la consulenza pedagogica è rivolta all' infanzia (O-10 anni).
Il pedagogista fa fronte a tutte quelle situazioni di disagio educativo e formativo dell’età evolutiva o dello sviluppo, in una società come la nostra, dove emergono continue problematiche educative, legate ai social e costruttive e formative legate a disagi di natura: cognitiva, affettiva, familiare, relazionale, didattica culturale ed etnica, educativa, il ruolo del pedagogista è quello di organizzare attività pedagogiche ed educative che potenziano le capacità di bambini.
Si tratta di attività che mirano a ripianare difficoltà scolastiche come quelle che riguardano la scrittura, la lettura, la memorizzazione, il calcolo, il disegno e soprattutto l’autonomia. In questi casi, il pedagogista ha il compito di scoprire quali sono tutte quelle strategie che si adattano al livello di adattamento, competenze e apprendimento del bambino/a, al fine di raggiungere il risultato massimo in base alla situazione specifica, dandone così un rimando chiaro e specifico al personale scolastico e alla famiglia.
La consulenza pedagogica pone il suo focus sul cosa fare, sull’efficacia e sulla competenza. L’intervento di un esperto esterno alla scuola offre la possibilità di una gestione qualificata e affidabile delle situazioni. Far emergere dinamiche relazionali e i contrasti che ne possono derivare, ma l’attinenza pedagogica di queste problematiche è indiscutibile. La consulenza si focalizza proprio su questi contesti, con particolare interesse allo sviluppo della coesione educativa.
Il pedagogista si occupa soprattutto di progetti educativi, relazioni educative e della loro interconnessione. Diventa così il punto di riferimento del team educativo che opera all’interno del contesto.
Il consulente pedagogico è la figura professionale si occupa di coordinare e supportare l’équipe educativa formata da formatori primari e d' infanzia ed educatori nei nidi e genitori in un ottica trigenerazionalevche coinvolgono anche i nonni ed i fratelli/sorelle.
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