venerdì 5 marzo 2021

come si è formato il liceo delle scienze umane (scuola superiore) e i dipartimenti di studi umanistici e medicina (università) con maggior attenzione all'insegnamento

Storia del Liceo delle Scienze Umane e del Dipartimento di Scienze Umane 

ambedue nascono nel 2010

Scuola superiore o Scuola Secondaria di II° grado: Il liceo Delle Scienze Umane  ha una storia lunga  e travagliata 
 e due rami cosi distinti:


1.  dalle scuole di metodo per insegnanti di asili dal 1844 (per bambini dai 3 ai 5 anni) che poi ha cambiato nome in scuole materne dal 1923  oggi scuole d'infanzia  (per bambini dai 4 ai 6 anni):
Scuole di Metodo 1844/45 -1923/33 ( Aporti  con CARLO ALBERTO Re di Sardegna e del Piemonte 1844, Boncompagni I min 1848, Berti 1849 Mameli, La Marmora 1851, Credaro 1913). nasce come scuola media da 8 mesi a 3 anni
Scuole Magistrali 1923/24-1933/34-1943/44, rif. Gentile 3 anni diviene scuola superiore
Scuola Femminile 1940/41-1943/44, rif. Bottai, Rif. Bottai  e rif. Gentile insieme 3 anni scuola femminile
Scuola Magistrale 1945-1946 Biggini 3 anni 
Scuola Magistrale 1946/47-51/52 periodo resistenza/ Repubblicano A. Ruitz 3 anni
Scuola Magistrale 1952/53-1998/99 Min. Segni 3 anni + 1 di Istituto Magistrale per accedere alla Facoltà di Magistero.
Scuola magistrale+Istituto Magistrale+ anno integrativo 3+1+1= 5 anni (scelta) Min. P.I. Mario Ferrari Aggradi 1970/71-1998/99 per accedere ad altra Facoltà.
Tutte queste davano l' Accesso alla scuola/Istituto Superiore di Magistero furono ideate da Bonghi nel 1875 e da De Sanctis nel 1878 per insegnare nelle scuole medie e superiori genericamente mentre nel 1882 nacquero le scuole/Istituto Superiore femminile di Magistero con la Legge Bacelli Legge del 25 giugno 1882 n. 896 (serie 3) corsi specifici  di 3 anni per Materie Letterarie, Pedagogia e filosofia e Lingue straniere le prime a Roma e Firenze, dopo le scuole di metodo e le scuole Normali. Poi il corso divenne promiscuo nel 1923 con La Legge Gentile le Scuole o Istituto di Magistero diventano promiscui corsi di 4 anni per professori di Materie letterarie e Pedagogia ( classi di Laurea L 72 e da L 224 a L 244) nella scuola media inferiore e superiore o direttori ed ispettori della scuola elementare, poi Facoltà di Magistero dal 1936 Scuola/Istituto di Magistero diviene Facoltà di Magistero R.D. 1° ottobre 1936 n. 2475 Min. Cesare Maria De Vecchi con corsi di Laurea in Pedagogia L 73, Materie letterarie, Lingue e letterature straniere, 4 anni per formare docenti di scuole medie e superiori. per l'insegnamento alle scuole medie e superiori.



2. dalle scuole normali dal 1859 per  insegnanti di scuole elementari oggi scuole primarie  per bambini dai 6 ai 10 anni:
Scuola Normale biennale e triennale 1848-1859/60-1922/23 rif. Casati, nata come scuola media  dal 1848, Nel 1896 bisognava fare prima la  scuola triennale complementare pari  ad una scuola media  poi la scuola normale triennale che divienne scuola superiore.
Scuole magistrali di 2 anni primi esperimenti di fianco alle scuole normali 3 anni Rif. Daneo Credaro 1911/12-1922/23
Istituto Magistrale Superiore triennale 1923/24-1943/44 rif. Gentile,
liceo Magistrale quinquennale 1940/41-1943/44 rif. Bottai e Rif. Gentile insieme,
Liceo Magistrale quadriennale 1946 (4 anni) Biggini
Istituto Magistrale quadriennale 1946/47-1951/52 periodo resistenza/Repubblicano A. Ruitz.
Istituto Magistrale quadriennale 1952/53-1998/99 ministro Segni per l'accesso alla Facoltà di Magistero;
Istituto Magistrale+ anno Integrativo 4+1= 5 anni (scelta) per accedere ad altrà Facoltà Min. P.I. Mario Ferrari Aggradi 1970/71-1998/99.
Tutte queste davano l' Accesso alla scuola/Istituto Superiore di Magistero furono ideate da Bonghi nel 1875 e da De Sanctis nel 1878 per insegnare nelle scuole medie e superiori genericamente mentre nel 1882 nacquero le scuole/Istituto Superiore femminile di Magistero con la Legge Bacelli Legge del 25 giugno 1882 n. 896 (serie 3) corsi specifici  di 3 anni per Materie Letterarie, Pedagogia e filosofia e Lingue straniere le prime a Roma e Firenze, dopo le scuole di metodo e le scuole Normali. Poi il corso divenne promiscuo nel 1923 con La Legge Gentile le Scuole o Istituto di Magistero diventano promiscui corsi di 4 anni per professori di Materie letterarie e Pedagogia ( classi di Laurea L 72 e da L 224 a L 244) nella scuola media inferiore e superiore o direttori ed ispettori della scuola elementare, poi Facoltà di Magistero dal 1936 Scuola/Istituto di Magistero diviene Facoltà di Magistero R.D. 1° ottobre 1936 n. 2475 Min. Cesare Maria De Vecchi con corsi di Laurea in Pedagogia L 73, Materie letterarie, Lingue e letterature straniere, 4 anni per formare docenti di scuole medie e superiori. per l'insegnamento alle scuole medie e superiori.



primi tentativi di Liceo:
Dal 1963 promiscuità scuole superiori. Dal 1989 coesistevano Scuola magistrale triennale fino al 1998/99 ed Istituto Magistrale quadriennale fino al 1998/99 e (anno integrativo dal 1970/71 fino al 2001/2002), e licei autonomi dal 1989/90 fino al 1998/99 e sperimentali dal 1991-1998 dopodiché, dal 1998 continuarono solo i licei sperimentali dal 1998-2010, i licei sperimentali di nuova circolare ministeriale dal 1998 al 2010 e prog. Brocca dal 1992 al 2010, tutti di 5 anni, che aprivano le porte all' Università min. G. Bianco e R. Misasi. Per tutte queste sopra, l'abilitazione all' insegnamento era solo fino al 2001/2002:
Sperimentazione pedagogico-sociale, 1991 - 2010 , 5 anni
Sperimentazione scienze della formazione, 1999 - 2010, 5 anni
liceo socio psico pedagogico 1992-2010, 5 anni, prog. Brocca
liceo delle scienze sociali 1998 -2010, 5 anni, nuova circ. ministeriale

II Liceo delle scienze umane istituzionale nasce nel 2010
con due indirizzi entrambi 5 anni voluti dalla Rif. Gelmini e va a sostituire i vecchi scuola magistrale, istituto magistrale, anno integrativo e licei autonomi, licei sperimentali, licei sperimentali di nuova circolare ministeriale e prog. Brocca,
gli indirizzi sono due:
tradizionale; sostituisce il Liceo psico socio pedagogico prog. Brocca
opzione economico-sociale; sostituisce il liceo delle scienze sociali
Le materie caratterizzanti dell'attuale Liceo delle Scienze Umane in ambedue gli indirizzi sono le scienze sociali, o, appunto, scienze umane.
Nell'indirizzo tradizionale la materia caratterizzante è: scienze umane (antropologia, pedagogia, psicologia e sociologia), dal 1° al 5° anno e filosofia (terzo, quarto e quinto anno) altre importanti: diritto ed economia politica (primo biennio); è inoltre obbligatorio lo studio di una sola lingua straniera europea (inglese) che si affianca a quello del latino.
Nell'indirizzo economico-sociale (chiamato opzione) la materia caratterizzante è: diritto ed economia politica, altre importanti: scienze umane (antropologia, psicologia, sociologia e metodologia della ricerca) dal 1° al 5° anno e filosofia (terzo quarto e quinto anno). Oltre all'inglese, sarà obbligatorio lo studio di un'altra lingua straniera europea a scelta tra francese, tedesco o spagnolo.
(Clil) Possibilità per entrambi gli indirizzi di poter fare una materia a scelta in una lingua europea.
I primi diplomati si hanno dall'a.s. 2014/2015.
I titoli dei diplomi di scienze umane sono due:
1. Diploma di maturità liceale in Scienze Umane tradizionale;
2. Diploma di maturità liceale in Scienze Umane opzione economico-sociale.
Ambedue i titoli permettono l'accesso dal 2015/16 a qualunque Università, qualunque Dipartimento e a qualunque Corso di Laurea di durata triennale o Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico di durata quinquennale, ma non direttamente all'insegnamento, difatti, ora per l'insegnamento ci vuole la Laurea Magistrale a Ciclo Unico LM 85 BIS indirizzo unico, in Scienze della Formazione Primaria per insegnare nelle scuole d'Infanzia e nelle scuole primarie. Mentre ci vuole la Laurea triennale L 19 in Educatore Nido, per insegnare nei Nidi d'Infanzia e nelle sezioni Primavera, ci vuole la Laurea Magistrale 3+2=5 anni LM 85 in Scienze Pedagogiche per insegnare negli Istituti secondari di II° grado, i tre corsi di Laurea si acquisiscono c/o il Dipartimento di Scienze Umane.


3. Università :
 Il Dipartimento Umane di Scienze Umane per gli insegnanti di scuole medie e superiori, nasce nel 2010, ma essa ha una sua storia lunga e piena di risvolti vediamola insieme: da Scuola/Istituto di Magistero poi Facoltà Magistero, poi Facoltà di Scienze della Formazione fino ad arrivare ad essere Dipartimento di Scienze Umane:

1862 L' Istituto di Magistero maschile nasce nel 1862 ad opera di Matteucci 
1875 la scuola o istituto superiore di magistero femminile per formare docenti di scuole medie e superiori furono ideate da Bonghi nel 1875 e da De Sanctis nel 1878.
1882 nacquero le scuole/Istituto Superiore femminile di Magistero con la Legge Bacelli Legge del 25 giugno 1882 n. 896 (serie 3) corsi di 3 anni per Materie Letterarie, Pedagogia e filosofia e Lingue straniere le prime a Roma e Firenze, dopo le scuole di metodo e le scuole Normali.
1923 con La Legge Gentile le Scuole o Istituto di Magistero diventano promiscui corsi di 4 anni per professori di Materie letterarie e Pedagogia ( classi di Laurea L 72 e da L 224 a L 244) nella scuola media inferiore e superiore o direttori ed ispettori della scuola elementare, Accesso dopo le scuole di metodo poi scuole magistrali e gli istituti magistrali superiori,
1936 Scuola/Istituto di Magistero diviene Facoltà di Magistero R.D. 1° ottobre 1936 n. 2475 Min. Cesare Maria De Vecchi con corsi di Laurea in Pedagogia L 73, Materie letterarie, Lingue e letterature straniere, 4 anni per formare docenti di scuole medie e superiori.
1961 si unisce alla Facoltà di Lettere e Filosofia rif. min. Luigi Gui 
Accesso dopo le: scuole Magistrali poi scuole Femminili poi scuole Magistrali fino al 1952 quando ci volle anche un anno di istituto Magistrale(4 anno) in più per l'accesso alla Facoltà di Magistero fino al 1970 quando ci volle anche l'anno integrativo(5 anno) per l'accesso a qualunque altra Facoltà. L'accesso alla Facoltà di Magistero dopo: gli Istituti Magistrali Superiori e Istituti Magistrali quinquennali, poi licei Magistrali poi Istituti Magistrali fino al 1970 quando ci volle anche l'anno integrativo per l'accesso a qualunque altra Facoltà.
Dal 1995 si prospetta l'insegnamento per soli Laureati, anche per gli insegnanti di scuole materne ed elementari, e dal 1999 anche per gli insegnanti degli asili nido, quindi, dopo il diploma quinquennale, bisogna laurearsi, dal 2002 diventa obbligatorio, questi i cambiamenti:
1990 ex Facoltà di Magistero poi Facoltà di Scienze della Formazione, diplomi universitari D.U. istituiti ai sensi della L. n. 341/1990 e repressi nel 1998 della durata di 3 anni, equiparate alle lauree ex D.M. 509/99 in educatore nido L 18 e alle lauree ex D.M. 270/2004, in educatore nido L 19, ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi: Consulenza grafologica, Educatore di comunità, Educatore e divulgatore ambientale,Educatore nelle comunità infantili, Educatore Professionale, Operatore per la didattica a distanza,Tecnico di laboratorio della formazione. 

1995 con decreto ministeriale del 2 agosto 1995 Rif. Lombardi,Trasformazione da Facoltà di Magistero in Facoltà di Scienze della Formazione;
1996 Facoltà di Scienze della Formazione, Corso di Laurea quadriennale in Scienze della Formazione Primaria per insegnare sia nelle Scuole Materne per bambini dai 3-5 anni sia nelle Scuole Elementari per bambini dai 6 ai 10 anni (accesso dopo qualunque liceo quinquennale) Rif. Berlinguer;
1996 Facoltà di scienze della Formazione corsi di Laurea in scienze dell' Educazione,classe di Laurea L-083, 4 anni, per insegnare nelle scuole medie e superiori con tre indirizzi: 1. educatore extrascolastico;2 insegnante scienze dell' educazione; 3 esperto dei processi formativi accesso dopo qualunque liceo quinquennale Rif. Berlinguer.

1999 Facoltà di Scienze della Formazione corso di laurea specialistica a ciclo unico LS 85 BIS in scienze della formazione primaria quinquennale indirizzo infanzia per insegnare ai bambini dai 3 ai 5 anni scuola materna e indirizzo primaria per insegnare ai bambini dai 6 ai 10 anni scuola elementare; accesso dopo qualunque liceo quinquennale D.L. 509/99 Berlinguer;
1999 Facoltà di Scienze della Formazione corso di Laurea in Educatore Nido L.18 triennale 509/99 rif. Berlinguer per insegnare ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni in asili nido, accesso dopo qualunque liceo quinquennale;
1999 Laurea specialistica in scienze pedagogiche LS 87 , progettista e dirigente dei servizi educativi 56/S, scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua 65/S, tutte 3+2 = 5 anni, per insegnare alle scuole superiori, accesso dopo una laurea triennale affine, 509/99 Berlinguer;
2000 la legge 328/2000 ridefinisce i requisiti delle educatrici negli asili nido che devono avere la laurea in educatore nido triennale l 18;
2004 cambio nomi non più scuola materna bensi scuola d'infanzia e non più scuola elementare bensi scuola primaria, non più scuola superiore bensi scuola secondaria di II° grado in questo caso il Liceo;
2004 Facoltà di Scienze della Formazione cambio classe di laurea educatore nido triennale da L 18 a L19 rif. Moratti per insegnare ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni, negli asili nido, accesso dopo qualunque liceo quinquennale, L. 270/04 rif. Moratti.;
2004 Facoltà di Scienze della Formazione cambio classe di laurea da Laurea specialistica a ciclo unico LS 85 BIS a Laurea Magistrale a ciclo unico indirizzo unitario LM 85 BIS in Scienze della Formazione Primaria quinquennale per insegnare ai bambini dai 3 anni ai 5 anni nelle scuole d'infanzia e dai 6 anni ai 10 anni nelle scuole primarie, accesso dopo qualunque liceo quinquennale, 270/04 rif. Moratti;
2004 cambio classe di Laurea da Laurea specialistica a Laurea Magistrale LM 85 in scienze pedagogiche; LM 50 -Programmazione e gestione dei servizi educativi; LM 57 Educatore degli adulti e esperti in formazione continua ; LM 93 formazione e learning e media comunication; tutti di 3+2= 5 anni per insegnare alle scuole secondarie di II° grado, accesso dopo qualunque laurea triennale affine, rif. Moratti 270/04.
2006 Legge finanziaria n° 296/06 apre le sezioni primavera (per bambini dai 2 ai 3 anni) a cui possono insegnare i laureati 3 anni in educatori nido (per bambini dai 2 anni ai 3 anni);
2010 cambiano nome, non più asili nido bensi nidi d'infanzia per bambini dai 3 mesi ai 3 anni;

2010/11 cambio nome, non più Facoltà Universitarie quindi Facoltà di Scienze della Formazione bensi Dipartimenti Universitari quindi da ora Dipartimento di Scienze Umane che accolgono più Corsi di Laurea triennali, magistrali, e magistrali a ciclo unico affini, il Dipartimento naturale post Liceo Scienze Umane si chiama Dipartimento di Scienze Umane.
2010 Dipartimento di Scienze Umane classe di laurea in educatore nido triennale L19 per insegnare ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni nei nidi d'infanzia e dal 2006 anche nelle sezioni primavera per bambini dai 2 ai 3 anni, accesso dopo qualunque liceo quinquennale L. 240/10 rif. Gelmini.;
2010 Dipartimento di Scienze Umane classe di Laurea Magistrale a ciclo unico indirizzo unitario LM 85 BIS in Scienze della Formazione Primaria quinquennale per insegnare ai bambini dai 3 anni ai 5 anni nelle scuole d'infanzia e dai 6 anni ai 10 anni nelle scuole primarie. Accesso dopo qualunque liceo quinquennale, 240/10 rif. Gelmini;
2010 Dipartimento di Scienze Umane classe di Laurea Magistrale LM 85 in scienze pedagogiche; LM 50 -Programmazione e gestione dei servizi educativi; LM 57 Educatore degli adulti e esperti in formazione continua ; LM 93 formazione e learning e media comunication; 3+2= 5 anni per insegnare nelle scuole secondarie di II° grado, Accesso dopo qualunque laurea triennale affine, rif. Gelmini 240/10.




2020/21 età massima pensionabile per l'insegnamento scuole materne ed elementari, dei diplomati, di due tipi:
1. per uomini e donne è 66 anni e tre mesi corrispondente ai diplomati del 1954/1955 ( avevano iniziato nel 1948/49 con ministro Ruiz periodo repubblicano   fino ai diplomati che insegnano dal 55/56. 
2.facoltativo per donne è 61 anni corrispondente alle diplomate del 1956/1957 e che insegnano dal 1957/58 rif. Segni.
2020/21 età massima pensionabile per l'insegnamenti per le scuole medie e superiori, per i laureati di due tipi:
1. per uomini e donne è 66 anni e tre mesi corrispondente ai laureati quadriennali del 1954/55 con l'ordinamento del 1936  Facoltà di Magistero R.D. 1° ottobre 1936 n. 2475 Min. Cesare Maria De Vecchi con corsi di Laurea in Pedagogia L 73, Materie letterarie, Lingue e letterature straniere, 4 anni per formare docenti di scuole medie e superiori.
2. solo per donne è 61 anni corrispondente a laureate del 1956/57 e che insegnano dal 1957/58.
3 per gli insegnanti universitari che vanno in pensione nel 2020/21 età 70 anni del 1951 che hanno iniziato nel 1939 con la riforma gentile.

1957 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 2 settembre 1957, n. 909 (GU Serie Generale n.258 del 17-10-1957) Facoltà di Magistero corso di Laurea in pedagogia 4 anni Art. 63 Giovanni Gronchi e che insegnano dal 1957/58.

Scuola normale Riforma Casati 1859-1923

Contesto Storico
In pieno Risorgimento (1815-1866) all' inizio della II° guerra d'Indipendenza Italiana (1859-1860) durante il periodo liberale italiano(1861-1914) in pieno positivismo o verismo (1850-1900) ove si instaurano le classi sociali, ancora in epoca Giolittiana (1892-93, 1903-05, 1906-09, 1911-14 (con Credaro), 1920-21(Croce), l'ultimo Ministro della pubblica istruzione  Anile nel 1922 (da febbraio ad ottobre), e  dalle leggi sul sistema scolastico di Boncompagni 1848, Cibrario 1854 e Lanza 1857, quest' ultimo con la Legge  22/06/1858  n° 2878 di fianco alle scuole normali maschili fondò le scuole normali femminili per formare le insegnanti di scuola elementare, queste durarono fino al 1923. Tali scuole erano ben distinte e separate da quelle maschili e nell' anno successivo 1859 fu istituita con il Regio Decreto Casati chiamata la "Magna Charta" redatto da Angelo Fava    del 13/11/1859 R.D.  n° 3725, art. 4 le scuole elementari di 4 anni di cui (obbligatorie solo per i primi due anni), istituì sul territorio (decreti del 15, 19, 22 settembre 1860) le scuole normali (R.D. 4151 del 1860 per la formazione dei maestri e delle maestre elementari, sul modello franco-prussiano. Le scuole normali pubbliche erano 18 in tutto il territorio nazionale, 9 maschili e 9 femminili, alle quali si accedeva dopo la scuola elementare di 4 anni e poi nulla fino a 15 anni per le femmine e a 16 per i maschiIl corso di studi durava due anni per i maestri/e dei primi due anni di scuola elementare con il patentino di maestro di grado inferiore (1 e 2 elementare); durava  tre anni per i maestri di scuola elementare (di 3 e 4 elementare) con il patentino di maestri/e di grado superiore, esse erano equiparate alle scuole medie fino al 1896 quando con l'istituzione di scuole complementari (pari a scuole medie) la scuola normale diventò una scuola superiore. 
Le scuole normali femminili e scuole normali maschili con la legge Casati hanno annesso i convitti a tali scuole, che attribuivano loro il compito di preparare i giovani alla gestione del potere senza dimenticare l’assistenza ai bisognosi e meritevoli. 
  
genericamente La legge 3725/1859  
  • Istruzione superiore  si articola in cinque facoltà: teologia, legge, medicina, scienze fisiche-matematiche-naturali, lettere e filosofia. Istruzione secondaria classica
  • istruzione letteraria classica: forma negli studi letterario-filosofici che aprono all’università • è divisa i due gradi: ginnasi di 5 anni (i primi tre anni come una scuola media) i due anni successivi di ginnasio erano i primi due anni di liceo classico e il liceo classico di 3 anni pari al 3°-4° e 5° anno.
  • Istruzione tecnica  fornisce la cultura generale e speciale utile per le carriere nel “pubblico servizio”, nelle industrie, nel commercio e nella agricoltura • è divisa in due gradi: scuole tecniche di 3 anni pari all' odierna scuola media e istituti tecnici di 3 anni pari a scuola superiore
  • Capo V Delle scuole normali La durata è di 3 anni. Dopo 2 anni di corso gli allievi possono abilitarsi per la patente del corso elementare inferiore. Dopo il terzo anno gli allievi possono abilitarsi per la patente al corso elementare superiore. L’iscrizione è prevista a 16 anni per i ragazzi, a 15 per le ragazze.

  •  Istruzione elementare • è impartita gratuitamente in tutti comuni • è divisa i due gradi: inferiore (2 anni, obbligatori); superiore (2 anni)


Delle scuole normali R.D. 4151 del 1860 art. 358 CAPO V



Le materie d’insegnamento in tali istituti sono:

1. la lingua e gli elementi di letteratura nazionale;

2. gli elementi di geografia generale;

3. la geografia e la storia nazionale;

4. l’aritmetica e la contabilità;

5. gli elementi di geometria;

6. nozioni elementari di storia naturale, di fisica e di chimica;

7. norme elementari d’igiene;

8. disegno lineare e calligrafia;

9. la pedagogia.
 Nelle scuole normali per le maestre è aggiunto l’insegnamento dei lavori propri al sesso femminile (lavori donneschi);

Nelle scuole Normali maschili per i maestri può essere aggiunto un corso elementare d’agricoltura e

un corso di nozioni generali sui diritti e doveri dei cittadini in relazione allo Statuto, alla legge elettorale ed all’ amministrazione pubblica.

[PDF]Legge Casati (testo integrale) - Sintesi Dialettica::: per l ...



Con la Legge Gianturco del 1896 furono apportate piccole modifiche all' impianto delle materie, in quanto, con l'obbligo di scuola complementare di 3 anni ( pari ad una scuola media) i tre anni di scuola normale furono (equiparati ad una scuola superiore  L. 12 lug. 1896, n. 293 veniva finalmente abolita la patente inferiore. ) e nel R.d. 3 dic. 1896, n. 592. venivano apportate alcune modifiche ai programmi delle scuole normali R.d. 19 ott. 1897, n. 460, che approva le istruzioni e i programmi per le scuole Normali. 

normali del Regno. 

le materie nelle scuole normali:
Morale e Religione,
italiano,
geografia e storia patria, 
storia naturale, 
aritmetica,
conferenze e lezioni di pedagogia, 
canto corale, 
lavori donneschi (per femmine)
agraria (per maschi),
palestra (per maschi);  
tirocinio;

Altro cenno storico da fare è sulla nascita delle scuole di metodo esse nascono con Ferrante Aporti nel 1844, nel 1845 la scuola durava 8 mesi. Nel 1848 La legge Boncompagni normalizzava la scuola di metodo portandola a tre anni ma ciò avveniva nei grandi centri non nelle zone rurali.  Nel 1849 Domenico Berti dava lezioni di Scuola di Metodo alle ragazze e, date  continue richieste di ragazze per tale scuola, il Min. dell' istruzione A. La Marmora  con una circolare il  17 luglio 1851  triennalizzava completamente, cosi nacque la scuola di Metodo triennale nel 1852, ma solo nel 1913 con Credaro furono istituite le scuole di metodo con programmi più concreti.
 materie
 religione, 
lingua italiana,
 storia e geografia,
 aritmetica,
 igiene, 
pedagogia infantile,
 educazione domestica, 
canto, 
disegno 


Cronologia
1852 nascono le scuole di metodo femminili (pari a scuole superiori) di 3 anni per insegnanti di scuole materne;
1858 nascono le scuole normali femminili (pari a scuole superiori) di 3 anni per insegnanti di scuole elementari;
1859 G. Casati istitui le scuole normali;
1861 nasce l' Unità d'Italia;
1866 III° guerra d'Indipendenza;
1874 scuola di magistero ( pari all' università solo maschile) ministro Scialoja
1875 ammissione delle donne all' Università ( Istituti Superiori) Min Bonghi;
1878 Legge sulla nascita degli Istituti Superiori di Magistero Femminili (pari all' Università) De Sanctis;
1880 Reg. 30/09/1880 n° 5666 obbligo di patente presso  le scuole normali per le insegnanti di asilo;
1882 Nascono gli Istituti Superiori di Magistero Femminili (pari Università) per l'insegnamento in scuole complementari(pari a scuole medie) e scuole normali (pari a scuole superiori);
1896 legge Gianturco scuola complementare di tre anni (pari a scuola media) più tre anni di scuola normale (pari a scuola superiore) R.d. 3 dic. 1896, n. 592 e venivano apportate alcune modifiche ai programmi delle scuole normali R.d. 19 ott. 1897, n. 460;
1901-1914 Eta Giolittiana o bella epoquè;
1905 Nascono all' Interno degli Istituti Superiori di Magistero  Maschili (pari Università)  i corsi di perfezionamento di metodo e cultura biennali;
1911 Riforma Daneo-Credaro  i primi esperimenti per le scuole magistrali di 2 anni(pari a scuole superiori) e i suoi insegnamenti Legge 21 luglio 1911, n. 861, dopo il ginnasio 5 anni (pari a scuola media); affiancata alle scuole normali (scuole superiori)  dopo la scuola complementare triennale (pari a scuola media)per i maestri di scuole elementari;
1913-1916 scuole di metodo biennali (pari a scuola superiore) per le maestre d'asilo, si accedeva dopo la scuola tecnica triennale o quarta ginnasiale(pari a scuole medie) diploma di maestra assistente e dopo due anni di servizio diploma di maestra giardiniera (R.D. 27) 1914, (R.D. 444) 1917;
1914-1918 I° guerra mondiale
1920 soppressione istituti Superiori di Magistero (Università) furono repressi i corsi di perfezionamento di metodo e cultura;

Istituto Magistrale Superiore 1923-1945 Riforma Gentile

Contesto storico
L' Italia è Uscita dalla I° guerra mondiale 1914-1918 ed è entrata nel Fascismo Mussoliniano nel 1919 fino al 1945. Il 28 ottobre 1922 avviene la marcia su Roma – il fascismo è ormai al potere - il Re Vittorio Emanuele III consegna a Mussolini il governo della Nazione
● Il 31 ottobre 1922 si costituisce formalmente il primo governo Mussolini (a cui partecipano diverse forze politiche e uomini di diversa estrazione ideologico politica).
Al ministero della P.I. viene nominato il 30 ottobre 1922 Giovanni Gentile che vi rimarrà fino al 1° luglio 1924.
  •      Il Ministro Gentile presso il suo Ministero stabilì quattro Direzioni Generali:
  1. per l'Istruzione Primaria (direttore G. Lombardo Radice) scuole elementare
  2. per l'Istruzione Media (direttore Leonardo Severi) ( si occupò di scuole medie e superiori tra cui la scuola di metodo e l'istituto Magistrale inferiore e L'istituto Magistrale Superiore).
  3. per l'Istruzione Superiore (direttore Ugo Frascherelli) Le Facoltà Universitarie tra cui anche l'istituto Superiore di Magistero
  4. per le Belle Arti (direttore Arduino Colasanti)
In pieno fascismo l'istituto magistrale fu introdotto con la legge Gentile con il Regio decreto del 6 maggio 1923, n. 1054,  e furono abolite le scuole complementari sostituite dagli istituti  magistrali inferiori e le scuole normali sostituite dagli istituti magistrali superiori.
Era suddiviso in due corsi:

  • l'istituto magistrale inferiore,/(1923 - 1940)  quadriennale (pari ad una scuola media), a cui si accedeva dopo la scuola elementare, essa è stata sostituita dalla vecchia scuola complementare per i soli studenti di studi pedagogici, difatti la scuola complementare continuò ad esistere  per altre mansioni fino al 1928 quando venne sostituita dalla scuola di avviamento professionale (1928-1963).
  •  l'istituto magistrale superiore, triennale (pari ad una scuola superiore), a cui si accedeva dopo l'istituto magistrale inferiore. 


Il diploma che rilasciava, l' Istituto Magistrale Superiore oltre all'abilitazione all'insegnamento elementare, consentiva l'iscrizione all'Istituto Superiore (poi facoltà dal 1936) di Magistero. era dominato dalle materie umanistiche e non prevedeva né il tirocinio e l'insegnamento della pedagogia fu accorpata alla filosofia. Era però prevista l'esistenza di un giardino d'infanzia  istituiti con regio decreto 6 maggio 1923, n. 1054 (art. 57) .   all'interno degli edifici che ospitavano le varie scuole caratterizzati: dal pensiero pedagogico di Froebel e Agazzi.
Nel 1923   le scuole di metodo divennero triennali (pari a scuole superiori) per le maestre di scuola materna (per bambini dai 4 ai 6 anni) si accedeva dopo la scuola tecnica (tale scuola media esistente già dal 1859 venne frequentata prima delle scuole di metodo dal 1923 al 1933 quando per i soli studenti delle scuole di metodo accorpate alla scuola magistrale inferiore pari a scola media) triennale o quarta ginnasiale(pari a scuole medie esistente già dal 1859 al 1943 pari a scuole medie ). nel 1929 le materie cambiarono: 
religione,
 lingua italiana, 
storia e geografia,
 matematica e scienze naturali,
 igiene e pedagogia infantile, 
economia domestica, 
canto,
disegno, 
plastica e lavori domestici. 
apposite classi preparatorie infantili in numero sufficiente per lo svolgimento di un efficace tirocinio sono annesse ad ogni scuola.art. 43. (art. 41 testo unico 22 gennaio 1925, n. 432).

 Le scuole di metodo furono soppresse e al loro posto nel 1933, Le scuole magistrali per maestre di scuole materne (bambini dai 4 ai 6 anni) anch'esse triennali (pari a scuola superiore) a cui si accedeva dopo l'istituto magistrale inferiore quadriennale (pari a scuola media).
dal R.D. 11 agosto 1933 n° 1286 le materie:
 lingua e letteratura italiana, 
pedagogia, 
storia e geografia, 
matematica,
 computistica e scienze naturali, 
igiene e puericultura, 
religione, 
musica e canto corale,
 economia domestica e lavori donneschi, 
plastica e disegno, 
tirocinio e conferenze sul tirocinio 


Il Quadro Orario  dal 1923 dell' Istituto Magistrale Inferiore (scuola Media)
e dell' Istituto Magistrale Superiore (Scuola Superiore)

(Cfr. R.d. 14 ottobre 1923, n. 2345, cit., Orari, Istituto magistrale, Corso inferiore)
 (Cfr. R.d. 14 ottobre 1923, n. 2345, cit., Orari, Istituto magistrale, Corso superiore).
R.d. 16 ottobre 1924, n. 1923, Modificazione agli orari e programmi degli istituti medi d’istruzione, in Ministero della Pubblica Istruzione, «Bollettino Ufficiale», LI, Parte I, Leggi, regolamenti e disposizioni generali ‒ II Sem., n. 50, 9 dicembre 1924, pp. 2769-2779.
Istituto magistrale inferiore (1923 - 1940) (scuola media)IIIIIIIV
Italiano8444
Latino-666
Lingua straniera-444
Storia e geografia4222
Matematica3222
Musica e canto corale2222
Studio di uno strumento musicale2222
Disegno3222
Totale delle ore settimanali22242424
Istituto magistrale superiore (1923 - 1940)(scuola superiore)IIIIII
Lettere italiane454
Lettere latine544
Filosofia e pedagogia456
Storia344
Matematica e fisica344
Scienze naturali, geografia, igiene 323
Disegno
Musica e canto corale
Studio di uno strumento musicale(facoltativo)
2
2
2
1
1
2
1
1
2








Totale delle ore settimanali282829
Cronologia
1921/26 L'Avanguardia giovanile fascista fu la prima organizzazione che raccoglieva i giovani  dai 14 ai 18 anni,del Partito Nazionale Fascista (1921-1926)
1923 riapertura degli Istituti superiori di Magistero (Università) nascono i diplomi universitari 3 anni in vigilatrice d'infanzia ( per chi dirige e vigila su ciò che fanno i maestri nelle scuole elementari) al posto dei  repressi i corsi di perfezionamento di metodo e cultura;
1923 Nascono gli Istituti Superiori di Magistero promisqui  R.d. 13 marzo 1923, n. 736  formano personale direttivo e ispettivo delle scuole elementari e docenti di filosofia e pedagogia negli istituti magistrali e docenti in materie letterarie nelle scuole medie maschili e femminili;
1923 art. 1 RD 31-12-1923 n° 3106 gli asili infantili sono chiamati scuole materne di 2 anni (bambini dai 4 ai 6 anni) non obbligatorie di solito le maestre erano suore e come insegnamento avevano solo la religione. le maestre di scuola materna si formavano con 3 anni di scuole di metodo (pari a scuole superiori).

1923 nascono gli istituti magistrali (fino al 1939) (inferiore 4 anni (pari a scuola media)+ istituti magistrali superiore 3 anni = 7 anni) (pari a scuole superiori)  ma fu prolungato fino al 1945 per via della guerra, e furono represse le scuole normali (scuole superiori);
1923 Riforma Gentile regola i Convitti Nazionali annessi agli istituti magistrali superiori regolamento specifico per i convitti è datato 1925  (e il suo impianto è tuttora in vigore nelle scuole alberghiere e agrarie ) l R.D. 1 settembre 1925, n. 2009, — Regolamento per i Convitti Nazionali (De Vecchi)

1926/1937 l'Opera nazionale balilla, con legge n. 2247 del 3 aprile 1926 fino al 1937 creata per i ragazzi di ambo i sessi dai 6 ai 17 anni, e tutte le organizzazioni che ad essa facevano capo, rispondendo direttamente alla segreteria nazionale del PNF.
1926 Istituto Superiore di Magistero: regio decreto 14 ottobre 1926, 
n.  2170,  e  modificato con il regio decreto 13 ottobre 1927, n. 2227, 
e successivi;

1928 R.D. 5 febbraio 1928, n. 577 - Testo unico sull'istruzione art. 42.(art. 40 testo unico 22 gennaio 1925, n. 432).il corso della scuola di metodo ( per le insegnanti dei bambini della scuola di grado preparatorio 4-6 anni) per le maestre di scuola materna ha la durata di tre anni.

1929 il Ministero della Pubblica Istruzione dal 1861 nel 1929 cambia nome in Ministero dell'Educazione Nazionale fino al 1943 quando ritorna ad essere Ministero della Pubblica Istruzione
1929 con il concordato 11 febbraio 1929 art. 36 conservare la sua
Azione Cattolica e la sua FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana),
certamente, però, non libere di professare idee antifasciste né di ‘fare politica’.
  insegnamento della religione nelle scuole medie e scuole secondarie superiori;

1929 l’istituzione degli educandati statali con regio decreto 23 dicembre 1929, n. 2392, e di cui alle tabelle annesse al regio decreto 1º ottobre 1931, n. 1312, e successive modificazioni;

1930/37 Fasci giovanili di combattimento dal 1930 al 1937 ragazzi/e tra i (18 e i 21 anni)(abbreviato F.G.C. oppure al plurale FF.GG.CC.)I fasci giovanili vincolavano all'attività sportiva i giovani e le giovani fasciste fino ai 21 anni furono un'organizzazione giovanile del Partito Nazionale Fascista, con lo scopo di accrescere la preparazione spirituale, sportiva e militare dei ragazzi italiani fondata sui principi dell'ideologia del regime, in essa confluì anche Opera Nazionale Balilla.
1933 furono represse le scuole di metodo, nascono le scuole magistrali (pari a scuole superiori)  di 3 anni  per le insegnanti di  scuole materne (per bambini dai 4 ai 6 anni) o di grado preparatorio, che veniva frequentata dopo la scuola magistrale inferiore (pari ad una scuola media)r.d. 11 agosto 1933 n° 1286. 
1933 Istituti Superiori di Magistero (pari Università) ; diventano facoltà Testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;

1934 Introduzione della cultura militare nella scuola (R.D. 686)

1936 gli istituti Superiori di Magistero (Università) diventano Facoltà di Magistero (Università) con la  l. 13 giugno 1935, n. 1100regio decreto 20 giugno 1935, n. 1071 - modifiche ed aggiornamenti al testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
Diploma di Laurea D.L. L 072 e da L 224 a L244 in Pedagogia o Filosofia quadriennale per dirigere gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e per fare gli ispettori di scuole materne ed elementari, e per dirigere le e istituzioni educative,

Anno 77 -Numero 285 Roma -Giovedì, 10 dicembre 1936 -ANNO XV(anno fascista)
CAPO III -ORDINAMENTO DEGLI STUDI.

SEZIONE I.
Art. 5. -L'anno accademico si divide in due semestri, l'inizio es
la fine dei quali sono determinati dal Senato accademico entro i
termini fissati dalle norme concernenti l'ordinamento universitario
per ciò che riguarda la durata ordinaria dell'anno accademico, e in
in modo che l'eventuale intervallo fra di essi sia compreso nel numero dei
giorni di vacanza che per le stesse norme sono da ripartirsi durante
l'anno accademico stesso oltre i giorni riconosciuti come festivi

dallo Stato
Art. 6. -Nell'Università sono conferite le seguenti lauree e diplomi:
nella Facoltà di giurisprudenza: la laurea in giurisprudenza;
nella Facoltà di scienze politiche: la laurea in scienze politiche e
la laurea in economia e commercio;
nella Facoltà di lettere e filosofia: la laurea in lettere e la
laurea in filosofia¡
nella Facoltà di magistero: la laurea in materie letterarie, la
laurea in pedagogia, la laurea in lingue e letterature straniere e il
diploma di abilitazione alla vigilanza nelle Scuole elementari;
Art. 7. -Gli studi per il conseguimento di ciascuna laurea durano
quattro anni. Gli studi per il conseguimento del diploma di di abilitazione alla
vigilanza nelle Scuole elementari durano tre anni.
Art. 26. -Gli insegnamenti per la laurea in pedagogia sono i seguenti:

Insegnamenti fondamentali del 1• biennio:
1. Lingua e letteratura italiana (biennale).
2. Lingua e letterature latina (biennale).
3. Storia della filosofia (biennale).
4. Pedagogia (biennale).
5. Storia.
Insegnamenti complementari del 1• biennio:
1. Lingua e letteratura moderna straniera a
scelta (biennale).
2. Filologia romanza.
3. Filologia germanica.
4. Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica.
Insegnamenti fondamentali del 2• biennio:.
1. Lingua e letteratura italiana.
2. Lingua o letteratura latina.
8. Storia della filosofia.
4. Filosofia (biennale).
5. Pedagogia. *
G. Storia.
Insegnamenti complementari del 2• biennio:
1. Lingua e letteratura moderna straniera (la medesima scelta
nel 10 biennio).
2. Psicologia sperimentale.
3. Storia dell'alto medioevale e moderna.
Art. 27. -Sono inoltro tenuto le esercitazioni di:
filosofia;
storia della filosofia;
storia:
lingua francese;
lingua tedesca;
lingua inglese;
psicologia sperimentale;
pedagogia.

Art 30. -Gli insegnamenti per 11 diploma di abilitazione alla
vigilanza nelle Scuole elementari sono i seguenti:
Insegnamenti fondamentali:
1. Pedagogia (triennale).
2. Lingua e letteratura italiana (biennale).
3. Lingua e letteratura latina (biennale).
4. Storia (biennale).
5. Geografia (biennale).
6. Storia della filosofia (biennale).
9. Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica.
8. Igiene.
Insegnamenti complementari:
L Lingua moderna straniera a scelta (biennale).
Art. 31. -Sono inoltre tenute le esercitazioni di:
lingua italiana;
lingua latina;
lingua tedesca;
lingua francese;
lingua inglese;
storia.

1936 (Presidente Consiglio, Mussolini - Ministro istruzione, Bottai)
Nuovi orari e programmi degli istituti  magistrali R. D. 7 Maggio 1936 XIV n. 762
pubblicati sul supplemento ordinario alla Gazzetta ufficiale n. 108 del 9 Maggio 1936-XIV (Ministero dell'educazione Nazionale) con aggiunta di religione e cultura fascista.

istituto magistrale inferiore di 4 anni (ex scuola media) del 1936 n° 762
materie:
religione
cultura militare (30 ore annuali per classe)
lingua italiana
lingua latina
storia e geografia 
matematica 
lingua straniera
disegno 
elementi di musica e canto
strumento musicale (facoltativo)
educazione fisica 

istituto magistrale superiore di 3 anni 1936 n° 762 (ex scuola superiore)
materie:
religione
cultura militare (30 ore annuali per classe)
Lingue e lettere italiane
lingue e lettere latine
filosofia,pedagogia ed elementi di diritto ed economia
storia
matematica e fisica
scienze naturali ed igiene chimica e geografia
musica e canto corale
strumento musicale (facoltativo)
educazione fisica


1938 Disposizioni sull'ordinamento didattico universitario, e successive modificazioni;tabella XV allegata al regio decreto 30 settembre 1938 n. 1652;


Tra il 1940-1945 con il gran caos della seconda guerra mondiale alcune scuole seguirono la vecchia riforma Gentile (1923)altre scuole la Nuova riforma Bottai(1940)

Riforma Bottai 'la carta della scuola' 1940 (durò dal 1940 al 1943)

Giuseppe Bottai fu  Ministro dell'Educazione Nazionale dal 5 novembre 1936  al  5 febbraio 1943.

La carta della scuola di Bottai fu varata nel 1940 ma per via dello scoppio della          II° guerra mondiale 1939-1945 alcune scuole continuarono con  la riforma gentiliana  del 1923 altre con la Riforma Bottai fino al 1943.
 Inoltre, in quegli anni,'l'Italia era divisa in cinque, difatti:

  1.  fu creata per l'Italia centro settentrionale la R.S.I. Repubblica Sociale Italiana o Repubblica di Salò (in prov. di Brescia in Lombardia) essa durò dal 18/04/1943 al 25/04/1945, capeggiata dal Duce Mussolini e dipendente, stato fantoccio, dalla Germania nazista o Germania nazionalsocialista o Terzo Reich del Fuhrer Hitler.
  2.  l'Italia meridionale Nazional fascista capeggiata e dipendente dal duce Mussolini;
  3.  dal maggio-giugno fino a novembre del 1944 le Repubbliche Partigiane (zone montane d'italia dove gli italiani ebbero l'aiuto dei nostri alleati anglo-americani  per cacciare i tedeschi e il nazi-fascismo fuori dall'Italia.
  4. La Resistenza ovvero anti fascisti e nazisti  tra l'8 settembre 1943 (il CLN fu fondato a Roma il 9 settembre) e termina nei primi giorni del maggio 1945 costituisce il fenomeno storico nel quale vanno individuate le origini stesse della Repubblica Italiana: l'Assemblea Costituente fu in massima parte composta da esponenti dei partiti che avevano dato vita al CLN, i quali scrissero la Costituzione fondandola sulla sintesi tra le rispettive tradizioni politiche ed ispirandola ai princìpi della democrazia e dell'antifascismo La scelta di celebrare la fine di quel periodo con il 25 aprile 1945 fa riferimento alla data dell'appello diramato dal CLNAI per l'insurrezione armata della città di Milano, sede del comando partigiano dell'Alta Italia.
  5. la guerra fredda ovvero la contrapposizione politica, ideologica e militare che venne a crearsi nel 1945, alla fine della seconda guerra mondiale, tra due blocchi internazionali, categorizzati come Occidente (gli Stati Uniti d'America, gli alleati della NATO  e i Paesi amici ( tra cui l'Italia) ) edOriente, o "blocco comunista" (l'Unione Sovietica, gli alleati del Patto di Varsavia e i Paesi amici). la causa fu la Spartizione dei territori occupati dagli alleati dopo la seconda guerra mondiale. Le fasi più critiche e potenzialmente pericolose della guerra fredda furono due: la prima fu quella compresa fra gli anni cinquanta e sessanta. La seconda fu durante la prima metà degli anni ottanta. La fine della guerra fredda viene convenzionalmente fatta coincidere con la caduta del muro di Berlino (9 novembre 1989) e la successiva dissoluzione dell'Unione Sovietica nel 1991.
SISTEMA SCOLASTICO
Dal 1943 da Ministero dell' Educazione Nazionale ricambia nome in  Ministero della Pubblica Istruzione 
Dal 25 luglio 1943 al 1º luglio 1946 seguirono i seguenti Ministri: Leonardo Severi

in tale periodo, l'italia, anche dal punto di vista scolastico, era frammentata. 
La struttura creata dagli Alleati (America) nell’autunno dall'autunno del 1943 al 1946 per occuparsi della defascistizzazione e ricostruzione dell’intero apparato educativo italiano fu l’Education Subcommission, ramo interno della sezione economico amministrativa della “Commissione di Controllo Alleata” (A. C. C.): a capo della Sottocommissione venne designato il tenente inglese Robert Gayre, e come suoi vice vennero nominati il colonnello Carleton Washburne  che sbarco in Sicilia Italia meridionale, seguace di Dewey, e Thomas Vernor Smith, entrambi americani, ma non apportarono grandi modifiche. Se ne interessarono anche:   Omodeo,  De Ruggero, Arangio Ruiz, e B. Croce ( per la riforma Gentile) proposero un ritorno alle strutture precedenti, mentre Banfi, Marchesi e Vittorini erano per la scuola media unitaria (riforma Bottai).  
La nascita della Repubblica Italiana avvenne il 2 giugno 1946 che con il referendum istituzionale, indetto a suffragio universale, si decise su quale forma di governomonarchia o repubblica, dare all'Italia, in seguito alla caduta del fascismo. Dopo 85 anni di regno, l'Italia diventava repubblica e i monarchi di casa Savoia venivano esiliati. Lo Statuto del Regno o Statuto Fondamentale della Monarchia di Savoia del 4 marzo 1848 (noto come Statuto Albertino dal nome del re che lo promulgò, Carlo Alberto di Savoia), fu la costituzione adottata dal Regno sardo-piemontese il 4 marzo 1848 a Torino essa durò fino al 2 giugno 1946 quando, con successivi decreti legislativi, fu adottato un regime costituzionale transitorio, valido fino all'entrata in vigore della nuova Costituzione della Repubblica Italiana 1º gennaio  1948, di cui all' art. 34 riporta 8 anni di pubblica istruzione.
De Nicola assunse per primo le funzioni di Presidente della Repubblica Italiana il 1º gennaio 1948.
Dal 13 luglio 1946 al 19 luglio 1951 fu Ministro della pubblica Istruzione Guido Gonnella.
 Il 6 agosto del 1948 fu inaugurato il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione
cronologia
Gioventù Italiana del Littorio fu fondata il 29 ottobre 1937 (XVI dell'era fascista)ragazzi tra i 6 ed i 21 anni, furono un'organizzazione giovanile del Partito Nazionale Fascista PNF., con lo scopo di accrescere la preparazione spirituale, sportiva e militare dei ragazzi italiani fondata sui principi dell'ideologia del regime,Sciolta dopo il 25 luglio 1943, con decreto del Capo del governo del 6 maggio 1944 venne istituito il "Commissariato per la gioventù italiana", il cui fine era provvedere alla conservazione e temporanea amministrazione del patrimonio dell’ex GIL. Nel 1972 la "Gioventù italiana" fu individuata come persona giuridica e riconosciuta come ente pubblico. Venne soppressa con L. 18 novembre 1975 n. 764 [1]Formalmente la GIL fu soppressa nel febbraio 1996 dal Parlamento repubblicano[2].. dalle ceneri dei Fasci giovanili di combattimento dal 1930 al 1937 ragazzi/e tra i (18 e i 21 anni)(abbreviato F.G.C. oppure al plurale FF.GG.CC.)I fasci giovanili vincolavano all'attività sportiva i giovani e le giovani fasciste fino ai 21 anni furono un'organizzazione giovanile del Partito Nazionale Fascista, con lo scopo di accrescere la preparazione spirituale, sportiva e militare dei ragazzi italiani fondata sui principi dell'ideologia del regime,. In essa confluì anche l'Opera nazionale balilla, con legge n. 2247 del 3 aprile 1926 fino al 1937 creata per i ragazzi di ambo i sessi dai 6 ai 17 anni, e tutte le organizzazioni che ad essa facevano capo, rispondendo direttamente alla segreteria nazionale del PNF.
Dopo un primo periodo sperimentale, l'ONB venne stabilmente suddivisa, per età e sesso, in vari corpi:[1]

Formazioni

  • Corpi maschili:
Esterni all'ONB vi erano i movimenti d'età superiore:
Oltre ai balilla esistevano anche i marinaretti, che costituivano un'istituzione premarinara alla quale si accedeva dopo aver ottenuto il nulla osta dalla propria legione di appartenenza; ne facevano parte ragazzi dagli 8 anni in su.

Nel 1938 fu creata la legge razziale che divideva la scuola statale in due scuole 1. per gli ariani 2. per gli ebrei (R.D.L. 1630)
1939 Facoltà Lettere e Filosofia, di Magistero. con corsi di Diploma Universitario triennale di Vigilatrice d'Infanzia per direttori di scuola materna ed elementare e per vigilare su queste oggi equiparato alla laurea triennale in infermiere pediatrico Laureato L SNT/01 , Diploma di Laurea D.L.  L 073 in Pedagogia quadriennale per dirigere gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e per fare gli ispettori di scuole materne ed elementari, e per dirigere le e istituzioni educative,
Nel 1940, Bottai, emanò la "Carta della Scuola"15 febbraio 1939-XVII( 29 dichiarazioni) con cui si istituì la scuola media unificata triennale (Legge del 1° luglio 1940 -XVIII n°. 899) e varo dei suoi orari e programmi (R.D. del 30 luglio 1940- XVIII n°. 1174 art. 2 a decorrere dall' A.A. 1940-41) ), cosi l'istituto magistrale inferiore perse il primo quadriennio e fu trasformato in una scuola media unificata triennale e il triennio magistrale superiore per insegnanti di scuola elementare venne trasformato in un corso unico quinquennale tanto che si parlò di Liceo Magistrale. Vigeva ancora la divisione tra Istituto Magistrale Maschile e Istituto Magistrale Femminile entrambi quinquennali. Le lezioni erano perlopiù pratiche e furono fatte anche gite e visite guidate in campagna. Inoltre la diffusione della radio e della cultura e sentimento fascista l'ultimo anno di corso era più che altro di tirocinio essa dava accesso alla facoltà di magistero diploma universitario di vigilanza triennale per dirigere le scuole materne ed elementari oggi equiparato all' infermiere pediatrico Laureato L SNT/01 , Diploma di Laurea D.L.  L 073 in Pedagogia quadriennale per dirigere gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e per fare gli ispettori di scuole materne ed elementari, e per dirigere le e istituzioni educative, e alla facoltà di economia e commercio.

L'ORDINE SUPERIORE XVI Dichiarazione L'Istituto magistrale, della durata di cinque anni, prepara alla educazione del fanciullo. Il suo carattere e' umanistico e professionale, insieme, si' da fornire al
maestro non una visione tecnica e naturalmente del fanciullo, ma la consapevolezza della sua viva sostanza spirituale, che lo ispiri e guidi nelle iniziative didattiche. Un anno di
pratica nelle scuole, dopo quattro anni di corso, contribuisce con le prime esperienze didattiche e con il lavoro a definire il carattere del maestro, e a fornirgli gli elementi per
la costituzione di un metodo d'insegnamento.
L'ORDINE DELLE SCUOLE FEMMINILI XXI Dichiarazione La destinazione e la missione sociale della donna, distinte nella vita fascista, hanno a loro fondamento differenti e speciali
istituti d'istruzione. La trasformazione delle scuole promiscue si attua a mano a mano che nell'ordine corporativo si definisce il nuovo indirizzo del lavoro femminile. L'ordine femminile si compone di un Istituto femminile, triennale, che accoglie le giovinette dalla Scuola media, e di un Magistero cui possono accedere le alunne licenziate dall'Istituto femminile. Tali istituti preparano spiritualmente al governo della casa, e all'insegnamento nelle scuole materne.
L'ORDINE UNIVERSITARIO XIX Dichiarazione L'Universita' ha per fine di promuovere in un ordine di alta responsabilita' politica e morale il progresso della scienza e di fornire la
cultura scientifica necessaria per l'esercizio degli uffici e delle professioni. I corsi e le scuole di perfezionamento hanno caratteri e fini prettamente scientifici; i corsi e le
scuole di specializzazione hanno finalita' prevalentemente pratiche in rapporto a determinati rami di attivita' professionali. Addestramento sportivo-militare e pratica del lavoro
concorrono alla formazione spirituale dei giovani.
XXV Dichiarazione 
Dalla scuola materna si passa alla scuola elementare e,
 successivamente, alla scuola del lavoro. Questa da' accesso alla scuola artigiana per coloro che non intendono proseguire gli studi nell'ordine medio; 
alla scuola professionale e da questa alla scuola tecnica per chi non voglia continuare gli studi nell'ordine superiore e infine, con esame di ammissione, alla scuola media. 
Da questa si accede, con un esame di ammissione, a tutte le scuole dell'ordine superiore. 
I licenziati dalle scuole quinquennali dell'ordine superiore possono accedere: i licenziati dal Liceo classico: alle Facolta' di lettere e filosofia, di giurisprudenza, di scienze politiche, senza esame; e a tutte le altre Facolta' tranne quella di magistero da cui sono esclusi, con esame integrativo;
 i licenziati dal Liceo scientifico: alle Facolta' di giurisprudenza, di scienze politiche, di economia e commercio con esame integrativo; a tutte le altre Facolta' - tranne quelle di lettere e filosofia e di magistero, da cui sono esclusi - senza esami;
 i licenziati dall'Istituto magistrale: alla Facolta' di magistero, previo esame di concorso, ed inoltre alla Facolta' di economia e commercio per la laurea in lingue e letterature straniere, senza esami;
 i licenziati dall'Istituto tecnico commerciale: alle Facolta' di economia e commercio e di scienze statistiche demografiche e attuariali, senza esami; alla Facolta' di scienze politiche, con esame integrativo. 
licenziati dagli Istituti professionali quadriennali, dopo un quinquennio dal conseguimento della licenza, dalla Scuola media e con esame d'integrazione, possono accedere: i periti agrari: alla Facolta' di agraria e inoltre alla Facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali per le lauree in scienze naturali e scienze biologiche; i geometri: alla Facolta' di ingegneria per le lauree in ingegneria civile e in ingegneria mineraria e alla Facolta' di scienze per la laurea in matematica; i periti industriali: alle Facolta' di ingegneria per le lauree in ingegneria industriale, in ingegneria mineraria, in ingegneria chimica; alla Facolta' di chimica industriale, nonche' alla Facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali per la laurea in chimica; i nautici: alla Facolta' di ingegneria per la laurea in ingegneria navale. Nell'ordine dell'istruzione artistica si accede, con la licenza della Scuola del lavoro, al corso di avviamento all'arte, alla Scuola d'arte, all'Istituto d'arte, al Conservatorio di musica; con la licenza della Scuola media al Liceo artistico, previo esame di ammissione. Dell'Istituto d'arte si accede al Corso di magistero per l'arte applicata e, con esame integrativo, all'Accademia di belle arti; dal Liceo artistico si accede al Corso di magistero per l'arte applicate e, con esame integrativo; all'Accademia di belle arti; dal Liceo artistico si accede al Corso di magistero per il disegno e alla Facolta' di architettura. Dal Corso di avviamento all'arte si puo' passare alla Scuola d'arte e da questa all'Istituto d'arte, con esami di integrazione. 
Nell'ordine delle scuole femminili si accede senza esami dalla Scuola media all'Istituto femminile e, da questo, al Magistero femminile.
Anche la scuola magistrale triennale ora era trasformata in Istituto femminile triennale per insegnanti di scuola materna ( per bambini tra i 4 ed i 6 anni )veniva svolta dopo la scuola media triennale. Le materie sono :
 lingua e letteratura italiana, 
pedagogia, 
storia e geografia,
 matematica, 
computistica e scienze naturali,
 igiene e puericultura, 
religione,
 musica e canto corale, 
economia domestica e lavori donneschi, 
plastica e disegno, 
tirocinio e conferenze sul tirocinio, 
cultura fascista,

 con libero accesso solo alla facoltà di magistero femminile diploma universitario di vigilanza triennale per dirigere le scuole materne ed elementari oggi equiparato all' infermiere pediatrico Laureato L SNT/01 ,e  Diploma di Laurea D.L.  L 073 in Pedagogia quadriennale per dirigere gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e per fare gli ispettori di scuole materne ed elementari, e per dirigere le e istituzioni educative,

Il quadro orario dell' Istituto Magistrale quinquennale dal 1940 al 1945:
le materie distribuite nei 4 anni erano:
Religione,
Lingua e letteratura italiana,
Lingua e letteratura latina,
filosofia e pedagogia,
psicologia,
storia e geografia,
matematica,
fisica,
scienze naturali geografia e igiene,
musica e canto corale,
cultura fascista
educazione fisica(solo per maschi),
lavoro,
agraria,
esercitazioni didattiche,
tirocinio al quinto anno.



Con ordinanza ministeriale del 18 giugno 1944 modificò l’ordinamento
degli studi medi (richiamandosi alla legge Gentile) Carlo Alberto Biggini (5 febbraio 1943 - 25 luglio 1943)  modifica l’ordinamento delle scuole medie, che viene soppressa e sostituita da tre classi di ginnasio, dopo le quali si poteva accedere al liceo classico, scientifico, artistico e magistrale quinquennale. Egli Ultimo Ministro del Fascismo era un antifascista. 

 da questo momento coesisteranno solo 2 tipi di  scuole medie triennali: scuola media con accesso a tutte le scuole superiori; scuola di avviamento professionale solo per il lavoro esso coesisterà dal 1940 al 1962.

il periodo Repubblicano 1945-1952 Arangio Ruiz

Nel 1945 furono create dal Ministro Arangio Ruiz classi di raccordo tra la scuola ginnasiale (scuola media e l'istituto Magistrale) ovvero la I ° classe di scuola superiore negli istituti magistrali retrocessi alla 4 classe:
le Materie tra il 1945 e il 1952 furono

DECRETO LEGISLATIVO LUOGOTENENZIALE 7 settembre 1945, n. 816 Tab B pg 93  (GU n.11 del 14-1-1946);
http://www.gazzettaufficiale.it/atto/stampa/serie_generale/originario

http://www.gazzettaufficiale.it/do/atto/serie_generale/caricaPdf?cdimg=045U081600100010110001&dgu=1946-01-14&art.dataPubblicazioneGazzetta=1946-01-14&art.codiceRedazionale=045U0816&art.num=1&art.tiposerie=SG

Religione 1 ora primo e 4 anno e 2 ore secondo e terzo anno
lingua e letteratura italiana 4 ore  primo secondo e terzo anno e 5 ore il 4 anno
lingua e letteratura latina  1 ora al primo anno 2 ore al secondo e terzo anno e 1 ora al 4 anno;
lingua e letteratura straniera  4 ore tutti e  4 gli anni;
Filosofia e Pedagogia 4 ore al secondo terzo e quarto anno;
storia 3 ore tutti e quattro gli anni
 geografia 1 ora il primo anno
scienze naturali chimica e geografia 2 ore il secondo terzo e quarto anno;
matematica e fisica 4 ore il primo  terzo e quarto anno e tre ore il secondo anno
disegno 1 ora tutti e quattro gli anni
musica e canto corale 1 ora tutti e quattro gli anni
educazione fisica 2 ore tutti e quattro gli anni


Il Fascismo tese a formare poco soprattutto le donne ma non  impedì l'università  con nessuna legge , ma per forma mentis pochissime donne la frequentavano, cosi nel 1951 usciti ormai dal fascismo il Ministro Gonnella ammise per Legge le donne all' Università.

Riforma dell' Istituto Magistrale di orari  A. Segni Governo de Gasperi e P. R. Einaudi dal 1952 al 1998 

Contesto storico
D. M. 1 dicembre 1952 tabella D, art. 1. (e art. 2 tab H), il Ministro del' Istruzione Segni con il Ministro del Tesoro Pella sanciscono gli orari e obblighi d'insegnamento negli istituti magistrali e nelle scuole magistrali con effetto dal 1952/53 Registrato alla Corte dei Conti, addi 5 gennaio 1953, Registro n° 1 foglio n° 85.
Dal 1952/53 dopo la scuola media 3 anni + 4 anni istituto magistrale (scuola superiore) per insegnanti di scuola elementare, facoltativo, con accesso diretto o all' istituto Orientale oppure alla facoltà di Magistero diploma universitario in vigilatrice d'infanzia 3 anni per dirigere e vigilare le scuole materne ed elementari oggi equiparato all' infermiere pediatrico Laureato L SNT/01, e il Diploma di Laurea D.L.      L 073 in Pedagogia quadriennale per dirigere gli istituti scolastici  di ogni ordine e grado e per fare gli ispettori di scuole materne ed elementari, e per dirigere le istituzioni educative, inoltre laurea in Lettere – Lingue e Letterature Straniere e all’Istituto Superiore di Educazione Fisica (ISEF)   ; 

L'orario definitivo dell' Istituto Magistrale  entrò in vigore nel 1952/1953.
Quadro orario
Istituto magistrale (1952/53 - 1998)IIIIIIIV
Italiano4444
Latino5343
Lingua straniera44--
Storia, educazione civica e geografia4443
Matematica e fisica4344
Canto corale1111
Filosofia e pedagogia-334
Psicologia-11-
Scienze naturali, chimica e geografia3333
Disegno2222
Esercitazioni didattiche--24
Educazione fisica2233
Religione o attività alternativa1221
Totale delle ore settimanali30323332
http://win.minervaistruzione.it/cd/testi/leggi/__D.M.%201%C2%B0%20dicembre%201952.pdf
http://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/archivio_storico///Prog_istscmag_1954.pdf
approv.D.M. 1 dicembre 1952 (G.U. 11 febbraio 1953)


Nel 1952/53  le scuole magistrali superiori di 3 anni per le insegnanti di scuola materna, ( per bambini dai 4 ad i 6 anni) diventano scuole magistrali di 3 anni, le scuole non sono più maschili e femminili ma uniche e non più razziste (ariani ed ebrei), facoltativo un anno di istituto magistrale e accesso diretto  all'istituto orientale oppure alla facoltà di Magistero diploma universitario di vigilanza triennale per dirigere le scuole materne ed elementari oggi equiparato all' infermiere pediatrico Laureato L SNT/01 , e Diploma di Laurea D.L.  L 073 in Pedagogia quadriennale per dirigere gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e per fare gli ispettori di scuole materne ed elementari, e per dirigere le e istituzioni educative inoltre Laurea in Lettere – Lingue e Letterature Straniere) e all’Istituto Superiore di Educazione Fisica (ISEF) .

 le materie della scuola magistrale 3 anni 1952/1953 erano:
 lingua e letteratura italiana, 
pedagogia, 
storia e geografia, 
matematica,  
scienze naturali, 
igiene e puericultura, 
religione, musica, 
economia domestica, 
disegno, 
tirocinio;
 1953 Legge 11 aprile 1953, n. 312. Libera inclusione di nuovi insegnamenti complementari negli statuti delle Università e degli Istituti d'istruzione superiore.
(G.U. 8 maggio 1953, n. 105)


1954 Fu Ministro dell' Istruzione pubblica Giuseppe Ermini dal 19 settembre 1954 al 2 luglio 1955 modifica i programmi di scuola elementare.

1955 Circolare Ministeriale n. 1771/12 dell'11/03/1953, Le classi speciali per minorati e quelle di differenziazione didattica sono istituti scolastici nei quali viene impartito l'insegnamento elementare ai fanciulli aventi determinate minorazioni fisiche o psichiche ed istituti nei quali vengono adottati speciali metodi didattici per l'insegnamento ai ragazzi anormali, es. scuole Montessori. Le classi differenziali,invece, non sono istituti scolastici a sé stanti, ma funzionano presso le comuni scuole elementari ed accolgono gli alunni nervosi, tardivi, instabili, i quali rivelano l'inadattabilità alla disciplina comune e ai normali metodi e ritmi d'insegnamento e possono raggiungere un livello migliore solo se l'insegnamento viene ad essi impartito con modi e forme particolari" caratterizzati:dal pensiero pedagogico di M. Montessori .
1957 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 2 settembre 1957, n. 909 (GU Serie Generale n.258 del 17-10-1957) 
Facoltà di Magistero corso di Laurea in pedagogia 4 anni Art. 63. - Gli insegnamenti per la laurea in pedagogia sono i seguenti: 

  Fondamentali: 
    1) Lingua e letteratura italiana (biennale); 
    2) Lingua e letteratura latina (biennale); 
    3) Storia della filosofia (biennale); 
    4) Filosofia (biennale); 
    5) Pedagogia (biennale); 
    6) Storia (biennale); 
    7) Lingua e letteratura moderna straniera a scelta (biennale). 
  Complementari: 
    1) Filologia romanza; 
    2) Filologia germanica; 
    3) Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica; 
    4) Psicologia; 
    5) Storia dell'arte medioevale e moderna; 
    6) Storia della letteratura latina medioevale; 
    7) Storia delle tradizioni popolari. 
1958 Legge 7 febbraio 1958, n. 88 "Provvedimenti per l'educazione fisica maschile e femminile"GU n. 57 del 6-3-1958

1968 Legge 18 marzo 1968, n. 444 in Gazzetta Ufficiale del 22 aprile 1968  Ordinamento della scuola materna statale per bambini non più dai 4 ad i 6 anni bensì per bambini  dai 3 ai 6 anni, annesse agli istituti Magistrali e Scuole Magistrali, e soppressione dei giardini d'infanzia.

1968 legge del 18 marzo 1968, n. 444: "Per i bambini dai tre ai sei anni affetti da disturbi dell'intelligenza o del comportamento, da menomazioni fisiche o sensoriali, lo Stato istituisce sezioni speciali presso scuole materne statali e, per i casi più gravi, scuole materne speciali."

1968 contestazione giovanile
Nel 1969, (art.1 legge 11/12/1969 n°910 Provvedimenti urgenti per l'Universita'. (GU n.314 del 13-12-1969 )e D.M.13/12/1969) con la liberalizzazione dell'accesso all'università, fu creato   e B.U.  della P.I. n.2 del 8 gennaio 1970 pp. 21-24 e 45-5Min. P.I. Mario Ferrari Aggradi, Gov. Rumor II  la quinquennalizzazione  degli istituti magistrali quindi un 5º anno di corso chiamato anno integrativo, materie:
Italiano,
Filosofia,
 Storia,
 Diritto,
 Matematica,
Scienze Biologiche,
psicologia,
pedagogia,
geografia,
Disegno.
per gli studenti dell' Istituto Magistrale che intendevano iscriversi ad altra facoltà , eccetto la Facoltà di Lettere e Filosofia, inoltre, fu confermata la possibilità di accedere dopo il 4º anno di corso o all' istituto orientale o all' ISEF oppure al magistero con corsi di Diploma Universitario triennale di Vigilatrice d'Infanzia per direttori di scuola materna ed elementare e per vigilare su queste oggi equiparato alla laurea triennale in infermiere pediatrico Laureato L SNT/01 e il Diploma di Laurea D.L.  L 073 in Pedagogia quadriennale per dirigere gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e per fare gli ispettori di scuole materne ed elementari, e per dirigere le e istituzioni educative decreto-legge 22 dicembre 1968, n. 1241, convertito nella legge 12 febbraio 1969, 
n. 8,  
1969 Questa Opportunità fu data anche alle insegnanti di scuola materna per bambini dai 3 ad i 6 anni, che hanno frequentato la Scuola Magistrale triennale e che volendo continuare potevano frequentare il 4 anno di Istituto magistrale e poi eventualmente iscriversi o all' istituto orientale o all' ISEF  oppure, al magistero con corsi di Diploma Universitario triennale di Vigilatrice d'Infanzia per direttori di scuola materna ed elementare e per vigilare su queste oggi equiparato alla laurea triennale in infermiere pediatrico Laureato L SNT/01 e il Diploma di Laurea D.L.  L 073 in Pedagogia quadriennale per dirigere gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e per fare gli ispettori di scuole materne ed elementari, e per dirigere le e istituzioni educative, decreto-legge 22 dicembre 1968, n. 1241, convertito nella legge 12 febbraio 1969, 
n. 8,  oppure dopo aver fatto il 4° anno di Istituto magistrale fare l'anno integrativo (5 anno) di Istituto Magistrale e poi accedere ad altra Facoltà(art.1 legge 11/12/1969 n°910 Provvedimenti urgenti per l'Universita'. (GU n.314 del 13-12-1969 )e D.M.13/12/1969)
Cronologia
A partire dagli anni ’60 attraverso corsi post diploma presso le Scuole di formazione professionale regionale di Educatore.
1962 L. del 31_12_1962 n.1859 istituisce la scuola media unica
1963  classi miste scuole medie e superiori
1968 - 1969 legge n.444 del 18 marzo 1968 la scuola materna viene chiamata scuola materna statale e il D:P:R: del 10-9-1969 n. 647 sono emanati i nuovi orientamenti per la scuola materna statale;
1968 ad iniziativa di scuole private elementari si accettano bambini di 5 anni e mezzo in quella che è stata definita: la classe "primina".
1971 legge nazionale 6 dicembre 1971 n. 1044 istituzione degli asili nido o nido d'infanzia comunali di 20 a 60 bambini e micronido di 6 a 20 bambini;
1971 I primi corsi di educatore  furono attivati grazie alla LN 118/71 ed alle normative sulla formazione professionale, si è trattato di corsi dalle denominazione molto variegate determinate da vincoli legislativi o dalla storia della Regione che ha attivato e gestito il corso.
1971 n.118 del 30 marzo 1971. L'art. 28 di tale legge, nell'indicare i provvedimenti per la frequenza scolastica degli invalidi civili (così venivano denominati giuridicamente gli handicappati) o allunni H, proclamava che per essi "l'istruzione dell'obbligo deve avvenire nelle classi normali della scuole pubblica" e sembrava così accettare il principio dell'inserimento, ma poi precisava "salvo i casi in cui i soggetti siano affetti da gravi deficienze intellettive o da menomazioni fisiche di tale gravità da impedire o rendere molto difficoltoso l'apprendimento o l'inserimento nelle predette classi normali". 
1974 decreti delegati art. 7 del D.L. 417/74 formazione universitaria di tutti gli insegnanti di ogni ordine e grado art. 7 anche per insegnanti di scuola materna ed elementare;
1974 Con la Circolare 191 del 18-8-74, vengono definiti i compiti dell'équipe socio-psico-pedagogica formata da un neuropsichiatra, psicologo, assistente sociale e, ove occorra, anche tecnici della riabilitazione, nonché medico scolastico e Direttore Didattico/Preside a gli insegnanti a tanto nominati. L'équipe ha il compito di definire la diagnosi, collaborare con gli organi collegiali della scuola, stabilire col Direttore/Preside i modi di collaborazione ed il programma di lavoro. 
1975 (D.P.R. n. 970 del 31-10-1975). Vengono così istituiti i corsi biennali per insegnanti di sostegno
1976 "L'obbligo scolastico per i ciechi si adempie" secondo la legge dell'11/05/76 "nelle apposite scuole o nelle classi ordinarie delle scuole pubbliche. In tali classi devono essere assicurate la necessaria integrazione specialistica e i servizi di sostegno secondo le competenze dello Stato e degli Enti Locali preposti. 
1977 legge 517 del 4 agosto 1977 il termine inserimento è sostituito con quello di "integrazione": il vero scopo non è e non può essere l'inserimento di per sé, cioè far convivere l'handicappato con i cosiddetti normali, ma la sua integrazione, la sua immissione reale e completa nel gruppo dei coetanei.anche per i bambini sordi e muti. Ciò implica un giocare insieme, un lavorare insieme, una partecipazione alle attività e alle emozioni della propria classe. L'integrazione dell'handicappato è legata a tutto il rinnovamento della scuola alla gestione sociale di essa, e ad una nuova professionalità del maestro e delle tecniche didattiche e perfino alla struttura architettonica dell'edificio scolastico che necessariamente deve poter ospitare bambini normali e non;
1983 A livello amministrativo questi principi sono stati attuati, in particolare dal MPI con la C.M. 258 dell'83 che ha dato supporto organizzativo alla cultura dell'integrazione, proponendo la stipula di intese fra scuola UU.SS.LL. ed Enti Locali. Esse permettono il passaggio dall'inserimento all'integrazione nella scuola di tutti i bambini in particolari situazioni di handicap (ipovedenti,sordomuti, pluriminorati ).

1982 Una sola Università attivò un’esperienza di formazione per educatori professionali (DPR 162/82).

1984 Successivamente, con l’approvazione del DM 10/2/84, si ebbe il primo riconoscimento nazionale della nostra figura con la denominazione di “Educatore Professionale”.
Questo percorso normativo ha consentito nel nostro Paese per circa 30 anni (da metà anni
’60 a metà anni ’90) la formazione dell’Educatore Professionale attraverso moltissimi corsi di formazione regionale (gestiti da Regioni, ASL, Comuni, Province, Università, formazione professionale) che permettevano la spendibilità del titolo non su un comparto ma su funzioni, compiti e attività, quelle, appunto, delineate dal profilo professionale.

1985 cambiano i programmi della scuola materna
1990 Legge 19 novembre 1990, n. 341 (in GU 23 novembre 1990, n. 274) Riforma degli ordinamenti didattici universitari art 3 comma 2
1991/92 Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria quadriennale v. o.
1993-95 Parallelamente nel 1993, con la riforma della Facoltà di Magistero in Scienze della Formazione, fu attivato un percorso formativo quadriennale in Scienze dell’Educazione che prevedeva, al suo interno, l’indirizzo “Educatore professionale extrascolastico”.
L’attivazione di tale percorso di studi sollevò le perplessità di Anep, poiché, al tempo, la formazione delle figure professionali a diretto contatto con l’utenza era ancora gestita attraverso percorsi di studio post diploma e non attraverso lauree. L' Anep chiedeva da tempo che la formazione dell’educatore professionale avvenisse attraverso diplomi universitari (conclusione cui, peraltro, era giunta anche la Commissione Nazionale istituita nel 1982 dal Ministero dell’Interno).
Tale richiesta non trovò mai accoglimento all’interno del sistema universitario, nonostante molteplici iniziative sia in sede nazionale, che in sede locale, tra cui anche l’organizzazione del primo convegno nazionale Anep che si tenne a Torino il 17 e 18 marzo 1995 dal titolo “La formazione di base dell’educatore professionale”.
Pochi anni dopo, a partire dal gennaio 1996, le Regioni non poterono più proseguire la formazione dell’educatore attraverso corsi post diploma, poiché il Dlvo 502/92 aveva stabilito, oltre al riordino delle figure precedentemente riconosciute, anche con attivazione di nuovi corsi formativi e la loro conversione in corsi universitari attraverso diplomi universitari.Per l’educatore professionale questo nuovo percorso formativo fu operativo con molto ritardo a causa, prima del ritardo con cui la professione fu riordinata, in seguito a causa della riforma universitaria che abolì il percorso di diploma universitario e trasformò i precedenti percorsi accademici universitari quadriennali e quinquennali nelle così dette “lauree  3 anni + 2 specialistiche.
 Da questo momento la formazione della nostra figura professionale si trova, di fatto, nel medesimo livello formativo (laurea triennale) ad essere gestita attraverso un duplice percorso formativo con abilitazioni e spendibilità del titolo molto diverse.
1997 autonomia scolastica art. 21 della legge 15 marzo 1997, n, 59,

Sperimentazioni Liceali degli anni 90 (dal 1989- al 1999)

contesto storico
  I corsi sperimentali più diffusi nacquero nel 1989 sperimentazioni liceali autonome 5 anni , e nel 1990 si delineò il progetto di laurea per l'insegnamento nei nidi d'infanzia, nella scuola d'infanzia e nella scuola primaria. Nel 1991  sono soppressi i licei autonomi e attivati i licei (progetto Brocca) di 5 anni della circolare ministeriale, tra gli altri il Liceo psico- socio-pedagogico(1992/2010)  e il Liceo delle scienze sociali (1998-2010) questi permettevano l'insegnamento (fino al 2002) dopodiché solo l'accesso all' Università qualunque facoltà qualunque corso di Laurea, insieme alle scuole magistrali 3 anni per insegnare alle scuole materne fino al 1998 e agli Istituti magistrali 4 anni per insegnare alle scuole elementari fino al 1998 e dal 1996 corso di laurea quadriennale i scienze della formazione primaria per gli insegnanti di scuola materna e scuola elementare.  
Cronologia 
1989 nuovi orientamenti scuola materna 
1990 L. 148 del 1990 ristrutturazione della scuola elementare e nuovi orientamenti materna;

1991- 1998 in questi anni a fianco alle scuole magistrali triennali e agli istituti magistrali quadriennali e agli anni integrativi si aggiungono i licei sperimentali quinquennali;
1992-1994 seconda repubblica;
1992 L. quadro n. 104/92 " l'assistenza l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate;
1995 Terza repubblica;

 1995 DECRETO 2 agosto 1995 Modificazioni all'ordinamento didattico universitario relativamente alla trasformazione della facolta' di magistero in facolta' di scienze della formazione. (GU Serie Generale n.264 del 11-11-1995);

Art. 2.
  La  tabella II annessa al regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e' modificata nel senso che la facolta'  di  magistero  si  trasforma nella nuova facoltà di scienze della formazione e puo' rilasciare le lauree di seguito elencati:
   laurea in scienze dell'educazione;
   laurea in psicologia;
   
diploma universitario in:
 servizio sociale.
art. 3 in via transitoria i corsi di laurea in:
 materie letterarie; lingue e letterature straniere; discipline delle  arti,  della  musica  e dello spettacolo;  in  scienze  della  comunicazione; conservazione dei beni culturali, 
ed i corsi di diploma universitario in:
  giornalismo  ed  in  tecnica  pubblicitaria, 

1996  Diploma di Laurea (D.L.) in Scienze dell' Educazione L 083 indirizzo educatore professionale extrascolastico (erroneamente chiamati) (4 anni), per dirigenti scolastici e delle istituzioni educative;DECRETO 17 maggio 1996 
Modificazioni all'ordinamento didattico universitario relativamente al corso di laurea in scienze dell'educazione. (GU Serie Generale n.150 del 28-6-1996) Decreta:
                               Art. 1.
  L'ordinamento   didattico   del   corso   di   laurea   in  scienze
dell'educazione, di cui alla tabella  XV  dell'ordinamento  didattico
universitario,  annessa  al regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652,
e' sopresso e sostituito da quello stabilito dalla nuova tabella  XV,
allegata al presente decreto e di cui fa parte integrante.
Art. 2.
Entro un anno dalla data di pubblicazione del presente decreto,  le universita' procederanno, ai sensi dell'art. 11, comma 1, della legge 19 novembre 1990, n. 341, ad adeguare alla nuova tabella XV, allegata al  presente  decreto,  i  corsi di laurea in scienze dell'educazione attualmente attivati.
(all. 1 - art. 1 )
                                                             ALLEGATO
       TABELLA XV - CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE
                               Art. 1.
                              Afferenza
   Il corso di  laurea  in  scienze  dell'educazione  afferisce  alla
facolta'  di  scienze della formazione (ex magistero) e alla facolta'
di lettere e filosofia.
                               Art. 2.
                        Titolo di ammissione
   Il titolo  di  ammissione  e'  quello  previsto  dal  primo  comma
dell'art. 1 della legge 11 dicembre 1969, n. 910.
                               Art. 3.
                 Durata e articolazione degli studi
   Gli  studi  hanno la durata di quattro anni e si articolano: in un
biennio propedeutico, inteso a fornire preparazione di base comune, e
in un successivo biennio con tre  indirizzi  (insegnanti  di  scienze
dell'educazione L083;  educatori  professionali L083;  esperti  nei processi di
formazione L083), destinati a offrire una preparazione professionale in un
settore specifico di attivita' ed i relativi metodi di ricerca.
   L'attivazione  e  la  eventuale  disattivazione  degli   indirizzi
inseriti  nello  statuto delle singole universita', sono disposte dal
rettore, su proposta del consiglio di corso di laurea e deliberazione
conforme del consiglio di facolta'.
                               Art. 4.
           Titolo di studio rilasciato dal corso di laurea
   Diploma di laurea in scienze dell'educazione. L'indirizzo  seguito
e' menzionato nel diploma di laurea.
   Il   laureato  in  scienze  dell'educazione  puo'  essere  ammesso
direttamente al II biennio per seguire un indirizzo diverso  rispetto
a quello di laurea.
                               Art. 5.
                  Durata complessiva degli studi e
           durata annuale o semestrale degli insegnamenti
   Gli insegnamenti del piano di studio corrispondono, nel complesso,
a   venti   annualita',   cioe'   a   quaranta  semestralita'.  Venti
semestralita' sono collocate nel primo biennio,  venti  semestralita'
nel secondo biennio.
   La  decisione  intorno  alla  durata  annuale  o  semestrale degli
insegnamenti e' demandata, anno per anno, al consiglio  di  corso  di
laurea,  compatibilmente  con le indicazioni delle note alle seguenti
tabelle I, II, III e IV.
   Per sostenere gli esami del biennio di indirizzo, lo studente deve
avere superato almeno 12 semestralita' o annualita'  e  semestralita'
ad esse corrispondenti, ritenute propedeutiche dal consiglio di corso
di  laurea,  oltre  le prove di lingua straniera e di informatica. Il
piano di studio deve prevedere, su decisione del consiglio  di  corso
di   laurea,   gli  insegnamenti  costitutivi  del  secondo  biennio,
corrispondenti a 12 semestralita' o  annualita'  e  semestralita'  ad
esse equivalenti, per ciascuno dei tre indirizzi.
   L'articolazione  del  corso  di  laurea,  i  piani di studio con i
relativi insegnamenti fondamentali obbligatori, le forme di tutorato,
le  prove  di  valutazione  della  preparazione  degli  studenti,  la
propedeuticita'   degli   insegnamenti,   il   riconoscimento   degli
insegnamenti  seguiti  presso altri corsi di laurea, sono determinati
dalle strutture didattiche, con le modalita'  previste  dal  comma  2
dell'art. 11 della legge 19 novembre 1990, n. 341.
   All'atto  della predisposizione del manifesto annuale degli studi,
i consigli delle strutture didattiche  determineranno,  con  apposito
regolamento,  quanto  espressamente previsto dal comma 2 dell'art. 11
della legge n. 341/1990. In particolare, il consiglio di facolta':
     a) definisce, su proposta del consiglio di corso di  laurea,  il
piano  di  studi  ufficiale  del  corso  di  laurea,  comprendente le
denominazioni degli insegnamenti da attivare;
     b)  stabilisce   i   corsi   ufficiali   di   insegnamento   che
costituiscono le singole semestralita' o annualita' corrispondenti, i
cui nomi devono essere desunti dai settori scientifico-disciplinari;
     c)  stabilisce  le  qualificazioni  piu' opportune, quali I, II,
III, istituzioni, nonche' tutte le altre che giovino a  differenziare
piu'  esattamente  il  livello  ed i contenuti didattici, compresa la
possibilita' di biennalizzare o triennalizzare le discipline  per  le
quali  cio' sia ritenuto utile ai fini della formazione professionale
e culturale dello studente, anche su istanza  dei  singoli  studenti,
all'interno dei piani di studio individuali.
   I   consigli   delle   strutture  didattiche  competenti  potranno
sostituire gli insegnamenti indicati nella presente tabella con altri
insegnamenti strettamente affini, con identiche finalita'  e  analogo
contenuto   culturale,   e   comunque   entro   lo   stesso   settore
scientiflco-disciplinare.
                               Art. 6.
                           Esame di laurea
   Per essere ammesso all'esame di  laurea,  lo  studente  deve  aver
superato  gli esami degli insegnamenti annuali e semestrali del primo
biennio, per una durata pari a venti semestralita' e gli esami  degli
insegnamenti  del  biennio di indirizzo scelto, per una durata pari a
venti semestralita', e dovra' avere ottenuto un giudizio  favorevole,
secondo  modalita'  stabilite  dalla  facolta',  al  termine  di  una
annualita' o due semestralita' di  una  lingua  straniera  e  di  una
semestralita' di informatica e delle attivita' di tirocinio previste.
   L'accertamento  finale  del  profitto,  di  regola,  avviene per i
singoli insegnamenti. Il consiglio di corso di laurea puo' deliberare
di accorpare in un'unica prova di esame due  insegnamenti  semestrali
di uno stesso raggruppamento disciplinare o di diverso raggruppamento
ma compresi nella stessa area nelle seguenti tabelle I, II, III e IV.
   L'esame  di  laurea  consiste  nella  discussione  di un elaborato
scritto coerente con il piano di studio.
                               Art. 7.
                    Norme generali e transitorie
   In attesa dell'entrata in  vigore  del  regolamento  didattico  di
ateneo,  le  funzioni  delle  strutture didattiche, in relazione alla
laurea in scienze dell'educazione, sono esercitate dal  consiglio  di
facolta',  che  delibera su proposta del consiglio di corso di laurea
in scienze dell'educazione.
   Il regolamento didattico di ateneo, il regolamento delle strutture
didattiche e, in mancanza di essi o in attesa della loro  emanazione,
lo  statuto,  debbono  attenersi,  per  quanto  concerne la laurea in
scienze dell'educazione, alle direttive indicate  nelle  tabelle  che
seguono.
                                                            TABELLA 1
 
                Insegnamenti del biennio propedeutico
  a) Insegnamenti di area pedagogica:
   Pedagogia generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09A
   Filosofia dell'educazione  . . . . . . . . . . . . . . . .    M09A
   Didattica generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09C
   Storia della pedagogia . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09B
   Storia della scuola e delle istituzioni educative  . . . .    M09B
 b) Insegnamenti di area filosofica:
   Filosofia teoretica  . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M07A
   Storia della filosofia . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M08A
 c) Insegnamenti di area psicologica:
   Psicologia generale  . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M10A
   Psicologia dello sviluppo  . . . . . . . . . . . . . . . .    M11A
   Psicologia sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M11B
 d) Insegnamenti di area socio-antropologica:
   Antropologia culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M05X
   Sociologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    Q05A
   Sociologia dell'educazione . . . . . . . . . . . . . . . .    Q05B
 e) Insegnamenti riguardanti la metodologia della ricerca:
   Metodologia e tecnica della ricerca sociale  . . . . . . .    Q05A
   Metodologia della ricerca pedagogica . . . . . . . . . . .    M09A
   Pedagogia sperimentale . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09F
 f) Insegnamenti di area storica:
   Storia medioevale  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M01X
   Storia moderna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M02A
   Storia contemporanea . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M04X
 g) Insegnamenti opzionali:
   Due corsi semestrali oppure un corso annuale.
Note.
   Gli  insegnamenti  delle aree pedagogica, filosofica, psicologica,
socio-antropologica,  della  metodologia  della  ricerca  e  di  area
storica  devono  essere seguiti rispettivamente per cinque, tre, tre,
tre, due, due corsi semestrali o corsi annuali e semestrali di durata
complessiva ad essi equivalente, secondo le indicazioni del consiglio
del corso di laurea.
   Tra gli insegnamenti opzionali rientrano tutti quelli attivati dal
corso di laurea e non ancora scelti. Nel corso del primo biennio,  lo
studente   deve  altresi'  seguire  un  corso  annuale  o  due  corsi
semestrali  di  una  lingua  straniera  e  un  corso  semestrale   di
informatica,  tra quelli attivati presso la facolta'. Le modalita' di
valutazione saranno definite dal consiglio di corso di  laurea  o  di
facolta'.
                            ____________
 
                                                            TABELLA 2
 
                  Insegnamenti del secondo biennio
         Indirizzo "insegnamenti di scienze dell'educazione"
 a) Insegnamenti di area pedagogica:
   Educazione comparata . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09B
   Didattica generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09C
   Docimologia (oppure Teoria e metodi di
programmazione e valutazione scolastica)  . . . . . . . . . .    M09F
   Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento  . . . . .    M09C
   Pedagogia speciale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09E
   Filosofia dell'educazione  . . . . . . . . . . . . . . . .    M09A
   Storia della pedagogia . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09B
 b) Insegnamenti di area filosofica:
   Estetica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M07D
   Filosofia teoretica  . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M07A
   Filosofia morale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M07C
   Logica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M07B
   Filosofia della scienza  . . . . . . . . . . . . . . . . .    M07B
   Filosofia del linguaggio . . . . . . . . . . . . . . . . .    M07E
   Storia della filosofia . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M08A
   Storia della filosofia antica  . . . . . . . . . . . . . .    M08B
   Storia della filosofia medioevale  . . . . . . . . . . . .    M08C
   Storia della filosofia moderna . . . . . . . . . . . . . .    M08A
   Storia della filosofia contemporanea . . . . . . . . . . .    M08A
   Epistemologia delle scienze umane  . . . . . . . . . . . .    M07B
 c) Insegnamenti di area storica:
   Storia romana  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    L02B
   Storia greca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    L02A
   Storia medioevale  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M01X
   Storia moderna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M02A
   Storia contemporanea . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M04X
 d) Insegnamenti di area psicologica:
   Psicologia generale  . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M10A
   Storia della psicologia  . . . . . . . . . . . . . . . . .    M10A
   Psicologia dell'educazione . . . . . . . . . . . . . . . .    M11A
    (oppure psicopedagogia) . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09A
   Psicologia dinamica  . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M11D
   Psicologia dello sviluppo  . . . . . . . . . . . . . . . .    M11A
   Psicologia sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M11B
 e) Insegnamenti di area socio-antropologica:
   Sociologia della famiglia  . . . . . . . . . . . . . . . .    Q05B
   Sociologia delle comunicazioni di massa  . . . . . . . . .    Q05B
   Sociologia dei processi culturali  . . . . . . . . . . . .    Q05B
   Storia del pensiero sociologico  . . . . . . . . . . . . .    Q05A
   Sociologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    Q05A
   Antropologia culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M05X
   Sociologia dell'educazione . . . . . . . . . . . . . . . .    Q05B
 f) Insegnamenti di area giuridica:
   Istituzioni di diritto pubblico e
legislazione scolastica . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    N09X
 Note.
   Gli  insegnamenti  delle  aree  pedagogica,  filosofica  e storica
devono essere seguiti rispettivamente per cinque,  sette  e  per  tre
corsi  semestrali  o corsi annuali e semestrali di durata complessiva
ad essi equivalente, secondo le decisioni del consiglio del corso  di
laurea.
   Gli  studenti  scelgono  cinque corsi semestrali o corsi annuali e
semestrali per una durata complessiva ad essi  equivalente,  tra,  ed
entro,  gli  insegnamenti  di area psicologica, socio-antropologica e
giuridica, sulla base delle indicazioni del  consiglio  di  corso  di
laurea.
                                                            TABELLA 3
 
                  Insegnamenti del secondo biennio
                 Indirizzo "educatori professionali"
 a) Insegnamenti di area pedagogica:
   Pedagogia sociale  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09A
   Educazione degli adulti  . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09A
   Pedagogia generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09A
   Psicopedagogia del linguaggio e della comunicazione  . . .    M09A
   Pedagogia interculturale . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09A
   Pedagogia della marginalita' e
della devianza minorile . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09E
   Educazione comparata . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09B
   Metodologia e tecnica del lavoro di gruppo . . . . . . . .    M09C
   Pedagogia speciale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09E
   Docimologia  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09F
   Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento  . . . . .    M09C
   Metodologia e tecnica del gioco e dell'animazione  . . . .    M09C
 b) Insegnamenti di area filosofica:
   Estetica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M07D
   Bioetica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M07C
   Filosofia morale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M07C
   Filosofia del linguaggio . . . . . . . . . . . . . . . . .    M07E
 c) Insegnamenti riguardanti la metodologia della ricerca:
   Metodologia e tecnica della ricerca sociale  . . . . . . .    Q05A
   Metodologia della ricerca pedagogica . . . . . . . . . . .    M09A
   Pedagogia sperimentale . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09F
   Modelli statistici per l'analisi e
la valutazione dei processi educativi . . . . . . . . . . . .    S03B
 d) Insegnamenti di area psicologica:
   Psicologia dello sviluppo  . . . . . . . . . . . . . . . .    M11A
   Psicologia dell'educazione . . . . . . . . . . . . . . . .    M11A
    (oppure psicopedagogia) . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09A
   Psicologia dinamica  . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M11D
   Psicologia sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M11B
   Psicologia dell'handicap e della riabilitazione  . . . . .    M11A
   Psicopatologia dello sviluppo  . . . . . . . . . . . . . .    M11D
   Psicopedagogia delle differenze individuali  . . . . . . .    M11A
 e) Insegnamenti di area socio-antropologica:
   Antropologia culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M05X
   Sociologia della famiglia  . . . . . . . . . . . . . . . .    Q05B
   Sociologia dei processi culturali  . . . . . . . . . . . .    Q05B
   Sociologia delle comunicazioni di massa  . . . . . . . . .    Q05B
   Sociologia dell'organizzazione . . . . . . . . . . . . . .    Q05C
   Criminologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    Q05G
 f) Insegnamenti di area biologico-medica:
   Biologia generale  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    E02C
   Fondamenti anatomo-fisiologici dell'attivita'
psichica  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    E06A
   Igiene . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    F22A
   Psichiatria  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    F11A
   Neuropsichiatria infantile . . . . . . . . . . . . . . . .    F19B
   Pedagogia medica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    F02X
   Geriatria e gerontologia . . . . . . . . . . . . . . . . .    F07A
 g) Insegnamenti di area giuridica:
   Istituzioni di diritto pubblico e
legislazione scolastica . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    N09X
   Legislazione minorile  . . . . . . . . . . . . . . . . . .    N17X
   Diritto della sicurezza sociale  . . . . . . . . . . . . .    N07X
   Diritto dell'ambiente oppure legislazione
dei beni culturali  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    N10X
    Diritto regionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    N09X
 h) Insegnamenti riguardanti la conservazione, la documentazione, la
   comunicazione delle forme della cultura:
   Letteratura per l'infanzia . . . . . . . . . . . . . . . .    M09D
   Metodologia e critica dello spettacolo . . . . . . . . . .    L26A
   Letterature comparate  . . . . . . . . . . . . . . . . . .    L12D
   Storia della lingua italiana . . . . . . . . . . . . . . .    L11A
   Letteratura italiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    L12A
   Letteratura francese contemporanea . . . . . . . . . . . .    L16A
   Letteratura inglese contemporanea  . . . . . . . . . . . .    L18A
   Letteratura spagnola contemporanea . . . . . . . . . . . .    L17A
   Letteratura tedesca contemporanea  . . . . . . . . . . . .    L19A
   Letteratura russa contemporanea  . . . . . . . . . . . . .    L21B
   Filmologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    L26B
   Semiologia del cinema e degli audiovisivi  . . . . . . . .    L26B
   Metodologia dell'educazione musicale . . . . . . . . . . .    L27B
   Storia delle tecniche artistiche . . . . . . . . . . . . .    L25D
   Bibliografia e biblioteconomia . . . . . . . . . . . . . .    M13X
   Museologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    L25D
   Storia del teatro e dello spettacolo . . . . . . . . . . .    L26A
   Storia e critica del cinema  . . . . . . . . . . . . . . .    L26B
   Storia dell'arte moderna . . . . . . . . . . . . . . . . .    L25B
   Storia della musica moderna e cont.  . . . . . . . . . . .    L27B
   Documentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M12A
   Storia della scienza . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M08E
   Linguistica generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    L09A
 i) Insegnamenti relativi allo studio dell'ambiente e del territorio:
   Geografia umana  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M06A
   Geografia culturale  . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M06A
   Geografia regionale  . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M06A
   Ecologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    E03A
   Educazione ambientale  . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09C
   Sociologia urbana e rurale . . . . . . . . . . . . . . . .    Q05D
Note.
   Gli   insegnamenti   di   area   pedagogica,  filosofica  e  della
metodologia della ricerca devono essere seguiti  rispettivamente  per
sette,  due  e  due  corsi semestrali o corsi annuali e semestrali di
durata complessiva ad essi equivalente, secondo  le  indicazioni  del
consiglio del corso di laurea.
   Gli  studenti, sulla base delle indicazioni del consiglio di corso
di  laurea,  scelgono  nove  corsi  semestrali  o  corsi  annuali   e
semestrali  per  una  durata complessiva ad essi equivalente, tra, ed
entro, gli insegnamenti  di  area  psicologica,  socio-antropologica,
biologico-medica,   giuridica,  e  delle  discipline  riguardanti  la
conservazione,  la  documentazione  e comunicazione delle forme della
cultura e lo studio dell'ambiente.
   Gli studenti sono tenuti a svolgere, per  un  numero  di  ore  non
inferiore  a  200  e  non  superiore  a 400, attivita' di tirocinio e
attivita' pratiche guidate, secondo modalita' stabilite dal consiglio
di corso di laurea.
                            ____________
 
                                                            TABELLA 4
 
                  Insegnamenti del secondo biennio
           Indirizzo "esperti nei processi di formazione"
 a) Insegnamenti di area pedagogica:
   Pedagogia sociale  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09A
   Educazione degli adulti  . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09A
   Pedagogia interculturale . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09A
   Educazione comparata . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09B
   Didattica generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09C
   Psicologia delle comunicazioni sociali . . . . . . . . . .    M11B
   Metodologia e tecnica del lavoro di gruppo . . . . . . . .    M09C
   Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento  . . . . .    M09C
   Psicologia del lavoro  . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M11C
   Psicologia della formazione  . . . . . . . . . . . . . . .    M11B
 b) Insegnamenti di area filosofica:
   Logica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M07B
   Etica sociale  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M07C
 c) Insegnamenti di area psicologica:
   Psicologia sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M11B
   Psicologia dell'educazione . . . . . . . . . . . . . . . .    M11A
    (oppure psicopedagogia) . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09A
   Psicologia del lavoro  . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M11C
   Psicologia dei gruppi  . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M11B
   Psicologia dell'orientamento
scolastico e professionale  . . . . . . . . . . . . . . . . .    M11C
 d) Insegnamenti di area socio-antropologica:
   Antropologia culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M05X
   Sociologia dei processi culturali  . . . . . . . . . . . .    Q05B
   Sociologia delle comunicazioni di massa  . . . . . . . . .    Q05B
   Sociologia del lavoro  . . . . . . . . . . . . . . . . . .    Q05C
 e) Insegnamenti riguardanti la metodologia della ricerca:
   Pedagogia sperimentale . . . . . . . . . . . . . . . . . .    M09F
   Metodologia e tecnica della ricerca sociale  . . . . . . .    Q05A
   Modelli statistici per l'analisi e la
valutazione dei processi educativi  . . . . . . . . . . . . .    S03B
   Metodologia della ricerca pedagogica . . . . . . . . . . .    M09A
 f) Insegnamenti riguardanti problemi dell'organizzazione, della
   comunicazione, dell'informazione:
   Economia e gestione dell'innovazione . . . . . . . . . . .    P02B
   Economia dell'istruzione e della ricerca scientifica . . .    P01B
   Sociologia dell'organizzazione . . . . . . . . . . . . . .    Q05C
   Psicologia delle organizzazioni  . . . . . . . . . . . . .    M11C
   Organizzazione e gestione delle risorse umane  . . . . . .    P02D
   Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento  . . . . .    M09B
   Teoria dell'informazione . . . . . . . . . . . . . . . . .    Q05B
   Lingua francese  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    L16B
   Lingua inglese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    L18C
   Lingua spagnola  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    L17C
   Lingua tedesca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    L19B
   Teoria e metodi della pianificazione sociale . . . . . . .    Q05A
   Formazione e politiche delle risorse umane . . . . . . . .    Q05B
 g) Insegnamenti di area giuridica:
   Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica     N09X
   Diritto del lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .    N07X
   Diritto amministrativo . . . . . . . . . . . . . . . . . .    N10X
Note.
   Gli  insegnamenti  di  area  pedagogica,  della  metodologia della
ricerca    e    dell'organizzazione,    della     comunicazione     e
dell'informazione, devono essere seguiti rispettivamente per sei, tre
e  sei  corsi  semestrali  o  corsi  annuali  e  semestrali di durata
complessiva ad essi equivalente, secondo le indicazioni del consiglio
del corso di laurea.
   Gli studenti, sulla base delle indicazioni del consiglio di  corso
di  laurea, devono seguire cinque insegnamenti semestrali o annuali e
semestrali  per  una  durata   complessiva   ad   essi   equivalente,
scegliendoli   fra   o   entro   le   aree  filosofica,  psicologica,
socio-antropologica, giuridica.
   Gli studenti sono tenuti a svolgere, per  un  numero  di  ore  non
inferiore  a  200  e  non  superiore  a 400, attivita' di tirocinio e
attivita' pratiche guidate, secondo modalita' stabilite dal consiglio
di corso di laurea.
 
                  Il Ministro dell'universita'
            e della ricerca scientifica e tecnologica
                            SALVINI
1997-2000 sperimentazioni informatica e inglese scuole d'infanzia e primarie

MINISTERO DELL' UNIVERSITA' E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA

DECRETO 4 novembre 1996 

Modificazioni all'ordinamento didattico universitario relativamente al corso di 

laurea in scienze dell'educazione. (GU Serie Generale n.28 del 4-2-1997) 

Riconosciuta l'opportunita' di procedere alla modifica del gia'

citato decreto ministeriale 17 maggio 1996;
                              Decreta:
  La tabella XV dell'ordinamento didattico universitario citata nelle
premesse relativa al corso di laurea in  scienze  dell'educazione  e'
modificata come segue:
   fra  gli insegnamenti del secondo biennio - indirizzo "esperti nei
processi  di  formazione"  gli  insegnamenti  di:  Psicologia   delle
comunicazioni  sociali  M11B,  Psicologia del lavoro M11C, Psicologia
della formazione M11B, debbono essere cancellati dall'area pedagogica
ed inseriti nell'area psicologica.
 Il presente decreto sara'  inviato  alla  Corte  dei  conti  per  la
registrazione  e  sara'  pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Roma, 4 novembre 1996
                                             p. Il Ministro: GUERZONI
 Registrato alla Corte dei conti il 20 dicembre 1996
Registro n. 12 Universita' e ricerca, foglio n. 220

MINISTERO DELL' UNIVERSITA' E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA

DECRETO 5 febbraio 1997 

Modificazioni all'ordinamento didattico universitario, relativamente al corso di

 laurea in scienze dell'educazione (GU Serie Generale n.74 del 29-3-1997)  Riconosciuta l'opportunita' di procedere alla modifica del gia'

citato decreto ministeriale 17 maggio 1996;
                              Decreta:
 Nella  tabella  XV  allegata al decreto ministeriale 17 maggio 1996,
citato  nelle  premesse  relativa  al  corso  di  laurea  in  scienze
dell'educazione,    alla   lettera   h)   dell'indirizzo   "educatori
professionali",     vanno     inseriti     i     seguenti     settori
scientifico-disciplinari:
  storia e istituzioni dell'Africa         - Q06A;
  storia e istituzioni dell'Asia           - Q06B;
  storia e istituzioni dell'America latina - Q03X;
e  alla  lettera  b)  insegnamenti  di area filosofica dell'indirizzo
"educatori  professionali"  vanno   aggiunti   i   seguenti   settori
scientifico-disciplinari:
  filosofia politica              - Q01A;
  storia delle dottrine politiche - Q01B.
 Il  presente  decreto  sara'  inviato  alla  Corte  dei conti per la
registrazione e  sara'  pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica italiana.
  Roma, 5 febbraio 1997
                                              Il Ministro: Berlinguer
Registrato alla Corte dei conti il 27 febbraio 1997
Registro n. 1 Universita', foglio n. 14

1997/98 soppressione scuola Magistrale 3 anni per insegnare ne
lla scuola materna e soppresse anche le scuole materne annesse alla scuola magistrale;
1997/98 soppressione Istituti Magistrali 4 anni per insegnare nella scuola elementare soppresse anche le scuole materne annesse agli istituti magistrali;
1997 art 21 della Legge n° 59 del 15 marzo 1997 (cosiddetta legge Bassanini) sancisce l'autonomia didattica, organizzativa e gestionale di ogni istituzione scolastica. Il DPR 8 marzo 1999 definisce il nucleo fondante dell'autonomia scolastica (didattica, organizzativa e gestionale) costituito dal P.O.F. Piano dell' Offerta Formativa che è l'identità culturale e progettuale di ogni istituto scolastico.
1998 La laurea in classe SNT/2 è abilitante alla professione (quadro dei titoli), in virtù del DM 520/98 che ha riconosciuto la professione e permette di esercitarla nel comparto sanitario.


1998/99 immigrati Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286 in formato .pdf 392 kb art. 68 della legge 17 maggio 1999, n. 144 e  detta norme in merito al diritto-dovere all’istruzione e alla formazione per tutti i minori presenti sul territorio nazionale, indipendentemente dalla loro condizione di straniero e dalla regolarità della loro posizione (art. 38 del D.L.vo 25 luglio 1998, n, 286; art. 45 del D.P.R. n. 394/99;Legge 17 maggio 1999, n. 144 in formato .pdf 786 kb

1998 Facoltà di Scienze della Formazione  Diploma di Laurea in Scienze della Formazione Primaria 4 anni (insegnamento sia scuole materne sia scuola elementare)si accede dopo qualunque liceo 5 anni 1. Ai sensi del presente decreto Decreto Ministeriale 26 maggio 1998 Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, in acronimo MURST)
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 3 luglio 1998 n.153 si intendono :
a) per corso di laurea, il corso di laurea in scienze della formazione primaria di cui
 all'articolo 3, comma 2, della legge 19 novembre 1990 , n.341; 
Art. 3
(Criteri relativi al corso di laurea in scienze della formazione primaria)
1. Il corso di laurea ha la durata di 4 anni. Costituisce titolo di ammissione il diploma di istruzione secondaria superiore di durata quinquennale.
2. Il corso di laurea si articola in un biennio comune e in due indirizzi, uno per la scuola materna e l'altro per la scuola elementare. Il tirocinio è attivato fin dal primo anno. La scelta dell'indirizzo è compiuta al termine del secondo anno accademico. La laurea conseguita costituisce titolo per l'ammissione, in relazione all'indirizzo prescelto, ai concorsi a posti di insegnamento nella scuola materna e nella scuola elementare, nonché, con riferimento all'indirizzo per la scuola elementare, a posti di educatore nelle istituzioni educative statali.

3. Il corso di laurea afferisce di norma alla facoltà di scienze della formazione, fermo restando quanto previsto all'articolo 2, comma 4, secondo periodo, in ordine all'integrazione degli organi; per il funzionamento del corso sono utilizzate le strutture dell'ateneo e, con il loro consenso, i professori e i ricercatori di tutte le facoltà presso cui le necessarie competenze sono disponibili. L'università, ovvero le università d'intesa ai sensi dell'articolo 2, comma 4, possono attivare il corso di laurea anche nell'ambito di un coordinamento interfacoltà, definendo secondo i propri ordinamenti le necessarie procedure e gli organismi scientifici, didattici ed amministrativi responsabili.Roma, 26 maggio 1998

IL MINISTRO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE,
DELL'UNIVERSITA E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
(f.to BERLINGUER)

(Registrato alla Corte del Conti il 19/06/1998 - Registro n.1 

Primo anno
Insegnamento
Settore disc.
CFU
Didattica generale/Epistemologia delle scienze umane
M-PED/03 - M-FIL/02
6
Pedagogia speciale/Psicologia medica
M-PED/03 - MED/25
6
Storia del rinascimento/Didattica della storia
M-STO/02
6
Geografia/Didattica della geografia
M-GGR/01
6
Didattica della lingua italiana/Letteratura per l’infanzia
L-FIL-LET/12 - M-PED/02
6
Matematica/Didattica della matematica
MAT/04
6
Lingua straniera (inglese-francese)
L-LIN/12 - L-LIN/04
6
Note

Secondo anno
Insegnamento
Settore disc.
CFU
Percezione e comunicazione visiva/Disegno
ICAR/17
6
Sociologia della devianza/Teoria dei processi di socializzazione
SPS/12
6
Educazione ambientale/Igiene ed educazione sanitaria
M-PED/03 -MED/42
6
Pedagogia generale/Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento
M-PED/01 - M-PED/03
6
Pedagogia interculturale/Storia dell’educazione
M-PED/01 - M-PED/02
6
Psicologia dello sviluppo cognitivo/Psicologia dell’apprendimento e della memoria
M-PSI/04 -M-PSI/01
6
Didattica delle lingue straniere moderne/Lingua straniera (inglese-francese)
L-LIN/12 - L-LIN/04
6
Note

Terzo anno II biennio di indirizzo
Insegnamento
Settore disc.
CFU
Psicopedagogia del linguaggio e della comunicazione/Fisiologia della comunicazione
M-PED/01 - MED/50
6
Teoria, tecnica e didattica dell'attività motoria per l'età evolutiva/Didattica speciale
M-EDF/02 - M-PED/03
6
Metodologia dell’educazione musicale/Teoria musicale
L-ART/07
6
Tecniche di osservazione del comportamento infantile/Teoria e tecnica delle dinamiche di gruppo
M-PSI/03
6
Lingua italiana/Letteratura per l’infanzia
L-FIL-LET/12 - M-PED/02
6
Didattica delle scienze naturali/Ecologia
BIO/05 - BIO/07
6
Lingua straniera (inglese- francese)
L-LIN/12 - L-LIN/04
6
Note
La lingua straniera del III anno deve essere sostenuta solo dagli studenti che hanno scelto l'indirizzo Scuola elementare.

Quarto anno indirizzo comune
Insegnamento
Settore disc.
CFU
Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica/Organizzazione e gestione delle risorse umane
IUS/09 - SECS-P/10
6
Sociologia dei processi culturali/Teoria e tecnica dei nuovi media
SPS/08
6
Pedagogia sperimentale/Docimologia
M-PED/04
6
Note

Quarto anno indirizzo Scuola materna
Insegnamento
Settore disc.
CFU
Educazione ambientale/Storia delle tradizioni popolari
M-PED/03 - M-DEA/01
6
Metodologia e tecnica del gioco e dell’animazione/Teatro di animazione
M-PED/03 - L-ART/05
6
Psicologia dello sviluppo cognitivo/Logica
M-PSI/04 - M-FIL/02
6
Letteratura per l’infanzia/Psicopedagogia del linguaggio e della comunicazione
M-PED/02 -M-PSI/04
6
Note

Quarto anno indirizzo Scuola elementare
Insegnamento
Settore disc.
CFU
Storia moderna/Storia contemporanea
M-STO/02 - M-STO/04
6
Istituzioni di matematica/Logica
MAT/04 - M-FIL/02
6
Grammatica italiana/Lingua e letteratura italiana
L-FIL-LET/12 - L-FIL-LET/10
6
Metodi e didattiche delle attività motorie/Teatro di animazione
M-EDF/01 - L-ART/05
6
Note
TIROCINIO per l’intero percorso di studi 480 ore pari a 48 crediti
LABORATORIO per l’intero percorso di studi 240 ore pari a 24 crediti

Insegnamenti aggiuntivi per il conseguimento del titolo di sostegno
Insegnamento
Settore disc.
CFU
Psicologia di comunità (primo anno)
M-PSI/05
6
Psicologia dell’handicap e della riabilitazione (primo anno)
M-PSI/04
6
Neuropsichiatria infantile (secondo anno)
MED/39
6
Psicologia cognitiva (secondo anno)
M-PSI/01
6
Logopedia generale (terzo anno)
MED/50
6
Psicologia dello sviluppo (terzo anno)
M-PSI/04
6
Didattica speciale (quarto anno)
M-PED/03
6
Note
I suddetti insegnamenti sono facoltativi e vengono scelti dagli studenti che intendono conseguire il titolo handicap.

1998/1999 da quest anno proseguirono solo i Licei sperimentali e progetto Brocca, fu soppresso il tirocinio, anche se l'abilitazione all' insegnamento proseguì per i diplomati  fino al 2002;

1999 legge 17/1999 modifica della L. quadro n. 104/92 " l'assistenza l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate;

Sperimentazione pedagogico-sociale

Sperimentazione pedagogico-sociale
(1991 - 2010)
BiennioTriennio
IIIIIIIVV
Lingua e letteratura italiana55444
Lingua e letteratura latina43332
Lingua e letteratura straniera33333
Storia e Geografia33---
Storia--323
Filosofia--323
Pedagogia--323
Scienze dell'educazione33---
Psicologia--223
Metodologia ed esercitazioni didattiche---22
Diritto ed economia22---
Matematica ed Informatica44---
Matematica--333
Fisica22222
Biologiachimica e scienze della terra33222
Educazione musicale2222-
Disegno e linguaggio artistico visivo22---
Disegno e storia dell'arte--222
Educazione fisica22222
Religione cattolica o attività alternative11111
Totale delle ore settimanali3535353535

Sperimentazione Brocca socio-psico-pedagogica

Sperimentazione Brocca socio-psico-pedagogica
(1992 - 2010)
BiennioTriennio
IIIIIIIVV
Lingua e letteratura italiana55444
Lingua e letteratura latina44332
Lingua e letteratura straniera33333
Storia22223
Geografia22---
Filosofia--333
Pedagogia--333
Metodologia della ricerca socio-psico-pedagogica----2
Elementi di psicologiasociologia e statistica44---
Psicologia--22-
Sociologia--22-
Diritto ed economia22---
Diritto e Legislazione sociale----3
Matematica ed Informatica44333
Fisica---4-
Scienze della Terra3----
Biologia-3--3
Chimica--4--
Storia dell'arte o Musica22222
Educazione fisica22222
Religione cattolica o attività alternative11111
Totale delle ore settimanali3434343434

Sperimentazione scienze della formazione

Sperimentazione scienze della formazione
(1999 - 2010)
BiennioTriennio
IIIIIIIVV
Lingua e letteratura italiana66666
Lingua e letteratura latina33222
Lingua e letteratura straniera33333
Storia3 (1)3 (1)333
Filosofia--333
Scienze della formazione445 (1)5 (1)5 (1)
Diritto ed economia2 (1)2 (1)---
Matematica33333
Fisica--2 (1)2 (1)2 (1)
Scienze della Terra222 (1)2 (1)2 (1)
Linguaggi non verbali e multimediali2 (1)2 (1)---
Laboratorio di chimica-fisica11---
Laboratori22222
Educazione fisica22222
Religione cattolica o attività alternative11111
Totale delle ore settimanali3232323232

Sperimentazione scienze sociali

Sperimentazione scienze sociali
(1998 - 2010)
BiennioTriennio
IIIIIIIVV
Lingua e letteratura italiana44444
lingua e letteratura inglese22333
Lingua e letteratura straniera 233222
Storia33333
Filosofia--333
Scienze sociali55666
Diritto ed Economia22222
Matematica44333
Scienze della Terra22111
Linguaggi non verbali e multimediali22---
Educazione fisica22222
Religione cattolica o attività alternative11111
Totale delle ore settimanali3030303030

Dalla Riforma Berlinguer 1999 alla riforma Moratti 2004 -2009

Contesto storico
Eliminate la scuola magistrale 1998 e l'istituto magistrale 1998 proseguirono solo i licei di 5 anni sperimentali e progetto brocca,
1999 Continuarono solo i Licei progetto Brocca   e i Licei sperimentali di nuova circolare ministeriale
  Le sperimentazioni più comuni dei Licei della riforma Berlinguer erano: la sperimentazione liceo pedagogico-sociale (1991/2010) (prevista dalla c.m. 27/1991),[3] la sperimentazione liceo socio-psico-pedagogica (prevista dal progetto Brocca (1992/2010), la sperimentazione liceo delle scienze della formazione(1999/2010), e infine la sperimentazione liceo delle scienze sociali(1998/2010). Tutte tendevano a trasformare l ' ex istituto  magistrale e l'ex scuola magistrale in veri e propri licei di durata quinquennale, caratterizzati però dallo studio delle scienze umane (psicologia, sociologia, etc). La pedagogia veniva valorizzata e scorporata dalla filosofia. Il titolo rilasciato equivaleva a quello dell'istituto magistrale ma si otteneva solo al quinto anno.

1998 Circolare Ministeriale 25 novembre 1998, n. 461 - Allegati 

www.edscuola.it/archivio/norme/circolari/cm461_98a.html


che riportano tutti i codici di Laurea e 
Diplomi Universitari del  vecchio ordinamento ( quelli afferenti alla Laurea in Pedagogia e Filosofia : L072-L224 fino ad L244 quello afferente alla Laurea in Pedagogia è L073 e quello afferente alla Laurea in Scienze dell' educazione è la L083;



1999 Il Diploma al Liceo di 5 anni vuole il proseguimento di Laurea 3 anni con proseguimento di + 2= 5 anni Laurea specialistica;

Riforma Berlinguer D.L. 509/99

 lauree triennali, tra cui la laurea in educatore nido L 18;   
lauree specialistiche  3+2= 5 anni,  tra cui  la Laurea specialistica 3+2= 5 anni, 56/S - Specialistiche in programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi con la quale si può diventare dirigente di un istituto scolastico di ogni ordine e grado;65/S Scienze dell’educazione degli
adulti e della formazione continua; 87/S Scienze pedagogiche.  
lauree specialistiche a ciclo unico 1999 4 anni, tra cui le lauree in scienze della formazione primaria indirizzo infanzia e indirizzo primaria;
Decreto Ministeriale 4 agosto 2000 
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 19 ottobre 2000 n.245 - Supplemento Ordinario n.170
Determinazione delle classi delle lauree universitarie tra cui la laurea triennale cl. 18 in scienze dell'educazione indirizzi educatore professionale sociale, educatore nido e formatore continuo; Classe 18 Allegato 18

CLASSE DELLE LAUREE TRIENNALI IN
SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE L 18 Facoltà di Scienze della Formazione e classe  SNT/2 Facoltà di Medicina Educatore Sanitario

indirizzo : educatore Nido L 18

PRIMO ANNO
Didattica generale 
Pedagogia generale 
Storia dell'educazione 
Educazione motoria 
Psicologia generale 
Teorie della formazione 
A scelta tra:
Lingua e trad. inglese
Lingua e trad. francese
Laboratorio informatico 
Tirocinio 

SECONDO ANNO
Pedagogia sociale 
Pedagogia clinica 
Diritto privato 
Neuropsichiatria infantile 
Psicologia della personalità 
Psicologia dello sviluppo 
Storia contemporanea 
Filosofia morale 
Tirocinio

TERZO ANNO
Educazione musicale 
Antropologia filosofica 
Filosofia teoretica 
Diritto costituzionale 
Insegnamenti a scelta dello studente 
Prova finale 
TOT 180

indirizzo Educatore sociale L18

PRIMO ANNO

Didattica generale 
Pedagogia generale
Storia dell'educazione 
Psicologia generale 
Sociologia generale 
Teorie della formazione 
Lingua e traduzione inglese 
Laboratorio informatic
Tirocinio 

SECONDO ANNO

Pedagogia sociale 
Pedagogia clinica 
Antropologia filosofica 
Neuropsichiatria infantile 
Psicologia della personalità 
Psicologia sociale 
Storia contemporanea 
Filosofia morale 
Tirocinio
TERZO ANNO
Educazione ambientale 
Pedagogia interculturale 
Filosofia teoretica 
Diritto costituzionale 
Insegnamenti a scelta dello studente
Prova finale 
TOT 180

indirizzo Formazione continua cl L 18

I Anno
Pedagogia generale
Sociologia generale e della famiglia
Storia della filosofia
Psicologia dello sviluppo e dell’educazione
Storia medievale 
Storia moderna

Anno II 
Progettazione e valutazione
degli interventi educativi
Filosofia teoretica
Etica dell’educazione
Storia contemporanea
Didattica generale
Laboratorio (inglese)
Laboratorio di informatica 
per l’educazione
Tirocini formativi e di
orientamento

Anno III 
Geografia 
Teorie filosofiche della
relazione mente corpo
Psicologia generale
Filosofia morale 
Letteratura per l’infanzia
Tecnologie per l’apprendimento
Esame a scelta dello studente
Esame di laurea
Tot. 180

Corso di Laurea SCIENZE RIABILITATIVE DELLE PROFESSIONI SANITARIE Educatore Sanitario  SNT/2 triennale

BASI BIOMEDICHE APPLICATE ALLE
PROFESSIONI SANITARIE
FISIOLOGIA UMANA 
FISICA MEDICA, INCLUSI ELEMENTI
DI RADIOPROTEZIONE
ANATOMIA UMANA
STATISTICA MEDICA
FONDAMENTI BIOLOGICI E
COMPORTAMENTO
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE 
PRINCIPI E STRATEGIE
DELL'INTERVENTO EDUCATIVO
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO:
ASPETTI PSICO-AFFETTIVI NEL CICLO
DI VITA
EPIDEMIOLOGIA 
ABILITA' INFORMATICHE
LINGUA INGLESE 
SOCIOLOGIA GENERALE 
PSICHIATRIA 
NEUROLOGIA 
TECNICHE NEUROPSICHIATRICHE
IL RUOLO PROFESSIONALE
DELL'EDUCATORE (I)
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI
E DEL LAVORO
PEDAGOGIA SOCIALE
PSICOLOGIA DELLA PRIMA INFANZIA 
PSICOLOGIA DI COMUNITA' 
 NEUROLOGICO, COGNITIVO E
COMPORTAMENTALE
PSICHIATRIA 
NEUROLOGIA
SCIENZE INFERMIERISTICHE E
TECNICHE NEUROPSICHIATRICHE
IL RUOLO PROFESSIONALE
DELL’EDUCATORE (II)
TECNICHE DI OSSERVAZIONE 
STAGE E TIROCINIO 
EDUCAZIONE ALLA SOCIALITÀ 
ELEMENTI DI DIRITTO AMMINISTRATIVO
PER L’EDUCATORE PROFESSIONALE
SOCIOLOGIA DELLA CULTURA  (IDENTITÀ,
PROBLEMI SOCIALI, DEVIANZA)
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI EDUCATIVI 
STAGE E TIROCINIO 
tesi finale

 Decreto Ministeriale 28 novembre 2000  Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 23 gennaio 2001 n.18   Determinazione delle classi delle lauree specialistiche LS: per la facoltà di scienze della Formazione: 56/S - Specialistiche in programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi con la quale si può diventare dirigente di un istituto scolastico di ogni ordine e grado;  65/S Scienze dell'educazione degli adulti e formazione continua; 87/S scienze pedagogiche; Per la Facoltà di Medicina Laurea Specialistica LS SNT/2/S in SCIENZE RIABILITATIVE DELLE PROFESSIONI SANITARIE- EDUCATORE SANITARIO SPECIALIZZATO.


Laurea specialistica LS 56/S Progettista e dirigente dei servizi educativi

 PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE

 STORIA DELLA PEDAGOGIA

DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE


PSICOLOGIA GENERALE

PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE

 PSICOLOGIA SOCIAale

 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE


 PSICOLOGIA DINAMICA

 DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE

MEDICINA DEL LAVORO

PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE

 PEDAGOGIA SPERIMENTALE

STATISTICA SOCIALE

 STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE

SOCIOLOGIA GENERALE

 SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI

SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO SOCIALE

L-ART/05: DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO

STORIA DELLA FILOSOFIA

 DIRITTO DEL LAVORO

DIRITTO COSTITUZIONALE

 ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO

M-STO/04: STORIA CONTEMPORANEA

A scelta dello studente

prova finale 

TOT 300 CFU

Laurea specialistica LS 65/S Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua;

M-DEA/01: DISCIPLINE DEMOETNOANTROPOLOGICHE

M-FIL/01: FILOSOFIA TEORETICA

M-FIL/03: FILOSOFIA MORALE

M-PED/01: PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE

M-PED/02: STORIA DELLA PEDAGOGIA

M-PED/03: DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE

M-PED/04: PEDAGOGIA SPERIMENTALE

PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE

 PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI

PSICOLOGIA DINAMICA

SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI E DEL LAVORO

INFORMATICA

 PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE

STORIA DELLA PEDAGOGIA

DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE

 PEDAGOGIA SPERIMENTALE

DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA

ECONOMIA APPLICATA

 STATISTICA SOCIALE

SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI

 LETTERATURA ITALIANA

 LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA

 LINGUISTICA ITALIANA

GLOTTOLOGIA E LINGUISTICA

 LETTERATURA FRANCESE

 LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA FRANCESE

LETTERATURA SPAGNOLA

LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA SPAGNOLA

LETTERATURE PORTOGHESE E BRASILIANA

 LINGUA E TRADUZIONE - LINGUE PORTOGHESE E BRASILIANA

 LETTERATURA INGLESE

 LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA INGLESE

 LETTERATURA TEDESCA

 LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA TEDESC

STORIA ROMANA

 GEOGRAFIA

 STORIA MEDIEVALE

STORIA MODERNA

 STORIA DELL'EUROPA ORIENTALE

STORIA CONTEMPORANEA

STORIA DELLA SCIENZA E DELLE TECNICHE

A scelta dello studente 

prova finale 

TOT 300 CFU

Laurea specialistica LS 87/S Scienze pedagogiche
 FILOSOFIA TEORETICA
LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA
 FILOSOFIA MORALE
 STORIA DELLA FILOSOFIA
STORIA DELLA SCIENZA E DELLE TECNICHE
 PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
 STORIA DELLA PEDAGOGIA
DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
PEDAGOGIA SPERIMENTALE
PSICOLOGIA GENERALE
 PSICOBIOLOGIA E PSICOLOGIA FISIOLOGICA
 PSICOMETRIA
 PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA
DELL'EDUCAZIONE
 PSICOLOGIA SOCIALE
PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI
PSICOLOGIA DINAMICA
 DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
 PSICOLOGIA CLINICA
PSICHIATRIA
 NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
 IGIENE GENERALE E APPLICATA
 SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO
SOCIALE
 FILOSOFIA TEORETICA
LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA
 FILOSOFIA MORALE
 ESTETICA
 FILOSOFIA E TEORIA DEI LINGUAGGI
 STORIA DELLA FILOSOFIA
INFORMATICA
 SISTEMI DI ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI 
 PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
 STORIA DELLA PEDAGOGIA
 DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
PEDAGOGIA SPERIMENTALE
PSICOLOGIA GENERALE
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA
DELL'EDUCAZIONE
PSICOLOGIA A SOCIALE
PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI
PSICOLOGIA DINAMICA
STORIA DELLE RELIGIONI
STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE
STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE
 SOCIOLOGIA GENERALE
 SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI
SOCIOLOGIA DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO
SOCIOLOGIA DEI FENOMENI POLITICI
DIRITTO PRIVATO
 DIRITTO DEL LAVORO
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
 DIRITTO AMMINISTRATIVO
IUS/14 : DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
 ECONOMIA POLITICA
 POLITICA ECONOMICA
ECONOMIA AZIENDALE
 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
STATISTICA SOCIALE
SCIENZA POLITICA
 SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI E DEL LAVORO
GEOGRAFIA
STORIA CONTEMPORANEA
 STORIA DELLA SCIENZA E DELLE TECNICHE
LETTERATURA FRANCESE
LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA FRANCESE
 LETTERATURA SPAGNOLA
LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA SPAGNOLA
LETTERATURA INGLESE
LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA INGLESE
STORIA DELL'ARTE MODERNA
STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA
 MUSEOLOGIA E CRITICA ARTISTICA E DEL RESTAURO
 DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO
 CINEMA, FOTOGRAFIA E TELEVISIONE
MUSICOLOGIA E STORIA DELLA MUSICA
ARCHIVISTICA, BIBLIOGRAFIA E BIBLIOTECONOMIA
LINGUISTICA ITALIANA
 STORIA DELLE RELIGIONI
A scelta dello studente 
 Prova finale
TOT 300 CFU 

 LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE RIABILITATIVE DELLE PROFESSIONI SANITARIE EDUCATORE SANITARIO SPECIALIZZato  LS -SNT2


PRIMO ANNO


corso professionalizzante interdisciplinare 1

diritto sanitario e responsabilità etico-profesionali giuridiche

lingua inglese

principi e strumenti di economia aziendale applicati al settore socio-sanitario

psicologia applicata alle relazioni sociali, comunicazione e dinamiche di gruppo

statistica, epidemiologia e storia della sanità

INSEGNAMENTO A SCELTA DELLO STUDENTE

TIROCINIO (PRIMO ANNO)

II ANNO
corso professionalizzante interdisciplinare 2
laboratori 
management professionale
metodologia della ricerca in riabilitazione progettazione e gestione dei processi formativi
programmazione organizazione e controllo nelle aziende sanitarie
insegnamenti a scelta dello studente
tirocinio (secondo anno)
tesi finale


ogni università sceglieva in questo ventaglio di insegnamenti le materie che voleva.
 Decreto Interministeriale del 2 aprile 2001 “Determinazione delle classi delle lauree universitarie delle professioni sanitarie” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 128 del 5/06/2001. previsto dal Decreto interministeriale 2 aprile 2001.


Riforma Moratti L. 270/04  
 lauree triennali,  tra cui la Laurea in educatore nido  L 19;  le lauree magistrali 2004 3+2= 5 anni tra cui la  Laurea magistrale 3+2= 5 anni LM 50 -Programmazione e gestione dei servizi educativi con la quale si può diventare dirigente di un istituto scolastico di ogni ordine e grado;Le  lauree magistrali a ciclo unico 4 anni, tra cui le lauree in scienze della formazione primaria indirizzo infanzia e indirizzo primaria  LM 85 BIS. 
Dal 2004 il termine scuola materna viene sostituito da scuola d'infanzia, e il termine scuola elementare è sostituito da scuola primaria, e dal 2009 il termine asilo nido viene sostituito in nido d'infanzia.
Cronologia
1999 Nella Facoltà di Scienze della Formazione soppressione diplomi universitari 3 anni in vigilatrice d' Infanzia ( per chi dirige e vigila su ciò che fanno i maestri nelle scuole elementari e materne) che furono equiparati ed equipollenti all' infermiere pediatrico L SNT /01;
1999 Nella Facoltà di Scienze della Formazione Laurea 3 anni in scienze dell' Educazione e della Formazione (indirizzo Educatore Nido L 18) per insegnanti di asilo nido. si accede dopo qualunque Liceo. I  7 titoli di Diploma Universitario (D.U.) triennali, istituiti con la legge 19 novembre 1990 n. 341 del Ministro A. Ruperti, e soppressi con la riforma Berlinguer del 1999, in: Consulente Grafologico, Educatore di Comunità, Educatore e divulgatore Ambientale, Educatore nelle comunità infantili, Educatore Professionale, Operatore per la didattica a distanza, Tecnico di Laboratorio per la Formazione, con la Legge 509/99, sono stati equiparati ed equipollenti alle Laurea (L), L18 di I° livello 3 anni in scienze dell' educazione, indirizzi: educatore sociale, educatore nido, formatore continuo;
1999 Nella Facoltà di Scienze della Formazione Laurea Specialistica 4 anni a ciclo Unico in Scienze della Formazione Primaria indirizzo infanzia per gli insegnanti della scuola d'infanzia e  indirizzo primaria per gli insegnanti della scuola primaria si accede dopo qualunque Liceo 5 anni, equiparazione con la Laurea in Scienze della Formazione primaria 4 anni (insegnamento sia scuole d' Infanzia sia scuola primaria);

1999 In Facoltà di Scienze della Formazione, la Laurea specialistica 3+2= 5 anni 56/S - Specialistiche in programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi con la quale si può diventare dirigente di un istituto scolastico di ogni ordine e grado;

2000 la legge 328/2000 ridefinisce i requisiti delle educatrici negli asili nido che devono avere la laurea in scienze dell'educazione indirizzo educatore nido triennale l 18;
2000 Legge 69 potenziamenti e qualificazione dell' integrazione scolastica dei disabili, 53/2000 disposizione per il sostegno alla paternità e maternità per il diritto alla cura e alla formazione, e per il  coordinamento dei tempi delle città ;Nel 2000 con la Legge 30 la scuola materna cambia nome . E‟ Scuola dell‟infanzia!

2000 circolare del ministero del lavoro e della previdenza sociale n. 4/2000 "Disciplina generale per il collocamento obbligatorio dei diversamente abili.

2001 potenziamento maternità e paternità dei disabili;

2001 Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca della Repubblica Italiana dal 2001.

2002/03 Dall'anno scolastico 2002-03 sono soppressi i corsi annuali integrativi dell'istituto magistrale, previsti dall'art. 191, commi 4 e 6, del decreto legislativo n. 297 del 1994.

2003 dall’art. 2 della legge n. 53/2003 e art. 1 del Decreto Legislativo 15 aprile 2005 Testo Unico sull’Immigrazione, n, 76) detta norme in merito al diritto-dovere all’istruzione e alla formazione per tutti i minori presenti sul territorio nazionale, indipendentemente dalla loro condizione di straniero e dalla regolarità della loro posizione (art. 38 del D.L.vo 25 luglio 1998, n, 286; art. 45 del D.P.R. n. 394/99;Legge 28 marzo 2003, n.53 in formato .pdf 169 kb


2002 oltre quest'anno i diplomati liceali non possono più insegnare ma devono avere la laurea;
2004 la riforma Moratti varata con la legge delega del 28 marzo 2003, n. 53, applicata per una prima parte con il decreto legislativo del 23 gennaio 2004, rinnova anche il lessico e le terminologie: così vanno fuori dal vocabolario scolastico  termini come "scuola materna", "elementari" "medie" e "superiori, che sono, invece, stati sostituiti da "scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado, scuola secondaria di II° grado".
2002 il provvedimento della 55/02 Docenti frequentano il percorso B sulle competenze informatiche personale     FR- TIC Tecnologie informazione e comunicazione.
2003  c.m 69 del 2003 laboratorio di lingue già dal primo anno scuola d'infanzia
2004 DL 19 febbraio 2004 n° 59 Allegato B in G.U. n° 51 del 02/03/04 pg 23-25 Formazione inglese scuole primarie e d'infanzia. In tali scuole esse vengono insegnate da un docente della scuola con le competenze d'informatica e il docente con le competenze in inglese.
2004 per insegnare nei nidi d'infanzia è necessaria la laurea triennale in educatore nido l 19 e per insegnare nella scuola d'infanzia è necessaria la laurea quadriennale/specialistica/ magistrale a ciclo unico in scienze della formazione primaria infanzia e primaria LM 85 BIS; 
2004 Per la scuola primaria esiste la possibilità di iscrizione anticipata (5 anni e mezzo) per coloro che compiono sei anni di età entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento. Lo ha previsto il decreto legislativo n. 59/2004( ex primina) dopo aver chiesto il parere all' insegnante di scuola d'infanzia. L'insegnante di questi bambini è l'insegnante di scuola primaria, tale legge è ancora valida;
2004 In Facoltà di Scienze della Formazione Laurea 3 anni in scienze dell' Educazione e della Formazione (indirizzo Educatore Nido L 19) per insegnanti di asilo nido si accede dopo qualunque Liceo 5 anni.  Equiparazione ed Equipollenza sia dei 7 titoli di Diploma Universitario (D.U.) triennali, istituiti con la legge 19 novembre 1990 n. 341 del Ministro A. Ruperti, e soppressi con la riforma Berlinguer del 1999, in: Consulente Grafologico, Educatore di Comunità, Educatore e divulgatore Ambientale, Educatore nelle comunità infantili, Educatore Professionale, Operatore per la didattica a distanza, tecnico di Laboratorio per la Formazione,che le lauree (L) L 18 della 509/99 di I° livello, 3 anni in scienze dell' educazione, indirizzo: educatore sociale, educatore nido, formatore continuo, e la laurea SNT/2 educatore professionale sanitario in Facoltà di Medicina furono equiparate ed equipollenti alle Lauree (L), L19 n. 270/04 di I° livello, 3 anni, in scienze dell' educazione, indirizzo: educatore sociale, educatore nido,  formatore continuo e in Facoltà di Medicina in Educatore Professionale Sanitario L SNT/2  A questi Laureati triennali e ai D.U. qui sopra spetta il ''Titolo di Dottore Educatore Nido, Dottore Educatore Professionale, Dottore Formatore Continuo." ai sensi dell'art. 13 comma 7 del D.M. 270/04 riforma Moratti.''Come stabilito anche dalla legge n. 240 del 2010 Riforma Gelmini. 
2004 In Facoltà di Scienze della Formazione Laurea Magistrale5 anni a ciclo Unico in Scienze della Formazione Primaria LM 85 BIS indirizzo infanzia per gli insegnanti della scuola d'infanzia (bambini dai 3 anni ai 6 anni) e indirizzo primaria per gli insegnanti della primaria(bambini dai 6 anni ai 10 anni), si accede dopo qualunque Liceo 5 anni; ante 509/99 e post 509/99 equiparazione con la Laurea in Scienze della Formazione primaria 4 anni (insegnamento sia scuole d' Infanzia sia scuola primaria);

2004 In Facoltà di Scienze della Formazione la Laurea magistrale 3+2= 5 anni LM 50 -Programmazione e gestione dei servizi educativi con la quale si può diventare dirigente di un istituto scolastico di ogni ordine e grado;LM-85 Scienze pedagogiche
LM-93 Teorie e metodologie dell'elearning e della media education LM-57 Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua ;in Facoltà di Medicina la Laurea Magistrale in Scienze Riabilitative della professioni sanitarie Educatore Sanitario Specializzato LM SNT/2. 

2005 art. 1 del Decreto Legislativo 15 aprile 2005 Testo Unico sull’Immigrazione, n, 76) detta norme in merito al diritto-dovere all’istruzione e alla formazione per tutti i minori presenti sul territorio nazionale, indipendentemente dalla loro condizione di straniero e dalla regolarità della loro posizione (art. 38 del D.L.vo 25 luglio 1998, n, 286; art. 45 del D.P.R. n. 394/99;
Il Testo Unico sull’Immigrazione (Decreto Legislativo 15 aprile 2005), all'art. 38 commi 3,4;

- Le linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri elaborate nel marzo 2006 dal Ministero dell’Istruzione sottolineano come sia necessario, superata la condizione di emergenza nella quale si trovava la scuola nella prima fase delle migrazioni, promuovere l’educazione interculturale come sfondo da cui prende avvio la specificità di percorsi formativi rivolti ad alunni stranieri, nel contesto di attività che devono connotare l’azione educativa nei confronti di tutti;Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 76 in formato .pdf 373 kb
2006 legge finanziaria n° 296/06 apre le sezioni primavera (per bambini dai 2 ai 3 anni) a cui possono insegnare i laureati 3 anni in scienze dell' educazione e formazione indirizzo: educatori nido (per bambini dai 3 mesi ai 3 anni).

2007 La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri. Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale – Ottobre 2007.Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri in formato .pdf 371 kb
Le linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri elaborate nel marzo 2006 dal Ministero dell’Istruzione sottolineano come sia necessario, superata la condizione di emergenza nella quale si trovava la scuola nella prima fase delle migrazioni, promuovere l’educazione interculturale come sfondo da cui prende avvio la specificità di percorsi formativi rivolti ad alunni stranieri, nel contesto di attività che devono connotare l’azione educativa nei confronti di tutti;


Decreto Ministeriale 26 luglio 2007 Attuazione dei DD.MM. in data 16 marzo 2007 (classi di laurea e di laurea magistrale) - decreto ministeriale di definizione delle linee guida per l'istituzione e l'attivazione da parte delle Università dei corsi di studio
2007 Decreto Ministeriale 16 marzo 2007 Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 9 luglio 2007 n. 155 Determinazione delle classi di laurea magistrale


2007 VISTO il decreto ministeriale 3 luglio 2007, n. 362, con il quale sono state definite le linee generali di indirizzo della programmazione delle università per il triennio 2007/2009;
DECRETA
Art. 1
1. Ai sensi dell'art. 9 del decreto ministeriale del 22 ottobre 2004, n. 270, e dei decreti ministeriali del 16 marzo 2007 concernenti la determinazione delle classi delle lauree e delle lauree magistrali universitarie, sono emanate le linee guida di cui agli allegati 1, 2, 3, che costituiscono parte integrante del presente decreto, per l'istituzione e l'attivazione, da parte delle Università, dei corsi di studio.

Art. 2
1. Il presente decreto sarà trasmesso alla Corte dei Conti per la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
(Registrato alla Corte del Conti il 04/09/2007 - Registro n.6 - Foglio n.178)
Roma, 26 luglio 2007
Il Ministro

2008 “Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della pubblica istruzione, sono individuati e posti in liquidazione i convitti nazionali e gli istituti pubblici di educazione femminile di cui al regio decreto 23 dicembre 1929, n. 2392, e di cui alle tabelle annesse al regio decreto 1º ottobre 1931, n. 1312, e successive modificazioni, che abbiano esaurito il proprio scopo o fine statutario o che non risultino più idonei ad assolvere la funzione educativa e
culturale cui sono destinati” (Comma 642 dell’articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, legge finanziaria 2008). 
Scuola secondaria di I° grado

2009 scuola secondaria di I° grado (scuola media) oltre alle materie le nuove dal DPR 89/2009 art 2 G.U n° 162 del 15/07/09 tecnologia (insegnamento dell' informatica  e internet) vengono insegnate dagli insegnanti di tecnologia e di matematica
II° lingua comunitaria a scelta o potenziamento della I° lingua comunitaria (inglese) cittadinanza e costituzione (ex ed. civica)  senza valutazione, insegnata dall' insegnante di italiano storia e geografia.
2009 possibilità di passare direttamente alla classe seconda (senza aver fatto la prima classe) tramite un esame d'idoneità(cm n. 4/2009) dal 2009/2010 l'insegnante di riferimento è la docente di scuola primaria. 2009 Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n° 89 art 2 comma 2 possibilità di iscrizione alle scuole d'infanzia agli anticipatari ovvero bambini di 2 anni e mezzo entro il 30 aprile dopo attenta valutazione pedagogica e didattica. I suoi insegnanti saranno gli insegnanti di scuola d'infanzia.
Decreto Ministeriale 8 gennaio 2009
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 maggio 2009 n. 122

Determinazione delle classi delle lauree magistrali delle professioni sanitarie tra cui la LM-SNT/2

2010 soppressione licei 5 anni circolare ministeriale progetto Brocca e sperimentali;2010 gli asili nido saranno chiamati nidi d'infanzia.
decreto 9 luglio 2009 Pedagogia Tabella XV del regio decreto 30.9.1938, n. 1652 65/S Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua LM-57 Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua 87/S Scienze pedagogiche LM-85 Scienze pedagogiche
decreto 9 luglio 2009 Scienze dell'educazione Tabella XV del regio decreto 30.9.1938, n. 1652 come modificata dal D.M. 17.5.1996 in G.U. n. 150 del 28.6.1996, dal D.M. 4.11.1996 in G.U. n. 28 del 4.2.1997 e dal D.M. 5.2.1997 in G.U. n. 74 del 29.3.1997 56/S Programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi LM-50 Programmazione e gestione dei servizi educativi 65/S Scienze dell'educazione degli LM-57 Scienze dell'educazione adulti e della formazione continua degli adulti e della formazione continua 87/S Scienze pedagogiche LM-85 Scienze pedagogiche LM-93 Teorie e metodologie dell'e-learning e della media education
decreto 9 luglio 2009 Relazioni pubbliche Tab. XXXVII del regio decreto 30.9.1938, n. 1652 aggiunta dal D.M. 25.7.1991 in G.U. n. 68 del 21.3.1992 59/S Pubblicità e comunicazione d'impresa LM-59 Scienze della comunicazione pubblica, d'impresa e pubblicità 67/S Scienze della comunicazione sociale e istituzionale 101/S Teoria della comunicazione LM-92 Teorie della comunicazione LM-93 Teorie e metodologie dell'e-learning e della media education.

2009 Decreto Interministeriale 9 luglio 2009
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 7 ottobre 2009 n. 233 equiparazioni tra vecchi e nuovi titoli di studio per la partecipazione ai pubblici concorsi;VISTO il parere del Consiglio Universitario Nazionale, reso nell’adunanza del 22 aprile 2009 concernente l'approvazione della tabella di equiparazione tra diplomi di laurea (DL) di vecchio ordinamento, Lauree Specialistiche (LS) ex D.M. 509/1999 e Lauree Magistrali (LM) ex D.M. 270/2004;
RITENUTO opportuno adottare un nuovo decreto interministeriale, sostitutivo del citato decreto interministeriale 5 maggio 2004, e successive modificazioni ed integrazioni, che preveda le equiparazioni tra i diplomi di laurea di cui agli ordinamenti non ancora riformulati ai sensi del decreto ministeriale 3 novembre 1999 n. 509, lauree specialistiche delle classi di cui ai decreti ministeriali 28 novembre 2000, 2 aprile 2001 e 12 aprile 2001 e le lauree magistrali delle classi di cui ai decreti ministeriali 16 marzo 2007 e 8 gennaio 2009;
CONSIDERATO che nella predisposizione dei bandi ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi è opportuno tenere conto delle suindicate equiparazioni;
RITENUTO di dover procedere all'approvazione della citata tabella al fine delle equiparazioni tra vecchi e nuovi titoli di studio per la partecipazione ai pubblici concorsi;

DECRETA
Art. 1
I diplomi di laurea di cui agli ordinamenti non ancora riformulati ai sensi del decreto ministeriale 3 novembre 1999 n. 509, conferiti dalle università statali e da quelle non statali riconosciute per rilasciare titoli aventi valore legale, sono equiparati alle lauree specialistiche delle classi di cui ai decreti ministeriali 28 novembre 2000, 2 aprile 2001 e 12 aprile 2001 e alle lauree magistrali delle classi di cui ai decreti ministeriali 16 marzo 2007 e 8 gennaio 2009 ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi, secondo la tabella allegata che fa parte integrante del presente decreto.
Art. 2
La corrispondenza, indicata nella tabella allegata, tra una laurea rilasciata secondo gli ordinamenti non ancora riformulati ai sensi del decreto ministeriale 3 novembre 1999 n. 509 con più classi di lauree specialistiche di cui ai decreti ministeriali 28 novembre 2000, 2 aprile 2001 e 12 aprile 2001 e con più classi di lauree magistrali di cui ai decreti ministeriali 16 marzo 2007 e 8 gennaio 2009, deve intendersi solo in modo tassativamente alternativo. Pertanto, tenuto conto della suddivisione delle lauree del vecchio ordinamento in più percorsi indipendenti, qualora una delle citate lauree trovi corrispondenza con più classi di lauree specialistiche o magistrali sarà compito dell'Ateneo che ha conferito il diploma di laurea rilasciare, a chi ne fa richiesta, un certificato che attesti a quale singola classe è equiparato il titolo di studio posseduto, da allegare alle domande di partecipazione ai concorsi insieme con il certificato di laurea.
Art. 3Il presente decreto sostituisce il decreto interministeriale 5 maggio 2004 e successive modificazioni ed integrazioni.
Il presente decreto sarà inviato ai competenti organi di controllo e sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 9 luglio 2009
Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione
F.to Brunetta

Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
F.to Gelmini


TABELLA EQUIPARAZIONE DL - LS - LM

2010/12 Alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA)

Le iscrizioni di alunni con diagnosi di disturbo specifico di apprendimento (DSA),
effettuate nella modalità on line, devono essere perfezionate con la presentazione alla
scuola prescelta, da parte dei genitori, della relativa diagnosi, rilasciata ai sensi della legge
n. 170/2010 e secondo quanto previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 24 luglio 2012, sul
rilascio delle certificazioni.
Le istituzioni scolastiche assicurano le idonee misure compensative e dispensative
di cui al citato D.M. n.5669 del 12 luglio 2011 e delle allegate linee guida; in particolare,
provvedono ad attuare i necessari interventi pedagogico-didattici per il successo formativo
degli alunni e degli studenti con DSA, attivando percorsi di didattica individualizzata e
personalizzata e ricorrendo a idonei strumenti compensativi e misure dispensative.
L’alunno con diagnosi di DSA, dispensato dalle prove scritte di lingua straniera in
base a quanto previsto dall’articolo 6 del decreto ministeriale 11 luglio 2012, che supera
l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo, consegue titolo valido per l’iscrizione alla
scuola secondaria di secondo grado.
L’alunno con diagnosi di DSA, esonerato dall’insegnamento delle lingue straniere,
che consegua, in sede di esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione l’attestato
di credito formativo, comprovante i crediti formativi maturati, ha titolo a proseguire nella
scuola secondaria di secondo grado o nei percorsi di istruzione e formazione
professionale, al solo fine di conseguire altro attestato comprovante i successivi crediti
formativi maturati.

Riforma Gelmini dal 2010 in vigore

Il liceo delle scienze umane Istituzionale è entrato in vigore dal 1º settembre 2010, andando a sostituire in pianta stabile tutte le sperimentazioni, gli indirizzi liceali e i progetti assistiti esistenti in Italia, (i quali ammontavano a 700 corsi e oltre). Con la nuova riforma, sono presenti due distinti indirizzi di studio, ciascuno della durata di 5 anni, che trattano le scienze umane secondo due approcci differenti.
Il primo indirizzo tradizionale (ex liceo psico-socio-pedagogico) prevede uno studio più approfondito della materia caratterizzante: Scienze Umane](per tutte 5 gli anni cosi suddivise: 4 ore nel primo biennio e 5 nel secondo triennio), declinate in antropologia, psicologia, sociologia e pedagogia, l'assenza della metodologia della ricerca sostituito dalla pedagogia; lo studio della filosofia a parte, del latino, di una lingua straniera e del diritto ed economia.
Il secondo indirizzo economico-sociale (ex liceo delle scienze sociali)(che, formalmente, è chiamato "opzione" nel regolamento che l'ha istituito) prevede lo studio delle scienze Umane (3 ore per tutte 5 gli anni) declinate in: antropologia, psicologia, sociologia e metodologia della ricerca l'assenza della pedagogia sostituita dalla metodologia della ricerca; lo studio della filosofia a parte, pari spazio è consacrato al diritto ed economia politica; l'assenza del latino (sostituito da una seconda lingua straniera).[1]
Di seguito i due indirizzi con gli orari settimanali standard:[2]

Indirizzo tradizionale

Discipline1º biennio2º biennioV
IIIIIIIV
Lingua e letteratura italiana44444
Lingua e cultura latina33222
Lingua e cultura straniera33333
Storia e geografia33---
Storia--222
Filosofia--333
Scienze umane 144555
Diritto ed economia22---
Matematica 333222
Fisica--222
Scienze naturali 422222
Storia dell'arte--222
Scienze motorie e sportive22222
Religione cattolica o attività alternative11111
Totale delle ore settimanali2727303030

Opzione economico-sociale

Discipline1º biennio2º biennioV
IIIIIIIV
Lingua e letteratura italiana44444
lingua e cultura straniera 133333
lingua e cultura straniera 233333
Storia e geografia33---
Storia--222
Filosofia--222
Scienze umane 233333
Diritto ed economia politica33333
Matematica 333333
Fisica--222
Scienze naturali 422---
Storia dell'arte--222
Scienze motorie e sportive22222
Religione cattolica o attività alternative11111
Totale delle ore settimanali2727303030
È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.
I primi diplomati saranno del a.s. 2014/2015.
I Titoli dei diplomi di scienze umane sono 2:
1. diploma di maturità liceale in scienze umane indirizzo tradizionale
2. diploma di maturità liceale in scienze umane indirizzo economico-sociale "opzione"
Ambedue i titoli permettono l'accesso a qualunque dipartimento e a qualunque corso di Laurea 3 anni o Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico 5 anni, ma non all' Insegnamento.
L'unico lavoro possibile col solo titolo di Diploma di Maturità in scienze umane è di ausiliaria negli istituti scolastici e nelle istituzioni educative;
2010/11 soppressa la Facoltà di Scienze della Formazione al suo posto il Dipartimento di Scienze Umane soppressa la Facoltà di Medicina al suo posto il Dipartimento di Medicina LEGGE 30 dicembre 2010 , n. 240   con corsi di Laurea 3 anni L 19 in Educatore Nido per insegnanti asilo nido e sezioni primavera si accede da qualunque liceo 5 anni (preferibilmente Liceo delle Scienze Umane); e corsi di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria LM 85 BIS, 5 anni a ciclo unico unico indirizzo per insegnare nella scuola primaria e infanzia, si accede dopo qualunque Liceo 5 anni  ( preferibilmente Liceo delle Scienze Umane indirizzo tradizionale);  Laurea magistrale 3+2= 5 anni LM 50 - Programmazione e gestione dei servizi educativi con la quale si può diventare dirigente di un istituto scolastico di ogni ordine e grado;
2012  Circolare n.96 del 17 dicembre 2012 in formato .pdf 273 kb sugli alunni immigrati.

2013 Decreto Interministeriale 8 gennaio 2013
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 26 marzo 2013 n. 26 
Integrazione del D.I. 11 novembre 2011 - Equiparazione dei diplomi delle scuole dirette a fini speciali, istituite ai sensi del DPR n.162/1982, soppresse nel 2005 di durata triennale, e dei diplomi universitari, istituiti ai sensi della L. n. 341/1990 soppresse nel 1998 della medesima durata, alle lauree ex D.M. 509/99 e alle lauree ex D.M. 270/2004, ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi

TABELLA  1
Equiparazioni tra Diplomi delle Scuole dirette a fini speciali DPR 162/82, Lauree delle classi DM 509//99 e Lauree delle classi DM 270/04

DIPLOMIj  (DPR 162/82)Grafologo LAUREE DELLA CLASSE
(DM 509/99)18 Scienze dell'educazione e della formazione LAUREE DELLA CLASSE
(DM 270/04)L-19 Scienze dell'educazione e della formazione

2011 Con l’a. a. 2011-2012 è stato attivato il primo anno del corso di laurea magistrale a ciclo unico di durata quinquennale in Scienze della formazione primaria disciplinato dal D.M. 249 del 10 settembre 2010 art 3 comma 2 in Supplemento ordinario alla “Gazzetta Ufficiale„ n. 24 del 31 gennaio 2011 - Serie generale  (entrato in vigore il 15 febbraio 2011) che ha definito le nuove modalità della formazione degli insegnanti dei vari ordini e
gradi scolastici e alcuni percorsi didattici ad essa finalizzati.
DECRETO 10 settembre 2010 , n. 249 
Regolamento concernente: «Definizione della disciplina dei requisiti
e delle modalita' della formazione iniziale degli insegnanti della
scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria
di primo e secondo grado, ai sensi dell'articolo 2, comma 416, della
legge 24 dicembre 2007, n. 244». (11G0014) 

2014 d.l. 39/2014 le educatrici dei nidi d'infanzia, micronidi e sezioni primavera e le ausiliarie devono essere forniti di certificato penale anti pedofilia.     

2014 Obbligo di istruzione Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica
Circolare n. 28 Roma, 10-1-2014
Prot. 206
Nell’attuale ordinamento, l’obbligo di istruzione dopo il primo ciclo si assolve, di 
norma, con la frequenza dei primi due anni di un percorso di istruzione secondaria di 
secondo grado ovvero 16 anni o di istruzione e formazione professionale nonché mediante la stipula di un 
contratto di apprendistato, ai sensi dell’art.3, comma 1, del Decreto legislativo n.167 del 14 
settembre 2011 come di seguito precisato al punto 2.B).
I dieci anni dell’obbligo si collocano nell’ambito del diritto-dovere all’istruzione e alla
formazione, che, come è noto, si estende, ai sensi del decreto legislativo n. 76/2005, fino
al 18° anno di età o comunque sino al conseguimento di una qualifica professionale di
durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età.
In tale contesto, il momento dell’iscrizione rappresenta un passaggio importante sia
sotto l’aspetto della responsabilità condivisa tra i diversi soggetti indicati al punto A, sia per
quanto riguarda le modalità di assolvimento dell’obbligo indicate dalle vigenti disposizioni
meglio precisate al punto B.

 Modalità di assolvimento
L’obbligo di istruzione può essere assolto nelle scuole statali e paritarie e nelle
strutture accreditate dalle Regioni per l’istruzione e formazione professionale, nonché
attraverso l’istruzione parentale (vedi la Nota prot.781 del 4 febbraio 2011). In questo
caso, a garanzia dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, il minore è tenuto a sostenere
l’esame di idoneità.
Coloro che frequentano una scuola non statale e non paritaria hanno l’obbligo di
sottoporsi ad esame di idoneità nel caso in cui intendano iscriversi a scuole statali o
paritarie. Inoltre tutti gli obbligati sono tenuti a sostenere l’esame di Stato a conclusione
del primo ciclo di istruzione.
Pertanto, gli studenti che nel corrente anno scolastico concluderanno con esito
positivo il percorso del primo ciclo Scuola Seconndaria di I° grado, ferma restando l’istruzione parentale, potranno
assolvere l’obbligo d’istruzione secondo due diverse modalità:
 iscrizione alla classe prima di un istituto di istruzione secondaria di secondo grado ovvero 16 anni;
 iscrizione ad un percorso di istruzione e formazione professionale di cui al capo III del
decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 (cfr. art.64, comma 4 bis, della legge 6 agosto 2008,n.133), realizzato da strutture formative accreditate dalle Regioni o da un
Istituto Professionale in regime di sussidiarietà.
Com’è noto, con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
adottato di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali l’11 novembre 2011,
con il quale è stato recepito l’Accordo in sede Conferenza Stato-Regioni 27 luglio 11, è
stato approvato il repertorio nazionale delle figure di riferimento per i percorsi di IeFP a
partire dall’anno scolastico 2011/12, integrato dal successivo Accordo in Conferenza Stato
Regioni del 19 gennaio 2012 (allegato E).
Come sopra detto, le Regioni, nell’esercizio delle proprie competenze in materia di
programmazione dell’offerta formativa, possono prevedere la realizzazione di percorsi di
IeFP, oltre che da parte delle strutture accreditate, anche da parte degli Istituti
professionali, in regime di sussidiarietà, secondo le due distinte modalità fissate nelle
linee-guida adottate con D.M. n.4/2011, previa intesa in sede di Conferenza Unificata del
16 dicembre 2010.
Pertanto, i dirigenti scolastici degli Istituti professionali potranno accogliere – anche
per l’anno scolastico 2014/2015 - le iscrizioni ai percorsi IeFP che risulteranno attivati
nell’ambito della programmazione dell’offerta formativa di ciascuna Regione e secondo la
tipologia di regime sussidiario da essa prescelto. I percorsi IeFP in regime di sussidiarietà
rientrano nella gestione delle Iscrizioni on line.

Dipartimento di Scienze Umane corso di Laurea Magistrale LM 85 BIS in Scienze della Formazione Primaria
Laurea Magistrale Ciclo Unico 5 anni appartenente alla Scienze della formazione primaria (LM-85 bis).


Insegnamenti del Primo Anno (Anno Accademico 2014-2015).

Insegnamenti del Secondo Anno (Anno Accademico 2015-2016).

Insegnamenti del Terzo Anno (Anno Accademico 2016-2017).

Insegnamenti del Quarto Anno (Anno Accademico 2017-2018).

Insegnamenti del Quinto Anno (Anno Accademico 2018-2019).

CLASSE DELLE LAUREE TRIENNALI IN
SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE L 19

indirizzo : educatore Nido L 19

PRIMO ANNO
Didattica generale 
Pedagogia generale 
Storia dell'educazione 
Educazione motoria 
Psicologia generale 
Teorie della formazione 
A scelta tra:
Lingua e trad. inglese
Lingua e trad. francese
Laboratorio informatico 
Tirocinio 

SECONDO ANNO
Pedagogia sociale 
Pedagogia clinica 
Diritto privato 
Neuropsichiatria infantile 
Psicologia della personalità 
Psicologia dello sviluppo 
Storia contemporanea 
Filosofia morale 
Tirocinio

TERZO ANNO
Educazione musicale 
Antropologia filosofica 
Filosofia teoretica 
Diritto costituzionale 
Insegnamenti a scelta dello studente 
Prova finale 
TOT 180

indirizzo Educatore sociale L19

PRIMO ANNO

Didattica generale 
Pedagogia generale
Storia dell'educazione 
Psicologia generale 
Sociologia generale 
Teorie della formazione 
Lingua e traduzione inglese 
Laboratorio informatic
Tirocinio 

SECONDO ANNO

Pedagogia sociale 
Pedagogia clinica 
Antropologia filosofica 
Neuropsichiatria infantile 
Psicologia della personalità 
Psicologia sociale 
Storia contemporanea 
Filosofia morale 
Tirocinio
TERZO ANNO
Educazione ambientale 
Pedagogia interculturale 
Filosofia teoretica 
Diritto costituzionale 
Insegnamenti a scelta dello studente
Prova finale 
TOT 180

indirizzo Formazione continua cl L 19

I Anno
Pedagogia generale
Sociologia generale e della famiglia
Storia della filosofia
Psicologia dello sviluppo e dell’educazione
Storia medievale 
Storia moderna

Anno II 
Progettazione e valutazione
degli interventi educativi
Filosofia teoretica
Etica dell’educazione
Storia contemporanea
Didattica generale
Laboratorio (inglese)
Laboratorio di informatica 
per l’educazione
Tirocini formativi e di
orientamento

Anno III 
Geografia 
Teorie filosofiche della
relazione mente corpo
Psicologia generale
Filosofia morale 
Letteratura per l’infanzia
Tecnologie per l’apprendimento
Esame a scelta dello studente
Esame di laurea
Tot. 180

 Classe della laurea triennale del Dipartimento di Medicina in SCIENZE RIABILITATIVE DELLE PROFESSIONI SANITARIE L SNT/2

Educatore Sanitario  LSNT/2 triennale

BASI BIOMEDICHE APPLICATE ALLE
PROFESSIONI SANITARIE
FISIOLOGIA UMANA 
FISICA MEDICA, INCLUSI ELEMENTI
DI RADIOPROTEZIONE
ANATOMIA UMANA
STATISTICA MEDICA
FONDAMENTI BIOLOGICI E
COMPORTAMENTO
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE 
PRINCIPI E STRATEGIE
DELL'INTERVENTO EDUCATIVO
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO:
ASPETTI PSICO-AFFETTIVI NEL CICLO
DI VITA
EPIDEMIOLOGIA 
ABILITA' INFORMATICHE
LINGUA INGLESE 
SOCIOLOGIA GENERALE 
PSICHIATRIA 
NEUROLOGIA 
TECNICHE NEUROPSICHIATRICHE
IL RUOLO PROFESSIONALE
DELL'EDUCATORE (I)
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI
E DEL LAVORO
PEDAGOGIA SOCIALE
PSICOLOGIA DELLA PRIMA INFANZIA 
PSICOLOGIA DI COMUNITA' 
 NEUROLOGICO, COGNITIVO E
COMPORTAMENTALE
PSICHIATRIA 
NEUROLOGIA
SCIENZE INFERMIERISTICHE E
TECNICHE NEUROPSICHIATRICHE
IL RUOLO PROFESSIONALE
DELL’EDUCATORE (II)
TECNICHE DI OSSERVAZIONE 
STAGE E TIROCINIO 
EDUCAZIONE ALLA SOCIALITÀ 
ELEMENTI DI DIRITTO AMMINISTRATIVO
PER L’EDUCATORE PROFESSIONALE
SOCIOLOGIA DELLA CULTURA  (IDENTITÀ,
PROBLEMI SOCIALI, DEVIANZA)
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI EDUCATIVI 
STAGE E TIROCINIO 
tesi finale

Lauree Magistrali 3+2= 5 anni

Dipartimento di Medicina e Dipartimento di Scienze Umane

Dal Dipartimento di Scienze Umane
Laurea Magistrale in Progettista e dirigente dei servizi educativi LM 50

I anno

Antropologia pedagogica
 Pedagogia interculturale 
Psicopedagogia
Storia dell’infanzia e delle istituzioni educative
Etica dei servizi alla persona 
Laboratorio: Psicometodologia
Discipline politiche, economiche e giuridiche
Progettazione e sviluppo organizzativo nei servizi all’infanzia
Psicologia dello sviluppo e dell’educazione
Abilità informatiche e telematiche
1 Idoneità di informatica di II livello
Tirocini formativi e di orientamento
Teologia morale
Tirocinio in strutture educative

II anno
Pedagogia dell’inclusione
 Pedagogia sperimentale
Programmazione e direzione
amministrativa dei servizi alla persona
 Formazione e ciclo di vita
Attività a scelta dello studente
Idoneità di lingua di II livello
Tirocini formativi e di orientamento
Teologia temi specifici
Tirocinio in strutture educative
Prova finale 


 laurea magistrale in  Educatore degli adulti e esperti in formazione continua LM 57

Manifesto degli studi

i
I anno
 

attività formative


Teoria e modelli della formazione per l'insegnamento


Programmazione e valutazione delle attività di formazione per l'insegnamento


Fondamenti di storia antica


Didattica multimediale


Lingua inglese corso specialistico


Storia medievale


Sociologia dei fenomeni politici

Attività laboratoriali
Totale CFU I anno60
II anno
 

attività formative


Storia della filosofia morale


Sociologia dell'educazione


Storia sociale dell'educazione

 a scelta dello studente
Attività laboratoriali
Stage

Esame di laurea
Totale CFU II anno60





Laurea Laurea     laurea 



Laurea Magistrale in SCIENZE PEDAGOGICHE LM 85


Fondamenti della consulenza pedagogica - 8 CFU
Progettazione e valutazione dei servizi e degli interventi educativi con laboratorio - 10 CFU
Consulenza familiare: teorie e pratiche - 8 CFU
Metodologia della ricerca pedagogica II con laboratorio - 10 CFU
Pratiche filosofiche - 8 CFU
Insegnamenti a scelta (16 CFU) tra
Ermeneutica della formazione e pratiche immaginali -  8 CFU
Teorie e pratiche della narrazione - 8 CFU
Pedagogia dell’integrazione - 8 CFU
Organizzazione e coordinamento dei servizi educativi - 8 CFU
Filosofia della mente e teoria degli affetti - 8 CFU
Filosofia della relazione e del dialogo - 8 CFU
II ANNO
Consulenza clinica nella formazione: teorie e pratiche con laboratorio - 10 CFU
Consulenza nel disagio educativo: teorie e pratiche - 8 CFU
Politiche sociali II - 8 CFU
Insegnamenti a scelta (8 CFU) tra
Pedagogia della devianza e della marginalità - 8 CFU
Psicologia clinica II - 8 CFU
Teorie e pratiche della comunicazione educativa - 8 CFU
Psicologia della comunicazione e delle organizzazioni - 8 CFU
Etica della relazione: teorie e pratiche - 8 CFU
Organizzazione e gestione delle risorse umane - 8 CFU
Pratiche filosofiche, consulenza e analisi - 8 CFU
Epistemologia - 8 CFU
Identità e persona - 8 CFU
Insegnamenti a scelta dello studente - 8 CFU
Tirocini formativi e di orientamento-  6 CFU
Prova finale - 12 CFU

Laurea Magistrale in  formazione e learning e media comunication LM 93



Insegnamento





FORMATI CULTURALI ED EDUCATIVI DELLA PRODUZIONE AUDIOVISIVA




PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE DELL'E-LEARNING CON LABORATORIO DI COMPOSIZIONE MULTIMEDIALE PER IL WEB




PSICOPEDAGOGIA DEI MEDIA CON LABORATORIO DI SCRITTURA DELL'AUDIOVISIVO DI ANIMAZIONE




TELECOMUNICAZIONI: GESTIONE DELLE RETI




TEORIE E PRATICHE DELLA COMUNICAZIONE EDUCATIVA ON LINE




FORMATI CULTURALI ED EDUCATIVI DELLA PRODUZIONE AUDIOVISIVA CON LABORATORIO DI SCRITTURA DELL'AUDIOVISIVO DI ANIMAZIONE




LABORATORIO DI FAMILIARIZZAZIONE




PEDAGOGIA SOCIALE E INTERCULTURALE E SOCIOLOGIA DEI MEDIA (C.I.)




PEDAGOGIA SOCIALE E INTERCULTURALE (MOD. A)




SOCIOLOGIA DEI MEDIA (MOD. B)




PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI EDUCATIVI MEDIALI




PSICOPEDAGOGIA DEI MEDIA




PSICOPEDAGOGIA DEL LINGUAGGIO E DELLA COMUNICAZIONE E FILOSOFIA DELLA COMUNICAZIONE (C.I.)



FILOSOFIA DELLA COMUNICAZIONE (MOD. B)



PSICOPEDAGOGIA DEL LINGUAGGIO E DELLA COMUNICAZIONE (MOD. A)




SEMIOTICA DEI TESTI AUDIOVISIVI E MULTIMEDIALI E STORIA E CRITICA DEL CINEMA




STORIA DEL TEATRO E DELLO SPETTACOLO CON LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE




STORIA E TECNICA DELLA FOTOGRAFIA CON LABORATORIO DI SCRITTURA FOTOGRAFICA




TECNOLOGIE DEI MEDIA DIGITALI




TEORIE E TECNICHE DEL LINGUAGGIO RADIOTELEVISIVO CON LABORATORIO DI SCRITTURA VIDEO-FILMICA E RADIOFONICA



Dal Dipartimento di Medicina

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE RIABILITATIVE DELLE PROFESSIONI SANITARIE EDUCATORE SANITARIO SPECIALIZZATO   LM -SNT2


PRIMO ANNO


corso professionalizzante interdisciplinare 1
diritto sanitario e responsabilità etico-profesionali giuridiche
lingua inglese
principi e strumenti di economia aziendale applicati al settore socio-sanitario
psicologia applicata alle relazioni sociali, comunicazione e dinamiche di gruppo
statistica, epidemiologia e storia della sanità
tirocinio (primo anno)
a scelta dello studente

II ANNO
corso professionalizzante interdisciplinare 2laboratori management professionale 
metodologia della ricerca in riabilitazione 
progettazione e gestione dei processi formativi
programmazione organizazione e controllo nelle aziende sanitarie
tirocinio (secondo anno)
insegnamenti a scelta dello studente
tesi finale


Valori abilitanti del diploma magistrale e della Laurea in educatore nido e delle Lauree Magistrali per dirigenti e formatori di Scuole d' Infanzia e Primaria

I diplomi di scuola o istituto magistrale, ivi compresi quelli conseguiti a seguito della frequenza di corsi liceali sperimentali, purché conseguiti entro l'a.s. 2001/2002 o a seguito di percorsi iniziati entro l'a.s. 1997/1998, devono ritenersi a tutti gli effetti pienamente abilitanti all'insegnamento nella scuola primaria e dell'Infanzia, in terza fascia.
1 - Prima fascia. Sono inseriti gli aspiranti docenti (laurea) che già si trovano nella graduatoria provinciale ad esaurimento ed hanno chiesto tra le dieci Istituzioni proprio quel Circolo oppure tra le venti 

Scuole secondarie proprio quel singolo Istituto. 
2 - Seconda fascia. Sono inseriti a domanda gli aspiranti supplenti in possesso dell'abilitazione all'insegnamento (laurea) per quella specifica classe di concorso. 
3 - Terza fascia. Sono inseriti a domanda gli aspiranti forniti del solo titolo di studio valido per l'accesso all'insegnamento richiesto, ma non sono abilitati (diploma magistrale scuola o istituto vecchio ordinamento) rientrano in questi anche i GaE Graduatoria ad Esaurimento.
Col solo titolo di Diploma di Maturità 2015/16 in scienze umane in ambedue gli indirizzi è di ausiliaria negli istituti scolastici e nelle istituzioni educative;

Il corso di laurea Magistrale ha durata quinquennale e prevede l’acquisizione di 300 crediti formativi universitari(CFU). Nei cinque anni sono previsti: 30 esami, attività laboratoriali, attività di tirocinio e la prova finale.
Il titolo di studio rilasciato è la Laurea Magistrale in Scienze della formazione primaria (LM-85 bis) con valore abilitante all'insegnamento nella Scuola primaria e nella Scuola dell'infanzia. 
L’attuale riforma della Scuola Primaria,  non prevede più i due indirizzi come da  Decreto Ministeriale 26 maggio 1998  Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 3 luglio 1998 n.153  Art. 3(Criteri relativi al corso di laurea in scienze della formazione primaria)1. Il corso di laurea ha la durata di 4 anni. Costituisce titolo di ammissione il diploma di istruzione secondaria superiore di durata quinquennale.
2. Il corso di laurea si articola in un biennio comune e in un biennio in  due indirizzi, uno per la scuola materna e l'altro per la scuola elementare.La scelta dell'indirizzo è compiuta al termine del secondo anno accademico. Il tirocinio è attivato fin dal primo anno.e  l'ex Legge 19 novembre 1990, n. 341 (in GU 23 novembre 1990, n. 274) Riforma degli ordinamenti didattici universitari art 3 comma 2 Uno specifico corso di laurea, articolato in due indirizzi, è preordinato alla formazione culturale e professionale degli insegnanti, rispettivamente, della scuola materna e della scuola elementare, in relazione alle norme del relativo stato giuridico. Il diploma di laurea costituisce titolo necessario, a seconda dell'indirizzo seguito, ai fini dell'ammissione ai concorsi a posti di insegnamento nella scuola materna e nella scuola elementare. Il diploma di laurea dell'indirizzo per la formazione culturale e professionale degli insegnanti della scuola elementare costituisce altresì titolo necessario ai fini dell'ammissione ai concorsi per l'accesso a posti di istitutore o istitutrice nelle istituzioni educative dello Stato. I concorsi hanno funzione abilitante. Ai due indirizzi del corso di laurea contribuiscono dipartimenti interessati; per il funzionamento dei predetti corsi sono utilizzati le strutture e, con il loro consenso, i professori ed i ricercatori di tutte le facoltà presso cui le necessarie competenze sono disponibili.Ora come da Decreto 10 settembre 2010, n.249 art Art. 15
Norme transitorie e finali comma 19 Coloro i quali alla data di entrata in vigore del presente
decreto sono iscritti al corso di laurea in scienze della formazione
primaria concludono il corso di studi e conseguono l'abilitazione
all'insegnamento nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria
secondo la normativa vigente all'atto dell'immatricolazione.   prevede la formazione di un “professore unico” con doppia abilitazione infanzia/primaria. 
Nell’anno accademico 2014/2015 sono attivati il I, il II, il III e il IV anno.
Si potranno in seguito perfezionare e approfondire gli studi in Master di II livello e in Dottorati di ricerca.
I laureati in Scienze della Formazione Primaria potranno operare come insegnanti nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria. Per quanto riguarda la classificazione degli sbocchi professionali, così come codificati dall'ISTAT, il laureato in Scienze della formazione primaria può sviluppare la propria attività lavorativa nelle seguenti categorie:
 professori di scuola primaria – (2.6.4.1.0) 
professori di scuola pre-primaria – (2.6.4.2.0) 
La Laurea magistrale, ai sensi della normativa vigente in materia (D.M. 10 settembre 2010, n. 249), ha valore di esame di stato e abilita all'insegnamento nella scuola primaria e nella scuola dell'infanzia.
Ai laureati tre anni in Scienze dell' Educazione e Formazione L 19 in Educatore Nido, insegnanti degli asili nido e sezioni primavera, spetta il ''Titolo di Dottore Educatore Nido, ." ai sensi dell'art. 13 comma 7 del D.M. 270/04 riforma Moratti.''Come stabilito anche dalla legge n. 240 del 2010 Riforma Gelmini. 
Ai Laureati Magistrali 4 anni a ciclo unico di  Scienze della Formazione Primaria LM 85 BIS indirizzo infanzia,  insegnanti nella scuola d'infanzia  Dottore Magistrale Formatore d'Infanzia ai sensi dell'art. 13 comma 7 del D.M. 270/04 riforma Moratti come stabilito anche dalla L. 240/10 Riforma Gelmini.
 Ai Laureati Magistrali 4 anni a ciclo unico di  Scienze della Formazione Primaria LM 85 BIS indirizzo Primaria   Insegnanti  di scuola Primaria  spetta il ''Titolo di Dottore Magistrale  Formatore Primaria ai sensi dell'art. 13 comma 7 del D.M. 270/04 riforma Moratti come stabilito anche dalla L. 240/10 Riforma Gelmini.
Ai Laureati Magistrali 5 anni a ciclo unico di  Scienze della Formazione Primaria LM 85 BIS indirizzo Primaria   Insegnanti  di scuola Primaria  spetta il ''Titolo di Dottore Magistrale  Formatore Infanzia e Primaria ai sensi dell'art. 13 comma 7 del D.M. 270/04 riforma Moratti come stabilito anche dalla L. 240/10 Riforma Gelmini.

Ai Laureati magistrali 3+2= 5 anni LM 50 - Programmazione e gestione dei servizi educativi con la quale si può diventare dirigente di un istituto scolastico di ogni ordine e grado spetta il ''Titolo di Dottore Magistrale   ai sensi dell'art. 13 comma 7 del D.M. 270/04 riforma Moratti come stabilito anche dalla L. 240/10 Riforma Gelmini.;

2014/15 scompare il primi due anni del ginnasio al liceo classico ora sono dal 1 al 5 liceo classico.
 2016/17 età massima pensionabile per uomini e donne è 66 anni e tre mesi corrispondente ai diplomati e laureati del 1951/1952 e facoltativo per donne è 61 anni corrispondente alle diplomate e laureate del 1957/1958.
dal 2018 le educatrici obbligatoriamente devono essere laureate triennali per lavorare nei nidi d'infanzia.

Ministro dell' Istruzione dell' Università e della Ricerca della Repubblica Italiana Valeria Fedeli 2017.

La scuola non è l'unico settore per i pedagogisti laureati magistrali:


Posizione: Pedagogista Professionista L. n° 4/2013”,   
Livello nella classificazione nazionale, categoria/area: dirigenti /quadri,
Inquadramento CCNL:
Enti Locali: D3 (ex 8 livello);
Sociale: E2 (ex 8 livello) Coop. Soc. del 26/05/'04 art. 47;
Sanitario, coadiutore pedagogista: E e G (ex 9 livello)  ARIS, AIOP e FDG  del 23/11/'04  art. 51;
Livello U.E.: VII livello dell'EQF o QEQ (tutte le Lauree Magistrali); 
Livello ISTAT e ISFOL: 2.6.2.5.2. professioni intellettuali psicologiche e pedagogiche (26152-26252-26325-26532) e tecniche 34510.

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