Il disturbo narcisistico di personalità DNP
Il disturbo della personalità o disagio: rientra nel disturbo psichico o mentale ed è una condizione patologica che colpisce la sfera: comportamentale, relazionale, cognitiva o affettiva di una persona in modo disadattivo, vale a dire sufficientemente forte da rendere problematica la sua integrazione socio-lavorativa e/o causargli una sofferenza personale soggettiva.
Per essere definiti tali i disturbi di personalità, devono avere le seguenti caratteristiche:
1. patologiche: (causa marcato disagio o compromissione del funzionamento e si discosta rispetto alle aspettative della cultura di riferimento) per rappresentare un vero disturbo della personalità.
2. pervasive: (cioè inflessibili e presenti in svariati contesti, non solo in una specifica situazione),
3. persistenti: (il pattern ossia il modello deve essere stabile e di lunga durata),
Prognosi ossia la durata: non è curabile per via di mancanza o malfunzionamento di neuroni a specchio nell' insula e nella neocorteccia cerebrale, può essere tenuta sotto controllo da uno psicoterapeuta per un periodo di medio lungo termine, i narcisisti però per la loro idea di grandiosità pensano di potercela fare da soli e non fanno psicoterapia.
L' anamnesi serve in una seduta psicologica allo psicoterapeuta per capire il passato della persona, per capire la difficoltà presente, per fare diagnosi e presentare un futuro migliore al paziente.
Il narcisismo e in comorbilita' o comorbidita' ossia non è mai puro ma conserva tratti di altre patologie secondarie rispetto alla patologia primaria:
spesso oltre al narcisismo patologico hanno anche un disturbo depressivo (p. es., disturbo depressivo maggiore, disturbo depressivo persistente,distimia), anoressia nervosa, un disturbo da abuso di sostanze (soprattutto cocaina), o un altro disturbo di personalità sociopatico, istrionico, borderline, paranoide ) psicopatico. A tratti anche bipolare, variante ciclotimica e sindrome maniaco-depressiva).
La diagnosi differenziale del narcisismo ossia patologie simili al narcisismo patologico che possono trarre in inganno quindi da differenziare sono:
Disturbo bipolare, Disturbo antisociale di personalità (sociopatico), Disturbo istrionico di personalità, disturbo borderline, psicopatia e disturbo evitante.
Il narcisismo patologico ha questa Eziopatogenesi: ossia la causa della malattia
ha 2 tesi:
1. Genetica ereditaria: DNA (MSD psichiatrico);
2. epigenetica: ambientale, comportamentale, educativa: discuria, incuria, ipercura (DSM 5 psicoterapeutico, PDM 2 psicoanalitico, ICD 10 sanitario)
Il suo esordio in età adulta.
Il Disturbo Narcisistico di Personalità (DNP) sarebbe caratterizzato da quattro aspetti principali:
1. la grandiosità,
2. la necessità di ammirazione,
3. la mancanza di empatia.
4. anaffettività
Nello specifico, per fare diagnosi di questo disturbo devono essere presenti almeno cinque o più delle seguenti caratteristiche presenti nel DSM 5:
1. Considerazione grandiosa della propria importanza; ad esempio ritiene di essere più talentuoso o più di successo rispetto agli altri, senza un’adeguata motivazione, ed ha un’opinione troppo alta di sé;
2. Ha molte fantasie in merito al proprio successo, alla propria bellezza e al proprio fascino e tende a fantasticare spesso riguardo all’amore ideale;
3. Ritiene di essere unico e speciale e pertanto si sente capito solo da persone “speciali” o di classe sociale elevata; ad esempio, insiste per rivolgersi solo ai massimi specialisti quando ha un problema;
4. Cerca costantemente ammirazione nei suoi confronti;
5. Ritiene di meritare dei privilegi, come ad esempio ricevere trattamenti di favore o vedere le sue richieste immediatamente soddisfatte, ad esempio, ha l’irragionevole aspettativa di meritare un particolare riguardo;
6. Utilizza le persone con cui è in relazione per raggiungere i propri scopi, ad esempio, mette i suoi bisogni davanti a quelli degli altri;
7. Non è capace di empatizzare con gli altri, ha cioè difficoltà a mettersi nei loro panni per comprendere quello che stanno provando; ad esempio, ritiene che i sentimenti e i bisogni degli altri non siano un suo problema;
8. Prova invidia verso gli altri e ritiene a sua volta di essere invidiato; ad esempio, quando vede che qualcuno ha successo pensa di meritarlo di più;
9. Si comporta in modo presuntuoso e arrogante; ad esempio, ritiene che poche persone siano degne del suo tempo;
Tre grandi divisioni:
1. un narcisismo sano: (che appartiene a persone normodotate);
2. Il narcisismo patologico è di due tipi: overt scoperto o grandioso e covert coperto o vulnerabile. Presentano vari livelli: dalla forma più lieve alla forma mediamente grave;
3. Un narcisismo maligno o perverso ( manipolatori affettivo), grave pericoloso.
Tutti i narcisisti patologici overt, covert e maligni dalla forma più lieve alla più grave in una giornata (e tutti i giorni) oscillano su 3 livelli di Kernberg: nevrotico, borderline, psicotico. Vediamoli nel dettagli:
1. livello più lieve in forma nevrotica:
mostrano un maggiore livello di rigidità, ovvero rispondono agli stress con una gamma relativamente limitata di difese e meccanismi di coping. La sofferenza di questi individui è limitata ad una particolare area, per es: tema della predita o del rifiuto nelle personalità depressive, temi del controllo nelle personalità ossessivo-compulsivo, temi legati al potere e alla sessualità nelle personalità isteriche; allo stesso modo le difese possono essere rigide o arcaiche ma solo nelle relazioni con determinate persone, non in tutte le relazioni. Sono in grado di formarsi un’opinione delle loro modalità ricorrenti, riescono a immaginare in quale direzione vorrebbero cambiare.
2. Livello medio borderline:
difficoltà nella regolazione degli affetti, sono di conseguenza spesso sopraffatti da emozioni e affetti (rabbia, angoscia, ansia e depressione) molto intensi. Problemi relazionali ricorrenti, grandi difficoltà nell’intimità emotiva e nel controllo degli impulsi, comportamenti autolesivi, abuso di sostanze, attività rischiose, etc. Spesso questi comportamenti rappresentano l’unico modo per fronteggiare stati emotivi intollerabili. Il livello di funzionamento può essere relativamente alto (assimilando ilfunzionamento a quello nevrotico) o basso (versante psicotico). Le difese sono utilizzate in modo rigido, spesso di tipo arcaico come scissione e identificazione proiettiva con conseguente non integrazione (o diffusione dell’identità).
3. Livello più grave psicotico:
frattura nel rapporto con la realtà. Distorsione della realtà, stati deliranti, allucinazioni. Mancanza di una definita separazione fra sé e non-sé. Pensiero concreto, bizzarro o non ipotetico, con attribuzione dei propri pensieri all’altro in modo non confutabile. Angoscia di annientamento grave e pervasiva.
Il narcisismo appartiene ai disturbi con spettro esternalizzante: ossia quelle situazioni in cui il disagio si riversa verso l’esterno, provocando una situazione di disturbo nell’ambiente circostante in tali casi, il comportamento dell'adulto è connotato da alcune caratteristiche: pretesa che i bisogni personali abbiano la precedenza sui bisogni degli altri; ricorso all’aggressività per ottenere ciò che si vuole; oppositività e trasgressione di norme sociali e legali.
Esistono differenze sostanziali tra il narcisismo sano che tutte le persone dovrebbero avere basate sull' alta autostima ed i narcisisti patologici overt e covert e maligni che sono basati sulla base della bassissima autostima e determinano un disturbo della personalità, vediamo le differenze nel dettaglio:
Caratteristiche del narcisismo sano:
Il narcisismo sano è, dotato di alta autostima in termini di funzione, qualcosa di “adattivo”, che ci permette di mantenere un senso di continuità attraverso i successi e le sconfitte (Fossati & Borroni, 2018). In sostanza il narcisismo “normale” può essere definito come uno stile di personalità caratterizzato dalla capacità di riconoscere le proprie qualità (Lingiardi e Gazzillo, 2014) e regolare la propria autostima all’interno di un se’ integrato, dotato di un sistema di valori stabile, capace di stabilire relazioni significative e gratificanti (Kernberg, 1984). Viene definito sano poichè racchiude in sé aspetti quali la tendenza ad essere competitivi, il credere in se stessi e nelle proprie capacità, l’avere una buona consapevolezza dei propri pensieri e delle proprie emozioni ed una certa capacità di comprendere quelle degli altri, l’essere scaltri nel trattare con le persone sapendo come raggiungere i propri scopi, l’essere bravi nel mettere in buona luce se stessi e ciò che si fa, l’accettare i complimenti e le lodi con gratitudine e autocontrollo, il considerare se stessi come i migliori o i più apprezzati nei propri ambiti di vita, avere l’aspettativa di essere trattati bene in ogni circostanza, la tendenza ad essere emotivamente vulnerabili accompagnata dalla capacità di gestire abbastanza bene i giudizi negativi (Sperry, 2016). Un quadro dunque che non si delinea come qualcosa di necessariamente negativo, anzi; coinvolgenti, determinati, saggiamente temibili, alla ricerca di riconoscimento, a volte dei veri leader (Behary, 2012).
Caratteristiche del narcisismo patologico in generale:
Il disturbo narcisistico di personalità è dotato di bassa autostima, si configura come un pattern di esperienza interna e comportamentale pervasivo, inflessibile e maladattivo, caratterizzato da senso di grandiosità, necessità di ammirazione e mancanza di empatia (APA, 2013). Senso di vuoto e mancanza di autostima ( hanno bisogno di sottostimare gli altri per alzare la loro autostima come vampiri energetici risucchiano energia e autostima degli altri) e fanno proiezione proiettano sugli altri ciò che sono loro a funzione di rispecchiamento. Nel narcisismo patologico emergono dunque caratteristiche decisamente negative, che in quello normale mancano o sono attenuate, quali la difficoltà nel costruire relazioni interpersonali, un impoverimento affettivo caratterizzato da mancanza di empatia ed autentico interesse per gli altri, un alto bisogno di riconoscimento ed un forte egocentrismo che tiene la persona concentrata sul tema del proprio valore (Carcione & Semerari, 2017). Secondo Beck, Davis e Freeman (2015) il nucleo patologico del disturbo narcisistico di personalità, seppur difficile da vedere dall’esterno, è rappresentato da credenze disfunzionali inerenti il proprio senso di inferiorità, non amabilità, debolezza e solitudine, che viene contrastato attraverso numerose strategie compensatorie, che vanno a costituire le caratteristiche osservabili della personalità. A dispetto delle apparenze, la stima di sé è infatti vacillante: pretendere ammirazione e non accettare le critiche sono le strategie principali per difenderla e ripristinarla (Lingiardi & Gazzillo, 2014). Molto di ciò che fanno i narcisisti è infatti al servizio del potenziamento o della protezione del proprio ego (Piff, 2014), arrivando a scagliarsi contro coloro che osano respingerli (Twenge & Campbell, 2003) e incolpando le altre persone per i loro fallimenti (Stucke, 2003). I sottotipi grandioso e vulnerabile in generale condividono alcune caratteristiche di base quali:
La presunzione, auto-indulgenza e disinteresse per gli altri, soffrono di antagonismo.
Molti narcisisti sono misti e oscillano tra i due tipi overt scoperti ( grandiosi) e covert coperti ( vulnerabili).
Le caratteristiche particolari dei due tipi overt e covert:
Il tipo overt scoperto ( DSM 5) di Wink e Akhtar o arrogante (PDM 2)
è caratterizzato da:
grandiosità esplicita, egocentrismo, senso di superiorità e disprezzo, arroganza, relazioni instabili ed utilizzo strumentale degli altri; in questa forma la fragilità, comunque presente, viene celata alla coscienza e non mostrata all’altro e l’autostima viene regolata creando un eccessivo ed ipertrofico senso di importanza ed unicità inoltre mostrano di essere egosintonici ossia in sintonia col proprio ego ciò che pensano è giusto ma ciò che pensano gli altri è sbagliato.
Il sottotipo grandioso:
Il grandioso più simile all' overt è maggiormente per l’estroversione, l’aggressività, il bisogno di ammirazione e l’esibizionismo, tende ad essere più vendicativo, dominante ed intrusivo.
Altri sottotipi: Il fallico descritto da Reich,
“oblivious” inconsapevole descritto
da Gabbard,
il “thick-skinned” dalla pelle spessa di Rosenfeld.
Il tipo covert coperto di Wink (DSM 5) o depresso esausto (PDM 2),
è caratterizzato da:
senso di vergogna e umiliazione, estrema sensibilità al giudizio degli altri e alle critiche, atteggiamento schivo e inibito, falsa umiltà e compiacenza; la grandiosità qui resta nascosta e si manifesta sottoforma di fantasie di rivalsa. In questo caso per regolare l’autostima, la persona ricorre all’evitamento di situazioni in cui potrebbe fallire o ricevere giudizi negativi (Carcione & Semerari, 2017; Dimaggio e Semerari, 2003; Widiger, 2012).
Il sottotipo vunerabile:
Il vulnerabile più simile al covert è maggiormente legato a vissuti quali l’introversione, l’ipersensibilità, la reticenza sociale, il pessimismo e la vulnerabilità ai traumi della vita, più distaccato, freddo, evitante e sfruttabile.
Altri sottotipi: a pelle sottile di Rosenfeld, chiuso, ipersensibile, centripeto, e vulnerabile;
o ipervigilante” di Gabbard.
Il terzo tipo è il narcisista maligno o perverso (manipolatore affettivo) di Kernberg,
Parte da una base di narcisista covert o vulnerabile ed è con un piede nella psicopatia:
Il narcisista maligno o perverso (manipolatore affettivo) ha queste caratteristiche:
l’inganno e il raggiro sono il pane quotidiano di tutti coloro che fanno della manipolazione un’arte, uno stile di vita avente come fine ultimo annientare l’altro. Si tratta di ragni che tessono bene la loro tela, in attesa della prossima vittima.
Doctor Jekyll e mister Hyde, dolce al cospetto degli altri, ma vendicativo e subdolo alla spalle. Avete capito di chi stiamo parlando? No, nessun soggetto in particolare, ma sole persone: narcisisti maligni o manipolatori affettivi. Non la persona affetta da disturbo narcisistico di personalità in generale, ovvero colui che ha dei tratti inerenti a questo disturbo, ma il narcisista cattivo, il narcisista maligno (come lo chiama Otto Kernberg), il più patologico dei narcisisti.
I narcisisti maligni o perversi ( manipolatori affettivi) sono bugiardi, ipocriti e manipolatori affettivi. Hanno un’alta considerazione di loro stessi, esagerano le proprie capacità, appaiono spesso presuntuosi, credono di essere speciali, superiori, di dover essere soddisfatti in ogni loro bisogno e pretendono di avere diritto ad un trattamento particolare. Ma questo non basta, altrimenti avremmo a che fare con un “normale” narcisista. Il tutto risulta condito dal comportamento maligno che porta tale soggetto ad avere anche tratti borderline, antisociali e paranoici.
I narcisisti maligni o perversi (manipolatori affettivi) hanno come obiettivo quello di agire attraverso la manipolazione e il raggiro per far compiere al proprio interlocutore delle azioni che tornano ad esclusivo vantaggio personale, si approfittano dell’amore altrui a scopo egoistico. I manipolatori non provano senso di colpa per quello che fanno poiché tutto è finalizzato a soddisfare il proprio ego. Manipolano la vittima amorosa con falsa tenerezza, e dopo averla conquistata se ne nutrono in maniera avara.
Le vittime sono minate e fiaccate nei loro punti deboli e, di conseguenza, piombano in una spirale negativa dalla quale non escono senza traumi. Ogni relazione deve soddisfare regole e richieste rigidamente imposte.
Inoltre ultilizzano l'istigazione, l' aggressività e la violenza fisica e psicologica.
La narcisista Donna solitamente covert coperta o depressa/esausta ha queste caratteristiche:
Spesso si pensa erroneamente che Il narcisismo patologico sia soltanto un disturbo della personalità tipicamente maschile che tende a voler dominare e essere costantemente al centro dell’attenzione della partner. Il narcisismo patologico è anche al femminile.
Le dinamiche che emergono nella relazione con la narcisista patologica sono diverse rispetto a quelle attivate dal maschio narcisista ma da non sottovalutare assolutamente. Relazionarsi con una donna che soffre di narcisismo non è per nulla semplice perché è capace di attivare atteggiamenti manipolativi altamente tossici per chi li subisce.
Ia narcisista patologica, è una persona brillante e perfezionista è una donna in carriera che vuole primeggiare a tutti i costi ed essere al centro dell’attenzione. Non accetta le sconfitte e i fallimenti di alcuna tipologia. Una donna narcisista tende a nutrire tante aspettative nelle relazioni con il suo uomo, è costantemente attenta nei confronti dei difetti e delle mancanze del partner. Non sa perdere e ha poca tolleranza nei confronti degli errori. Fa pesare all’altro qualsiasi tipo di mancanza. All’interno della relazione di coppia le narcisiste patologiche giocano a fare le forti, quelle che sono costantemente all’altezza delle situazioni.
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