martedì 14 giugno 2022

pedagogista giuridico

 

Domande del tribunale e Risposte del Pedagogista CTU civile e Perito penale

 

1.     Chi è e cosa fa il pedagogista?

            Il pedagogista è un professionista in possesso della Laurea Magistrale Abilitante LM 85 in Scienze Pedagogiche 3+2=5 anni n. o. conseguita c/o il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Foggia e di altre Università d’Italia e U.E. e che la L. 205/17 art. 1 co. 595 recita che “il pedagogista è un professionista di livello apicale e  rientra nel 7° livello QEQ o EQF;”

Laurea Magistrale 3+2=5 anni: LM 50, LM 57, LM 85, LM 93 (quest’ ultima è equiparata alla LM92 in teoria della comunicazione), vecchi ordinamenti in pedagogia 4 anni, scienze dell’ educazione 4 anni, lauree specialistiche LS 3+2 = 5 anni.


        Laurea magistrale abilitante significa che ti abilita (senza Esame di Stato ma già dalla Laurea Magistrale con tirocinio all' interno del curriculum di studi universitari, come da L. 4/13 professioni senz' Albo pubblico, così come accade già ad altre figure affini ad es. Psicologia) quindi, abilitante all' esercizio della professione di Pedagogista, l'unica differenza è che noi non abbiamo l' Ordine ne il Collegio ma abbiamo le Associazioni di Categoria di Pedagogisti come l' AINSPED a cui bisogna iscriversi. L'iscrizione sarà trascritta in un elenco privato ( che va a sostituire l' Albo pubblico). Ovviamente dopo aver conseguito la Laurea Magistrale.

E’ lo specialista dei processi educativi, formativi e di apprendimento. Si occupa di sviluppare il potenziale umano e apprenditivo del bambino come dell'adulto, attraverso l'osservazione, l'analisi dei bisogni educativi della persona e la strutturazione di interventi di natura pedagogica.

il pedagogista NON si occupa più solo del bambino ma, si occupa della persona per tutto il ciclo di vita, normale e patologica, e delle relazioni che intercorrono tra la persona e il mondo sociale, egli guarda il presente e la prospettiva futura ma tiene ben presente il passato della persona. Cosa  differenzia  lo psicologo ed il pedagogista? Il fine di entrambi è la persona per tutto il ciclo di vita ma si differenzia per gli strumenti.  Il pedagogista si occupa della parte conscia. La pedagogia adotta un modello bio psico sociale ha un suo statuto epistemologico e scientifico, adotta un approccio olistico, essa è definita empirica (parte da un’analisi dell’esperienza educativa storicamente determinata), eidetica (registra e descrive quell’ esperienza e va alla ricerca delle costanti che la percorrono), pratica (la sua stessa giustificazione epistemologica è futuristica e trasformativa). La pedagogia si occupa di formazione e prevenzione della vita umana.

 

 

2.     il pedagogista ed il pedagogista giuridico e forense  con quali strumenti lavora?

il pedagogista studia la pedagogia giuridica che è un ramo della pedagogia sociale, segue master e aggiornamenti riguardanti la pedagogia giuridica divenendo un pedagogista giuridico e forense.

         Il pedagogista (soprattutto in ambito giuridico e forense) non utilizza più il metodo correzionale bensì il metodo rivalutativo con esso intende risaltare la competenza educativa in rapporto al Diritto, Tale modello rivalutativo  riconosce i soggetti come protagonisti attivi perchè riguarda il conscio. Il pedagogista, sà intrecciare i rapporti tra teorie plurali e pratica e sà rielaborare i propri approcci per adeguarli, di volta in volta, al nuovo soggetto senza “estraniarsi dal presente e dal reale” . Il pedagogista è, infatti, un esperto che riassume in sé le principali teorie multidisciplinari nella macroarea delle scienze umane che all' interno comprende le scienze sociali quindi: (pedagogia, psicologia, sociologia, antropologia, scienze sociali, filosofia, …), le combina insieme e realizza degli intenzionali e programmati interventi educativi e di sostegno nei confronti dei soggetti bisognosi. Esso è un metodo olistico utilizzando il modello biopsicosociale che mira a curare la persona in tutta la sua interezza e quindi non solo corpo ma anche anima, mente ed emozioni. Utilizzando la forma maieutica (reciprocità domande e risposte) tramite la parola e l’ascolto attivo.

L'approccio è di tipo sistemico relazionale ossia, il pedagogista  ritiene che, per conoscere fenomeni complessi (come il comportamento umano, le comunicazioni interpersonali e familiari, le organizzazioni aziendali ed istituzionali, le interazioni tra uomo e natura) sia importante indagare le relazioni tra gli elementi di quel fenomeno ed il contesto. 

Dalla presa in carico del caso

usa strumenti propri della pedagogia esse sono tecniche di ricerca di tipo qualitativo, quantitativo, misto e sperimentale:

          Di tipo qualitativo ad es. la Grounded Theory;

Di tipo quantitativo e misto ad. Es. le narrative inquiry, l’intervista, lo  studio     di un caso, la ricerca-azione, il fenomenologico, le chek list;

D’indagine sperimentale: l’osservazione diretta o indiretta, analitica dei fatti, interpreta i testi scritti, osserva i fenomeni come punti di partenza, dialoga con scienze affini, in relazione ai fenomeni e fatti concreti, osserva le relazioni che intercorrono nelle famiglie;

Adotta strategie pedagogiche come: la peer education, cooperative learning,   problem solving, spaced learning, problem posing e lifelong learning e altri strumenti come l’approccio autobiografico, l’osservazione sistemica, etc.

Adotta la testistica pedagogica di livello A2 e A1 (e B1 pedagogista clinico) della Giunti OSS, e altri test della Erikson e Hogrefe;

      Le tecnologie pedagogico giuridiche per ciò che concerne il processo telematico utilizzando Reginde "PST Giustizia" il portale dei servizi telematici (Registro PEC), per l’iscrizione dal punto di accesso  con spid e firma digitale tramite il login con il nostro codice fiscale inviando anche un precedente incarico di CTU o CTP anche vecchio. 

    I pedagogisti CTU civili ricevono da Sicid che è il Sistema Informativo Contenzioso Civile Distrettuale per i processi contenziosi civili e la volonaria giurisdizione  mentre i Periti penali ricevono  da  PDP. Il Sicid ed il PDP servono per le comunicazioni ed il deposito delle perizie a livello telematico. 

      Fino alla risoluzione dei casi

      I CTU ed i Periti vengono chiamati  tramite PEC per un nuovo incarico.

 

4.    Perché il pedagogista non è iscritto nell’ Albo dei “periti ed esperti” della Cam Com ed invece dovrebbe essere inserita nell’ Albo dei CTU civile e Periti penali del Tribunale Ordinario?

Il Pedagogista, caso straordinario, pur non appartenendo ad Ordini o Collegi bensì ad Associazioni, è inesistente nell'Albo dei “periti ed esperti” tra le categorie dei CCIAA (CamCom) Camera di Commercio d’Italia

                perché NON rientra tra le categorie CCIAA e neanche, per togliere qualsiasi dubbio, sempre nell’ Albo tra le categorie del CCIAA di Foggia (come da allegato) tra le:

categorie XXII - Attività Varie:

 difatti le sub categorie:

11 - Commissioni e Rappresentanze - si riferiscono alle Commissioni       Provinciali per l'Artigianato e Rappresentanti.

12 - Gestione di Servizio - si riferiscono all'Organizzazione e Consulenza Tecnica per l'Applicazione delle Norme di Igiene e Prevenzione della Sicurezza e Infortuni sul Lavoro nelle Aziende.

        Il pedagogista, infatti, deve essere inserito, come già in altre parti d’Italia, direttamente nell’ Albo dei CTU del Tribunale Ordinario di Foggia come  in ben 32 province Italiane nonchè pugliesi: Agrigento, Alessandria, Ancona, Arezzo, Avezzano, Bari, BAT (Trani), Bergamo, Biella, Brindisi, Cagliari, Cosenza, Crotone, Enna, Foggia, Frosinone, Grosseto, Lecce, Macerata, Napoli nord, Sondrio, Perugia, Piacenza, Pisa, Pistoia, Rovigo, Siracusa, Taranto, Torino, Trapani, Trento, Udine, Verona della I sezione civile, diritto di famiglia come Consulente Tecnico d'Ufficio CTU civile

       Nell' Albo dei periti del Giudice in Tribunale come già succede in 7 Comuni dei Tribunali Italiani (nonchè pugliesi) come: Arezzo, Bari, Cagliari, Pistoia, Rovigo, Siracusa, Taranto.

         In generale le leggi per gli Ordini sono gli art. 61 c.p.c. e segg., art. 13-23 disp. att. c.p.c.,

        in particolare per gli iscritti alle Associazioni di Categoria sono gli artt. 15-16-19 disp. att. c.p.c.,

         e come perito penale come da artt. 68, 69, 221 disp. art. c.p.p.,

         in tali casi come i pedagogisti che con la L. 4/13 art. 4 sono professioni NON Ordinistiche, ma iscritte alle Associazioni di Categoria ripresa anche dalla dir. Di Lisbona 36/05 che dice che il CTU possono svolgerlo anche da Associazioni di categoria e non solo da Ordini o Collegi.

        Ia L. 205/17 art .1 co. 594  (altrimenti detta Legge Iori)   recita: “il pedagogista opera nei confronti di persone di ogni età nell’ambito giudiziario”. e il T.D.L. 2243 art. 4 co. 1 punto E. recita: “il pedagogista opera nei servizi di Consulenza Tecnica d’ufficio (CTU) in particolare nell’ambito familiare”.

         Inoltre, la direttiva di Lisbona U.E. n. 36/2005 NON riserva in alcun modo l’esercizio delle attività professionale CTU ai soli iscritti agli albi regolamentati per Legge, prevedendo, in analogia a quanto avviene all’ estero e all’ U.E., la formazione di associazioni dei professionisti che esercitano una determinata professione, senza che l’iscrizione sia obbligatoria per l’esercizio della professione. La funzione di tali associazioni professionali – oggi regolamentate dalla L. n. 4/13 COLAP ed il cui elenco è tenuto dal Ministero della Giustizia- è quella di garantire la capacità degli iscritti per l’esercizio di quella determinata attività, fornendo una qualche garanzia agli utenti sulla capacità e correttezza professionale.

 

5.     I pedagogisti iscritti ad un Associazione conoscono e rispettano il codice deontologico?

i pedagogisti iscritti all’ Associazione di Categoria, conoscono e rispettano il Codice Deontologico dell’Associazione di appartenenza, garantiscono il consenso informato agli utenti e la Legge in materia di privacy e di trattamento dei dati personali come da d.lgs 101/18, GDPR UE 2016/679 e d.lgs 196/03.  L’associazione, inoltre,  garantisce che i pedagogisti siano iscritti da più di 3 mesi all’Associazione Scientifica Professionale di Categoria come l’AINSPED, Associazione InterNazionale di Pedagogisti con Presidente dr. Davide Piserà, e che la stessa Associazione garantisce per ogni suo iscritto la correttezza professionale, deontologica ed etica, una condotta morale specchiata (art. 61 c.p.c.) e la mancanza di pendenze penali ed in casi estremi di scorrettezza professionale gli stessi pedagogisti possono essere radiati dall’ elenco della stessa Associazione di Categoria (come da allegato Codice Deontologico).  Inoltre garantisce che ogni pedagogista non sia iscritto in più di un solo Albo CTU civile e Perito Penale di residenza e che vengano iscritti nel ReGIndE e sono consapevoli che riceveranno i CTU civili da Sicid mentre i periti penali da PDP.

 

Chi è il CTU chi è il Perito?  Come si interfacciano con i CTP o CTP stragiudiziali?

La sigla CTU civile sta per Consulente Tecnico d'Ufficio che può fare anche il pedagogista, ovvero un consulente del tribunale iscritto all’ albo del tribunale che, ai sensi dell'art. 61 del Codice di Procedura Civile, offre la sua collaborazione svolgendo le mansioni di ausiliare del giudice. Il CTU risponde alla domanda dubbio quesito del giudice per speciale competenza tecnica in materia. Nel processo civile, la sua mansione si chiama consulenza  tecnica d’ufficio (conosciuta anche come perizia anche se è un termine usato per il perito penale ), è quello strumento che consente al giudice di ottenere informazioni indispensabili per formare la sua decisione. Il Compito del CTU è di raccogliere tutti gli elementi necessari solamente a dare le risposte ai quesiti posti da Giudice, limitandosi agli aspetti tecnici di sua competenza. Una volta ricevute le osservazioni il consulente tecnico d'ufficio dovrà depositare (nell'ultimo termine assegnato dal giudice) la relazione definitiva con le osservazioni delle parti CTP e una sintetica valutazione sulle stesse. Il giudice può nominare il C.T.U. in qualunque momento del processo, addirittura già nella prima udienza di trattazione ex art. 183 del c.p.c.. La prassi secondo la quale il quesito veniva formulato con il provvedimento di nomina è stata recepita dalla nuova formulazione dell'articolo. Cosa succede dopo il deposito della CTU? Anche dopo il deposito della sua relazione, il c.t.u. rimane a disposizione del giudice per ulteriori attività (quali ad esempio eventuali chiarimenti sulle risposte rese ex art. 196 del c.p.c.), ed il suo incarico cessa solo con la definizione del processo. Esso si basa sul principio del contraddittorio con le parti difensore e il o i CTP Consulente Tecnico di Parte.

 Il ruolo del CTP, Consulente Tecnico di Parte, è proprio quello di prestare la propria opera di consulenza, non tanto per il Giudice, ma per le parti in causa che ritengono di voler aggiungere un altro parere a quello della CTU. Il CTP viene nominato dalle parti e da esso pagato lo può svolgere anche il pedagogista.

A differenza del CTU, il CTP non è una perizia giurata e non è iscritto all’ Albo. Il giudice istruttore, con l'ordinanza di nomina del consulente [191 c.p.c.], assegna alle parti un termine entro il quale possono nominare, con dichiarazione ricevuta dal cancelliere, un loro consulente tecnico di parte [91, 145, 146 disp. att.] (1).

Il o i consulente/i tecnici di parte CTP, oltre ad assistere a norma dell'articolo 194 alle operazioni del consulente del giudice CTU, partecipa all'udienza e alla camera di consiglio ogni volta che vi interviene il consulente del giudice CTU, per chiarire e svolgere, con l'autorizzazione del presidente, le sue osservazioni sui risultati delle indagini tecniche 

Il consulente Tecnico di parte stragiudiziale, invece, che può fare anche il pedagogista è nominata dalle parti che da un suo giudizio come esperto esterno che può essere valutato e apprezzato dal giudice oppure cestinata non ha alcun valore probatorio perché non documentata.

La consulenza tecnica d'ufficio è un elaborato peritale redatto dal professionista (CTU) nominato dal Tribunale al fine di fornire una rappresentazione della realtà o di una particolare fattispecie in modo oggettivo e imparziale. Il professionista nominato dal Tribunale è chiamato a rispondere a determinati quesiti posti dal Giudice competente, formulando così un parere personale ma oggettivo su questioni sorte in sede di giudizio. Caratteristica principale del consulente è pertanto la neutralità: per tale caratteristica le spese di CTU non possono che ricadere su tutte le parti indistintamente, ossia primariamente sulla parte soccombente. In ragione del principio della neutralità della CTU e del suo interesse generale, i compensi e gli onorari dovranno essere liquidati dalle parti o dalla parte soccombente, che assume il ruolo di soggetto passivo del rapporto. 


Sebbene quest'ultimo sia obbligato al pagamento del compenso del CTU, tale prestazione è effettuata, in realtà, all'Amministrazione della giustizia, committente ma non esecutrice del pagamento. Il CTU, quindi, come specificato nella nota circolare n. 9/E/2018 dell'Agenzia delle Entrate, dovrà emettere fattura e:
• intestare la fattura all'Amministrazione di giustizia;
addebitare l'Iva a titolo di rivalsa nei confronti dell'Amministrazione di giustizia;
evidenziare che il pagamento (solutio) avviene con denaro fornito dalla/e parte/i individuata/e dal provvedimento del Giudice;
 non applicare il regime dello split payment: l'Amministrazione di giustizia, pur qualificandosi come Pubblica Amministrazione, non provvede ad alcun pagamento, quindi non può applicarsi il regime della scissione dei pagamenti.
La circolare sopra richiamata è chiara in tal senso, disponendo che l'applicazione della scissione dei pagamenti comporterebbe l'onere, per la parte obbligata al pagamento del compenso del CTU, di versare a quest'ultimo soltanto l'imponibile, mentre l'Iva relativa alla prestazione del CTU dovrebbe essere riversata all'Amministrazione della giustizia affinché quest'ultima, a sua volta, versi tale importo all'Erario, nell'ambito della scissione dei pagamenti. Tale doppio versamento costituirebbe un aggravio delle procedure e giustifica la non applicazione della disciplina della scissione dei pagamenti.
Determinati il soggetto passivo, il destinatario della CTU e l'applicazione del regime Iva, è necessario comprendere la sorte della ritenuta d'acconto Irpef relativa ai compensi spettanti al CTU per le operazioni peritali svolte, cui è obbligata una parte in causa.
La risposta 27.06.2019, n. 211 ha chiarito l'ambito di applicazione.
Il Giudice deposita la sentenza presso il Tribunale, la quale evidenzia anche il compenso spettante al perito e la parte esposta all'obbligo di sopportarne l'onere economico. Il CTU, quindi, ricevuto il pagamento dalla parte soccombente in giudizio, emetterà la fattura intestata all'Amministrazione della giustizia, avendo cura di evidenziare espressamente che il pagamento è stato effettuato da terzi e non dall'Amministrazione della giustizia.
Per tale motivo, l'Amministrazione di giustizia, non effettuando alcun pagamento, è altresì esonerata dalla liquidazione di qualsivoglia ritenuta d'acconto che, pertanto, dovrà essere versata all'Erario dalla parte soccombente, titolare passiva del rapporto di debito nei confronti del consulente ed esposta all'obbligo di sopportare l'onere economico, sempreché quest'ultima sia ricompresa tra i soggetti che rivestono la qualifica di sostituto d'imposta. Qualora invece la parte soccombente, titolare passivo del rapporto di debito esposta all'obbligo di sopportare l'onere economico, non rivestisse la qualifica di sostituto d'imposta, la ritenuta d'acconto Irpef non dovrà essere operata e non dovrà nemmeno essere evidenziata in fattura dal consulente.

Perito nel processo penale

Il termine perito è utilizzato specificamente nel diritto penale, ove il giudice può disporre la perizia quando si rende necessario svolgere delle indagini o acquisire dei dati o delle valutazioni che richiedono specifiche competenze tecniche, scientifiche o artistiche.

Quando può essere disposta la perizia?

La perizia e' ammessa quando occorre svolgere indagini o acquisire dati o valutazioni che richiedono specifiche competenze tecniche, scientifiche o artistiche. valutazioni che richiedono o presuppongono competenze specifiche, tecniche, scientifiche, artistiche.

L. 511 comma 3 c.p.p.). Va riferito come il giudice dispone la perizia con ordinanza motivata, la quale deve contenere - la nomina del perito, - la sommaria indicazione dell'oggetto delle indagini, - l'indicazione del giorno, dell'ora e del luogo fissati per la comparizione del perito (art. 224 c.p.p.). Come deve agire il perito?

Concluse le formalità di conferimento dell`incarico, il perito procede immediatamente ai necessari accertamenti e risponde ai quesiti con parere raccolto nel verbale. Se, per la complessità dei quesiti, il perito non ritiene di poter dare immediata risposta, può chiedere un termine al giudice.

Chi può fare una perizia giurata?

Dunque, può fare una perizia giurata un medico, un pedagogista 

un ingegnere, un architetto, un geometra, un commercialista, un perito assicurativo, ecc. L'importante è che il professionista segua il procedimento di perizia giurata

In ambito penale, l'esperto incaricato dal Giudice è indicato come "Perito", e l'attività da questi svolta è indicata come "perizia". In ambito civile, l'esperto nominato dal Giudice è indicato come "Consulente Tecnico d'Ufficio" (CTU), e l'opera da questi svolta è indicata come "Consulenza Tecnica d'Ufficio" (CTU).

 

La liquidazione dei compensi al perito è fatta con decreto motivato del giudice o del pubblico ministero che lo ha nominato. Di norma il giudice stabilisce un anticipo al Perito già all'atto del conferimento dell'incarico e indica la parte a carico della quale è dovuto tale pagamento.

 

6.     Con quali leggi la categoria pedagogista CTU civile dovrebbe essere inserito nell’ albo dei CTU civile?

il Pedagogista deve essere inserita in quanto Associazione di Categoria come da artt. 15 e 16 e 19 disp. att. c.p.c. in quanto rientriamo tra i forniti di speciale competenza tecnica in una determinata materia, Pedagogia come CTU in I sez. civile diritto di famiglia.


7.     da chi ed in quali casi viene chiamato il pedagogista CTU civile?

 il pedagogista in qualità di CTU viene chiamato dal G.M. T.O. e P.T.O. e G.I e G.T. (volontaria giurisdizione) e civile giudici diritto di famiglia e presidenti della I sez. Tutti in ambito di diritto di famiglia nei seguenti casi: tutele e curatele, idoneità genitoriale, annullamento matrimonio; separazione personale consensuale; separazione personale giudiziale, scioglimento (divorzio matrimonio civile e unione civile); cessazione del contratto (convivenze di fatto); cessazione effetti civili (matrimonio concordatario); filiazione; adozione; affidamento familiare, riconoscimento del figlio, dichiarazione di paternità o maternità, assegnazione a.d.s.; affidamento condiviso o esclusivo, patrimonio tra coniugi, responsabilità genitoriale, doppio cognome (cognome materno).

 

8.     Con quali leggi la categoria pedagogista perito penale dovrebbe essere inserito nell’ albo dei periti penali?

il pedagogista può lavorare anche come Perito penale in quanto rientriamo tra i forniti di speciale competenza tecnica in una determinata materia, Pedagogia,   come da artt.  68, 69, 221 disp. art. c.p.p. in I e II sez. penale diritto di famiglia.

 

9.     da chi ed in quali casi viene chiamato il pedagogista come Perito penale?

Il pedagogista in qualità di Perito Penale viene chiamato dal G.M. Monocratico o G.D. in casi meno gravi (PM, G.I.P. ((o G.I.)), GUP, T.M.) o in casi più gravi dai G.C. (collegiali 3 giudici) (T.C. C.d.A.) nei seguenti casi: assegno familiare mancante al minore, analisi testimonianza del minore vittima e/o presunta vittima di reato, abusi e maltrattamenti familiari, codice rosso, revenge porn, stalking, mobbing genitoriale (ex pas), etc.


10. Qual è l’inquadramento del pedagogista CTU professionista freelance lavoratore autonomo senza partita IVA ossia pretazione occasionale con ricevuta d'acconto nel 2022?

 disciplinata dal art 2222 contratto d’opera occasionale che sopra la soglia dei 5000 € scatta il contributo del 20% da pagare come contributo IRPEF.Nel caso invece non si superi i 5000€ annui  netti il 20% sarà restituito dall'Agenzia delle Entrate oppure sarà trasformato in credito d'imposta. 

Se si lavora con la ricevuta con ritenuta d’acconto (modulo scaricarbile su internet) bisogna comunicarlo al committente Giudice che ci affida il caso.

La prestazione di lavoratore autonomo occasionale si può fare solo nel caso civile CTU.

Come perito penale invece scatta la P.IVA.

 

 

11. Qual è l’inquadramento del pedagogista libero professionista freelance con partita iva 2022?

 

             Il pedagogista esercita la sua attività professionale di libero professionista:

 Utilizza il modello AA9/12 per le persone fisiche che trova c/o l'agenzia delle entrate o al caf per aprire la p.iva a costo zero altrimenti si affida ad un commercialista a pagamento 50€.

Sceglie 1 dei 4 tipi regimi di p.iva che sono: ((regimi ordinario (normale), regime dei minimi (ridotto 50%), regime forfettario flat tax (15%), regime start up (5%)).

Il Pedagogista che apre la p.iva solitamente sceglie i più convenienti che sono o il regime forfettario flat tax del 15%, oppure, con la versione ultra agevolata start up del 5% per i primi cinque anni di attività con p.iva.

Il pedagogista essendo inquadrata giuridicamente di carattere sociale utilizza il Codice Ateco (che puoi trovare sul sito dell'Istat) 889900 altre attività di assistenza sociale non residenziale nca,

Che ha un rischio medio G

con coefficiente di redditività del 78%.

Non è soggetto a studi di settore.

La Cassa Previdenziale è l’INPS Gestione Separata, inquadrata giuridicamente come: persona fisica, soggetto lavoratore autonomo, essendo un tipo di professione intellettuale, come da circolare 3 del 2 marzo 2016 dellAgenzia  delle Entrate, come  libero professionista la sua aliquota previdenziale per il 2022 è del 26,23% (25,00 IVS + 0,72 aliquota aggiuntiva + 0,51 ISCRO) e si calcola sull'utile  professionale e si paga tramite il modello F24 telematico, 2 volte l'anno.

Il pedagogista è soggetto all’iscrizione INPS gestione separata anche se è dipendente a tempo pieno  in tal caso l' aliquota previdenziale nel 2022 è del 24% (24,00 IVS) e si calcola sull'utile professionale. 

Non deve pagare l'Ires ne l'Irap.

L’IRPEF, invece, non si applica alla “No Tax Area”, ossia un valore di reddito al di sotto del quale la persona fisica è esente da imposizione fiscale, difatti,  per il 2022 rientrano nella no tax area i redditi da lavoro autonomo fino a 5.500 euro all’annoal di sopra di tale somma si applica invece il 23%.

Inoltre è iscritta alla polizza assicurativa RCP per Pedagogista Responsabilità civile e professionale per terzi L. 4/13 a regimi minimi che costa tra le 80€ e le 100€.

Può emettere la rivalsa in fattura (ordinaria o digitale) al committente/utente del 4% per recuperare l' onere. 

Non rientrando tra le attività sanitarie non è prevista l’esenzione dell’ art. 10 n. 18 del DPR 633/72,  quindi le prestazioni del pedagogista non sono detraibili tra le spese sanitarie.

un esempio di quale sarebbe la situazione del pedagogista se aprisse Partita Iva in  Regime forfettario flat tax 15% o con start up 5% con il Codice Ateco 889900.

Ricavi : guadagni € 6.000 annui (500 € al mese x 12 mesi);

Coefficiente di redditività: 78%;

Reddito imponibile: 4.680 € (6.000 € annui x 78% coefficiente di redditività);

Imposta sostitutiva: 15% forfettario o flat tax o start up 5% in quest’ultimo caso solo per i primi 5 anni di attività:

(4.680 annui x 15% flat tax = € 702), oppure (4680 € annui x 5% start up = 234€);

Contributi Gestione Separata: € 1.230,84 (4.680 € annui x 26,23%).

Le spese deducibili sono applicabili solo per regimi ordinari e regime dei minimi in effetti non sono spese bensì oneri deducibili cioè il calcolo di ciò che paghi per le imposte, ossia, il lordo meno il ricavo al netto che è il 22% (78% +22%) = 100%.


                                                                       Chiedono

 

 

Di inserire la categoria dei Pedagogisti, nell'albo dei CTU nel civile pur se iscritti all'Associazione di Categoria come da artt. 15 e 16 c.p.c nella prima sezione civile in materia di: stato della persona e diritti della personalità, diritto di famiglia, adozioni di maggiorenni, rogatorie civili in materia di famiglia, e di Periti penali come da artt. 68, 69, 221 disp. art. c.p.p. in materia di famiglia nella prima e seconda sezione penale: assegno familiare mancante al minore, analisi testimonianza del minore vittima e/o presunta vittima di reato, abusi e maltrattamenti familiari, codice rosso, revenge porn, stalking, mobbing genitoriale (ex pas), etc. in quanto rientriamo tra i forniti di speciale competenza tecnica in una determinata materia, per consentire a noi Pedagogisti di poterci iscrivere all' Albo dei CTU civile e dei Periti penali facendone formale richiesta.  Affinché sia sanata la descritta palese ingiustizia verso benemerita categoria dei Pedagogisti foggiani, impedendo in tal modo ai suddetti professionisti l'esercizio di attività di CTU civili e Periti Penali e privando, di fatto, il territorio foggiano e tutta la provincia di Foggia di potersi avvalere dell'esperienza e della competenza dei Pedagogisti del territorio foggiano, mentre, i suddetti professionisti già sono iscritti ed operano nelle categorie dei Pedagogisti dei CTU civili e Periti Penali nei Tribunali Ordinari  d'Italia, nonché  nei Tribunali Ordinari di Puglia.

 

appendice:

Ricavi sono i CorrispettiviI per la cessione di beni o la prestazione di servizi, che caratterizzano l’attività d’impresa.

Il coefficiente di redditività è un termine che appartiene al Regime Forfettario. Rappresenta la percentuale da considerare, sul fatturato totale, per calcolare il reddito imponibile. Ogni codice ATECO, ha un coefficiente di redditività differente. Per esempio, per coloro che svolgono attività professionali è del 78%, ciò significa che se si sono generati 20.000 euro di incassi durante l’anno di attività, al fine della tassazione il reddito imponibile sarà 15.600 (20.000 x 78%) .I coefficienti di redditività variano secondo le diverse professioni e il relativo limite di ricavi. Tipologia di attività Attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie, di istruzione, servizi finanziari ed assicurativi, sociali, che iniziano con 88 ad es. 889900 coefficiente di redditività del 78% i limiti dei ricavi sono € 65.000.

Il reddito imponibile è la base sulla quale si calcolano imposte e contributi da versare. Nel Regime Forfettario, il reddito imponibile si ottiene dall’applicazione del coefficiente di redditività ai ricavi conseguiti. E’ sul reddito imponibile così ottenuto che si calcolano l’imposta sostitutiva e i contributi previdenziali da versare.

Imposta sostitutiva prevista per tutti i contribuenti soggetti al Regime Forfettario. È un’unica imposta che sostituisce tutte le altre pagate nei regimi ordinari, essa ha un’aliquota del 5% per le startup per i professionisti nei primi 5 anni e un’aliquota del 15% flat tax per i professionisti di non recente attività o che non rientrano tra i requisiti start up..

Tale imposta sostituisce l’imposta sui redditi (IRPEF), le addizionali regionali e comunali e l’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP). L’imposta sostitutiva ha un codice diverso (da indicare nel modello F24 quando si vuole procedere al pagamento) a seconda del tributo che va a sostituire. Dal secondo anno in poi, dal reddito imponibile per il calcolo dell’imposta sostitutiva potrà dedurre anche i contributi pagati nell’anno, così da pagare meno imposta sostitutiva.

I contributi, “contributi previdenziali”, i quali sono utilizzati per finanziare prestazioni pensionistiche future e sono versati direttamente all’ente previdenziale. Oltre a questa tipologia di contributi, esistono anche altre tipologie di contributi:

·         contributi figurativi, i quali sono contributi che non gravano né sulle spalle del datore di lavoro e né su quelle dei singoli lavoratori;

·         contributi di riscatto, tali contributi permettono al lavoratore che ne faccia richiesta, di regolarizzare lassi temporali lavorativi passati, non coperti da alcuna contribuzione, questo tipo di contributi risultano interamente a carico del lavoratore che ne fa richiesta;

contributi volontari, questi sono versati dai lavoratori al fine di ottenere un agevolazione finanziaria del trattamento pensionistico finale.


Posizione economica, funzione e

inquadramento 2022:

 

Posizione Pedagogista “Professionista L. n° 4/2013”,  L.205/17 art. 594 e 595 direttiva di Lisbona U.En. 36/2005 

Livello U.E.: VII livello dell'EQF o QEQ (tutte le Lauree Magistrali); 

Livello nella classificazione italiana:

categoria area: dirigenti /quadri, apicale.

Inquadramento CCNL:

Enti Locali: D3 (ex 8 livello);

Sociale E2 (ex 8 livello) Coop. Soc. del 26/05/'04 art. 47;

Sanitario, coadiutore pedagogista: E e G (ex 9 livello)  ARIS, AIOP e FDG  del 23/11/'04  art. 51;

N.B. pur appartenendo ad associazioni e non ordini risulta essere inesistente nell'Albo del sito camerale tra le categorie dei CCIAA Periti ed Esperti della CAM COM della Camera di Commercio d’Italia e come da Legge deve essere inserito negli Albi dei CTU civili e Periti penali dei Tribunali Ordinari d'Italia. 

Giudiziario: L. 205/17  art. 3 co. 3 punto G.  e CTU: art. 4 co. 1 punto E.  famiglia. 

Albo dei CTU Civili, nei Tribunali Ordinari chiamati dai Giudici,  artt. disp. att. c.p.c. 15 e 16, 19   nella I sezione civile in materia di diritto di famiglia, al momento 33 è inserito in 33 Albi Italiani.

Albo dei Periti Penali, nei Tribunali Ordinari chiamati dai Giudici, artt. disp. art. c.p.p. 68, 69, 221  nelle I e II sezione in materia di diritto di famiglia. Al momento è inserito in 7 Albi Italiani.

CTP  (civili e Penali) (senza Albo) nei Tribunali Ordinari chiamati dagli Avvocati o dalla parte.

L. n. 1441 art 4 e 5 del 27/12 1956 Concorso Giudice Onorario non Togato G.O. nei Tribunali minorili,  

L. n. 1441 art 4 e 5 del 27/12 1956 Consigliere Onorario C.O. nelle Coorti d'Appello Minorili, 

L. n. 1441 art 4 e 5 del 27/12 1956 Esperto di Sorveglianza nei Tribunali di Sorveglianza Minorili.


 Dottorato diRicerca all' Università: Livello ISTAT e ISFOL: 2.6.2.5.2. professioni intellettuali psicologiche e pedagogiche (26152-26252-26325-26532) e tecniche 34510.                              Per insegnare nelle scuole superiori le classe di concorso sono: 

insegnante di cattedra classe di concorso scuole superiori A18 in Filosofia e Scienze Umane; 

insegnante di cattedra classe di concorso scuole superiori A19 Filosofia e Storia.

E insegnante di sostegno classe di concorso scuole superiori  ( classe A 18 e A 19).

 inquadramento del pedagogista libero professionista freelance lavoratore autonomo senza partita IVA ossia pretazione occasionale con ricevuta d'acconto nel 2022: disciplinata dal art 2222 contratto d’opera occasionale non deve superare  la soglia dei 5000  annui  netti in tal caso il 20% sarà restituito dall'Agenzia delle Entrate oppure sarà trasformato in credito d'imposta. nel caso si superi i 5000€ netti annuali scatta il contributo del 20% da pagare come contributo IRPEF. Il pedagogista può lavorare senza partita IVA e con ritenuta d'acconto come prestazione occasionale in tutti i casi eccetto come  perito penale.

 inquadramento del pedagogista libero professionista (anche perito penale) freelance con partita iva nel 2022:  libero professionista: persone fisiche Sceglie 1 dei 4 tipi regimi di p.iva che sono: ((regimi ordinario (normale), regime dei minimi (ridotto 50%), regime forfettario flat tax (15%), regime start up (5%))

 inquadrata giuridicamente di carattere sociale 

Codice Ateco  889900 altre attività di assistenza sociale non residenziale nca, 

rischio medio G

 coefficiente di redditività del 78%.

Non è soggetto a studi di settore.


La Cassa Previdenziale è l’INPS Gestione Separata, inquadrata giuridicamente come: persona fisica, soggetto lavoratore autonomo, essendo un tipo di professione intellettuale, 

come da circolare 3 del 2 marzo 2016 dellAgenzia  delle Entrate,

 come  libero professionista la sua aliquota previdenziale per il 2022 è del 26,23% (25,00 IVS + 0,72 aliquota aggiuntiva + 0,51 ISCRO) e si calcola sull'utile  professionale e si paga tramite il modello F24 telematico, 2 volte l'anno.

Il pedagogista è soggetto all’iscrizione INPS gestione separata anche se è dipendente a tempo pieno  in tal caso l' aliquota previdenziale nel 2022 è del 24% (24,00 IVS) e si calcola sull'utile professionale. 

Non deve pagare l'Ires ne l'Irap.

L’IRPEF, invece, non si applica alla “No Tax Area”, ossia un valore di reddito al di sotto del quale la persona fisica è esente da imposizione fiscale, difatti,  per il 2022 rientrano nella no tax area i redditi da lavoro autonomo fino a 5.500 euro all’annoal di sopra di tale somma si applica invece il 23%.

Inoltre è iscritta alla polizza assicurativa RCP per Pedagogista Responsabilità civile e professionale per terzi L. 4/13 a regimi minimi 

Può emettere la rivalsa in fattura (ordinaria o digitale) al committente/utente del 4% per recuperare l' onere. 

Non rientrando tra le attività sanitarie non è prevista l’esenzione dell’ art. 10 n. 18 del DPR 633/72,  quindi le prestazioni del pedagogista non sono detraibili tra le spese sanitarie.

 

Facciamo un esempio pratico di calcolo:

Supponiamo che la Pedagogista, Dott.ssa Silvia Leopardi, abbia percepito nell’anno fiscale 2022 € 25.000 da lavoro autonomo. Vediamo quanto dovrà versare alla gestione separata INPS.

Per prima cosa calcoliamo l’imponibile moltiplicando il fatturato per il coefficiente di redditività che, per i Pedagogisti è fissato al 78%:

25.000 € x 78% = 19.500 € (imponibile previdenziale)

Adesso applichiamo l’aliquota contributiva:

19.500 € x 26,23% = 512,85 € contributi previdenziali da versare.

Quindi, ricapitolando:

§  sotto una soglia definita di € 5.500 non si è tenuti al versamento dei contributi

§  superata quella soglia è prevista una contribuzione minima di 23%

§  l’importo dei contributi è determinato sulla base del fatturato

§  le scadenze annuali per il saldo sono due annuali

 

    Per i professionisti lavoratori autonomi, titolari di partita IVA iscritti alla Gestione separata e non assicurati ad altre gestioni di previdenza né pensionati, l’aliquota per il calcolo dei contributi 2022 è pari al 26,23%. Quindi in totale l’aliquota è del 26.23%.

 

Il libero professionista può scegliere di fare il CTU Pedagogista come prestazione di lavoratore autonomo occasionale senza partita iva disciplinata dal art 2222 contratto d’opera occasionale che Prestazione occasionale senza partita IVA: cosa significa? Il contratto di prestazione occasionale è disciplinato dall'art2222 del codice civile e prevede che un lavoratore autonomo svolga un'opera o un servizio a favore di un committente senza vincolo di subordinazione.

Sopra la soglia dei 5000 € scatta il contributo del 20% da pagare come contributo IRPEF da dichiarare con il modello F24. In tal caso bisogna lavorare con la ricevuta con ritenuta d’acconto (scaricare il modello facsimile su internet) e bisogna comunicarlo al committente Giudice che affida il caso.

La prestazione di lavoratore autonomo occasionale si può fare solo nel caso civile CTU

Come perito penale invece scatta la P.IVA.

 

 

Art. 2229. 

(Esercizio delle professioni intellettuali).

La legge determina le professioni intellettuali per l'esercizio delle quali e' necessaria l'iscrizione in appositi albi o elenchi.

L'accertamento dei requisiti per l'iscrizione negli albi o negli elenchi, la tenuta dei medesimi e il potere disciplinare sugli iscritti sono demandati alle associazioni professionali, sotto la vigilanza dello Stato, salvo che la legge disponga diversamente.

Contro il rifiuto dell'iscrizione o la cancellazione dagli albi o elenchi, e contro i provvedimenti disciplinari che importano la perdita o la sospensione del diritto all'esercizio della professione e' ammesso ricorso in via giurisdizionale nei modi e nei termini stabiliti dalle leggi speciali.

 

                                                              

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