martedì 15 dicembre 2015

maschi e femmine alfa beta gamma e omega

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 Nel mondo degli esseri umani, i soggetti dominanti, i leader naturali, possono essere indifferentemente maschi o femmine, e in questo secondo caso parliamo di donne Alfa.
Le caratteristiche di queste personalità femminili sono facilmente individuabili, si tratta di donne che senza apparente sforzo assurgono a ruoli dirigenziali, persone dotate di naturale autorevolezza, che non seguono la "massa" ma la influenzano, che istintivamente siamo portati a seguire, da cui accettiamo di buon grado di essere "comandate" o "ispirate" (a meno che no siamo anche noi femmine Alfa, naturalmente!).
Secondo le stime circa il 15-20% del totale della popolazione femminile ha una personalità Alfa e in effetti si tratta di donne professionalmente realizzate, spesso con lauti stipendi e grandi responsabilità, donne che ricoprono ruoli un tempo ad esclusivo appannaggio maschile.
Questo, per lo meno, nella porzione di mondo che glielo permette. Non dobbiamo commettere l'errore di pensare che la femmina Alfa sia "figlia" del femminismo, che venga al mondo solo nel mondo occidentale e diventi tale perché ha la possibilità di studiare e fare carriera. Moltissime "donne non Alfa ma beta" hanno queste stesse caratteristiche.
Quello che è importante capire è che le "persone Alfa" esistono da sempre, e i loro tratti distintivi, il loro "marchio" di leader naturali nasce con loro, ma nelle società maschiliste di ogni tempo le Alfa femmine non hanno avuto la possibilità di esprimere il loro potenziale e spesso hanno fatto quella che si può definire come "brutta fine".
Perché la donna Alfa è individualista, è anticonformista, è nata per fungere da guida, per radunare intorno a sé, per dirigere e comandare, oppure per rompere gli schemi, per innovare. Pertanto in un mondo maschilista è una donna pericolosa, da condannare. In passato, quando si affermava che "dietro i grandi uomini c'è sempre una grande donna", talvolta era una donna Alfa, che comandava vicariamente attraverso un uomo "non Alfa ma beta", un uomo nato per essere gregario.
Le donne dominanti non sono necessariamente "maschilizzate", anzi spesso appaiono molto femminili, usano la loro bellezza e il sex appeal per imporre uno stile (pensiamo ad una fenomenale donna Alfa come Madonna), oppure non danno molta importanza all'aspetto fisico (un esempio in Italia è un' Alfa di tutt'altro tipo:la leader della Ggil Susanna Camusso).
Molte donne Alfa neppure si notano, non hanno qualità fisiche particolari e talvolta neppure un look originale, non di rado adottano uno stile classico, si confondono tra la folla, ma la loro "aura" si manifesta in qualunque situazione in cui possano esprimere la loro vocazione al comando, ovvero a scuola, nel lavoro, nella vita familiare, nelle amicizie.
Le Alfa, da donne assertive e indipendenti quali sono, si curano della propria salute, sono "sanamente egoiste", invecchiano meglio, mangiano solo i cibi più sani, sono consapevoli del loro valore. Come si diventa donna Alfa? Non si diventa, ci si nasce, è un tratto della personalità che ben si evidenzia fin dai primi anni di vita.
Un consiglio, se pensate di essere delle Alfa, non fate l'errore di innamorarvi di un uomo Alfa, sarebbero dolori, piatti rotti e discussioni infinite. Sceglietevi, piuttosto, un dolce e sensibile uomo Beta, che non si senta minacciato dalla vostra personalità carismatica, dal vostro successo professionale. Ne gioveranno anche i futuri figli che cresceranno in un nucleo familiare più equilibrato. 
ma il mondo come sappiamo è variegato di sfumature di colori allora oltre alle donne alfa e alle donne beta troviamo le sfumature omega e gamma che hanno tratti sia di uno che dell' altro.
Allo stesso modo gli uomini
Se osserviamo bene gli uomini che - generalmente - le donne ritengono attraenti, noteremo che presentano una serie di caratteristiche:

  • Sicurezza di sè
  • Disinvoltura
  • Autoaffermazione
  • Indifferenza alle opinioni altrui
  • Attitudine al rischio
  • Impulsività
  • Tendenza aggressiva
  • Sessualmente disinibito e promiscuo
  • Certe caratteristiche fisiche fortemente mascoline (muscolatura, spalle larghe, torace "a V", mascella squadrata, voce profonda, ecc.)

Sono tutti tratti da maschio Alfa, dominante, e sono questi che istintivamente attraggono le femmine, che spesso non sanno nemmeno loro spiegare il motivo. In realtà il motivo è inconscio ed origina dalla parte più antica del cervello, quella presente anche negli animali, il "cervello rettile".
Da notare che queste caratteristiche appartengono anche ai capi, ai leader, agli imprenditori di successo e, in generale, ai "vincenti". Tra gli esseri umani come in natura, quel tipo di individuo tende ad affermarsi e ad arrivare "in cima" (non c'è da stupirsi che risulti affascinante).

Una volta capito questo, diventa evidente che, se in aggiunta alla lista di caratteristiche sopra elencate, un uomo è anche bastardo o meno, non cambia nulla... non è quello il punto. Un uomo come George Clooney ha molti di quegli elementi, non si comporta da bastardo, e piace alla grande.
Il punto non è nemmeno essere dolce o gentile. Un uomo che ha tutti gli elementi da Alfa, ed è pure gentile, attrae allo stesso modo (magari anche di più).

Se alle donne il maschio Alfa piace così tanto, ci si potrebbe chiedere, come mai poi le donne si lamentano spesso di questi uomini? (perché sono egoisti, inaffidabili, poco disponibili, promiscui, ecc.) Il fatto è che 
l'attrazione non ha nulla a che fare con l'intesa o la compatibilità tra le personalità; la sua funzione è puramente evolutiva. 

La polarità attraente/non attraente non si gioca sull'asse bastardo/gentile, ma sull'essere un maschio Alfa o Beta. 

Il "Beta" è tipicamente una persona remissiva, passiva, insicura, timida, timorosa, sessualmente inibita, ecc.: sono tutti tratti non attraenti per le donne. In altre parole, il tipo Beta è assai poco mascolino, mentre il tipo Alfa è molto mascolino e virile; e le donne sono generalmente attratte dalla mascolinità.
Inoltre, spesso il Beta esprime bisogno e disperazione verso le donne, le osserva con sguardo impaurito e impacciato, affamato e dipendente: questo non è per nulla attraente, perché comunica scarso valore (se so di valere, sono sicuro di me; se penso di non valere, ho sempre paura). 
Tipicamente i Beta fanno i "bravi ragazzi", dolci e gentili, e pensano che sia quello a renderli non attraenti. Ma in realtà sono i tratti da Beta (e l'assenza di quelli Alfa) che contano.

Generalmente, e specialmente in gioventù, questo tipo di uomini si sente dire spesso la fatidica frase: "Ti apprezzo perché sei un buon amico" (oppure "Per me sei solo un amico"). Magari detto dalla donna di cui sono innamorati. Non di rado, la stessa donna confida a quell'amico le sue "pene d'amore" con un maschio Alfa, con cui fa sesso ma che non ricambia l'interesse di lei.
Sono quelle classiche situazioni in cui c'è Alberto che ama Barbara, ma Barbara vuole invece Carlo, che però non è interessato a lei (magari perché ne ha a disposizione altre dodici). In situazioni come queste, è facile ingannarsi e credere che a vincere sia il maschio più spietato, oppure che "In amore vince chi fugge": ma queste non sono le vere ragioni, sono solo ciò che appare in superficie.

L'attrazione, l'innamoramento e l'amore sono dinamiche complesse, che hanno basi in gran parte inconsce; solo scoprendo i "meccanismi nascosti" 
dell'attrazione e di come scegliamo i partner, possiamo capire davvero le ragioni del nostro (e altrui) comportamento.

3 commenti:

  1. Ma se tu dai dei bastardi agli uomini in un articolo di pedagogia un uomo può dare delle puttane alle donne in un articolo che tratta dello stesso argomento?
    Paolo Levoni

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