L'usanza di addobbare l'albero l'8 dicembre è legata principalmente alla tradizione cristiana: in questo giorno si festeggia simbolicamente il concepimento di Gesù, quindi si dà avvio ai preparativi per la sua nascita,
Secondo la leggenda, nell'VIII secolo, nella regione di Hesse, nel centro della Germania, esisteva un'enorme quercia consacrata al dio Thor dio del tuono o Giove o Zeus. Ogni anno, durante il solstizio d'inverno, veniva offerto un sacrificio. Si dice che abbia incontrato un gruppo di pagani in procinto di sacrificare un giovane ragazzo, mentre adoravano un albero di quercia. Preso dalla rabbia, e per fermare il sacrificio, S. Bonifacio narrò di aver tagliato la quercia e, con sua grande sorpresa, un giovane abete sorse dalle radici della quercia. Si usa l'abete perché non muore mai.
Agli albori della tradizione cristiana, al posto dell’abete si usava l’agrifoglio con la funzione simbolica di rappresentare attraverso le sue spine la corona di Cristo e attraverso il colore rosso delle sue bacche le gocce del sangue che gli colavano sulla fronte. Solo più tardi, dall’epoca medievale in poi, l’abete rimpiazzò l’agrifoglio anche nella cultura cristiana.Una diversa narrazione si pone tra sacro e profano, collocando il primo albero di Natale nelle piazze dell’antica Germania, dove si addobbavano grandi alberi nei luoghi pubblici in segno di abbondanza per ricreare simbolicamente il paradiso sulla terra e portare fra gli uomini quello che fu denominato “il gioco di Adamo ed Eva”. Nel tempo, gli alberi da frutta furono sostituiti dall’abete.
Befana: dea Diana o Artemide dea lunare, legata alla fecondità, alla cacciagione e alla vegetazione, volasse sui campi coltivati insieme ad altre figure femminili per propiziare la fertilità dei terreni
bensì di una divinità minore chiamata Sàtia o Adefagia(dea della sazietà) o addirittura di Abùndia o Demetra (dea dell’abbondanza), la calza rappresenta i doni e la scopa volante la ricerca e la pulizia nei camini., il carbone il fuoco.
nella religione cattolica incontro i tre re magi dei tre continenti del vecchio mondo persiani del medio oriente di religione zoroastrismo che seguirono la stella polare per andare incontro al re dei re appena nato Gesù:
Melchiorre re della persia di provenienza fenicia il più anziano di sembianze europee porto l'oro,
Gaspare signore di Saba nello Yemen penisola arabica re dell'india di origine iranica era poi aspetto orientale di mezza età porta l'incenso,
Baldassarre che era nero re d'Arabia, di origine babilonese caldea di sembianze di un giovane africano porta la mirra,
ma la Befana non credette subito così i tre re magi proseguirono il loro cammino poi la befana si penti e cerco i tre re magi per raggiungere Gesù e vago per 12 notti e nel suo pentimento porto i regali ai bambini entrando nei camini.
Mentre Babbo natale è San Nicola di Patara in Turchia un uomo buono che dispensava doni ai bambini. Egli si trasferì in una città Mira della regione Licya in Turchia. Quando Myra venne conquistata dai musulmani le sue reliquie vennero conservate a Bari dove divenne il santo patrono. Egli veniva chiamato il marinaio ed era collegato nella vecchia religione pagana al vecchio dio Poseidone o Nettuno dio del mare anche egli dispensatore di doni ai bambini.
Battesimo di Gesu'
Mentre San Giovanni il Battista che per la religione cristiana battezza Gesù suo procugino sulle acque del fiume Giordano per la religione pagana è il vecchio Dio Giano che non aveva equivalenti greci bensì Etruschi come il dio Culsans è il dio degli inizi, materiali e immateriali, ed è una delle divinità più antiche e più importanti della religione romana, latina e italica. Solitamente è raffigurato con due volti (il cosiddetto Giano Bifronte), poiché il dio può guardare il futuro e il passato. Nel caso del Giano quadrifronte, le quattro facce sono rivolte ai quattro punti cardinali. Egli fu scalzato dal suo ruolo e a vigilare sulle porte solstiziali furono posti, nella nuova visione cristiana, i due Giovanni: il primo, San Giovanni Battista, col compito di governare sul solstizio d’estate e l’altro, San Giovanni Evangelista (27 Dicembre), che presiedeva al solstizio invernale rappresentate dall'acqua e dal fuoco e dal sol invictus dio sole ossia il dio Apollo o nascita di Gesù 25 dicembre.
Personificazione di Dio, Caos o
Chaos è un'entità primigenia, propria della mitologia greca. È plausibile pensare che Chaos sia la personificazione del disordine primordiale, luogo dove nacquero spontaneamente le prime
divinità. sorse l'immortale
Gaia o Gea o Hera che dovrebbe personificare la Madonna ( nella nuova è Artemide o Diana dea della verginita e che rappresenta la luce e la luna) , progenitrice dei
Titani e degli
dèi dell’Olimpo.
Da sola e senza congiungersi con nessuno, Gaia genera Urano che dovrebbe essere Gesù che (Οὐρανός, Cielo stellante) pari alla Terra, generò quindi, sempre per partenogenesi, i monti, le ninfe (Νύμφη nýmphē) dei monti e Ponto (Πόντος, il Mare).
Unendosi a Urano, Gaia genera i Titani (Τιτῆνες): Oceano (Ὠκεανός), Ceo (Κοῖος), Crio (Κριός), Iperione (Ύπέριον), Giapeto (Ἰαπετός), Teia (Θεία), Rea (Ῥέᾱ oppure Ῥεία), Temi (Θέμις), Mnemosine (Μνημοσύνη), Febe (Φοίβη), Teti (Τηθύς) e Crono (Κρόνος).
Dopo i Titani, l'unione tra Gaia e Urano genera i tre Ciclopi (Κύκλωπες: Bronte, Sterope e Arge); e gli Ecatonchiri (Ἑκατόγχειρες): Cotto, Briareo e Gige dalle cento mani e dalla forza terribile.
San Giuseppe Protettore di orfani, poveri e ragazze nubili,
usi e folclore di antiche celebrazioni agricole pagane in onore della dea greca della mietitura dea Demetra o Cerere e del dio Dionisio o dio Bacco, dio della vegetazione e della fertilità.
L'albero di natale rappresenta la storia l'origine e le sue ramificazioni fino ad oggi ma rappresenta anche il simbolo fallico con le sue palle come organo genitale maschile, la stella sopra rappresenta la nascita o l'organo genitale femminile.
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