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Pedagogista e Pedagogista Giuridico ( CTU e CTP)

sabato 8 gennaio 2022

narcisismo 2

La coppia tossica: il narcisista patologico ( overt e covert) o perverso/ maligno/psicopatico,  manipolatore affettivo, vampiro energetico, carnefice, cacciatore e/o predatore e l'empatica, dipendente affettiva, coodipendente affettiva, preda, vittima

Il mito di Narciso è sicuramente il più conosciuto sia nella mitologia greca che in quella romana.
 La fonte più conosciuta della mitologia greca, proviene dai papiri di Ossirinco, forse opera dello scrittore Partenio. Ma quella più autorevole sarebbe però l’opera di Pausania, Periegesi della Grecia del (II secolo d.C.). 
 La fonte  invece più autorevole  romana è quella di Ovidio poeta romano con le sue Metamorfosi di Narciso ed Eco. 
Il mito di Narciso,  narra la storia di un giovane bellissimo che perde la vita perché si innamora perdutamente del suo riflesso.
Ad ogni modo, a qualunque versione ci si riferisca, il mito di Narciso ha affascinato centinaia di generazioni di tutte le epoche storiche. 

Adone e Venere è una scultura neoclassica di Antonio Canova, completata nel 1794 ed esposta al Musée d'Art et d'Histoire di Ginevra.

Nella pittura, ha ispirato i più grandi artisti: si ricordi in particolare il Narciso di Caravaggio (1600); Narciso ed Eco di William Turner (1804) e la Metamorfosi di Narciso di Salvador Dalì (1937).

È impossibile non ricordare l’influenza che il mito ha avuto nella letteratura di tutti i tempi, in particolare soprattutto dall’Ottocento in poi basti pensare che il famoso romanzo di Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray, è fortemente ispirato alla figura di Narciso. Narciso e Boccadoro di Hermann Hesse del 1930. I riferimenti potrebbero continuare, passando per la musica e per il cinema.
Il narciso è un fiore dalla potente simbologia. Esistono, infatti, in diverse culture, miti e leggende che lo vedono protagonista e metafora di caratteristiche umane, ma anche simbolo di buoni e cattivi auspici. Pianta originaria dell'Europa, Nord Africa e parte dell'Asia, venne introdotta in Cina intorno all'anno mille e oggi è diffusa in tutti i continenti. Fiorisce da marzo a giugno, la troviamo in molte varietà, con foglie lineari e fiori a sei petali bianchi. I petali si uniscono al centro, da cui parte una corona color giallo intenso. In natura, cresce spontaneamente in boschi e prati con una buona esposizione alla luce del sole. Nella simbologia del mito greco narciso dopo essersi ucciso dopo aver visto la sua immagine nasce il fiore di nome narciso esso indica l' amore solo per se stessi.

Per comprendere a pieno la celebrità del mito, si può vedere che le parole narcisismo e narcisista sono ormai entrate nel nostro vocabolario comune proprio per indicare una persona che prova troppo amore per se stesso. 

L’aggettivo “narcisista” , inteso come il narcisista sano, molto spesso viene utilizzato per indicare una persona molto vanitosa, che ama la propria immagine o la propria personalità e che ama essere al centro dell’attenzione. Si tratta di un aggettivo, dunque, che descrive semplicemente un tratto della personalità, che non definisce – almeno apparentemente – una situazione o una condizione grave. 

Il problema sorge quando trattiamo di narcisismo patologico

La differenza sta nel fatto che il i narcisisti patologici non amano perché incapaci di amare ma adottano comportamenti di grandiosità come se fossero unici, per nascondere la loro fragilità inoltre mancano di empatia ossia sono incapaci di mettersi nei panni degli altri perché troppo concentrati su se stessi.

Nel disturbo di personalità narcisistica sia nel ICD 11( medico, neuro psichiatrico) sia nel DSM 5 ( psicologico, psicoterapeutico) cluster B distingue due sottocategorie:  overt e covert.

Ci sono differenze tra i pazienti con disturbo antisociale di personalità che sfruttano gli altri per guadagno materiale; quelli con disturbo narcisistico di personalità che sfruttano gli altri per mantenere la loro autostima.

Le comorbilità sono comunque frequenti. I pazienti spesso hanno anche un disturbo depressivo (p. es., disturbo depressivo maggiore, distimia), anoressia nervosa, un disturbo da abuso di sostanze (soprattutto cocaina), o un altro disturbo di personalità (istrionico, sociopatico, borderline, paranoide) psicopatia. A tratti anche bipolare minore e ciclotimia.

il disturbo bipolare di tipo II, caratterizzato da episodi depressivi e episodi ipomaniacali.
La ciclotimia viene considerata una variante minore del disturbo bipolare, che spesso evolve verso il disturbo bipolare di tipo II, o con minor frequenza, verso il tipo I. E’ caratterizzata da episodi di lieve intensità ma con elevata frequenza di presentazione e con cambiamenti comportamentali che provocano notevoli complicazioni a livello psicosociale.

 

A volte, gli episodi severi di mania o di depressione includono i sintomi psicotici. Tra questi i più comuni sono le allucinazioni (es. udire delle voci che nessuno sente, sentire degli odori che nessuno sente) e i deliri. 

Le  persone con personalità narcisistica overt estroversi, hanno avuto un tipo di legame d' attaccamento,  dalle teorie di  attaccamento di Bolby, con la propria madre o caregiver, di tipo insicuro evitante, da adulto con le teorie di Mary Main nell' A.A.I. Adult Attachment Interview, svilupperà in un amore freddo e distaccato. 

Le persone con personalità narcisistica covert introversi, invece, hanno avuto un tipo  di legame d' attaccamento dalla strange situation, di Mary Ainsworth, con la propria madre o caregiver di tipo ansioso resistente (ambivalente) egli da adulto svilupperà in un amore di tipo ossessivo.

Il narcisismo è il risultato di una combinazione di fattori genetici innati (temperamento) ed ambientali appresi, sia relazionali (familiari-affettivi), che socio-culturali (media, scuola,..etc..). Un/una “narcisista” è in primis una persona “immatura” e “ripiegata su se stessa” (egocentrica), che non ha sviluppato (nonostante l’apparente sensibilità), la capacità di investire affettivamente sugli altri, poiché tutta l’energia che questo processo richiederebbe gli è necessaria per mantenere in equilibrio se stesso. È proprio a causa di questa struttura carente e fragile, che i narcisisti non tollerano i legami e le responsabilità ad essi annesse, a meno che in questo legame non intravedano inconsciamente un vantaggio egoico e cioè la possibilità di ripetere all’infinito il simbiotico legame idealizzato madre-figlio. Essi desiderano più o meno consciamente che qualcuno si occupi di loro, che prosegua a svolgere per loro la funzione riflessiva che in genere la madre svolge con il figlio/la figlia picolo/a (2-6 anni), permettendo quindi loro di restare eterni/e peter pan/Trilly.

Il narcisismo primario come diceva Freud è una fase naturale dello sviluppo psico-affettivo, che tutti attraversiamo durante l’infanzia e  che si perde con l' adolescenza, invece, diviene patologica solo se si verifica un arresto della maturazione del soggetto a tale stadio. 

Winnicot parlava di madre sufficientemente buona e non perfetta capace di dare il giusto distacco, ciò fa sì che poi l' adulto sia capace di relazionarsi con gli altri perché come dicono i post freudiani l' uomo è un essere innatamente sociale.

Questo processo fa in modo di far percepire al proprio bambino nella fase naturale di narcisismo primario, che in fase normale perderà durante la crescita, quando capira che lui e la madre sono due entità (oggetti) diverse  cioè si muove dall' interno ( prolungamento di me stesso) all' interno-esterno oggettuale ( ossia lei diversa da me) e non che il bambino è un mero prolungamento di se stessa ( la madre)..il bambino durante la fase oggettuale se la madre  non da ingiusto imprinting dalla nascita ai tre anni si costruisce l' idea di madre ideale che non corrisponde alla madre reale. In quest'ultimo caso si genera il falso sé che da adulto sarà  la maschera sociale e l' idea che gli altri devono avere di lui.  Ed un bambino che da adulto non  ha ne capacità di amare di di essere empatico ( mettersi nei panni di) con la partner perché la madre realmente non c' era e lui si costruisce quell' idea di donna/ madre che deve sostituire ciò che la madre non gli ha dato ideale, ma realmente vuole che si comporti proprio come si è comportata la madre con lui.

Inoltre il narcisista e un bambino nel corpo di un adulto ed è ripiegato ( concentrato) su se stesso.

La madre in sostituzione sua dovrebbe dargli quell' oggetto preferito del bambino chiamato oggetto transizionale giocattolo o copertina ad es. Per dare la giusta fiducia e sicurezza al piccolo.

Ma perché la capacità di investire sulle relazioni e sul mondo esterno si blocca?

La risposta la troviamo nella precoce disillusione narcisistica e cioè nella rottura della FIDUCIA verso le figure di attaccamento oppure nella mancata disillusione narcisistica e cioè nel mantenimento della visione del genitore come onnipotente.

Il passaggio all’investimento oggettuale non avviene automaticamente con la crescita, ma richiede che il bambino si senta amato in modo adeguatamente sano e che quindi –  abbia una “madre/padre/genitore/care giver sufficientemente buona/o e non cattiva”.

Cosa significa “adeguatamente sano”? né troppo, né poco.

Quando l’amore dei genitori è eccessivo o assente il bambino non apprende come relazionarsi e la carenza di stimoli adeguati a livello relazionale non permette al cervello di sviluppare le aree correlate all’empatia.

La capacità empatica richiede cioè un “modeling” da parte dei genitori che dovrebbero dare in primis il BUON ESEMPIO di “come si ama” e “cosa significa essere amati”.

Se l’amore manca, il bambino non sa cosa significhi amare ed essere amato, se l’amore donatogli è eccessivo e a senso unico, da grande, gli sembrerà ovvio che gli altri amino lui/lei, ma ciò non implica che lui/lei debba sentirsi in grado o in dovere di ricambiare, anzi, quando per qualche motivo mancherete nel garantire un certo livello di energia gratuita, invece di aiutarvi, i  narcisisti/le narcisiste vi faranno sentire in colpa come i bambini/bambine viziati/e fanno quando mamma/papà ha la febbre, ma loro sono ancora molto piccoli per capirlo e gli urlano “cattiva mamma/papà” ( madre buona e madre cattiva di Winnicot) se la minestrina non è pronta.

Pian piano, se lo sviluppo avviene in modo naturale, il bambino abbandonerà questa visione per capire che i genitori sono qualcosa di diverso da se stesso (l’altro fuori da me) e che vivono indipendentemente da lui e dai suoi bisogni.

Per questo si dice che l’oggetto a cui la libido infantile si riferisce è “parziale”, perché con la crescita il soggetto dovrebbe divenire capace di dare e prendere, (non solo di pretendere) e tollerare l’ambivalenza dell’oggetto, mantenendo la fiducia verso l’altro che è presente anche se non immediatamente disponibile. Se lo sviluppo si arresta alla fase narcisistica si parla di narcisismo “secondario” o nevrosi narcisistica in età adulta, perché la libido oggettuale viene ritirata dall’oggetto e nuovamente indirizzata sul se.

Da queste due differenti situazioni (incuria/discuria o ipercura) derivano i due principali atteggiamenti dei narcisisti:

La compensazione del vuoto: la fame e la carenza di amore causano una sensazione di vuoto e fame di affetto cronica, per questo il/la narcisista diviene avido/a di attenzioni e riconoscimenti, nel tentativo di ritrovare quell’amore che non ha mai ricevuto, nell’illusione di riempire questo vuoto cosmico.

Le petit Prince/la petite Princesse: l’esaltazione del bambino è la causa dell’egocentrismo nell’adulto; il narcisista egocentrico è convinto che tutto gli sia dovuto, che gli altri gli siano inferiori, che non abbiano mai ragione a meno che non concordino con lui e che solo lui/lei sia onesto, mentre gli altri siano tutti ingiusti e cattivi con lui/lei.

In tutti e due i casi l’individuo è ripiegato su se stesso; nel primo caso, il soggetto vive in una sorta di senso di ingiustizia perenne per cui deve pretendere l’amore che non ha mai avuto al fine di  colmare il vuoto affettivo alla base di esso e per questo si verificano le cosiddette “alte pretese” riguardo agli altri, che devono ammirarlo/a, ed essere sempre a sua disposizione. 

Nel secondo caso, il soggetto abituato ad essere idolatrato/idolatrata come un Dio/Dea da uno o entrambe i genitori pretenderà di riprodurre questo schema di relazione altamente dipendente e sbilanciato anche nella vita adulta. L’atteggiamento condiviso è di grande arroganza, superbia, rigidità e volubilità.

Il/la narcisista è incapace di riconoscimento e gratitudine (caratteristiche essenziali per accedere a quella che la Klein chiamava fase depressiva dello sviluppo, nella quale si considera l’altro non più solo un oggetto, ma un SOGGETTO) ed è incapace di provare empatia, perché è cresciuto/a nell’illusione di poter replicare la simbiosi madre/figlio perché l’ha vissuta fino all’età adulta o di rimpiazzarla dato che non l’ha potuta vivere al momento giusto. I diversi livelli di gravità della nevrosi narcisistica, determinano poi l’instaurarsi o meno della personalità narcisistica patologica i cui differenti livelli di funzionamento ne determinano la gravità e l’intensità/rigidità delle difese.

Tutti i narcisisti sono soprattutto persone: iperlogiche logos, ossia razionali e non emotivi Phatos incapaci di provare sia affetto sia empatia ossia mettersi nei panni degli altri, infantili, puerili, periferici, insicure, aride, vuote, egoiste, invidiose, egocentriche, accentratori, possessivi e non gelosi, aggressivi, stolker c.p. Decreto Legge n. 11 del 2009, convertito dalla Legge n. 38 del 2009, all’articolo 612-bis e 612 comma 2,  ed arrivano anche ad alzare le mani, violenti a livello fisico e psicologico, prima vi tratteranno bene e poi quando sarete cotti a puntino, vi maltratteranno, vi diranno di volere un rapporto tranquillo ma non lo vogliono davvero con questo intendono che voi dovete fare ciò che dicono e vogliono loro, sono intelligenti per manipolarvi è piu astuzia e furbizia che usano è facile per una persona che non è innamorata abbindolare l' altra persona sana che invece è innamorata difatti faranno leva sui vostri sentimenti e sull' ingenuità della vittima per i propri scopi, arriveranno a chiedervi di cancellare foto e video tra di voi, vi dirà che gli farete schifo e a maledire il giorno in cui vi hanno incontrato, odiano essere contrastati e non vi potrete arrabbiare perché loro non devono dare conto a nessuno, nemmeno a voi, sono anche capaci di dirti che ti vedono come una disperata e che secondo loro tu vuoi stare con lui perché sono l" ultima spiaggia e dopo aver fatto sesso arriveranno a dirvi che non esiste un noi perche tu e lui non siete niente, essi si trovano spesso in dissonanza cognitiva ossia: una situazione di complessa elaborazione cognitiva, in cui credenze, nozioni, opinioni esplicitate contemporaneamente nel soggetto in relazione ad un tema si trovano in contrasto funzionale tra loro; esempi ne sono la "dissonanza per incoerenza logica", la dissonanza con le tendenze del comportamento passato, la dissonanza relativa all'ambiente con cui l'individuo si trova a interagire (dissonanza per costumi culturali). Inoltre hanno un odio viscerale per le donne. Quando sbagliano e vi mettono in pericolo dicono che  è solo per scherzo. Vi presenteranno anche la loro famiglia ma solo per soddisfare i suoi bisogni per apparire figo con una 'falsa maschera', per gettarvi fumo negli occhi a voi e a loro. Non riescono ad avere relazioni amicali, si chiudono in se stessi preferendo la solitudine e non ammettono di avere un problema. Non hanno idee loro ma per convincere l' altra useranno  le idee degli altri ma non la penseranno esattamente così come Ve la dicono bensì l' esatto contrario.

 Essi  sono e saranno sempre incapaci di amare, insomma persone pericolose da stare alla  larga. I narcisisti sono molto infantili il che potrebbe essere similmente identificato anche con la neotenia psicologica sindrome da Peter Pan o Puer Aeternus, eterno bambino.

Il loro atteggiamento è oppressivo, passivo, aggressivo, manipolativo e oppositivo (attacchi al legame, capricci, musi, distacchi, ricatti affettivi, silenzi punitivi, negazione sessuale, sparizioni, chiusura emotiva, scioperi di collaborazione, opposizione ..).

 I narcisisti ricercano negli altri le qualità che vorrebbero avere (che ritengono apprezzabili dalla società), e soprattutto persone empatiche, che potrebbero essere similmente identificate con la neotenia psicologica sindrome da crocerossina, perché ciò garantisce loro amore e attenzioni illimitate e incondizionate (nutrimento emotivo/narcisistic supply).

Le empatiche  hanno avuto un tipo di legame d' attaccamento, dalle teorie di Bolby, con la propria madre o caregiver, di tipo insicuro ambivalente,  che da adulte svilupperanno in un amore ossessivo.

 Le persone empatiche  hanno ottime capacità psicologiche ed umane (di percezione istinto, comprensione, dialogo, comunicazione..).

 comunque i narcisisti

sceglieranno sempre  persone dalla personalità emotiva Phatos: 

 1. empatica capace di comprendere i suoi bisogni, i suoi desideri e che è capace di dare anche senza ricevere.  

2. Di solito una persona con dipendenza affettiva ossia bisognosa di quella persona con una bassa autostima.

3. oppure una coodipendente affettiva ossia entrambi hanno bisogno l'uno dell'altro. 

In ogni caso il nostro corpo emette segnali di irritazione e repulsione dopo un po' di tempo su questa persona narcisista perché riconosce che qcsa in lui non va e ci dice lascia stare  ai primi segnali dovremmo scappare i segni sono: nausea, vomito, pensiero negativo, energia negativa, tremore, debolezza, fragilità, stanchezza, pensiero fisso, pianto tremore, compulsioni, eccessiva emotività, pianto, etc. Inoltre in alcuni momenti lo percepirete come un estraneo anche quando dorme, impariamo a dare ascolto al nostro corpo perché alla lunga il narcisista può portare la persona empatica all' esaurimento totale.

Ma quali sono le strategie e le tecniche adottate da un narcisista patologico o perverso o maligno? 

Il narcisismo è una malattia incurabile, le strategie e le tecniche adottate dai narcisisti sono consapevoli e prevedibili da chi le adotta ed inconsapevoli da chi le riceve. Il narcisista fa la vittima ma in realtà è un carnefice senza scrupoli incapace d' amare, egli fa la vittima per prendersi ciò di cui lui e solo lui ha bisogno.

Ricordo che non deve essere una questione di bisogno bensì di desiderio di stare insieme.

 Le strategie che utilizzano i narcisisti sono:

Svalutazione, deprivazione, possessività e non gelosia, senso di colpa, silenzio punitivo e controllo, triangolazione.

Se gli togliete il controllo lo avrete ai vostri piedi.

le Tecniche che adotta si svolgono in 4 fasi:

1. Love Bombing

2. Gaslithing

3. Scarto

4. Ritorno hoovering.

1. il Love Bombing: ossia una tecnica manipolatoria, perché consapevoli di ciò che fanno, cioè, fanno sentire la propria donna o il proprio uomo: unica/o, la persona della sua vita, al via: sms, telefonate, regali, fiori e tutto ciò che ha a che fare con il corteggiamento…anche verbalmente: sei unica, insostituibile, sei bellissima, non voglio nessun altra all’ infuori di te, etc…nel mentre vi starà facendo innamorare, osserverà il vostro comportamento facendo mirroring ossia il rispecchiamento: vi farà sentire comprese perché uguali a voi facendovi aprire e vi farà  un test, un bombardamento di domande, per sapere delle vostre debolezze per demolivi in tutto ciò di cui voi avete bisogno e quindi usarlo durante la seconda fase del gaslithing.

Una domanda che sicuramente vi siete poste è come faccio a riconoscere una persona realmente interessata da una persona che non lo è? difatti il corteggiamento love bombing lo fa anche una persona sana...la persona narcisista si differenzia dalla persona sana nella fase del Love Bombing perché va molto veloce: addirittura vi dice di amarvi sin dal primo giorno e di voler vivere con voi da subito perché non riesce a sostenere la 'maschera che si è creato per lungo tempo' e va di fretta...invece una persona sana attende i vostri tempi.

Difatti passeranno da un ti amo nella fase del love Bombing, ad un non so cosa provo nella fase del gaslithing ad un  non ti amo e non amo nemmeno me stesso nella fase dello scarto ad un mi sono accorto che forse ti amo nella fase del ritorno.

2. seconda fase il gaslighting : che significa confondere/manipolare. Contro questa fase si fa riferimento agli artt. 3 e 29 della Costituzione. È la fase in cui dopo avervi fatto innamorare, il narciso, manipolatore affettivo, carnefice, vampiro energetico, ha osservato il comportamento della sua preda, la vittima durante la prima fase del love Bombing , e la mette alla prova.

Lo fa per due motivi:

1. perché non riesce a sostenere un livello di amore così alto, e quindi ha bisogno di tempo per ritirarsi in sé;

2. perché ha bisogno di sapere fino a che punto si spingerà la sua preda per rimanere con lui.

Per farlo usa la tecnica del mirroring,  esso è un test ossia un bombardamento di domande, per sapere le debolezze sulla vittima  adottato durante la prima fase del love bombing che userà per colpirla durante la seconda fase del gaslithing per vedere quanto la sua compagna riesce a resistere in 'situazioni estremamente provanti', fino ad accenderla e spegnerla a suo piacimento, per strumentalizzarla e dimostrare a se stesso che la sua preda è sempre lì per lui. Esso  rappresenta il suo maggiore godimento.

La reazione più comune della preda vittima con personalità empatica, naturalmente è  ed è anche la preferita del narcisista, carnefice, manipolatore affettivo, ossia di istillare  nella  vera vittima il 'senso di colpa' ossia che sia colpa sua, perché ha sbagliato qualcosa e quindi aver meritato un simile trattamento.

Il narcisista carnefice, ha anche bisogno di qualcuno, la vera vittima, che diventi la sua 'fonte di approvvigionamento' (per fornirgli ciò di cui lui, e solo lui, ha bisogno, sono egoisti). Questa fonte di approvvigionamento diventa alla fine un’estensione di se stesso, come se fosse parte di lui. Egli da per scontato che la sua vittima debba pensare, agire e sentire come vuole lui perché la considera un suo prolungamento, altrimenti non va bene. La vittima è il suo 'nutrimento, la sua fonte di approvigionamento, la sua fornitura narcisistica', non deve avere una sua identità, ma deve compiacerlo in ogni istante a livello: economico, professionale, sociale, culturale, familiare, relazionale, amicale, sessuale, sentimentale, etc.

Egli vi usa, vi sfrutta, abusa e soprattutto vi 'abbassa l' autostima' fino a ridurvi in poltiglia, vi annienta,  per regolare la sua autostima e sostenere il proprio Io. Ha sempre bisogno di apparire agli altri ciò che non è in realtà', ha bisogno di 'riaffermare la maschera che ha creato con gli altri' apparendo: perfetto unico e figo, per mostrare il suo 'falso sé': 'la sua grandezza, la sua superiorità', il suo carattere 'unico e speciale' è pesante e lo farà chiedendovi di isolarvi dal mondo ( famiglia, amici) perché 'vuole annientarvi' senza che gli altri vi aprano gli occhi o sappiano ciò che sta combinando con voi, insomma 'non vuole essere smascherato o sbugiardato' perché per lui, voi che siete lì per lui non valete niente, ma vale il giudizio degli altri indossando quella 'falsa maschera' che si è creato. A voi vi vuole sempre disponibili per 'succhiarvi energia, difatti è un vampiro energetico', e prendersi ciò di cui lui, e solo lui ha bisogno, disinteressandosi di voi delle vostre emozioni e dei vostri sentimenti che lui è incapace di provare....in realtà sotto quella 'maschera' si cela un individuo insicuro con bassa autostima, che ha bisogno di qualcun altro ( donna o uomo che sia in tutti i tipi di rapporti (amore, amicizia, famiglia etc.) per il suo sostentamento. Al narcisista più chiederete meno vi darà da ogni punto di vista perché vive solo in funzione dei propri bisogni e se è una persona dello stesso sesso a soddisfare i suoi bisogni andrà bene lo stesso l' importante è che si prendano ciò di cui hanno bisogno, difatti solitamente sono anche bisex o anche omosessuali. In questa fase si chiude con 'silenzi punitivi', ed a livello sessuale diverrà 'asessuato'  ma solo nei vostri confronti non curante dei vostri bisogni mentre quando loro i narcisisti avranno voglia vorranno essere soddisfatti o addirittura può usare solo sesso senza amore violentandovi fisicamente. 
Usano la triangolazione ossia un terzo elemento nella coppia che può essere un amico/a col solo scopo di farvi venire dubbi che voi non gli bastate.

Non vi chiederà scusa quando sbaglia loro 'son perfetti' e se lo farà sarà  sempre in funzione di qualcosa che devono avere da voi. Inoltre cercherà di 'svalutarvi' in tutti i modi non facendovi neanche un complimento.

3. la terza fase lo scarto: in primis ti 'diffama' con le persone a te più vicine la prima cosa che diranno e che 'siete pazza', inoltre hanno un rapporto stretto con il cellulare e lo useranno per 'farvi Revenge Porn art. 10 c.p. cita il nuovo cod. 612 ter ( da legge sul Codice Rosso (Legge 19 luglio 2019, n. 69) è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 25 luglio 2019, n. 173. in protezione delle donne vittime di violenza)', diffamandovi con gli amici anche su aspetti intimi e sessuali, girando foto video n. di tel e scritte su di voi nei gruppi social con amici loro e non vostri, cercando di 'manipolare' anche loro perché vi deve fare terra bruciata intorno in modo tale che quando tornerà sarà più semplice per lui trovarvi li dove vi ha lasciata. Inoltre hanno la 'denuncia facile' ribaltano la realtà facendovi credere che siete voi a dover essere denunciate, un essere senza scrupoli che non ha niente da perdere. 

Lui si 'stanca e si stufa di voi' perché 'non vi ama' quindi inizia ad usare affermazioni come:  non vali nulla, senza di me non sei nessuno, non sei la persona ideale per me, etc…e cerca di 'rimanerti amico' perché poi nella fase del ritorno gli sarà più semplice tornare, finché non trova prima un' 'altra vittima oppure l'ha già pronta una o più di una', difatti,  egli è un 'traditore seriale', e lo fa tramite social dal quale vi avrà escluse perché lo meritate col 'falso senso di colpa' che lui vi avrà istillato per non avere rotture di scatole, e lo fa col 'silenzio punitivo' sparendo da voi, ma lui vi controlla.. Come? Con altri account social fake, tramite amici in comune, difatti egli solitamente ha piu cellulari e piu n. di tel., di cui voi non sapete nulla perché li disattiva quando è con voi..però lui, ora, ha da dedicare le sue energie prese da voi, per fare love Bombing altrove, con altre trovate e che diventano le sue nuove fonti di approvigionamento.   Lui lo fa perché  vede le persone come oggetti da mettere sul suo scaffale e riprendere e utilizzare quando ne ha più bisogno, difatti, se quest'ultima/e che sta frequentando non corrisponde/ono alla sua realtà, ai suoi bisogni, la/e molla. Lui ha un vero e proprio 'harem' e si adatta a qualsiasi tipo di donna/uomo ma solo per il suo approvigionamento quindi avrà: quella del lunedì per determinate cose, del martedì per altre, etc. Con tutte userà  sempre in modo ciclico le sue 4 tecniche: love bombing, gaslithing, scarto e ritorno.

Una contromanipolazione della vittima al narcisista ad esempio può essere di scartarlo prima di lui, esso rappresenta un colpo basso al suo ego.

4 fase del ritorno hoovering: ossia torna dalla vittima precedente, ossia voi, perché siete considerata migliore, lo sopportate e supportate in ciò di cui lui ha più bisogno, di più, dell' ultima o delle ultime, che ha conosciuto durante la terza fase dello scarto...prima però testa il terreno con un sms e lo fa unicamente per vedere voi a che punto siete della storia , non vi illudete, se siete ancora lì a piangere per lui, ossia, se vede che il terreno è fertile ossia piangete ancora per lui allora vi lascerà tranquille tanto non gli servite, per ora e andrà avanti con le altre. Se invece vedrà che voi state riacquistando autostima o vi state facendo un altra vita ritornerà a fare love bombing, gaslithing scarto e ritorno, in tempi 4/6 mesi. È stato stimato che i narcisisti tornano sulla stessa relazione almeno 7 o più volte ed ogni volta la relazione durerà sempre meno.

Tecniche della persona empatica, dipendente o coodipendente affettiva

In taluni casi la vittima non deve fare nulla come il sassolino grigio ossia ignorarlo e fare il no contact il che significa non bloccarlo ma non rispondere non guardare lui sui vari social e questo deve avvenire tra i 3 ed i 21 giorni. Se chiama entro i 3 giorni vuol dire che la persona ha un ottimo potenziale, a questo punto deve rispondere dopo la 4 telefonata e mettere dei vincoli, se invece vi ricontatta tra i 3 ed i 21 giorni non dovete rispondere avete un potenziale più basso ...dopo i 21 giorni se lo volete ancora dovete mandargli un sms che susciti curiosità ad es. Ho sentito che eri….?. La cosa migliore invece che possiate fare è il contatto zero ossia mai più nessun contatto perché avete capito le sue tecniche e voi dite a voi stesse io valgo scelgo me e merito di più.

Dovete togliergli il controllo e lo avrete ai vostri piedi

Ma dovete porvi una domanda fondamentale: questa persona vi rendeva veramente felice tanto da meritare la vs considerazione? Voi dovete cercare un rapporto qualitativo. Ricordo che non deve essere una questione di bisogno bensì di desiderio di stare insieme.

Il ruolo degli amici deve essere di distacco totale dall'altra persona che altrimenti vi farà solo del male perché il cordone ombelicale non si staccherà mai.

 Esistono tre tipologie di incapacità d' amare che hanno più o meno la stessa radice:

1. Il narcisista che ama solo se stesso/a, è così non cambierà mai. 

2. L' anaffettivo/a è incapace d' amare anche se stesso figuriamoci se può amare l' altra persona.

3. Il philofobo/a ha paura d' amare  ed essere amato/a ...

Il narcisista non vi amerà mai. Siete veramente disposti a rinunciare ad essere amati?

Il narciso di tipo overt (estroversi) tende a scegliere partner che ritiene inferiori a lui/lei, per cultura, intelligenza o reddito, perché vuole avere la certezza di poter gestire totalmente la relazione e il partner, svalutandolo o deridendolo pubblicamente per apparire più forte e utilizzandolo all’interno – come un punge-ball emotivo, proiettando su di lui/lei ogni bassezza e bruttezza del mondo o fallimento lavorativo/familiare.

In questo tipo di relazione dopo una prima fase di amore idilliaco in genere il/la narciso/narcisa si disimpegna giorno per giorno abbandonando il partner a una vita di solitudine e deprivazione emotiva, in cui la sua funzione è solo di garantirgli l’apparenza di una famiglia/coppia perfetta all’esterno, dargli dei figli, mantenerteli o crescerli, mentre lui/lei si fa la sua vita (spesso anche parallela, sessuale e non solo) fuori casa.

Svalutazione, deprivazione e controllo sono le strategie che l’overt usa per mantenere l’autostima del partner molto bassa e convincerlo inconsciamente che non può farcela senza di lui/lei.

I narcisisti overt (estroversi) possono scegliere anche partner socialmente ambiti (di bell’aspetto, di cultura etc..) per poi però, entrare con loro in una competizione basata sul desiderio di possedere l’altro, che per dimostrargli il suo vero amore, deve “rinunciare” a tutte quelle caratteristiche che da un lato lo/la rendevano appetibile ai suoi occhi e dall'altro però che lo/la rendono anche potenzilamente pericoloso/a per il suo primato d’importanza e potere all’interno della coppia.

In tal senso, l’inconscia avidità del/della narcisista è “portare quella persona a concentrarsi totalmente su di lui/lei” e se quella persona inizialmente è autonoma, indipendente etc.. la conquista si presenta ancora più appetibile in termini di sfida.

I narcisisti covert, (introversi) apparentemente timidi, sensibili ed emotivamente tormentati, sono attratti in particolar modo – da persone forti, decisionali e soprattutto empatiche, sceglieranno partner forti, in carriera, determinati, autosufficienti, a cui delegare ogni tipo di responsabilità, perché di solito, chi è autonomo è più utile e quindi “sfruttabile” sia a livello economico che emotivo; le persone autonome sono anche di poche pretese e certamente – prese dal lavoro e dallo stress del sovraccarico di responsabilità nella relazione – lasceranno loro maggiore libertà, permettendogli/le un totale disimpegno emotivo e pratico.In cambio, il covert illude il partner di lasciarsi gestire, ma di solito ottiene comunque tutto ciò che vuole attraverso condotte oppositive e/o passivo-aggressive (attacchi al legame, capricci, musi, distacchi, ricatti affettivi, silenzi, negazione sessuale, sparizioni, chiusura emotiva, scioperi di collaborazione, opposizione ..).

I covert, hanno bisogno di persone alle quali “appoggiarsi” a cui delegare aspetti pratici della vita o che li/le aiutino a vivere ed elaborare le emozioni con cui non sono in contatto, che li coccolino e li vizino come bambini capricciosi ed eternamente scontenti, che nulla devono in cambio. Il partner è visto perciò come un contenitore e un catalizzatore emotivo, come una madre ideale, che svolge la funzione di rispecchiamento e sintonizzazione emotiva con il bambino non ancora in grado di autoregolarsi emotivamente.

In tal senso il partner ideale è “una madre/padre salvifica/o a cui appoggiarsi e da utilizzare inconsciamente come punge-ball e/o capro espiatorio per ogni fallimento (reale o temuto) della propria esistenza è molto comodo. 

Ciò che però accomuna questi due tipi di partner sono le capacità empatiche e la tendenza a dipendere emotivamente e quindi a ricercare l’approvazione altrui (perfezionismo o insicurezza).

I narcisisti  (overt/estroversi) sono attratti dalla conquista, dalle sfide e dalle belle “cose” (persone incluse) da esibire, possedere e sfoggiare, perché avere oggetti di valore, amici o partner stimabili, garantisce loro di riflesso, l’acquisizione o il mantenimento di un’immagine di potere, successo e grandiosità.

Solitamente, non amano veramente il partner, perché sono interessati solamente a quello che quella persona può dargli, sia a livello emotivo che pratico; per loro è importante la funzione o il ruolo che può svolgere l’altro nel “film della sua vita”, spesso più immaginario che reale e soprattutto caratterizzato dall’esigenza (dichiarata o inconscia) di raggiungere il successo o la perfezione.

I narcisisti non sono realmente interessati ad avere una vera relazione e hanno problemi ad entrare in intimità sia con se stessi che con gli altri, per questo “mimano” innamoramento e amore solo per ottenere altro in cambio, a livello materiale o emotivo.

Nei casi più gravi, del NP maligni/possessivi/perversi, (overt/estroverso o covert/introverso) l’ammirazione o il velato sdegno, che egli/ella inizialmente prova per il partner si trasforma lentamente in invidia, nella voglia di possederlo/a, deprivarlo/a e per questo egli/ella, inizia a maturare fastidio o irritabilità ogni volta che l’altro è felice, ottiene successi, sia perché potrebbe perderlo/a, sia perché non è lui/lei ad avere questo successo.

Ecco quindi, che insorge l’inconscio desiderio compulsivo di distruggere il partner, privarlo della linfa vitale e ciò accade in genere con una lenta ed inesorabile svalutazione delle sue capacità, la tendenza a volerlo/a isolare dalla famiglia e dagli amici con atteggiamenti cinici, paranoidi e una più o meno esplicita gelosia patologica, o meglio possessività, illudendolo/a che solo con lui/lei può stare bene e che da soli si bastano, contro un mondo cattivo e ingiusto. In poche parole “non avrai altro Dio al di fuori del Narciso”.

Sono questi i casi che purtroppo, molto spesso leggiamo sui giornali, soprattutto se il narcisismo di tipo maligno è accompagnato da gravi carenze empatiche e tratti antisociali (psicopatia).

L’empatia è considerata una particolare forma di INTELLIGENZA EMOTIVA, cioè la capacità di percepire le emozioni altrui, elaborale ed esprimerle/restituirle in modo sano.

Quello che non si dice quasi mai però – è che questa capacità, a volte, matura in seguito ad un trauma affettivo (abuso psicologico).

L’empatico è spesso una persona ferita, che sa mettersi nei panni degli altri, perché ha imparato a farlo da piccolo, (the Wise Baby/ Adult Child) facendo da genitore ai propri genitori.

L’empatia è molto spesso il risultato una ferita abbandonica che sanguina, che non si è mai rimarginata e dalla quale i manipolatori affettivi suggono energia, è un taglio precoce, un cesareo psichico, che il bambino è stato costretto a praticarsi per evitare di essere punito, svalutato, rinnegato, dimenticato o ancor peggio abbandonato; l’empatia è spesso il risultato di una crescita e una maturazione psicologica precoce e forzata ai fini della sopravvivenza psichica, emotiva e a volte purtroppo anche fisica.
Per questo forse, oggi ricerchiamo nell’altro il tiranno psichico che conosciamo già, per ripetere una storia già vissuta: un genitore abusante, immaturo, instabile, che si appoggia ai figli, in modo più o meno visibile, che li genera per strumentalizzarli a livello psichico o materiale, che non li desiderava veramente e quindi, con tutta probabilità genitori narcisisti patologici.

Ecco perché chi è empatico, si trova spesso ad essere sfruttato dalle persone, perché è abituato/a, è addestrato al ricatto affettivo, perché ha confuso l’abuso con l’amore, perché ha imparato che se ascolta l’altro, se gli da quello che vuole, se lo aiuta questo poi gli darà le sue attenzioni e la sua ammirazione, tuttavia, per un manipolatore affettivo, queste attenzioni sono centellinate al millimetro e distribuite come insignificanti molliche d’amore lungo un cammino di spietata severità riguardo invece i presunto obblighi, mancanze, doveri morali, etici o di ruolo della vittima; doveri morali che quasi certamente, il manipolatore affettivo non si sentirà in dovere di ricambiare o di rispettare, perché se sbaglia, suvvia.. è pur sempre “colpa vostra”.

I narcisi non avvertono la necessità di essere coerenti, loro sono perfetti, lo saranno anche a costo di passarvi sopra come caterpillar, poco importa chi siete, se le mogli, i mariti o i siete i figli; dovete obbedire, essere i figli che vorrebbero che foste, le mogli perfette mute e sottomesse o i mariti zerbino che desiderano.

I narcisi ricercano attivamente gli empatici e se hanno la fortuna di riuscire ad addestrarne uno come figlio/marito/moglie, a suon di svalutazioni, punizioni e ricatti affettivi, li uniscono al loro immaginario esercito di fan o “oggetti di soddisfazione masturbatoria”.

Gli empatici invece sono persone che definiremo “BUONE”.

Per questo, fanno realmente fatica a credere che possano esistere persone fredde, anaffettive, aride, prive di scrupoli, figuriamoci poi se questo/a dovesse essere un genitore.

In generale i narcisisti tendono a voler mantenere il potere economico o psicologico (attraverso il vittimismo) sull’altro, per legarlo a se e quindi proseguire ad approvvigionarsi di lui/lei emotivamente.

Una strategia di conquista infallibile del narciso/a è quella di mostrarsi al partner ideale come una vittima da salvare (genitori inclusi).

In questo modo il narciso empatico si sentirà in dovere di salvarlo, impiegando ogni sua risorsa fisica, economica ed emotiva e proseguirà anche quando il NP si sarà tolto/a la maschera (narcisistic-supply), perché a quel punto la relazione non sarà più sbilanciata e si sarà instaurata una co-dipendenza narcisistica o come dico io “il parassita oggetto narcisistico si è instaurato nella psiche del partner”.

La co-dipendenza si instaura e si rafforza sull’impossibilità da parte del partner empatico di rinunciare alla sua visione ideale dell’amore della famiglia, (narcisismo infantile), perché distruggere quell’ideale sarebbe come distruggere una parte di se e quindi entrare in contatto con il vecchio tiranno interiorizzato.

Su questa forma di “buonismo” e idealismo romantico/religioso (l’amore salva tutto e vince su tutto) o meglio di Falso Sé del narciso empatico, si basa poi tutta la prosecuzione della relazione dipendenza affettiva.

La vittima di narcisismo non resiste alla tentazione di dover dimostrare a tutto il mondo di essere buono, per questo il NP riesce tranquillamente a gestirlo puntando sulla sua “ansia da prestazione umana”.

Per questo se hai già avuto una storia di abuso familiare, sei una persona sensibile, sognatrice, romantica, autonoma, perfezionista, talentuosa, intelligente, empatica, ma anche insicura e con scarsa autostima, sei una possibile vittima di narcisismo.

Ricordati che l’amore non cura ogni ferita, non possiamo veramente salvare nessuno, ma solo amarlo, ma amare qualcuno più di te stesso, non è sano.

Leggi, informati, impara come riconoscerli e come gestirli, impara a prenderti cura di te stesso/a e soprattutto a impiegare le tue qualità empatiche per lavoro, oppure, con persone che non ne approfittano in cui vi è una reciprocità affetiva.

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