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Pedagogista e Pedagogista Giuridico ( CTU e CTP)
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sabato 1 luglio 2023

La formazione cronologica delle varie figure: pedagogisti, degli educatori e dei formatori primari le date importanti sono: 1. per pedagogisti: accademicamente 2019/20 e professionalmente 2020/21;

Le date importanti post 2010/11, sono: 


Liceo delle scienze umane indirizzo generale ed indirizzo opzione economico sociale ed il professionale socio sanitario dal 2010/11:

Diplomandi: 2014/15,

Inizio corso di laurea o professione: 2015/16.

Liceo classico quinquennale dal 2014/15:

Diplomandi 2018/19,

Inizio corso di laurea o professione: 2019/20.

Nel 2017 il diploma professionale socio sanitario OSA diventa SASS diploma per la sanità e l' assistenza sociale che serve anche per l' assistenza all' infanzia:

Diplomandi 2022/23,

Inizio corso di laurea o professione: 2023/24.

Per gli educatori socio pedagogici    L 19 e per gli educatori sanitari per   L SNT/O2 lauree triennali dal primo anno 2015/16:

Laureandi: 2017/18,

Già Laureati o continua con LM: 2018/19.


Per i filosofi triennali L05  dal I anno 2019/20: 

Laureandi 2021/22,

Laureati professione o continua con LM: 2022/23.


 Per pedagogisti socio sanitari LM (50, 57, 85, 93) e pedagogisti sanitari LM SNT/O2 dal I anno dal 2018/19:

Laureandi 2020/21,

Laureati o professione  2021/22.


Per formatori primari LM 85 BIS dal I anno 2015/16: 

Laureandi 2019/20,

Laureati o professione 2020/21.


Per i filosofi LM 78 dal 2022/23: 

Laureandi 2023/24, 

Laureati o professione 2024/25.


Per gli educatori nido d' infanzia L19 3 anni dal 2019/20 + 3 anni in scienze della formazione primaria LM 85 Bis:

Laureandi 2021/22, 

Laureati o Professione 2022/23.

+ i 3 anni laureandi magistrali: 2024/25 laureati o professione 2025/26.

Per  scienze della formazione primaria LM 85 Bis 2019/20 + 1 educatore infanzia L 19:

Laureandi 2020/21,

Laureati o Professione 2021/22.

Nel a.a.1951/52 il Min. Guido Gonnella ammise per legge le donne all' Università le prime laureate dopo 4 anni 1954/55 e professioniste dal 1955/56.

Nel 2023/24 vanno in pensione i docenti scolastici nati  67 anni fa, del 1956/57:

Nati nel 1956/57 che hanno iniziato la formazione scuole superiori nel 1969/70 qualificati 3 scuola magistrale nel 1971/1972 e a lavorare a 17 anni nel 1972/1973; 

 Nati nel 1956/57 che hanno iniziato la loro formazione scuole superiori nel 1969/70, diplomati 4 istituto magistrale nel 1972/1973 che hanno iniziato a a lavorare a 18 anni nel 1973/1974; 

Nati nel 1956/57 che hanno iniziato la loro formazione scuole superiori nel 1969/70, diplomati 5 liceo classico nel  1973/74 che hanno iniziato a lavorare a 19 anni nel 1974/75.

 Nati nel 1956/57 che hanno iniziato la  formazione scuole superiori per 5 anni= (4+1) dal 1969/70 e diplomati con anno integrativo ad indirizzo giuridico o scientifico ( con la legge F. Sullo e M.F. Aggradi del 1969) nel 1973/1974 e che hanno iniziato a lavorare a 19 anni nel 1974/1975;  

Nati nel 1956/57  che hanno iniziato la loro formazione scuole superiori nel 1969/70 diplomati ( 4 anni 1972/73) o ( 5 anni 1973/1974) immatricolati all' Università nel 1973/74 o 1974/1975 e dopo 3 anni diploma universitario DU o SDFS  nel 1975/76 o 1976/1977, a lavorare a 22 anni  nel 1976/77 o 1977/1978. 

Rif. Fornero (DL 201/2011, art. 24, convertito nella Legge 214/2011). dal min. Antonio Segni 1952/53 scuole:

1952/1955 scuola magistrale 3 anni dal min. Antonio Segni in poi, già dal a.s. giugno 2021/22;

1952/1956 istituto magistrale 4 anni dal min. Antonio Segni in poi, già dal a.s. giugno 2022/23;

1952/53 al 1956/1957 liceo classico 5 anni = (2 ginnasio + 3 liceo classico) e istituto magistrale 5 anni = (4 anni A.Segni + 1 anno integrativo M.F. Aggradi dal 1971) tra settembre e giugno a.s. 2023/24 da Arangio Ruitz in poi, dal a.s. giugno 2023/24 anche loro dal min. Antonio Segni in poi.


Nel 2023/24 vanno in pensione i docenti universitari nati 70 anni fa, del 1953/54 dal min. Bottai in poi. Rif. Moratti Legge 4 novembre 2005, n. 230 (art.1, commi 17 e 18) che hanno iniziato la loro formazione  scuole superiori nel 1966/67,  laureati DL 4 anni nel 1973/1974 oppure 1974/1975 e a lavorare a 22 anni nel 1974/75 oppure (per chi ha fatto precedentemente il 5 liceo classico o il 5 istituto magistrale) a 23 anni nel 1975/1976.

Quindi tutti hanno iniziato a lavorare tra il 1972/73 ed il 1977/1978.

Vi siete mai chiesti come sono nati gli educatori, i maestri ed i pedagogisti?
Tre formazioni diverse cambiate nel tempo.

Nel 1834 si passa dal latino all' insegnamento dell'italiano nelle scuole elementari anche se non venivano frequentate da tutti.

I primi maestri di scuole elementari iniziarono la loro formazione nel 1844 a Torino con Ferrante Aporti con le
scuole di metodo (nate come scuola media)  con  il benestare del re Carlo Alberto di Savoia:
1. Scuola di metodo solo maschile per maestri laici e per preti della durata di due mesi.
2. scuola di metodo femminile solo per suore della durata di due mesi, scuola media.
I requisiti di accesso per entrambe erano: 4 anni di scuole elementari anch'esse riformate nel 1844, esse servivano per l'insegnamento sia nelle scuole elementari di 4 anni sia anche negli asili aportiani dai 3 ai 6 anni che furono soppressi nel 1900;

Nel 1845 le scuole di metodo si divisero in due ad opera della regina M. Teresa D'Austria e di F. APORTI:


1. Scuola Superiore di Metodo maschile nate come perfezionamento universitario durata di 8 mesi represse nel 1845/1933, in tutte le materie, requisiti d'accesso dopo le scuole superiori per gli insegnanti professori esse erano in tutte le facoltà universitarie di appartenenza.


2.
le Scuole di Metodo provinciali 1844/1855 (nate come scuole medie): della durata di 2 mesi e mezzo, per la formazione dei maestri preti e laici e maestre suore; requisiti di accesso: 4 anni di scuole elementari e servivano per formare sia i maestri/e delle scuole elementari di 4 anni sia anche negli asili aportiani;

Nel 1849 Domenico Berti nella sua casa privata di Torino forma le maestre laiche povere per gli asili aportiani che furono soppressi nel 1900, e per le scuole elementari, come scuola di metodo provinciale (scuola media 2° ciclo di studi) durata 3 mesi;

1850 Le scuole di metodo provinciale (scuola media) di Berti diventano 2 e  in piu le scuole magistrali private (scuola media):
1. scuola di metodo provinciale maschile (scuola media 2° ciclo di studi) per maschi preti e laici  poveri, della durata di 2 anni pari ad una scuola media. Requisiti di accesso  4 anni di elementari;
2. la scuola di metodo provinciale femminile (scuola media 2° ciclo di studi ) per maestre laiche povere, della durata di 2 anni pari ad una scuola media. Requisiti di accesso  4 anni di elementari;  3.  le scuole magistrali private ( scuole medie 2° ciclo di studi ) di un anno per uomini benestanti e 6 mesi per suore e donne laiche benestanti;


Le materie previste nelle scuole di metodo erano: religione, lingua italiana, storia e geografia, aritmetica, igiene, pedagogia infantile, educazione domestica, canto, disegno, palestra e lavori donneschi ed era previsto un tirocinio.

Nel 1851 Carlo Bon Compagni nel suo II° mandato del Governo d' Azeglio II, divide le scuole provinciali di metodo in superiore ed inferiore ( scuole medie 2° ciclo di studi ):
1.  scuola di metodo provinciale superiore ( scuole medie 2° ciclo di studi ): nelle grandi città al fin di formare i maestri/e delle due classi (3-4) elementari superiori, della durata di 2 anni. Requisiti di accesso  4 anni di elementari;
2. scuola di metodo provinciale inferiore ( scuole medie 2° ciclo di studi ): al fin di  formare i maestri/e dei grado inferiore delle elementari (1-2) e per gli asili aportiani, della durata di 1 anno. Requisiti di accesso 4 anni di elementari;

Nel 1852 La scuola di metodo provinciale diventa triennale e biennale ( scuole medie 2° ciclo di studi):
1. scuola di metodo provinciale superiore (scuola media 2° ciclo di studi): al fin di formare i maestri/e delle due classi (3-4) elementari superiori, della durata di 3 anni. Requisiti di accesso  4 anni di elementari;
2. scuola di metodo provinciale inferiore( scuola media 2° ciclo di studi ): per formare i maestri/e dei grado inferiore delle elementari (1-2) e per gli asili aportiani, della durata di 2 anni. Requisiti di accesso  4 anni di elementari;

con Cibrario 1855/1858 la scuola magistrale unica come scuola media per insegnanti di scuola elementare ed il corso di metodo per insegnanti d' asilo 

Dal 1855 sempre ad opera di Cibrario le scuole provinciali di metodo (scuole medie 2° ciclo di studi) vengono chiamate scuole magistrali inferiore e superiore (scuole medie 2° ciclo di studi ) fino al 1858; E il corso di metodo come scuola media ad opera di Cibrario

Nelle scuole magistrali inferiore e superiore (scuole medie) dal 1855 al 1858 vi erano 3 corsi: soppressa la scuola provinciale di metodo (scuole medie 2° ciclo di studi) da ora corso di metodo (scuola media 2° ciclo di studi ):

1. Il corso di metodo (da questo momento non più scuola provinciale di metodo bensì corso di metodo) (scuola media ) di 4 mesi, non era obbligatorio. Requisiti di accesso  4 anni di elementari; esso veniva frequentato per l'insegnamento negli asili aportiani per bambini dai 2 agli 6 anni;
2. il corso inferiore magistrale (scuola media 2° ciclo di studi) di 6 mesi. Requisiti di accesso  4 anni di elementari; dava accesso all' insegnamento dei bambini dai 6 agli 8 anni della (1-2) elementare;
3.  il corso superiore magistrale (scuola media 2° ciclo di studi ) era di 8 mesi. Requisiti di accesso  4 anni di elementari, per l'insegnamento ai bambini dagli 8 ai 10 anni di (3-4) elementare;

la scuola Normale come scuola media con Lanza e Casati

Da Lanza a Gentile (1858-1923) le scuole normali ( pari a scuole medie 2° ciclo di studi) (1858-1923) e gli annessi corsi di metodo(scuole medie 2° ciclo di studi ) (1858-1911)
Dal 1858 al 1923  G. Lanza   sotto il gov. Cavour II formo le scuole Normali per maestri e per maestre di scuola elementare, e corsi di metodo per maestre di asili aportiani, divise in:
1. i corsi di metodo (scuola media 2° ciclo di studi) di 6 mesi. Requisiti di accesso 4 anni di elementari, per le insegnanti d'asili aportiani, per bambini dai 2 ai 6 anni;
2. scuola normale biennale (scuola media 2° ciclo di studi ) Requisiti di accesso 4 anni di elementari, per il corso inferiore (1-2) elementare ;
3. scuola normale triennale  (scuola media 2° ciclo di studi). Requisiti di accesso 4 anni di elementari; per il corso superiore (3-4) elementare; 

Nel 1859 fu introdotto il ginnasio-liceo esso poteva essere frequentato ( dalle classi più abbienti) come scuola media 2° ciclo di studi di 8 anni (5 di ginnasio) + 3 di liceo (scuola superiore) esso era per le materie letterarie ed umanistiche e dava accesso a qualunque facoltà universitaria o istituto superiore pari ad università.

Nel 1860 Legge Casati la Magna Charta  sotto il gov. La Marmora mantenne la stessa legge di Lanza per ciò che riguarda l'insegnamento e la scuola elementare mentre non vi era traccia della asilo infantile anche se venne lo stesso messo il corso di metodo per gli asili aportiani ma non era obbligatorio:

le scuole elementari (scuole primarie 1° ciclo di studi):
1. grado inferiore di 2 anni, obbligatori a partire dai 6 anni
2. + 2 grado superiore, non obbligatorio,
Scuole normali (pari a scuole medie 2° ciclo di studi): l'accesso dopo l'aver compiuto  16 anni i ragazzi, e 15 le ragazze la durata è di 3 anni, Alle scuole normali  di grado inferiore furono accorpati i corsi di metodo (non obbligatori) per insegnare negli asili aportiani.
1. i corsi di metodo (scuola media 2° ciclo di studi) di 6 mesi. Requisiti di accesso  4 anni di elementari; per le insegnanti d'asili aportiani per bambini dai 2 ai 6 anni;
2.  biennale di scuola normale (scuola media 2° ciclo di studi). Requisiti di accesso  4 anni di elementari; per insegnare al corso inferiore (1-2) elementare;
3. triennale di scuola normale (scuola media 2° ciclo di studi ). Requisiti di accesso  4 anni di elementari; per insegnare al corso superiore (3-4) elementare;
Le materie d'insegnamento nelle Scuole normali (R.D. 4151 del 1860, capo V, art. 358) erano: lingua ed elementi di letteratura nazionale; elementi di geografia generale; geografia e storia nazionale; aritmetica e contabilità; elementi di geometria; nozioni elementari di storia naturale, di fisica e di chimica; norme elementari d'igiene; disegno lineare e calligrafia; pedagogia. Nelle scuole normali per le maestre fu aggiunto l'insegnamento di attività ritenute proprie del genere femminile (i cosiddetti "lavori donneschi"). Nelle scuole normali maschili per i maestri poteva essere aggiunto un corso elementare d'agricoltura e un corso di nozioni generali sui diritti e doveri dei cittadini in relazione allo Statuto, alla legge elettorale ed all'amministrazione pubblica.

Alle scuole Normali dal 1861 furono annessi anche i convitti femminili fino al 2008 e le scuole elementari per il tirocinio anch'esse soppresse nel 2008.

1862 nasce L' Istituto di Magistero maschile (pari ad università) 3° ciclo di studi  ad opera di Matteucci con il min. Francesco de Sanctis 12 giugno 1861 - 3 marzo 1862 sotto il governo Ricasoli  forma tutti gli insegnanti di tutte le materie per (scuole medie corsi di metodo, scuole normali inferiori superiori maschili e femminili, scuole magistrali inferiori superiori, ginnasio-liceo , scuole superiori e universitarie)  esse si affiancarono alle già esistenti scuole superiori di metodo maschili  per il perfezionamento dei docenti superiori  che continuarono ad esistere dal 1845-1933 annesse all' università e da quest' anno, almeno per i maschi, annessi all' Istituto di Magistero Maschile.

1875-1878 Nascono gli Istituti Superiori di Magistero Femminili (pari ad Università)  essi servivano per formare tutte le insegnanti di tutte le materie per l'insegnamento nelle (scuole medie corsi di metodo, scuole normali: inferiori, superiori maschili, femminili, scuole magistrali inferiori superiori, ginnasio-liceo e  scuole superiori e università)  furono ideate da Bonghi Governo Minghetti II nel 1875 e da De Sanctis nel 1878 Governo Cairoli I; esse si affiancarono alle già nuove scuole di metodo superiori femminili che servivano al perfezionamento di tutte le professoresse che continuarono ad esistere dal 1875-1933 della durata di 8 mesi, per le scuole medie (corsi di metodo, scuole normali inferiori superiori maschili femminili, scuole magistrali, ginnasio-liceo   scuole superiori e università) da quest'anno annesse agli Istituti Superiori di Magistero Femminili;

I PRIMi CORSi DI Diploma di Universitario DU TRIENNALE IN Pedagogia maschile e femminile nascono nel 1882 presso gli Istituti di Magistero maschili e Femminili, con questo si diventava pedagoghi più simile ad un educatore, al quale si affiancarono i corsi di perfezionamento delle scuole di metodo superiori maschili e femminili per i professori e le professoresse della durata di 8 mesi, esse furono soppresse nel 1933.

Nel 1896 la Legge Gianturco modifica l'ordine e i gradi scolastici instaura le scuole medie ( scuole tecniche e scuole complementari), e le ex scuole medie diventano scuole superiori, dunque, per diventare insegnanti bisognava seguire due strade:
1. insegnanti di scuola materna: 4 anni di scuole elementari (1° ciclo) + 3 scuola complementare (scuola media) 2° ciclo + 2 anni corso di metodo (scuola superiore) non obbligatoria (3° ciclo); col quale si poteva proseguire con il Diploma universitario triennali in pedagogia per diventare pedagoghi più simile ad un educatore;
2. insegnanti di scuola elementare: 4 anni di scuola elementare (1° ciclo) + 3 scuola complementare (scuola media) 2° ciclo di studi + 3 anni di scuola normale (scuola superiore)  obbligatoria 3° ciclo;
le insegnanti di scuole materne potevano insegnare cosi: negli asili infantili aportiani, nelle scuole materne Agazziane e nei giardini d'infanzia frobeliani;
Gli asili aportiani che nacquero nel 1828 furono soppressi nel 1900 e fecero spazio ai giardini d'infanzia Frobeliani e successivamente alla scuola materna ( insegnamento a nave) delle sorelle Agazzi e della casa del bambino metodo Montessori e successivamente la scuola rinnovata metodo Pizzigoni e le scuole d'infanzia pubbliche.
Oppure   si poteva proseguire con il Diploma universitario triennali in pedagogia per diventare pedagoghi più simile ad un educatore;

Nel 1911 le Scuole magistrali ( scuole superiori) per maestre d'infanzia  e 5 anni di ginnasio come scuola media.

1911 Luigi Credaro,  soppressi i corsi di metodo ( scuole superiori 3° ciclo di studi), i maestri/e di scuole materne ed elementari seguono due percorsi formativi diversi:
1. per insegnanti di scuole materne: 4 anni di scuola elementare 1° ciclo di studi + 5 anni di ginnasio (pari ad una scuola media) 2° ciclo di studi  + 2 anni di scuola magistrali 3° ciclo di studi  (pari a scuole superiori), per l'insegnamento:  nei giardini d'infanzia, nelle scuole materne e nella casa del bambino; oppure si poteva  proseguire con il Diploma universitario triennali in pedagogia per diventare pedagoghi più simile ad un educatore;
2.  per insegnanti di scuole elementari: 4 anni di scuola elementare 1° ciclo di studi + 3 scuole complementari (pari a scuole medie) 2° ciclo di studi + le scuole normali 3 anni (pari a scuole superiori) 3° ciclo di studi per chi vuole insegnare nelle scuole elementari; oppure si poteva  proseguire con il Diploma universitario triennali in pedagogia per diventare pedagoghi più simile ad un educatore;

Nel 1911 il ginnasio liceo viene chiamato formalmente liceo classico e viene creato il liceo moderno poi soppresso e sostituto nel 1923 dal liceo scientifico 3° ciclo di studi scuole superiori.

1913 scuola tecnica (scuola media 2° ciclo di studi) 3 anni e il ginnasio (scuola media 2° ciclo di studi) retrocede a 4 anni entrambe scuole medie

1913-16 con Luigi Credaro gov Giolitti IV cambiano le scuole medie prima delle scuole magistrali biennali (pari a scuola superiore):
per insegnare nelle scuole materne:  4 anni di scuole elementari 1° ciclo di studi  + la scuola tecnica 3 anni o 4 ginnasio (pari a scuole medie 2° ciclo di studi) si prendeva il diploma da maestra assistente + 2 anni di scuole magistrali scuole superiori 3° ciclo di studi  si prendeva il diploma di maestra giardiniera;oppure si poteva  proseguire con il Diploma universitario triennali in pedagogia per diventare pedagoghi più simile ad un educatore;

1923 G. Gentile e la nascita degli istituti magistrali inferiori scuole medie e istituti magistrali superiori scuole superiori.

G. Gentile Gov Mussolini (1922-24), nel 1923 ha innalzato l'obbligo scolastico alla 5 elementare ( scuola primaria 1° ciclo di studi)(per tutti sia chi vuole proseguire per insegnare e chi no) e promiscue, inoltre,  rende facoltative le scuole materne di 3 anni chiamate scuola di grado preparatorio ( scuole d'infanzia), inoltre, nel ottobre del 1923 soppresse le scuole normali ( scuole superiori 3° ciclo di studi ed al loro posto nacquero gli istituti magistrali inferiori (1923-1940 ) di 4 anni (scuola media 2° ciclo di studi) e istituti magistrali superiori (1923-1940) (scuola superiore 3° ciclo di studi) di 3 anni:
Per insegnare nelle scuole materne : 5 anni di scuola elementare scuola primaria 1° ciclo di studi + 3 anni di scuola tecnica o 4 ginnasio (scuole medie 2° ciclo di studi), + 1 anno di scuola magistrale  (scuola superiore 3° ciclo di studi).
Egli aveva previsto come scuole di grado preparatorio ( scuole d'infanzia): i giardini d'infanzia di Frobel, le scuole materne di Carolina Agazzi  e le case del bambino di Montessori.
Per insegnare nelle scuole elementari( scuole primarie 1° ciclo di studi: 5 anni di scuola elementare (scuola primaria 1° ciclo di studi) + 4 anni di istituto magistrale inferiore (pari a scuola media 2° ciclo di studi) + 3 anni di istituto magistrale superiore (pari a scuola superiore 3° ciclo di studi); aveva previsto anche il liceo classico di 5 anni mantenendo però la previgente numerazione del 4 e 5 ginnasio + 3 anni di liceo classico dal 1924/25 i primi diplomati 1928/29.

1923 Corsi di Diploma di Laurea DL in Pedagogia 4 anni e promiscui con Gentile presso gli istituti di Magistero col quale si diveniva pedagogisti.
1923 con La Legge Gentile Gov Mussolini I  gli Istituti di Magistero (pari ad università) diventano promiscui con corsi Diplomi di Laurea DL di 4 anni 4° ciclo di studi per professori di: Materie letterarie e Filosofia e Pedagogia  nella (scuola media inferiore  scuole tecniche, scuole complementari, ginnasi, istituto magistrale inferiore)  e scuole superiori  corsi di metodo, scuole normali, ex scuole magistrali, licei, istituti magistrali superiori  ) e università) , l'acceso dopo le scuole superiori ( ex  scuole magistrali, istituti magistrali superiori e licei) primi laureati  nel 1926/27  e poi i primi a lavorare  nel 1927/1928, essi si affiancarono alle già esistenti scuole di metodo superiori per il perfezionamento dei docenti della durata di 8 mesi che divennero promiscue che continuarono ad esistere dal 1845/1865-1933 annesse all' università, precisamente agli Istituti di Magistero promiscui  essi erano corsi di perfezionamento di 8 mesi di tutti i professori di  tutte le materie per le scuole: medie ( scuole tecniche, scuole complementari, ginnasi, istituto magistrale inferiore) , scuole superiori ( corsi di metodo, scuole normali, ex scuole magistrali, licei, istituti magistrali superiori  )  e università;

Giuseppe Belluzzo Gov. Mussolini nel 1928 portò la scuola Magistrale superiore  di 3 anni 3° ciclo di studi scuole superiori per gli insegnati di scuole materne e con il  R.D. 5-2-1928, n.577, i diplomi rilasciati erano denominati diplomi di abilitazione all'insegnamento nelle scuole del grado preparatorio (giardini d' infanzia e scuole materne oggi scuole d'infanzia) (art.39 R.D. 5-2-1928,n.577).
quindi avremo:
per insegnanti di scuola di grado preparatorio: 5 anni di elementari (scuole primarie) + 3 di scuola tecnica o 4 ginnasio (scuola media 2° ciclo di studi) + 3 di scuola magistrale superiore scuole superiori 3° ciclo di studi) per insegnare nelle scuole materne, nei giardini d'infanzia e nella casa del bambino (scuole d'infanzia) fino al 1968, oppure, si poteva  proseguire con il Diploma di laurea DL quadriennale in pedagogia per diventare pedagogisti.

per insegnanti di scuola elementare: 5 anni di scuola elementare (scuola primaria 1° ciclo di studi + 4 anni di istituto magistrale inferiore scuola media 2° ciclo di studi + 3 di istituto magistrale superiore scuola superiore 3° ciclo di studi; oppure, si poteva  proseguire con il Diploma di laurea DL quadriennale in pedagogia per diventare pedagogisti.

1929 ministero della pubblica istruzione del regno d'Italia a Ministero dell'educazione nazionale il I è Balbino Giuliano; gov. Mussolini nel 1929 cambiano i programmi della scuola magistrale superiore di 3 anni scuole superiori 3° ciclo di studi per gli insegnanti di scuola di grado preparatorio (scuola materna oggi scuola d'infanzia) le materie furono: lingua e letteratura italiana, pedagogia, storia e geografia, matematica, computistica e scienze naturali, igiene e puericultura, religione, musica e canto corale, economia domestica e lavori donneschi, plastica e disegno, tirocinio e conferenze sul tirocinio.

1929 l’istituzione degli educandati statali con regio decreto 23 dicembre 1929, n. 2392, e di cui alle tabelle annesse al regio decreto 1ºottobbre 1931, n. 1312, e successive modificazioni soppressi nel 2008;

1933 Con Francesco Ercole gov. Mussolini nel 1933 furono soppressi i corsi di metodo promiscui di 8 mesi ( Università 4° ciclo di studi) per il perfezionamento dei professori delle scuole medie ( scuole complementari, scuole tecniche, ginnasi, istituti magistrali inferiori), scuole superiori ( istituti magistrali superiori e licei) ed università, di tutte le materie annesse  gli Istituti di Magistero  promiscui ( Università).
DA ora continuarono negli Istituti Superiori di Magistero Università 4° ciclo di studi solo i corsi di Diploma di Laurea DL 4 anni in materie letterarie E FILOSOFIA E pedagogia per l'insegnamento nelle scuole medie: ( scuole complementari, scuole tecniche, ginnasi, istituti magistrali inferiori), scuole superiori( istituti magistrali superiori e licei) ed università, accesso dopo le scuole superiori (istituti magistral superiori e licei).  I primi laureati  nel 1936/37  e poi i primi a lavorare  nel 1937/1938  mentre per la formazione di altri docenti di scuole medie superiori ed universitarie ognuno nella propria Facoltà di appartenenza e materie di appartenenza;

1936 soppressi gli Istituti Superiori di Magistero promiscui (pari ad università 4° ciclo di studi) nasce la Facoltà di Magistero promiscua (Università 4° ciclo di studi) con R.D. 1° ottobre 1936 n. 2475 Min. Cesare Maria De Vecchi Gov Mussolini, con corsi di Diploma di Laurea DL quadriennali  in: Pedagogia, Pedagogia o Filosofia, Materie letterarie, Lingue e letterature straniere,  per formare docenti di scuole medie ( scuole complementari, scuole tecniche, ginnasi, istituti magistrali inferiori), scuole superiori( istituti magistrali superiori e licei) e università. Accesso dopo le scuole superiori (SCUOLE MAGISTRALI, istituti magistrali superiori e licei) i primi laureati nel 1939/1940 che lavorano dal 1940/1941; 

1938 NASCONO I CORSI DI Diploma di LAUREA DL IN PEDAGOGIA CON VARI INDIRIZZI IN PEDAGOGIA O FILOSOFIA TUTTI DI 4 ANNI presso le Facoltà di Magistero ad opera di Bottai

1938 nelle Facoltà di Magistero promiscue ( Università 4° ciclo di studi)   G. Bottai gov. Mussolini da i codici ai vari corsi di Diploma di Laurea  DL di 4 anni in: Materie Letterarie L 066,  pedagogia L073, Pedagogia con vari indirizzi:  pedagogia o filosofia L072, Filosofia L 108, pedagogia o filosofia da L224 a L244} essi servivano per l'insegnamento delle scuole scuole medie ( scuole complementari, scuole tecniche, ginnasi, istituti magistrali inferiori), scuole superiori( istituti magistrali superiori e licei) e università  ed altre mansioni. Accesso dopo le scuole superiori (istituti magistrali superiori e licei), i primi laureati nel 1941/1942 i primi lavoranti nel 1942/1943;
Le abilitazioni erano separatamente conseguite per le classi:
A36 (filosofia, psicologia e scienze dell’educazione negli istituti superiori)
A37 (filosofia e storia nei licei);
A043 (italiano, storia e geografia ed educazione civica nella scuola media);
A050 (lettere negli istituti superiori);
A051 (italiano e latino nei licei e negli istituti tecnici);
A052 (italiano, latino e greco nei licei classici).

1940 con G. Bottai gov Mussolini nasce presso la Facoltà di Magistero 4° ciclo di studi Universitari il Diploma Universitario DU (D.U.) in vigilatrice D'INFANZIA TIPO EDUCATORI di 3 anni per gli ispettori e i direttori didattici,  soppresse nel 1998 sostituito con la laurea triennale in  infermiere pediatrico SNT/01 della 509/99 e la L-SNT/01 della 270/04 c/o il Dipartimento di Medicina i primi diplomandi universitari nel 1942/1943 lavoranti dal 1943/1944;

Giuseppe Bottai gov Mussolini 1940 nasce la vera figura della Puericultrice, in base alla Legge 19.07.1940 n.1098, ” Arte Ausiliaria delle Professioni Sanitarie di Puericultrice – codice ISTAT 5.3.1.1 – professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali –  in grado di prendersi cura del bambino sano da 0 a 6 anni, cioè del neonato e del divezzo, il corso dura 500 ore 1 anno, da 16 anni in poi e con 10 anni di scolarità obbligatoria;

Nel 1940 Giuseppe Bottai emanò la Carta della Scuola, con cui si istituì la scuola media unificata triennale 2° CICLO DI STUDI (legge 889/1940), la riforma scolastica  assorbì i primi tre anni di ginnasio      (però per chi voleva fermarsi negli studi per lavorare in alternativa alla scuola media unificata c'era la scuola d'avviamento al lavoro di 3 anni 2° CICLO DI STUDI): da allora, il liceo classico SCUOLE SUPERIORI 3° CICLO DI STUDI fu concepito come una scuola superiore quinquennale, ma mantenne la numerazione delle classi previgente (quindi i primi due anni sono le classi quarta e quinta del ginnasio, gli ultimi tre sono le classi prima, seconda e terza del liceo: la numerazione è peculiare, poiché le altre scuole secondarie superiori prevedono le classi dalla prima alla quinta in corrispondenza degli anni di corso). sia la scuola media 2° CICLO DI STUDI ( soppresse la scuola tecnica di 3 ed il ginnasio retrocesso a 3 anni) sia la scuola magistrale  superiore  triennale 3° CICLO DI STUDI trasformata in istituto femminile triennale 3° CICLO DI STUDI, per insegnanti di grado preparatorio ( giardini d'infanzia e scuole materne  oggi scuole d'infanzia);
per le insegnanti di scuola elementare ( scuola primaria 1° ciclo di studi)  trasformò i 4 anni di istituto magistrale inferiore 2° ciclo di studi (scuola media retrocessi a 3 anni di scuola media 2° ciclo di studi (ex ginnasio) ed i 3 anni di scuola magistrale superiore 3° ciclo di studi in 5 anni di liceo magistrale 3° ciclo di studi:
Cosi avremo:
insegnanti di scuola di grado preparatorio ( giardini d'infanzia e scuola materna e casa del bambino oggi scuola d'infanzia): 5 anni scuole elementari ( scuole primarie 1° ciclo di studi + 3 scuola media 2° ciclo di studi + 3 istituto femminile scuola superiore 3° ciclo di studi;  il quadro orario dell' Istituto femminile triennale per insegnanti di scuola materna   era: lingua e letteratura italiana, pedagogia, storia e geografia, matematica, computistica e scienze naturali, igiene e puericultura, religione, musica e canto corale, economia domestica e lavori donneschi, plastica e disegno, tirocinio e conferenze sul tirocinio, con libero accesso solo alla facoltà di magistero 4° ciclo di studi.
Insegnanti di scuola elementare: 5 anni  scuole elementari scuola primaria 1° ciclo di studi + 3 scuola media 2° ciclo di studi + 5 liceo magistrale scuole superiori 3° ciclo di studi.
il quadro orario dal 1940 al 1943, le materie distribuite nei cinque anni erano: religione, lingua e letteratura italiana, lingua e letteratura latina, filosofia e pedagogia, psicologia, storia e geografia, matematica, fisica, scienze naturali, igiene, musica e canto corale, educazione fisica (solo per maschi), lavoro, agraria, esercitazioni didattiche, tirocinio al quinto anno.
Non tutti seguirono la riforma Bottai molti rimasero alla riforma Gentile sempre Mussoliniana del 1923 fino al 1943.
Ci si poteva iscrivere al Magistero sia al diploma universitario triennale in vigilatrice d'infanzia tipo educatore, sia al Diploma di  laurea quadriennale in pedagogia per diventare pedagogisti dopo la scuola femminile triennale, il liceo magistrale 5 anni, sia il liceo classico 5 anni questi sono laureati fino al 52/53.

Carlo Alberto Biggini gov. Mussolini  o.m. del 18 giugno 1944 modifica l’ordinamento delle scuole medie ( che vengono soppressi e sostituiti da 3 classi di ginnasio 2° ciclo di studi, dopo le quali si poteva accedere ai licei ( scuole superiori 3° ciclo di studi: 4 e 5 ginnasio + 3 anni di liceo classico = 5 anni, liceo scientifico, liceo artistico e liceo magistrale tutti  quinquennali, e all' istituto femminile triennale, da questo momento coesisteranno solo 2 tipi di  scuole medie triennali 2° ciclo di studi: scuola ginnasio con accesso a tutte le scuole superiori; scuola di avviamento professionale solo per il lavoro esso coesisterà dal 1940 al 1962;
Ci si poteva iscrivere alla facoltà di Magistero sia al diploma universitario triennale in vigilatrice d'infanzia tipo educatore, sia al Diploma di  laurea quadriennale in pedagogia per diventare pedagogisti dopo la scuola femminile triennale, il liceo magistrale 5 anni, sia il liceo classico 5 anni. I primi avevano iniziato nel 1938 con quattro anni di scuola media + 3 anni di scuola magistrale superiore + 4 anni di pedagogia per un tot di 11 anni. 

 Con liceo classico e liceo magistrale 5 anni più 4 anni in pedagogia i primi laureati nel 55/56 inizieranno a lavorare nel 56/57, con istituto femminile triennale + laurea in pedagogia di 4 anni i primi laureati nel 53/54 che lavoreranno dal 54/55.

Nel 1945 il Ministro Arangio Ruiz Governo Bonomi III e Gov. Parri creò le classi di raccordo:

1. per le insegnanti di grado preparatorio (giardini d'infanzia e scuole materne e casa del bambino)oggi scuole d'infanzia): scuola elementare ( scuola primaria 1° ciclo) di 5 anni + 3 anni di ginnasio ( scuola media 2° ciclo) + 3 anni Istituto femminile scuola superiore 3° ciclo. Col quale Ci si poteva iscrivere alla facoltà di Magistero sia al diploma universitario triennale in vigilatrice d'infanzia tipo educatore, sia al Diploma di  laurea quadriennale in pedagogia per diventare pedagogisti.
2. per le insegnanti di scuole elementari: scuola elementare di 5 anni ( scuola primaria 1° ciclo) + 3 di ginnasio scuola media 2° ciclo + 4 anni di istituto Magistrale (retrocesso alla 4 classe) scuola superiore 3° ciclo; Col quale Ci si poteva iscrivere alla facoltà di Magistero sia al diploma universitario triennale in vigilatrice d'infanzia tipo educatore, sia al Diploma di  laurea quadriennale in pedagogia per diventare pedagogisti.
le materie tra il 1943 e il 1952 furono le seguentiː
Istituto Magistrale (1943-1951) I II III IV
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 5
Lingua e letteratura latina 1 2 2 1
Lingua e letteratura straniera 4 4 4 4
Storia 3 3 3 3
Geografia 1
Filosofia e pedagogia 4 4 4
Scienze naturali, chimica e geografia 2 2 2
Matematica e fisica 4 3 4 4
Disegno 1 1 1 1
Musica e canto corale 1 1 1 1
Educazione fisica 2 2 2 2
Religione 1 2 2 1
Totale delle ore settimanali 22 28 29 28. 

Provenienti dal' istituto femminile I primi laureati nel 54/55 che lavoreranno dal 55/56.

Provenienti dall' Istituto magistrale I primi laureati nel 55/56 che lavoreranno dal 56/57.

Hanno iniziato nel 1939 con 3 anni di scuola media + 4 di istituto magistrale + 4 in pedagogia = 11 anni  nel 2020 vanno in pensione.

Guido Gonnella gov De Gasperi VI, l'ammissione delle donne all'università (1951/52);

la riforma scolastica post unitaria il Min. Antonio Segni:
1952/53 Min. Antonio Segni Governo De Gasperi VII riformula tutti i gradi scolastici ( il ginnasio di 3 anni sostituito dalla scuola media di 3 anni) e ricreò le scuole magistrali di 3 anni  e gli istituti magistrali di 4 anni (e rimaneggio le classi del liceo classico portando l'orario definitivo della IV e V ginnasio e I, II e III liceo classico):
1. insegnanti di scuole di grado preparatorio (giardini d'infanzia e scuole materne) ( oggi scuole d'infanzia: 5 anni scuola elementare ( scuola primaria 1° ciclo) + 3 di scuola media ( 2° ciclo) + 3 di scuola magistrale (scuola superiore 3° ciclo), i primi inizieranno nel 52/53 si diplomeranno nel 1954/55 e lavoreranno o si prenderanno l'anno di istituto magistrale diplomandosi nel 1955/56  oppure continueranno gli studi universitari dal 1956/57 col quale ci si poteva iscrivere alla facoltà di Magistero sia al diploma universitario triennale in vigilatrice d'infanzia tipo educatore, sia al Diploma di  laurea quadriennale in pedagogia per diventare pedagogisti.
per prendere i diplomi universitari in dirigenti ed ispettori scolastici del 1958/1959 e lavoreranno oppure continueranno gli studi per prendersi il DL diploma di laurea in pedagogista nel 1959/60  essi lavoreranno dal 1960/61;
2. insegnanti di scuole elementari oggi scuole primarie: 5 anni scuola elementare scuola primaria 1° ciclo + 3 di scuola media 2° ciclo + 4 anni di istituto magistrale 3° ciclo, inizieranno gli studi nel 1952/53 i primi si diplomeranno nel 1955/56 e lavoreranno o continueranno l'università  dal 1956/57 e prenderanno i diplomi universitari triennali in dirigenti ed ispettori scolastici del 1958/1959, essi lavoreranno oppure continueranno gli studi universitari diploma di Laurea DL in pedagogista di 4 anni nel 1959/60,  essi lavoreranno dal 1960/1961; mentre per i DL  diploma di Laurea ad es. Filosofia di altre facoltà universitarie del 1960/61 che inizieranno a lavorare nel 1961/62.

L'orario definitivo entrò in vigore nel 1952-1953, con il seguente quadro orario:
(Approvazione Decreto Ministeriale del 1º dicembre 1952, Gazzetta Ufficiale dell'11 febbraio 1953) scuola superiore 3° ciclo
Istituto magistrale (indire 1952 - 1998) I II III IV
Italiano 4 4 4 4
Latino 5 3 4 3
Lingua straniera 4 4 - -
Storia, educazione civica e geografia 4 4 4 3
Matematica e fisica 4 3 4 4
Canto corale 1 1 1 1
Filosofia e pedagogia - 3 3 4
Psicologia - 1 1 -
Scienze naturali, chimica e geografia 3 3 3 3
Disegno 2 2 2 2
Esercitazioni didattiche - - 2 4
Educazione fisica 2 2 3 3
Religione o attività alternativa 1 2 2 1
Totale delle ore settimanali 30 32 33 32


Le materie della Scuola superiore 3° ciclo scuola Magistrale triennale (1952-1953) erano: lingua e letteratura italiana, pedagogia, storia e geografia, matematica, scienze naturali, igiene e puericultura, religione, musica, economia domestica, disegno e tirocinio.

Nel 2023/2024 la pensione è a 67 anni. 

Per i qualificati in scuola magistrale 3 anni 2023-67=1956, 2024-67= 1957 tutti da Segni in poi.

Per i diplomati di 4 anni di istituto magistrale 2023-67= 1956, 2024- 67= 1957 tutti da Segni in poi. 

L' anno prossimo 2023/2024 a fine giugno andranno in pensione i diplomati di liceo classico di 5 anni, e istituto magistrale 4+1 = 5 anni 2023-67= 1956,  2024-67= 1957 poi, tutti da Segni in poi.

Nel 1960 nasce la figura dell'educatore
1960 nasce l'educatore scuola diretta a fini speciali SDFS della durata di 3 anni per educatori di comunità presso la facoltà di Magistero dell’Università «La Sapienza» di Roma che si laureano nel 1962/63 e che lavorano dal 1963/64. Quest' è stata paragonata all' educatore sanitario L/SNT/2.    Col quale Ci si poteva iscrivere alla facoltà di Magistero sia al diploma universitario triennale in vigilatrice d'infanzia tipo educatore, sia al Diploma di  laurea quadriennale in pedagogia per diventare pedagogisti.

Nel 1962  ad opera di Luigi Gui fu creata la scuola media unica
Nel 1963 le classi promisque alle scuole medie e superiori.

1966/67 inizia la formazione dei docenti del 2023/24.
Nel 68 la rivoluzione studentesca ed i nidi pubblici.

1969/1970 Mario Ferrari Aggradi e Fiorentino Sullo Governo Rumor II istituiscono l'anno integrativo  o 5° anno di scuola superiore post 4 anni di istituto Magistrale i primi diplomati 5 anni nel 1970/71.
Col quale ci si poteva iscrivere alla facoltà di Magistero sia al diploma universitario triennale in vigilatrice d'infanzia tipo educatore i primi diplomati universitari tipo educatore nel 1973/74 e lavoreranno nel 1974/75, sia al Diploma di  laurea quadriennale in pedagogia per diventare pedagogisti i primi laureati nel 1974/75 e lavoreranno dal 1975/76.

1973/74 con i decreti delegati con cui si auspica una laurea per tutti anche per gli insegnanti dei nidi d'infanzia, scuole d'infanzia e scuole primarie.

Nel 1976 le scuole materne pubbliche.

1982, n. 162, nascono le scuole di psicoterapia per medici e psicologi presso scuole di specializzazione universitaria o presso istituti a tal fine Riconosciuti.

1982 Guido Bodrato, Governo Spadolini II e Governo Fanfani V, Franca Falcucci, oltre al già attivo SDFS dal 1960 in educatore di Comunità c/o la Facoltà di Magistero dell'Università la sapienza di Roma, istituisce altri 10 diplomi delle scuole dirette a fini speciali SDFS triennali (pari a lauree di I livello) Università, istituite presso le Facoltà di: Medicina e Chirurgia, di Magistero e di Lettere e Filosofia, ai sensi del DPR n.162/1982 soppresse nel 2005 equiparate successivamente nel Decreto interministeriale del 11 novembre 2011 con -: SNT/02 D.M 509/99 e L/SNT2 D.M. 270/04 Professioni sanitarie della riabilitazione educatore sanitario i primi diplomati SDFS del 1984/1985 che iniziarono a lavorare nel 1985/86:

1 Logopedista , 2 Ortottista/i-assistente/i in oftalmologia, 3 Tecnico della riabilitazione psichiatrica e psico-sociale, 4 Tecnico di assistenza sociale psichiatrica,  5 Tecnico di logopedia, 6 Tecnico di logopedia e foniatria, 7 Terapista della riabilitazione della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, 8 terapista della riabilitazione ambito neurologico, 9 terapista della riabilitazione apparato locomotore, 10 Terapista della riabilitazione specializzato in chinesiterapia o terapia del linguaggio.

Essi venivano definiti: educatore professionali, operatori pedagogici o psico pedagogici o psico-socio-pedagogici, dirigenti pedagogici, o ancora psicopedagogisti fino al 1995.

1989 Sergio Mattarella, Governo Andreotti VI, 1989, 3° ciclo scuole superiori (dal 1989- al 1999) creo i licei autonomi:

 licei autonomi psico socio pedagogici 1989/91 di 5 anni,

liceo della circolare ministeriale (a nome di Dario Cillo 1991/2010) pedagogico sociale  di 5 anni, 

licei (progetto Brocca 1992/2010)  socio psico pedagogico di 5 anni, 

 liceo delle scienze sociali (1998-2010 riforma Berlinguer) di 5 anni, 

liceo delle scienze della formazione (1999/2010 riforma Berlinguer) di 5 anni

  i primi diplomi liceali nel 1993/1994 e dal 1994/95 o lavorano o continuano a studiare;

Col quale ci si poteva iscrivere alla facoltà di Magistero sia al diploma universitario triennale in vigilatrice d'infanzia tipo educatore, sia al Diploma di  laurea quadriennale in pedagogia per diventare pedagogisti.

1989 I laureati 4 anni in psicologia ottengono l'Albo e l'Ordine.

1990 Gerardo Bianco Governo Andreotti VI, oltre al già attivo dal 1940,  Diploma Universitario (D.U.) in vigilatrice d'infanzia di 3 anni per gli ispettori e i direttori didattici soppresso nel 1998 presso le Facoltà  di Magistero e Lettere e Filosofia, e le SDFS dal 1960 in educatore di Comunità c/o la Facoltà di Magistero dell'Università la sapienza di Roma, e le altre SDFS dal 1982 presso le facoltà di Magistero e Medicina  soppresse nel 2005 e equiparate all' educatore sanitario LSNT/2, istitui  con la 341/90 anche altri,   Diplomi Universitari D.U. triennali (pari a lauree di I° livello)  in tutte le Facoltà sia di Facoltà di Magistero e Lettere e Filosofia, e di Medicina, 18 titoli tra cui 11 SDFS e 7 Diplomi Universitari (D.U.) triennali, istituiti con la legge 19 novembre 1990 n. 341 dal Ministro A. Ruperti, e soppressi con la riforma Berlinguer del 1998,  essi sono stati equiparati con Decreto Interministeriale 8 gennaio 2013 ai corsi di Laurea triennali: 11 D.U. in SNT/02 D.M 509/99 e L/SNT2 D.M. 270/04 Professioni sanitarie della riabilitazione educatore sanitario 

e 7 in  C-18 D.M. 509/99 e L-19 D.M.  270/04 in scienze dell' educazione e della Formazione, educatore socio pedagogico indirizzi: educatore sociale, educatore nido, formatore continuo; I primi Diplomi Universitari DU sono stati nel 1992/1993 e inizieranno a lavorare nel 1993/1994 rispettivamente:
SDFS- in educatore sanitario: 1 Fisioterapista, 2 Logopedia, 3 Logopedista, 4 Ortottista ed assistente in oftalmologia, 5 Ortottista - assistente di oftalmologia, 6 Podologo, 7 Riabilitazione psichiatrica e psico-sociale, 8 Tecnico dell’educazione e della riabilitazione psichiatrica e psico-sociale, 9 Terapia della riabilitazione della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, 10 Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, 11 Terapista della riabilitazione;     

D.U.-in educatore socio pedagogico, educatore nido, formatore continuo : 1 Consulenza Grafologica, 2 Educatore di Comunità, 3 Educatore e divulgatore Ambientale, 4 Educatore nelle comunità infantili, 5 Educatore Professionale, 6 Operatore per la didattica a distanza, 7 Tecnico di Laboratorio della Formazione.

Col quale ci si poteva iscrivere alla facoltà di Magistero sia al diploma universitario triennale in vigilatrice d'infanzia tipo educatore, sia al Diploma di  laurea quadriennale in pedagogia per diventare pedagogisti.

Nel 1992 fu soppresso c/o la Facoltà di magistero il diploma di laurea in pedagogia la pedagogia diviene scienza autonoma e si distacca dalla filosofia e nasce il Diploma di laurea quadriennale in scienze dell'educazione in tre indirizzi:
1. Insegnanti di scienze dell'ducazione
2. Educatori professionali (erroneamente chiamati)
3. Formatori continui
Essi sono tutti pedagogisti.

Nel 1992/2010 nascono le qualifiche triennali degli istituti professionali in operatore sociali.                              Nel 1994/2010 nascono i  proseguimenti 4 e 5 anno quindi i diplomi quinquennali in tecnico dei servizi sociosanitari OSA/ASA (o dirigente di comunità). Col quale ci si poteva iscrivere alla facoltà di Magistero sia al diploma universitario triennale in vigilatrice d'infanzia tipo educatore, sia al Diploma di laurea quadriennale in scienze dell' educazione per diventare pedagogisti.

1993 n. 84 è stato istituito l' ordine e L' albo degli assistenti sociali.

1995 scompare la figura del psicopedagogista.

1995 Nasce la Facoltà di Scienze della Formazione ed il corso di laurea in scienze della formazione primaria di 4 anni trasformata nel 99 in laurea specialistica a ciclo unico di 5 anni L 19/SI infanzia e L19/S primaria  e nel 2004 in LM magistrale LM 85 BIS in Scienze della formazione primaria nel 2010 trasferito al Dipartimento di Studi Umanistici. Essa servirà ai formatori (maestri) di scuola d'infanzia per bambini dai 3 ai 5 anni e scuola primaria per bambini dai 6 ai 10 anni. Nella facoltà di scienze della formazione anche i corsi di Diploma di Laurea quadriennali in scienze dell'educazione con i tre indirizzi:
1. Insegnanti di scienze dell'ducazione
2. Educatori professionali
3. Formatori continui
Essi sono tutti pedagogisti.

1998 soppressi I Diplomi Universitari DU triennali che vengono sostituiti con le lauree triennali del 1999 e con il decreto del 520/98 si dividono gli educatori sociopedagogici C18 di scienze della formazione  equiparati con gli ex DU, e gli educatori sanitari SNT/2 di medicina equiparati con le ex SDFS.

1999 nasce la laurea triennale C18 in educatore sociopedagogico con proseguimento +2 le lauree specialistiche LS in pedagogia dalla Facoltà di scienze della formazione e la laurea specialistica LS (3 anni C18 + 2 anni in: LS 56, LS 65, LS 87)  

1999 nasce la laurea triennale SNT/2 in educatore sanitario con proseguimento + 2 lauree specialistiche LS/SNT/2 in scienze riabilitative delle professioni sanitarie dalla Facoltà di medicina LS SNT 2.

Nel 2001 nasce l'albo B per i tecnici di psicologia laureati triennali.

2002 proseguono nelle scuole solo i Licei psico-socio-pedagogici. Aboliti le scuole magistrali, gli istituti magistrali e gli anni integrativi.

9 maggio 2003 n. 105 sono state istituite la sezione A dell'Albo degli psicologi magistrali e la sezione B dei tecnici di psicologia triennali.

2004 laurea triennale in educatore sociopedagogico L19 o affini +2 anni di Lauree magistrali in pedagogia LM 50, LM 57, LM 85, LM 93 da facoltà di scienze della formazione e 

ed laurea triennale in  educatore sanitario L SNT/02  +2 anni di laurea  magistrale in LM SNT/02 in scienze riabilitative delle professioni sanitarie da facoltà di medicina. 

E la Laurea Magistrale a ciclo unico in scienze della formazione primaria LM 85 BIS di 5 anni da facoltà di scienze della formazione.

2005 soppresse le scuole dirette a fini speciali triennali sostituite con LSNT/2.

Nel 2010 nasce il liceo delle scienze umane con due indirizzi: 1. scienze umane  tradizionale e 2. l' indirizzo opzionale economico sociale, inoltre, nasce  il professionale socio sanitario indirizzo generale B2 per gli ASA, OTA, OSA, puericultrici sostituito con SASS servizi per la sanità e l' assistenza sociale nel 2017 .

2010 soppresse le facoltà di scienze della formazione e di medicina nascono i Dipartimenti di Studi Umanistici e Medicina con corsi di Lauree L triennali +2 le Lauree Magistrali LM quindi di 5 anni.

 Precisamente:

 laurea triennale L in educatore sociopedagogico L19 in dipartimento di studi umanistici, 

e laurea triennale L in educatore sanitario L SNT/02 in dipartimento di medicina, 

le lauree magistrali + 2 LM = 5 anni in pedagogia LM 50, LM 57, LM 85, LM 93 in dipartimento di studi umanistici,

e la laurea magistrale +2 LM = 5 anni in scienze riabilitative delle professioni sanitarie SNT/02 in dipartimento di medicina.

 E la Laurea Magistrale a ciclo unico 5 anni in scienze della formazione primaria LM 85 BIS da dipartimento di studi umanistici.

L. 4/13 pedagogista professione non ordinistica ma associativa colap.

2014 soppresso il ginnasio nasce il liceo classico dal 1 al 5 anno.

2017 nasce il diploma SASS in servizi per la sanità e l' assistenza sociale, che comprende l' assistenza all' infanzia ( che sostituisce la puericulrice),  ( che sostituisce  l' ex professionale socio sanitario OSA),

Legge 205/17 ( legge Iori) art. 1 co. 594/595 riconosce i pedagogisti livello apicale e laurea magistrale abilitante all' esercizio della professione di Pedagogista:- LM + tirocinio interno al curriculum di studi.

2017 Si presenta la possibilità di scegliere una laurea magistrale affine differente da quella triennale facendosi accreditare i CFU e assolvendo eventuali addebiti formativi. Ad es. Laurea triennale L19 in educatore socio pedagogico con altra laurea e laurea triennale in scienze  e tecniche psicologiche.

Anche dopo la laurea magistrale in pedagogia si può scegliere di diventare psicologo assolvendo pochi debiti formativi triennali di tecniche psicologiche e passare direttamente al 5 anno ( ossia il secondo anno della magistrale) e dopo un anno diventare psicologi dopo essersi iscritti all' Albo A degli psicologi.

Nel 2019 nasce l'albo B degli educatori sanitari triennali.

Nel 2019/20 nasce la laurea triennale in educatori nido d' infanzia L19  + 3 anni in scienze della formazione primaria LM 85 Bis: i primi Laureandi 2021/22, Laureati o Professione 2022/23. + i 3 anni laureandi 2024/25 laureati o professione 2025/26.

Per  scienze della formazione primaria LM 85 Bis 2019/20 + 1 educatore infanzia L 19:Laureandi 2020/21,Laureati o Professione 2021/22.

 in Italia, con la legge del 9 novembre 2021, si è dato il via libera alle lauree abilitanti ( che sostituiscono l' esame di stato) ovvero percorsi di studio all’interno dei quali vengono soddisfatti i requisiti necessari diciamo un esame di stato facilitato dove tramite un esame d' idoneità viene discusso oralmente il proprio tirocinio interno al curriculum di studi davanti ad una commissione esterna prima di discutere la tesi di laurea magistrale:         - prova teorico/pratica del tirocinio interno al curriculum di studi con commissione esterna + tesi di LM- , per essere abilitati alla professione corrispondente in: pedagogia d.L.13 aprile 2017, n. 65, psicologia Decreto n. 654 del 5 luglio 2022 che entra in vigore nell' a.a. 2023/24, ma anche a medicina veterinaria e farmacia.

Nel 2022 doppia laurea triennale e doppia laurea magistrale: si presenta la possibilità di seguire 2 percorsi di laurea triennale diversi o 2 percorsi di laurea magistrale diversi contemporaneamente anche in 2 atenei diversi.

La nascita della pedagogia

La pedagogia nasce dalla filosofia

La pedagogia nasce in Grecia (sec. VI-V a. C.) con la sofistica che nega l'esistenza, e quindi l'insegnabilità, di verità universali e afferma la possibilità dell'insegnamento-apprendimento di capacità utilitarie atte a dominare la natura: in tal modo la sofistica (Protagora, Gorgia, Trasimaco, ecc.), riflettendo sulla soggettività personale, fa appello alle energie spirituali individuali.

Il paradigma scientifico inizia nel 700 di matrice Kantiana scienza empirica  Loke Kant e Rousseau affermatesi nella fine 800 con il positivismo scienza unitaria dell'educazione, e con Dilthy ed il pragmatismo agli inizi del 900, Rousseau metodo d'indagine e apertura al dialogo con le altre scienze umane.
Dewey ed oltre Dewey
La pedagogia come scienza secondo paradigmi empirici e sperimentali.
Anni 1960/70 pedagogia scienza ideologica,
1970/80 dibattito sulla validità scientifica, modello empirico sperimentale, nuove basi epistemologiche,
1980/90 ragione classica e plurale, il razionalismo critico,      la pedagogia    tra vincoli e possibilità. .. .
  Broccoli, LaPorta, Laeng,     Flores d'Arcais,
Dagli anni 60 e a livello istituzionale dagli anni 90 si afferma il pensiero pedagogico nelle scienze dell'educazione. La filosofia è la scienza dialogano tra loro.

Scienze dell'educazione diverse discipline studiano i fatti e le situazioni dell'educazione Mialaret.

Pedagogia parte dall'educazione e le orienta in ambito formativo Orefice.

FILOSOFIA Dispositivo cognitivo di controllo metà riflessivita Cambi.

LAUREE DEI PEDAGOGISTI

I Pedagogisti hanno una di queste 33 formazioni Universitarie di cui:
23 ex Diplomi di Laurea DL 4 ANNI DAL 1938 AL 1991 per 53 anni,
3 ex Diplomi di Laurea DL di 4 anni dal 1992 al 1998 per 6 anni,
Per un totale DL di 59 ANNI,
e  3 ex  Lauree Specialistiche LS 3+2=5 anni dal 1999 al 2003 per 4 anni,
e 4 nuove Lauree Magistrali LM di 3+2=5 anni dal 2004 ad oggi 2018 per 14 anni,
tra LS ed LM per un totale di 18 anni.

Per un Totale complessivo tra DL - LS-LM di 79 anni.

vediamole tutte:

Dalle ex Facoltà di Magistero dal 1936 al 1995,

sono nati 23 ex Diplomi di Laurea DL 4 anni dal 1938 al 1992.

1.   L 072 Pedagogia o Filosofia,
2.   L073 Pedagogia,
3.   L 108 Filosofia,
20.   da L224 a L244 Pedagogia o
Filosofia con vari indirizzi (sociologico, sociale, pedagogico, psicologico, filosofico,
antropologico, etc.);

Dalle ex Facoltà di Scienze della Formazione 1996 al 2010

sono nati 3 ex Diploma di Laurea DL 4 anni L083 in Scienze dell'Educazione e della Formazione dal 1992 al 1999, con  3 indirizzi:

1.  Insegnanti di Scienze dell'Educazione,
2.  Educatore Professionale Extrascolastico, erroneamente chiamati ma sono pedagogisti;
3.  Formatore Continuo.

Le Ex LAUREE Specialistiche LS e nuove lauree Magistrali LM  3+2=5 ANNI dal 1999 ad oggi 2018 per 19 anni vediamole tutte: 

Dalle ex Facoltà di Scienze della Formazione dal 1996 al 2010

sono nate le 3 ex Lauree Specialistiche LS 3+2=5 anni dal 1999 al 2004:

1. 56/S Programmazione e Gestione dei Servizi Educativi;
2. 65/S Educatore degli Adulti e Formazione Continua,
3. 87/S Scienze Pedagogiche;

Dalle ex Facoltà di Medicina dal 1999 al 2004 è nata la ex laurea specialistica 3+2=5 anni LS:SNT/02/S in scienze riabilitative delle professioni sanitarie, educatore sanitario specializzato.

   Dalle ex  Facoltà di Scienze della Formazione dal 1996 al 2010 e dai Dipartimenti di Studi Umanistici dal 2010 ad oggi 2018

sono nate le 4 Lauree Magistrali LM dal 2004 ad oggi 2018:

1.  LM 50 Programmazione e Gestione dei Servizi Educativi e Formativi;
2. LM 57 Educatore degli Adulti e Formazione Continua;
3. LM 85 Scienze Pedagogiche, Consulenza Pedagogica,
4. LM 93 Formatore E-Learning e Media Education
quest'ultima equiparata ai fini concorsuali alla LM 92 in Teoria della Comunicazione.

Dalle ex Facoltà di Medicina 2004-2010 e dal 2010  ad oggi 2018 anche dal Dipartimento di Medicina è nata la Laurea Magistrale

LM-SNT/02 in Scienze della Riabilitazione delle professioni Sanitarie 3+2=5 anni -Educatore Sanitario Specializzato.

AREA DI APPARTENENZA LAUREE

Appartengono all'area Sanitaria:

L/SNT2 educatori sanitari,

LM/SNT2 pedagogisti sanitari.


Appartengono all'area Umanistico Sociale precisamente:
Area Umanistica:

L19 educatori sociali,

LM 85 BIS formazione primaria,

LM 93 formatore e-learning e media comunicati on,

LM 55 scienze cognitive;


Area Sociale:  

LM 50, LM 57, LM 85 pedagogia,

LM 92 Teorie della comunicazione,

LM 78 filosofia, 

LM 51 psicologia, 

LM 87 servizio sociologia, 

LM 1 antropologia,

LMG/01 giurisprudenza.

Le Lauree uscenti dagli stessi dipartimenti o interdipartimentali ed affini tra loro

I Dipartimento di Studi Umanistici e Medicina hanno le   Lauree Magistrali precisamente:

Afferenti al
Al Dipartimento di Studi Umanistici:
LM  85 BIS a ciclo unico in Scienze della formazione primaria di 5 anni,
e le Lauree Magistrali LM 3+2=5 anni in:
·                     CLASSE LM01 Lauree Magistrali  in Antropologia Culturale ed Etnologia
·                     CLASSE LM02 Lauree Magistrali in Archeologia
·                     CLASSE LM05 Lauree Magistrali in Archivistica e Biblioteconomia
·                     CLASSE LM10 Lauree Magistrali in Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali
·                     CLASSE LM11 Lauree Magistrali in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali
·                     CLASSE LM14 Lauree Magistrali in Filologia Moderna
·                     CLASSE LM15 Lauree Magistrali in Filologia, Letterature e Storia dell'Antichichita
·                     CLASSE LM19 Lauree Magistrali in Informazione e Sistemi Editoriali
·                     CLASSE LM36 Lauree Magistrali in Lingue e Letterature dell'Africa e dell'Asia
·                     CLASSE LM37 Lauree Magistrali in Lingue e Letterature Moderne Europee e Americane
·                     CLASSE LM38 Lauree Magistrali in Lingue Moderne per la Comunicazione e la Cooperazione Internazionale
·                     CLASSE LM39 Lauree Magistrali in Linguistica
·                     CLASSE LM45 Lauree Magistrali in Musicologia e Beni Culturali
·                     CLASSE LM49 Lauree Magistrali in Progettazione e Gestione dei Sistemi Turistici
·                     CLASSE LM50 Lauree Magistrali in Programmazione e Gestione dei Servizi Educativi
·                     CLASSE LM51 Lauree Magistrali in Psicologia
·                     CLASSE LM55 Lauree Magistrali in Scienze Cognitive
·                     CLASSE LM57 Lauree Magistrali in Scienze dell'Educazione degli Adulti e della Formazione Continua
·                     CLASSE LM59 Lauree Magistrali in Scienze della Comunicazione Pubblica, d'Impresa e Pubblicità
·                     CLASSE LM62 Lauree Magistrali in Scienze della Politica
·                     CLASSE LM63 Lauree Magistrali in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni
·                     CLASSE LM78 Lauree Magistrali in Scienze Filosofiche
·                     CLASSE LM84 Lauree Magistrali in Scienze Storiche
·                     CLASSE LM85 Lauree Magistrali in Scienze Pedagogiche
·                     CLASSE LM87 Lauree Magistrali in Servizio Sociale e Politiche Sociali
·                     CLASSE LM88 Lauree Magistrali in Sociologia e Ricerca Sociale
·                     CLASSE LM89 Lauree Magistrali in Storia dell'Arte
·                     CLASSE LM90 Lauree Magistrali in Studi Europei
·                     CLASSE LM91 Lauree Magistrali in Tecniche e Metodi per la Società dell'Informazione
·                     CLASSE LM92 Lauree Magistrali in Teorie della Comunicazione
·                     CLASSE LM93 Lauree Magistrali in Teorie e Metodologie dell'E-Learning e della Media Education

·                                             CLASSE LM/DC Lauree Magistrali in Scienze della Difesa e della Sicurezza
·                                             CLASSE LM/SC Lauree Magistrali in Scienze Criminologiche Applicate all'Investigazione e alla Sicurezza

e afferenti al Dipartimento di Medicina scienze riabilitative delle professioni sanitarie LM SNT/2,
tutte di 5 anni.

Dai dipartimento di Studi Umanistici e di medicina le   lauree triennali  precisamente:

Afferenti al Dipartimento di Studi Umanistici:
L 20 scienze della comunicazione,
L 24 in scienze e tecniche psicologiche,
L 40 in sociologia,
L 05 in filosofia,
L 01 in beni culturali,
L 39 servizio sociale,
L 19 educatore professionale socio pedagogico,

E afferenti al Dipartimento di Medicina:
L SNT/2. Scienze riabilitative delle professioni sanitarie educatore professionale socio sanitario.

lunedì 11 marzo 2019

Pedagogista




Il Pedagogista è un professionista di livello apicale esperto dell’educazione e della formazione umana lungo tutto il ciclo di vita.

La mia formazione universitaria,  Pedagogista con Laurea Magistrale LM-85 in Scienze Pedagogiche. 

La professione di pedagogista è normata ai sensi e per gli effetti delle L. 4/13 e L. 205/17 art. 1 co. 594 e co. 595 e L. 145/18 art. 1 co. 517.  

Iscritta all'Associazione di Categoria dei Pedagogisti ANIPED:

Socio Ordinario OR 042 dal 21/07/16 rinnovato 08/02/19, 

Pedagogista Professionista Qualificato PQ 019 dal 01/10/16, 

Pedagogista Giuridico PG 002 dal 01/10/16.

Il Pedagogista è un professionista che svolge funzioni intellettuali con propria autonomia scientifica e propria responsabilità deontologica.
La mia professione è caratterizzata dall’impegno costante nella costruzione di percorsi didattici e strategie per migliorare i processi di apprendimento. La mia professione  d'aiuto serve a  persone e famiglie a superare difficoltà personali, sociali ed educative. 

I miei interventi sono pertanto rivolti a soggetti di tutte le fasce d’età (bambini, giovani, adulti, anziani) e finalizzati a garantire possibilità di aiuto alla persona, alla coppia o al gruppo, allo scopo di liberare l’individuo da stati di disagio psico-fisico e socio-relazionale, permettendogli di ripristinare nuove disponibilità verso se stesso e verso gli altri, attivando le proprie risorse personali.

La mia azione è sostenuta dal principio cardine dell’educazione nel senso originario del termine, che deriva da educare, cioè tirar fuori le potenzialità che sono già presenti nell’individuo. 

•Intervento di aiuto per soggetti in età pre-scolastica e scolastica

È rivolto a soggetti che mostrano difficoltà di apprendimento, rispetto a codifica e decodifica scrittoria e/o nel calcolo, difficoltà espressivo-elocutorie, difficoltà a livello motorio, o difficoltà relazionali. L’intervento trova orientamento a seguito di un percorso diagnostico articolato, che tiene conto delle difficoltà ma anche delle potenzialità del soggetto. In accordo con la famiglia, è previsto un coordinamento tra la pedagogista dr.ssa Salice e la scuola, al fine di favorire un’utile integrazione tra l’intervento in studio e l’iter educativo scolastico.

•Intervento di aiuto a favore di singoli adulti

È rivolto a soggetti con disagi e difficoltà a vari livelli. 

La diagnosi iniziale favorisce la scelta di tecniche appropriate che mirino a favorire nel soggetto la scoperta delle proprie potenzialità, una migliore conoscenza e accettazione di sé, uno stato di minore tensione, un nuovo equilibrio emozionale, maggiore fiducia in sé e una ritrovata capacità di muoversi verso gli obiettivi desiderati. 

Tale intervento predispone il soggetto ad andare oltre il disagio fino a modificare positivamente le abitudini, le regole di vita e il comportamento.

•Le coppie e i gruppi

L’intervento in studio con la coppia ha lo scopo di creare occasioni importanti per uscire dal disordine e dal caos relazionale e di comunicazione, o anche per conoscere e affrontare i rischi e le delusioni vissute in modo diverso dai due partner. 

Chiedere aiuto ad una professionista presuppone la disponibilità della coppia a rimettersi in discussione e l’occhio neutro della pedagogista dr. Vittoria Salice permette di focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti che nella relazione conflittuale si erano persi.

Con i gruppi, in atelier, si favorisce uno stile relazionale e comunicativo condiviso tra i partecipanti, si crea un clima di fiducia reciproca e si offre la possibilità di condividere le proprie difficoltà con il resto del gruppo. 

Attraverso diverse esperienze proposte, ogni singolo ha l’opportunità di attingere alla propria fonte di significati e di risorse personali e di metterle in comune con il resto del gruppo. Attingendo anche dall’esperienza altrui, il soggetto può trovare soluzioni utili per raggiungere uno stato di maggiore benessere.

Altri interventi di aiuto

* nella scuola e università  o all’interno di strutture educative, pubbliche o private, per favorire positivi processi relazionali, organizzativi e didattici, o perseguire itinerari di sostegno emotivo al personale;

* con soggetti con difficoltà o disturbi negli apprendimenti scolastici;

* con soggetti con disturbo di attenzione ed iperattività;

* con soggetti che vivono un disagio esistenziale;

* con soggetti che manifestano difficoltà emotive;

* sostegno alla genitorialità.

DOTT.SSA Vittoria Salice – STUDIO PEDAGOGICO 


SERVIZI OFFERTI:

Opero professionalmente nei seguenti ambiti:
scolastico, universitario, sociale, del welfare, ambientale, culturale, motorio, della salute, del lavoro, giudiziario, dello sviluppo delle comunità locali, della cooperazione internazionale.

Mi occupo di progettazione, programmazione, organizzazione, coordinamento, gestione, monitoraggio, valutazione, consulenza, supervisione della qualità pedagogica dei servizi e dei sistemi pubblici e privati di educazione e formazione. 
Mi occupo inoltre di azioni pedagogiche rivolte a singoli soggetti.

Svolgo su richiesta le seguenti attività pedagogiche:

progetto, realizzo e valuto interventi e trattamenti educativi e formativi diretti alla persona in diversi ambiti e servizi;


progetto, programmo, coordino, gestisco e valuto piani di formazione permanente.


progetto, gestisco, coordino e valuto servizi e sistemi di formazione professionale e manageriale;


realizzo interventi di orientamento pedagogico e di lifelong guidance oltre che di consulenza, bilancio di competenze e inserimento lavorativo;


coopero alla definizione delle politiche formative sul lavoro;


offro consulenza per l’attuazione dei sistemi integrati per la gestione e la valorizzazione delle risorse umane e lo sviluppo di competenze;


coordino servizi educativi e formativi territoriali.


Opero in regime libero professionale all’interno dei seguenti servizi educativi e formativi, pubblici e privati:

servizi educativi di accompagnamento alla crescita e all’autorealizzazione di individui e gruppi;


servizi educativi alla prima infanzia;


servizi educativi per la tutela, la prevenzione del disagio e la promozione del benessere per gli adolescenti;


servizi di Consulenza in particolare nell’ambito familiare;


servizi educativi scolastici e universitari ed extrascolastici per l’inclusione e la prevenzione del disagio in contesti socio-territoriali svantaggiati;


servizi per anziani e servizi geriatrici;


servizi educativi di promozione al benessere e alla salute;


servizi di educazione formale e non formale per gli adulti;


servizi educativi ludici, artistico/espressivi motori e del tempo libero dalla prima infanzia all’età adulta;


servizi educativi rivolti alla tutela, prevenzione del disagio e inclusione sociale con gruppi svantaggiati e minoranze;


servizi per la socializzazione di gruppi, comunità sociali, culturali e territoriali;


servizi di educazione ambientale e ai beni culturali per la conoscenza, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio;


servizi educativi per le tecnologie informative, comunicative, multimediali;


servizi educativi nei contesti lavorativi e in particolare nella formazione, collocamento e inserimento lavorativo, consulenza, orientamento e bilancio di competenze;


servizi di rieducazione e di risocializzazione volte al recupero e al reinserimento dei soggetti detenuti nella vita sociale;


servizi educativi allo sviluppo umano locale nelle comunità territoriali e alla cooperazione internazionale;


servizi educativi per le pari opportunità;


servizi educativi per la genitorialità;


servizi per l’aggiornamento e la formazione iniziale di educatori e pedagogisti.


Le attività sono svolte in regime libero professionale, sia all’interno dello studio, sia tramite e per le seguenti organizzazioni e sistemi pubblici, privati, accreditati e non:

Istituzioni scolastiche e universitarie del sistema dell’istruzione e formazione


Istituzioni e organizzazioni sociali dei sistemi del welfare


Associazioni, centri e strutture del sistema dei beni ambientali e culturali


Associazioni e centri di servizi motori, sportivi, ludici e del tempo libero


Associazioni e agenzie del sistema produttivo e del mondo del lavoro


Associazioni e strutture GIUDIZIARIE CTU e CTP e Giudice Onorario. 


Associazioni e agenzie di sviluppo locale del sistema della cooperazione internazionale


Consultori e CAPS (Centri di Aiuto Psico-sociale)


Enti pubblici


Centri territoriali per l’educazione permanente (CTP, CPIA)


Enti di Formazione e Consorzi di Formazione


Aziende


Società di Consulenza


Agenzie formative accreditate e non


Ordini professionali


Per Informazioni e/o consulenze:

Dott.ssa Vittoria Salice–

Studio pedagogico – Via Grecia, 28 – 71122 – Foggia

E-mail: vittoriana74@gmail.com

Tel: 320 9048888

 

Per chi?

La consulenza si rivolge a individui, coppie, famiglie, insegnanti ed operatori nei servizi educativi, ed in particolare a chi :

sta vivendo un momento di difficoltà esistenziale e ha bisogno di un confronto;


deve affrontare  una fase nuova della propria vita (la nascita di un bambino, l’adolescenza, la convivenza o il matrimonio, una separazione…);


è in un momento di difficoltà nella relazione con i propri figli e cerca di ritrovare un po’ di tranquillità familiare;


vive una crisi coniugale e vuole affrontarla in maniera aperta e costruttiva;


sta attraversando un momento di lutto;


vuole confrontarsi e fare chiarezza sul proprio ruolo genitoriale e/o professionale;


cerca di vivere con consapevolezza e serenità le fasi di crescita e le piccole e grandi sfide educative quotidiane;


ha bisogno di uno sguardo esterno per affrontare una situazione che appare confusa e caotica;


lavora in un servizio educativo e formativo e ricerca una collaborazione ed un supporto professionale.


Quanto dura?

Ogni colloquio avrà la durata di un’ora circa. Durante il primo incontro, venuti a conoscenza della situazione o della difficoltà che si vuole affrontare, stabiliremo insieme la frequenza e la durata di un eventuale percorso di consulenza.

Perchè?

Per mettere chiarezza in una situazione confusa e caotica;


per superare momenti di difficoltà;


per guardare da un altro punto di vista una situazione che sembra senza vie d’uscita;


per riscoprire le proprie risorse e capacità interne;


per affrontare un cambiamento o una nuova fase di vita;


per cercare nuove possibilità e aprirsi al futuro;


per un confronto aperto e costruttivo;


per mettere mano e ridare parola ad una situazione bloccata e silente;


per affrontare con consapevolezza il proprio ruolo educativo e genitoriale;


per gestire i conflitti in famiglia, a scuola, al lavoro.


 

CONSULENZA DOVE?

Famiglia

 

Consulenze individuali e di coppia in studio rivolte a chi si trova ad attraversare una fase di dubbio, confusione e difficoltà (problemi personali e/o lavorativi, lutti, nuove fasi di vita come una convivenza, la nascita di un figlio o una separazione…);


Sostegno alla genitorialità: consulenza pedagogica individuale, di coppia o di gruppo orientata al miglioramento delle relazioni familiari, con momenti di confronto e riflessione sullo stile educativo, sulla comunicazione e sul dialogo in famiglia. Fornisco sostegno ai genitori nell' attività educativa durante le fasi dell’età evolutiva dei figli, con la possibilità di osservazioni e consulenza a domicilio;


Percorsi autobiografici e narrativi: percorsi di riflessione e consapevolezza di sé a partire dalla narrazione della propria storia. Utilizzo di strumenti narrativi per poter scrivere nuove storie individuali, di coppia, familiari e professionali.


La famiglia per me è…

… un contesto complesso di relazioni nel quale ognuno trova le proprie radici e cerca il suo spazio di crescita;

… un sistema aperto alla ricerca costante di nuovi equilibri;

… un luogo in cui riscoprire le risorse esistenti ma spesso messe in ombra da momenti di crisi e confusione;

… una vera e propria “cultura in miniatura” con i propri linguaggi, rituali e tradizioni ma in relazione continua e costante con il mondo circostante.


 

Servizi pubblici e privati

 

Percorsi autobiografici e narrativi: percorsi di riflessione e consapevolezza di sé a partire dalla narrazione della propria storia. Utilizzo di strumenti narrativi per poter scrivere nuove storie individuali, di coppia, familiari e professionali;


Coordinamento pedagogico in servizi ed organizzazioni in ambito educativo, formativo, di cura e di assistenza;


Supervisione individuale e di gruppo rivolte ai soggetti impegnati in attività educative, a livello istituzionale e non, nei contesti organizzati e nell’ambito privato;


Pomeriggi pubblici rivolte a genitori sui maggiori temi di interesse educativo e relazionale;


Laboratori educativi esperienziali su richiesta.


Scuola

 

Progetto “Osservazioni in corso”: a partire dalla richiesta di un insegnante o del Consiglio di classe laddove riscontri momenti di conflittualità in aula o di bisogni educativi speciali, si propone un’osservazione diretta delle dinamiche relazionali per poter poi arrivare a un momento di restituzione con gli insegnanti, per una riflessione condivisa sulle eventuali criticità emerse e per il riconoscimento delle risorse da attivare;


Progetto “Mediazione scolastica”:una serie di interventi mirati che propongano a insegnanti, genitori e alunni una pratica di mediazione come risoluzione positiva del conflitto. Gli obiettivi principali sono: – il miglioramento del clima relazionale scuola famiglia e all’interno della classe; – la riduzione della dispersione scolastica; – la prevenzione di situazioni di violenza e bullismo;


Progetto “Spazio per…”: uno sportello all’interno della scuola che offre ai suoi protagonisti (alunni, genitori, insegnanti) occasioni di ascolto, confronto e di condivisione su dubbi, difficoltà e domande di vita quotidiana e scolastica. Nei casi in cui si ritenga necessario si potranno indicare alcune risorse esterne alla scuola, nei Servizi del territorio, che possano fornire un aiuto più specialistico e continuativo;


Progetto “Sostegno allo studio”: un sevizio interno all’istituto scolastico di sostegno allo studio (nell’orario scolastico o pomeridiano) rivolto a bambini di scuola primaria e ragazzi di scuola secondaria di primo grado e secondo grado. È auspicabile prevedere una collaborazione attiva e partecipata da parte dei genitori dei ragazzi frequentanti e un lavoro di rete con i loro insegnanti;


Incontri formativi per insegnanti e genitori: percorsi per genitori e/o insegnanti che vertono su argomenti educativi e che hanno come obiettivo principale a valorizzazione e la riscoperta delle competenze psico-pedagogiche di ciascuno;


Laboratori educativi esperienziali.


Per info:

E-mail:

Vittoriana74@gmail.com

Cel: 3209048888


Consulenza e formazione alla GENITORIALITÀ 

Educare, insegnare, formare, addestrare … cosa significa essere genitori?

• Perché per educare non bastano ricette pronte?

• Ai figli servono regole, perchè?

• Cosa significa “conoscere e rispettare i propri figli?”

• Pensare al proprio stile genitoriale: perchè?

• Cosa sono i capricci? Cosa significa modularli?

Questi sono sol9 alcuni dei temi affrontati nel percorso formativo articolato in cinque incontri, proposti ai genitori, per compiere riflessioni e valutare prassi dell’agire educativo nei confronti dei propri figli, per affrontare al meglio le sfide dei passaggi evolutivi della loro crescita.

Per info e costi

Dr. ssa Vittoria Salice

E-mail: vittoriana74@gmail.com

3209048888


Consulenza pedagogica nella conflittualità genitoriale


La consulenza pedagogica nella Conflittualità Genitoriale è un particolare tipo di consulenza, rivolto ai genitori che si trovano in situazione di conflitto a causa della separazione dal coniuge.
Può sostenere il papà e la mamma nella loro genitorialità, agevolando il mantenimento del  focus sull’educazione dei figli.

In queste particolari situazioni il supporto di una consulenza pedagogica di un esperto, può essere un valido aiuto per continuare a garantire ai propri figli un adeguato proseguimento delle cure parentali, nonostante la situazione di conflitto interno alla coppia.

Questo intervento educativo  può rappresentare un’importante risorsa di sostegno ai genitori (che mantengono il loro ruolo di mamma e papà nonostante la crisi della coppia) in quanto fornisce loro informazioni pedagogiche utili allo sviluppo di competenze per:

1. l’identificazione di condivisi principi guida su cui declinare le scelte quotidiane di accudimento, cura ed educazione dei propri figli;

2. una migliore e più consapevole gestione efficace della comunicazione;

3. negoziare e concordare le scelte delle azioni educative rivolte ai figli secondo i principi guida condivisi.

In pratica la consulenza pedagogica  serve ad identificare, agevolare e sostenere  quei cambiamenti utili allo sviluppo di nuovi comportamenti e modalità di relazione necessari a garantire il benessere dei propri figli.
Il protocollo prevede un ciclo di 3/5 incontri.
Coloro che si rivolgono allo Studio Pedagogico su segnalazione di avvocati dell’ UCM, avranno diritto ad un primo colloquio gratuito.
Per informazioni e costi contattatemi al numero: 3209048888

Oppure per

E-mail: vittoriana74@gmail.com


Come gestire la separazione

È importante parlare anche di cose “brutte” e difficili, perché conoscere significa prevenire
Affrontiamo quindi il tema della..

SEPARAZIONE.

Gli effetti della separazione sui figli.

Dobbiamo sempre tener presente che con la separazione, il legame tra i coniugi/genitori NON si interrompe.
Esiste una profonda differenza, tra separazione coniugale e responsabilità genitoriale.
I coniugi che constatano il fallimento della loro unione sentimentale, attraverso la separazione, scioglieranno la reciproca congiunzione di bisogni e di aspettative, ma NON potranno MAI sciogliere il loro legame genitoriale.
E devono essere consapevoli di ciò che il loro comportamento può provocare nei figli.

La divisione delle parti che compongono il nucleo familiare, pare rappresentare per il bambino un evento disturbante. Per il bambino, specialmente se molto piccolo, è sempre difficile distinguere le relazioni che intercorrono tra lui e i genitori e le relazioni intercorrenti tra i genitori stessi.
Quando si modificano le seconde, il bambino è portato a ritenere che si siano modificate anche le prime.
Il piccolo non può infatti ancora possedere strumenti cognitivi sufficienti per elaborare la “perdita” di uno dei genitori e per comprendere i motivi di questo cambiamento. Il bambino può arrivare ad attribuirsi la colpa del fallimento dell’unione familiare elaborando, con i mezzi cognitivi disponibili alla sua età, una responsabilità propria, e pertanto penserà di non meritare l’amore dei genitori.
Inoltre, il bambino può vivere l’allontanamento di uno dei genitori come un abbandono della famiglia del genitore che non è più in casa, destino che lo spaventa terribilmente, poiché pensa che potrebbe capitare di essere abbandonato anche lui stesso.
Quando questo difficile periodo di cambiamento dell’assetto familiare è accompagnato da ostilità e conflittualità tra i coniugi, il bambino rischia di venire manipolato dai genitori allo scopo di ottenere il suo l’affidamento e questo non solo per affetto materno/paterno, quanto per un reciproco sentimento di rivalsa tra adulti.
Vincere la causa di separazione rappresenta il pubblico riconoscimento di genitore e di adeguatezza anche del ruolo di coniuge.
Chi perde la causa, vive un senso di scoramento e, talvolta, di rabbia verso il sistema.
Ma il bambino sperimenta in prima persona i pressanti e fastidiosi tentativi di alleanza che ognuno dei due genitori vuole instaurare con lui a scapito dell’altro; in questo modo il rapporto con entrambi i genitori potrebbe risultarne compromesso. Nel rapporto con ogni genitore, soprattutto con quello non affidatario, il bambino sarà portato ad assorbire le valutazioni negative espresse dall’altro genitore e quindi indotto a nutrire sentimenti negativi verso chi gli viene “disegnato” come colui/colei che lo ha abbandonato.
Capita fin troppo spesso che il genitore affidatario tenda ad ostacolare, anziché favorire, i rapporti del figlio con l’altro genitore.
Il genitore non affidatario, da parte sua, si comporta frequentemente allo stesso modo, parlando male del genitore affidatario e, approfittando delle giuste limitazioni che il genitore affidatario fa rispettare al bambino, per apparire ai suoi occhi come il genitore più aperto, liberale e sempre possibilista.
Con il diretto risultato, su cui spesso gli adulti non riflettono perché troppo impegnati nella “competizione”, di un bambino completamente disorientato.

Una ulteriore insidia a danno del bambino si presenta quando il genitore non affidatario interpreta le difficoltà relazionali con il figlio, dovute generalmente ad una insufficiente comunicazione e ad un rapporto superficiale con incontri fugaci, come l’effetto di un’azione di plagio da parte dell’altro genitore, con conseguente inasprimento del conflitto.
Imprigionato dentro queste dinamiche perverse degli ex partner, il bambino sarà costretto a vedere deteriorare i suoi rapporti con entrambi i genitori.
La separazione dei genitori è vissuta dal bambino con una miscela di emozioni che toccano il senso di abbandono, rabbia, frustrazione, sentimenti simili al dolore provato di fronte alla morte di una persona cara.
Si possono osservare cinque stadi di elaborazione del lutto che, adattati alle situazioni di divorzio e separazione, si distinguono in:
•1° stadio: negazione.
I bambini rifiutano di accettare la separazione dei genitori e la conseguente perdita di uno di essi, arrivando a negare la realtà della separazione.
•2° stadio: rabbia.
È frequente che i bambini in questo momento particolare della loro vita provino rabbia o ostilità nei confronti di uno o di entrambi i genitori, dei fratelli, delle sorelle, degli amici e persino di loro stessi, ritenendoli/ritenendosi la causa del conflitto e/o della separazione.
•3° stadio: negoziazione.
Alcuni figli, attraverso un cambiamento comportamentale negativo (es. ricatto emotivo) oppure positivo (es. alleanza per manipolare il bambino), cercano di frenare il processo di separazione genitoriale o di posticiparne il distacco.
•4° stadio: depressione.
Si è rilevato che i bambini in questione hanno una probabilità maggiore di sviluppare sentimenti di abbandono, di paura e si dimostrano apatici.
•5° stadio: accettazione.
Con il passare del tempo, diversi bambini sembrano riacquistare un loro equilibrio e sentirsi a loro agio nella nuova situazione familiare, potendo rivivere sentimenti di conferma d’amore e di accoglimento affettivo.
I figli non arrivano ad una accettazione del divorzio dei propri genitori se prima non affrontano ed elaborano le varie fasi del dolore. L’elemento fondamentale per i bambini e per i genitori è permettersi di soffrire, poiché solo in questo modo è possibile superare il dolore della separazione, in particolare modo se conflittuale e densa di ostilità.

La separazione conflittuale.
Il conflitto è una situazione che innesca emozioni forti e spesso richiede interventi, decisioni e scelte precise. Le persone coinvolte sperimentano un profondo senso di solitudine, un isolamento legato alla difficoltà di riconoscere e comunicare quanto si sta provando, ma anche alla paura di perdere posizioni nella contesa in corso.
In particolar modo, se i contendenti cadono nella trappola dell’evoluzione estrema del conflitto, definita “muro contro muro”.
Una famiglia conflittuale non è necessariamente malata e nemmeno deviante; l’aspetto problematico non è il conflitto in sé, quanto piuttosto la sua “gestione” e l’opportunità, per i soggetti coinvolti, di affrontarlo in modo costruttivo.
Esistono segnali che evidenziano un forte disagio per i minori coinvolti nelle aspre contese tra i genitori:
* Disturbi del comportamento. Tra i disturbi del comportamento più manifesti ricordiamo: l’aggressività, la crudeltà verso gli animali, l’iperattività, i comportamenti violenti contro di sé e gli altri, l’inibizione.
* Disagi nell’area emotiva. Come ansia, rabbia, depressione, scarsa autostima.
* Difficoltà a scuola. Le difficoltà a scuola si manifestano attraverso disturbi dell’apprendimento e scarso profitto scolastico.
* Sintomi psicosomatici. La psicosomatica è una branca della psicologia medica volta a ricercare la connessione tra un disturbo somatico (organico) e la sua eziologia di natura psicologica.
In presenza di questi segnali, gli adulti dovrebbero riflettere sul passato, sul presente e sul futuro dei propri bambini e di se stessi.

Per informazioni e/o consulenza privata:

Dott.ssa Vittoria Salice

Studio Pedagogico – Via Grecia 28 Foggia

E-mail: vittoriana74@gmail.com

Tel: 3209048888




Lo studio pedagogico della dr. Ssa Vittoria Salice nasce come punto d’incontro e di riferimento per persone ed istituzioni alle quali si propone un aiuto concreto alle varie difficoltà in ambito pedagogico, educativo e formativo.

I miei servizi sono rivolti a bambini e ragazzi dagli 0 ai 19 anni e alle loro famiglie.

Inoltre, lo Studio fornisce alle scuole un servizio per la progettazione e l’intervento concreto in ambito educativo, relazionale, didattico e formativo.

Gli interventi sono di “equipe” e richiedono la stretta collaborazione di genitori, insegnanti e gli eventuali altri specialisti coinvolti nel processo di crescita del bambino/ragazzo.

Gli ambiti di intervento sono:

PEDAGOGICO: interventi educativi centrati sulla persona e finalizzati al benessere emotivo,cognitivo e relazionale;

SCOLASTICO:  interventi riabilitativi ed educativi sul minore in situazione di disagio, disturbi e difficoltà di apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia, situazioni handicap, difficoltà emotive e relazionali);

FORMATIVO: formazione e aggiornamento per Docenti delle scuole di ogni ordine e grado, attività di Orientamento Scolastico e Formativo per i ragazzi della Scuola Secondaria di Primo e Secondo Grado;

SOCIALE: consulenze rivolte al singolo – adolescente, insegnante e genitore – secondo percorsi di crescita personale fondati sull’ascolto, sul dialogo e sulla condivisione;

DIDATTICO: attività didattiche per il recupero, consolidamento e potenziamento delle abilità legate alle singole materie scolastiche mediante percorsi personalizzati rivolti al potenziamento delle abilità cognitive e all’acquisizione dei contenuti.

Ogni intervento tiene conto dei bisogni cognitivi ed emotivi dei singoli coinvolti mediante l’adozione di modalità specifiche e adeguate ad ogni singola situazione. Ogni percorso,inoltre, richiede per la sua realizzazione, la collaborazione e la condivisione di tutti gli attori coinvolti nel processo educativo del singolo.

SPAZIO “GENITORI”

Lo studio organizza corsi di supporto alle famiglie per accompagnare i genitori nella loro funzione educativa.

Si tratta di itinerari educativi in gruppo e circoli di condivisione organizzati per valutare le proprie modalità educative e riflettere INSIEME su tematiche relative al percorso di crescita dei propri figli. In particolare, gli interventi riguardano le seguenti tematiche:

relazionarsi con i propri figli;


sviluppare l’autostima e l’autonomia dei propri figli;


strategie per sviluppare al meglio le attitudini mentali del proprio bambino;


come seguire i propri figli lungo il corso dei loro studi;


corsi su disturbi specifici dell’apprendimento (come riconoscerli, come intervenire, come seguire i propri figli durante il percorso scolastico, relazioni scuola famiglia, supporto emotivo…);


altre tematiche educative, secondo le richieste.


La mia “MISSION”

Rispondere con efficacia ai bisogni educativi dell’individuo e della famiglia, offrendo esperienze di apprendimento attraverso servizi mirati e personalizzati che aiutino ad individuare le potenzialità di ognuno nel percorso di crescita e di realizzazione personale.

Costruisco su misura le proposte da offrire ai clienti, attraverso l’ascolto e un’attenta analisi dei bisogni e delle caratteristiche di ognuno.

Lo studio pedagogico è un servizio rivolto ad adulti e bambini che necessitano di un ascolto e attenzione particolare.

E’ utile ai genitori, insegnanti, educatori e coloro che si occupano di educazione o si trovano a svolgere il delicato compito di educare.

E’ utile a tutti i bambini che presentano problematiche di apprendimento, comportamento, disturbi di qualsiasi genere ma anche a bambini che non hanno nessun disagio e vogliono sperimentare ciò che il sistema scolastico tradizionale spesso non offre: il contatto con il proprio corpo, con le emozioni e la spiritualità.
All’interno dello studio pedagogico troviamo:
* Laboratori per bambini
* Consulenze per genitori
* Interventi individuali per bambini
* Corso per adolescenti
* Corsi sulla genitorialità

Alcuni dei SERVIZI PROPOSTI: 

• CONSULENZA EDUCATIVA A GENITORI

La consulenza educativa è un servizio rivolto ai genitori.

Gli incontri consentono ai genitori di essere ascoltati, sostenuti ed aiutati ad affrontare le preoccupazioni e le incertezze che essi vivono nelle relazioni familiari e scolastiche, accompagnando i prori figli nella crescita.

La consulenza pedagogica si propone di essere un aiuto e un supporto continuativo ai genitori, in relazione ai loro compiti di primi e PRINCIPALI educatori dei propri figli.

Il consulente pedagogico aiuta il genitore a capire la situazione e a trovare le strade percorribili, sia in considerazione dell’età del figlio/a, sia in relazione al rafforzamento del suo specifico ruolo educativo.
Le consulenze pedagogiche ai genitori ed interventi educativi su bambini ed adolescenti possono focalizzare l’attenzione su vari temi, a seconda del bisogno di ogni cliente:

-problematiche emotivo-relazionali
– difficoltà di apprendimento
– disturbi del comportamento
– disturbo dell’attenzione/iperattività
– come rendere le regole educative efficaci
– le “malattie” dell’educazione: sovrappeso, ritardi del linguaggio, difficoltà nel sonno.
– accompagnamento alla gestione condivisa dei figli in caso di separazione e divorzio.

INTERVENTI INDIVIDUALI E PERSONALIZZATI (Difficoltà nell’Apprendimento):

• Tutoring nello svolgimento dei compiti e percorso guidato per l’acquisizione del metodo di studio (uso efficace del diario e degli strumenti di lavoro, strategie per sottolineare, prendere appunti, preparare schemi e mappe concettuali per sviluppare al meglio lo studio in autonomia)

• Potenziamento cognitivo e delle funzioni di attenzione, concentrazione, memoria, calcolo attraverso attività ludico-creative appositamente create
.

METODO DI STUDIO EFFICACE:

Gli interventi di sostegno allo studio sono individuali.

L’obiettivo è di seguire lo studente in tutte le discipline scolastiche, favorendo l’acquisizione di un valido metodo di studio e di una responsabilizzazione personale. L’obiettivo è quello di accompagnare e sostenere lo studente nel percorso scolastico e personale, preparandolo ad affrontare le sfide del futuro, facendogli interiorizzare un metodo di studio efficace, oltre a riconoscere le proprie potenzialità per promuoverle e coltivarle, allo scopo di inserirsi adeguatamente nella società di domani.

• CONSULENZA PEDAGOGICA AL SINGOLO E ALLA COPPIA

La consulenza pedagogica è un intervento di sostegno che mira ad inviduare, a partire dalle risorse e dalle potenzialità di ogni individuo, delle strategie efficaci per far fronte alle difficoltà che si incontrano durante il percorso di vita e/o di coppia.
La pedagogista dr. ssa Vittoria Salice e il cliente decidono insieme, durante il primo incontro, la durata del percorso di consulenza, a seconda delle esigenze personali.
Lo scopo della consulenza pedagogica è quello di migliorare la quotidianità, costruendo un percorso condiviso a partire dalle narrazioni familiari, personali e lavorative di ogni cliente.

• GRUPPI DI CONDIVISIONE PER I PAPA’

Gli incontri sono concepiti per i neo-papà pieni di dubbi, per i padri in difficoltà e per i papà felici, ma curiosi e consapevoli di andare incontro a un compito che potrebbe presentare difficoltà. Tali incontri offrono la possibilità di confrontarsi con la pedagogista dr. Vittoria Salice e padri per migliorare, approfondire e capire il rapporto con i figli e il proprio ruolo nella famiglia.

Si possono iscrivere singoli papà o piccoli gruppi già organizzati, per esempio all’interno di una scuola.

• GRUPPI DI CONDIVISIONE PER LE MAMME

Per le mamme c’è lo spazio aperto: incontri nei quali confrontarsi con altre mamme e la pedagogista dr. Vittoria Salice fare domande, condividere esperienze ed emozioni, creare una “rete di mamme”, imparare a stare bene con il proprio figlio. E dedicare un po’ di tempo a se stesse in un ambiente piacevole e in un clima rilassato.

Sono disponibile per collaborare attivamente anche su
PROGETTI PER LE SCUOLE, COORDINAMENTO PEDAGOGICO, SUPERVISIONE SCOLASTICA E CONSULENZA AD INSEGNANTI

Contatti:

Dott.ssa Vittoria Salice

E-mail: vittoriana74@gmail.com

Studio Pedagogico – Via Grecia, 28– 71122 Foggia

Tel: 3209048888


Che cos’è la pedagogia?



La pedagogia è la scienza che studia l’educazione e la formazione dell’uomo nella sua interezza; essa ha come oggetto del proprio studio l’uomo nel suo intero ciclo di vita. Quindi, al contrario di ciò che si è soliti pensare secondo un ovvio luogo comune, il pedagogista non si occupa esclusivamente dei bambini e dell’infanzia, ma anche di adolescenti, giovani, adulti, anziani e disabili ovvero delle altre fasi della vita. La Pedagogia si occupa anche dell’educazione scolastica e dell’apprendimento dei soggetti, ma non è questo il suo unico fine euristico. Il fine euristico della pedagogia è l’Uomo che si relaziona con l’altro da sé (educazione) e che si relaziona con se stesso (formazione). Il Pedagogista studia l’umano e ciò che riguarda l’Uomo e la sua esistenza. Nell’ambito della pedagogia italiana, il termine formazione sta per indicare sia l’educazione (ovvero il processo di formazione globale della personalità) sia l’istruzione (ovvero il processo di trasmissione da parte di un individuo e di acquisizione di competenze e di conoscenze da parte dell’individuo che viene istruito).

L’oggetto della Pedagogia
Le istituzioni dell’educazione formale devono tener conto dei principi della pedagogia nella stesura del progetto educativo. Secondo alcuni autori la pedagogia è scienza in quanto costituita da un organico sistema di saperi. Il destinatario dei prodotti teorici e pratici della pedagogia è l’uomo, che è il soggetto agente e, nel contempo, anche l’oggetto primario delle pratiche educative. Egli è il destinatario di questa scienza e, pertanto, il fine di tutta la ricerca pedagogica. Il suo fine ultimo, non è quello di creare teorie generali dell’educazione (a quello servirebbero, in questa interpretazione, le altre scienze dell’educazione e della formazione), ma di costituire modelli di intervento educativo spendibili nella pratica educativa immediata.

Per fare questo, la pedagogia rivisita e rielabora modelli di intervento già proposti e/o attuati, ed esamina e valuta risorse, strumenti e contesti già disponibili per progettare e attuare un intervento educativo; fatto ciò, la pedagogia, organizza strategicamente le sue conoscenze per individuare un possibile percorso educativo da realizzare ed elabora un progetto che sta alla base dell’intervento educativo da attuare.

Lo scopo della pedagogia non sta nella formulazione teorica, ma nella risoluzione di problemi pratici dell’esperienza educativa.

È grazie alla progettazione che la pedagogia può formulare le basi di un intervento educativo riferito però a uno specifico contesto: non si può creare un progetto educativo unico per tutto e tutti, ma la pedagogia si fa carico dell’analisi di ogni problematica presentata progettandone una possibile risoluzione.
A PROPOSITO DI PEDAGOGIA
Il Pedagogista è

Lo studioso e lo specialista di processi educativi e formativi (ricerca e applicazione).

Il pedagogista è un professionista con laurea Magistrale LM57 o LM85, dotato di una formazione multidisciplinare, che solitamente comprende la pedagogia stessa, la psicologia, l’antropologia, la sociologia, la filosofia e le scienze sociali. Il pedagogista si può occupare della gestione di attività di orientamento scolastico e professionale, di direzione, supervisione, progettazione, coordinamento, attuazione di progetti per la formazione professionale, l’aggiornamento, la qualificazione, la riqualificazione e la selezione del personale nell’ambito di enti, istituzioni, imprese pubbliche e private, e le attività di sperimentazione, di ricerca, di didattica, di formazione e di verifica. Potrà esercitare la sua azione in agenzie educative, in strutture pubbliche e private che si occupano, dall’infanzia all’età adulta, di persone con profondi bisogni specifici.

Per consulti privati e informazioni:

Pedagogista Dott.ssa Vittoria Salice

Via Grecia 28, 3 – 71122 Foggia

E-mail: vittoriana74@gmail.com

cel: 3209048888.