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Pedagogista e Pedagogista Giuridico ( CTU e CTP)

martedì 4 novembre 2014

Metodo Feuerstein

Il metodo Feuerstein prende il nome dallo psicopedagogista rumeno Reuven Feuerstein,che lo ha elaborato per sviluppare l'intelligenza di bambini con problemi diapprendimento o con handicap mentali, oppure affetti da sindrome di Down. Il metodo è oggi applicato anche a studenti, ma anche a persone adulte, ad esempio lavoratori che devono aggiornarsi alle nuove tecnologie, disoccupati ed emarginati. La prima fase del metodo prevede la misurazione del potenziale di intelligenza di un bambino, di un adulto, per poi svilupparne appunto l'intelligenza con apposito insegnamento centrato sulla mediazione didattica.
Mediazione didattica fatta da una persona professionalmente preparata ad applicare il metodo in uno dei centri accreditati ufficialmente. La parte applicativa del metodo è il PAS (Programma di Arricchimento Strumentale) con cui si procede tramite esercizi, svolti sempre sotto la guida di un insegnante, a sviluppare l'intelligenza intesa come proprietà dinamica della mente, cioè modificabile. In sintesi il metodo consiste nel rendere consapevole il bambino, l'individuo, che attua dei precisi processi mentali quando impara o risolve dei problemi. Che può essere consapevole di questi processi mentali, (può "vedere" come pensa) e che può modificarli per meglio imparare e risolvere problemi di varia natura, non solo matematici o scolastici. Ad esempio gli esercizi del PAS puntano a far controllare l'impulsività quando si deve rispondere ad una domanda o risolvere un problema, che bisogna riflettere prima di compiere anche la più piccola azione e che ci si deve chiedere sempre quale è il problema e come lo si è risolto e perché si ha avuto successo o meno.
Lo stesso Feuerstein afferma e dimostra, dato che il metodo è ormai applicato in varie nazioni, che il cervello umano è modificabile strutturalmente se opportunamente stimolato e che ad ogni età un individuo può cambiare ed incrementare la propria intelligenza che può così essere insegnata.
Concetto di intelligenza
Secondo il metodo Feuerstein, l'intelligenza non è un tratto ereditato geneticamente e perciò immutabile; è invece uno stato, risultato di diverse componenti, di cui quella genetica non è la sola né la più importante. L'intelligenza è la propensione dell'organismo a modificarsi nella sua struttura cognitiva, in risposta al bisogno di adattarsi a nuovi stimoli, di origine interna o esterna che siano (Feuerstein 1998)

•    A chi è rivolto il metodo Feuerstein?
Il metodo si pone come obiettivo il potenziamento delle abilità cognitive dell'individuo. Viene applicato in ambiti diversificati: si va dal recupero di gravi ritardi mentali, ai disturbi di apprendimento ed alla formazione dei dirigenti di azienda.
•    Modalità
Il programma si sviluppa attraverso l'esercizio sistematico delle funzioni cognitive che sono alla base di una corretta operazione mentale. Gli strumenti sono graduati e, al loro interno, le varie schede sono ordinate secondo difficoltà crescente. Ogni strumento è rivolto ad un serie specifica di obiettivi, ma ne riprende alcuni già presenti negli strumenti precedenti. In questo modo la ripetizione di principi ed operazioni abitua ad applicare modalità di pensiero adeguate ad affrontare situazioni nuove. Gli strumenti propongono esercizi tipo carta-matita.Il concetto di fondo del metodo Feuerstein è la modificabilità cognitiva strutturale.

•    Cosa significa?
Se l'intelligenza è un'entità plasmabile, la cui plasticità si estende ben oltre l'infanzia, l'attività mentale è suscettibile di modificazione e di evoluzione a tutte le età ed in tutte le fasi del suo sviluppo. Per cambiamento strutturale Feuerstein intende una "modificazione stabile nel tempo della struttura cognitiva".
Prodotto finale è un funzionamento cognitivo autonomo.    
Obiettivo dell'apprendimento non sono azioni concrete, ma competenze.
Scopo delle singole prove non è la soluzione, ma la messa a fuoco del processo mentale attraverso il quale si arriva alla soluzione: come la mia mente ha ragionato? quali strategie ha messo in atto?
•    Come si attua questo metodo?
Attraverso la batteria per la Valutazione del Potenziale di Apprendimento (Learning potential assessment device) L.P.A.D.e  il Programma di Arricchimento Strumentale (P.A.S. basic e standard)
Valutazione del Potenziale di Apprendimento (LPAD)
Il metodo di Valutazione del Potenziale di Apprendimento rappresenta un approccio dinamico di valutazione che ha comescopo quello di rilevare la modificabilità dell’individuo e il suo potenziale di apprendimento, al fine di individuare indicazioni operative utili all’intervento.
Questo approccio permette di avere un quadro di riferimento su come una persona impara, pensa, su quali sono i punti forti e deboli del suo funzionamento cognitivo e quali sono le possibilità di sviluppo del suo potenziale di apprendimento. A differenza dei test statici l’LPAD rivolge maggiore importanza al processo (al come un compito viene risolto), piuttosto che al risultato (il cosa), considerando, oltre agli aspetti strettamente cognitivi, anche i fattori affettivi e motivazionali che intervengono nell’apprendimento.
Inoltre l’esaminatore non rimane esterno alla valutazione, ma interviene attivamente nella relazione strutturando modalità e condizioni che rendano possibili una maggiore efficienza cognitiva.
La valutazione dinamica del potenziale di apprendimento, viene considerata dai professionisti sul campo e dai ricercatori come un procedura diagnostica promettente, capace di rivelare aspetti importanti del funzionamento di un individuo che non possono essere messi in evidenza tramite procedure di valutazione standard.
Programma di Arricchimento Strumentale per le funzioni cognitive di base (P.A.S. BASIC)
Il P.A.S. Basic è un programma di educazione cognitiva, rivolto all'eta' prescolare o alle situazioni di ritardo/carenza dellefunzioni cognitive di base (ad es. ritardo mentale, paralisi cerebrale, disturbi dell'apprendimento...).
A partire da esercizi giocosi, alcuni manipolativi, che tengono conto della fase di sviluppo del bambino, si spinge il soggetto verso livelli più alti di astrazione e rappresentazione, anche dei contenuti emotivi del pensiero.
La natura concreta dei materiali e delle procedure premette di trasferire gli apprendimenti in altri contesti e portare l'individuo a più alti livelli di astrazione e rappresentazione. L'interazione mediata permette di far manifestare e potenziare le funzioni cognitive emergenti, carenti o del tutto mancanti.
All'interno del programma alcuni strumenti si focalizzano sulle emozioni che diventano così i contenuti del problem-solving (educabilità emotiva).
Programma di Arricchimento Strumentale (P.A.S. STANDARD)
Il P.A.S. ha richiesto 25 anni di lavoro e comprende 14 Strumenti .Ognuno consiste in una batteria di esercizi in sequenza graduata che si pone come strumentale al superamento di una carenza cognitiva.
Esempio di carenza cognitiva:comportamento esplorativo non sistematico, impulsivo, non pianificato.
Il P.A.S. è oggi utilizzato in 30 paesi.
In Italia:nelle scuole con progetti sperimentalinelle formazione professionalenell'educazione degli adultinella riabilitazione degli anzianiin aziende che operano in campo informatico e metalmeccanico.

Apprendimento mediato
Nel modello di apprendimento proposto da Feuerstein gioca un ruolo essenziale l'esposizione agli stimoli  dell'ambiente che già dai primissimi stadi dello sviluppo agiscono sull'organismo indicendo cambiamenti. L'efficacia degli stimoli si protrae ben al di là dell'infanzia e influenza l'apprendimento per tutta la durata della vita a patto che vengano assicurati rinnovamenti e variazioni. Feuerstein oltre a riconoscere l'importanza degli stimoli individua un'altra modalità di apprendimento più articolata e complessa, caratteristica dell'uomo.
Il bambino impara non solo perché è esposto agli stimoli dell'ambiente ma anche e soprattutto perché tra lui e l'ambiente si inserisce una figura- un genitore che si prende cura di lui- che interviene esplicando una preziosa funzione di mediazione.
Il mediatore, guidato dall'intenzione, da tutto il suo patrimonio affettivo, emozionale ed intellettivo, seleziona ed organizza gli stimoli che devono arrivare al bambino, li filtra e li struttura. La prima mediatrice è la madre , la quale, ancor prima  che egli controlli il linguaggio verbale, seleziona per lui gli stimoli. Richiama e cattura la sua attenzione, crea situazioni in cui egli sia portato a richiedere la mediazione. In questo stadio di sviluppo il contenuto svolge un ruolo secondario: lo sviluppo della struttura mentale non dipende dall'offerta di un contenuto specifico.
Nella mediazione che la madre offre al bambino, Feuerstein individua categorie precise tra cui:
  • selezione degli stimoli ("Questo no!", "Poi, non adesso." e "Ho detto là, non qui");
  • organizzazione di stimoli;
  • organizzare gli eventi lungo gli assi del tempo e dello spazio produce  nel bambino la capacità di individuare gli attributi degli eventi, cioè il tempo in cui si verificano, la correlazione reciproca, e la sequenza in relazione agli altri eventi.
I criteri della mediazione
Attraverso il mediatore il bambino acquisisce una serie di apprendimenti, di comportamenti, di abilità operative (ad esempio l'organizzazione mentale, il controllo dell'impulsività). L'esperienza di apprendimento mediato è dunque sostanzialmente un'interazione del bambino con l'ambiente, ma perché ciò avvenga occorre che l'interazione presenti precise caratteristiche, tra cui ad esempio:
  • intenzionalità e reciprocità;
  • trascendenza( oltre il qui e ora; impartire un ordine indicando lo scopo);
  • mediazione del significato( rendere il bambino consapevole del valore che oggetti, fatti, persone hanno).
La mancanza di mediazione è da considerarsi un fattore di ritardo.


Bibliografia Utile
•    Feuerstein R. (et al.) Non accettarmi come sono, Ed. Sansoni•    Feuerstein R. (et al.) La disabilità non è un limite, Ed. Libri Liberi 2005•    Feuerstein R. (et al.) La teoria di Feuerstein e i suoi sistemi applicativi: una raccolta di contributi, Associazione Connessioni 2006•    Feuerstein R. Il Programma di arricchimento strumentale di Feuerstein, fondamenti teorici e applicazioni pratiche, Erickson 2008•    Laniado N. Come insegnare l’intelligenza ai vostri bambini, Red edizioni 2002•    Laniado N. Come stimolare giorno per giorno l’intelligenza dei vostri bambini, Red edizioni 2003  

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