classico ora sono dal 1 al 5 liceo classico.
dal 2018 le educatrici obbligatoriamente devono essere laureate triennali per lavorare nei nidi d'infanzia.
Ministro dell' Istruzione dell' Università e della Ricerca della Repubblica Italiana Valeria Fedeli 2017.
La scuola non è l'unico settore per i pedagogisti laureati magistrali:
Posizione:
Pedagogista “Professionista
L. n° 4/2013”,
Livello nella classificazione nazionale,
categoria/area: dirigenti /quadri,
Inquadramento CCNL:
Enti Locali:
D3 (ex 8 livello);
Sociale: E2
(ex 8 livello) Coop. Soc. del 26/05/'04 art. 47;
Sanitario,
coadiutore pedagogista: E e G (ex 9 livello) ARIS, AIOP e FDG del 23/11/'04 art.
51;
Livello U.E.: VII livello dell'EQF o QEQ (tutte le
Lauree Magistrali);
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Livello
ISTAT e ISFOL: 2.6.2.5.2. professioni intellettuali psicologiche e pedagogiche
(26152-26252-26325-26532) e tecniche 34510.
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