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Pedagogista e Pedagogista Giuridico ( CTU e CTP)

martedì 5 luglio 2022

dalla lingua latina all' italiano

Il passaggio dal latino e greco antico all' Italiano.

 L'italiano nasce nel 1834 quando l'insegnamento fu diffuso nelle ex scuole elementari oggi scuole primarie ad opera del re Carlo Alberto di Savoia e la diffusione nel 1842 dell'opera i promessi sposi del Manzoni che segna il passaggio dal latino all'italiano e riteneva che l'italiano perfetto fosse il fiorentino.
L'italiano proveniva dal latino.
 Il latino o lingua latina è una lingua di origine indoeuropea appartenente al gruppo delle lingue italiche: 
La lingua falisca che veniva parlata nel Lazio (Lătĭum in latino) almeno dagli inizi del I millennio a.C. 
La lingua latina che veniva parlata nella gran parte della penisola italiana.
La lingua venetica che veniva parlata in Veneto.
La lingua sicula che veniva parlata in Sicilia i primi poeti.
Le lingue italiche sono attestate per la prima volta da iscrizioni latine che datano al VI o V secolo a.C. Gli alfabeti usati sono basati sul vecchio alfabeto italico, che è basato sull'alfabeto greco. Le lingue Italiche mostrano comunque influenze minori dalla lingua etrusca e maggiori dal Greco antico.

Appena Roma estese il suo dominio politico sull'intera penisola italiana, il latino divenne dominante sulle altre lingue italiche, che cessarono completamente di essere parlate forse nel I secolo d.C. Dal cosiddetto latino volgare emersero le lingue romanze o neolatine.

Il latino e si divideva in:
1. volgare che poi divenne il dialetto locale ossia la lingua parlata dal popolo e
2.  latino classico o dotto  lingua parlata dal clero della Chiesa e dalle classi medio alte che poi divenne l'italiano scritto.
 Esso avvenne ad opera di Dante con l'opera: De Vulgari Eloquentia 1303/05 che la scrisse in latino classico scrivendo le bellezze del volgare di tutte le popolazioni italiane. E successivamente nel 1321 scrisse: la Divina Commedia in volgare fiorentino ritenuto perfetto che poi divenne l'italiano..da riferire anche che in alcune parti dell'italia del sud si parlava anche il greco antico.
La lingua italiana viene definita neolatina o neoromanza con altre lingue quali: il francese, lo spagnolo, il portoghese per le invasioni avute in passato, le stesse, avevano un unico ceppo di discendenza ossia quello indoeuropeo anche se qualcuno lo definisce africano.

I grafi dell'alfabeto latino sono derivati da un alfabeto greco occidentale (quello di Cuma), che a sua volta derivava da quello fenicio; da alcune caratteristiche dell'alfabeto latino sembrerebbe trasparire peraltro un'intermediazione da parte dell'alfabeto etrusco (ad esempio, l'originaria mancanza in latino di una distinzione grafica tra occlusiva velare sorda e sonora, entrambe notate con lo stesso segno 'C'; tale distinzione, presente nell'alfabeto greco, è invece assente in quello etrusco).

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